Intelligenza artificiale (IA): è una definizione che appare nei contesti più diversi, in particolare dagli inizi di quest'anno 2017. C'è un motivo: una quota molto alta delle nuove tecnologie utilizza sistemi di gestione delle fabbriche e dei servizi nei quali si mettono in campo algoritmi intelligenti, macchine che apprendono, che interpretano miliardi di dati. Si può definire tutto ciò intelligenza? E poi: come può essere che si parli di intelligenza artificiale se le neuroscienze non hanno una definizione di quella nostra, di intelligenza. Non v'è dubbio che, solo per citare un'area di ricerca, la robotica stia producendo strumenti con grandi prestazioni. Quello che è importante capire, tuttavia, è che ci sono tante intelligenze diverse, che le macchine possono essere molto brave in una direzione e…stupidone in un'altra, e che in certi casi questo deficit può essere addirittura utile! E poi che dalle ricerche sull'IA potranno derivare indicazioni su come noi, umani, gestiamo i nostri comportamenti, la nostra mente. Ci sono anche zone un po' oscure su cui indagare, per esempio le macchine che si scrivono, da sole, i propri algoritmi. Bisognerà saperli verificare, no? Sta emergendo un nuovo palcoscenico, inoltre, sul quale uomini e macchine collaboreranno insieme per costruire un linguaggio comune e raggiungere obiettivi che nessuno dei due potrebbe realizzare separatamente. IA-Intelligenza in prima linea propone un viaggio in 18 puntate, condotte da Federico Pedrocchi, dentro le mille facce dell'Intelligenza Artificiale.
Quella faccia da robot... Come deve essere? E il senso del tatto: forse noi umani sentiamo anche troppo
Per avere un buon rapporto con un robot, che aspetto è meglio che lui/lei abbia, perché questo rapporto sia il più empatico possibile? E poi ci domanderemo: ma non è che in nostri sensi sono esagerati, magari sentono troppo? Se fosse possibile ridurre questa sensibilità mantenendo efficienza, questo sarebbe utile per avere comportamenti intelligenti artificiali.
9/3/2017 • 0
Ottimizzare i servizi e prevedere i guasti
Ottimizzazione. Parola magica nel mondo industriale, ma anche nella vita d'ogni giorno per chiunque. Devo andare in cartoleria? Bene, ne approfitto per portare giù il cane e prendere un pacchetto che ho in macchina. Scegliamo l'ora migliore per fare tutte e tre le cose. Le strategie di amministrazione dei dati stanno aprendo praterie di ottimizzazione, anche con nuovi servizi. Per esempio nei servizi delle banche ai correntisti.Qual è il massimo della ottimizzazione? Prevedere il futuro. In generale è difficilissimo, ma in alcuni casi oggi si può. Prevedere guasti, per esempio.
9/2/2017 • 0
Ottimizzare i servizi e prevedere i guasti
Ottimizzazione. Parola magica nel mondo industriale, ma anche nella vita d'ogni giorno per chiunque. Devo andare in cartoleria? Bene, ne approfitto per portare giù il cane e prendere un pacchetto che ho in macchina. Scegliamo l'ora migliore per fare tutte e tre le cose. Le strategie di amministrazione dei dati stanno aprendo praterie di ottimizzazione, anche con nuovi servizi. Per esempio nei servizi delle banche ai correntisti.Qual è il massimo della ottimizzazione? Prevedere il futuro. In generale è difficilissimo, ma in alcuni casi oggi si può. Prevedere guasti, per esempio.
9/2/2017 • 0
Musica e antenne sulla testa, per "sentire" i colori
Una start up londinese ha progettato un algoritmo che crea brani musicali. Lo si può utilizzare, è in rete. Si sceglie il genere e si scarica, a partire da 90 centesimi. Neil Harbisson, invece, con i suoni vede i colori. Ha una patologia che gli consente di vedere solo scale di grigi, ma ha progettato una antenna che coglie tutte le frequenze cromatiche e le trasforma in vibrazioni sonore. Ma questa è intelligenza artificiale? Attenzione alle immagini fascinose.
8/27/2017 • 0
Ci vorrà una iniezione di deontologia nella intelligenza artificiale. E anche di responsabilità sociale delle aziende
I medici, gli ingegneri, anche i geometri hanno regole deontologiche molto precise. E per chi progetta algoritmi? Come siamo messi? Ma anche per le imprese, le aziende, sarà necessario parlare di responsabilità sociale nella applicazione di I.A. nel lavoro.
8/26/2017 • 0
Ci vorrà una iniezione di deontologia nella intelligenza artificiale. E anche di responsabilità sociale delle aziende
I medici, gli ingegneri, anche i geometri hanno regole deontologiche molto precise. E per chi progetta algoritmi? Come siamo messi? Ma anche per le imprese, le aziende, sarà necessario parlare di responsabilità sociale nella applicazione di I.A. nel lavoro.
8/26/2017 • 0
Il dialogo fra le protesi artificiali e il nostro corpo sta crescendo sempre più in efficienza
Capire come quanto viene pensato e ricercato nel campo dell'Intelligenza Artificiale si relaziona a come la nostra intelligenza si esprime, e viceversa, anche, è un confronto di grande importanza, e pure stimolante in generale, come sviluppo delle conoscenze umane. Parliamo di protesi artificiali che devono saper dialogare con il nostro corpo, che ne ha persa una vera, originale.
8/20/2017 • 0
Le macchine e la loro coscienza di sé. Dovranno averla, se devono essere davvero intelligenti?
Sembrerebbe una condizione ovvia: se vogliamo comportamenti intelligenti avanzati una coscienza di sé è indispensabile. Oppure no? E poi: come si farà a capire che una macchina mostra i primi segnali di autocoscienza?
8/19/2017 • 0
Prima o poi si doveva finire in tribunale
I giuristi iniziano a pensarci. A livello internazionale. Delle prime regole per gestire le applicazioni dell'intelligenza artificiale ci vogliono e stanno per arrivare. Con intelligenza, però, così da evitare quei paradossi che nascono da interpretazioni sbagliate dei processi di innovazione.
8/13/2017 • 0
Piccoli segnali che fanno la differenza
Ci sono tante radiografie di un organo interno che sembrano molto diverse fra loro e invece rappresentano variazioni della stessa patologia. Un medico, umano, non le può distinguere. Allo stesso modo un minimo movimento diverso della mano nell'afferrare un oggetto può segnalare l'inizio di una artrite. Piccoli segnali che fanno una grande differenza terapeutica.
8/12/2017 • 0
No, non è la tua faccia. Sì, puoi tagliare lì
Ma questi sistemi di riconoscimento facciale, se c'è una signora che va sempre in giro con i capelli tirati su e poi una mattina se li lascia andare, li ha lunghi un metro e mezzo e va in ufficio? Il sistema la riconosce?Se la chirurga che deve operare al mattino, la sera prima ha avuto una lite tremenda con il marito, e voi lo venite a sapere, vi sentite più sicure se in sala operatoria c'è anche un assistente robot?
8/6/2017 • 0
Vado a prendere i pezzi e te li porto
Grande magazzino e grande spazio di lavoro: i magazzini di Amazon, per esempio e poi una fabbrica molto avanzata tecnologicamente come quella della FIAT. In questi luoghi è pieno di robot fattorini che vanno a prendere oggetti e li portano a chi lavora. Niente della logistica che si è vista fino a qualche anno fa ha a che vedere con queste nuove soluzioni.
8/5/2017 • 0
Vado a prendere i pezzi e te li porto
Grande magazzino e grande spazio di lavoro: i magazzini di Amazon, per esempio e poi una fabbrica molto avanzata tecnologicamente come quella della FIAT. In questi luoghi è pieno di robot fattorini che vanno a prendere oggetti e li portano a chi lavora. Niente della logistica che si è vista fino a qualche anno fa ha a che vedere con queste nuove soluzioni.
8/5/2017 • 0
In vino very smart
In questa puntata parleremo di vino. Vi propongo questo tema perché è un buon esempio di come si può mettere intelligenza artificiale in qualcosa che ci sembrerebbe quanto mai lontano da interventi di questo tipo. Non è così. Vi dico la sostanza della puntata in modo un po' enigmatico: il vino, una bottiglia di vino, non è forse qualcosa di "vivo" - non è un pezzo di ferro - che è spedito in tutto il mondo?
7/30/2017 • 0
Drive hard
Dobbiamo parlare di automobili, e lo facciamo in questa puntata di IA - Intelligenza in prima linea. Sono sicuro che ve lo aspettavate, e in particolare che il tema sia "auto che si guidano da sole". Ci sono molti esperimenti, già fatti e in corso, e possiamo dire che le cose funzionano piuttosto bene. Quindi noi possiamo affrontare qualche problema scoperto. Uno al quale non si pensa forse, eppure non può risultare strano, è quello di qualcuno, umano, che voglia divertirsi a creare problemi a queste auto, mentre girano per la città.
7/29/2017 • 0
Trasmissione del 23 luglio 2017
7/23/2017 • 0
Trasmissione del 22 luglio 2017
7/22/2017 • 0
Nel posto giusto al momento giusto
La puntata di oggi tratta una case history molto precisa: come fornire servizi fortemente mirati a persone che sono raggiunte nel momento in cui effettivamente possono averne bisogno, per esempio assicurarsi spendendo pochi euro. Per farlo ci vogliono algoritmi che sappiano gestire pubblici molto ampi, conoscendo alcune loro importanti abitudini.
7/16/2017 • 0
Lavoro di squadra
In questa puntata ci occuperemo dei comportamenti collettivi di macchine intelligenti. Il tema è di grande attualità perché l'intera attività 4.0 nelle fabbriche si basa su insiemi di macchine che devono stabilire un modalità operativa che le vede connesse e quindi con una necessità di coordinamento elevata. Noi vedremo un caso relativamente più semplice, ovvero quello di squadre di robot che si muovono in un certo ambiente avendo una missione comune. E in questo caso si vede emergere una autoregolazione spontanea.Poiché in questa trasmissione raccontiamo spesso di comportamenti umani e comportamenti di strumenti artificiali, tratteremo anche il caso di comportamenti collettivi di una popolazione che vive in una certa strada.
7/15/2017 • 0
Lavoro di squadra
In questa puntata ci occuperemo dei comportamenti collettivi di macchine intelligenti. Il tema è di grande attualità perché l'intera attività 4.0 nelle fabbriche si basa su insiemi di macchine che devono stabilire un modalità operativa che le vede connesse e quindi con una necessità di coordinamento elevata. Noi vedremo un caso relativamente più semplice, ovvero quello di squadre di robot che si muovono in un certo ambiente avendo una missione comune. E in questo caso si vede emergere una autoregolazione spontanea.Poiché in questa trasmissione raccontiamo spesso di comportamenti umani e comportamenti di strumenti artificiali, tratteremo anche il caso di comportamenti collettivi di una popolazione che vive in una certa strada.
7/15/2017 • 0
La fabbrica e i luoghi di lavoro
Lasciamo perdere i bracci robotici che spostano pezzi a gran velocità o girano bulloni. Questi li vediamo già da un po' di anni. Quello che si sta progettando è una collaborazione ben più avanzata fra un singolo operatore e la sua macchina. Possiamo immaginarla come una di quelle tante situazioni in cui due persone stanno. Per esempio, spostando un oggetto insieme: uno apre le porte, l'altro tiene il pacco, uno spinge da dietro e l'altro tira su davanti, per salire delle scale. Si parleranno, e si capiranno, soprattutto, anche senza parlare, per capire cosa è meglio fare in ogni momento. Una conversazione con Andrea Zanchettin del Politecnico di Milano.
7/9/2017 • 0
Inizia un viaggio in 18 puntate nel mondo dell'Intelligenza Artificiale
È un viaggio nel quale si racconterà anche cosa sia la nostra intelligenza, perché per capire come ci confronteremo con le macchine dobbiamo sapere come ragioniamo noi. Per esempio: ci sono progetti per situazioni di lavoro nelle quali l'umano lavorerà a stretto contatto con un robot, sempre quello, che mano a mano apprenderà come meglio lavorare. Una domanda, che non sembri strana: si svilupperà un rapporto empatico? Oppure: se le macchine devono imparare, quanto ci metteranno? Un bambino ci mette 10 anni e anche di più?Ne parliamo con Danilo De Rossi, del Centro Enrico Piaggio di Pisa, Cecilia Laschi, della Scuola Superiore Sant'Anna, Giorgio Vallortigara, neuroscienziato Università di Trento e Ray Kurzweil, futurologo statunitense.