Non esistono pugni e gol, canestri e corse, non esistono imprese senza le storie delle donne e degli uomini che le hanno realizzate. Qui raccontiamo come sono finiti dentro lo sport i loro mondi e le loro vite, le loro passioni e i loro tormenti, come hanno battuto i fantasmi, come hanno trasformato in energia gli ostacoli incontrati. Io sono Angelo Carotenuto e questo è Rimbalzi, un podcast settimanale prodotto da Chora Media: attraversa le epoche e le discipline, salta da ieri a oggi per mostrarci come una storia di sport arrivata dal passato possa parlarci del presente, attraverso un protagonista, una tendenza, un avvenimento. Rimbalzi nasce dall’esperienza della newsletter quotidiana Lo Slalom, dove lo sport e i suoi campioni incrociano la narrativa e il cinema, la musica e la cultura popolare. Dove è un pezzo di quella cosa sorprendente che per convenzione ormai chiamiamo vita.
Ep.100 - I primi 100 metri femminili
Nel progetto visionario del barone De Coubertin - restituire la vita ai Giochi di Olimpia dell’Antica Grecia - le donne non erano previste. E così, in quella prima edizione del 1896, le donne non c'erano. Riuscirono a farsi aprire le porte parzialmente nel 1900, solo nel tennis, nel croquet, nella vela e nel golf. Nel 1908 salirono a 36 su un totale di 2008 atleti, ma sempre in modo non ufficiale. Nel 1912 poterono gareggiare nel nuoto. Ma l’atletica continuava a respingerle. L’embargo sessista sarebbe caduto solo nel 1928 grazie a una battaglia condotta da Alice Milliat.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla telecronaca della maratona olimpica del 1984 trasmessa dalla CBS; dal servizio dell’Istituto Luce sulla visita a Roma dell'aviatrice Amelia Earhart nel 1932; da scene dei film “Street Angel” (regista Frank Borzage, produzione Fox Film Corporation) e “Aurora” (regista Friedrich Wilhelm Murnau, produzione Fox Film Corporation e 20th Century Studios); dalla lettera di Stanley Baldwin a Millicent Fawcett presente nel video “The Women's Library Collection” di LSE Library; dalla telecronaca del record del mondo sui 100 metri di Florence Griffith-Joyner nel 1988. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube
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2/9/2024 • 19 minutes, 34 seconds
Ep.99 - I due “van” che stanno cambiando il ciclismo
Ogni epoca ciclistica ha avuto la sua rivalità. Ci sono stati Coppi e Bartali, Anquetil e Poulidor, Gimondi e Merckx. Oggi ci sono i due “van”: Wout van Aert e Mathieu van der Peol. Si conoscono e si sfidano da quando sono bambini, eppure amici non lo sono mai stati. Perché quando c’è di mezzo una bicicletta e un traguardo da tagliare, nessuno dei due è disposto a cedere nemmeno un centimetro all’altro.
I contributi audio di questo episodio sono tratti da un’intervista del 2011 a van Aert e van der Poel della tv belga Sporza; dal servizio Rai per la vittoria di van Looy a Sanremo nel 1958; dalla telecronaca della tv olandese per la vittoria di Adrie van der Poel alla Amstel Gold Race 1990; dalla telecronaca della tv svizzera per la vittoria di Poulidor alla Sanremo del 1961; dalla telecronaca di Flobikes del Fiandre 2020; dalla telecronaca della tv fiamminga VTM della Sanremo 2020; dall’intervista della tv svizzera a Mathieu van der Poel al Tour de France 2021.
Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube
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2/2/2024 • 14 minutes, 39 seconds
Ep.98 - Un idolo chiamato Kobe Bryant
La CNN stava dando gli ultimi aggiornamenti sulle accuse al presidente Donald Trump e sulla richiesta di impeachment, quando arrivò la notizia che a bordo di un elicottero caduto in California c’era Kobe Bryant. Stava accompagnando sua figlia a una partita di basket, lo stesso basket che lo aveva reso famoso, vincente, iconico: tutta la carriera con la stessa maglia gialla e viola dei Lakers. Per questo - ma non solo per questo - la sua morte commosse tutto il mondo dello sport.
I contributi audio di questo episodio sono il discorso di Vanessa Bryant del 16 maggio 2021 per l’ingresso di Kobe nella Hall of Fame; le breaking news sulla sua morte dal notiziario CNN del 26 gennaio 2020; la telecronaca di gara-7 della finale 2010 Lakers-Boston trasmessa da ESPN; l’intervista a Kobe Bryant dell’ottobre 2011 di Linus
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1/26/2024 • 16 minutes, 52 seconds
Ep.97 - Quando Marilyn sposò Joe DiMaggio
“Gli uomini preferiscono le bionde” era uscito nei cinema da pochi mesi e Joe DiMaggio confermò quel titolo sposando proprio lei, Marilyn Monroe. Era il 14 gennaio del 1954 ed entrambi erano già stati sposati. Lei aveva 26 anni ed era la stella in ascesa del cinema americano, lui ne aveva 40 e aveva appena smesso di essere il giocatore di baseball più famoso degli Stati Uniti. Fu il matrimonio più glamour d’America, anche se durò solo 9 mesi. Eppure, quando nell’agosto del 1962 Marilyn venne trovata morta, fu Joe a organizzare e pagare il funerale. E si dice che nei 37 anni di vita che gli rimasero sia andato ogni settimana a portarle delle rose rosse al cimitero.
I contributi audio di questo episodio sono il trailer italiano di “Gli uomini preferiscono le bionde” (1953, regia di Howard Hawks, produzione 20th Century Fox); un brano del documentario “Joe DiMaggio” (produzione WETA Washington e Ark Media, in associazione con la John Maggio Productions); un’intervista a Marilyn Monroe conservata nei Marilyn Monroe Video Archives; una scena del film “Quando la moglie è in vacanza” (1955, regia di Billy Wilder, produzione di Charles K. Feldman, Billy Wilder, Doane Harrison); la canzone “Happy Birthday” cantata da Marilyn Monroe al compleanno di J.F. Kennedy del 1962. Tutti i frammenti sono disponibili su YouTube.
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1/19/2024 • 18 minutes, 12 seconds
Ep.96 - Benedetta Pilato, la rana italiana
Quando ha solo 4 anni, i genitori di Benedetta Pilato la mandano in piscina per sottrarla a lunghi pomeriggi pieni di noia. Solo che a Taranto, la città di Benedetta, ci sono solamente piscine da 25 metri. Così, quando l’allenatore inizia a intravedere del potenziale in quella bambina che nuota a rana meglio di tutte le altre, comincia il loro pellegrinaggio quotidiano fino a Bari, per potersi allenare sui 50 metri. Questi sacrifici pagano: oggi Benedetta Pilato è la nostra rana d’oro.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle telecronache Rai della finale dei 200 metri di atletica alle Olimpiadi di Mosca 1980, dai Mondiali di nuoto del 2019, degli Europei di nuoto 2021 e gli Europei in vasca corta del 2023; da un’intervista realizzata dal Tgr Puglia il 2 marzo 2023; dall’intervista di Rai Sport del 29 novembre 2023 dopo gli Assoluti di Riccione; da un’intervista Rai a Luchino Visconti realizzata sul set di Rocco e i suoi fratelli nel 1959.
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1/12/2024 • 17 minutes, 36 seconds
Ep.95 - Mikaela Shiffrin, la ragazza delle nevi
Per costruire una campionessa servono regole. La prima: non si finisce mai di allenarsi. Neppure dopo la gara. E così lei fa, sotto l’occhio attento di sua madre che per starle accanto e permettere di continuare a sciare si trasferisce con lei nel Vermont. Lì la piccola Miki diventa la grande Mikaela Shiffrin, quella delle 90 vittorie in Coppa del Mondo. Finora.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla telecronaca Rai dello slalom ai Mondiali di Schladming del 16 febbraio 2013; dalla telecronaca di Alfredo Pigna per la Rai del gigante sulla Gran Risa del dicembre 1985; dall’intervista a Mikaela Shiffrin realizzata nel novembre 2020 da Sntv; da un’intervista di Rai Sport a Federica Brignone realizzata nel marzo 2020; da una canzone diffusa attraverso un video dal canale Instagram di Mikaela Shiffrin; dalla telecronaca di Gianmario Bonzi per Eurosport dello slalom di Are dell’11 marzo 2023.
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12/16/2023 • 15 minutes, 31 seconds
Ep.94 - Paolo Rossi, uno straordinario ragazzo normale
Solo il talento poteva tirare fuori dall'anonimato un ragazzo dal cognome più comune d'Italia: successe nel 1974 quando Paolo Rossi non aveva ancora 18 anni. Da lì iniziò la sua ascesa nell'olimpo degli dei del calcio, una ascesa in realtà cominciata anni prima sul campetto di Santa Lucia con una maglietta comprata da don Sandro.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle telecronaca di Nando Martellini per la Rai di Italia-Brasile (5 luglio 1982) e Italia-Germania (11 luglio 1982); dal programma Il Giorno e la Storia di Rai Storia; dal Tg1 del 23 marzo 1980. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili du YouTube.
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12/8/2023 • 16 minutes, 6 seconds
Ep.93 - Sinner: storia del campione che aspettavamo
Il 16 agosto del 2001 un cuoco di un rifugio nella Val Pusteria e sua moglie che lavorava insieme a lui, corsero all’ospedale di San Candido per far nascere il loro bambino. Quel bimbo cresce con gli sci ai piedi e le bacchette in mano. Poi, a un certo punto, le bacchette diventano racchette e a quattordici anni lascia le montagne per trasferirsi al mare, in Liguria. È lì che il piccolo Jannik diventa Sinner.
I contributi audio di questo episodio sono stati tratti da un’intervista di Fabio Falzone ad Adriano Panatta per la trasmissione Effetto Notte di Tv2000; dalla puntata del programma Rai Che Tempo Che Fa del 24 novembre 2019; dallo speciale Jannik oltre il tennis a cura di Federico Ferri per Sky; dal discorso di Sinner al Masters di Torino del 14 novembre 2023 dopo la vittoria su Djokovic; dalla telecronaca della finale di Coppa Davis di Elena Pero per Sky del 26 novembre 2023
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12/1/2023 • 18 minutes, 29 seconds
Ep.92 - Verstappen, il ragazzo che ha cambiato la Formula 1
Quando debutta in Formula 1, ha 17 anni e non ha ancora la patente per guidare una macchina in strada come tutti noi. Il giorno in cui va a fare l’esame pratico per prenderla, rischia di essere bocciato perché per due volte non dà la precedenza. Quando debutta in Formula 1, la Formula 1 è in crisi. Cerca una nuovo slancio e nuovi piloti che abbiano voglia di emergere. Serve uno come Max Verstappen.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla telecronaca Rai del GP di Suzuka 2014; dai colloqui radio della Red Bull del GP di Barcellona 2016; dalle telecronache Sky del Mondiale 2021; da una scena del film “Amadeus” per la regia di Milos Forman, prodotto nel 1984 da Orion Pictures e The Saul Zaentz Company. Tutti i frammenti sono disponibili su YouTube.
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11/24/2023 • 15 minutes, 27 seconds
Ep.91 - La partita fantasma del Cile di Pinochet
Il 21 novembre del 1973 la nazionale cilena deve giocare la partita di spareggio per i Mondiali, contro l’Unione Sovietica. Due mesi prima, però, il presidente Salvador Allende era stato ucciso durante il golpe, e il Palazzo era stato preso dal generale Pinochet. Da Mosca i comunisti fecero sapere che non si sarebbero presentati, non in quello stadio dove secondo il KGB erano stati rinchiusi e torturati i prigionieri politici. A quel punto Pinochet trasformò la rinuncia dell’Urss in un evento di propaganda: portò 15mila persone allo stadio, per una partita fantasma.
I contributi audio di questo episodio sono stati tratti dal discorso di Salvador Allende alla nazione trasmesso da Radio Magallanes l’11 settembre 1973; dai discorsi di Augusto Pinochet alla nazione tenuti nei giorni successivi; dal coro dei tifosi del Colo-Colo allo stadio; dalla telecronaca di Cile-Austria del 17 giugno 1982 trasmessa da TVN Chile; dall’intervento di Olga Garrido in favore del NO al referendum del 1988. Quest’ultimo frammento è ospitato dalla pagina facebook “Gli eroi dello sport”, tutti i precedenti sono disponibili su YouTube.
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11/18/2023 • 18 minutes, 44 seconds
EP.90 - Il tennista che diventò una scarpa
Jack Kramer aveva un sogno: voleva che ogni tennista avesse l'opportunità di guadagnarsi da vivere dignitosamente, non solo i pochi eletti del circuito dei professionisti. Così nel 1970 inventò il Masters, un sistema di punti legato ai tornei in calendario ogni settimana. I migliori a fine anno si sarebbero giocati il titolo di maestro. Il primo a vincere il titolo fu Stan Smith, un ragazzo californiano di 24 anni che poi è diventato una scarpa. Questa è la sua storia.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dal Tg del secondo canale Rai del 10 aprile 1970; dalla telecronaca della BBC della finale di Wimbledon del 1970; da un'intervista a Stan Smith di Tennis Channel. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
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11/11/2023 • 15 minutes, 31 seconds
Ep.89 - Grete Waitz, Fred Lebow e la maratona di New York
Fino al 1983 le donne non potevano correre la maratona alle Olimpiadi e dovevano fermarsi ai 3000 metri. Chi intendeva gareggiare e infrangere le regole, doveva ricorrere ai sotterfugi più assurdi, come travestirsi e cambiare nome. Perciò Grete Waitz, nata a Oslo e veloce nella corsa fin da bambina, non ha mai corso la maratona. Questo almeno fino al 1978, quando Fred Lebow la invita a gareggiare a New York e lei non solo si presenta, ma vince. E dopo quella prima volta Grete Waitz, vincitrice di nove maratone di New York e prima campionessa del mondo di maratona, non si è più accontentata di correre solo 3000 metri.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dagli highlights della maratona ai Mondiali del 1983 diffusi dalla pagina YouTube della federazione internazionale di atletica leggera; dal notiziario della CBS del 19 aprile 2011.
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11/4/2023 • 17 minutes, 12 seconds
Ep.88 - Lo sport che permette di volare, restando seduti
Il sitting volley, nato negli anni Quaranta negli Stati Uniti e in Regno Unito per riabilitare i veterani di guerra, è entrato alle Paralimpiadi nel 1980. Le donne però hanno dovuto aspettare fino al 2004 per poter gareggiare. Oggi, la Nazionale italiana femminile di sitting volley è campionessa d’Europa e questa squadra, che racchiude percorsi diversi e passioni gigantesche, dimostra che si può schiacciare come fa Paola Egonu anche restando con le natiche sul pavimento e che sedersi non significa necessariamente fermarsi.
I contributi audio di questo episodio sono tratti da una lezione di Giulia Bellandi sul sitting volley pubblicata sulla pagina YouTube della federazione italiana pallavolo e da un’intervista a Eva Ceccatelli e Raffaella Battaglia, per la stessa pagina.
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10/28/2023 • 15 minutes, 2 seconds
Ep.87 - Il cricket va alle Olimpiadi
Il cricket è un altro sport inventato dagli inglesi per raccontare l’idea del vecchio Impero e del suo colonialismo: gli inglesi giocavano per dimostrare la loro superiorità, i sudditi per ribellarsi agli oppressori. Alle sue regole esiste una prefazione, si chiama Spirit of the Game e tra le altre cose impone ai giocatori di creare un’atmosfera positiva anche quando le cose non vanno come vorresti. Il cricket è il secondo sport più diffuso al mondo, dopo il calcio. Eppure non è mai stato giocato alle Olimpiadi. Ma accadrà presto, nel 2028 a Los Angeles.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dai cinegiornali Luce del 10 luglio 1935, del 21 agosto 1958, del 7 dicembre 1960, tutti disponibili sul sito dell’Istituto; dal film Maurice del 1987, regia di James Ivory, prodotto dalla Merchant Ivory Productions e dalla Film Four International: il frammento ascoltato è disponibile su YouTube.
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10/21/2023 • 16 minutes, 12 seconds
Ep.86 - Quando Walt Disney si innamorò dello sport
Nel 1932, pochi giorni prima dell’inizio dell’Olimpiadi di Los Angeles, Walt Disney diffonde un cortometraggio di sette minuti: Barnyard Olimpics. Topolino è il campione in gara e l’avversario da battere è un gatto imbroglione. Da quel momento si suggella il matrimonio tra Walt Disney e lo sport. Da lì, negli anni successivi, Topolino, Pippo, Paperino e persino lo scorbutico zio Paperone si troveranno a gareggiare, chi nel basket e nell’hockey, chi di nuovo nelle Olimpiadi e chi nei tuffi, per conquistare la vittoria.
I contributi audio di questo episodio sono tratti da Barnyard Olympics, regia di Wilfred Jackson, cortometraggio di Walt Disney del 1932; da Double Dribble, regia di Jack Hannah, Jack Kinney, prodotto da Walt Disney nel 1946; da Space Jam, regia di Joe Pitka, prodotto da Warner Bros e Northern Lights Entertainment nel 1996; da The Might Ducks, regia di Steven Brill, prodotto dalla Walt Disney nel 1992; dalla telecronaca di gara-6 di finale NBA del 2020 trasmessa dalla ABC. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
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10/14/2023 • 16 minutes, 53 seconds
Ep.85 - L’ossessione di Lester Piggot, il più grande fantino di sempre
Ogni grande campione ha un’ossessione, un traguardo imprendibile. Per Lester Piggott, il più grande fantino di sempre, si tratta de l’Arc de Triomphe, la corsa ippica che viene giocata ogni anno il primo di ottobre all’ippodromo di Longchamp. Lester Piggott ha vinto 4.493 volte in Gran Bretagna e più di 850 volte altrove, ma non è mai riuscito a vincere a Longchamp. Questo, fino al 7 ottobre del 1973.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dal documentario “Tribute to Lester Piggott” di Sky Sports Racing; dalla Rides for the Queen del 1954 trasmessa da British Pathé; dalla King George VI and Queen Elizabeth Stakes del 1965; dal servizio Rai sul Derby italiano di galoppo del 1984. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
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10/7/2023 • 17 minutes, 1 second
Ep.84 - Il volo di Simone Biles
Estate 2021. Simone Biles, la star americana della ginnastica artistica, annuncia il ritiro dalle Olimpiadi di Tokyo per concentrarsi sul proprio stato mentale. Nel settembre dello stesso anno, dopo la sua deposizione contro il dottor Larry Nassar, tutti avrebbero capito da che mostri stava scappando. Nell’estate del 2023 Simone Biles è tornata a gareggiare ai campionati americani e con il suo volo ha, di nuovo, stupito tutti.
I contributi audio di questo episodio sono tratti da un allenamento di Simone Biles trasmesso da Eurosport dalle Olimpiadi di Tokyo; dall’esercizio ai campionati americani di ginnastica 2021 diffuso dalla pagina YouTube della federazione Usa di ginnastica; dalla deposizione al Senato trasmessa dalla Cnn; dalla gara olimpica di Nadia Comaneci ai Giochi del 1976; dalle news della CBS nel giorno del ritiro di Biles dai Giochi di Tokyo 2021; dalla gara del suo rientro diffuso da Gymnastea. Tutti i frammenti citati sono disponibili su YouTube.
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9/30/2023 • 17 minutes, 33 seconds
Ep.83 - La storia di Samuel Ryder e di come il golf unì l’Europa
L’Unione Europea, nello sport, non esiste. Alle Olimpiadi gli stati membri non gareggiano sotto un’unica bandiera. Tranne in un caso, in un torneo di golf. La Ryder Cup è l’unica occasione in cui una squadra con il nome Europa sfida gli Stati Uniti e in cui Vecchio Continente e Nuovo Mondo si confrontano. L’idea è di un mercante di spezie del Lancashire, Samuel Ryder.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dai documentari ufficiali sulla Ryder Cup 1979 di Golf Channel, dal discorso del presidente Jimmy Carter trasmesso dalla Cbs, dagli archivi di The La Guardia e Wagner. Tutti i frammenti sono disponibili su YouTube
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9/23/2023 • 17 minutes, 8 seconds
Ep.82 - Lomu e i 25 passi che hanno cambiato il rugby
Il 18 giugno 1995, dopo soli tre minuti dall’inizio di una partita memorabile, il telecronista neozelandese Keith Queen rimane in silenzio, incredulo. Jonah Lomu, terza ala degli All-Blacks, ha appena fatto meta in 25 passi. Definito treno merci con le scarpette da ballo e carrarmato veloce come una Ferrari, con la sua potenza e la sua leggerezza Jonah Lomu è diventato una leggenda del rugby.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dal sito ufficiale della federazione rugby neozelandese per la haka, dalla puntata dedicata al rugby del programma Rai Superquark, dal trailer del film Invictus con la regia di Clint Eastwood, prodotto da Warner Bros Pictures, Spyglass Entertainment, Revelations Entertainment, Malpaso Productions, Mace Neufeld Productions e Liberty Films; dalla telecronaca di Keith Queen per la tv neozelandese della semifinale mondiale 1995 tra All-Blacks e Inghilterra; dalla telecronaca dei funerali di Jonah Lomu trasmessi dalla tv neozelandese Prime. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
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9/16/2023 • 16 minutes, 26 seconds
Ep.81 - Quando il tornado Williams travolse il tennis
L'8 settembre 2001, a tre giorni dall’attentato alle Torri Gemelle che avrebbe per sempre segnato la storia dell’America, per la prima volta dopo 117 anni due sorelle si sfidano su un campo da tennis per il titolo del Grande Slam. Sono afroamericane, sono Venus e Serena Williams. Con loro il mondo del tennis non sarebbe più stato lo stesso.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle news della CNN dell’11 settembre 2001, dalla telecronaca NBC della finale degli US Open 2001, dall’audio della finale di Wimbledon 2004, dal trailer del film “King Richard” con la regia di Reinaldo Marcus Green, prodotto da Will Smith, Tim e Trevor White per Star Thrower Entertainment, Warner Bros. e Westbrook Studios; dal discorso di Serena Williams dopo la sua ultima partita agli Us Open 2022, trasmesso in Italia da Eurosport. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
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9/9/2023 • 18 minutes, 5 seconds
Ep.80 - Gimbo Tamberi e il cazzotto al destino
Ha vinto la medaglia d'oro nel salto in alto ai Mondiali di atletica leggera di Budapest 2023 dopo quella ai Giochi di Tokyo.Eppure nel 2016 ha subito un infortunio che avrebbe fermato chiunque per sempre. Chiunque, ma non lui. Lui è Gianmarco Tamberi, il ragazzo che ha conservato un gambale di gesso per 5 anni, e che ha saltato più in alto di tutti.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dal sonoro del meeting di Montecarlo 2016 del circuito Diamond League, dall’intervista di Marco Sicari per il canale Atletica Italiana e dall’intervista di Federica Frola per Sky dopo la finale dei Mondiali 2023, dalle telecronache Rai di Franco Bragagna e Stefano Tilli alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e ai Mondiali di Budapest 2023.
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9/2/2023 • 18 minutes, 2 seconds
Ep.79 - Il Sud Sudan al mondiale di basket
Il Sud Sudan è un Paese nato nel 2011 da una guerra civile con 4 milioni di morti, ed è oggi tra i 10 paesi più poveri al mondo. Eppure, è lo scenario di un piccolo miracolo: in uno Stato che non ha nemmeno un palazzetto, la nazionale di basket si è qualificata per i mondiali, trascinata da Anunwa Nuni Omot, nato in un campo profughi nel 1994 e oggi entrato nella storia della pallacanestro.
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8/26/2023 • 14 minutes, 8 seconds
Ep.78 - Sognando Megan Rapinoe
C’è un prima e un dopo in molte cose, e anche nella vita di Megan Rapinoe. Prima e dopo quella punizione calciata contro la Francia nell’estate del 2019. Prima, Megan era solo una giocatrice di calcio con i capelli colorati. Dopo, diventa la star del calcio femminile, ma non solo: diventa la bandiera dei diritti dei neri e della comunità Lgbt, diventa un’icona.
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8/5/2023 • 14 minutes, 49 seconds
Ep.77 - Il dream team della scherma italiana
Tutto è cominciato con Giovanna Trillini ai Giochi di Barcellona del 1992, parte da lì la lunga scia di vittorie della scherma femminile italiana, uno sport che è eleganza e assalto. Succede, in alcuni sport, che ci si trovi a gioire per le medaglie di squadra, e un attimo dopo ci si ritrovi sulla stessa pedana, una contro l’altra, a contendersi quelle per le gare individuali. Amiche e nemiche.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle telecronache Rai delle finali olimpiche del fioretto individuale ai Giochi di Barcellona 1992, di Atene 2004, di Londra 2012; dalla puntata del programma Rai Sfide dedicato alla Nazionale di scherma. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
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7/29/2023 • 15 minutes, 46 seconds
Ep.76 - Kratochvilova e il record lungo 40 anni
Il record del mondo più vecchio nella storia dell’atletica è stato realizzato il 26 luglio del 1983 e non è ancora stato superato. Lo ha conquistato Jarmila Kratochvilova sugli 800 metri. C’era una lunga storia di pregiudizi intorno a questa gara: alcuni medici ritenevano che non fosse adatta alle donne, altri che facesse invecchiare presto. Jarmila Kratochvilova quel giorno vinse l’equivalente di 450 euro d’oggi ma il premio vero fu un permesso dalla fabbrica tessile dove lavorava come impiegata.
Fonti: I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla telecronaca Rai di Paolo Rosi dei 10mila metri ai Mondiali di atletica leggera del 1983 e da una intervista della tv Z1 del 18 giugno 2010. I frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
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7/22/2023 • 17 minutes, 24 seconds
Ep.75 - "Scusa Ameri, sono Ciotti"
Tutti gli imitatori si sono azzardati a ripetere la sua voce grattugiata. Eppure quel timbro, che lui aveva trasformato in un marchio, era inimitabile. Non a caso, ancora oggi, la sua rimane la voce dello sport italiano. La voce di Sandro Ciotti. Questa è la sua storia.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla trasmissione radiofonica Tutto il calcio minuto per minuto del 28 marzo 1976, del 27 aprile 1975, del 12 maggio 1996; dalla trasmissione televisiva La Domenica Sportiva del 3 settembre 1989; dal documentario Il Profeta del gol del 1976 per la regia di Sandro Ciotti, prodotto dalla P.E.C.; dalla radiocronaca della finale olimpica di hockey su prato del 1960; da un’intervista di Corrado Augias a Sandro Ciotti per la Rai. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube. Su Rai Play è disponibile invece l’intervista di Sandro Ciotti a Mina del 1968.
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7/15/2023 • 17 minutes, 55 seconds
Ep.74 - Luis Ocaña, il Don Chisciotte del Tour de France
Dal ‘69 al ‘74 Eddy Merckx ha vinto il Tour de France cinque volte su sei. La sesta è di Luis Ocaña, un ragazzo spagnolo che viene dalla Mancha come Don Chisciotte e come Don Chisciotte combatte contro i suoi nemici. Morirà con un colpo di pistola alla tempia sinistra. Dicono che si sia suicidato: strano, perché non era mancino.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dai documentari "Maillot jaune, 100 ans de légendes: Luis Ocaña, soleil couché" di France Tv Sport e "Luis Ocaña, el héroe trágico" di Movistar. I frammenti ascoltati sono tutti disponibili su YouTube.
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7/8/2023 • 15 minutes, 42 seconds
Ep.73 - I quattro moschettieri del tennis
La storia dei moschettieri di Dumas si apre nel mese di aprile del 1625, in mezzo a una rivoluzione, tra le grida di donne bambini e ugonotti. Esattamente tre secoli dopo, altre grida, altri suoni, altri colpi, avrebbero fatto nascere altri moschettieri e altri duelli, sui campi da tennis di mezzo mondo, dove la racchetta era una spada, tutti per uno e uno per tutti, usando le stesse parole di D’Artagnan.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dal film "Eroi senza patria" del 1933, per la regia di Colbert Clark e Armand Schaefer, prodotto da Nat Levine e Mascot Pictures; da un'intervista a Gianni Clerici alla televisione svizzera; dal film "Topolino, Paperino, Pippo: I tre moschettieri" del 2004, diretto da Donovan Cook e prodotto dalla DisneyToon Studios; dal discorso al pubblico di Henry Ellsworth Vines dopo la finale agli Us Open 1932. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
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7/1/2023 • 15 minutes, 14 seconds
Ep.72 - Primo Carnera, il gigante buono
All’inizio del Novecento, cinque uomini su sei a Sequals si davano all’arte dei mosaici. Ogni tanto sfuggiva alla catena qualche contadino, un falegname, un calzolaio, un fornaio o un sacerdote. Anche Primo Carnera aveva lasciato perdere i mosaici: aveva mani troppi grandi per le minuzie, la circonferenza del pugno di 38 centimetri, due metri e cinque centimetri d’altezza. Lascia Sequals e salpa per l’America: va a fare il pugile e diventerà campione del mondo dei pesi massimi. Uno dei mosaici di Sequals, oggi, è dedicato a lui.
I contributi audio di questo episodio sono tratti da una puntata del programma Rai “Il musichiere” del 1960; da un servizio-documentario trasmesso all’interno del programma “Schegge” di Rai3; da una scena del film “Il colosso d’argilla” diretto da Mark Robson, prodotto da Philip Yordan nel 1956, con Humphrey Bogart e Rod Steiger. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
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6/24/2023 • 20 minutes, 6 seconds
Ep.71 - L'estate di Azzurra
Nell’estate del 1983 non ci sono i Mondiali di calcio né l’Olimpiade. Nei juke-box gira “Vamos a la playa”. Così qualcuno pensò: prendiamo una barca italiana e portiamola alla America’s Cup. Nessuno, però, poteva immaginare che gli italiani cominciassero a mettere la sveglia di notte per guardare in tv uno sport che non era mai stato popolare, e poi parlarne la mattina al bar, in ufficio, in spiaggia. Nessuno poteva immaginare Azzurra.
I contributi audio di questo episodio sono tratti da un documento dell’archivio Rai recuperato da Radio Radicale in cui Piero Angela difende Enzo Tortora; dalla puntata del 1 gennaio 1982 del programma Rai Portobello, con la partecipazione di Paola Borboni (disponibile su Rai Play); dal film “I giorni di Azzurra”, produzione Filmgo (su YouTube); da un’intervista di Gianni Agnelli alla Rai da Newport (su Youtube); dal film “Fantozzi contro tutti” di Neri Parenti e Paolo Villaggio, prodotto nel 1980 da Bruno Altissimi e Claudio Saraceni con la Maura Film. Il frammento ascoltato è disponibile su YouTube.
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6/16/2023 • 18 minutes, 2 seconds
Ep.70 - Il Roland Garros senza Nadal
Considerarlo solo un giocatore da terra rossa è forse il torto più grande che sia stato fatto a Rafa Nadal. Eppure il torneo parigino del 2023 senza il suo campione lascia l’amaro in bocca perché è un assaggio di quello che succederà, dal 2025 in poi. Non ci saranno più i suoi colpi mancini, i suoi “vamos!”, i suoi tic e tutta la bellezza del suo tennis.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla telecronaca di Nadal-Burgsmuller 2005 dal canale YouTube della ATP; dalla telecronaca di Nadal-Federer da Wimbledon 2008 a cura di Clerici e Tommasi per Sky, disponibile su YouTube; dal Fiorello Show trasmesso da Sky Uno (frammento su YouTube); dal discorso d’addio di Roger Federer (YouTube) e dalla conferenza stampa di Nadal del 18 maggio scorso, disponibile sul sito di Eurosport.
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6/10/2023 • 15 minutes, 4 seconds
Ep.69 - Le notti dell'Inter
Era il 1964 e l'Inter di Helenio Herrera vinceva allo stadio Prater di Vienna la sua prima Coppa dei Campioni. Dopo quella notte, ce ne furono tante altre meno fortunate, tanto che qualcuno poi cominciò a parlare di "pazzia" e di “insuccesso" come destino. Fino all'arrivo di un allenatore portoghese, José Mourinho, arrivato nella Milano nerazzurra per mettere fine allo sconfittismo senza la necessità di smantellare l’ideologia e il racconto della "pazza Inter", anzi esaltandolo ancora di più.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dal cinegiornale dell'Istituto Luce del 3 giugno 54; dalla telecronaca Rai di Inter-Real Madrid del 27 maggio 64; dall’intervista di Gianni Minà a Gianni Brera per la Rai, contenuta nel documentario Arcibrera; dalla Domenica Sportiva del 18 febbraio 68; dalla conferenza stampa di Mourinho del 3 marzo 2009 trasmessa da Sky; dalla telecronaca Inter-Bayern del 22 maggio 2010 trasmessa da Sky.
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6/3/2023 • 16 minutes, 55 seconds
Ep.68 - La storia della conquista dell’Everest
Il 29 maggio del 1953, per la prima volta, un piede si posava sulla cima dell’Everest. Edmund Hillary e Tenzing Norgay portarono le bandiere del Regno Unito di Gran Bretagna e del Nepal a 8mila 848 metri. La notizia dell’impresa, però, si seppe solo due giorni dopo, grazie allo scoop di James Morris, giovane giornalista del Times che usò un linguaggio in codice per trasmettere il suo dispaccio e battere sul tempo gli altri reporter.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla cerimonia di incoronazione della regina Elisabetta trasmessa dalla BBC il 2 giugno 1953, primo evento in Eurovisione: dai cinegiornali dell’Istituto Luce del 3 luglio e dell’8 luglio 1953. I frammenti sono disponibili su YouTube.
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5/27/2023 • 16 minutes, 38 seconds
Ep.67 - Quella forza della natura che chiamiamo Bebe Vio
È il 2008, Beatrice ha 11 anni, la febbre e la cefalea. I medici sospettano un caso di meningite: nella provincia di Treviso si stanno moltiplicando perché molti ragazzini non sono stati inclusi nella campagna di vaccinazione dell’anno precedente, riservata ai più piccoli. Beatrice resta in ospedale 104 giorni. Quando esce, non ha più gli avambracci né le gambe, ma ha ancora la voglia di salire in pedana e tirare di scherma.
I contributi audio di questo episodio sono tratti da un’intervista a Bebe Vio del 2011 di Ability Channel; da un’intervista a Oscar Pistorius del Tg1 delle 20 del 29 gennaio 2008; dalla puntata del programma Rai Che Tempo Che Fa condotto da Fabio Fazio del 9 ottobre 2022.
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5/20/2023 • 15 minutes, 4 seconds
Ep.66 - Adriano Panatta, l’uomo che ha reso pop il tennis
Mentre i benestanti giocavano sui campi da tennis, lui stava in disparte con una racchetta di seconda mano, a tirare la palla contro un muro. Nessuno, all’epoca, poteva immaginare che quel ragazzino avrebbe cambiato i connotati sociali a quello sport da ricchi. Invece, negli anni ‘70 Adriano Panatta riuscì a far innamorare tutta l’Italia.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dal discorso di Aldo Moro in Parlamento del 9 marzo 77; dalla telecronaca Rai della partita Panatta-Vilas del 30 maggio 1976; dalla settimana Incom del 19 aprile 52 [sul sito dell’Istituto Luce]; dalla puntata del programma Rai “Che tempo che fa” del 6 maggio 2018; da un’intervista a Panatta del Tg1 del 27 settembre 1976.
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5/13/2023 • 17 minutes, 58 seconds
Ep.65 - Il Decamerone di Spalletti
Come Giovanni Boccaccio, anche Luciano Spalletti viene da Certaldo. E anche lui a un certo punto è arrivato a Napoli. E’ il terzo allenatore a vincere uno scudetto in questa città. Ma è il primo ad averlo fatto senza Maradona. Come Boccaccio, ha dovuto scrivere il suo Decamerone: ha raccolto decine di novelle individuali e le ha rese un romanzo collettivo.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla conferenza stampa di Spalletti alla vigilia di Salernitana-Napoli del 21 gennaio 2023; dal monologo di Orazio Orlando nella commedia “Mia Famiglia” di Eduardo De Filippo, nella versione televisiva trasmessa dalla Rai; dalla Domenica Sportiva del 10 maggio 1987; dall’incontro pubblico di Spalletti con i tifosi a Dimaro nell’estate 2022; dal film “Non ci resta che piangere”, regia di Massimo Troisi e Roberto Benigni [1984, produzione di Mauro Berardi, Ettore Rosboch]; dalla conferenza stampa di Spalletti alla vigilia di Liverpool-Napoli del 1 novembre 2022
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5/6/2023 • 16 minutes, 57 seconds
Ep.64 - Il salto di Sara Simeoni
Come tutte le bambine italiane del tempo - e il tempo sono gli anni '60 - anche lei vuole fare danza. Ma con il passare degli anni i centimetri di altezza si accumulano fino quasi a toccare il 1 metro e 80 di statura, e quando il piede cresce fino alla misura di 41, è costretta ad abbandonare le scarpette. Inizia a calzarne altre: servono per correre, darsi lo slancio e saltare in alto. Nell'estate del 1978 una donna italiana vola più di tutte le altre: è Sara Simeoni.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dall’edizione straordinaria del Tg2 del 16 marzo 78; dalla telecronaca Rai di Paolo Rosi agli Europei di atletica del 30 agosto 1978; dall’intervista di Nico Forletta a Sara Simeoni per il Gr1 del 12 marzo 2023; dalla manifestazione femminista dell’8 marzo 1972 a Campo de’ Fiori in Roma; da un’intervista di Alfredo Pigna a Sara Simeoni per la Domenica Sportiva dell’11 marzo 1973. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
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4/29/2023 • 14 minutes, 11 seconds
EP.63 - L’attentato a Monica Seles
È il 30 aprile del 1993 e siamo ad Amburgo, dove Monica Seles, la tennista n. 1 al mondo sta giocando contro la bulgara Magdalena Maleeva. Durante un cambio campo succede qualcosa che cambia la storia: un uomo accoltella Monica Seles. Qualcuno pensa a un movente politico, si scoprirà invece che il gesto nasce dall’ossessione del tedesco per Steffi Graf, la tennista a cui Monica Seles aveva sottratto il primato in classifica. Dopo quell’attentato, la Seles non sarà mai più la stessa, e forse nemmeno il tennis.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dall'audio originale della partita Seles-Maleeva del 30 aprile 1993, dalla telecronaca della tv francese della finale del torneo di Parigi 1990 Seles-Graf, dall'intervista a Monica Seles realizzata dalla tv americana Abc. Tutti i frammenti sono disponibili su YouTube
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4/22/2023 • 15 minutes, 8 seconds
Ep.62 - L’ultimo canestro di Michael Jordan
E’ il 16 aprile del 2003 e mancano 2 minuti e 35 secondi alla fine della partita tra i Philadelphia 76ers e Washington Wizards. Gli ospiti sono sotto, Micheal Jordan è già in panchina da un po’ quando la folla inizia a scandire quel coro. Allora il coach Doug Collins si volta, lo guarda e gli dice: “Li senti Mike? Devi entrare, anche se non vuoi”. E allora lui stringe i lacci delle scarpe, si alza, entra in campo e segna. Per l’ultima volta.
I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla telecronaca di Espn della partita Philadelphia-Washington del 16 aprile 2003; da una presentazione pubblica del libro di Flavio Tranquillo “Basket R-Evolution”; da una lezioine-conferenza di Federico Buffa su LeBron James e Michael Jordan. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
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4/15/2023 • 12 minutes, 40 seconds
Ep.61 - La giacca più famosa dello sport
Non è un verde qualsiasi, è Pantone 342, nella catalogazione ufficiale delle palette dei colori. E’ il verde che dal 1937 indossano i membri dell'Augusta National Golf Club, il campo su cui ogni anno a inizio aprile si gioca il Masters, uno dei quattro tornei più importanti del golf. La prima versione della giacca verde era confezionata con una stoffa troppo spessa e scomoda. Il club allora decise di cambiare fornitore. Da allora, la giacca più famosa dello sport è un monopetto a tre bottoni con lo spacco sul retro. È il rito che si porta dietro a renderla così speciale: il vincitore del torneo viene aiutato a indossarla dal campione uscente. Può tenerla un anno, indossarla in occasioni ufficiali, ma quando si torna in campo, 12 mesi dopo, deve riconsegnarla al club.I contributi audio di questo episodio sono tratti dal monologo “Gli inutili” di Giorgio Gaber, dal film “Tin Cup” del 1996, regia di Ron Shelton, prodotto dalla Warner Bros, con Kevin Costner e René Russo; dalla telecronaca del Masters 1997 dal canale YouTube del torneo. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
4/8/2023 • 13 minutes, 40 seconds
Ep.60 - La storia del Giro delle Fiandre
La prima edizione del giro delle Fiandre, nel 1913, era partita alle sei del mattino da Gand, per arrivare a Mariakerke, attraverso 330 km di strade dissestate. Aveva vinto Paul Deman, diventato una spia durante la prima guerra mondiale: portava messaggi in codice agli alleati in Olanda, nascondendoli dentro il suo dente d'oro. Ma su queste strade - che spesso strade non sono - sono passate centinaia di storie di ciclisti. Perché è qui, più che altrove, che chi ama il ciclismo spera di tagliare il traguardo per primo.I contributi audio di questo episodio sono tratti da un servizio dell’Istituto Luce sulle vittorie di Fiorenzo Magni; da una intervista di Rai Sport allo stesso Fiorenzo Magni; dalla telecronaca di Adriano De Zan per la Rai dell’edizione 1996; dalla telecronaca di Eurosport UK della gara femminile del 2019.
3/31/2023 • 12 minutes, 5 seconds
Ep.59 - Marc Marquez, il Joker del motociclismo
Quando aveva 4 anni i Re Magi gli portarono la prima motocicletta elettrica. Da allora, Marc Marquez non ha mai smesso di correre. Lo ha fatto rincorrendo e poi superando il suo mito, Valentino Rossi. Lo ha fatto portando sulla scena una nuova maniera di guidare, sfidando ogni limite e riempiendosi di cicatrici: quattro interventi chirurgici, un viaggio negli abissi del motociclismo e di sé stesso. Un viaggio che Marquez non vuole che finisca: ha rinnovato il contratto fino al 2024 e ora è pronto per tornare in pista.I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla telecronaca di Fox Sport del GP di Valencia 2013; dalle telecronache di Guida Meda per Sky dei GP di Laguna Seca 2008, Sepang 2015, Jerez 2020; da una conferenza stampa di Valentino Rossi dell’estate 2015, da un’intervista a Marquez realizzata da Sky nel febbraio 2023. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
3/25/2023 • 12 minutes, 44 seconds
Ep.58 - Quando a Charlie Brown riuscì un fuoricampo
Chiuso in quelle cornici bordate di nero disegnate da Charles M. Schulz, per 40 anni Charlie Brown ha provato a battere un home run, senza riuscirci. La sua goffaggine, la sua tenacia, la sua sfortuna e la sua tenerezza le conosciamo tutti: sono anche le nostre. Noi, perdenti nati, come lui. Lui che però un giorno - era il 30 marzo del 1993 - ha tirato la sua prima palla fuori dal campo, insegnandoci che “you can be hero just for one day”, come cantava David Bowie.I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla telecronaca della partita di baseball Yankees-Texas dell’ottobre 2020, dal cartone Momenti di caccia dei Looney Tunes trasmesso dai Rai 2, dal canale YouTube della Major League, dal trailer del film The Natural del 1984, per la regia di Barry Levinson, prodotto da Delphi II e distribuito da Tri-Star Pictures, dal fumetto Nick Carter trasmesso dal programma della Rai, Supergulp; dall’episodio “Hey Manager” del Charlie Brown and Snoopy Show. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
3/18/2023 • 16 minutes, 49 seconds
Ep.57 - Jankto e il tabù dell’omosessualità nel calcio
Per molto tempo lo sport ha coltivato il culto del machismo. Hanno cominciato addirittura i Greci nell’antica Olimpia. Lo sport ha chiesto per anni ai propri campioni di essere forti, virili, e di non piangere mai. Per anni l’omosessualità nello sport è stata un tabù. Per anni, nel calcio, i giocatori omosessuali si sono dovuti nascondere. Ma il gesto di Jakub Jankto potrebbe cambiare le cose.I contributi audio di questo episodio sono tratti dal video di Jankto postato sulle sue pagine social e dalla telecronaca della Lega Serie A per il suo primo gol in campionato, segnato nella partita Juventus-Udinese; dalle interviste di Klaus Davi per il programma Klauscondicio a Luciano Moggi, Marcello Lippi e Demetrio Albertinida una conferenza stampa di Antonio Cassano in Nazionale del 2012da una intervista di Irma Testa al programma Rai “Belve” del 1 aprile 2022. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
3/11/2023 • 14 minutes, 45 seconds
Ep.56 - Enzo Ferrari, l’uomo che inventò un mito
Si era innamorato delle auto da bambino, anche se, quando era nato, la sua famiglia non ne possedeva ancora una. Le ha sognate, progettate, costruite, amate. Almeno quanto ha amato alcuni piloti, in cui sempre cercava qualcosa di suo figlio Dino, morto a 24 anni. I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle interviste a Enzo Ferrari di Enzo Biagi e Gianni Minà, trasmesse dalla Rai nel 1983 e 1984. Dalla telecronaca di Mario Poltronieri per la Rai del GP d’Ungheria 1988. I frammenti ascoltati sono tutti disponibili su YouTube.
3/4/2023 • 15 minutes, 33 seconds
Ep.55 - Chiappucci e la fuga bidone
Quando sbucò per la prima volta nel gruppo di testa del Tour de France del 1990, nessuno sapeva chi fosse. Era, per tutti, solo un gregario simpatico e nemmeno tanto giovane. Aveva già 27 anni e lo chiamavano Calimero. Ma, da quel Tour, iniziarono a chiamarlo El Diablo. Questa è la storia di Claudio Chiappucci, il campione uscito nato da una fuga bidone.I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla telecronaca Rai di Bruno Pizzul per Italia-Irlanda del 30 giugno 1990, dal programma World Day della CNN del 3 luglio 1990, dal servizio di Mario Mattioli per Rai Sport del 22 luglio 1990 e un’intervista sempre di Rai Sport a Claudio Chiappucci, dalle immagini dell’Archivio Istituto Luce sul Giro d’Italia del 1954, dalla telecronaca di Adriano De Zan per la Rai della Minalo-Sanremo 1991, dalle telecronache di Davide De Zan e Giuseppe Saronni per Telemontecarlo del Tour 1992 e per Italia 1 del Giro 1994.
2/25/2023 • 14 minutes, 40 seconds
Ep.54 - Il “barone” Nils Liedholm
Per molti anni aveva giocato a bandy, una disciplina a metà strada fra il calcio e l’hockey su ghiaccio. Poi però, quando scoprì il calcio, Nils Liedholm trovò la sua strada. Una strada che lo spinse a lasciare la Svezia e a trasferirsi in Italia, dove a tutti viene assegnato un soprannome. Il suo era “il barone”, per la sua eleganza e la sua ossessione verso la lealtà e la correttezza: 12 campionati trascorsi senza mai un’ammonizione. Quando ha smesso di giocare, si è seduto su diverse panchine, ha fatto debuttare molti giovani e a tutti ha sempre cercato di ricordare, con ironia, che una vita trascorsa a seguire un pallone è un privilegio.I contributi audio di queste episodio sono tratti dalla Domenica Sportiva del 13 aprile 97, dal programma Punto Sette del 1988 condotto su Rete4 da Arrigo Levi, dalla radiocronaca di Milan-Bologna del 6 maggio 79 nella trasmissione Rai Tutto il calcio minuto per minuto, da un’intervista a Carmelo Bene del 1983 in Rai, dalla Domenica Sportiva dell’8 maggio 1983.
2/18/2023 • 14 minutes, 19 seconds
Ep.53 - La storia di LeBron James
il 5 aprile del 1984 Kareem Abdul-Jabbar segnò il punto n. 31.419, quello che gli valse il record. Un record rimasto imbattuto fino ai giorni nostri, fino a quando LeBron James non ha deciso di mettere il suo nome sotto un altro capitolo della storia del basket. Dopo essere diventato il paladino del movimento Black Lives Matter nell’NBA, LeBron è adesso l’uomo record della pallacanestro mondiale. I contributi audio di questo episodio sono tratti dallo speciale di Dan Peterson su Kareem Abdul-Jabbar trasmesso nel 1992 da Tele+2; dalla telecronaca di Flavio Tranquillo e Federico Buffa per gara-3 delle finali NBA 2012, trasmessa da Sky; dallo speciale The Decision trasmesso da Espn l’8 luglio 2010; dalla telecronaca di Lakers-Utah del 5 aprile 84. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube
2/11/2023 • 17 minutes, 33 seconds
Ep.52 - Rosi e la prima meta azzurra nel tempio del rugby
A venti minuti dal centro di Londra c’è lo stadio di rugby più grande del mondo. Chi entra, spera di uscire senza aver perso o almeno di uscire dopo aver segnato una meta. Un giorno di settembre del 1953 segnò, per la prima volta, un italiano. Forse nessuno ha mai visto la sua azione, tutti però abbiamo sentito almeno una volta la sua voce.I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle telecronache di Paolo Rosi per la RAI, della finale dei duecento metri maschili e del salto in alto femminile alle Olimpiadi di Mosca del 1980, del match di pugilato Benvenuti - Griffith del 1968, della finale dei 10 mila metri ai mondiali atletica leggera di Helsinki del 1983, la Haka della nazionale All Blacks della nuova Zelanda e del film “Io sono un campione” per la regia di Lindsay Anderson, prodotto dalla Independent Artists e Julian Wintle/Leslie Parkyn Productions .Tutti i frammenti sono disponibili su Youtube.
2/4/2023 • 16 minutes
Ep.51 - Varenne, storia d’amore tra l’Italia e un cavallo
L’Amérique può essere considerato il Mondiale del trotto. Si corre ogni anno a le Plateau de Gravelle. Per quarant’anni l’ippica italiana aveva atteso che arrivasse un cavallo capace di trionfare, e nel frattempo si contavano i successi dei francesi. Poi arrivò Varenne, il cavallo che fece impazzire tutti e che qualcuno volle addirittura nominare cavaliere della Repubblica. I contributi audio di questo episodio sono tratti dal trailer del film “Febbre da cavallo” per la regia di Steno e la produzione di Primex, dalle telecronache di Claudio Icardi dal Gran Prix d’Amérique 2001 e 2002 trasmesse dalla Rai, da una puntata del programma Rai Domenica In con Massimo Troisi ospite di Pippo Baudo, dalla telecronaca del Trot Mondial di Montreal 2002. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
1/28/2023 • 14 minutes, 58 seconds
Ep.50 - Sofia Goggia, la braveheart dello sci
A sei anni rimase appesa al poggiapiedi della seggiovia, penzolando nel vuoto. Qualunque altra bambina, dopo un’esperienza del genere, avrebbe odiato lo sci. Non lei, non Sofia Goggia. Lei è Braveheart, è follia e passione, ostinazione e incoscienza. E’ la sciatrice che più di tutte ci ha commosso e stupito, tornando in pista dopo soli 23 giorni da un infortunio.I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle telecronache di Eurosport dei Giochi olimpici 2018 e 2022, dalla serata finale del festival di Sanremo 1988 trasmesso dalla RAI, dall’intervista di Linus e Nicola Savino realizzata nell’aprile 2017 per Radio Dee Jay, dal trailer del film Braveheart di Mel Gibson del 1995. Tutti i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
1/21/2023 • 14 minutes, 24 seconds
Ep.49 - Il dilettante che battè gli skipper professionisti
Nel 1973 quella che oggi si chiama Ocean Race si chiamava ancora Whitbread Round the World ed era alla sua prima edizione. Si iscrissero 18 barche, tra cui Sayula, l’imbarcazione di Ramón Carlìn, che aveva 50 anni e pochissima esperienza di vela. Veniva dal Messico, e per questo sui giornali lo prendevano in giro con vignette in cui portava il sombrero e faceva una siesta. Eppure…I contributi audio di questo episodio sono tratti dal film I Pirati dei Caraibi - La maledizione della prima luna e dal documentario The Weekend Sailor: i frammenti ascoltati sono disponibili su YouTube.
1/14/2023 • 13 minutes, 33 seconds
Ep.48 - Il primo anno senza Federer in campo
Il 2023 sarà ricordato come il primo anno d.F., dopo Federer. Il campione svizzero si è ritirato dai campi da tennis e il tennis, senza di lui, non sarà più lo stesso. Roger Federer ha inventato colpi che non esistevano e ha giocato quelli vecchi in modo nuovo. Ma per diventare il più grande di tutti ha dovuto battere il nemico più ostinato: se stesso.I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla traccia sonora senza commento della finale di Wimbledon 2019 e da una scena del film Il Terzo Uomo, entrambi disponibili su YouTube; dall’intervista di Adriano Panatta a Giorgio Porrà per il programma L’Uomo della domenica, disponibile sul sito di Sky Sport; dalla telecronaca di Rino Tommasi e Gianni Clerici della finale di Wimbledon 2008, trasmessa da Sky e disponibile su YouTube.
1/6/2023 • 14 minutes, 24 seconds
Ep.47 - Il Natale che fermò la guerra
Ypres è un paesino delle Fiandre. E’ un luogo di confine, dunque strategico. Nel 1914 la linea del fronte passa proprio lì: da una parte ci sono le truppe tedesche, gli invasori. Dall’altra, gli inglesi. Papa Benedetto XV aveva chiesto una tregua agli eserciti, ma i generali non lo ascoltarono. Così i soldati fecero da soli: la notte di Natale, gli inglesi scorsero una serie di luci e poi una voce che da un megafono diceva “Non sparate”, e poi, in un inglese stentato, “Merry Christmas”. Seguì uno scambio di doni, e una partita di calcio che resterà nella storia per aver fermato la guerra, anche solo per una notte.
12/24/2022 • 16 minutes, 50 seconds
Ep.46 - RIMBALZI MONDIALI / L'Italia di Berlino e la testa di Barthez
I rigori sono il gesto del calcio più studiato. Ma davanti al dischetto tutte le teorie sono sconfitte dalla gestione delle emozioni. La sera del 9 luglio 2006, i cinque tiratori italiani hanno di fronte Fabien Barthez, il portiere francese che in carriera ha vinto tutto. L’ex capitano della nazionale Laurent Blanc, aveva l’abitudine di baciargli la testa lucida prima di ogni partita. Ma in quella sera del 2006 Blanc ha smesso di giocare ormai da tre anni, e il capitano della Francia è Zidane. Che con la testa combina un disastro.I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle telecronache Sky e dalla radiocronaca Rai di Italia-Germania e Italia-Francia 2016 con le voci di Fabio Caressa e Riccardo Cucchi, dalla telecronaca della tv francese per Francia-Brasile 98, dalla lettura delle sentenze di primo grado del processo sportivo Calciopoli, in onda su Rai 1 nel luglio 2006 e dal film “Per un pugno di dollari” per la regia di Clint Eastwood, tutti disponibili su Youtube.
12/17/2022 • 17 minutes, 33 seconds
Ep.45 - RIMBALZI MONDIALI / La mano de dios
La guerra era cominciata con un inganno: dei finti balenieri argentini erano sbarcati al porto col pretesto di comprare del materiale da pesca ma, appena avevano messo piede a terra, avevano innalzato la bandiera argentina, ammainando quella inglese. Dopo quell’atto politico arrivarono le armi. Nel 1986, quattro anni dopo quella guerra durata due mesi e 12 giorni, Argentina e Inghilterra tornano a scontrarsi, stavolta su un campo di calcio. E, anche stavolta, c’è di mezzo un inganno: quello della mano de dios, o meglio, la mano di Maradona.I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla telecronaca Rai di Argentina-Inghilterra a cura di Giorgio Martino e dalla cronaca di Victor Hugo Morales per Radio Argentina disponibili su YouTube. La canzone finale è tratta dal documentario Maradona by Kusturica. Il discorso di ringraziamento di Paolo Sorrentino agli Oscar del 2014 è disponibile su YouTube, così come sulla pagina YouTube di Netflix Italia sono disponibili i brani tratti dal suo film E’ stata la mano di Dio.
12/10/2022 • 17 minutes, 51 seconds
Ep.44 - RIMBALZI MONDIALI / L’arancia meccanica del 1974
Il minuto più famoso nella storia del calcio è quello che si gioca allo stadio olimpico di Monaco di Baviera, alle quattro di pomeriggio del 7 luglio del 74. E’ la finale tra la Germania Ovest e la nazionale più bella di tutte: l’Olanda. In questo minuto l’Olanda ha messo in fila quindici passaggi senza che la Germania toccasse mai la palla. E’ il calcio totale, è l’arancia meccanica. Una squadra di capelloni che hanno condotto dopo il calcio vite assai improbabili. Chi ha gestito una sala congressi, chi ha esposto dipinti, chi ha tenuto reading di poesie, chi ha visto fallire i propri negozi, chi s’è innamorato in New Mexico, un altro ha fatto il barista, l’importatore di fiori, il pulitore di tappeti. E poi c’è Jan Jongbloed, il portiere.I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle telecronache della Rai dei mondiali di calcio 1974 e dal trailer del film “Arancia Meccanica” di Stanley Kubrick, disponibili su Youtube.
12/3/2022 • 13 minutes, 40 seconds
Ep.43 - RIMBALZI MONDIALI / Quando Pelè diventò Pelè
Il 1958 è l’anno dei primi Mondiali per il Galles. La squadra è una sorpresa, arriva ai quarti di finale e si prepara a scendere in campo nello stadio di Göteborg. Dall’altra parte c’è il Brasile e nel Brasile c’è un ragazzino che non ha ancora 18 anni e che al portiere gallese Jack Kelsey sembrò sbucato dal nulla, quando stoppò un pallone di petto, se lo fece scivolare sul piede destro e lo infilò in porta. A Kelsey pensò di avere davanti un diavolo. Ma non era il diavolo, era Pelè.I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle cronache delle partite di Pelé alla radio brasiliana, dalla telecronaca di Brasile-Italia per la Rai a cura di Nando Martellini, dai film La Dolce Vita di Federico Fellini e Operazione San Gennaro di Dino Risi, dal servizio dell’Istituto Luce sul discorso alla Luna di papa Giovanni, disponibile sul sito dell’istituto e come tutti i frammenti precedenti anche su YouTube.
11/26/2022 • 15 minutes, 28 seconds
Ep.42 - RIMBALZI MONDIALI / La partita degli infarti
È il 16 luglio 1950 e allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro si gioca la partita più raccontata dagli scrittori del Sudamerica. Eduardo Galeano disse che per vederla, i moribondi rinviarono la loro morte e i neonati si sbrigarono a nascere. Al Brasile basta un pareggio per vincere i Mondiali, perché una finale vera e propria non c’è, contano i punti dei gironi. Ma mentre l’intero Paese si prepara alla festa, un pallone si infila tra il palo e la mano del portiere brasiliano Moacir Barbosa. Si racconta di decine di infarti allo stadio, per quella sconfitta che nessuno perdonò a Barbosa.I contributi audio di questo episodio sono tratti dalle radiocronache della partita Brasile-Uruguay di Radio Nacional e di Radio Globo, dal servizio dell’Istituto Luce sulla tragedia di Superga e dal trailer del film Salvatore Giuliano per la regia di Francesco Rosi, tutti presenti su YouTube
11/19/2022 • 16 minutes, 4 seconds
Ep.41 - RIMBALZI MONDIALI / Il primo gol della storia
La prima edizione dei campionati mondiali di calcio è quella del 1930. Si gioca in Uruguay, ma i lavori dello stadio da 80mila spettatori della capitale sono in ritardo. Così, la prima partita dei mondiali si disputa in un campo da mille posti nel quartiere di Pocitos, a Montevideo. Il primo gol della storia del campionato del mondo lo segna Lucien Laurent, un operaio della Peugeot presente grazie a un congedo di due mesi. In porta, a raccogliere il pallone rotolato oltre la riga, c’è Óscar Bonfiglio. Fa il portiere perché suo padre, un generale dell’esercito messicano, un giorno gli ha detto: “Chico, il Messico lo puoi servire con le armi ma anche parando un calcio di rigore”.Il contributo audio dell’episodio è tratto da un’intervista di Lucien Laurent per un documentario sui Mondiali del 30 dell’Institut National de l’audiovisuel di Francia. È disponibile sul suo sito e parzialmente su YouTube.
11/12/2022 • 15 minutes, 41 seconds
Ep.40 - Storia e leggenda della maratona
Il primo a percorrere i famosi 42 km e 195 metri fu Filippide. Ma l’episodio storico di quella prima corsa pare essere una fake news e le fonti si confondono e si mischiano. Così abbiamo la versione di Erodoto, quella di Plinio il vecchio, quella di Plutarco. Come siano andate davvero le cose nel 490 a.C non lo sapremo mai. Ma sappiamo come sono andate le cose a partire dal 1896, anno della prima Olimpiade moderna: quella gara, la più iconica dei Giochi, rappresenta la misura del limite umano e la tensione verso il suo superamento.Il contributo audio di questo episodio è tratto dal film La Grande Olimpiade per la regia di Romolo Marcellini, prodotto dall’Istituto Luce e disponibile integralmente sul suo sito Internet.
11/5/2022 • 13 minutes, 33 seconds
Ep.39 - Il turning point di Lance Armstrong
Il giornalismo, a volte, assomiglia a una salita sui Pirenei, quando i pedali si fanno duri, sei da solo e il traguardo sembra non arrivare mai. Così deve aver pensato svariate volte David Walsh, il giornalista del Sunday Times che, mentre tutti osannavano Lance Armstrong, per primo si permise di mettere in dubbio la “santità” del 7 volte campione del Tour de France, che oltre ad aver sconfitto i suoi avversari aveva sconfitto anche un tumore. Ma aveva anche infranto le regole dello sport.I contributi audio di questo episodio, tutti disponibili su YouTube, sono tratti dalla telecronaca della tappa del Tour de France al Sestriere del 13 luglio 1999, con le voci di Adriano De Zan e Davide Cassani; da un servizio del Tg2 del 9 ottobre 2015 firmato da Piergiorgio Giacovazzo con intervista a Filippo Simeoni; dall’intervista di Armstrong all’Oprah Winfrey Show sulla CBS del 18 gennaio 2013.
10/29/2022 • 13 minutes, 27 seconds
Ep.38 - Quando Berlusconi trasformò il calcio in uno show
Il 20 febbraio 1986 Silvio Berlusconi comprò il Milan e salì su un aereo per andare a Parigi a lanciare il primo canale commerciale nella storia della tv di quel paese, La Cinq. Qualche mese dopo, all’arena civica di Milano, i giocatori arrivarono al raduno a bordo di tre elicotteri, accompagnati dalla Cavalcata delle Valchirie di Wagner. Per la prima volta, una squadra di calcio diventava entertainment. Il vecchio Milan, quello pieno di debiti e retrocesso per due volte in tre anni in serie B non c’era più. Al suo posto adesso c’era una squadra con ampie disponibilità economiche che iniziò a vincere tutto. “Questa atmosfera di festa è bellissima - disse Berlusconi -. Questo non è un pubblico, è un partito, c'è dentro qualcosa di più”.I contributi audio di questo episodio sono tratti dalla radiocronaca di Enrico Ameri del 1 maggio 1988, all’interno del programma Tutto il Calcio Minuto per Minuto e dalla telecronaca di Bruno Pizzul della partita Milan-Steaua del 24 maggio 1989. Sono disponibili su Rai Play e su YouTube. Inoltre dal programma Rai Quelli della notte; disponibile sulla pagina facebook ufficiale di Renzo Arbore.
10/22/2022 • 12 minutes, 21 seconds
Ep.37 - Il primo canestro dell’NBA
Gli anni della NBA si cominciano a contare dalla sera del 1946 in cui la guardia dei New York Knickerbockers, Oscar Benjamin Schectman, detto Ossie, segnò il primo canestro della storia contro i Toronto Huskies, con un’azione in sottomano. Quella sera, in Canada, nacque il campionato più famoso del mondo. Il contributo audio di questo episodio è tratto dal documentario First Basket. Il suo trailer è disponibile su YouTube.
10/15/2022 • 12 minutes, 35 seconds
Ep.36 - Un’ora sola pedalerei
Non c’è traguardo da raggiungere né un tempo da battere. C’è solo da girare e girare, più veloce che si può, spingendo sui pedali per fare più chilometri possibile nel tempo concesso: un’ora. Nel 1984, a Città del Messico, ci era riuscito Francesco Moser, il primo a sfruttare la scienza per andare più veloce. Aveva sfondato prima il muro dei 50 km all’ora, poi quello dei 51. Per la precisione 51 e 151. Oggi è l’etichetta dei vini che produce con la sua famiglia.I contributi audio di questa puntata dalla telecronaca di Adriano De Zan per la RAI dei mondiali di ciclismo del 1977 e dallo spot pubblicitario di Stock entrambi disponibili su Youtube.
10/8/2022 • 12 minutes, 58 seconds
Ep.35 - La leggenda degli Yankees
Non vincono un titolo dal 2009, ma poco importa. Restano la squadra che più di tutte rappresenta il baseball, e il baseball più di tutti gli altri sport racconta l’America. Il contributo audio di questa puntata è tratto dal discorso di Lou Gehirig al New York Yankee del 4 luglio 1939 ed è disponibile integralmente sul canale YouYube della Major League Baseball.
10/1/2022 • 14 minutes, 28 seconds
Ep.34 - I fratelloni d’Italia
Quando “il dottore” decide di far partire il suo progetto, il canottaggio italiano non vince niente dal 1968. Ha un obiettivo, e una strategia per centrarlo: meno allenamento e più tecnica. Non servono gli 80 chilometri al giorno che i tedeschi passano in barca, ne bastano 20. E così i fratelli Abbagnale vogano per 20 chilometri ogni mattina, prima di andare a scuola. Vinceranno tutto, entreranno nella storia e cambieranno il loro destino.I contributi audio di questa puntata sono tratti dalle telecronache di Gian Piero Galeazzi, trasmesse dalla RAI nel 1982, nel 1988 e nel 1991, disponibili su Rai Play e su YouTube.
9/24/2022 • 16 minutes, 47 seconds
Ep.33 - Rocky Marciano, vincitore di 49 match più uno
In quel settembre del 1952 i giornali lo definivano un “toro” e i bookmaker lo davano per favorito perché era il primo sfidante nella storia del pugilato a essere arrivato imbattuto al match decisivo. Quello che non sapevano ancora, era che non avrebbe perso mai: Rocky Marciano ha vinto 49 volte su 49 incontri. Morì a bordo di un volo privato decollato da Des Moines e precipitato a Newton, nello Iowa. Cinque mesi dopo la sua morte, nel gennaio del 1970, un’azienda di Miami creò un suo avater virtuale e inventò un match al computer contro Muhammad Ali. Rocky Marciano vinse anche quello, il cinquantesimo.
9/17/2022 • 13 minutes, 59 seconds
Ep.32 - Chiedi chi era Arthur Ashe
Nel tennis è difficile sapere con esattezza quale sarà la tua ultima partita. È successo a Serena Williams, scesa in campo per il primo turno agli Us Open pensando di dare l’addio e poi uscita da quel campo con una vittoria e una nuova partita da giocare. Ed era successo anche ad Arthur Ashe, afroamericano come lei. Il campo da tennis dove ogni anno davanti a 23.771 spettatori si gioca la finale del torneo di New York, a Flushing Meadows, porta il suo nome. E questa è la sua storia.Il contributo audio di questa puntata è tratto dall'intervista rilasciata da Arthur Ashe a Lynn Redgrave della BBC nel luglio 1992 disponibile su Youtube
9/10/2022 • 12 minutes, 59 seconds
Ep.31 - Spitz e l’Olimpiade del terrorismo
I Giochi di München del 1972 sono rimasti nella storia per due motivi: per la prima volta qualcuno vinceva 7 medaglie d’oro nella stessa edizione, e per la prima volta il terrorismo colpiva le Olimpiadi. Mark Spitz era coinvolto in entrambi gli avvenimenti.I contributi audio di questa puntata sono tratti dalla telecronaca diretta di Giorgio Martino trasmessa dalla RAI il 28 luglio 1972 e dal servizio del Tg2 del 6 settembre 1972 disponibili su RaiPlay.
9/3/2022 • 12 minutes, 14 seconds
Ep.30 - La partita a scacchi più famosa della storia
Questa è la storia di due uomini che si sono sfidati due volte, a vent’anni di distanza. Hanno sempre avuto tra loro una tavola divisa in 64 quadrati, detti case. Hanno giocato lungo questo campo con sedici pezzi. Bianchi o neri. Uno era figlio di un fisico tedesco che lo abbandonò a due anni. L’altro aveva un padre militare e aveva imparato a muovere cavalli e alfieri in treno, durante la fuga da Leningrado sotto assedio.Uno era americano, l’altro era sovietico. Uno era Bobby Fischer, l’altro era Boris Spassky.
8/27/2022 • 13 minutes, 11 seconds
Ep.29 - Lizzie Murphy e la parità nel baseball
Lizzie Murphy aveva un sogno: giocare a baseball contro gli uomini in Major League. Aveva iniziato in prima base con un paio di squadre locali, i Warren Silk Hats e il Warren Baseball Club. Il 14 agosto del 1922 la squadra di Lizzie fu invitata per un’esibizione contro i Boston Red Sox. Una donna contro una formazione di Major League. Era il sogno che si avverava, ed era una barriera abbattuta per la parità tra uomini e donne.
8/6/2022 • 11 minutes, 15 seconds
Ep.28 - Quando Italo Calvino andò all'Olimpiade
Era il 1952 ed era sempre più chiaro che la Guerra Fredda si poteva condurre anche con un pallone o una staffetta, una gara di nuoto, un concorso di ginnastica. Se lo sport non era più solo sport, allora poteva raccontarlo anche chi non ne sapeva un granché. Qualcuno come questo 29enne inviato a Helsinki dal quotidiano L’Unità: il suo nome era Italo Calvino.
7/30/2022 • 11 minutes, 50 seconds
Ep.27 - I milionari tra i dilettanti: come il Dream Team cambiò le Olimpiadi
Mai nessuno è stato più felice di stare in campo pur sapendo che avrebbe perso. Mai nessuno, prima del 1992: siamo alle Olimpiadi di Barcellona, e le squadre di basket di tutto il mondo lo sanno, che perderanno. Sanno che gli avversari sono troppo più forti. Sono il dream team americano, un concentrato di campioni mai visto prima: Magic Johnson, Micheal Jordan Larry Bird, Charles Barkley, e poi Clyde Drexler, Pat Ewing, John Stockton, Karl Malone, Scottie Pippen, David Robinson, Christian Laettner, Chris Mullin. “Giocare contro di loro - disse il brasiliano Schmidt - è come sognare”.
7/23/2022 • 11 minutes, 51 seconds
Ep.26 - L’urlo più famoso del cinema è di un nuotatore
Il cinema non era più muto da soli cinque anni quando Johnny scoprì che la sceneggiatura del film in cui doveva recitare prevedeva un urlo che nessuno avrebbe più dimenticato. Ma prima di diventare Tarzan, Johnny Weissmuller era stato il primo uomo nella storia sotto la barriera del minuto nei 100 metri stile libero, la sua specialità.
7/16/2022 • 13 minutes, 23 seconds
Ep.25 - Il Mundial che ci restituì le piazze
Il 1982 era un anno di guerre, più o meno esplicite: sugli scogli delle Isole Falkland combattevano gli eserciti di Argentina e Gran Bretagna. Israele bombardava i quartieri arabi alla periferia di Beirut per smantellare le postazioni dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina. La Polonia viveva sotto la legge marziale del generale Jaruzelski. El Salvador era squassato dalla guerra civile. Il Cile era sotto una dittatura militare. E in Italia, dove risuonava ancora l’eco degli anni di piombo, i lavoratori scendevano in piazza riaccendendo nel paese una coscienza sindacale di massa. Quel che fece il gioco del calcio, nel giro di quaranta giorni, fu cambiare il segno alla presenza della folla nelle strade, non più per rabbia ma per gioia.
7/9/2022 • 13 minutes, 15 seconds
Ep.24 - Galeotto fu Wimbledon
C’è chi vuole vincere per la gloria, chi per il montepremi, chi per battere un rivale. Quell’anno lì - il 1992 - Andre Agassi vuole vincere Wimbledon per un altro motivo: andare al ballo e conoscere Steffi Graf. Non sa che, proprio quell’anno, tra le tante tradizioni del torneo inglese verrà a mancarne una, il ballo finale. E non sa neppure, però, che anni dopo quella tennista diventerà sua moglie. Questa è la storia dell’ex ragazzo ribelle del tennis e della donna che gli ha cambiato la vita.
7/2/2022 • 11 minutes, 32 seconds
Ep.23 - Storia della prima maglia gialla
L’idea era venuta ad Henri Desgrange, direttore de L’Auto, il quotidiano sportivo che organizzava la corsa. Aveva annunciato l’intenzione di assegnare una maglia con un colore speciale al primo in classifica, per distinguerlo più facilmente dagli altri ciclisti. Il primo a vestirla, nel 1919, fu un apprendista fabbro, Eugène Christophe, che al ciclismo era arrivato per caso, inizialmente per poter vedere da vicino il suo campione preferito: Maurice Garin. Non ha mai vinto il Tour, ma fu il primo a indossare quella maglia, la stessa con cui volle poi essere seppellito, nel 1970, all’età di 85 anni. Ancora oggi, nel cimitero comunale di Malakoff, poco distante da Parigi, qualcuno va a portagli dei fiori. Gialli.
6/25/2022 • 12 minutes, 18 seconds
Ep.22 - Il Settebello non è nato in piscina ma su un treno
Tutte le volte che gioca la Nazionale di pallanuoto - il Settebello - dovremmo pensare a Mimì Grimaldi, il ragazzo con i baffetti che inventò questo soprannome per far colpo su delle tedesche che - come la squadra della Rari Nantes Napoli - viaggiavano in terza classe sul treno Genova-Napoli. Era il 1937. Solo nel 1948, alle Olimpiadi di Londra, quel soprannome iniziò a essere usato per la nazionale.
6/18/2022 • 12 minutes, 52 seconds
Ep.21 - La revolución di Teofilo Stevenson
Dalle Olimpiadi di Monaco 1972 in avanti Cuba ha costruito su scala mondiale l’epica dell’isola dei campioni: il primo è stato Teofilo Stevenson, un ragazzo che voleva giocare a basket ma che inciampò in un paio di guantoni da boxe. Scoprì che era bravo e che tirare pugni gli piaceva, e iniziò a farlo per portare sul ring - e sul podio - insieme a lui gli 8 milioni di cubani che rappresentava. Più il mondo isolava Cuba, più Teofilo colpiva forte per far sventolare ancora una volta la bandiera della stella solitaria, hasta la victoria siempre.
6/11/2022 • 14 minutes, 4 seconds
Ep.20 - La rabbia nelle gambe di Pietro Mennea
Al Sud negli anni ‘70 non esistevano piste di atletica, così il ragazzo si allenava su uno stradone di Barletta sfidando le macchine degli amici. La prima volta che sul traguardo il suo petto passò prima delle ruote, vinse la scommessa con i suoi due amici e con quelle 500 lire se ne andò al cinema. Anni dopo, quel ragazzo di Barletta chiamato Pietro Mennea fece il primato sui 200 metri. Non festeggiò, non alzò le braccia al cielo. Prese un microfono e disse: “Un ragazzo del Sud, senza una pista d’atletica a casa sua, ha battuto il record del mondo”.
6/4/2022 • 13 minutes, 24 seconds
Ep.19 - Quando schiaccia Paola Egonu
E’ nata a Cittadella ma ha sempre passato le vacanze in Nigeria, da dove provengono i suoi genitori. Paola Egonu è una italiana di seconda generazione e anche per lei - come per molti altri - lo sport è stato parte fondamentale del suo percorso di integrazione. Oggi Paola è una perfetta ragazza del suo tempo: si fa i selfie, ha dichiarato apertamente di amare una donna, ride, viaggia, vince.
5/28/2022 • 12 minutes, 52 seconds
Ep.18 - Roland Garros, storia dell’aviatore che diventò un campo di tennis
Da bambino credeva di avere un paio d’ali. Inspirava, tratteneva nei polmoni quanta più aria potesse e agitava le braccia, imitando gli uccelli. A 22 anni si era iscritto a una scuola di volo, e l’anno dopo raggiunse il primato sollevandosi di 3909 metri da terra. Gli capitò di precipitare due volte, nonostante avesse con sé delle uova sode: era convinto che rafforzassero le ali. Nel 1915, durante la prigionia in campo tedesco, Garros tenne un diario nel quale parlava di ali torte e di incubi. Se il campo e il torneo di Parigi portano il suo nome è perché, dieci anni dopo la sua morte, così volle il presidente dello stadio, Emile Lesieur.
5/21/2022 • 11 minutes, 55 seconds
Ep.17 - Dentro i guantoni di Irma Testa
In famiglia non c’erano soldi per la scuola di pattinaggio, e neppure qualcuno disposto a prestarli. Così, un po’ per caso e un po’ per mancanza di alternative, Irma si era ritrovata nella palestra della Boxe Vesuviana di Lucio Zurlo, dove i ragazzi di Torre Annunziata trovano un posto per sfogare coi pugni la frustrazione di una vita che offre solo la strada. Anche Irma Testa ha iniziato a indossare i guantoni per tirare fuori quella frustrazione, e non ha mai smesso. Adesso li toglie solo per mangiare a tavola - cosa che ha imparato da adulta - e per sfogliare i libri - altra cosa che ha iniziato a fare da adulta. Irma Testa si è dovuta strappare dalle sue radici per prendere il volo e diventare una farfalla.
5/14/2022 • 12 minutes, 51 seconds
Ep.16 - Pietrangeli, il ragazzo terribile del tennis italiano
È uno dei pochi atleti a essersi visto intestato un impianto sportivo ancora in vita, ed è proprio lì che vuole che venga celebrato il suo funerale. Di lui tutti ricordano il rovescio aggraziato, la passione per la bella vita, e la notte in cui andò a letto con la coppa Davis.
5/7/2022 • 12 minutes, 20 seconds
Ep.15 - L’ultima curva di Gilles Villeneuve
Al provino con Enzo Ferrari, Gilles Villeneuve si era presentato guidando una Fiat 131 noleggiata e un paio di jeans addosso. Ma in quel ragazzino canadese dagli occhi dolci il fondatore della Ferrari intravide una luce, la stessa che ha accecato i tifosi della Rossa, che lo hanno amato nonostante abbia vinto solo 6 corse in tutto.Durante il GP di Imola del 1982 litigò con il compagno di scuderia Didier Pironi. Alle prove della gara successiva, in Belgio, aveva un solo obiettivo: arrivare davanti a Didier. Fu fatale l’incidente con la March di Jochen Mass, alla curva Terlamenbocht.
4/30/2022 • 15 minutes, 38 seconds
Ep.14 - Ribot, il cavallo che nessuno ha battuto
Era piccoletto e nervoso, era il più veloce di tutti ed era un cavallo. Il suo nome per anni è stato usato per dire “scatenato”, perché in pista al galoppo in due anni vinse con il fantino Enrico Camici 16 gare su 16 e 165 milioni di lire. E’ morto una mattina d’aprile del 1972 nel centro di allevamento Darby Dan Farm di Lexington. Sulla sua lapide c’è scritto: “Qui giace un campione mai sconfitto”.
4/23/2022 • 13 minutes
Ep.13 - L'uomo che ha inventato la schiacciata
Quando nel marzo del 1936 fu chiamato per un provino con la nazionale americana di basket, Joe Fortenberry non trovò nessuno che gli pagasse il viaggio, e la compagnia petrolifera per cui lavorava gli fece sapere che se fosse partito, nessuno gli avrebbe garantito il posto al ritorno. Joe partì lo stesso. Arrivò a New York e fece una cosa che nessuno aveva mai fatto prima: saltò verso il tabellone e con le mani spinse forte la palla nel canestro, dall’alto verso il basso. In quel momento - mentre se ne stava sospeso per aria - Joe aveva inventato la schiacciata.
4/16/2022 • 14 minutes, 45 seconds
Ep.12 - La prima donna all’inferno (del Nord)
La Parigi-Roubaix esiste dal 1896, ma fino al 2021 quei ciottoli e quel fango erano un’esclusiva maschile. D’altronde, la bicicletta è stata considerata per molti anni un oggetto sconveniente per le donne. La prima donna a tagliare il traguardo nella cittadina del nord della Francia è stata Lizzie Deignan. Deignan è il cognome del marito, anche lui ciclista. Quando hanno avuto la prima figlia, Orla, lui le disse: tu vai, continua a correre, pedala, resto io a casa con la bambina. E allora Elizabeth Mary Armitstead aveva deciso che da quel momento in avanti avrebbe portato sul traguardo il cognome di lui, lo avrebbe messo nell’elenco delle vincitrici.
4/9/2022 • 11 minutes, 57 seconds
Ep.11 - Il ping pong e l'arte di fare la pace
Oggi la chiamiamo la diplomazia del ping pong, ma quello che accadde nel 1971 fu un gesto di spontanea socievolezza: ai mondiali del Giappone, l’americano Glenn Cowan si era distratto e aveva perso una partita e anche il pullman per tornare in hotel con la sua squadra. Salì su un altro pullman, senza accorgersi che fosse quello della nazionale cinese, a bordo del quale c’era anche Zhuang Zedong, 3 volte campione del mondo di tennis tavolo. All’epoca, Usa e Cina non si parlavano, ma i due ragazzi lo fecero. Il loro incontro cambiò il corso della storia, preparando il terreno per la prima visita di Richard Nixon a Pechino.
4/2/2022 • 15 minutes, 34 seconds
Ep.10: La storia del vero Rocky Balboa
In una fredda sera newyorkese un attore un po’ giù di morale entrò in un cinema dove trasmettevano a circuito chiuso un incontro di boxe tra Muhammad Ali e un pugile sconosciuto di nome Chuck Wepner, uno che saliva sul ring per prender pugni, più che darne. Un perdente che quella sera ebbe il suo momento di gloria. Uscito dal cinema, l’attore arrivò a casa e iniziò a scrivere una sceneggiatura. L’attore si chiamava Sylvester Stallone e il film che iniziò a scrivere quella notte era “Rocky”, il primo film di sport che abbia mai vinto un Oscar, nel 1977.
3/26/2022 • 14 minutes, 13 seconds
Ep.9: Padri e figli nello sport: la storia di Derek Redmond
Mancano 250 metri al traguardo quando Derek Redmond sente un dolore acuto alla gamba destra. Cade, si rialza, e saltellando prova a raggiungere la linea finale. Tra un saltello e l’altro avverte una mano sulla sua spalla: è suo padre, arrivato sulla pista per soccorrerlo. Sarà lui a sorreggerlo fino al traguardo. Perché di padri e figli è pieno la storia dello sport.
3/19/2022 • 13 minutes, 18 seconds
Ep.8: L'ultima donna al volante
Giovanna Amati è stata l’ultima donna ad aver partecipato a un Gran Premio di Formula1. Correva a bordo della Brabham BT60B, motore Judd. Correva in un mondo di uomini, e solo uno che la salutasse. Il suo nome era Ayrton Senna. Il primo sabato di aprile del 1992 arrivò nelle prove a 9 secondi da lui, restando fuori dalla griglia di partenza. Da allora, nessun’altra donna ha guidato una vettura di F1. Ma prima di lei, di donne al volante ce n’erano state molte.
3/12/2022 • 12 minutes, 4 seconds
Ep.7: Olga Korbut, la prima ginnasta bambina
È stata la prima al mondo a eseguire un salto mortale all’indietro su una trave, nel 1972. Aveva solo 17 anni e pesava solo 38 chili. Dopo quel salto divenne all’improvviso una star, tanto che a Grodno, la sua città in Russia, dovettero assegnarle un impiegato delle poste tutto per lei, vista la mole di lettere di fans che riceveva. È stata la prima ginnasta teen ager: quattro anni dopo, alle Olimpiadi di Montreal, le pedane erano piene di bambine a cui hanno rubato la giovinezza
3/5/2022 • 15 minutes, 42 seconds
Ep.6: È stata la mano di Dino
Ci sono parate che sono come gol. Ma quella parata contro il Brasile, nel 1982, non sarebbe mai esistita, se prima non ci fossero state quelle con nonna Adelaide, che lanciava le prugne al piccolo Dino, vestito con una canottiera bianca di cotone e un numero 1 ricamato dietro la schiena. La sua carriera da portiere è iniziata così, a Mariano del Friuli. Da lì, Dino Zoff è arrivato a vincere tutto e a giocare in squadra con i più grandi, anche con il presidente Pertini, a scopone.
2/26/2022 • 14 minutes, 30 seconds
Ep.5: Wilt Chamberlain, i 100 punti e il tiro della nonna
Si chiamano “tiri liberi” e lui quella libertà se la prese tutta. Wilt Chamberlain è l’uomo che ha cambiato il basket, rovesciando le regole e anche il modo di mettere la palla nel canestro. Tutti a tirare con le braccia verso l’alto e lui invece no. Lui metteva la palla sotto le ginocchia e… hop…la tirava su. Gli americani lo chiamarono "il tiro della nonna" e lui lo fece diventare il suo marchio di fabbrica. Un marchio che divenne famoso quando, il 2 marzo del 1962 Wilt segnò 100 punti in una partita sola.
2/19/2022 • 14 minutes, 37 seconds
Ep.4: La super ball che ha fatto nascere il Super Bowl
Lamar Hunt è l’inventore del Super Bowl, ma non tutti sanno che l’evento più importante dello sport americano è nato da un piano B, anzi da un piano C. Hunt, figlio di un ricco petroliere, aveva presentato una domanda alla NFL, la National Football League, per poter fondare una squadra a Dallas. Davanti al rifiuto, aveva tentato di comprarsi i Chicago Cardinals ma non ci era riuscito. Così fece scattare il piano C: si comprò un intero campionato, l’AFL. Quando venne trovato l’accordo con per fusione di AFL e NFL si stabilì che per quattro anni i due campionati avrebbero avuto una finale in comune, una super partita che avrebbe dovuto prendersi gli occhi di tutta la nazione e far dimenticare la guerra in Vietnam.
2/12/2022 • 13 minutes, 22 seconds
Ep.3: Velasco, l’allenatore che ci ha insegnato a perdere
Julio Velasco è più di un coach. È l’uomo che ha stravolto lo sport italiano scardinando la “cultura degli alibi”. Alla fine degli anni ‘70, in Argentina, aveva rischiato di finire come i 40mila desaparecidos non graditi dalla giunta militare di Videla e aveva poi scelto di tornare alla sua prima passione: la pallavolo. Da allora, ha rivoluzionato squadre di serie A e team nazionali, insegnando che non bisogna aver paura di perdere. E ha vinto tutto.
2/5/2022 • 14 minutes, 44 seconds
Ep.2: L’uomo che ha inventato la settimana bianca
I primi sci di legno glieli aveva costruiti il nonno. Il piccolo Gustav, che aveva 3 anni, li usava anche dentro casa. La prima medaglia d’oro arrivò che di anni ne aveva 18. Quel giorno - l’11 dicembre del 1969 - cambiò radicalmente il rapporto tra gli italiani e la neve. Gustav Thoeni è stato lo sciatore che per primo ci ha fatto appassionare a questo sport: prese un hobby per l’élite e lo trasformò in un fenomeno di massa. È lui l’inventore della “settimana bianca”
1/29/2022 • 10 minutes, 7 seconds
Ep.1: Margaret Smith Court, la campionessa che imbarazza l'Australia
Margaret Smith Court è la tennista che ha vinto più titoli di Grande Slam in singolare di tutti (24 - record assoluto compresi gli uomini - 11 in Australia, 5 a Parigi, 3 a Wimbledon, 5 a New York) e alla quale è intitolato in vita uno degli stadi di Melbourne, dove si gioca l'Austrialian Open. Ma negli ultimi anni le sue posizioni sull'omosessualità ("Un abominio agli occhi del Signore") e le sue campagne contro il movimento LGBT stanno imbarazzando il Paese. Molti chiedono che lo stadio cambi nome e gli inviti pubblici per lei sono sempre motivo di polemica. Storia di un'ex eroina che ha deluso.
1/22/2022 • 9 minutes, 38 seconds
Rimbalzi - Trailer
Non esistono pugni e gol, canestri e corse, non esistono imprese senza le storie delle donne e degli uomini che le hanno realizzate. Qui raccontiamo come sono finiti dentro lo sport i loro mondi e le loro vite, le loro passioni e i loro tormenti, come hanno battuto i fantasmi, come hanno trasformato in energia gli ostacoli incontrati. Io sono Angelo Carotenuto e questo è Rimbalzi, un podcast settimanale prodotto da Chora Media: attraversa le epoche e le discipline, salta da ieri a oggi per mostrarci come una storia di sport arrivata dal passato possa parlarci del presente, attraverso un protagonista, una tendenza, un avvenimento. Rimbalzi nasce dall’esperienza della newsletter quotidiana Lo Slalom, dove lo sport e i suoi campioni incrociano la narrativa e il cinema, la musica e la cultura popolare. Dove è un pezzo di quella cosa sorprendente che per convenzione ormai chiamiamo vita.