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Italiano, History, 1 temporada, 529 episodios, 0 días, 0 horas, 0 minutos
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Ogni settimana la redazione di Focus Storia approfondisce un tema storico o rilegge in chiave storica un avvenimento di attualità. Per capire il presente scoprendo il passato.
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Vittorio Emanule di Savoia. Un Re mancato - Seconda parte

Se n’è andato a quasi 87 anni Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo re d’Italia, Umberto II, ma soprattutto figura controversa che ha attraversato quasi un secolo di storia, passando per l’esilio, il sogno del ritorno, i guai giudiziari, le contraddizioni, la mondanità e il grande amore, andando contro la sua stessa famiglia.“Alle ore 7.05 di questa mattina 3 febbraio 2024 sua altezza reale Vittorio Emanuele, duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra” è stato l’annuncio ufficiale dato con una nota dalla ‘Real Casa di Savoia’.In questo podcast, il Prof. Aldo Alessandro Mola ricostruisce storicamente e istituzionalmente la figura di Vittorio Emanuele. L’importanza per Casa Savoia della nascita del Principe; il contesto storico; i rapporti tra l’utimo Re – Umberto II – e suo figlio; la questione della successione dinastica: questi i temi del podcast.Lo storico Aldo A. Mola si occupa da sempre di Monarchia e ha scritto recentemente per Bompiani “Vita di Vittorio Emanuele III”.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
6/2/20240 minutos, 0 segundos
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Vittorio Emanule di Savoia. Un Re mancato - Prima parte

Se n’è andato a quasi 87 anni Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo re d’Italia, Umberto II, ma soprattutto figura controversa che ha attraversato quasi un secolo di storia, passando per l’esilio, il sogno del ritorno, i guai giudiziari, le contraddizioni, la mondanità e il grande amore, andando contro la sua stessa famiglia.“Alle ore 7.05 di questa mattina 3 febbraio 2024 sua altezza reale Vittorio Emanuele, duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra” è stato l’annuncio ufficiale dato con una nota dalla ‘Real Casa di Savoia’.In questo podcast, il Prof. Aldo Alessandro Mola ricostruisce storicamente e istituzionalmente la figura di Vittorio Emanuele. L’importanza per Casa Savoia della nascita del Principe; il contesto storico; i rapporti tra l’utimo Re – Umberto II – e suo figlio; la questione della successione dinastica: questi i temi del podcast.Lo storico Aldo A. Mola si occupa da sempre di Monarchia e ha scritto recentemente per Bompiani “Vita di Vittorio Emanuele III”.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Tredici presidenti per raccontare l’America: Andrew Jackson - Terza parte

Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Terza puntata dedicata ad Andrew Jackson, 7° presidente degli Stati Uniti, in carica per due mandati dal 1829 al 1837.Jackson è il primo presidente della generazione successiva a quella dei padri fondatori. Ma prima ancora del sistema politico, la novità di Jackson rispetto ai presidenti padri fondatori – dopo Washington: Adams, Jefferson, Madison Monroe e Adams – sta nella sua biografia decisamente fuori dall’ordinario. Quella di Jackson è infatti una vita avventurosa, esterna al percorso formativo dei suoi predecessori e caratterizzata soprattutto dalla sua esperienza militare e dal modo in cui fece di questa il trampolino verso la politica – in modo non dissimile, direi, da quanto aveva fatto Washington.Andrew Jackson nasce nel 1867, prima dunque dell’indipendenza, in una delle due Caroline (lui sosteneva di essere originario della Carolina del Sud, ma secondo alcuni l’area in cui nacque apparteneva a quella del Nord), anche se poi finì per rappresentare il Tennessee nel senato federale. La sua famiglia, di origine scozzese e irlandese, gli garantisce una buona educazione. Orfano già all’età di 14 anni, dalla madre ereditò l’odio per gli inglesi e le loro istituzioni politiche (monarchia) e sociali (aristocrazia), ulteriormente rafforzato dalla guerra e dalla prigionia che ne seguì. Pur avendo partecipato come staffetta, giovanissimo, alla guerra di indipendenza, è in un’altra guerra che Jackson si conquistò i gradi militari, il favore del pubblico e infine l’attenzione della leadership politica, ovvero la guerra che gli Stati Uniti combatterono contro l’Impero britannico tra il 1812 e il 1815 e contro i nativi americani alleati dei britannici.Il prestigio conquistato nelle campagne militari proietta Jackson sulla scena politica, al punto da candidarsi alle presidenziali del 1824, una tornata elettorale che segna l’inizio della fine del primo sistema partitico, già peraltro in via di dissoluzione data la crescente irrilevanza dei Federalisti e le faide interne ai Democratici-Repubblicani. Grazie anche all’espansione del suffragio elettorale, Jackson ottiene la maggioranza relativa sia del voto popolare che del collegio elettorale, eppure la presidenza finisce al suo sfidante John Quincy Adams.La presidenza di Jackson è caratterizzata da due trionfi elettorali nel 1828 e ’32, il primo dei quali al termine di una campagna elettorale in cui Jackson è accusato di tutto (di essere un mulatto, uno schiavista, un assassino, uno stupratore di native americane, addirittura un cannibale), il che porta alla morte della moglie (accusata di adulterio; famose le parole di Jackson: “possa dio onnipotente perdonare i suoi assassini, come so che lei farebbe; perché io non potrò mai farlo”).Nonostante la sua avversione verso la centralizzazione federale, Jackson fu anche un deciso unionista – arrivando a minacciare un intervento armato contro la Carolina del Sud, rea di eccessivo autonomismo – e un espansionista – appoggiò la secessione dal Messico del Texas, che verrà poi annesso nella guerra messicana del presidente James Polk nella seconda metà degli anni ’40.https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
29/1/20240 minutos, 0 segundos
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Tredici presidenti per raccontare l’America: Andrew Jackson - Seconda parte

Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Terza puntata dedicata ad Andrew Jackson, 7° presidente degli Stati Uniti, in carica per due mandati dal 1829 al 1837.Jackson è il primo presidente della generazione successiva a quella dei padri fondatori. Ma prima ancora del sistema politico, la novità di Jackson rispetto ai presidenti padri fondatori – dopo Washington: Adams, Jefferson, Madison Monroe e Adams – sta nella sua biografia decisamente fuori dall’ordinario. Quella di Jackson è infatti una vita avventurosa, esterna al percorso formativo dei suoi predecessori e caratterizzata soprattutto dalla sua esperienza militare e dal modo in cui fece di questa il trampolino verso la politica – in modo non dissimile, direi, da quanto aveva fatto Washington.Andrew Jackson nasce nel 1867, prima dunque dell’indipendenza, in una delle due Caroline (lui sosteneva di essere originario della Carolina del Sud, ma secondo alcuni l’area in cui nacque apparteneva a quella del Nord), anche se poi finì per rappresentare il Tennessee nel senato federale. La sua famiglia, di origine scozzese e irlandese, gli garantisce una buona educazione. Orfano già all’età di 14 anni, dalla madre ereditò l’odio per gli inglesi e le loro istituzioni politiche (monarchia) e sociali (aristocrazia), ulteriormente rafforzato dalla guerra e dalla prigionia che ne seguì. Pur avendo partecipato come staffetta, giovanissimo, alla guerra di indipendenza, è in un’altra guerra che Jackson si conquistò i gradi militari, il favore del pubblico e infine l’attenzione della leadership politica, ovvero la guerra che gli Stati Uniti combatterono contro l’Impero britannico tra il 1812 e il 1815 e contro i nativi americani alleati dei britannici.Il prestigio conquistato nelle campagne militari proietta Jackson sulla scena politica, al punto da candidarsi alle presidenziali del 1824, una tornata elettorale che segna l’inizio della fine del primo sistema partitico, già peraltro in via di dissoluzione data la crescente irrilevanza dei Federalisti e le faide interne ai Democratici-Repubblicani. Grazie anche all’espansione del suffragio elettorale, Jackson ottiene la maggioranza relativa sia del voto popolare che del collegio elettorale, eppure la presidenza finisce al suo sfidante John Quincy Adams.La presidenza di Jackson è caratterizzata da due trionfi elettorali nel 1828 e ’32, il primo dei quali al termine di una campagna elettorale in cui Jackson è accusato di tutto (di essere un mulatto, uno schiavista, un assassino, uno stupratore di native americane, addirittura un cannibale), il che porta alla morte della moglie (accusata di adulterio; famose le parole di Jackson: “possa dio onnipotente perdonare i suoi assassini, come so che lei farebbe; perché io non potrò mai farlo”).Nonostante la sua avversione verso la centralizzazione federale, Jackson fu anche un deciso unionista – arrivando a minacciare un intervento armato contro la Carolina del Sud, rea di eccessivo autonomismo – e un espansionista – appoggiò la secessione dal Messico del Texas, che verrà poi annesso nella guerra messicana del presidente James Polk nella seconda metà degli anni ’40.https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Tredici presidenti per raccontare l’America: Andrew Jackson - Prima parte

Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Terza puntata dedicata ad Andrew Jackson, 7° presidente degli Stati Uniti, in carica per due mandati dal 1829 al 1837.Jackson è il primo presidente della generazione successiva a quella dei padri fondatori. Ma prima ancora del sistema politico, la novità di Jackson rispetto ai presidenti padri fondatori – dopo Washington: Adams, Jefferson, Madison Monroe e Adams – sta nella sua biografia decisamente fuori dall’ordinario. Quella di Jackson è infatti una vita avventurosa, esterna al percorso formativo dei suoi predecessori e caratterizzata soprattutto dalla sua esperienza militare e dal modo in cui fece di questa il trampolino verso la politica – in modo non dissimile, direi, da quanto aveva fatto Washington.Andrew Jackson nasce nel 1867, prima dunque dell’indipendenza, in una delle due Caroline (lui sosteneva di essere originario della Carolina del Sud, ma secondo alcuni l’area in cui nacque apparteneva a quella del Nord), anche se poi finì per rappresentare il Tennessee nel senato federale. La sua famiglia, di origine scozzese e irlandese, gli garantisce una buona educazione. Orfano già all’età di 14 anni, dalla madre ereditò l’odio per gli inglesi e le loro istituzioni politiche (monarchia) e sociali (aristocrazia), ulteriormente rafforzato dalla guerra e dalla prigionia che ne seguì. Pur avendo partecipato come staffetta, giovanissimo, alla guerra di indipendenza, è in un’altra guerra che Jackson si conquistò i gradi militari, il favore del pubblico e infine l’attenzione della leadership politica, ovvero la guerra che gli Stati Uniti combatterono contro l’Impero britannico tra il 1812 e il 1815 e contro i nativi americani alleati dei britannici.Il prestigio conquistato nelle campagne militari proietta Jackson sulla scena politica, al punto da candidarsi alle presidenziali del 1824, una tornata elettorale che segna l’inizio della fine del primo sistema partitico, già peraltro in via di dissoluzione data la crescente irrilevanza dei Federalisti e le faide interne ai Democratici-Repubblicani. Grazie anche all’espansione del suffragio elettorale, Jackson ottiene la maggioranza relativa sia del voto popolare che del collegio elettorale, eppure la presidenza finisce al suo sfidante John Quincy Adams.La presidenza di Jackson è caratterizzata da due trionfi elettorali nel 1828 e ’32, il primo dei quali al termine di una campagna elettorale in cui Jackson è accusato di tutto (di essere un mulatto, uno schiavista, un assassino, uno stupratore di native americane, addirittura un cannibale), il che porta alla morte della moglie (accusata di adulterio; famose le parole di Jackson: “possa dio onnipotente perdonare i suoi assassini, come so che lei farebbe; perché io non potrò mai farlo”).Nonostante la sua avversione verso la centralizzazione federale, Jackson fu anche un deciso unionista – arrivando a minacciare un intervento armato contro la Carolina del Sud, rea di eccessivo autonomismo – e un espansionista – appoggiò la secessione dal Messico del Texas, che verrà poi annesso nella guerra messicana del presidente James Polk nella seconda metà degli anni ’40.https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Lenin, a 100 anni dalla sua morte - Seconda parte

Vladimir Lenin (Simbirsk, 22 aprile 1870, 10 aprile del calendario giuliano – Gorki, 21 gennaio 1924) è stato il fondatore del Partito Comunista Russo (bolscevico), ispiratore e leader della Rivoluzione bolscevica (1917), nonché architetto, costruttore e primo capo (1917-24) dello Stato sovietico. Fondatore dell’organizzazione nota come Comintern (Internazionale Comunista) è stato fonte postuma del “leninismo”, la dottrina codificata e unita alle opere di Karl Marx dai successori di Lenin per formare il marxismo-leninismo, che divenne la visione del mondo comunista. Se la Rivoluzione bolscevica è – come alcuni l’hanno definita – l’evento politico più significativo del XX secolo, allora Lenin deve essere considerato, bene o male, il leader politico più significativo del secolo. Non solo nei circoli accademici dell’ex Unione Sovietica, ma anche tra molti studiosi non comunisti, Lenin è stato considerato il più grande leader rivoluzionario e statista rivoluzionario della storia, nonché il più grande pensatore rivoluzionario dopo Marx.In questo podcast il professor Andrea Romano ricostruisce la sua vicenda. Romano insegna Storia Contemporanea e Storia della Russia all’Università di Roma Tor Vergata.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/1/20240 minutos, 0 segundos
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Lenin, a 100 anni dalla sua morte - Prima parte

Vladimir Lenin (Simbirsk, 22 aprile 1870, 10 aprile del calendario giuliano – Gorki, 21 gennaio 1924) è stato il fondatore del Partito Comunista Russo (bolscevico), ispiratore e leader della Rivoluzione bolscevica (1917), nonché architetto, costruttore e primo capo (1917-24) dello Stato sovietico. Fondatore dell’organizzazione nota come Comintern (Internazionale Comunista) è stato fonte postuma del “leninismo”, la dottrina codificata e unita alle opere di Karl Marx dai successori di Lenin per formare il marxismo-leninismo, che divenne la visione del mondo comunista. Se la Rivoluzione bolscevica è – come alcuni l’hanno definita – l’evento politico più significativo del XX secolo, allora Lenin deve essere considerato, bene o male, il leader politico più significativo del secolo. Non solo nei circoli accademici dell’ex Unione Sovietica, ma anche tra molti studiosi non comunisti, Lenin è stato considerato il più grande leader rivoluzionario e statista rivoluzionario della storia, nonché il più grande pensatore rivoluzionario dopo Marx.In questo podcast il professor Andrea Romano ricostruisce la sua vicenda. Romano insegna Storia Contemporanea e Storia della Russia all’Università di Roma Tor Vergata.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/1/20240 minutos, 0 segundos
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L’antica Firenze

Il gioco del calcio nacque a Firenze, molti secoli prima che gli inglesi inventassero il “football”. In questo senso nessuna partita eguaglierà forse mai per intensità quella che si disputò in piazza Santa Croce il 17 febbraio del 1530, con la città sotto assedio e destinata di lì a poco a cadere. Giocando al calcio storico (o calcio in costume), i fiorentini celebravano e ancora celebrano ogni 24 giugno il loro antico legame con Roma. La disciplina ricorda infatti un sollazzo di remoti tempi: l’harpastum, conosciuto anche come gioco della palletta. Simile l’obiettivo e analoga la disposizione in campo su quattro linee. “Bellissima e famosissima figlia di Roma”, aveva scritto Dante. La città nacque infatti in epoca romana, anche se ben pochi segni visibili ce lo ricordano. Nel castrum le strade minori si innestavano parallele a cardo e decumano, formando per effetto dei loro incroci un totale di 49 isolati. In uno soltanto non potevano transitare i veicoli: il foro lastricato in marmo con il Campidoglio eretto per omaggiare la triade capitolina formata da Giove, Giunone e Minerva. All’incrocio tra cardo e decumano si stagliava una colonna: il mundus sacrificale, l’ombelico di Florentia. Siamo nell’odierna piazza della Repubblica, il centro della Firenze contemporanea. Per immaginare quella che fu un tempo “Florentia” serve oggi uno sforzo di fantasia. Ma qualche simbolo, seppur postumo, ci aiuta. Iniziamo da lì. Dalla colonna di piazza della Repubblica, ad esempio, collocata con funzione propiziatrice per il mercato che l’avrebbe contornata nello stesso punto in cui si trovava il mundus. La prossima volta che fissiamo di ritrovarci ai suoi piedi, come spesso succede prima di una “vasca” in centro, proviamo a ricordarci che tutto è nato in quel punto. È un cuore ormai anziano, ma se tendiamo l’orecchio possiamo accorgerci che batte ancora. Ascoltiamolo.In questo podcast il giornalista Adam Smulevich racconta il fascino di una Firenze che non c’è più. Smulevich ha scritto “Firenze. Storia della nobile città illustrata con opere del Borbottoni”, Storie per La piccola casa editrice di Giovanni Santarossa.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
12/1/20240 minutos, 0 segundos
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Tredici presidenti per raccontare l’America: Thomas Jefferson - Terza parte

Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Seconda puntata dedicata al terzo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, che tenne la presidenza per due mandati tra il marzo 1801 e il marzo 1809 (allora e per molto tempo ancora, infatti, i presidenti entravano in carica quattro mesi dopo l’elezione, che com’è noto si tiene sempre a inizio novembre).Thomas Jefferson nasce il 13 aprile 1743 in Virginia. Al contrario di Washington, Jefferson è il rampollo esemplare della società più ricca e colta del tempo in Nord America. Nel corso della sua vita fu avvocato, architetto, filosofo, diplomatico, e aveva conoscenze di botanica, di agronomia, conosceva francese, greco e latino, sapeva suonare il violino. Dopo essere stato governatore della Virginia e membro del Congresso confederale, Jefferson fu ministro plenipotenziario in Francia e primo Segretario di Stato degli Stati Uniti con Washington.Dopo una campagna elettorale che non avrebbe nulla da invidiare a quelle più recenti in fatto di asprezza e polarizzazione, Jefferson diventa presidente e si insedia a Washington (la nuova capitale, inaugurata da lui).I suoi due mandati sono ricordati soprattutto per l’espansione a ovest grazie all’acquisto della Louisiana, un’operazione che raddoppiò il territorio degli USA ma accelerò anche il processo di sradicamento ed espropriazione delle nazioni dei nativi; per una breve guerra coi pirati berberi e arabi del Nord Africa, fra l’altro la prima guerra estera degli Stati Uniti; per un embargo commerciale su due imperi (Gran Bretagna e Francia) che ebbe terribili risultati sul piano economico e di sicurezza (prodromi della guerra del ’12) ma permise anche al governo federale di estendere le proprie competenze e, infine, incredibilmente, per un’insurrezione, più grottesca che pericolosa a dire il vero, da parte del suo stesso ex vice-presidente, Aaron Burr.https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
23/12/20230 minutos, 0 segundos
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Tredici presidenti per raccontare l’America: Thomas Jefferson - Seconda parte

Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Seconda puntata dedicata al terzo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, che tenne la presidenza per due mandati tra il marzo 1801 e il marzo 1809 (allora e per molto tempo ancora, infatti, i presidenti entravano in carica quattro mesi dopo l’elezione, che com’è noto si tiene sempre a inizio novembre).Thomas Jefferson nasce il 13 aprile 1743 in Virginia. Al contrario di Washington, Jefferson è il rampollo esemplare della società più ricca e colta del tempo in Nord America. Nel corso della sua vita fu avvocato, architetto, filosofo, diplomatico, e aveva conoscenze di botanica, di agronomia, conosceva francese, greco e latino, sapeva suonare il violino. Dopo essere stato governatore della Virginia e membro del Congresso confederale, Jefferson fu ministro plenipotenziario in Francia e primo Segretario di Stato degli Stati Uniti con Washington.Dopo una campagna elettorale che non avrebbe nulla da invidiare a quelle più recenti in fatto di asprezza e polarizzazione, Jefferson diventa presidente e si insedia a Washington (la nuova capitale, inaugurata da lui).I suoi due mandati sono ricordati soprattutto per l’espansione a ovest grazie all’acquisto della Louisiana, un’operazione che raddoppiò il territorio degli USA ma accelerò anche il processo di sradicamento ed espropriazione delle nazioni dei nativi; per una breve guerra coi pirati berberi e arabi del Nord Africa, fra l’altro la prima guerra estera degli Stati Uniti; per un embargo commerciale su due imperi (Gran Bretagna e Francia) che ebbe terribili risultati sul piano economico e di sicurezza (prodromi della guerra del ’12) ma permise anche al governo federale di estendere le proprie competenze e, infine, incredibilmente, per un’insurrezione, più grottesca che pericolosa a dire il vero, da parte del suo stesso ex vice-presidente, Aaron Burr.https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Tredici presidenti per raccontare l’America: Thomas Jefferson - Prima parte

Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Seconda puntata dedicata al terzo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, che tenne la presidenza per due mandati tra il marzo 1801 e il marzo 1809 (allora e per molto tempo ancora, infatti, i presidenti entravano in carica quattro mesi dopo l’elezione, che com’è noto si tiene sempre a inizio novembre).Thomas Jefferson nasce il 13 aprile 1743 in Virginia. Al contrario di Washington, Jefferson è il rampollo esemplare della società più ricca e colta del tempo in Nord America. Nel corso della sua vita fu avvocato, architetto, filosofo, diplomatico, e aveva conoscenze di botanica, di agronomia, conosceva francese, greco e latino, sapeva suonare il violino. Dopo essere stato governatore della Virginia e membro del Congresso confederale, Jefferson fu ministro plenipotenziario in Francia e primo Segretario di Stato degli Stati Uniti con Washington.Dopo una campagna elettorale che non avrebbe nulla da invidiare a quelle più recenti in fatto di asprezza e polarizzazione, Jefferson diventa presidente e si insedia a Washington (la nuova capitale, inaugurata da lui).I suoi due mandati sono ricordati soprattutto per l’espansione a ovest grazie all’acquisto della Louisiana, un’operazione che raddoppiò il territorio degli USA ma accelerò anche il processo di sradicamento ed espropriazione delle nazioni dei nativi; per una breve guerra coi pirati berberi e arabi del Nord Africa, fra l’altro la prima guerra estera degli Stati Uniti; per un embargo commerciale su due imperi (Gran Bretagna e Francia) che ebbe terribili risultati sul piano economico e di sicurezza (prodromi della guerra del ’12) ma permise anche al governo federale di estendere le proprie competenze e, infine, incredibilmente, per un’insurrezione, più grottesca che pericolosa a dire il vero, da parte del suo stesso ex vice-presidente, Aaron Burr.https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
23/12/20230 minutos, 0 segundos
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Vi racconto i gerarchi di Hitler / 3 - Hans Frank

In questo podcast, Antonio Leggiero, formula un identikit personologico e criminologico dei gerarchi di Hitler, tentando di presentare – sulla scorta dei dati conosciuti nonché di ragionamenti induttivi-deduttivi di tipo criminologico e scientifico – una descrizione quanto più esauriente della personalità, della psiche, dei disturbi e delle autentiche patologie di quei sinistri orchestrali del male. Cerca insomma di elaborare un profilo criminologico dei principali gerarchi nazisti.Ascolterete, in questa seconda parte, le storie di Julius Streicher, Alfred Rosenberg e Hans Frank. Julius Streicher, il più ripugnante dei gerarchi alla corte del Fuher. Criminale comune e sessuale.Condannato diverse volte, fu, sul modello di Rosenberg (ma in modo ancora più sconcio e squallidamente criminale), un autentico profeta dell’antisemitismo più abietto e viscerale. Trascorse la vita ad odiare gli Ebrei. Odiato, avversato e disprezzato da tutti gli altri suoi sodali gerarchi. Finì impiccato a Norimberga.Alfred Rosenberg, passato alla Storia come l’”ideologo del Nazismo”. Impiegò ogni sua energia, al servizio del Fuhrer, per diffondere e divulgare le sue deliranti e criminogene idee di supremazia razziale e biologica del popolo germanico. La sua azione instancabile ed indefessa fu terrificante e spietata. Fornì al terrifico sistema con la svastica una sorta di micidiale copertura pseudo-ideologica alle sue nefandezze. Fermo nei suoi propositi anche quando salì il patibolo.Hans Frank, dall’aspetto torvo e crudele, sempre con un ghigno mefistofelico, dotato di scarso intelletto,fu uno dei criminali nazisti maggiormente efficienti nello sterminio degliebrei e dei nemici del Terzo Reich. Da Governatore Generale della Polonia commise abomini mai perpetrati, con la sua tipica rozzezza e brutalità. Nel territorio a lui sottoposto riuscì a sterminare il 75% degli Ebrei che odiava. Servile con Hitler e feroce despota sanguinario con i sudditi. Fu definito il “boia di Cracovia”. Venne impiccato a Norimberga.Antonio Leggiero ha scritto, per Mursia, “Il profilo criminologico dei gerarchi nazisti”. Criminologo, avvocato e docente in Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Pegaso, Leggiero è ricercatore storico e collabora con svariati quotidiani, riviste scientifiche, giuridiche, storiche e culturali in genere. https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
13/12/20230 minutos, 0 segundos
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Vi racconto i gerarchi di Hitler / 3 - Alfred Rosenberg

In questo podcast, Antonio Leggiero, formula un identikit personologico e criminologico dei gerarchi di Hitler, tentando di presentare – sulla scorta dei dati conosciuti nonché di ragionamenti induttivi-deduttivi di tipo criminologico e scientifico – una descrizione quanto più esauriente della personalità, della psiche, dei disturbi e delle autentiche patologie di quei sinistri orchestrali del male. Cerca insomma di elaborare un profilo criminologico dei principali gerarchi nazisti.Ascolterete, in questa seconda parte, le storie di Julius Streicher, Alfred Rosenberg e Hans Frank. Julius Streicher, il più ripugnante dei gerarchi alla corte del Fuher. Criminale comune e sessuale.Condannato diverse volte, fu, sul modello di Rosenberg (ma in modo ancora più sconcio e squallidamente criminale), un autentico profeta dell’antisemitismo più abietto e viscerale. Trascorse la vita ad odiare gli Ebrei. Odiato, avversato e disprezzato da tutti gli altri suoi sodali gerarchi. Finì impiccato a Norimberga.Alfred Rosenberg, passato alla Storia come l’”ideologo del Nazismo”. Impiegò ogni sua energia, al servizio del Fuhrer, per diffondere e divulgare le sue deliranti e criminogene idee di supremazia razziale e biologica del popolo germanico. La sua azione instancabile ed indefessa fu terrificante e spietata. Fornì al terrifico sistema con la svastica una sorta di micidiale copertura pseudo-ideologica alle sue nefandezze. Fermo nei suoi propositi anche quando salì il patibolo.Hans Frank, dall’aspetto torvo e crudele, sempre con un ghigno mefistofelico, dotato di scarso intelletto,fu uno dei criminali nazisti maggiormente efficienti nello sterminio degliebrei e dei nemici del Terzo Reich. Da Governatore Generale della Polonia commise abomini mai perpetrati, con la sua tipica rozzezza e brutalità. Nel territorio a lui sottoposto riuscì a sterminare il 75% degli Ebrei che odiava. Servile con Hitler e feroce despota sanguinario con i sudditi. Fu definito il “boia di Cracovia”. Venne impiccato a Norimberga.Antonio Leggiero ha scritto, per Mursia, “Il profilo criminologico dei gerarchi nazisti”. Criminologo, avvocato e docente in Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Pegaso, Leggiero è ricercatore storico e collabora con svariati quotidiani, riviste scientifiche, giuridiche, storiche e culturali in genere. https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
13/12/20230 minutos, 0 segundos
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Vi racconto i gerarchi di Hitler / 3 - Julius Streicher

In questo podcast, Antonio Leggiero, formula un identikit personologico e criminologico dei gerarchi di Hitler, tentando di presentare – sulla scorta dei dati conosciuti nonché di ragionamenti induttivi-deduttivi di tipo criminologico e scientifico – una descrizione quanto più esauriente della personalità, della psiche, dei disturbi e delle autentiche patologie di quei sinistri orchestrali del male. Cerca insomma di elaborare un profilo criminologico dei principali gerarchi nazisti.Ascolterete, in questa seconda parte, le storie di Julius Streicher, Alfred Rosenberg e Hans Frank. Julius Streicher, il più ripugnante dei gerarchi alla corte del Fuher. Criminale comune e sessuale.Condannato diverse volte, fu, sul modello di Rosenberg (ma in modo ancora più sconcio e squallidamente criminale), un autentico profeta dell’antisemitismo più abietto e viscerale. Trascorse la vita ad odiare gli Ebrei. Odiato, avversato e disprezzato da tutti gli altri suoi sodali gerarchi. Finì impiccato a Norimberga.Alfred Rosenberg, passato alla Storia come l’”ideologo del Nazismo”. Impiegò ogni sua energia, al servizio del Fuhrer, per diffondere e divulgare le sue deliranti e criminogene idee di supremazia razziale e biologica del popolo germanico. La sua azione instancabile ed indefessa fu terrificante e spietata. Fornì al terrifico sistema con la svastica una sorta di micidiale copertura pseudo-ideologica alle sue nefandezze. Fermo nei suoi propositi anche quando salì il patibolo.Hans Frank, dall’aspetto torvo e crudele, sempre con un ghigno mefistofelico, dotato di scarso intelletto,fu uno dei criminali nazisti maggiormente efficienti nello sterminio degliebrei e dei nemici del Terzo Reich. Da Governatore Generale della Polonia commise abomini mai perpetrati, con la sua tipica rozzezza e brutalità. Nel territorio a lui sottoposto riuscì a sterminare il 75% degli Ebrei che odiava. Servile con Hitler e feroce despota sanguinario con i sudditi. Fu definito il “boia di Cracovia”. Venne impiccato a Norimberga.Antonio Leggiero ha scritto, per Mursia, “Il profilo criminologico dei gerarchi nazisti”. Criminologo, avvocato e docente in Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Pegaso, Leggiero è ricercatore storico e collabora con svariati quotidiani, riviste scientifiche, giuridiche, storiche e culturali in genere. https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
13/12/20230 minutos, 0 segundos
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Vi racconto i gerarchi di Hitler / 2 - Reinhard Tristan Eugen Heydrich

In questo podcast, Antonio Leggiero, formula un identikit personologico e criminologico dei gerarchi di Hitler, tentando di presentare – sulla scorta dei dati conosciuti nonché di ragionamenti induttivi-deduttivi di tipo criminologico e scientifico – una descrizione quanto più esauriente della personalità, della psiche, dei disturbi e delle autentiche patologie di quei sinistri orchestrali del male. Cerca insomma di elaborare un profilo criminologico dei principali gerarchi nazisti.Ascolterete, in questa seconda parte, le storie di Hermann Wilhelm Göring e Reinhard Tristan Eugen Heydrich. Göring è il vero numero due del nero regime con la svastica. Eroe della Prima guerra mondiale, criminale della Seconda. Spietato, amorale, cinico, avversamente antisemita, incallito saccheggiatore di ogni territorio occupato. Collezionista di incarichi e di prebende. Condusse una vita da nero e tetro signore rinascimentale. Politicamente e militarmente nella classe dirigente dei gerarchi fu molto modesto, distinguendosi solo per crudeltà. Sua l’idea dei primi campi di concentramento. A Norimberga fu l’unico a combattere, non rinnegando, fino alla fine. Evitò il patibolo, suicidandosi.Heydrich per le sue fattezze anatomiche, di chiaro tipo nordico, nonché per le sue caratteristiche di una personalità psicopatica pura era considerato il “nazista perfetto”. Trascorse tutta la sua criminale esistenza al servizio di Hitler e del male. Fu il mostruoso demiurgo che organizzò la “soluzione finale”, vale a dire lo sterminio degli Ebrei e delle altre etnie odiate dal Nazionalsocialismo. Da Governatore della Boemia e della Moravia commise crimini atroci e nefandezze senza pari, con la sua tipica efficienza, fino alla sua morte avvenuta per mano dei partigiani.Antonio Leggiero ha scritto, per Mursia, “Il profilo criminologico dei gerarchi nazisti”. Criminologo, avvocato e docente in Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Pegaso, Leggiero è ricercatore storico e collabora con svariati quotidiani, riviste scientifiche, giuridiche, storiche e culturali in genere.Riascolta Prima Parte: https://storiainpodcast.focus.it/vi-racconto-i-gerarchi-di-hitler/https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
3/12/20230 minutos, 0 segundos
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Vi racconto i gerarchi di Hitler / 2 - Hermann Wilhelm Göring

In questo podcast, Antonio Leggiero, formula un identikit personologico e criminologico dei gerarchi di Hitler, tentando di presentare – sulla scorta dei dati conosciuti nonché di ragionamenti induttivi-deduttivi di tipo criminologico e scientifico – una descrizione quanto più esauriente della personalità, della psiche, dei disturbi e delle autentiche patologie di quei sinistri orchestrali del male. Cerca insomma di elaborare un profilo criminologico dei principali gerarchi nazisti.Ascolterete, in questa seconda parte, le storie di Hermann Wilhelm Göring e Reinhard Tristan Eugen Heydrich. Göring è il vero numero due del nero regime con la svastica. Eroe della Prima guerra mondiale, criminale della Seconda. Spietato, amorale, cinico, avversamente antisemita, incallito saccheggiatore di ogni territorio occupato. Collezionista di incarichi e di prebende. Condusse una vita da nero e tetro signore rinascimentale. Politicamente e militarmente nella classe dirigente dei gerarchi fu molto modesto, distinguendosi solo per crudeltà. Sua l’idea dei primi campi di concentramento. A Norimberga fu l’unico a combattere, non rinnegando, fino alla fine. Evitò il patibolo, suicidandosi.Heydrich per le sue fattezze anatomiche, di chiaro tipo nordico, nonché per le sue caratteristiche di una personalità psicopatica pura era considerato il “nazista perfetto”. Trascorse tutta la sua criminale esistenza al servizio di Hitler e del male. Fu il mostruoso demiurgo che organizzò la “soluzione finale”, vale a dire lo sterminio degli Ebrei e delle altre etnie odiate dal Nazionalsocialismo. Da Governatore della Boemia e della Moravia commise crimini atroci e nefandezze senza pari, con la sua tipica efficienza, fino alla sua morte avvenuta per mano dei partigiani.Antonio Leggiero ha scritto, per Mursia, “Il profilo criminologico dei gerarchi nazisti”. Criminologo, avvocato e docente in Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Pegaso, Leggiero è ricercatore storico e collabora con svariati quotidiani, riviste scientifiche, giuridiche, storiche e culturali in genere.Riascolta Prima Parte: https://storiainpodcast.focus.it/vi-racconto-i-gerarchi-di-hitler/https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
3/12/20230 minutos, 0 segundos
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JFK a 60 anni dal suo assassinio - Terza parte

Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Tredici presidenti che sono diventati quattordici perché questo è un episodio speciale dedicato a John F. Kennedy, in prossimità del sessantesimo anniversario del suo assassinio. Uno shock così intenso che la sua eco non si è spenta a distanza di decenni. Non c’è dubbio infatti che sia stata la modalità della sua morte più che la sua presidenza a contribuire alla fama perdurante di JFK, 35° presidente degli Stati Uniti, in carica dal 20 gennaio 1961 al 22 novembre 1963.La vita di JFK prima della presidenza, la famiglia Kennedy così ricca e potente, i discorsi, la politica estera e il suo assassinio, il giudizio degli storici: sono gli argomenti trattati in questo podcast.https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/11/20230 minutos, 0 segundos
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JFK a 60 anni dal suo assassinio - Seconda parte

Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Tredici presidenti che sono diventati quattordici perché questo è un episodio speciale dedicato a John F. Kennedy, in prossimità del sessantesimo anniversario del suo assassinio. Uno shock così intenso che la sua eco non si è spenta a distanza di decenni. Non c’è dubbio infatti che sia stata la modalità della sua morte più che la sua presidenza a contribuire alla fama perdurante di JFK, 35° presidente degli Stati Uniti, in carica dal 20 gennaio 1961 al 22 novembre 1963.La vita di JFK prima della presidenza, la famiglia Kennedy così ricca e potente, i discorsi, la politica estera e il suo assassinio, il giudizio degli storici: sono gli argomenti trattati in questo podcast.https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/11/20230 minutos, 0 segundos
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JFK a 60 anni dal suo assassinio - Prima parte

Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Tredici presidenti che sono diventati quattordici perché questo è un episodio speciale dedicato a John F. Kennedy, in prossimità del sessantesimo anniversario del suo assassinio. Uno shock così intenso che la sua eco non si è spenta a distanza di decenni. Non c’è dubbio infatti che sia stata la modalità della sua morte più che la sua presidenza a contribuire alla fama perdurante di JFK, 35° presidente degli Stati Uniti, in carica dal 20 gennaio 1961 al 22 novembre 1963.La vita di JFK prima della presidenza, la famiglia Kennedy così ricca e potente, i discorsi, la politica estera e il suo assassinio, il giudizio degli storici: sono gli argomenti trattati in questo podcast.https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/11/20230 minutos, 0 segundos
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Israele, tra Storia e sentimento - Seconda parte

Il barbaro attacco del movimento terroristico islamista Hamas contro gli ebrei di Israele, all’alba di sabato 7 ottobre 2023 – oltre 1.400 vittime, tantissimi feriti e 250 ostaggi – non ha precedenti e resterà una data indelebile nella storia dello stato di Israele.In questo podcast, lo storico contemporaneo Claudio Vercelli, racconta le tappe fondamentali della vicenda di Israele. Vercelli ha scritto, per la casa editrice Giuntina, “Israele. Storia dello Stato” e nella prefazione scrive: “Israele è nel cuore e nelle menti dei contemporanei, suscitando passioni e identificazioni, simpatie ma anche rifiuti e dinieghi. Della sua storia, in Italia, si sa ben poco. Ancor meno sono conosciute le ragioni, gli eventi, i fatti che hanno portato alla nascita dello Stato degli ebrei durante un secolo, il Novecento, che ha visto mutare equilibri profondi”.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
6/11/20230 minutos, 0 segundos
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Israele, tra Storia e sentimento - Prima parte

Il barbaro attacco del movimento terroristico islamista Hamas contro gli ebrei di Israele, all’alba di sabato 7 ottobre 2023 – oltre 1.400 vittime, tantissimi feriti e 250 ostaggi – non ha precedenti e resterà una data indelebile nella storia dello stato di Israele.In questo podcast, lo storico contemporaneo Claudio Vercelli, racconta le tappe fondamentali della vicenda di Israele. Vercelli ha scritto, per la casa editrice Giuntina, “Israele. Storia dello Stato” e nella prefazione scrive: “Israele è nel cuore e nelle menti dei contemporanei, suscitando passioni e identificazioni, simpatie ma anche rifiuti e dinieghi. Della sua storia, in Italia, si sa ben poco. Ancor meno sono conosciute le ragioni, gli eventi, i fatti che hanno portato alla nascita dello Stato degli ebrei durante un secolo, il Novecento, che ha visto mutare equilibri profondi”.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
6/11/20230 minutos, 0 segundos
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Il terrorismo di Ḥamās - Seconda parte

All’alba di sabato 7 ottobre 2023 i miliziani del movimento terroristico islamista Hamas si rendono protagonisti di una barbara operazione contro gli ebrei di Israele. Circa 1.300 vittime, tantissimi feriti e 250 ostaggi sono le cifre di un attacco senza precedenti.In questo podcast, il ricercatore storico Gabriele Faggioni, racconta – in un testo letto da Mario Cagol – la storia di Ḥamās e della sua ala militare (le Brigate Ezzedin al-Qassam), autore di crimini contro l’umanità. Questo movimento fondamentalista sunnita palestinese fu fondato dal dicembre 1987 dallo sceicco Ahmed Yassin. Il movimento ha intrapreso da oltre 30 anni una lotta armata contro Israele. Sin dal suo primo statuto del 1988, Hamas sostiene che la Palestina è una patria islamica che non può mai essere ceduta ai non musulmani e che condurre una guerra santa per strappare il controllo della Palestina a Israele è un dovere religioso per i musulmani palestinesi.Gabriele Faggioni ha scritto per la casa editrice Odoya, “Storia del conflitto russo-urcaino. Dal XVIII secolo a oggi” nel 2022 e “I servizi segreti sovietici. Dagli zar all’ascesa di Putin” nel 2023.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflittiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/10/20230 minutos, 0 segundos
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Il terrorismo di Ḥamās - Prima parte

All’alba di sabato 7 ottobre 2023 i miliziani del movimento terroristico islamista Hamas si rendono protagonisti di una barbara operazione contro gli ebrei di Israele. Circa 1.300 vittime, tantissimi feriti e 250 ostaggi sono le cifre di un attacco senza precedenti.In questo podcast, il ricercatore storico Gabriele Faggioni, racconta – in un testo letto da Mario Cagol – la storia di Ḥamās e della sua ala militare (le Brigate Ezzedin al-Qassam), autore di crimini contro l’umanità. Questo movimento fondamentalista sunnita palestinese fu fondato dal dicembre 1987 dallo sceicco Ahmed Yassin. Il movimento ha intrapreso da oltre 30 anni una lotta armata contro Israele. Sin dal suo primo statuto del 1988, Hamas sostiene che la Palestina è una patria islamica che non può mai essere ceduta ai non musulmani e che condurre una guerra santa per strappare il controllo della Palestina a Israele è un dovere religioso per i musulmani palestinesi.Gabriele Faggioni ha scritto per la casa editrice Odoya, “Storia del conflitto russo-urcaino. Dal XVIII secolo a oggi” nel 2022 e “I servizi segreti sovietici. Dagli zar all’ascesa di Putin” nel 2023.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflittiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/10/20230 minutos, 0 segundos
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Tredici presidenti per raccontare l’America - Terza parte

Un podcast di Riccardo Alcaro e Mario Del Pero.Tredici presidenti per raccontare la storia degli Stati Uniti d’America, un paese ricco di diversità e attraversato da profonde contraddizioni, una nazione giovane ma una democrazia vecchia, la principale potenza del mondo alla cui forza d’attrazione è difficile resistere, nel bene o nel male.Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.La prima puntata non può che essere dedicata al primo, e secondo alcuni il più importante, di tutti i presidenti americani: George Washington. - Washington e l’America (Prima parte). - Washington, la Guerra d’Indipendenza e la Costituzione (Seconda parte). - Washington e la sua presidenza (Terza parte).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
4/10/20230 minutos, 0 segundos
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Tredici presidenti per raccontare l’America - Seconda parte

Un podcast di Riccardo Alcaro e Mario Del Pero.Tredici presidenti per raccontare la storia degli Stati Uniti d’America, un paese ricco di diversità e attraversato da profonde contraddizioni, una nazione giovane ma una democrazia vecchia, la principale potenza del mondo alla cui forza d’attrazione è difficile resistere, nel bene o nel male.Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.La prima puntata non può che essere dedicata al primo, e secondo alcuni il più importante, di tutti i presidenti americani: George Washington. - Washington e l’America (Prima parte). - Washington, la Guerra d’Indipendenza e la Costituzione (Seconda parte). - Washington e la sua presidenza (Terza parte).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
4/10/20230 minutos, 0 segundos
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Tredici presidenti per raccontare l’America - Prima parte

Un podcast di Riccardo Alcaro e Mario Del Pero.Tredici presidenti per raccontare la storia degli Stati Uniti d’America, un paese ricco di diversità e attraversato da profonde contraddizioni, una nazione giovane ma una democrazia vecchia, la principale potenza del mondo alla cui forza d’attrazione è difficile resistere, nel bene o nel male.Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.La prima puntata non può che essere dedicata al primo, e secondo alcuni il più importante, di tutti i presidenti americani: George Washington. - Washington e l’America (Prima parte). - Washington, la Guerra d’Indipendenza e la Costituzione (Seconda parte). - Washington e la sua presidenza (Terza parte).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La storia di Amarena - Seconda parte

Nella tarda sera del 1 settembre 2023, a San Benedetto dei Marsi, in Abruzzo, un uomo con un colpo di fucile uccide senza motivazioni Amarena, bellissima esemplare di orso bruno marsicano, che viveva i suoi giorni nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. I due cuccioli dell’orsa, smarriti, vivono i primi momenti di un’esistenza che li priverà delle cure della madre.In questo podcast donne e uomini del parco, che hanno avuto la fortuna di conoscere e prendersi cura di Amarena, raccontano storie, momenti, emozioni legate ad un orsa meravigliosa che era diventata a suo modo simbolo del Parco nazionale, un paradiso creato da uomini illustri un secolo fa.Con le voci di Giovanni Cannata (Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise), Luciano Sammarone (Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise), Roberta Latini (Biologa, Responsabile dell’Ufficio studi e ricerche faunistiche del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise) e Michela Mastrella (Guardia parco presso l’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise). A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
25/9/20230 minutos, 0 segundos
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La storia di Amarena - Prima parte

Nella tarda sera del 1 settembre 2023, a San Benedetto dei Marsi, in Abruzzo, un uomo con un colpo di fucile uccide senza motivazioni Amarena, bellissima esemplare di orso bruno marsicano, che viveva i suoi giorni nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. I due cuccioli dell’orsa, smarriti, vivono i primi momenti di un’esistenza che li priverà delle cure della madre.In questo podcast donne e uomini del parco, che hanno avuto la fortuna di conoscere e prendersi cura di Amarena, raccontano storie, momenti, emozioni legate ad un orsa meravigliosa che era diventata a suo modo simbolo del Parco nazionale, un paradiso creato da uomini illustri un secolo fa.Con le voci di Giovanni Cannata (Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise), Luciano Sammarone (Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise), Roberta Latini (Biologa, Responsabile dell’Ufficio studi e ricerche faunistiche del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise) e Michela Mastrella (Guardia parco presso l’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise). A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
25/9/20230 minutos, 0 segundos
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Prigozhin. Storia del capo della Wagner - Seconda parte

Evgenij Viktorovič Prigožin, scomparso il 23 agosto in un incidente aereo avvenuto nell’oblast’ di Tver’ durante un volo fra Mosca e San Pietroburgo, è stato un imprenditore e poi mercenario russo, con stretti legami con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, sino alla ribellione da lui guidata nel giugno 2023, in cui era intenzionato a raggiungere con i suoi miliziani la capitale Mosca.Nel maggio 2014 ha fondato una compagnia militare privata e organizzazione paramilitare nota come Gruppo Wagner, strumento utilizzato per gli interessi economici e militari russi in Medio Oriente e in Africa. La compagnia ha preso parte all’invasione russa dell’Ucraina del 2022, partecipando in prima linea alla battaglia di Bachmut.In questo podcast, l’analista strategico Gianluca Ansalone traccia un profilo dello scomparso, facendo un quadro della misteriosa realtà dei gruppi mercenari. - La storia del “cuoco di Putin” (Prima parte) - La Wagner e i mercenari (Seconda parte)A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
11/9/20230 minutos, 0 segundos
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Prigozhin. Storia del capo della Wagner - Prima parte

Evgenij Viktorovič Prigožin, scomparso il 23 agosto in un incidente aereo avvenuto nell’oblast’ di Tver’ durante un volo fra Mosca e San Pietroburgo, è stato un imprenditore e poi mercenario russo, con stretti legami con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, sino alla ribellione da lui guidata nel giugno 2023, in cui era intenzionato a raggiungere con i suoi miliziani la capitale Mosca.Nel maggio 2014 ha fondato una compagnia militare privata e organizzazione paramilitare nota come Gruppo Wagner, strumento utilizzato per gli interessi economici e militari russi in Medio Oriente e in Africa. La compagnia ha preso parte all’invasione russa dell’Ucraina del 2022, partecipando in prima linea alla battaglia di Bachmut.In questo podcast, l’analista strategico Gianluca Ansalone traccia un profilo dello scomparso, facendo un quadro della misteriosa realtà dei gruppi mercenari. - La storia del “cuoco di Putin” (Prima parte) - La Wagner e i mercenari (Seconda parte)A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Oppenheimer e la bomba atomica - Seconda parte

Chi era Robert Oppenheimer? Qual’è la vera storia del fisico passato alla storia come padre dellabomba atomica, fra entusiasmo scientifico, accuse ingiuste e dubbi etici? In questo podcast, ilgiornalista Giampiero Gramaglia, traccia un ritratto del fisico.La copertina del primo numero di Physics Today, tra i periodici più importanti al mondo per lafisica dal 1948 a oggi, presentava una foto del cappello di J. Robert Oppenheimer appoggiato su unciclotrone (una macchina usata per accelerare fasci di particelle). Il fisico americano era cosìfamoso che non aveva bisogno di mostrare la sua faccia per essere “riconosciuto”. Eppure la suaenorme fama non gli evitò di essere ostracizzato e (temporaneamente) disonorato, a dispetto dellasolidarietà della comunità scientifica.Oppenheimer è anche il titolo di un film del 2023 scritto, diretto e co-prodotto da ChristopherNolan. La pellicola racconta la vita del fisico statunitense Robert Oppenheimer, interpretato daCillian Murphy, e dell’invenzione della prima bomba atomica nell’ambito del progetto Manhattan.Giampiero Gramaglia insegna Giornalismo all’Università di Roma La sapienza. E’ stato Direttoredell’ANSA, oltre che corrispondente per l’agenzia da Washington. - Il giovane scienziato e l'intellettuale impegnato. Il Progetto Manhattan, l'organizzatore e il manager (Prima parte) - Le polemiche nell'America maccarthista e la riabilitazione kennedyana (Seconda parte)A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Oppenheimer e la bomba atomica . Prima parte

Chi era Robert Oppenheimer? Qual’è la vera storia del fisico passato alla storia come padre dellabomba atomica, fra entusiasmo scientifico, accuse ingiuste e dubbi etici? In questo podcast, ilgiornalista Giampiero Gramaglia, traccia un ritratto del fisico.La copertina del primo numero di Physics Today, tra i periodici più importanti al mondo per lafisica dal 1948 a oggi, presentava una foto del cappello di J. Robert Oppenheimer appoggiato su unciclotrone (una macchina usata per accelerare fasci di particelle). Il fisico americano era cosìfamoso che non aveva bisogno di mostrare la sua faccia per essere “riconosciuto”. Eppure la suaenorme fama non gli evitò di essere ostracizzato e (temporaneamente) disonorato, a dispetto dellasolidarietà della comunità scientifica.Oppenheimer è anche il titolo di un film del 2023 scritto, diretto e co-prodotto da ChristopherNolan. La pellicola racconta la vita del fisico statunitense Robert Oppenheimer, interpretato daCillian Murphy, e dell’invenzione della prima bomba atomica nell’ambito del progetto Manhattan.Giampiero Gramaglia insegna Giornalismo all’Università di Roma La sapienza. E’ stato Direttoredell’ANSA, oltre che corrispondente per l’agenzia da Washington. - Il giovane scienziato e l'intellettuale impegnato. Il Progetto Manhattan, l'organizzatore e il manager (Prima parte) - Le polemiche nell'America maccarthista e la riabilitazione kennedyana (Seconda parte)A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Vi racconto Raul Gardini . Quarta parte

L’inaspettato suicidio di un capitalista sui generis.In questo quarto e ultimo episodio si ripercorrono gli ultimi momenti di vita di Raul Gardini.Il 23 luglio del 2003, a Palazzo Belgioioso, nel centro cittadino di Milano, Raul Gardini si uccide con un colpo di pistola subito dopo aver letto i quotidiani. Un’analisi del ruolo dell’imprenditore nel capitalismo italiano e i motivi del fallimento della sua green economy.In questo podcast, il giornalista Cesare Peruzzi racconta la vicenda di Raul Gardini, a trent’anni dalla morte del grande imprenditore e della pubblicazione del suo celebre libro “A modo mio”, in questi giorni tornato in libreria per Baldini+Castoldi e per La Nave di Teseo, in un’edizione rivista e accresciuta da un corpus di carte e fotografie inedite. Si tratta del libro in cui Raul Gardini, sollecitato dalle domande di Cesare Peruzzi, ripercorre le tappe fondamentali della sua formazione e della sua carriera.Cesare Peruzzi (Firenze, 1954), sposato, due figli, giornalista, ha lavorato per «Paese Sera», nelle redazioni milanesi de «Il Mondo» e «Panorama» ed è stato inviato di «Il Messaggero» e «Il Sole 24 Ore», per il quale ha anche aperto e guidato per oltre vent’anni la redazione di Firenze. È stato il primo capo ufficio stampa del gruppo Ferruzzi (1985–1986). Ha inoltre contribuito a fondare e diretto dal 2014 al 2019 «Toscana24», primo giornale online regionale collegato a «Il Sole 24 Ore». Attualmente collabora con la Camera di Commercio di Firenze come responsabile della comunicazione e dirige la collana di libri «Percorsi comuni» del Centro studi Enti locali di San Miniato (Pisa). Sulla storia del gruppo Ferruzzi e delle famiglie Ferruzzi-Gardini ha scritto: Il caso Ferruzzi (1987) e Raul Gardini. A modo mio (1991).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Vi racconto Raul Gardini - Terza parte

Nuovi materiali, brevetti e una green economy troppo visionaria per l’epoca. L’uscita di scena dal gruppo Ferruzzi.In questa terza puntata si racconta la scalata della Montedison nel 1987, con cui Gardini avvia la sperimentazione di nuovi prodotti chimici senza l’impiego di idrocarburi, interamente di origine vegetale. «L’agricoltura è chimica», era solito dire. Gardini riteneva che la ricerca scientifica fosse fondamentale per lo sviluppo di nuovi prodotti industriali. Così crea Nuovamont, una società basata a Novara, che grava intorno a Montedison con il compito di sviluppare nuovi brevetti. Nel 1989 fonda Enimont, progetto che naufraga nel 1991. Alla fine degli anni Ottanta, infatti, le sue rivoluzionarie sperimentazioni non erano state capite dal mondo politico né apprezzate dalle altre realtà industriali, in particolare Confindustria. Gardini, tuttavia, convinto dell’efficienza di questi nuovi materiali di origine vegetale li utilizza per arredare il suo studio e li applica anche al Moro di Venezia, la barca a vela con cui entra nelle case degli italiani, vince la Louis Vuitton Cup e gareggia nella finale di Coppa America del 1992.In questo podcast, il giornalista Cesare Peruzzi racconta la vicenda di Raul Gardini, a trent’anni dalla morte del grande imprenditore e della pubblicazione del suo celebre libro “A modo mio”, in questi giorni tornato in libreria per Baldini+Castoldi e per La Nave di Teseo, in un’edizione rivista e accresciuta da un corpus di carte e fotografie inedite. Si tratta del libro in cui Raul Gardini, sollecitato dalle domande di Cesare Peruzzi, ripercorre le tappe fondamentali della sua formazione e della sua carriera.Cesare Peruzzi (Firenze, 1954), sposato, due figli, giornalista, ha lavorato per «Paese Sera», nelle redazioni milanesi de «Il Mondo» e «Panorama» ed è stato inviato di «Il Messaggero» e «Il Sole 24 Ore», per il quale ha anche aperto e guidato per oltre vent’anni la redazione di Firenze. È stato il primo capo ufficio stampa del gruppo Ferruzzi (1985–1986). Ha inoltre contribuito a fondare e diretto dal 2014 al 2019 «Toscana24», primo giornale online regionale collegato a «Il Sole 24 Ore». Attualmente collabora con la Camera di Commercio di Firenze come responsabile della comunicazione e dirige la collana di libri «Percorsi comuni» del Centro studi Enti locali di San Miniato (Pisa). Sulla storia del gruppo Ferruzzi e delle famiglie Ferruzzi-Gardini ha scritto: Il caso Ferruzzi (1987) e Raul Gardini. A modo mio (1991).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Vi racconto Raul Gardini - Seconda parte

Il "salto nel buio" della chimica verde, la leadership nel gruppo Ferruzzi e l'ingresso nella Montedison.In questa seconda puntata si parla delle intuizioni visionarie di Gardini, alla fine degli anni Ottanta, sulla chimica verde. Dopo la morte del suocero, Gardini conquista, sostenuto dalla famiglia del gruppo, il comando della Ferrini. Così in pochi anni l'imprenditore trasforma l'azienda di famiglia in un grande gruppo agroindustriale, portando la Ferrini a ottenere la leadership europea nella produzione di zucchero, amido, soia, oli e farine vegetali.In questo podcast, il giornalista Cesare Peruzzi racconta la vicenda di Raul Gardini, a trent’anni dalla morte del grande imprenditore e della pubblicazione del suo celebre libro “A modo mio”, in questi giorni tornato in libreria per Baldini+Castoldi e per La Nave di Teseo, in un’edizione rivista e accresciuta da un corpus di carte e fotografie inedite. Si tratta del libro in cui Raul Gardini, sollecitato dalle domande di Cesare Peruzzi, ripercorre le tappe fondamentali della sua formazione e della sua carriera.Cesare Peruzzi (Firenze, 1954), sposato, due figli, giornalista, ha lavorato per «Paese Sera», nelle redazioni milanesi de «Il Mondo» e «Panorama» ed è stato inviato di «Il Messaggero» e «Il Sole 24 Ore», per il quale ha anche aperto e guidato per oltre vent’anni la redazione di Firenze. È stato il primo capo ufficio stampa del gruppo Ferruzzi (1985–1986). Ha inoltre contribuito a fondare e diretto dal 2014 al 2019 «Toscana24», primo giornale online regionale collegato a «Il Sole 24 Ore». Attualmente collabora con la Camera di Commercio di Firenze come responsabile della comunicazione e dirige la collana di libri «Percorsi comuni» del Centro studi Enti locali di San Miniato (Pisa). Sulla storia del gruppo Ferruzzi e delle famiglie Ferruzzi-Gardini ha scritto: Il caso Ferruzzi (1987) e Raul Gardini. A modo mio (1991).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Vi racconto Raul Gardini - Prima parte

Il 23 luglio del 2003, a Palazzo Belgioioso, nel centro cittadino di Milano, viene trovato il corpo senza vita di Raul Gardini. Imprenditore nel settore dell’agribusiness e della chimica, è stato presidente del gruppo Ferruzzi per nove anni, durante i quali lo ha condotto alla leadership europea nella produzione di zucchero, amido, soia, oli e farine vegetali. Con l’acquisizione della Montedison, Gardini avvia la sperimentazione di nuovi prodotti chimici senza l’impiego di idrocarburi, interamente di origine vegetale. «L’agricoltura è chimica», era solito dire. Sportivo e appassionato velista, ha portato per la prima volta una barca europea, il celebre Moro di Venezia, a vincere la Louis Vuitton Cup e a competere nella finale di Coppa America del 1992.In questa prima puntata si approfondisce il ruolo di Gardini nel gruppo Ferruzzi, l'azienda del suocero. Un impero economico basato a Ravenna, con business in Nord e Sud America. In questo podcast, il giornalista Cesare Peruzzi racconta la vicenda di Raul Gardini, a trent’anni dalla morte del grande imprenditore e della pubblicazione del suo celebre libro “A modo mio”, in questi giorni tornato in libreria per Baldini+Castoldi e per La Nave di Teseo, in un’edizione rivista e accresciuta da un corpus di carte e fotografie inedite. Si tratta del libro in cui Raul Gardini, sollecitato dalle domande di Cesare Peruzzi, ripercorre le tappe fondamentali della sua formazione e della sua carriera.Cesare Peruzzi (Firenze, 1954), sposato, due figli, giornalista, ha lavorato per «Paese Sera», nelle redazioni milanesi de «Il Mondo» e «Panorama» ed è stato inviato di «Il Messaggero» e «Il Sole 24 Ore», per il quale ha anche aperto e guidato per oltre vent’anni la redazione di Firenze. È stato il primo capo ufficio stampa del gruppo Ferruzzi (1985–1986). Ha inoltre contribuito a fondare e diretto dal 2014 al 2019 «Toscana24», primo giornale online regionale collegato a «Il Sole 24 Ore». Attualmente collabora con la Camera di Commercio di Firenze come responsabile della comunicazione e dirige la collana di libri «Percorsi comuni» del Centro studi Enti locali di San Miniato (Pisa). Sulla storia del gruppo Ferruzzi e delle famiglie Ferruzzi-Gardini ha scritto: Il caso Ferruzzi (1987) e Raul Gardini. A modo mio (1991).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
13/8/20230 minutos, 0 segundos
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Gatti ‘fantastici’

I gatti protagonisti dei cartoni animati della nostra infanzia. Nel podcast un viaggio felino nella fantasia, attraverso le avventure de Lo Stregatto, Gatto Figaro, gli Aristogatti, Lucifero, Si e Am, Pietro Gambadilegno, il gatto Felix e Gatto Silvestro.Voce di Mario Cagol.A cura di Francesco De Leo.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
31/7/20230 minutos, 0 segundos
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Il mito di Alessandro Magno

Cosa c’è dietro il successo di Alessandro III di Macedonia, conosciuto come Alessandro Magno, condottiero e militare macedone antico, re di Macedonia della dinastia degli Argeadi a partire dal 336 a.C., successore di suo padre, Filippo II? Di tempo per diventare un mito non ne ha avuto molto: a 16 anni aveva dimostrato al padre, Filippo II di Macedonia, di sapere governare e a 18 di essere imbattibile in guerra. A 33 anni la sua parabola si era conclusa dopo un’impressionante cavalcata per conquistare l’Oriente che lo portò in una decina d’anni a dominare le terre fino alla Persia e all’India. Pochi regni ebbero un’espansione tanto rapida.In questo podcast, Giovanni Brizzi, specialista di Storia militare antica, spiega perché Alessandro è stato davvero un gigante.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
25/7/20230 minutos, 0 segundos
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Vi racconto la Regina Vittoria. Di Giulia Guazzaloca

Il 24 maggio 1819 nasceva a Londra Sua Maestà Vittoria, regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda e imperatrice d’India. Il suo lunghissimo regno – durato 63 anni, 7 mesi e due giorni, il secondo più lungo della storia del Regno Unito, superato solo dalla sua pronipote Elisabetta II – fu un epoca straordinaria della storia britannica: l’età vittoriana.Ancora oggi ci si interroga su quale sia stato il segreto del suo successo che non va ricercato solo nella politica imperialista del suo regno ma anche nel personaggio. Nell’immaginario collettivo la sovrana, imparentata con quasi tutte le famiglie regnati europee, incarnò alla perfezione il modello di “madre” e “nonna”.In questo podcast, Giulia Guazzaloca, storica all’Università di Bologna, traccia le peculiarità dell’età vittoriana.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un Re------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
17/7/20230 minutos, 0 segundos
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Le verità su Emanuela Orlandi. Di Pino Nicotri - Terza parte

Caso Orlandi - La pista inglese e i tanti mitomani. Il giornalista Pino Nicotri di questo «rapimento che non c’è» ha iniziato fin dal 2002 a demolire le montature e gli scoop, additando come probabile l’unica pista incredibilmente ignorata dalla famiglia, dai media e dalle forze dell’ordine: la stessa che provoca la morte e la scomparsa di tanti e tante minorenni nel nostro Paese e non solo. Pino Nicotri ha nel libro Emanuela Orlandi. Il rapimento che non c’è (Baldini+Castoldi) ricostruito l’intera vicenda Orlandi, corredandolo con documenti inediti e dati certi e dimostrabili.Nella terza parte del podcast, si parla della pista inglese (secondo cui Emanuela Orlandi si sarebbe trovata nascosta a Londra) e dei tanti mitomani che hanno depistato le indagini. E inoltre perché il cadavere non è mai stato trovato?In questo podcast vi proponiamo, per gentile concessione di Angelo Marotta TV, le ricostruzioni del giornalista sulla vicenda. Pino Nicotri è stato corrispondente dal Veneto di «Repubblica», tra i fondatori del «Mattino di Padova», ideatore e conduttore di programmi di tv private venete, e per trentacinque anni giornalista dell’«Espresso». Per Dalai editore nel 2010 ha pubblicato Cronaca criminale. La storia definitiva della banda della Magliana.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
10/7/20230 minutos, 0 segundos
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Le verità su Emanuela Orlandi. Di Pino Nicotri - Seconda parte

Caso Orlandi - Il Vaticano e gli appelli del papa. Le congetture sul caso di Emanuela Orlandi sono state moltissime e moltissime sono state le dichiarazioni di "supertestimoni" in cerca di visibilità, gli appelli, le "confessioni" e le "rivelazioni" clamorose, i "ricordi" tardivi e provvidenziali. Niente di tutto questo, però, ha contribuito ad arrivare a una soluzione; al contrario, ha spalancato una finestra sul fenomeno del "malogiornalismo", che a furia di avallare ogni pista e di dare spazio a ogni mitomane ha alimentato un circo mediatico tale da rappresentare un vero e proprio depistaggio delle indagini.Pino Nicotri di questo "rapimento che non c’è" ha iniziato fin dal 2002 a demolire le montature e gli scoop, additando come probabile l’unica pista incredibilmente ignorata dalla famiglia, dai media e dalle forze dell’ordine: la stessa che provoca la morte e la scomparsa di tanti e tante minorenni nel nostro Paese e non solo.In questa seconda puntata, si parla del ruolo del Vaticano e degli appelli del papa.In questo podcast vi proponiamo, per gentile concessione di Angelo Marotta TV, le ricostruzioni del giornalista sulla vicenda. Pino Nicotri - autore del libro Emanuela Orlandi. Il rapimento che non c’è (Baldini+Castoldi) - ha ricostruito l’intera vicenda Orlandi, corredandolo con documenti inediti e dati certi e dimostrabili. Il giornalista è stato corrispondente dal Veneto di «Repubblica», tra i fondatori del «Mattino di Padova», ideatore e conduttore di programmi di tv private venete, e per trentacinque anni giornalista dell’«Espresso». Per Dalai editore nel 2010 ha pubblicato Cronaca criminale. La storia definitiva della banda della Magliana.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
10/7/20230 minutos, 0 segundos
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Le verità su Emanuela Orlandi. Di Pino Nicotri - Prima parte

Caso Orlandi - Il collegamento con la Banda della Magliana e con l'attentato al papa. Il 22 giugno 1983, dopo essere andata a lezione di musica, la quindicenne Emanuela Orlandi scompare misteriosamente in pieno centro a Roma. Oggi, a quarant’anni di distanza, non ne sappiamo niente di più. Sulla vicenda si è scritto e detto di tutto, come se ognuno avesse una sua verità a portata di mano: Emanuela rapita per essere scambiata col terrorista turco Alì Agča, che l’anno prima in piazza San Pietro aveva sparato a Giovanni Paolo II ferendolo gravemente; o per ricattare il papa, fortemente schierato contro i sovietici; sequestrata dalla Banda della Magliana o per farsi restituire i soldi prestati allo IOR o per fare un piacere a qualche pezzo grosso del Vaticano, forse lo stesso pontefice; e ancora, Emanuela vittima di un sistema pedofilo interno al Vaticano…In questa prima puntata si approfondisce ragioni e dubbi sul coinvolgimento nella scomparsa di Emanuela Orlandi di Enrico De Pedis, uno dei boss dell'organizzazione mafiosa romana Banda della Magliana. E sul collegamento di questa sparizione con l'attentato a Giovanni Paolo II da parte di Ali Ağca.Pino Nicotri di questo «rapimento che non c’è» ha iniziato fin dal 2002 a demolire le montature e gli scoop, additando come probabile l’unica pista incredibilmente ignorata dalla famiglia, dai media e dalle forze dell’ordine: la stessa che provoca la morte e la scomparsa di tanti e tante minorenni nel nostro Paese e non solo. Pino Nicotri ha nel libro “Emanuela Orlandi. Il rapimento che non c’è” (Baldini+Castoldi) ricostruito l’intera vicenda Orlandi, corredandolo con documenti inediti e dati certi e dimostrabili.In questo podcast vi proponiamo, per gentile concessione di Angelo Marotta TV, le ricostruzioni del giornalista sulla vicenda. Pino Nicotri è stato corrispondente dal Veneto di «Repubblica», tra i fondatori del «Mattino di Padova», ideatore e conduttore di programmi di tv private venete, e per trentacinque anni giornalista dell’«Espresso». Per Dalai editore nel 2010 ha pubblicato Cronaca criminale. La storia definitiva della banda della Magliana.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
10/7/20230 minutos, 0 segundos
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Gatti curiosi

In questo podcast sempre dedicato ai nostri amici felini, ci occuperemo di alcune curiosità che li riguardano e di alcuni gatti che hanno compiuto gesta a dir poco straordinarie.Ascolterete le appassionanti storie di Oscar, di Scarlett, di Creme Puff, di Tama e di stubbs.Voce di Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
3/7/20230 minutos, 0 segundos
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Gatti nella Storia

Il gatto, un animale dalle sette vite. Sopravvissuto ai voli nello spazio, ispiratore di grandi menti, di racconti e leggende e compagno di vita di personaggi illustri. In questo podcast a lui dedicato, andiamo a conoscere alcuni gatti famosi a livello planetario.Ta-Miu, compagno del principe ereditario Thutmose – Mimi e la leggenda dei gatti di Maria Antonietta – Macak, la musa dell’infanzia di Nikola Tesla – Matilda e Amleto: Algonquin Hotel – Palla di Neve, il gatto polidattilo di Ernest Hemingway – Aula 8: il gatto che andava a scuola – Félicette, il primo gatto nello spazio.Voce di Mario Cagol.A cura di Francesco De Leo.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
26/6/20230 minutos, 0 segundos
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100 anni di storia dell’Aeronautica Militare italiana - Terza parte

Lo storico e giornalista Gregory Alegi, narra per Storiainpodcast la storia dell’Aeronautica miliare italiana, un volo lungo 100 anni. Il 28 marzo l’Aeronautica Militare ha raggiunto il prestigioso traguardo dei 100 anni: un secolo di vita da quando negli anni venti la Regia Aeronautica venne costituita come Forza Armata autonoma. Questo passaggio riconobbe il travolgente cammino del mezzo aereo che, a meno di venti anni dal primo volo del “Flyer” dei fratelli Wright, aveva già visto nel 1911, durante la guerra di Libia, il primo impiego in assoluto del mezzo aereo in azioni di ricognizione e bombardamento e solo tre anni più tardi, durante la Grande Guerra, il ruolo di assoluto rilievo dell’aviazione nelle azioni di osservazione, bombardamento e nelle imprese degli Assi della Caccia come Baracca, Scaroni, Piccio, Baracchini, Ruffo di Calabria, Ranza, che venivano narrate sulle riviste dell’epoca, esaltando la fantasia popolare. Le esigenze belliche hanno senza dubbio accelerato lo sviluppo della nuova arma aerea, considerata l’Arma del futuro, e insieme alla produzione di macchine volanti sempre più efficienti nasce, con Giulio Douhet, la filosofia d’impiego che dimostrerà la sua validità fino ai giorni nostri. (1963), giornalista e storico, è cresciuto e ha studiato tra Italia e USA.Gregory Alegi è docente a contratto presso l’Università LUISS Guido Carli nel Dipartimento di Scienze Politiche di Storia delle Americhe (già Storia, Istituzioni ed Economia dell’America del Nord, dall’a.a. 2006-7) e di Basic Aeronautics nei corsi MBA della Business School. Insegna Storia Aeronautica presso l’Accademia Aeronautica dall’a.a. 1997-98, nell’ambito del corso di laurea in Scienze Aeronautiche. È direttore del giornale telematico Dedalonews.it, online dal 2005 e membro del Consiglio Scientifico della Fondazione ICSA e del Centro Studi Militari Aeronautici dell’Associazione Arma Aeronautica. - La nascita e gli anni tra le due guerre mondiali (Prima parte). - La Seconda Guerra mondiale, la rinascita e la Guerra Fredda (Seconda parte). - Il Muro di Berlino e i giorni d’oggi (Terza parte).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
19/6/20230 minutos, 0 segundos
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100 anni di storia dell’Aeronautica Militare italiana - Seconda parte

Lo storico e giornalista Gregory Alegi, narra per Storiainpodcast la storia dell’Aeronautica miliare italiana, un volo lungo 100 anni. Il 28 marzo l’Aeronautica Militare ha raggiunto il prestigioso traguardo dei 100 anni: un secolo di vita da quando negli anni venti la Regia Aeronautica venne costituita come Forza Armata autonoma. Questo passaggio riconobbe il travolgente cammino del mezzo aereo che, a meno di venti anni dal primo volo del “Flyer” dei fratelli Wright, aveva già visto nel 1911, durante la guerra di Libia, il primo impiego in assoluto del mezzo aereo in azioni di ricognizione e bombardamento e solo tre anni più tardi, durante la Grande Guerra, il ruolo di assoluto rilievo dell’aviazione nelle azioni di osservazione, bombardamento e nelle imprese degli Assi della Caccia come Baracca, Scaroni, Piccio, Baracchini, Ruffo di Calabria, Ranza, che venivano narrate sulle riviste dell’epoca, esaltando la fantasia popolare. Le esigenze belliche hanno senza dubbio accelerato lo sviluppo della nuova arma aerea, considerata l’Arma del futuro, e insieme alla produzione di macchine volanti sempre più efficienti nasce, con Giulio Douhet, la filosofia d’impiego che dimostrerà la sua validità fino ai giorni nostri. (1963), giornalista e storico, è cresciuto e ha studiato tra Italia e USA.Gregory Alegi è docente a contratto presso l’Università LUISS Guido Carli nel Dipartimento di Scienze Politiche di Storia delle Americhe (già Storia, Istituzioni ed Economia dell’America del Nord, dall’a.a. 2006-7) e di Basic Aeronautics nei corsi MBA della Business School. Insegna Storia Aeronautica presso l’Accademia Aeronautica dall’a.a. 1997-98, nell’ambito del corso di laurea in Scienze Aeronautiche. È direttore del giornale telematico Dedalonews.it, online dal 2005 e membro del Consiglio Scientifico della Fondazione ICSA e del Centro Studi Militari Aeronautici dell’Associazione Arma Aeronautica. - La nascita e gli anni tra le due guerre mondiali (Prima parte). - La Seconda Guerra mondiale, la rinascita e la Guerra Fredda (Seconda parte). - Il Muro di Berlino e i giorni d’oggi (Terza parte).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
19/6/20230 minutos, 0 segundos
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100 anni di storia dell’Aeronautica Militare italiana - Prima parte

Lo storico e giornalista Gregory Alegi, narra per Storiainpodcast la storia dell’Aeronautica miliare italiana, un volo lungo 100 anni. Il 28 marzo l’Aeronautica Militare ha raggiunto il prestigioso traguardo dei 100 anni: un secolo di vita da quando negli anni venti la Regia Aeronautica venne costituita come Forza Armata autonoma. Questo passaggio riconobbe il travolgente cammino del mezzo aereo che, a meno di venti anni dal primo volo del “Flyer” dei fratelli Wright, aveva già visto nel 1911, durante la guerra di Libia, il primo impiego in assoluto del mezzo aereo in azioni di ricognizione e bombardamento e solo tre anni più tardi, durante la Grande Guerra, il ruolo di assoluto rilievo dell’aviazione nelle azioni di osservazione, bombardamento e nelle imprese degli Assi della Caccia come Baracca, Scaroni, Piccio, Baracchini, Ruffo di Calabria, Ranza, che venivano narrate sulle riviste dell’epoca, esaltando la fantasia popolare. Le esigenze belliche hanno senza dubbio accelerato lo sviluppo della nuova arma aerea, considerata l’Arma del futuro, e insieme alla produzione di macchine volanti sempre più efficienti nasce, con Giulio Douhet, la filosofia d’impiego che dimostrerà la sua validità fino ai giorni nostri. (1963), giornalista e storico, è cresciuto e ha studiato tra Italia e USA.Gregory Alegi è docente a contratto presso l’Università LUISS Guido Carli nel Dipartimento di Scienze Politiche di Storia delle Americhe (già Storia, Istituzioni ed Economia dell’America del Nord, dall’a.a. 2006-7) e di Basic Aeronautics nei corsi MBA della Business School. Insegna Storia Aeronautica presso l’Accademia Aeronautica dall’a.a. 1997-98, nell’ambito del corso di laurea in Scienze Aeronautiche. È direttore del giornale telematico Dedalonews.it, online dal 2005 e membro del Consiglio Scientifico della Fondazione ICSA e del Centro Studi Militari Aeronautici dell’Associazione Arma Aeronautica. - La nascita e gli anni tra le due guerre mondiali (Prima parte). - La Seconda Guerra mondiale, la rinascita e la Guerra Fredda (Seconda parte). - Il Muro di Berlino e i giorni d’oggi (Terza parte).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
19/6/20230 minutos, 0 segundos
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Il ritratto impossibile

Un dipinto appeso nella stanza del direttore dell’Archivio rappresenta Carlo Emanuele III, re di Sardegna dal 1730 al 1773, insieme alla sua famiglia. Nulla di particolarmente originale. Eppure il piccolo quadro nasconde un segreto che lo rende unico o quasi. Viene realizzato dal pittore Giuseppe Duprà nel 1768 quando il sovrano ha 67 anni ed è ormai molto ammalato. Nelle corti europee si ritiene imminente la sua morte, che giunse cinque anni dopo, nel 1773: si tratta, quindi, di un dipinto che sembra voler preservare la memoria di qualcosa che sta per finire. Carlo Emanuele III aveva avuto tre mogli e da ciascuna di essi dei figli. Nel dipinto sono raffigurate – insieme –tutte e tre le mogli con accanto i figli che aveva avuto dal re, non solo, però, quelli ancora vivi nel 1768 ma anche quelli morti in precedenza.Storiainpodcast pubblica la serie “L’impossibile e l’improbabile. Cinque storie di casa Savoia”, realizzata dall’Archivio di Stato di Torino, diretto da Stefano Benedetto. Che cosa è un archivio? Se ne possono dare tante definizioni ma per uno storico è un luogo in cui si raccolgono, si conservano, si tramandano tante, tantissime storie. Il semplice fatto però che una storia sia presente nei documenti d’un archivio non significa che sia vera. Gli archivi pullulano, infatti, di progetti mai realizzati, di racconti di fatti mai avvenuti, di storie tanto fantasiose da non esser credibili nemmeno per chi le ha scritte, di speranze mai divenute concrete, ma non per questo meno sentite.A cura di Francesco De Leo.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
10/6/20230 minutos, 0 segundos
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Benito Mussolini e la Francia

Mentre la Francia nell’autunno del 1914 subisce i primi contraccolpi contro l’esercito tedesco, il governo della Union Sacrèe considera Benito Mussolini, rivoluzionario socialista e alleato di Parigi, come una delle figure capaci di spingere Roma verso la guerra. Nell’autunno del ’22, Mussolini, fascista e controrivoluzionario, sale al potere grazie alla “marcia su Roma”. La Francia è sollevata: Mussolini è visto come un leader capace di mettere ordine in Italia, dopo anni di scontri, alimentati anche dalle sue “camicie nere”. Nel 1914 Mussolini fu sostenuto dai giornali e dal governo francese, fin dal ministro marxista Jules Guesde, che lo considerava “Un uomo nostro”. Nel 1922 la maggior parte della stampa francese firmò il Duce con un assegno in bianco. Mussolini è considerato un amico, partner di Parigi sul teatro europeo. Alberto Toscano in questo podcast decifra la stampa francese di un secolo fa con gli occhi di un giornalista contemporaneo e il risultato è sorprendente.Alberto Toscano, storico, saggista e giornalista, ha scritto “Mussolini, “Un homme à nous”: La France et la marche sur“, editore Armand Colin.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
4/6/20230 minutos, 0 segundos
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L’anello del potere

Il punto di partenza di questa storia è un oggetto molto particolare: si tratta del calco in gesso di un anello. Anzi, non di tutto l’anello, ma della sola pietra che era incastonata in esso: un grosso zaffiro, con incisa la figura d’un cavaliere. Il calco è quanto ci resta di uno dei simboli più importanti del potere dei Savoia, l’anello di San Maurizio, di cui non si conosce con sicurezza l’origine. È probabile che fosse un sigillo, risalente ai primi secoli dopo la fine dell’impero romano. Pietro II – conte di Savoia dal 1263 al 1268 – volle che l’anello divenisse il simbolo del potere sabaudo. Ogni conte (e poi ogni duca) lo riceveva al momento in cui saliva al trono e solo questo passaggio gli dava piena sovranità. Dalla metà del Seicento, però, le cose cambiano e non si racconta più il passaggio di consegne da un sovrano all’altro. Che ne è stato dell’anello di San Maurizio? Dove è oggi? La vicenda è misteriosa.Storiainpodcast pubblica la serie “L’impossibile e l’improbabile. Cinque storie di casa Savoia”, realizzata dall’Archivio di Stato di Torino, diretto da Stefano Benedetto. Che cosa è un archivio? Se ne possono dare tante definizioni ma per uno storico è un luogo in cui si raccolgono, si conservano, si tramandano tante, tantissime storie. Il semplice fatto però che una storia sia presente nei documenti d’un archivio non significa che sia vera. Gli archivi pullulano, infatti, di progetti mai realizzati, di racconti di fatti mai avvenuti, di storie tanto fantasiose da non esser credibili nemmeno per chi le ha scritte, di speranze mai divenute concrete, ma non per questo meno sentite.Andrea Merlotti – storico, dirige il Centro studi del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude – racconta per l’Archivio cinque storie di Casa Savoia, accompagnato dalle musiche di Marco Robino (Architorti).A cura di Francesco De Leo. https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
27/5/20230 minutos, 0 segundos
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I gatti di Downing Street

Il numero 10 Downing Street è la residenza e la sede del primo ministro del Regno Unito. È ubicata in Downing Street nella City of Westminster a Londra. Comprende sale per riunioni, conferenze, rappresentanza e da pranzo, dove il Premier riceve ed intrattiene i capi di Stato e di Governo, ambasciatori e dignitari degli Stati stranieri. Potete quindi immaginare l’imbarazzo se fra i piedi di cotante autorità scorrazzassero allegri topolini. Dal 1924 ad oggi sono davvero numerosi i gatti che hanno prestato qui servizio alternandosi accanto al primo Ministro britannico di turno. I felini in questione, non si trovavano li per caso ma hanno ricoperto una vera e propria carica proprio nel quartier generale del Governo del Regno Unito. Si è pensato bene quindi di dare loro un incarico preciso e di grande responsabilità, ovvero il titolo di “Capo cacciatore di topi per l’Ufficio di Gabinetto”, e alcuni sono addirittura stati investiti ufficialmente della suddetta carica. In questo podcast vi raccontiamo la storia dei felini più celebri che hanno frequentato Downing Street.Voce di Mario Cagol.A cura di Francesco De Leo.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
22/5/20230 minutos, 0 segundos
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Vi racconto Carlo III

Il 6 maggio 2023 è stato incoronato presso l’Abbazia di Westminster a Londra, il quarantesimo sovrano del Regno Unito, Sua Maestà Re Carlo III, figlio della Regina Elisabetta II. Per Storiainpodcast, lo scrittore e giornalista Antonio Caprarica racconta l’uomo e il monarca, protagonista di una nuova età carolingia.Antonio Caprarica ha recentemente scritto, per Sperling & Kupfer, “Carlo III. Il destino della corona”. Il suo libro ci mostra un sovrano a due facce: il culto del passato e la lungimiranza sull’ambiente, una vita tra i lussi e l’attenzione ai più deboli, la determinazione di un uomo che ha ottenuto il lieto fine salendo al trono al fianco di Camilla, la donna che ha sempre voluto come sua regina.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un Re------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
14/5/20230 minutos, 0 segundos
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Vi racconto i gerarchi di Hitler

In questo podcast, Antonio Leggiero, formula un iden­tikit personologico e criminologico dei gerarchi di Hitler, tentando di presentare – sulla scorta dei dati conosciuti non­ché di ragionamenti induttivi-deduttivi di tipo criminologi­co e scientifico – una descrizione quanto più esauriente della personalità, della psiche, dei disturbi e delle autentiche pa­tologie di quei sinistri orchestrali del male. Cerca insomma di elaborare un profilo cri­minologico dei principali gerarchi nazisti.La disamina inizia da Ru­dolf Hess, il “delfino” del Führer, per poi proseguire con Joseph Goebbels, l’incarnazione del delirio e il tetro seduttore delle folle; Martin Bormann, l’“uomo-ombra”, oscura e potentissima eminenza grigia della Cancelleria; Heinrich Himmler, crudele e spietato Reichsführer delle SS, autentico “signore del male”; per finire con Albert Speer, l’“architetto del diavolo”.Antonio Leggiero ha scritto, per Mursia, “Il profilo criminologico dei gerarchi nazisti”. Criminologo, avvocato e docente in Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Pegaso, Leggiero è ricercatore storico e collabora con svariati quotidiani, riviste scientifiche, giuridiche, storiche e culturali in genere.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
8/5/20230 minutos, 0 segundos
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Carlo III di Enrica Roddolo

Un re partito in salita. Un’infanzia solitaria, un’educazione spartana a Gordonstoun, il rapporto complesso con papà Filippo che diceva «lui è un romantico», quasi a marcare la distanza. Poi il matrimonio con Diana, e la tragedia dell’incidente costato la vita alla «principessa dei cuori», madre di William e Harry, ai quali Carlo ha fatto da padre e madre dietro le quinte, ma sempre presente, fino a quando ha accompagnato all’altare Meghan, nel 2018. Appena due anni dopo, l’uscita dalla Firm dei Windsor dei duchi di Sussex, con il j’accuse di Harry e Meghan, ha rimesso tutto in discussione. Ma re Carlo è deciso a ricucire il rapporto per esaudire l’ultimo desiderio di Her Majesty: riunire la famiglia, nonostante le fratture e gli scandali. Al suo fianco, Queen Camilla.In questo podcast, la giornalista del Corriere della Sera, Enrica Roddolo – autrice di “Carlo III. Il cuore e il dovere del re” per Cairo Editore – racconta il nuovo sovrano britannico incoronato il 6 maggio 2023 nell’Abazia di Westminster a Londra. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale: C'era una volta un Re------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
1/5/20230 minutos, 0 segundos
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Gatti reali

I gatti sono stati associati alla regalità fin dall’antichità. Molte delle razze che riconosciamo oggi sono un ritorno a quei gatti del passato, anche se il nostro allevamento li ha cambiati drasticamente. In questo podcast, la storia di sette sette razze che hanno radici nella regalità.L’Angora turco, il Persiano, il Siamese, il Khao Manee, il Birmano, il Bobtail giapponese e il Blu di Russia.A cura di Francesco De Leo.Interpretato da Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
28/4/20230 minutos
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La sposa inglese

Una preziosa copia degli Statuti dell’Ordine della Giarrettiera, il più antico ordine cavalleresco inglese, è ben conservata in un mazzo dell’Archivio di Stato di Torino, e sono la testimonianza di una delle tante possibili storie che, se realizzate, avrebbero cambiato – e non poco – la storia del nostro continente.La preziosa copia manoscritta degli Statuti viene donata ad Emanuele Filiberto quando viene creato cavaliere, il 6 novembre 1554. Gli archivi inglesi conservano un elenco preciso dei gioielli e dei documenti inviati a Emanuele Filiberto: innanzitutto il grande collare dell’ordine, due pendenti con San Giorgio (protettore dell’Ordine), la Giarrettiera, il manto, la veste di velluto e, infine, gli Statuti dell’Ordine. La nomina però era solo la prima parte di una strategia politica più ampia, tessuta dall’imperatore Carlo V e dal ministro Antoine de Granvelle. Una strategia che mirava a portare il duca di Savoia se non sul trono inglese, almeno assai vicino ad esso.Storiainpodcast pubblica la serie “L’impossibile e l’improbabile. Cinque storie di casa Savoia”, realizzata dall’Archivio di Stato di Torino, diretto da Stefano Benedetto. Che cosa è un archivio? Se ne possono dare tante definizioni ma per uno storico è un luogo in cui si raccolgono, si conservano, si tramandano tante, tantissime storie. Il semplice fatto però che una storia sia presente nei documenti d’un archivio non significa che sia vera. Gli archivi pullulano, infatti, di progetti mai realizzati, di racconti di fatti mai avvenuti, di storie tanto fantasiose da non esser credibili nemmeno per chi le ha scritte, di speranze mai divenute concrete, ma non per questo meno sentite.Andrea Merlotti – storico, dirige il Centro studi del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude – racconta per l’Archivio cinque storie di Casa Savoia, accompagnato dalle musiche di Marco Robino (Architorti).A cura di Francesco De Leo.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
22/4/20230 minutos, 0 segundos
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Carlotta di Lusignano

Carlotta di Lusignano, un personaggio il cui nome oggi dice certamente poco, ma che un tempo – nell’Europa del Quattrocento – ha fatto molto parlare di sé: un suo ritratto si trova persino nella Cappella Sistina, in Vaticano. La storia del suo casato ci trasporta immediatamente in un mondo lontano: non quello dei mitici re barbari, come Vitichindo e Beroldo del racconto precedente, ma quello dei sovrani dei regni nati in Oriente con le crociate. Nel 1434 Anna di Lusignano, figlia di re Giano di Cipro, sposa il principe Ludovico, futuro duca di Savoia dal 1440 al 1465: il matrimonio fortificale relazioni fra le due dinastie. Nel 1459 Anna organizza il matrimonio fra Carlotta, figlia di re Giovanni II di Cipro, e suo figlio Ludovico, conte di Ginevra, così, quando Giovanni muore, Carlotta e Ludovico diventano sovrani di Cipro. Pochi anni dopo, però, Giacomo di Lusignano, figlio bastardo di re Giovanni, organizza un vero e proprio colpo di Stato, caccia la sorella e si impossessa del potere. Cipro finisce poi in mano alla Serenissima: per quasi trecento anni i rapporti fra Venezia e Torino si incrinano perché entrambe rivendicano la sovranità sull’isola che nel frattempo viene conquistata dai Turchi.Storieinpodcast pubblica la serie “L’impossibile e l’improbabile. Cinque storie di casa Savoia”, realizzata dall’Archivio di Stato di Torino, diretto da Stefano Benedetto. Che cosa è un archivio? Se ne possono dare tante definizioni ma per uno storico è un luogo in cui si raccolgono, si conservano, si tramandano tante, tantissime storie. Il semplice fatto però che una storia sia presente nei documenti d’un archivio non significa che sia vera. Gli archivi pullulano, infatti, di progetti mai realizzati, di racconti di fatti mai avvenuti, di storie tanto fantasiose da non esser credibili nemmeno per chi le ha scritte, di speranze mai divenute concrete, ma non per questo meno sentite.Andrea Merlotti – storico, dirige il Centro studi del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude – racconta per l’Archivio cinque storie di Casa Savoia, accompagnato dalle musiche di Marco Robino (Architorti).A cura di Francesco De Leo.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
14/4/20230 minutos, 0 segundos
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I funerali di Margaret Thatcher

Contenuto extra della Docuserie: A 10 anni dalla morte di Margaret Thatcher.Docuserie realizzata nell’aprile 201310 anni fa, l’8 aprile 2013, moriva a Londra la leader politica britannica Margaret Thatcher. Fu Primo ministro del Regno Unito dal 4 maggio 1979 al 28 novembre 1990, diventando la prima donna ad aver ricoperto tale incarico ed il primo ministro del Regno Unito rimasto in carica per più tempo in assoluto nel XX secolo. Dal 1975 al 1990 fu inoltre leader del Partito conservatore britannico. Per Storiainpodcast una docuserie realizzata in occasione della scomparsa della leader britannica, dieci anni fa. Autorevoli testimonianze registrate all’indomani della sua morte, ad aprile 2013.I funerali di Margaret Thatcher. Di Emanuela Muzzi (Giornalista). Cronaca realizzata il 17 gennaio 2013 a Londra, con testimonianze raccolte nei pressi della Cattedrale di St. Paul. A cura di Francesco De Leo.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
8/4/20230 minutos, 0 segundos
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A 10 anni dalla morte di Margaret Thatcher - Terza parte

Quali erano i rapporti di Margaret Thatcher con la corona inglese e la regina Elisabetta II? Si è molto speculato su una antipatia tra le due donne (qualcuno sosteneva che la Thatcher si comportasse da vice regina...). Ma quanto c’era di vero? Ritorniamo ai giorni che seguirono la morte della Lady di ferro (8 aprile 2013) e ascoltiamo le voci autorevoli che ricostruirono anche il rapporto tra i due simboli della Gran Bretagna.Docuserie in 3 puntate, realizzata nell'aprile del 2013.Intervengono nell’ordine: Ambasciatore Sergio Romano (Editorialista del Corriere della Sera), Antonio Caprarica (Già corrispondente RAI da Londra), Ambasciatore Giancarlo Aragona (Già Presidente dell’ISPI), John Follain (Corrispondente in Italia per il Sunday Times), Vittorio Sabadin (Già editorialista de La Stampa), Cosimo Magazzino (Economista), Stefano Fassina (Responsabile del Settore economia e lavoro del Partito Ddemocratico), Antonio Polito (Editorialista del Corriere della Sera), Gianni De Michelis (Già Presidente dell’Ipalmo), Fabio Cavalera (Già corrispondente da Londra per il Corriere della Sera), Stefano Magni (Giornalista), Christopher Prentice (Già Ambasciatore del Regno Unito in Italia).Di Francesco De Leohttps://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
7/4/20230 minutos, 0 segundos
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A 10 anni dalla morte di Margaret Thatcher - Seconda parte

La gestione della politica economica fu uno dei pilastri della biografia politica di Margaret Thatcher: ne parliamo nella seconda parte della docuserie a lei dedicata, realizzata in occasione della scomparsa della leader britannica, dieci anni fa (8 aprile 2013). Da Primo Ministro Margaret Thatcher prese una netta posizione contro l'identificazione tra Comunità economica europea (CEE) ed Europa, convinta che la vera forza della collaborazione europea non fosse nella dimensione politica, ma in quella di mercato. Fu proprio in questi anni che nacque l'espressione "euroscetticismo", eppure né durante né subito dopo il governo Thatcher una Brexit venne mai presa seriamente in considerazione.Docuserie in 3 puntate.Intervengono nell’ordine: Ambasciatore Sergio Romano (Editorialista del Corriere della Sera), Antonio Caprarica (Già corrispondente RAI da Londra), Ambasciatore Giancarlo Aragona (Già Presidente dell’ISPI), John Follain (Corrispondente in Italia per il Sunday Times), Vittorio Sabadin (Già editorialista de La Stampa), Cosimo Magazzino (Economista), Stefano Fassina (Responsabile del Settore economia e lavoro del Partito Democratico), Antonio Polito (Editorialista del Corriere della Sera), Gianni De Michelis (Già Presidente dell’Ipalmo), Fabio Cavalera (Già corrispondente da Londra per il Corriere della Sera), Stefano Magni (Giornalista), Christopher Prentice (Già Ambasciatore del Regno Unito in Italia).Di Francesco De Leohttps://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
7/4/20230 minutos, 0 segundos
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A 10 anni dalla morte di Margaret Thatcher - Prima parte

Docuserie realizzata nell’aprile 201310 anni fa, l’8 aprile 2013, moriva a Londra la leader politica britannica Margaret Thatcher. Fu Primo ministro del Regno Unito dal 4 maggio 1979 al 28 novembre 1990, diventando la prima donna ad aver ricoperto tale incarico ed il primo ministro del Regno Unito rimasto in carica per più tempo in assoluto nel XX secolo. Dal 1975 al 1990 fu inoltre leader del Partito conservatore britannico. Per Storiainpodcast una docuserie realizzata in occasione della scomparsa della leader britannica, dieci anni fa. Autorevoli testimonianze registrate all’indomani della sua morte, ad aprile 2013.Docuserie in 3 puntate.Intervengono nell’ordine: Ambasciatore Sergio Romano (Editorialista del Corriere della Sera), Antonio Caprarica (Già corrispondente RAI da Londra), Ambasciatore Giancarlo Aragona (Già Presidente dell’ISPI), John Follain (Corrispondente in Italia per il Sunday Times), Vittorio Sabadin (Già editorialista de La Stampa), Cosimo Magazzino (Economista), Stefano Fassina (Responsabile del Settore economia e lavoro del Partito Democratico), Antonio Polito (Editorialista del Corriere della Sera), Gianni De Michelis (Già Presidente dell’Ipalmo), Fabio Cavalera (Già corrispondente da Londra per il Corriere della Sera), Stefano Magni (Giornalista), Christopher Prentice (Già Ambasciatore del Regno Unito in Italia).Di Francesco De Leohttps://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il ritratto d’un principe sassone di nome Beroldo

Il ritratto d’un principe sassone di nome Beroldo apre le Imagines Ducum Sabaudiae, una serie di ritratti dei duchi di Savoia realizzata da Filiberto Pingone intorno agli anni Settanta del Cinquecento, quando era duca Emanuele Filiberto. L’opera viene commissionata per l’educazione del giovane principe ereditario, il futuro Carlo Emanuele I: per un sovrano era fondamentale conoscere la storia della sua dinastia. Le Imagines sono quindi una sorta di libro di testo, destinato a raccontare a chi un giorno sarebbe stato duca quali fossero le origini del suo potere. Il Ducato di Savoia era parte integrante del Sacro Romano Impero: avere un antenato tedesco era quindi particolarmente importante. A trovarlo ci aveva pensato tempo prima Jean d’Orville, detto Cabaret, cronista di Amedeo VIII (primo duca di Savoia). In realtà su Beroldo non esiste alcun documento: ma ciò che è veramente importante è che tutti i monarchi d’Europa – tranne in parte i francesi – accettarono che i Savoia discendessero da questo Beroldo e che quindi fossero una dinastia tedesca.Storieinpodcast pubblica la serie “L’impossibile e l’improbabile. Cinque storie di casa Savoia”, realizzata dall’Archivio di Stato di Torino, diretto da Stefano Benedetto. Che cosa è un archivio? Se ne possono dare tante definizioni ma per uno storico è un luogo in cui si raccolgono, si conservano, si tramandano tante, tantissime storie. Il semplice fatto però che una storia sia presente nei documenti d’un archivio non significa che sia vera. Gli archivi pullulano, infatti, di progetti mai realizzati, di racconti di fatti mai avvenuti, di storie tanto fantasiose da non esser credibili nemmeno per chi le ha scritte, di speranze mai divenute concrete, ma non per questo meno sentite.Andrea Merlotti – storico, dirige il Centro studi del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude – racconta per l’Archivio cinque storie di Casa Savoia, accompagnato dalle musiche di Marco Robino (Architorti).A cura di Francesco De Leo.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
3/4/20230 minutos, 0 segundos
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Vi racconto Cosimo I de’ Medici

Cosimo I de’ Medici fu duca di Firenze, duca di Siena e infine granduca di Toscana. «Basterebbe questa sequenza di titoli nobiliari per fare capire chi era», dice lo storico medievalista Franco Cardini nella puntata dedicata a questo personaggio su Storia in Podcast.Cardini mette subito in guardia gli ascoltatori: «Attenzione a non confonderlo con l’altro Cosimo, che noi fiorentini chiamiamo Cosimo il Vecchio, che era il nonno di Lorenzo il Magnifico». Cosimo I de’ Medici (1519-1574) era invece del ramo cadetto della dinastia medicea e, di Lorenzo, era nipote per parte di madre. Era però anche l’intraprendente figlio di Giovanni dalle Bande Nere che era stato uno strenuo difensore di Firenze.Quale fu dunque il suo ruolo? Per raccontarci questo personaggio lasciamo la parola a Franco Cardini, professore ordinario di Storia medievale all’Università di Firenze e all’Istituto italiano di scienze umane di Firenze. Collabora con diverse testate.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
25/3/20230 minutos, 0 segundos
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Vi racconto Lucrezia Borgia

I Borgia sono passati alla Storia come una delle famiglie più perfide e corrotte del Rinascimento. Ma era vero? Ancora nella prima metà dell’800, poco prima che cominciasse una riabilitazione dei Borgia, molti storici erano convinti che la storia del clan fosse stata solo una lunga sequenza di infamie. Ma incesti, avvelenamenti e corruzione che vengono loro attribuiti furono reali? Alessandro, Lucrezia e Cesare furono davvero spietati e lussuriosi come sono stati dipinti? La verità, come spesso accade, sta nel mezzo visto che i metodi con cui avevano governato non erano molto diversi da quelli usati da molte altre grandi famiglie dell’epoca. Ma, allora, perché tanto accanimento contro di loro? Perché, alla fine dei giochi, ai Borgia toccò la parte dei vinti. E la Storia, si sa, viene scritta dai vincitori. Insomma la loro leggenda nera nacque perché i primi a raccontarne la vicenda furono essenzialmente i loro nemici.Per Storiainpodcast, la scrittrice Carla Maria Russo, ci aiuta a capire meglio fatti e misfatti dei Borgia e ci racconta il controverso personaggio di Lucrezia Borgia che ha incarnato nell’immaginario collettivo, con. La ricerca storica ci ha invece restituito, specie negli ultimi anni, l’immagine di una donna non priva di punti oscuri, ma la cui fama negativa è stata spesso esagerata rispetto alle reali vicende, che l’hanno vista molto spesso essere a sua volta vittima delle dinamiche interne alla sua stessa famiglia. In tutti i casi la storia di Lucrezia, e quella dei Borgia più in generale, è la storia di una esponente di una tra le famiglie più illustri del Rinascimento italiano, la cui vicenda è fortemente segnata da un periodo, quello a cavallo tra XV e XVI secolo, di grandi cambiamenti culturali e di forte instabilità politica; fattori che hanno senza dubbio contribuito all’evoluzione della vita della giovane nobildonna.Carla Maria Russo ha scritto “Le nemiche” per Piemme.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
20/3/20230 minutos, 0 segundos
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La storia del canale di Suez

In questo podcast, l’ambasciatore Domenico Vecchioni racconta la storia di Suez, il canale che ha cambiato la geografia del mondo.Inaugurato alla fine del XIX secolo, il canale di Suez ha attraversato tre secoli di storia: testimone dell’evoluzione dei tempi, protagonista delle contese militari tra gli stati che se lo disputavano, spesso sfruttato come via degli imperi coloniali, sempre comunque al servizio del commercio marittimo internazionale, di cui è stato un formidabile volano di sviluppo. Nell’antichità il canale infiammò l’immaginazione dei grandi costruttori egizi e, 30 secoli dopo, alimentò l’entusiasmo del visionario Ferdinand de Lesseps, traducendo in realtà quell’antico sogno dell’umanità. Una storia affascinante fatta non solo di vicende strettamente legate alla conformazione dell’idrovia o alle evoluzioni del traffico marittimo mondiale, ma anche del racconto dei protagonisti di una straordinaria avventura che ha modificato la geografia del mondo; una storia che parla anche della creazione e sviluppo delle “città del canale”, degli spostamenti e delle evoluzioni delle popolazioni.Domenico Vecchioni ha scritto “Suez. Il Canale che ha cambiato la geografia del mondo” per Rusconi Libri. L’ambasciatore Vecchioni – storico e saggista – ha prestato servizio a Le Havre (Consolato), a Buenos Aires (Ambasciata), a Bruxelles (NATO) e a Strasburgo (Consiglio d’Europa). Alla Farnesina ha ricoperto gli incarichi di Capo segreteria della direzione generale delle relazioni culturali, Capo segreteria della Direzione generale del personale, Capo ufficio “Ricerca, Studi e Programmazione”, Ispettore delle Ambasciate e dei Consolati italiani all’estero. È stato quindi Console generale d’Italia a Nizza e a Madrid. Vice Rappresentante permanente presso il Consiglio d’Europa, dal 2005 al 2009 ha ricoperto l’incarico di Ambasciatore d’Italia a Cuba.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
12/3/20230 minutos, 0 segundos
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70 anni dalla morte di Stalin - Seconda parte

Come era arrivato al potere Stalin? Aveva iniziato la sua scalata dopo la morte di Lenin (1924): uscì vittorioso dalla lotta per la successione, sfruttando ogni mezzo, persona e occasione. Poco alla volta, accentrò tutti i poteri nelle proprie mani, cancellando qualsiasi oppositore. “Stalin era un ragno e chiunque si fosse avvicinato alle sue tele doveva morire”, fu la descrizione postuma che ne fece il compositore russo Dmitrij Šostakovich. A raccontarci la parabola di Stalin è lo storico Andrea Romano, docente di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.Si stima che sarebbero 20 milioni le vittime complessive della dittatura di Stalin tra la fine degli Anni ’20 e il 1953. La cifra comprende le persone liquidate con le “purghe staliniane” (i processi-farsa che miravano a epurare dal partito comunista gli elementi “controrivoluzionari”), i morti nei gulag e quelli provocati dalle carestie indotte dalla collettivizzazione forzata.Andrea Romano, autore del podcast, è Professore associato di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Ha scritto tra l’altro “Contadini in uniforme. L’Armata Rossa e la collettivizzazione delle campagne nell’URSS”, Firenze, Leo S. Olschki, 1999; “Russia in the Age of Wars 1914-1945” (con Silvio Pons), Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Annali XXXIV, Milano, Feltrinelli, 2000; e “Lo Stalinismo. Un’interpretazione storica”, Bruno Mondadori Editore, 2002.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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70 anni dalla morte di Stalin - Prima parte

Il 5 marzo 1953 moriva Stalin, l’uomo che aveva tenuto in pugno l’Unione Sovietica per quasi trent’anni, vincitore della guerra contro Hitler ma persecutore del proprio popolo. Il giorno dopo l’Unione Sovietica si risvegliò disorientata, scioccata, piena di incognite. Che cosa aveva rappresentato per l’Unione Sovietica quel “Piccolo padre”, come la propaganda chiamava Stalin? E che cosa rappresenta ancora oggi? Ce lo spiega su Storia in Podcast lo storico Andrea Romano, docente di Storia contemporanea all’Università Roma Tor Vergata. Stalin era stato colpito da un ictus verso le 18:30 del 1° marzo 1953, nella sua dacia fuori Mosca. Le guardie se ne accorsero solo verso le 10 di sera. Il dittatore fu trovato a terra in pigiama e maglietta, in mezzo alla propria urina. Furono subito avvisati i vertici dell’Urss, tra i quali il ministro degli Interni Berija e l’astro nascente Nikita Krusciov. Dodici ore dopo il colpo apoplettico erano intorno al leader agonizzante sul divano. Ma solo la mattina seguente decisero di chiamare i medici. Fu un ritardo voluto? Alcuni, in realtà senza prove concrete, sostengono la tesi di un avvelenamento: fu probabilmente il tempo necessario per trovare un accordo sulla gestione del Paese e la futura distribuzione del potere...Andrea Romano, autore del podcast, è Professore associato di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Ha scritto tra l’altro “Contadini in uniforme. L’Armata Rossa e la collettivizzazione delle campagne nell’URSS”, Firenze, Leo S. Olschki, 1999; “Russia in the Age of Wars 1914-1945” (con Silvio Pons), Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Annali XXXIV, Milano, Feltrinelli, 2000; e “Lo Stalinismo. Un’interpretazione storica”, Bruno Mondadori Editore, 2002.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
4/3/20230 minutos, 0 segundos
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Storia delle monete - Seconda parte

Nell'XI secolo in gran parte dell'Europa vigeva il sistema monetario carolingio per il quale l'unità di riferimento era la lira d'argento. Nel XIII secolo però si impone l'utilizzo dell'oro nella monetazione europea. I primi a coniare una moneta d’oro furono i genovesi ma la grande affermazione avvenne tramite il fiorino d’oro coniato nel 1252 a Firenze, che allora vantava una potenza economica incredibile (qui nacquero anche le cambiali e le assicurazioni).Comincia da qui la seconda parte del podcast sulla storia delle monete in Europa: lo storico Sergio Valzania ci racconta dieci monete famose, fino alla decisione di affidare proprio a una moneta unica la funzione trainante del progetto europeo.Sergio Valzania, scrittore, saggista e storico, autore radiofonico e televisivo, è stato vicedirettore di Radio Rai. Collabora con L’Osservatore romano e con radio InBlu2000. Ha scritto per Il Mulino Le vie delle monete.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
25/2/20230 minutos, 0 segundos
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Storia delle monete - Prima parte

Le monete, quasi più degli uomini, si sono sempre spostate liberamente in tutta Europa: l’ampiezza della loro diffusione ci parla dell’intensità dei loro scambi. Fino all’invenzione della stampa nessuno strumento ha fatto circolare informazioni, progetti, scelte religiose o notizie di cronaca con la velocità e la capacità di penetrazione delle monete. Quasi ogni passaggio della storia dell’Europa può essere raccontato, e compreso, attraverso le vicende delle monete che l’hanno accompagnata: la nascita dell’impero romano sotto Ottaviano, gli splendori del Rinascimento italiano e il siglo de oro spagnolo, la meteora napoleonica. In questo podcast, lo storico Sergio Valzania, ci accompagna in un raccono di dieci monete famose che culmina con la decisione di affidare a una moneta unica la funzione trainante del progetto europeo.Sergio Valzania, scrittore, saggista e storico, autore radiofonico e televisivo, è stato vicedirettore di Radio Rai. Collabora con L’Osservatore romano e con radio InBlu2000. Ha scritto per Il Mulino Le vie delle monete.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
25/2/20230 minutos, 0 segundos
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La storia dei boicottaggi sportivi

Qual è il rapporto tra sport e politica internazionale. Cosa sono i boicottaggi sportivi, e a cosa servono. Qual è stata la storia dei boicottaggi sportivi nel Novecento. In che modo la guerra fredda ha impattato sul movimento sportivo internazionale. Perché la Russia è oggetto di sanzioni sportive internazionali.Il podcast è curato da Leo Goretti, storico e responsabile del programma di politica estera dell’Italia presso l’Istituto Affari Internazionali (IAI) di Roma.Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
16/2/20230 minutos, 0 segundos
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Jofi. Cani nella storia

Sigmund Freud, medico neurologo e fondatore della psicoanalisi, aveva un cane: Jofi. Era un Chow Chow e visse con lui dal 1930 al 1937. In questo podcast vi raccontiamo la sua storia.Jofi faceva anche da segretaria al dott. Freud, indicandogli quando la seduta era terminata. Trascorsi 50′, si alzava, andava alla porta e faceva capire al suo padrone e al paziente che il tempo era finito. Freud non aveva neanche bisogno dell’orologio, era Jofi a pensarci. Il medico riteneva che Jofi avesse anche un effetto tranquillizzante sui pazienti, soprattutto bambini. Per tutto questo Jofi è passato alla storia come l’assistente del dott. Freud.A cura di Francesco De Leo.Interpretato da Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
6/2/20230 minutos, 0 segundos
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La Memoria in Raphael Lemkin. Di Gabriele Nissim

Al funerale dell’ebreo polacco Raphael Lemkin morto a New York il 28 agosto del 1959 ci furono solo sette persone, come capita per la maggior parte degli uomini giusti che vengono dimenticati per l’ingratitudine umana.Eppure Lemkin è stato uno dei grandi protagonisti della Storia, che ha allertato il mondo già nel 1933 contro le minacce di Hitler agli ebrei; che, fuggito dalla Polonia dove tutta la sua famiglia fu assassinata, cercò di convincere l’amministrazione americana a dare un nuovo indirizzo alla guerra per salvare gli ebrei; che dopo la guerra fu l’artefice della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio che venne approvata nel 1948 alle Nazioni Unite.A Lemkin dobbiamo la stessa creazione della parola genocidio che non esisteva nel lessico politico e che rappresenta un ibrido tra la parola greca “genos”, stirpe, usata da Platone nella Settima lettera e dal latino “cidio”, uccidere. Voleva che questa parola fosse sulla bocca di tutti come un marchio di un prodotto di largo consumo che tutti ricordassero a memoria e che avesse il valore di un nuovo comandamento: non commettere un genocidio. E che in nome di questo comandamento si unissero tutti gli Stati del mondo affinché non si ripetesse una nuova Shoah.Saggista e scrittore, Gabriele Nissim autore del podcast, è fondatore e presidente della fondazione Gariwo, la onlus che si occupa della ricerca delle figure esemplari dei Giusti. Nel 2003 ha promosso a Milano la costruzione del Giardino dei Giusti di tutto il mondo, e in seguito la campagna che ha portato alla proclamazione della Giornata europea dei Giusti, il 6 marzo, istituita dal Parlamento euro-peo nel 2012, e all’approvazione da parte del Parlamento italiano, nel dicembre del 2017, della legge che istituisce la Giornata dei Giusti dell’umanità. Nel 2018 è stato nominato dal presidente francese Macron Cavaliere dell’Ordine Nazionale al Merito «per il suo impegno al servizio della memoria e delle relazioni tra i nostri due Paesi» e nel 2021 commendatore della Repubblica dal presidente Mattarella. Has scritto per Rizzoli “Auschwitz non finisce mai”.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
27/1/20230 minutos, 0 segundos
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Addio Carrito. La storia dell’orso investito da un'auto

Vi raccontiamo la storia di Juan Carrito, l’orso bruno marsicano morto il 23 gennaio 2023 su una strada che conduce al cimitero di Castel di Sangro, nell’Aquilano d’alta quota, dove un’auto lo ha travolto. Diventato famoso per le sue scorribande alla ricerca di cibo nei paesi dentro e fuori dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, è un esemplare di 150 chili, uno dei quattro cuccioli gemelli di mamma Amarena, nato nel Parco nazionale quattro anni fa.La storia del plantigrado, un orso confidente e fin troppo abituato alla presenza dell’uomo, narrata da Luciano Sammarone, direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Catturato più di un anno fa e spostato sulle pendici boscose della Maiella, l’animale tornato libero era rientrato in breve nella zona che già conosceva. Intorno al collo, così da non perderne le tracce, aveva un collare con gps. In base ai recenti censimenti, sono rimasti poco più di 50 esemplari di questa specie; attraverso i progetti dell’Unione europea, l’impegno era di raddoppiare l’area della specie e il numero di individui presenti entro il 2050.“Ho appreso con grande dolore la notizia dell’investimento mortale di Juan Carrito, l’orso marsicano più famoso e amato d’Abruzzo”, commenta il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: “La sua perdita rattrista non solo l’Abruzzo ma il mondo intero che ha scoperto l’Abruzzo e la bellezza degli orsi attraverso i numerosi video che lo ritraevano sin da cucciolo con i suoi fratelli e l’orsa Amarena”.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
25/1/20230 minutos, 0 segundos
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Vi racconto Matteo Messina Denaro

Il 16 gennaio 2023 è stato arrestato il capomafia Matteo Messina Denaro nella clinica Maddalena di Palermo, in cui era in cura. “Mi chiamo Matteo Messina Denaro”, ha subito detto rivolgendosi con fare arrogante al carabiniere del Ros che stava per arrestarlo. “Abbiamo catturato l’ultimo stragista responsabile delle stragi del 1992-93”, sono state le prime parole del procuratore di Palermo Maurizio De Lucia. Per Storiainpodcast, il giornalista e saggista Giovanni Bianconi, traccia il profilo del boss.Figlio del vecchio capomafia di Castelvetrano Ciccio, storico alleato dei corleonesi di Totò Riina, Matteo Messina Denaro era latitante dall’estate del 1993, quando in una lettera scritta alla fidanzata dell’epoca, Angela, dopo le stragi mafiose di Roma, Milano e Firenze, preannunciò l’inizio della sua vita da Primula Rossa. “Sentirai parlare di me – le scrisse, facendo intendere di essere a conoscenza che di lì a poco il suo nome sarebbe stato associato a gravi fatti di sangue – mi dipingeranno come un diavolo, ma sono tutte falsità”. Il capomafia trapanese è stato condannato all’ergastolo per decine di omicidi, tra i quali quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito strangolato e sciolto nell’acido dopo quasi due anni di prigionia, per le stragi del ’92, costate la vita ai giudici Falcone e Borsellino, e per gli attentati del ’93 a Milano, Firenze e Roma. Messina Denaro era l’ultimo boss mafioso di “prima grandezza” ancora ricercato. Per il suo arresto, negli anni, sono stati impegnati centinaia di uomini delle forze dell’ordine. Oggi la cattura, che ha messo fine alla sua fuga decennale. Una latitanza record come quella dei suoi fedeli alleati Totò Riina, sfuggito alle manette per 23 anni, e Bernando Provenzano, riuscito a evitare la galera per 38 anni.Giovanni Bianconi, giornalista del Corriere della Sera, ha recentemente scritto per Solferino il saggio “Un pessimo affare. Il delitto Borsellino e le stragi di mafia tra misteri e depistaggi”.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
17/1/20230 minutos, 0 segundos
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Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Immense foreste e animali straordinari - 3

Questa docuserie è dedicata al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove da un secolo la natura è protetta. Cento anni fa, nel cuore dell’Appennino, quella che era stata una riserva di caccia del Re d’Italia si trasforma in uno dei luoghi più belli del nostro Paese. Paesaggi mozzafiato, animali straordinari e immense foreste che si distendono sui pendii delle montagne come una coperta dai colori intensi e profondi, che custodisce la fragile vita animale che vi ha trovato rifugio. Oltrepassandone i confini si percepisce chiara la sensazione di trovarsi in un luogo in cui la Natura ha ricevuto un rispetto singolare ed è stata libera di evolversi spontaneamente accanto all’uomo.Oggi chi dedica la propria esistenza alla protezione del Parco cerca in ogni modo di coniugare la conservazione con lo sviluppo umano e sostenibile del meraviglioso territorio in cui è immerso, nella costante e a volte difficile ricerca del sottile equilibrio tra essere umano e natura. Le loro voci vi accompagneranno alla scoperta del Parco.Docuserie in 3 puntate.Intervengono nell’ordine Giovanni Cannata (Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Luciano Sammarone (Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Daniela D’Amico (Responsabile dell’Ufficio Promozione e Rapporti internazionali del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Roberta Latini (Responsabile Uffici studi e ricerche faunistiche e censimenti del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Carmelo Gentile (Responsabile dell’Ufficio Conservazioni e Attività Agrosilvopastorali del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Paola Cocuzzi (Guardia Parco), Ezechia Trella (Guardia Parco).Di Francesco De LeoMontaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla e voce narrante: Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
10/1/20230 minutos, 0 segundos
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Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. La fauna del Parco - 2

Questa docuserie è dedicata al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove da un secolo la natura è protetta. Cento anni fa, nel cuore dell’Appennino, quella che era stata una riserva di caccia del Re d’Italia si trasforma in uno dei luoghi più belli del nostro Paese. Paesaggi mozzafiato, animali straordinari e immense foreste che si distendono sui pendii delle montagne come una coperta dai colori intensi e profondi, che custodisce la fragile vita animale che vi ha trovato rifugio. Oltrepassandone i confini si percepisce chiara la sensazione di trovarsi in un luogo in cui la Natura ha ricevuto un rispetto singolare ed è stata libera di evolversi spontaneamente accanto all’uomo.Oggi chi dedica la propria esistenza alla protezione del Parco cerca in ogni modo di coniugare la conservazione con lo sviluppo umano e sostenibile del meraviglioso territorio in cui è immerso, nella costante e a volte difficile ricerca del sottile equilibrio tra essere umano e natura. Le loro voci vi accompagneranno alla scoperta del Parco.Docuserie in 3 puntate.Intervengono nell’ordine Giovanni Cannata (Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Luciano Sammarone (Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Daniela D’Amico (Responsabile dell’Ufficio Promozione e Rapporti internazionali del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Roberta Latini (Responsabile Uffici studi e ricerche faunistiche e censimenti del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Carmelo Gentile (Responsabile dell’Ufficio Conservazioni e Attività Agrosilvopastorali del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Paola Cocuzzi (Guardia Parco), Ezechia Trella (Guardia Parco).Di Francesco De LeoMontaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla e voce narrante: Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
10/1/20230 minutos, 0 segundos
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Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e la conservazione della natura - 1

Questa docuserie è dedicata al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove da un secolo la natura è protetta. Cento anni fa, nel cuore dell’Appennino, quella che era stata una riserva di caccia del Re d’Italia si trasforma in uno dei luoghi più belli del nostro Paese. Paesaggi mozzafiato, animali straordinari e immense foreste che si distendono sui pendii delle montagne come una coperta dai colori intensi e profondi, che custodisce la fragile vita animale che vi ha trovato rifugio. Oltrepassandone i confini si percepisce chiara la sensazione di trovarsi in un luogo in cui la Natura ha ricevuto un rispetto singolare ed è stata libera di evolversi spontaneamente accanto all’uomo.Oggi chi dedica la propria esistenza alla protezione del Parco cerca in ogni modo di coniugare la conservazione con lo sviluppo umano e sostenibile del meraviglioso territorio in cui è immerso, nella costante e a volte difficile ricerca del sottile equilibrio tra essere umano e natura. Le loro voci vi accompagneranno alla scoperta del Parco.Docuserie in 3 puntate.Intervengono nell’ordine Giovanni Cannata (Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Luciano Sammarone (Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Daniela D’Amico (Responsabile dell’Ufficio Promozione e Rapporti internazionali del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Roberta Latini (Responsabile Uffici studi e ricerche faunistiche e censimenti del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Carmelo Gentile (Responsabile dell’Ufficio Conservazioni e Attività Agrosilvopastorali del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise), Paola Cocuzzi (Guardia Parco), Ezechia Trella (Guardia Parco).Di Francesco De LeoMontaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla e voce narrante: Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
10/1/20230 minutos, 0 segundos
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11 settembre. Cani nella storia

L’11 settembre del 2001 negli Stati Uniti d’America furono dirottati quattro voli civili. Due di questi furono fatti schiantare da terroristi di Al Qaeda sulle torri del World Trade Center di New York. I due grattacieli crollarono. 2.974 furono le vittime, 19 i terroristi morti, 24 gli uomini dispersi. Più di 90 paesi nel mondo persero loro cittadini l’11 settembre del 2001. Il mondo assistette incredulo a una delle più assurde e sconvolgenti tragedie che l’uomo potesse mettere in atto.Sono stati circa 300 i cani da ricerca che hanno lavorato a Ground Zero. Hanno lavorato senza sosta tra le macerie per giorni interi, senza risparmiarsi. Tanti hanno sacrificato la propria vita. In questo podcast un omaggio ad alcuni dei cani che hanno avuto ruoli decisivi nel portare in salvo centinaia di vite. Per non dimenticarli.Interpretato da Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
8/1/20230 minutos, 0 segundos
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L’Imam Khomeini. La vera storia - Quarta parte

L’ultimo capitolo del podcast su Khomeini si apre con la sua morte nel 1989 e con il suo funerale che dimostrò quanto fosse ancora grande il sostegno degli iraniani: nonostante i fallimenti su tanti fronti, era ancora un padre, simbolo di un regime islamico che aveva promesso benessere economico e spirituale al popolo.Al momento della morte tutto sembrava perdonato: una folla oceanica lo accompagnò nel suo ultimo viaggio. Al suo posto venne scelta una nuova Guida Suprema, l’ayatollah Ali Khamenei (ancora in carica). Ma che cosa resta della sua eredità?Per Storiainpodcast, lo spiega il giornalista e saggista Alberto Zanconato, attualmente corrispondente dell’Agenzia ANSA dalla Russia. Sempre per l’ANSA è stato corrispondente dalla Repubblica Islamica d’Iran per tredici anni. Ha scritto la biografia “Khomeini. Il rivoluzionario di Dio” per Castelvecchi Editore.Puntate del podcast:- Chi è Khomeini (Prima parte). - Khomeini leader della Rivoluzione e dopo la caduta dello Scià (Seconda parte). - Khomeini e il grande Satana, l’Imam al potere (Terza parte). - La morte di Khomeini e l’eredità nella Repubblica Islamica (Quarta parte).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify e Apple Podcasts.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook;- Gruppo Facebook Focus Storia Wars (per appassionati di storia militare);- YouTube;- Twitter;- Sito Web.
30/12/20220 minutos, 0 segundos
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L’Imam Khomeini. La vera storia - Terza parte

Nel novembre del 1979 gli Usa – identificati come il “Grande Satana” – accolsero lo scià Pahlavi, un gruppo di estremisti musulmani, per ritorsione, sequestrò per 444 giorni 52 dipendenti dell’ambasciata americana a Teheran, fino al 1981.Il 24 aprile 1980 gli Usa tentarono anche la via del blitz militare, che si risolse in un fallimento. Anni duri per la tenuta degli Stati Uniti, prima provati dalla guerra in Vietnam, poi colpiti dallo scandalo Watergate (1974), dal rialzo dei prezzi del petrolio e infine dalla “crisi degli ostaggi”: a quel punto era chiaro che la superpotenza non era più invulnerabile.Ad accompagnarci in questo racconto è Alberto Zanconato, corrispondente dell’Agenzia Ansa dalla Russia e autore dell biografia “Khomeini. Il rivoluzionario di Dio” (Castelvecchi Editore).Le puntate del podcast:- Chi è Khomeini (Prima parte). - Khomeini leader della Rivoluzione e dopo la caduta dello Scià (Seconda parte). - Khomeini e il grande Satana, l’Imam al potere (Terza parte). - La morte di Khomeini e l’eredità nella Repubblica Islamica (Quarta parte).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify e Apple Podcasts.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook;- Gruppo Facebook Focus Storia Wars (per appassionati di storia militare);- YouTube;- Twitter;- Sito Web.
30/12/20220 minutos, 0 segundos
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L’Imam Khomeini. La vera storia - Seconda parte

A metà 900 l’Iran era il secondo Paese esportatore di greggio al mondo e possedeva il 95% delle riserve mondiali di gas, ma manteneva redditi pro capite, tassi di alfabetizzazione e mortalità infantile da fondo classifica. Le profonde disuguaglianze sociali e il risentimento per le ingerenze straniere portarono il carismatico Khomeini a denunciare l’allineamento dell’Iran ai canoni occidentali. La protesta fu repressa, e Khomeini, arrestato ed esiliato (prima in Turchia, dal ’63 in Iraq e infine in Francia), divenne un eroe.All’inizio del 1979 arrivò il punto di rottura. In seguito a una crisi economica, milioni di iraniani scesero in piazza e indussero lo scià alla fuga. Così Khomeini, all’epoca esule a Parigi, raggiunse Teheran in aereo: dopo 14 anni di assenza rientrò in patria da trionfatore e in veste di Guida Suprema istituì una Repubblica islamica. A raccontare l’ascesa di Khomeini è in questo podcast Alberto Zanconato, corrispondente dell’Agenzia Ansa dalla Russia e autore dell biografia “Khomeini. Il rivoluzionario di Dio” (Castelvecchi Editore).Puntate del Podcast:- Chi è Khomeini (Prima parte). - Khomeini leader della Rivoluzione e dopo la caduta dello Scià (Seconda parte). - Khomeini e il grande Satana, l’Imam al potere (Terza parte). - La morte di Khomeini e l’eredità nella Repubblica Islamica (Quarta parte).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify e Apple Podcasts.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook;- Gruppo Facebook Focus Storia Wars (per appassionati di storia militare);- YouTube;- Twitter;- Sito Web.
30/12/20220 minutos, 0 segundos
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L’Imam Khomeini. La vera storia - Prima parte

“La Repubblica islamica dell’Iran, che è il bastione più saldo dell’islam nel mondo, può facilmente riempire il vuoto ideologico del vostro sistema”. L’ayatollah Khomeini annunciava al leader sovietico Michail Gorbaciov la fine del comunismo e l’avvento dell’islam, in una lettera del 1° gennaio 1989. Chi era dunque Khomeini? A raccontarne complessità e contraddizioni è in questo podcast Alberto Zanconato.Zanconato è attualmente corrispondente dell’Agenzia Ansa dalla Russia. Sempre per l’Ansa è stato corrispondente dalla Repubblica Islamica d’Iran per 13 anni. Ha scritto la biografia “Khomeini. Il rivoluzionario di Dio” per Castelvecchi Editore.Le puntate del podcast:- Chi è Khomeini (Prima parte). - Khomeini leader della Rivoluzione e dopo la caduta dello Scià (Seconda parte).- Khomeini e il grande Satana, l’Imam al potere (Terza parte). - La morte di Khomeini e l’eredità nella Repubblica Islamica (Quarta parte).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify e Apple Podcasts.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook;- Gruppo Facebook Focus Storia Wars (per appassionati di storia militare);- YouTube;- Twitter;- Sito Web.
30/12/20220 minutos, 0 segundos
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Natale in Ucraina

Quando si festeggia il Natale ucraino? Partendo dalla questione riguardante il calendario ucraino e le celebrazioni natalizie, in questo podcast Yaryna Grusha racconta le tradizioni storiche sopravvissute alla cancellazione sovietica della religione, i canti natalizi, l’attualità di un Natale vissuto nel 2022 in un Paese distrutto dalla guerra.Yaryna Grusha è Professoressa di Lingua e Letteratura ucraina all’Università Statale di Milano. Ha curato per Mondadori, con Alessandro Achilli, il volume “Poeti d’Ucraina”.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/12/20220 minutos, 0 segundos
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Lassie. Cani nella storia

Personaggio immaginario Lassie è un cane femmina di razza Rough Collie, protagonista di una breve storia che venne poi estesa nel romanzo Torna a casa Lassie! pubblicato nel 1940, dal quale venne tratto nel 1943 un noto lungometraggio omonimo. Lassie è il cane del cinema per antonomasia, il primo personaggio a quattro zampe che viene in mente a chiunque ne cerchi uno tra i ricordi. Nel 2005 il settimanale Variety lo ha inserito tra le “100 icone di tutti i tempi” ed era la sola star animale nella lista. Il cane che ha interpretato Lassie si chiamava Pal. Nasce il 4 giugno 1940 in California e in questo podcast vi raccontiamo la sua storia.Interpretato da Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
12/12/20220 minutos, 0 segundos
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La leggenda di George Best

George Best, detto Georgie, nato a Belfast il 22 maggio 1946, scomparve a Londra il 25 novembre 2005. Di ruolo attaccante, è ritenuto uno dei migliori calciatori di tutti i tempi. In questo podcast, lo scrittore Duncan Hamilton, racconta per Storiainpodcast la leggenda di George Best.“Se fossi nato brutto, non avreste mai sentito parlare di Pelé”. Molte parole vere sono dette per scherzo, e pochi potrebbero sostenere che George Best sia stato il calciatore più naturalmente dotato che la Gran Bretagna abbia prodotto. La velocità, l’equilibrio, la visione di gioco, il superbo controllo ravvicinato, la capacità di creare occasioni e di segnare da situazioni apparentemente impossibili raccontano metà della storia. L’altra metà era un’incontenibile passione per il gioco come dovrebbe essere giocato, una gioia e un’astuzia incessanti. Pelé, da parte sua, ha definito il numero 7 dello United “il più grande giocatore del mondo”. Un adolescente dal fisico magro del quartiere Cregagh di Belfast, fu notato dal talent scout dello United Bob Bishop, che disse a Matt Busby: “Capo, credo di averti trovato un genio”. Dopo aver combattuto l’iniziale nostalgia di casa, Best diventa professionista il giorno del suo 17° compleanno, nel maggio 1963, e debutta a settembre, segnando alla sua seconda apparizione. Nel 1964/65, insieme a Denis Law, Bobby Charlton e David Herd, Best è una figura chiave per il primo titolo dei Reds dall’era pre-Monaco. La stagione successiva distrugge quasi da solo il Benfica nei quarti di finale della Coppa Europa. Dopo aver segnato due volte nel 5-1 che inflisse ai giganti di Lisbona la prima sconfitta casalinga in Europa, fu soprannominato “El Beatle”. Un secondo titolo seguì nel 1967, e Best si dimostrò il flagello del Benfica anche l’anno dopo, nella finale della Coppa Europa del 1968, portando i Reds in vantaggio per 2-1 ai tempi supplementari e vincendo per 4-1. I 28 gol di Best in quella stagione lo resero il capocannoniere dello United, posizione che mantenne anche nelle quattro campagne successive. Con la fine dell’era Busby e lo smantellamento di una squadra invecchiata, Best lotta con i demoni personali che lo accompagneranno fino alla morte, avvenuta nel novembre 2005. Nel 1972 si è notoriamente “ritirato” a Marbella, per poi tornare e partire definitivamente nel gennaio 1974 per una serie di destinazioni itineranti che lo hanno portato, tra l’altro, nei dintorni piuttosto improbabili di Dunstable Town, Fulham, Los Angeles Aztecs, Brisbane Lions e Jewish Guild of South Africa. Come lui stesso ha chiesto, dovrebbe essere ricordato per i titoli delle ultime pagine, non per quelli delle prime. Le sue 361 presenze in campionato in rosso hanno portato 136 gol; detiene il record del dopoguerra per il maggior numero di gol di un giocatore dello United in una singola partita: sei contro il Northampton Town, in un 8-2 di FA Cup al quinto turno nel 1970. L’addio di Best nel novembre 2005, in un pomeriggio di applausi tumultuosi al West Ham, fu seguito da una partita di cui sarebbe stato giustamente orgoglioso. Il connazionale John O’Shea segnò il gol della vittoria.Duncan Hamilton, scrittore e giornalista inglese, ha scritto “Immortal”, la biografia di George Best. Vive negli Yorkshire Dales.A cura di Francesco De Leo. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
5/12/20220 minutos, 0 segundos
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Pietro I il Grande - Quinta parte

Nel gennaio del 1725 l’imperatore Pietro il Grande inizia improvvisamente a indebolirsi: i problemi alla vescica che lo affliggono da anni sono peggiorati. Non riesce più a urinare e i medici sono costretti a rimuovere quasi un litro di liquido, ma l’infezione si è già diffusa. Pietro I muore l’8 febbraio del 1725. Finisce così la parabola di un monarca assoluto che impose al suo popolo cambiamenti drastici pur di poter applicare le sue riforme e trasformare la Russia in un impero e in Paese moderno.Lo storico Andrea Santangelo racconta in questo podcast la storia del primo imperatore di Russia a promuovere una politica riformista e di modernizzazione del paese sul modello occidentale. - Pietro il Grande: L’adolescenza (Prima parte) - Pietro il Grande: “L’allegra compagnia” (Seconda parte) - Pietro il Grande: La prima campagna militare e la marina da guerra (Terza parte) - Pietro il Grande: La Grande Ambasceria in Occidente, il ritorno a Mosca e la guerra contro Carlo XII (Quarta parte) - La nascita del Grande Impero russo (Quinta parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale: La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
28/11/20220 minutos, 0 segundos
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Pietro I il Grande - Quarta parte

La Grande Ambasceria, ovvero il grande viaggio diplomatico voluto da Pietro, si risolse in un fiasco politico. A quel punto, Pietro stipulò una tregua trentennale con l’Impero ottomano e volse le mire espansionistiche a nord, contro gli svedesi, padroni del Baltico. Lo scontro con Carlo XII, giovane condottiero che viveva solo per combattere, durò, con brevi pause, una ventina d’anni e si concluse con il trionfo di Pietro e il declino della potenza scandinava.Umiliati nel 1700 dagli svedesi a Narva, i russi si rifecero con gli interessi nel 1704 nella stessa Narva e a Dorpat. Quindi inaugurarono una tattica destinata a non tramontare mai: ritirarsi all’interno e lasciar fiaccare dal freddo e dalla lunghezza delle linee di approvvigionamento il nemico. Stremati, gli svedesi vennero sbaragliati nel 1709 a Poltava. I russi dilagarono nei loro territori espugnando Vyborg, Riga e l’attuale Tallinn.Lo storico Andrea Santangelo racconta in questo podcast la storia di Pietro il Grande, il primo imperatore di Russia a promuovere una politica riformista e di modernizzazione del paese sul modello occidentale. - Pietro il Grande: L’adolescenza (Prima parte) - Pietro il Grande: “L’allegra compagnia” (Seconda parte) - Pietro il Grande: La prima campagna militare e la marina da guerra (Terza parte) - Pietro il Grande: La Grande Ambasceria in Occidente, il ritorno a Mosca e la guerra contro Carlo XII (Quarta parte) - La nascita del Grande Impero russo (Quinta parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale: La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
28/11/20220 minutos, 0 segundos
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Pietro I il Grande - Terza parte

Pietro era determinato a fare della Russia una protagonista della politica mondiale. Per lo sviluppo e l’espansione era necessario uno sbocco sul mare (ebbe fin da giovano un vero colpo di fulmine per i piaceri della navigazione). Aveva compreso che doveva rafforzare non solo l’esercito ma anche dotarsi di una flotta militare degna di questo nome. Appassionatissimo di carpenteria e inseparabile da tornio, pialla e ascia, si mise a costruire di persona galee a scarso pescaggio nei nuovi cantieri di Voronež: agili vascelli che si rivelarono più tardi arma vincente nel controllo del Baltico. La Russia di allora però aveva un solo porto, Arcangelo, sul Mar Bianco (per la maggior parte dell’anno bloccato dal ghiaccio). Pietro cercò questo nuovo sbocco a sud, sul Mar d’Azov, contro i turchi. Il primo assalto (1695) fallì, ma lui non si perse d’animo.Nel 1696 i russi conquistarono Azov, ma ancora non avevano accesso al Mar Nero: di mezzo c’era la fortezza di Kerc.Per questo Pietro intraprese, nel marzo 1697, la sua Grande Ambasceria: partirono in 250 con lo scopo dichiarato di creare un’alleanza cristiana; in realtà lo zar voleva importare le tecnologie dell’Occidente e reclutare tecnici, artigiani e marinaiper il suo Paese. In quella tournée Pietro studiò ingegneria navale nei cantieri di Amsterdam e frequentò corsi di medicina e aule di anatomia. Contrasse così una passione per la chirurgia e l’odontoiatria, che sfogò su alcuni malcapitati del suo entourage. A Londra lavorò nei cantieri navali di Deptford, visitò università, ospedali, la zecca…Lo storico Andrea Santangelo racconta in questo podcast la storia del primo imperatore di Russia a promuovere una politica riformista e di modernizzazione del paese sul modello occidentale. - Pietro il Grande: L’adolescenza (Prima parte) - Pietro il Grande: “L’allegra compagnia” (Seconda parte) - Pietro il Grande: La prima campagna militare e la marina da guerra (Terza parte) - Pietro il Grande: La Grande Ambasceria in Occidente, il ritorno a Mosca e la guerra contro Carlo XII (Quarta parte) - La nascita del Grande Impero russo (Quinta parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale: La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
28/11/20220 minutos, 0 segundos
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Pietro I il Grande - Seconda parte

Per Pietro, il 1689 fu un anno cruciale. Il suo ruolo di zar in coppia con il fratellastro disabile Ivan V era solo di facciata: il potere effettivo venne assunto dalla sorellastra Sofia e dal suo amante, il primo ministro Golitzyn. I quali cercarono più tardi di eliminare l’incomodo. Pietro riuscì a sventare il complotto, proprio nell’estate del 1689, e a volgerlo in suo favore: la reggente fu infatti segregata nel convento di Novodevici. Morto il fratellastro disabile, dal 1696 Pietro fu solo al comando.A raccontare la storia di Pietro il Grande in questo podcast è lo storico Andrea Santangelo, in 5 puntate. - Pietro il Grande: L’adolescenza (Prima parte) - Pietro il Grande: “L’allegra compagnia” (Seconda parte) - Pietro il Grande: La prima campagna militare e la marina da guerra (Terza parte) - Pietro il Grande: La Grande Ambasceria in Occidente, il ritorno a Mosca e la guerra contro Carlo XII (Quarta parte) - La nascita del Grande Impero russo (Quinta parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale: La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
28/11/20220 minutos, 0 segundos
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Pietro I il Grande - Prima parte

Ispirandosi dichiaratamente ai Paesi occidentali, Pietro I intraprese una serie di guerre per allargare i confini della Russia fino a trasformarla in un impero, stravolgendo l’organizzazione amministrativa e sociale e facendone un Paese moderno. Pietro il Grande fu un monarca assoluto che impose al suo popolo cambiamenti drastici e pesanti tasse pur di poter applicare le sue riforme.Come arrivò al trono Pietro? Quando, nel 1682, era morto lo zar suo fratellastro, Fëdor III, s’era trovato al centro d’una contesa sanguinosa. L’altro fratellastro, Ivan, figlio di primo letto di suo padre Alessio, era il successore designato, ma era anche semicieco e ritardato mentale. S’imponeva così la candidatura di Pietro o, quantomeno, il suo affiancamento al ruolo supremo. Si scatenò a quel punto una lotta all’ultimo sangue tra il clan della prima moglie di Alessio, i Miloslavskij, e quello di sua madre Natalia, i Nariskyn. Sobillato dai primi, il corpo degli streltsy (archibugieri e arcieri scelti) fece irruzione nel Cremlino e massacrò sotto gli occhi del piccolo Pietro la fazione materna. Per il futuro zar fu un trauma indelebile, forse all’origine del tic che l’afflisse per il resto dei suoi giorni: un tremito al capo. Il giorno dopo la strage, il 26 maggio 1682, fu comunque eletto zar in coppia con Ivan V. Lo storico Andrea Santangelo racconta in questo podcast la storia del primo imperatore di Russia a promuovere una politica riformista e di modernizzazione del Paese sul modello occidentale. - Pietro il Grande: L’adolescenza (Prima parte) - Pietro il Grande: “L’allegra compagnia” (Seconda parte) - Pietro il Grande: La prima campagna militare e la marina da guerra (Terza parte) - Pietro il Grande: La Grande Ambasceria in Occidente, il ritorno a Mosca e la guerra contro Carlo XII (Quarta parte) - La nascita del Grande Impero russo (Quinta parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale: La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
28/11/20220 minutos, 0 segundos
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Martin Lutero - Terza parte

Nel 1520 venne emanata una bolla papale contro Lutero che il monaco ribelle bruciò pubblicamente: se la scomunica non si tramutò in un rogo fu solo perché il principe Federico il Saggio di Sassonia prese Lutero sotto la sua ala protettrice. Federico e altri principi, infatti, avevano compreso che a mano a mano che le idee luterane si diffondevano in terra tedesca, si indeboliva anche l’autorità della Chiesa e dei suoi vescovi a tutto loro vantaggio.Per Storia in Podcast Marco Cavarzere racconta la riforma che destinata a cambiare volto all’Europa. Cavarzere ha studiato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Borsista della Fondazione Alexander-von-Humboldt presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, è stato in seguito assistente alla cattedra di Storia Moderna della Goethe-Universität di Francoforte sul Meno. È attualmente Ricercatore presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.Le puntate del podcast:- Martin Lutero e le 95 tesi (Prima parte).- Martin Lutero, la confessione, la penitenza, la scomunica (Seconda parte).- La dieta di Worms e il mito di Martin Lutero (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
15/11/20220 minutos, 0 segundos
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Martin Lutero - Seconda parte

Il 31 ottobre 1517 Lutero affisse alla porta della chiesa di Wittenberg 95 tesi in latino con cui condannava l’operato della chiesa. Non si poteva comperare la salvezza che si riusciva a raggiungere solo con la fede, la grazia di Dio e la conoscenza. Non servivano opere pie, devozioni, mortificazioni della carne e neppure il papa poteva rimettere i peccati. Queste convinzioni, frutto di anni di tormenti interiori, Lutero le condensò nelle famose 95 tesi.Per Storia in Podcast Marco Cavarzere racconta la riforma che destinata a cambiare volto all’Europa. Cavarzere ha studiato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Borsista della Fondazione Alexander-von-Humboldt presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, è stato in seguito assistente alla cattedra di Storia Moderna della Goethe-Universität di Francoforte sul Meno. È attualmente Ricercatore presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.Le puntate del podcast:- Martin Lutero e le 95 tesi (Prima parte).- Martin Lutero, la confessione, la penitenza, la scomunica (Seconda parte).- La dieta di Worms e il mito di Martin Lutero (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
15/11/20220 minutos, 0 segundos
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Martin Lutero - Prima parte

Martin Lutero fu un monaco tedesco, docente di teologia all’Università di Wittenberg. La tradizione racconta che tutto cominciò con un fulmine: colpito da una saetta e salvatosi miracolosamente, Martin Lutero, giovane studente di diritto dell’Università di Erfurt, avrebbe deciso di diventare frate agostiniano e dedicare la vita a Dio. Verità o leggenda che sia, quel che è certo è che fu Lutero, una volta entrato in convento, a lanciare i suoi terribili strali contro la Chiesa di Roma, la sua mondanizzazione e la corruzione diffusa. Per Storia in Podcast Marco Cavarzere racconta la riforma che destinata a cambiare volto all’Europa. Cavarzere ha studiato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Borsista della Fondazione Alexander-von-Humboldt presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, è stato in seguito assistente alla cattedra di Storia Moderna della Goethe-Universität di Francoforte sul Meno. È attualmente Ricercatore presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.Le puntate del podcast:- Martin Lutero e le 95 tesi (Prima parte).- Martin Lutero, la confessione, la penitenza, la scomunica (Seconda parte).- La dieta di Worms e il mito di Martin Lutero (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
15/11/20220 minutos, 0 segundos
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Stubby. Cani nella storia

Stubby (1916 – 16 marzo 1926) non è stato soltanto un cane, un Bull Terrier – incrocio tra un Boston Terrier e un Pit Bull – ma anche un sergente dell’Esercito americano e di certo il cane militare più decorato di tutti i tempi. Questo podcast è dedicato all’incredibile storia di Stubby, celebre per il suo servizio durante il primo Conflitto Mondiale e promosso al grado di sergente per aver preso parte a diciassette battaglie sul fronte occidentale.Storia in podcast di Focus celebra il più grande amico dell’uomo, il cane, in un ciclo di brevi podcast in cui racconta la vita di alcuni dei cani più famosi della Storia. La nostra convivenza con i quattro zampe si perde nella notte dei tempi, l’origine del rapporto fra le due specie si colloca fra 30.000 e 36.000 anni fa.Interpretato da Mario Cagol.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
7/11/20220 minutos, 0 segundos
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L’Ozono. Focus Next 30

Sono trascorsi 37 anni da quando tre scienziati comunicarono al Mondo la loro tragica scoperta: un vero e proprio buco stava squarciando la patina di ozono che circonda la Terra.Cosa è l’ozonosfera e perché è importante? Quando si cominciò ad aver contezza che alcuni gas artificiali rischiavano di distruggere lo strato di ozono in alta quota? Cos’è il buco dell’ozono? Sono alcune delle domande a cui risponde Vito Tartamella, giornalista di Focus, nel podcast che vi proponiamo. Nel suo racconto le decisioni del Protocollo di Montreal, l’attuale stato dell’arte e gli strumenti con cui sarà possibile tenere d’occhio l’ozono nei prossimi anni.Focus compie i suoi primi 30 anni e guarda al futuro con Focus Next 30, una serie di podcast sui grandi temi della scienza, della tecnologia e dell’ambiente, che prendono spunto da articoli pubblicati sulla rivista.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
5/11/20220 minutos, 0 segundos
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Uomini e macchine volanti. Focus Next 30 . Seconda parte

L’uomo ha capito nei secoli e a costo di molte vite che con il suo corpo e le sue ossa pesanti non può volare. Poi, però, ha inventato l’aereo. In questo appassionante viaggio nel tempo, il giornalista Giuseppe Braga, pilota d’aereo, racconta alcune storie di pionieri protagonisti della meravigliosa avventura del volo.Le parti del podcast:Alessandro Anzani, il motore italiano dell’ingrato Bleriot,Charles E. Taylor, il genio dei fratelli Wright,Franz Reichelt, l’uomo che non inventò il paracadute,L’ispirazione aerea di Herbert Von KarajanCharles Brown e Franz Steiger: chi trova un nemico trova un tesoroGiuseppe Braga ha ricoperto diversi incarichi in quotidiani e periodici (Il Resto del Carlino, Ansa, L’Indipendente, Il Borghese, Libero). E’ stato per nove anni direttore responsabile del mensile Volare. Ha pubblicato, tra l’altro, “Di questo sono fatti gli aerei” (Mursia, 2019). Pilota di idrovolante, vive a Milano.Focus compie i suoi primi 30 anni e guarda al futuro con Focus Next 30, una serie di podcast sui grandi temi della scienza, della tecnologia e dell’ambiente, che prendono spunto da articoli pubblicati sulla rivista.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
27/10/20220 minutos, 0 segundos
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Uomini e macchine volanti. Focus Next 30 - Prima parte

L’uomo ha capito nei secoli e a costo di molte vite che con il suo corpo e le sue ossa pesanti non può volare. Poi, però, ha inventato l’aereo. In questo appassionante viaggio nel tempo, il giornalista Giuseppe Braga, pilota d’aereo, racconta alcune storie di pionieri protagonisti della meravigliosa avventura del volo.Le parti del podcast:Alessandro Anzani, il motore italiano dell’ingrato Bleriot,Charles E. Taylor, il genio dei fratelli Wright,Franz Reichelt, l’uomo che non inventò il paracadute,L’ispirazione aerea di Herbert Von KarajanCharles Brown e Franz Steiger: chi trova un nemico trova un tesoroGiuseppe Braga ha ricoperto diversi incarichi in quotidiani e periodici (Il Resto del Carlino, Ansa, L’Indipendente, Il Borghese, Libero). E’ stato per nove anni direttore responsabile del mensile Volare. Ha pubblicato, tra l’altro, “Di questo sono fatti gli aerei” (Mursia, 2019). Pilota di idrovolante, vive a Milano.Focus compie i suoi primi 30 anni e guarda al futuro con Focus Next 30, una serie di podcast sui grandi temi della scienza, della tecnologia e dell’ambiente, che prendono spunto da articoli pubblicati sulla rivista.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
27/10/20220 minutos, 0 segundos
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Cosimo de’ Medici - Terza parte

"Il Vecchio", il "Padre della Patria", ma soprattutto il nonno di Lorenzo il Magnifico: Cosimo de’ Medici è un personaggio che come pochi altri incarna la supremazia politica e culturale della Firenze del primo Quattrocento.In questo terzo capitolo del podcast su Cosimo de' Medici, Lorenzo Tanzini, docente di Storia medievale e Antichità e Istituzioni medievali all’Università di Cagliari, pone l'accento sulla sua passione per l'arte e la cultura che si è riflessa sulla vita culturale dell'intera Firenze. Ancora oggi in città ci sono i segni della sua opera di mecenatismo su tante opere, biblioteche, palazzi... - Cosimo de’ Medici, il “Venerando Vecchio” (Prima parte). - Il potere politico di Cosimo de’ Medici (Seconda parte). - Cosimo de’ Medici, l’amante delle arti (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale: La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
22/10/20220 minutos, 0 segundos
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Cosimo de’ Medici - Seconda parte

L’ingrediente principale della ricetta di Cosimo il Vecchio? Il “principato occulto”: gestì infatti lo Stato attraverso uomini di fiducia, mantenendo formalmente intatte indipendenza e istituzioni comunali. Il capo a tutti gli effetti, però, rimase lui, il fondatore della Signoria. E rendendo ereditaria la sua posizione, a differenza di altri cesaristi, permise al suo governo di sopravvivergli.A raccontare Cosimo il Vecchio a Storia in Podcast è Lorenzo Tanzini, docente di Storia Medievale e Antichità e Istituzioni medievali all’Università di Cagliari. - Cosimo de’ Medici, il “Venerando Vecchio” (Prima parte). - Il potere politico di Cosimo de’ Medici (Seconda parte). - Cosimo de’ Medici, l’amante delle arti (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale: La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
22/10/20220 minutos, 0 segundos
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Cosimo de’ Medici - Prima parte

Cosimo di Giovanni de’ Medici, detto il Vecchio (1389-1464), prese il potere nel 1434, facendo di Firenze una Signoria, e lo mantenne per oltre 30 anni, grazie alla diplomazia, a una politica moderata e al benvolere del popolo, che conquistò riempiendo la città di cultura e opere d’arte pagate col suo ingente patrimonio. Firenze usciva da un lungo periodo di crisi economica e sociale: indebolito dagli scontri fra guelfi e ghibellini e dalla peste, ormai incapace di provvedere a se stesso, il Comune aveva chiesto aiuto alle famiglie più nobili e ricche. Fra tutti, alla fine Cosimo ebbe la meglio.Il personaggio è raccontato a Storia in Podcast da Lorenzo Tanzini, docente di Storia medievale e Antichità e Istituzioni medievali all’Università di Cagliari. - Cosimo de’ Medici, il “Venerando Vecchio” (Prima parte). - Il potere politico di Cosimo de’ Medici (Seconda parte). - Cosimo de’ Medici, l’amante delle arti (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale: La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
22/10/20220 minutos, 0 segundos
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La storia del treno in Italia. Focus Next 30 - Quarta parte

I combattimenti della Seconda guerra mondiale impattarono significativamente sulla nostra rete ferroviaria: i bombardamenti aerei degli Alleati presero infatti di mira le vie di comunicazione colpendo gli scali ferroviari, le gallerie e i ponti. I tedeschi in ritirata invece tendevano a minarli per rallentare l’esercito alleato che risaliva la Penisola dopo lo sbarco al Sud. Alcune ferrovie non furono mai più aperte. Ce lo spiega Stefano Maggi, docente di Storia delle comunicazioni e dei trasporti, Storia dello sviluppo e Storia dell’economia e del territorio all’Università di Siena.Stefano Maggi ha scritto “Le Ferrovie” edito da Il Mulino.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
12/10/20220 minutos, 0 segundos
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La storia del treno in Italia. Focus Next 30 - Terza parte

“Quando c’era Mussolini i treni arrivavano in orario”: questa è una delle più celebri fake news sul periodo fascista. Di sicuro in quel periodo l’Italia aveva un record: era il Paese con più ferrovie elettrificate. L’esperto Stefano Maggi racconta nel podcast la situazione della nostra rete ferroviaria all’inizio del Ventesimo secolo e nel periodo fascista. Di sicuro un grande impulso era stato dato dallo scoppio della Grande guerra. Perché?Stefano Maggi ha scritto “Le Ferrovie” edito da Il Mulino.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
12/10/20220 minutos, 0 segundos
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La storia del treno in Italia. Focus Next 30 - Seconda parte

Ecco che cosa successe quando si vollero portare i benefici delle ferrovie nelle aree periferiche del Paese. I piccoli centri infatti chiesero a gran voce di “uscire dal Medioevo” accedendo a un sistema di comunicazione veloce e moderno. I primi progetti di ferrovie secondarie risalgono ai primi Anni ’70 dell’Ottocento, ma molte rimasero solo sulla carta. Le prime linee secondarie furono realizzate nel 1873 in Veneto. I primi passi della ferrovia in Italia sono raccontati in questa serie di podcast da Stefano Maggi, docente di Storia delle comunicazioni e dei trasporti, Storia dello sviluppo e Storia dell’economia e del territorio all’Università di Siena.Stefano Maggi ha scritto “Le Ferrovie” edito da Il Mulino.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
12/10/20220 minutos, 0 segundos
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La storia del treno in Italia. Focus Next 30 - Prima parte

Poche cose come il treno hanno contribuito a definire la realtà e l’immaginario degli italiani. In questo viaggio nella storia delle Ferrovie, Stefano Maggi (docente di Storia delle comunicazioni e dei trasporti, Storia dello sviluppo e Storia dell’economia e del territorio all’Università di Siena), racconta per Storiainpodcast la storia delle ferrovie italiane dalle origini all’evoluzione più recente, che comprende i nuovi treni ad alta velocità. Il Risorgimento e le ferrovie, la costruzione delle ferrovie secondarie, i treni a inizio Novecento e nel ventennio fascista, le ferrovie e trasporti nella Repubblica e il rinascimento ferroviario sono i capitoli del podcast che vi proponiamo.Stefano Maggi ha scritto “Le Ferrovie” edito da Il Mulino.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
12/10/20220 minutos, 0 segundos
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Balto. Cani nella storia

Questo podcast è dedicato a Balto, protagonista di un lungometraggio animato dedicatogli da Spielberg nel 1995.Correva l’anno 1925 quando a Nome, in Alaska, scoppiò un’epidemia di difterite, malattia infettiva che colpisce prevalentemente i bambini. Il piccolo villaggio isolato si trovò in inverno inoltrato a corto di scorte di anatossina difterica e fu costretto a chiedere tutto l’aiuto possibile per raggiunge il rifornimento di vaccini più vicino, a circa 1700 km. Le condizioni metereologiche non permettevano l’utilizzo di mezzi aerei per il soccorso e anche le navi erano impossibilitate a navigare e ad attraccare a causa della presenza degli iceberg. L’unica soluzione possibile era rappresentata dalle staffette dei cani slitta, al tempo utilizzate per trasportare la posta. Balto fu solo l’ultimo degli sled-dog che si avvicendarono in questa corsa verso la salvezza.Storia in podcast di Focus celebra il più grande amico dell’uomo, il cane, in un ciclo di brevi podcast in cui racconta la vita di alcuni dei cani più famosi della Storia. La nostra convivenza con i quattro zampe si perde nella notte dei tempi, l’origine del rapporto fra le due specie si colloca fra 30.000 e 36.000 anni fa.Interpretato da Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
8/10/20220 minutos, 0 segundos
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Le grandi questioni del clima e dell’ambiente. Focus Next 30

Il Clima e l'Ambiente sono due grandi tematiche di cui si è cominciato a parlare in maniera strutturata dalla seconda metà del '900. A partire dagli Anni '70 sono stati compiuti molti passi avanti, mentre negli ultimi tre decenni il cambiamento climatico è diventata una questione globale, tra le massime priorità dell'agenda internazionale. Per Storiainpodcast, Margherita Bianchi (responsabile del programma "Energia, clima e risorse" all’Istituto Affari Internazionali), ripercorre le fasi più interessanti di un percorso universale per costruire lo sviluppo sostenibile: i gas serra e le responsabilità globali; la Conferenza COP 21 a Parigi e l’Accordo di Parigi; l'ultima Cop di Glasgow.Focus compie i suoi primi 30 anni e guarda al futuro con Focus Next 30, una serie di podcast sui grandi temi della scienza, della tecnologia e dell’ambiente, che prendono spunto da articoli pubblicati sulla rivista.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
3/10/20220 minutos, 0 segundos
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Vulcani, le grandi eruzioni. Focus Next 30

Focus compie i suoi primi 30 anni e guarda al futuro con Focus Next 30, una serie di podcast sui grandi temi della scienza, della tecnologia e dell’ambiente, che prendono spunto da articoli pubblicati sulla rivista.In che modo nella storia i vulcani hanno impattato nell’evoluzione dell’uomo e del clima? Luigi Bignami – geologo, divulgatore scientifico e autore televisivo – ne parla in questo avvincente podcast.Per Storiainpodcast, Bignami racconta le più grandi e catastrofiche eruzioni della storia: quella del Lago Toba, che mise a rischio l’esistenza umana sulla Terra, del Monte Pignatubo, del Monte Tambora, del Monte Krakatoa, del vulcano Laki, del Monte Saint Helen e del vulcano a Tonga.Le eruzioni vulcaniche sono causate dalla pressione del gas disciolto all’interno del magma: quando questa oltrepassa il limite che la crosta può sopportare, il vulcano erutta. Nel mondo, una persona su 20 vive nella zona limitrofa a un vulcano in attività. A seconda del suo grado di irrequietezza, un vulcano si dice attivo (erutta regolarmente), dormiente (apparentemente calmo, ma potrebbe eruttare di nuovo) o estinto (calma piatta, da molto tempo). Esistono vulcani terrestri e altri sottomarini, che con la loro attività danno origine a nuove isole.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
26/9/20220 minutos, 0 segundos
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Peritas. Cani nella storia

Questo podcast è dedicato a Peritas – un molosso da combattimento – appartenuto ad Alessandro III di Macedonia, passato alla storia come Alessandro Magno. Il condottiero era talmente affezionato al suo cane che quando Peritas morì, nel 326 a.C., in suo ricordo decise di dare il suo nome a una città.Storia in podcast di Focus celebra il più grande amico dell’uomo, il cane, in un ciclo di brevi podcast in cui racconta la vita di alcuni dei cani più famosi della Storia. La nostra convivenza con i quattro zampe si perde nella notte dei tempi, l’origine del rapporto fra le due specie si colloca fra 30.000 e 36.000 anni fa.Interpretato da Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
19/9/20220 minutos, 0 segundos
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La Legione straniera francese - Seconda parte

Si racconta che solo tre cose sopravvivano nel deserto: i serpenti, gli scorpioni e i legionari. Il riferimento è ai soldati della Legione straniera francese, o semplicemente Légion étrangère, corpo militare d’élite composto da uomini “senza patria”. L’avventura della Legione straniera iniziò nel XIX secolo tra le dune del Sahara algerino e il suo controverso mito, amplificato dalla letteratura e dal cinema, non è ancora passato.La Legione straniera di oggi è diventata un corpo altamente addestrato, che mantiene alcune regole, obblighi e consuetudini del passato, ma è paragonabile, quanto a livello d’addestramento e determinazione, al SAS britannico o al Navy Seal americano.A raccontarcela su Storia in Podcast è il diplomatico Domenico Vecchioni, autore del libro “Legione straniera. Storia, regole e personaggi” Domenico Vecchioni (Diarkos).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
12/9/20220 minutos, 0 segundos
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La Legione straniera francese - Prima parte

La Legione straniera, corpo militare dell’esercito francese, fondato nel 1831 dal re Luigi Filippo, ha sempre infiammato la fantasia delle giovani generazioni, attratte dalla leggenda che la circondava, interessate dal mistero che l’avvolgeva, affascinate dalle prospettive che schiudeva: la possibilità di una nuova identità, una nuova vita, un nuovo futuro, di avventure e viaggi in luoghi esotici. Nell’immaginario collettivo il legionario era un uomo che fuggiva da qualcuno o da qualcosa o che aveva conti con la giustizia da regolare o un amore sfortunato da dimenticare.Il diplomatico Domenico Vecchioni racconta per Storia in podcast la storia di un corpo diventato leggenda. Entrando nella Legione, il volontario diventava un’altra persona, gli venivano cancellate tutte le sue colpe e le sue pene, aveva una nuova patria per cui combattere e morire, secondo il celebre motto: Legio Patria Nostra («La Legione è la nostra Patria»). Domenico Vecchioni ha scritto per i tipi di Diarkos “Legione straniera. Storia, regole e personaggi”.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
12/9/20220 minutos, 0 segundos
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Hachiko. Cani nella storia

Il secondo podcast sui cani più famosi è dedicato a Hachiko, una storia di fedeltà. Come ascolterete Hachiko rese la sua razza (Akita) un simbolo del Giappone. Dopo la morte del suo padrone, nel 1925, il cane lo aspettò ogni giorno all’uscita del metrò per diversi anni.Storia in podcast di Focus celebra il più grande amico dell’uomo, il cane, in un ciclo di brevi podcast in cui racconta la vita di alcuni dei cani più famosi della Storia. La nostra convivenza con i quattro zampe si perde nella notte dei tempi, l’origine del rapporto fra le due specie si colloca fra 30.000 e 36.000 anni fa.Interpretato da Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
5/9/20220 minutos, 0 segundos
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Laika. Cani nella storia

Storia in podcast di Focus celebra il più grande amico dell’uomo, il cane, in un ciclo di brevi podcast in cui racconta la vita di alcuni dei cani più famosi della Storia. La nostra convivenza con i quattro zampe si perde nella notte dei tempi, l’origine del rapporto fra le due specie si colloca fra 30.000 e 36.000 anni fa.Il primo podcast è dedicato a Laika, uno dei nomi con cui è nota una cagnetta – metà Husky e metà Terrier – che passò alla storia come il primo essere vivente a visitare l’universo. Nata a Mosca nel 1954 sarebbe morta nello spazio il 3 novembre 1957. Jurij Gagarin fu il primo uomo ad andare nel cosmo, ma il primato assoluto è detenuto dalla cagnolina Laika.Interpretato da Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
29/8/20220 minutos, 0 segundos
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Donne e spionaggio

Lo spionaggio, per la sua stessa natura fatta di intrighi e sotterfugi, affascina da sempre i lettori e gli spettatori, intrattenuti da personaggi inventati divenuti ormai vere e proprie icone. Ma la realtà spesso supera anche la più fervida fantasia di scrittori e sceneggiatori. Grazie a fonti d’archivio, come le relazioni sulle attività di spionaggio e i resoconti degli interrogatori delle spie arrestate che sono stati desecretati negli ultimi anni, il giornalista Gabriele Faggioni ha ricostruito la vita di numerose donne che dimostrarono notevoli abilità nella raccolta di informazioni a favore dei servizi segreti. Queste agenti seppero emergere in un settore dominato dagli uomini grazie alla loro intelligenza, bellezza e tenacia, in un’ampia rosa che va dalle più conosciute, come Mata Hari, a donne che ricordiamo solo grazie a poche righe in un articolo di giornale.Per Storiainpodcast, Gabriele Faggioni racconta le vicende di cinque donne: Louise de Bettignes, Luisa Zeni, Margot Nadau, Camilla Agliardi e Hekmat Fahmy.Louise de Bettignes, nata nel 1880 in una famiglia aristocratica nella Francia settentrionale, fu arruolata nei servizi segreti britannici, per i quali gestì una rete di spie in Belgio occupata dalle truppe tedesche durante la Grande Guerra. La sua rete ebbe un successo sbalorditivo, ma fu scoperta dagli agenti del controspionaggio tedesco e smantellata nel settembre 1915. Louise e Léonie furono processate e condannate da un tribunale tedesco a lunghe pene detentive.Luisa Zeni nacque in Provincia di Trento nel 1897. Svolse una brillante missione di spionaggio per conto dei nostri servizi segreti nella città austriaca di Innsbruck dal 20 maggio all’agosto 1915.Margot Nadau, cittadina tedesca, era un’affascinante e scaltra giovane donna, che andò a risiedere a Varsavia, dove lavorò come spia per conto forse della Germania. Il suo caso ebbe una risonanza internazionale per la sua tragica morte. La polizia suppose che un ufficiale polacco l’aveva uccisa dopo aver scoperto che lei lo aveva usato “per estorcere notizie militari segrete”.Camilla Agliardi, nata a Rezzano nel 1897, fu coinvolta in un caso di spionaggio assieme all’amico Ugo Traviglia, sottufficiale della Regia Marina, che secondo le indagini svolte dai Carabinieri avessero consegnato documenti segreti alla Francia in cambio di denaro. Entrambi furono condannati l’11 maggio 1933 a morte. Il giorno seguente avvenne l’esecuzione del Traviglia, mentre la condanna di Camilla Agliardi fu commutata dal re Vittorio Emanuele in ergastolo.Nel variegato mondo dello spionaggio in Egitto non poteva mancare un’affascinante ballerina del ventre, Hekmat Fahmy, che lavorava in un esclusivo locale notturno del Cairo. Tra i suoi estimatori vi era il maggiore Smith, stanziato presso il quartier generale britannico, il quale divenne il suo amante. Questo ufficiale non sapeva che Fahmy era anche una spia della Fratellanza Musulmana e la più importante informatrice degli agenti tedeschi Epper e Montkaster dei servizi segreti militari (Abwehr). “Operazione Condor o Saalam”.Lo storico Gabriele Faggioni ha scritto nel 2022 per la casa editrice Odoya il saggio “Spionaggio femminile nel Novecento”.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale: Guerre e conflitti------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
22/8/20220 minutos, 0 segundos
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Gioacchino Murat - Quarta parte

Nel 1814, Murat mise i suoi soldati a disposizione dell’Austria contro la Francia. Per Napoleone fu uno shock: non immaginava che il cognato, spalleggiato dalla stessa Carolina Bonaparte, fosse pronto a pugnalarlo, pur di restare in sella. In sella però non ci rimasero: persero tutto (Murat anche la vita) dopo il Congresso di Vienna. Gli ultimi anni di Murat sono raccontati da Renata De Lorenzo, docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Il podcast è composto di 4 puntate: - Murat, da figlio di locandieri a Generale. L’incontro con Napoleone (Prima parte). - Le idee di Murat e il mondo nuovo (Seconda parte). - Murat, Re di Napoli (Terza parte). - Gli ultimi anni di Murat e la sua eredità (Quarta parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale: La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Gioacchino Murat - Terza parte

Quando Napoleone offrì a Gioacchino Murat l’opportunità di diventare re, gli chiese di scegliere tra il regno portoghese e quello napoletano. Quest’ultimo, comprendente tutto il Sud Italia a esclusione della Sicilia, era stato strappato nel 1805 ai Borbone (riparati appunto nell’isola). Al loro posto, a Napoli, si era insediato Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone. Quando, tre anni più tardi, l’imperatore francese conquistò il Portogallo e la Spagna, Giuseppe fu “promosso” al trono spagnolo. Fra i due scettri vacanti, Murat optò per quello napoletano.Per Storia in Podcast, Gioacchino Murat è raccontato da Renata De Lorenzo docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Il podcast è composto di 4 puntate: - Murat, da figlio di locandieri a Generale. L’incontro con Napoleone (Prima parte). - Le idee di Murat e il mondo nuovo (Seconda parte). - Murat, Re di Napoli (Terza parte). - Gli ultimi anni di Murat e la sua eredità (Quarta parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale: La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Gioacchino Murat - Seconda parte

Come c’era arrivato un francese sul trono di Napoli? La risposta è da cercare nelle relazioni tra Gioacchino e Napoleone. Murat era nato nel 1767 a Labastide-Fortunière, piccolo borgo ai piedi dei Pirenei francesi oggi chiamato Labastide-Murat. Dopo un periodo di studi in seminario si era dato alla carriera militare, dimostrando audacia e invidiabili doti di cavallerizzo. Poi, con l’ascesa di Napoleone, si affermò come uno dei suoi ufficiali più capaci. Il legame tra i due uomini d’arme si consolidò quando Murat sposò la bella Carolina, sorella di Bonaparte (1800).Per Storiainpodcast, la vicenda di Gioacchino Murat è raccontata da Renata De Lorenzo, docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Il podcast è composto di 4 puntate: - Murat, da figlio di locandieri a Generale. L’incontro con Napoleone (Prima parte). - Le idee di Murat e il mondo nuovo (Seconda parte). - Murat, Re di Napoli (Terza parte). - Gli ultimi anni di Murat e la sua eredità (Quarta parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale: La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Gioacchino Murat - Prima parte

Nei primi anni dell’800, dopo decenni di cattiva amministrazione, Napoli visse una stagione di grande splendore. Artefice di questa rinascita Gioacchino Murat, il comandante francese messo sul trono dal cognato Napoleone. Nel 1815, dopo essersi reso conto che, con il ritorno di Napoleone, il Congresso di Vienna gli avrebbe tolto il Regno di Napoli, decise di mettersi alla testa degli italiani per unificare tutta la Penisola sotto un solo scettro e per espellere gli stranieri. Alla guida del suo esercito, numeroso e ben addestrato, occupò lo Stato della Chiesa e andò a scontrarsi con gli austriaci in Romagna dopo aver occupato Bologna. Per Storiainpodcast, la vicenda di Gioacchino Murat (1767-1815), re di Napoli – con il nome di Gioacchino Napoleone – e maresciallo dell’Impero con Napoleone Bonaparte, raccontata da Renata De Lorenzo, docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Dal maggio 2010 è Presidente della Società Napoletana di Storia Patria.Il podcast è composto di 4 puntate: - Murat, da figlio di locandieri a Generale. L’incontro con Napoleone (Prima parte). - Le idee di Murat e il mondo nuovo (Seconda parte). - Murat, Re di Napoli (Terza parte). - Gli ultimi anni di Murat e la sua eredità (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale: La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Lorenzo il Magnifico - Quarta parte

Lorenzo era di fatto l’ago della bilancia nelle complesse relazioni fra gli Stati più forti della Penisola. Anche agli occhi dei sovrani europei il Magnifico era diventato ormai il re senza corona di Firenze, fondatore di una “politica dell’equilibrio” fatta di alleanze, accordi e conquiste. Ma i giorni d’oro stavano per finire. Dopo la morte di Lorenzo, l’inetto figlio Piero non riuscì a evitare la discesa in Italia del re di Francia Carlo VIII (1494).A raccontarci gli ultimi anni di Lorenzo il Magnifico è Eleonora Plebani, docente di Storia medievale alla Sapienza di Roma, Il podcast è in 4 puntate: - Firenze al tempo di Lorenzo il Magnifico (Prima parte). - Lorenzo il Magnifico, il matrimonio con gli Orsini e i primi anni di Governo (Seconda parte). - Lorenzo il Magnifico, la Chiesa, i Pazzi e la congiura (Terza parte). - Lorenzo il Magnifico, Napoli, la pace e i suoi ultimi anni (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Lorenzo il Magnifico - Terza parte

Nel 1478, il potere di Lorenzo il Magnifico è ben saldo ma non mancano forti opposizioni al suo governo, che tramano nell’ombra. Così il 26 novembre, all’uscita dalla messa nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, avviene l’attacco più sanguinoso sferrato contro i Medici, sotto i cui colpi Lorenzo resta ferito e il fratello Giuliano muore. La vendetta parte fulminea: i cospiratori, primi fra tutti Francesco de’ Pazzi e l’arcivescovo Salviati, vengonoimpiccati ed esposti alle finestre di Palazzo della Signoria. A raccontarci la Congiura dei Pazzi è Eleonora Plebani, docente di Storia medievale alla Sapienza di Roma.Il podcast è in 4 puntate: - Firenze al tempo di Lorenzo il Magnifico (Prima parte). - Lorenzo il Magnifico, il matrimonio con gli Orsini e i primi anni di Governo (Seconda parte). - Lorenzo il Magnifico, la Chiesa, i Pazzi e la congiura (Terza parte). - Lorenzo il Magnifico, Napoli, la pace e i suoi ultimi anni (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Lorenzo il Magnifico - Seconda parte

Per i Medici, come per tutte le famiglie italiche del ’400, l’interesse principale era rafforzare il potere dei propri membri. Grazie a Lorenzo, Firenze finì per godere in tutta Europa di grande prestigio culturale e politico. Merito anche dei consigli matrimoniali che gli diede la madre: Clarice Orsini fu infatti una sua scelta. L’impacciata ragazza aveva ricevuto un’educazione rigida e religiosa, ma possedeva i nobili natali che avrebbero aperto ai Medici la cerchia patrizia romana. E, contro ogni pronostico, il matrimonio funzionò: dall’unione nacquero dieci figli e anche la reputazione di Lorenzo ne uscì migliorata.Eleonora Plebani, docente di Storia medievale alla Sapienza di Roma, ripercorre la storia di Lorenzo il Magnifico, protagonista della storia fiorentina quattrocentesca.Il podcast è in 4 puntate: - Firenze al tempo di Lorenzo il Magnifico (Prima parte). - Lorenzo il Magnifico, il matrimonio con gli Orsini e i primi anni di Governo (Seconda parte). - Lorenzo il Magnifico, la Chiesa, i Pazzi e la congiura (Terza parte). - Lorenzo il Magnifico, Napoli, la pace e i suoi ultimi anni (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Lorenzo il Magnifico - Prima parte

Lorenzo de’ Medici, il Magnifico, ha dato vita a un mito che è durato secoli, prima che gli studiosi moderni riuscissero a scalfirlo. Scaltro diplomatico o crudele antilibertario? Generoso mecenate o genio della propaganda? Precoce talento letterario o rimatore dilettante? Abile banchiere o amministratore non del tutto capace e non proprio onesto dei beni della famiglia e della Repubblica di Firenze? Qual è la verità sul Magnifico protagonista della storia d’Italia di fine Quattrocento? Eleonora Plebani racconta per Storiainpodcast Lorenzo il Magnifico, protagonista della storia fiorentina quattrocentesca.Eleonora Plebani è docente di Storia medievale alla Sapienza di Roma, dove si occupa di basso Medioevo con particolare riferimento alla storia fiorentina quattrocentesca e ai rapporti politico-diplomatici tra Firenze e Roma.Il podcast è in 4 puntate: - Firenze al tempo di Lorenzo il Magnifico (Prima parte). - Lorenzo il Magnifico, il matrimonio con gli Orsini e i primi anni di Governo (Seconda parte). - Lorenzo il Magnifico, la Chiesa, i Pazzi e la congiura (Terza parte). - Lorenzo il Magnifico, Napoli, la pace e i suoi ultimi anni (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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A 50 anni dal film “Il Padrino”

Mezzo secolo fa uscì nelle sale cinematografico il film di Francis Ford Coppola “Il Padrino”, tratto dal libro di Mario Puzo, un successo planetario destinato a fondare il mito di Cosa nostra con cui facciamo i conti tuttora. In questo podcast, Rosario Giovanni Scalia – autore con lo storico delle organizzazioni criminali Antonio Nicaso, del libro “Il mito di Cosa Nostra. La vera storia del Padrino e di come ha cambiato noi e la Mafia”, edito da Solferino, – racconta a Storiainpodcast le vicende che hanno portato alla realizzazione del lungometraggio, una chiave di lettura fondamentale per capire la mafia di oggi. Nicaso ricorda le storie dei principali artefici del film, i boicottaggi della mafia, i compromessi fatti per girare a New York, i capricci di Marlon Brando e l’ira di Frank Sinatra.Rosario Giovanni Scalia è visiting professor alla Rutgers University e sta completando una tesi di dottorato sui miti mafiosi al Middlebury College. Ha pubblicato alcuni saggi sul tema delle narrative e dell’immaginario mafioso.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Cristoforo Colombo - Terza parte

Quale modo migliore di rivivere i viaggi di Cristoforo Colombo? Leggendo, per esempio, il diario di bordo della sua prima avventurosa esplorazione iniziata nell’estate del 1492 e culminata nel celebre 12 ottobre 1492, giorno in cui fu avvistata l’isola di Guanahani, oggi San Salvador (ma, ricordiamo, non vi certezza su quale sia stata la prima isola di sbarco). Lo facciamo, nella terza puntata del podcast dedicato a Cristoforo Colombo, assieme allo storico Antonio Musarra, docente di Storia medievale presso La Sapienza di Roma. Dopo i suoi lunghi quattro viaggi, Colombo finì i suoi giorni, in disgrazia, nel 1506 a Valladolid.Il podcast su Cristoforo Colombo è diviso in tre puntate:- Colombo: La pratica dell’arte marinara (Prima parte).- Colombo: Le carte di navigazione e la genesi del suo progetto (Seconda parte).- Colombo: I suoi quattro viaggi e la morte (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
24/7/20220 minutos, 0 segundos
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Cristoforo Colombo - Seconda parte

Come nacque il progetto di esplorazione di Cristoforo Colombo? Anche dalle sue letture: Il Milione di Marco Polo, l’Imago mundi di Pierre d’Ailly e la Historia rerum ubique gestarum di papa Pio II Piccolomini furono probabilmente tra i principali elementi che stimolarono la curiosità e l’ambizione di Colombo per la ricerca di una rotta più breve verso le Indie, navigando verso ovest e attraversando l’Oceano. La credenza popolare voleva che il vecchio continente avesse una più ampia estensione, e che la lunghezza del circolo massimo fosse inferiore rispetto alla realtà. Nella seconda puntata del podcast su Cristoforo Colombo Antonio Musarra, docente di Storia medievale presso La Sapienza di Roma, racconta come questi suoi libri fossero pieni zeppi di annotazioni e postille. Il podcast su Cristoforo Colombo è diviso in tre puntate:- Colombo: La pratica dell’arte marinara (Prima parte).- Colombo: Le carte di navigazione e la genesi del suo progetto (Seconda parte).- Colombo: I suoi quattro viaggi e la morte (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Cristoforo Colombo - Prima parte

Santo o avanzo di galera? Nato a Genova nel 1451, Cristoforo Colombo è stato un grande navigatore italiano che deve la sua fama alla scoperta del continente americano. La sua figura ha subito negli ultimi anni una profonda revisione in negativo: Colombo è stato infatti “spogliato” dalle interpretazioni ottocentesche che lo avevano trasformato in una sorta di eroe. Ma sulla sua biografia c’è ancora molta confusione: chi è stato davvero Cristoforo Colombo? In questa prima puntata del podcast (in tre parti) Antonio Musarra, docente di Storia medievale presso La Sapienza di Roma, ci accompagna – documenti e fonti alla mano – nella Genova dove era nato (sì, Colombo era certamente genovese).Il podcast su Cristoforo Colombo è diviso in tre puntate:- Colombo: La pratica dell’arte marinara (Prima parte).- Colombo: Le carte di navigazione e la genesi del suo progetto (Seconda parte).- Colombo: I suoi quattro viaggi e la morte (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Italia e la Coppa Davis conquistata in Cile

Il 19 dicembre del 1976 la nazionale italiana di tennis si aggiudicò la mitica Coppa Davis, il più prestigioso torneo riservato alle nazionali maschili che si disputa dal 1900. La finale vinta contro la nazionale cilena si disputò a Santiago del Cile e fu preceduta da grandi polemiche nel nostro Paese. Ci furono numerose proteste da parte di chi non riteneva giusto partecipare a quella manifestazione sportiva ospitata dal Cile, governato da tre anni da una dittatura sanguinaria capeggiata dal generale Augusto Pinochet, che l’11 settembre del 1973 aveva deposto il presidente democraticamente eletto Salvador Allende.Quella squadra era formata da Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti, Antonio Zugarelli e dal capitano-non giocatore Nicola Pietrangeli. In questo podcast, il giornalista ed esperto di tennis Claudio Giua – autore per La Repubblica della rubrica Monday’s Net – ricorda la vicenda che portò l’Italia ha vincere la prima, e per ora unica, Coppa Davis della sua storia.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
17/7/20220 minutos, 0 segundos
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Zoff e Tardelli. Ricordi Mundial

L’11 luglio 1982 la nazionale italiana di calcio vinse la Coppa del Mondo, disputatasi in Spagna, battendo la Germania Ovest in finale con il risultato di 3 a 1. Due campioni, Dino Zoff – capitano e portiere – e Marco Tardelli – centrocampista – raccontano i ricordi di quella meravigliosa avventura compiuta dalla squadra capitanata dal Commissario tecnico Enzo Bearzot.L’audio è tratto da due podcast pubblicati da Storiainpodcast lo scorso anno: Parla Dino Zoff e Parla Marco Tardelli.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
10/7/20220 minutos, 0 segundos
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Marco Polo - Terza parte

Pur essendo un mercante, Marco Polo aveva anche un interesse che oggi chiameremmo “antropologico”: era un grande osservatore dei costumi e delle genti che incontrava sul suo cammino. Il fatto di essere partito molto giovane e di non essere un ecclesiastico consentì a Marco Polo di avere uno sguardo aperto e senza pregiudizi. E di saperlo raccontare.Marco Polo fu il viaggiatore italiano più famoso nel mondo: raggiunse la Cina nel XIII secolo lungo la Via della seta, trasformando la sua avventura in un best seller: Il Milione, dettagliato resoconto del suo viaggio in Asia. Per Storia in Podcast Marina Montesano, docente di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Messina, racconta la vicenda del leggendario viaggiatore che per primo raccontò le meraviglie dell’Oriente. - Marco Polo: Vita e primi viaggi sulla “Via della Seta” (Prima parte). - Marco Polo: I mongoli, i commerci e i primi viaggi verso la Cina (Seconda parte). - Marco Polo: Le peculiarità de Il Milione (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Marco Polo - Seconda parte

Nel Medioevo percorrere la Via della seta, la rete di strade che univa il Mediterraneo al Celeste Impero passando per l’Asia Centrale, significava viaggiare per mesi o anni, sfidando i predoni e le insidie del clima. Pochi partivano, ancor meno tornavano. Tra questi vi furono due mercanti veneziani, Niccolò e Matteo Polo, che nel 1266 raggiunsero la Cina, in quel momento governata da un nipote del condottiero mongolo Gengis Khan, Kublai. Entrarono nelle grazie del sovrano e ottennero un salvacondotto per tutte le terre controllate dai Mongoli, che si estendevano dall’Estremo oriente ai confini dell’Europa. In cambio il Khan cinese pretese che i due mercanti lo mettessero in contatto con il papa. Più che al ruolo di ambasciatori, i due Polo erano interessati a un legame commerciale con l’Oriente e si affrettarono – si fa per dire – a tornare a Venezia per poi ripartire per la Cina. Si era oramai nel 1271 e all’impresa si aggiunse il figlio di Niccolò, Marco, di soli 17 anni.Marina Montesano, Professoressa ordinaria di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Messina e autrice di diverse importanti opere sul periodo, ripercorre, in questo podcast, con grande maestria, le tappe fondamentali della cristianizzazione in Europa e in Italia, ponendo l’attenzione su come l’affermazione della Chiesa, in quanto istituzione, raramente abbia coinciso con la vera evangelizzazione della società del tempo. - Marco Polo: Vita e primi viaggi sulla “Via della Seta” (Prima parte). - Marco Polo: I mongoli, i commerci e i primi viaggi verso la Cina (Seconda parte). - Marco Polo: Le peculiarità de Il Milione (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Marco Polo - Prima parte

Marco Polo, il viaggiatore italiano più famoso nel mondo, nel XIII secolo raggiunse la Cina lungo la Via della seta, trasformando la sua avventura in un best seller: Il Milione, dettagliato resoconto del suo viaggio in Asia. Per Storia in podcast, la Professoressa Marina Montesano racconta la vicenda del leggendario viaggiatore che per primo raccontò le meraviglie dell’Oriente.Marina Montesano, docente ordinaria di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Messina e autrice di diverse importanti opere sul periodo, ripercorre, in questo podcast, con grande maestria, le tappe fondamentali della cristianizzazione in Europa e in Italia, ponendo l’attenzione su come l’affermazione della Chiesa, in quanto istituzione, raramente abbia coinciso con la vera evangelizzazione della società del tempo. - Marco Polo: Vita e primi viaggi sulla “Via della Seta” (Prima parte). - Marco Polo: I mongoli, i commerci e i primi viaggi verso la Cina (Seconda parte). - Marco Polo: Le peculiarità de Il Milione (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Udo Gumpel. Il cacciatore di nazisti - Seconda parte

“Il governo italiano decise di non consegnare gli atti delle stragi di Sant’Anna e di Marzabotto…”. Perché? Ce lo spiega il giornalista tedesco Udo Gumpel che si occupa da anni delle stragi nazifasciste riuscendo a ottenere la riapertura di azioni giudiziarie nei confronti di ex ufficiali delle SS rintracciati nelle loro città di residenza dopo lunghe e pazienti ricerche. Grazie a lui sono stati portati alla luce i casi di Albert Meier e Klaus Konrad, responsabili delle stragi di Marzabotto e San Polo e quello di Gerhard Sommer, tenente della 16^ Divisione SS, tra i responsabili dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema del 12 agosto 1944, nel quale vennero trucidati 560 civili italiani.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
27/6/20220 minutos
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Udo Gumpel. Il cacciatore di nazisti - Prima parte

"Mi ricordo le facce di queste persone...": Udo Gumpel, giornalista tedesco corrispondente dall’Italia per il Canale N-TV e per la TV tedesca RTL (infoNetwork) racconta la sua storia. Grazie a lui sono stati portati alla luce i casi di Albert Meier e Klaus Konrad, responsabili delle stragi di Marzabotto e San Polo e quello di Gerhard Sommer, tenente della 16^ Divisione SS, tra i responsabili dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema del 12 agosto 1944, nel quale vennero trucidati 560 civili italiani. Il reporter si occupa delle stragi nazifasciste e in tanti casi si deve a lui la riapertura di azioni giudiziarie nei confronti di ex ufficiali delle SS rintracciati nelle loro città di residenza dopo lunghe e pazienti ricerche. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
27/6/20220 minutos, 0 segundos
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La massoneria in Italia - Quarta parte

1914: il mondo è scosso dai venti di guerra e il Grande Oriente d’Italia prende una posizione interventista (la guerra viene vista come uno strumento per completare il processo risorgimentale). I massoni propongono anche la costituzione di una Società delle nazioni, ovvero un organo di governo dell’intera Europa. Si pensa persino alla bandiera, molto simile a quella adottata oggi dall’Unione Europea. Aldo A. Mola ricostruisce la massoneria nel Novecento, fino all’autoscioglimento avvenuto nel 1925. Mola è autore del libro “Storia della massoneria in Italia. 1717-2018. Tre secoli di un Ordine iniziatico” (2018) per Bompiani.Le parti del podcast sono: la genesi, l’età napoleonica, l’epoca post-unitaria e l’autoscioglimento della massoneria avvenuto nel 1925.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/6/20220 minutos, 0 segundos
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La massoneria in Italia - Terza parte

È il 1861 e viene proclamato il Regno d’Italia: dopo il lungo processo risorgimentale, il nostro Paese è finalmente unito. Non si può dire lo stesso della massoneria: esistono alcune logge massoniche (la Loggia Trionfo Ligure e la Loggia Ausonia, per esempio) ma non esiste una massoneria organizzata. È in questo momento che nasce il Grande Oriente Italiano (poi diventato Grande Oriente d’Italia. Ce lo racconta il più grande esperto dell’argomento Aldo A. Mola che ha scritto per Bompiani nel 2018 “Storia della massoneria in Italia. 1717-2018. Tre secoli di un Ordine iniziatico”. La serie è divisa in 4 parti: la genesi, l’età napoleonica, l’epoca post-unitaria e l’autoscioglimento della massoneria avvenuto nel 1925.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/6/20220 minutos, 0 segundos
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La massoneria in Italia - Seconda parte

Se alla fine del ’700 si era imposta una massoneria di tipo aristocratico, con l’età napoleonica cambia tutto: la massoneria diventa strumento personale di Napoleone Bonaparte divenuto imperatore, e si apre anche in Italia una nuova stagione. Ad accompagnarci in questo percorso in 4 parti è Aldo A. Mola uno dei più grandi esperti sul tema, autore per Bompiani del libro “Storia della massoneria in Italia. 1717-2018. Tre secoli di un Ordine iniziatico” (2018). Ecco i temi delle 4 puntate: la genesi, l’età napoleonica, l’epoca post-unitaria e l’autoscioglimento della massoneria avvenuto nel 1925.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/6/20220 minutos, 0 segundos
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La massoneria in Italia - Prima parte

Aldo A. Mola, il più noto e riconosciuto storico della massoneria in Italia, ci accompagna in questo viaggio in quattro puntate che ripercorre la parabola della massoneria nel nostro Paese fin dal suo arrivo dall’Inghilterra attorno al 1730. Dove approdò? Nel Granducato dove si stava assistendo al declino della dinastia dei Medici.Aldo A. Mola ha scritto per Bompiani nel 2018 “Storia della massoneria in Italia. 1717-2018. Tre secoli di un Ordine iniziatico”. La serie è divisa in 4 parti: la genesi, l’età napoleonica, l’epoca post-unitaria e l’autoscioglimento della massoneria avvenuto nel 1925.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/6/20220 minutos, 0 segundos
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Russia segreta: dagli Zar ai Soviet - Seconda parte

Richard Sorge fu una delle più abili spie durante la Seconda guerra mondiale: al servizio dei sovietici, operò in Giappone sotto copertura avvalendosi di un’ampia rete di complici. Si apre con la sua figura la seconda puntata del podcast dedicato ai servizi segreti in Russia. In un appassionante viaggio nel tempo, il giornalista Mirko Molteni, partendo dalla Polizia segreta fondata nel lontano sedicesimo secolo dallo zar Ivan il Terribile, giunge a raccontarci le vicende del KGB, il servizio segreto sovietico di cui ha fatto parte l’attuale presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. La Polizia repressiva, l’Ochrana che va all’estero, la Ceka contro i complotti, le infiltrazioni d’eccezione e il KGB a tutto campo: sono le parti in cui si sviluppa il racconto.Mirko Molteni, giornalista e saggista di storia aeronautica e militare, collabora col quotidiano “Libero” e con varie riviste. Per le edizioni Odoya ha scritto nel 2012 “L’aviazione italiana 1940-1945”, primo di vari libri. Sempre per Odoya: “Un secolo di battaglie aeree”, “Storia dei grandi esploratori”, “Le ali di Icaro” e “Dossier Caporetto”. Per Greco e Greco: “Furia celtica”. Nel 2018, per Newton Compton la sua enciclopedica “Storia dei servizi segreti”, su intelligence e spie dall’antichità fino a oggi.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
13/6/20220 minutos, 0 segundos
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Russia segreta: dagli Zar ai Soviet - Prima parte

I Servizi segreti in Russia, grandi protagonisti durante la Guerra Fredda durata più di mezzo secolo tra Russia e Stati Uniti d’America, hanno le loro radici nelle epoche degli Zar. In un appassionante viaggio nel tempo, il giornalista Mirko Molteni, partendo dalla Polizia segreta fondata nel lontano sedicesimo secolo dallo Zar Ivan IV detto “Il Terribile”, giunge a raccontarci le vicende del KGB, il servizio segreto sovietico di cui ha fatto parte l’attuale Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. La Polizia repressiva, l’Ochrana che va all’estero, la Ceka contro i complotti, le infiltrazioni d’eccezione e il KGB a tutto campo: sono le parti in cui si sviluppa il racconto.Mirko Molteni, giornalista e saggista di storia aeronautica e militare, collabora col quotidiano “Libero” e con varie riviste. Per le edizioni Odoya ha scritto nel 2012 “L’aviazione italiana 1940-1945”, primo di vari libri. Sempre per Odoya: “Un secolo di battaglie aeree”, “Storia dei grandi esploratori”, “Le ali di Icaro” e “Dossier Caporetto”. Per Greco e Greco: “Furia celtica”. Nel 2018, per Newton Compton la sua enciclopedica “Storia dei servizi segreti”, su intelligence e spie dall’antichità fino a oggi.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
13/6/20220 minutos, 0 segundos
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Il Giubileo di Platino e il futuro della Monarchia in UK. Di Antonio Caprarica

Quando nei libri di Storia apparirà il racconto di questi ultimi anni terribili, tra pandemia e guerra in Ucraina, uno storico spiegherà come negli anni della Covid e della Brexit, il perno attorno al quale i britannici possono raccogliersi resta ancora una volta la monarchia, nella persona di Elisabetta II, una donna di 96 primavere (è nata il 21 aprile 1926) che regna da 70 anni (è salita al trono il 6 febbraio 1952, dopo la morte del padre Giorgio VI) e ha visto più cose di qualunque politico dei giorni nostri. Da febbraio di quest’anno sono partiti i festeggiamenti per il Giubileo di Platino della sovrana, culminati nella spettacolare parata Trooping the Colour del 2 giugno 2022.Antonio Caprarica, giornalista, autore di romanzi, racconti di viaggio e saggi, è un grande esperto della monarchia britannica e per Storiainpodcast traccia un bilancio dell’istituzione al termine delle principali celebrazioni svoltesi nel Regno Unito nell’anno del Giubileo di Platino della Regina Elisabetta II. Ha scritto recentemente per Sperling & Kupfer “William & Harry. Da inseparabili a nemici”. La loro inimicizia diventa storia e va a incidere sulle dinamiche del Palazzo e sul futuro di una Corona indebolita dal declino fisico della regina Elisabetta. In questo nuovo capitolo dell’inesauribile saga dei Windsor Antonio Caprarica ne ricostruisce le fasi più recenti.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un Re------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
9/6/20220 minutos, 0 segundos
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La Regina Elisabetta e i 70 anni di Regno - Quarta parte

Nel 2011 si celebra il grande matrimonio reale dei duchi di Cambridge, William e Kate. Si apre così l’ultimo decennio prima del giubileo dei 70 anni della regina che si festeggia nel giugno del 2022. Che significato ha questo matrimonio per l’intera casa reale? Ce lo spiega, in questa quarta e ultima puntata della serie, Enrica Roddolo, giornalista del Corriere della Sera ed esperta della Royal Family. Roddolo ha scritto tanti libri di successo, ultimo dei quali “Elisabetta & i segreti di Buckingham Palace”, Cairo Editore.Ecco le puntate della serie: - Gli anni di Elisabetta II 1952-1969 (Prima parte) - Gli anni di Elisabetta II 1970-1989 (Seconda parte) - Gli anni di Elisabetta II 1990-2009 (Terza parte) - Gli anni di Elisabetta II 2010-2022 (Quarta parte)A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un Re------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
30/5/20220 minutos, 0 segundos
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La Regina Elisabetta e i 70 anni di Regno - Terza parte

1992: è l’“annus horribilis” per la regina. È proprio lei a definirlo così in un discorso in onore del suo 40simo anniversario sul trono. In quell’anno va in fiamme una parte dell’amato castello di Windsor, ma andarono in frantumi anche i matrimoni reali di Diana e Carlo, di Sarah Ferguson e Andrea… Inizia così la terza puntata della serie dedicata alla regina Elisabetta in occasione dei 70 anni di regno. La voce è di Enrica Roddolo, giornalista del Corriere della Sera ed esperta della Royal Family: Roddolo ha scritto tanti libri di successo, ultimo dei quali “Elisabetta & i segreti di Buckingham Palace”, Cairo Editore.Ecco le puntate della serie: - Gli anni di Elisabetta II 1952-1969 (Prima parte) - Gli anni di Elisabetta II 1970-1989 (Seconda parte) - Gli anni di Elisabetta II 1990-2009 (Terza parte) - Gli anni di Elisabetta II 2010-2022 (Quarta parte)A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un Re------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
30/5/20220 minutos, 0 segundos
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La Regina Elisabetta e i 70 anni di Regno - Seconda parte

Anni ’70 del Novecento: la regina Elisabetta festeggia nel 1977 il suo primo giubileo, quello d'argento per i 25 anni di regno (a giugno 2022 festeggerà invece il giubileo di platino per i 70 anni di regno). Gli anni Sessanta sono stati anni critici anche per le casse reali tanto che da Buckingham Palace arriva la richiesta di un aumento dell’appannaggio della regina. Questo appannerà la popolarità della regina? Inizia così la seconda puntata della serie sulla regina Elisabetta raccontata da Enrica Roddolo, giornalista del Corriere della Sera ed esperta della Royal Family: Roddolo ha scritto tanti libri di successo, ultimo dei quali “Elisabetta & i segreti di Buckingham Palace”, Cairo Editore.Ecco le puntate della serie: - Gli anni di Elisabetta II 1952-1969 (Prima parte) - Gli anni di Elisabetta II 1970-1989 (Seconda parte) - Gli anni di Elisabetta II 1990-2009 (Terza parte) - Gli anni di Elisabetta II 2010-2022 (Quarta parte)A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un Re------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
30/5/20220 minutos, 0 segundos
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La Regina Elisabetta e i 70 anni di Regno - Prima parte

Il 6 febbraio 1952 all’età di 25 anni, alla morte di suo padre Re Giorgio VI, Elisabetta diventa regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth. I primi passi della giovane regina sono raccontati da Enrica Roddolo, esperta di Case Reali, in questa prima puntata di una serie di podcast che ripercorrono, in occasione dei 70 anni di regno, i momenti più importanti della sovrana più longeva della storia della Gran Bretagna. Giornalista del Corriere della Sera e scrittrice, Roddolo è una storica della Royal Family: ha scritto tanti libri di successo, ultimo dei quali “Elisabetta & i segreti di Buckingham Palace”, Cairo Editore.Ecco le puntate della serie: - Gli anni di Elisabetta II 1952-1969 (Prima parte) - Gli anni di Elisabetta II 1970-1989 (Seconda parte) - Gli anni di Elisabetta II 1990-2009 (Terza parte) - Gli anni di Elisabetta II 2010-2022 (Quarta parte)A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un Re------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
30/5/20220 minutos, 0 segundos
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Tutankhamon: il centenario di una scoperta - Quinta parte

Di fronte alla tomba del faraone Tutankhamon Carter fu molto meticoloso: ogni cosa fu catalogata e asportata e ci vollero anni per mettere tutto in salvo. Alla camera funeraria, dove si trovavano i grandi sarcofagi di Tutankhamon, si arrivò nel febbraio del 1923, alla mummia nel 1925, quando Carnarvon era già morto (colpa della maledizione?) e gli ultimi oggetti furono asportati nel 1930.Autore del podcast è Paola Davoli, docente di Egittologia e Antichità Copte all’Università del Salento dove dirige, con Mario Capasso, il Soknopaiou Nesos Project del Centro di Studi Papirologici. E’ autrice di diverse opere.Questi i 5 capitoli del podcast: - I protagonisti della scoperta della tomba di Tutankhamon (Prima parte). - Il giovane faraone Tutankhamon (Seconda parte). - La scoperta della tomba di Tutankhamon (Terza parte). - I quattro sacelli a difesa del Faraone (Quarta parte). - I tre sarcofagi, la mummia e il tesoro (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
23/5/20220 minutos, 0 segundos
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Tutankhamon: il centenario di una scoperta - Quarta parte

Aperta la tomba, trovare il corpo di Tutankhamon non fu uno scherzo: si dovette infatti scoperchiare una sorta di sepolcro matrioska. La mummia del giovane re era alloggiata in un sistema di ben quattro scrigni e quattro meravigliosi sarcofagi incastrati l'uno dentro l'altro fino ad arrivare all'ultimo, realizzato con 110 kg d'oro e incollato da uno spesso strato di resina nera. L’egittologa Paola Davoli ci legge i diari dell’autore della scoperta, Howard Carter. Questo podcast in 5 parti è uno degli appuntamenti dedicati all’Antico Egitto, la cui storia – tra le più longeve del genere umano – è una delle più affascinanti del mondo.Ecco le puntate del podcast sulla scoperta della tomba di Tutankhamon: - I protagonisti della scoperta della tomba di Tutankhamon (Prima parte). - Il giovane faraone Tutankhamon (Seconda parte). - La scoperta della tomba di Tutankhamon (Terza parte). - I quattro sacelli a difesa del Faraone (Quarta parte). - I tre sarcofagi, la mummia e il tesoro (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
23/5/20220 minutos, 0 segundos
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Tutankhamon: il centenario di una scoperta - Terza parte

"Vedi qualcosa?". "Sì, vedo cose meravigliose. Oro, ovunque il luccichio dell'oro!". L’archeologo Howard Carter e il suo mecenate Lord Carnarvon non credono ai loro occhi quando, il 26 novembre 1922, riescono a scrutare la tomba appena scoperta da un piccolo foro. Non era mai stata trovata una tomba egizia intatta: nella Valle dei Re, cimitero dei faraoni nell'antica Tebe (presso l'odierna Luxor), ne erano state portate alla luce 61, meravigliose nelle loro decorazioni, ma vuote. E, come ci spiega l’egittologa Paola Davoli, era solo la prima camera…Il racconto è diviso in 5 parti.- I protagonisti della scoperta della tomba di Tutankhamon (Prima parte).- Il giovane faraone Tutankhamon (Seconda parte).- La scoperta della tomba di Tutankhamon (Terza parte).- I quattro sacelli a difesa del Faraone (Quarta parte).- I tre sarcofagi, la mummia e il tesoro (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
23/5/20220 minutos, 0 segundos
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Tutankhamon: il centenario di una scoperta - Seconda parte

Chi era dunque il faraone Tutankhamon? Di certo sappiamo che salì al trono giovanissimo all’età di 8-9 anni e che morì ad appena 18-19 anni: insomma regnò per circa un decennio ma di quello che accadde in questo tempo sappiamo davvero poco, nonostante l’incredibile corredo della sua tomba. Perché? Ce lo spiega l’egittologa Paola Davoli nella seconda puntata di questo ciclo diviso in 5 parti.- I protagonisti della scoperta della tomba di Tutankhamon (Prima parte).- Il giovane faraone Tutankhamon (Seconda parte).- La scoperta della tomba di Tutankhamon (Terza parte).- I quattro sacelli a difesa del Faraone (Quarta parte).- I tre sarcofagi, la mummia e il tesoro (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
23/5/20220 minutos, 0 segundos
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Tutankhamon: il centenario di una scoperta - Prima parte

Cento anni fa, la scoperta che cambiò la storia dell’archeologia. Era il novembre 1922 quando la tenacia dell'archeologo inglese Howard Carter fu premiata con l'inattesa scoperta della tomba di Tutankhamon, il faraone bambino destinato a gloria imperitura. Non fu certo il più importante, il più potente o il più ricco dei sovrani dell'antico Egitto, ma quando il piccone di un operaio rivelò il primo gradino della scala di accesso alla sua tomba, cambiò il destino anche di questo re.Ad accompagnarci in questa straordinaria avventura è Paola Davoli, docente di Egittologia e Antichità Copte all’Università del Salento dove dirige, con Mario Capasso, il Soknopaiou Nesos Project del Centro di Studi Papirologici. Si tratta del terzo appuntamento con il ciclo di podcast dedicato all’Antico Egitto, la cui storia – tra le più longeve del genere umano – è una delle più affascinanti del mondo. Il podcast è diviso in 5 parti:- I protagonisti della scoperta della tomba di Tutankhamon (Prima parte).- Il giovane faraone Tutankhamon (Seconda parte).- La scoperta della tomba di Tutankhamon (Terza parte).- I quattro sacelli a difesa del Faraone (Quarta parte).- I tre sarcofagi, la mummia e il tesoro (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
23/5/20220 minutos, 0 segundos
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Antico Egitto: Periodo tardo - Sesta parte

Con l’arrivo di Roma e della nuova classe dominante, cambia nel periodo Tardo dell’antico Egitto anche il concetto di regalità: per esempio decade il concetto di discendenza del potere da padre a figlio che invece era stata essenziale nell’istituto monarchico di epoca faraonica. Questo e tutti gli altri cambiamenti del concetto di regalità e dell’idea del potere. Emanuele M. Ciampini, docente di Egittologia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia conduce le puntate dedicate al periodo Tardo dell’antico Egitto e ci aiuta a comprendere meglio i cambiamenti della civiltà faraonica. Ecco i contenuti delle puntate:- Uno sguardo dall’esterno (Prima parte). - La cultura del tempio (Seconda parte). - Le forme della comunicazione (Terza parte). - L’Egitto romanizzato (Quarta parte). - Forme di religiosità (Quinta parte). - I modelli della regalità faraonica (Sesta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Antico Egitto: Periodo tardo - Quinta parte

Qual era il rapporto con le divinità negli ultimi secoli del paganesimo faraonico? Come cambiò il modo di rappresentare gli dèi? Basti pensare a Osiride, che nella religione egizia era il dio dei defunti ed era rappresentato con un corpo pronto per la sepoltura, avvolto nelle fasce della mummificazione, che poi in epoca greco romana viene rappresentato invece come un re. Viaggio nella più tarda tradizione egiziana in compagnia di Emanuele M. Ciampini, docente di Egittologia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia che in queste puntate dedicate al periodo Tardo dell’antico Egitto ci aiuta a comprendere meglio i cambiamenti della civiltà faraonica. Ecco i contenuti delle puntate:- Uno sguardo dall’esterno (Prima parte). - La cultura del tempio (Seconda parte). - Le forme della comunicazione (Terza parte). - L’Egitto romanizzato (Quarta parte). - Forme di religiosità (Quinta parte). - I modelli della regalità faraonica (Sesta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Antico Egitto: Periodo tardo - Quarta parte

Dall’Egitto ci spostiamo nell’antica Roma, sempre più protagonista nel Mediterraneo: che cosa accade quando la cultura egizia viene filtrata attraverso l’occhio romano? Nel momento in cui "arriva" a Roma l’Egitto non è solo l’espressione di una conquista ma anche di un’idea culturale (la cultura egizia anche in questa fase tarda è ancora vivace e dimostra di sapersi confrontare con un mondo dominato dal nuovo protagonista, ovvero Roma). Ecco come viene riscoperto l’Egitto e come anche la regalità degli imperatori romani venga rielaborata anche avvalendosi dei crismi di una regalità di tipo faraonico. A guidarci in questo viaggio è Emanuele M. Ciampini, docente di Egittologia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia che in queste puntate dedicate al periodo Tardo dell’antico Egitto ci aiuta a comprendere meglio i cambiamenti della civiltà faraonica. Ecco i contenuti delle puntate:- Uno sguardo dall’esterno (Prima parte). - La cultura del tempio (Seconda parte). - Le forme della comunicazione (Terza parte). - L’Egitto romanizzato (Quarta parte). - Forme di religiosità (Quinta parte). - I modelli della regalità faraonica (Sesta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Antico Egitto: Periodo tardo - Terza parte

Come si comunicava in quegli ultimi secoli del mondo dei faraoni? I geroglifici (il cui numero era aumentato in maniera esponenziale) erano uno strumento di comunicazione scritta che offriva sempre più potenzialità a chi scriveva. Ce le racconta l’esperto Emanuele M. Ciampini, docente di Egittologia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia che in queste puntate dedicate al periodo Tardo dell’antico Egitto ci aiuta a comprendere meglio i cambiamenti della civiltà faraonica. Ecco i contenuti delle puntate:- Uno sguardo dall’esterno (Prima parte). - La cultura del tempio (Seconda parte). - Le forme della comunicazione (Terza parte). - L’Egitto romanizzato (Quarta parte). - Forme di religiosità (Quinta parte). - I modelli della regalità faraonica (Sesta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Antico Egitto: Periodo tardo - Seconda parte

Qual era il ruolo del tempio nella cultura e nella vita degli Egizi del Periodo Tardo? Che cosa accadeva al suo interno? Chi operava nel tempio? Il ruolo della casta sacerdotale che lavora e opera in funzione del tempio viene spiegato dall’esperto Emanuele M. Ciampini, docente di Egittologia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ciampini dal 2011 dirige la Missione Archeologica Italiana in Sudan – Jebel Barkal, nell’area dell’antica città di Napata.Questo è il terzo appuntamento con il ciclo di podcast dedicato all’Antico Egitto, la cui storia – tra le più longeve del genere umano – è una delle più affascinanti del mondo. In questo terzo podcast ci occupiamo del Periodo tardo, che vide le sue origini attorno al I° millennio a.C.Ecco i contenuti delle puntate: - Uno sguardo dall’esterno (Prima parte). - La cultura del tempio (Seconda parte). - Le forme della comunicazione (Terza parte). - L’Egitto romanizzato (Quarta parte). - Forme di religiosità (Quinta parte). - I modelli della regalità faraonica (Sesta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Antico Egitto: Periodo tardo - Prima parte

Qual è la principale caratteristica dell’Egitto del periodo più tardo, vale a dire quello del primo millennio (dal X-IX secolo a.C. in poi)? Sono sempre più presenti elementi stranieri come mercenari, mercanti, ma anche figure militari e politiche. E ci furono persino sovrani stranieri, ma soprattutto la dominazione persiana che ebbe inizio con Cambise. Ad analizzare questa presenza è Emanuele M. Ciampini, docente di Egittologia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ciampini è autore di saggi scientifici che toccano principalmente temi di filologia e di pensiero religioso della cultura faraonica; dal 2011 dirige la Missione Archeologica Italiana in Sudan – Jebel Barkal, nell’area dell’antica città di Napata.Questo è il terzo appuntamento con il ciclo di podcast dedicato all’Antico Egitto, la cui storia – tra le più longeve del genere umano – è una delle più affascinanti del mondo. In questo terzo podcast ci occupiamo del Periodo tardo, che vide le sue origini attorno al I° millennio a.C.Ecco i contenuti delle puntate: - Uno sguardo dall’esterno (Prima parte). - La cultura del tempio (Seconda parte). - Le forme della comunicazione (Terza parte). - L’Egitto romanizzato (Quarta parte). - Forme di religiosità (Quinta parte). - I modelli della regalità faraonica (Sesta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Antico Egitto: la religione - Quinta parte

Secondo appuntamento con il ciclo di podcast dedicato all’Antico Egitto, la cui storia – tra le più longeve del genere umano – è una delle più affascinanti del mondo. In questo secondo podcast vi parliamo di religione. Una realtà che interessa un lasso di tempo molto ampio, circa 3000 anni, e che presenta molteplici aspetti e caratteristiche. Dal concetto di Maat, rappresentato da una divinità femminile con una piuma in testa e che pesa il cuore degli uomini, giudicandoli, subito dopo la loro morte, a quello di Nun, oceano primordiale dal quale, grazie ad un demiurgo, tutto avrebbe avuto origine. Una religione politeistica con divinità dal carattere multidimensionale e spesso rappresentante con sembianze semi-animalesche, con un sovrano, il faraone, mediatore fra la sfera divina e quella terrena e che diede grande rilevanza alla sfera funeraria.Autore del podcast è il Professore Angelo Colonna, già Academic Visitor presso l’Oriental Institute della Oxford University per uno studio sulle divinità e le manifestazioni religiose dell’Egitto Protodinastico. Angelo Colonna è oggi assegnista di ricerca e cultore della materia in Egittologia presso la “Sapienza” Università di Roma, ove si occupa di didattica e collabora al progetto europeo “PAThs – Tracking Papyrus and Parchment Paths: an Archaeological Atlas of Coptic Literature.” Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo Religious Practice and Cultural Construction of Animal Worship in Egypt from the Early Dynastic to the New Kingdom. Ritual forms, material display, historical development. - La dea Maat (Prima parte). - Il ruolo del sovrano e la trasmissione della regalità. Horus (Seconda parte). - Il politeismo egiziano e la multidimensionalità delle divinità (Terza parte). - Il culto giornaliero e le processioni (Quarta parte). - La sfera funeraria, le necropoli e le offerte (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Antico Egitto: la religione - Quarta parte

Secondo appuntamento con il ciclo di podcast dedicato all’Antico Egitto, la cui storia – tra le più longeve del genere umano – è una delle più affascinanti del mondo. In questo secondo podcast vi parliamo di religione. Una realtà che interessa un lasso di tempo molto ampio, circa 3000 anni, e che presenta molteplici aspetti e caratteristiche. Dal concetto di Maat, rappresentato da una divinità femminile con una piuma in testa e che pesa il cuore degli uomini, giudicandoli, subito dopo la loro morte, a quello di Nun, oceano primordiale dal quale, grazie ad un demiurgo, tutto avrebbe avuto origine. Una religione politeistica con divinità dal carattere multidimensionale e spesso rappresentante con sembianze semi-animalesche, con un sovrano, il faraone, mediatore fra la sfera divina e quella terrena e che diede grande rilevanza alla sfera funeraria.Autore del podcast è il Professore Angelo Colonna, già Academic Visitor presso l’Oriental Institute della Oxford University per uno studio sulle divinità e le manifestazioni religiose dell’Egitto Protodinastico. Angelo Colonna è oggi assegnista di ricerca e cultore della materia in Egittologia presso la “Sapienza” Università di Roma, ove si occupa di didattica e collabora al progetto europeo “PAThs – Tracking Papyrus and Parchment Paths: an Archaeological Atlas of Coptic Literature.” Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo Religious Practice and Cultural Construction of Animal Worship in Egypt from the Early Dynastic to the New Kingdom. Ritual forms, material display, historical development. - La dea Maat (Prima parte). - Il ruolo del sovrano e la trasmissione della regalità. Horus (Seconda parte). - Il politeismo egiziano e la multidimensionalità delle divinità (Terza parte). - Il culto giornaliero e le processioni (Quarta parte). - La sfera funeraria, le necropoli e le offerte (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Antico Egitto: la religione - Terza parte

Secondo appuntamento con il ciclo di podcast dedicato all’Antico Egitto, la cui storia – tra le più longeve del genere umano – è una delle più affascinanti del mondo. In questo secondo podcast vi parliamo di religione. Una realtà che interessa un lasso di tempo molto ampio, circa 3000 anni, e che presenta molteplici aspetti e caratteristiche. Dal concetto di Maat, rappresentato da una divinità femminile con una piuma in testa e che pesa il cuore degli uomini, giudicandoli, subito dopo la loro morte, a quello di Nun, oceano primordiale dal quale, grazie ad un demiurgo, tutto avrebbe avuto origine. Una religione politeistica con divinità dal carattere multidimensionale e spesso rappresentante con sembianze semi-animalesche, con un sovrano, il faraone, mediatore fra la sfera divina e quella terrena e che diede grande rilevanza alla sfera funeraria.Autore del podcast è il Professore Angelo Colonna, già Academic Visitor presso l’Oriental Institute della Oxford University per uno studio sulle divinità e le manifestazioni religiose dell’Egitto Protodinastico. Angelo Colonna è oggi assegnista di ricerca e cultore della materia in Egittologia presso la “Sapienza” Università di Roma, ove si occupa di didattica e collabora al progetto europeo “PAThs – Tracking Papyrus and Parchment Paths: an Archaeological Atlas of Coptic Literature.” Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo Religious Practice and Cultural Construction of Animal Worship in Egypt from the Early Dynastic to the New Kingdom. Ritual forms, material display, historical development. - La dea Maat (Prima parte). - Il ruolo del sovrano e la trasmissione della regalità. Horus (Seconda parte). - Il politeismo egiziano e la multidimensionalità delle divinità (Terza parte). - Il culto giornaliero e le processioni (Quarta parte). - La sfera funeraria, le necropoli e le offerte (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Antico Egitto: la religione - Seconda parte

Secondo appuntamento con il ciclo di podcast dedicato all’Antico Egitto, la cui storia – tra le più longeve del genere umano – è una delle più affascinanti del mondo. In questo secondo podcast vi parliamo di religione. Una realtà che interessa un lasso di tempo molto ampio, circa 3000 anni, e che presenta molteplici aspetti e caratteristiche. Dal concetto di Maat, rappresentato da una divinità femminile con una piuma in testa e che pesa il cuore degli uomini, giudicandoli, subito dopo la loro morte, a quello di Nun, oceano primordiale dal quale, grazie ad un demiurgo, tutto avrebbe avuto origine. Una religione politeistica con divinità dal carattere multidimensionale e spesso rappresentante con sembianze semi-animalesche, con un sovrano, il faraone, mediatore fra la sfera divina e quella terrena e che diede grande rilevanza alla sfera funeraria.Autore del podcast è il Professore Angelo Colonna, già Academic Visitor presso l’Oriental Institute della Oxford University per uno studio sulle divinità e le manifestazioni religiose dell’Egitto Protodinastico. Angelo Colonna è oggi assegnista di ricerca e cultore della materia in Egittologia presso la “Sapienza” Università di Roma, ove si occupa di didattica e collabora al progetto europeo “PAThs – Tracking Papyrus and Parchment Paths: an Archaeological Atlas of Coptic Literature.” Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo Religious Practice and Cultural Construction of Animal Worship in Egypt from the Early Dynastic to the New Kingdom. Ritual forms, material display, historical development. - La dea Maat (Prima parte). - Il ruolo del sovrano e la trasmissione della regalità. Horus (Seconda parte). - Il politeismo egiziano e la multidimensionalità delle divinità (Terza parte). - Il culto giornaliero e le processioni (Quarta parte). - La sfera funeraria, le necropoli e le offerte (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Antico Egitto: la religione - Prima parte

Secondo appuntamento con il ciclo di podcast dedicato all’Antico Egitto, la cui storia – tra le più longeve del genere umano – è una delle più affascinanti del mondo. In questo secondo podcast vi parliamo di religione. Una realtà che interessa un lasso di tempo molto ampio, circa 3000 anni, e che presenta molteplici aspetti e caratteristiche. Dal concetto di Maat, rappresentato da una divinità femminile con una piuma in testa e che pesa il cuore degli uomini, giudicandoli, subito dopo la loro morte, a quello di Nun, oceano primordiale dal quale, grazie ad un demiurgo, tutto avrebbe avuto origine. Una religione politeistica con divinità dal carattere multidimensionale e spesso rappresentante con sembianze semi-animalesche, con un sovrano, il faraone, mediatore fra la sfera divina e quella terrena e che diede grande rilevanza alla sfera funeraria.Autore del podcast è il Professore Angelo Colonna, già Academic Visitor presso l’Oriental Institute della Oxford University per uno studio sulle divinità e le manifestazioni religiose dell’Egitto Protodinastico. Angelo Colonna è oggi assegnista di ricerca e cultore della materia in Egittologia presso la “Sapienza” Università di Roma, ove si occupa di didattica e collabora al progetto europeo “PAThs – Tracking Papyrus and Parchment Paths: an Archaeological Atlas of Coptic Literature.” Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo Religious Practice and Cultural Construction of Animal Worship in Egypt from the Early Dynastic to the New Kingdom. Ritual forms, material display, historical development. - La dea Maat (Prima parte). - Il ruolo del sovrano e la trasmissione della regalità. Horus (Seconda parte). - Il politeismo egiziano e la multidimensionalità delle divinità (Terza parte). - Il culto giornaliero e le processioni (Quarta parte). - La sfera funeraria, le necropoli e le offerte (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Vi racconto Van Gogh

Vincent Van Gogh nasce il 30 marzo 1853 a Zundert, cittadina dell’estremo sud dell’Olanda. Centotrentaquattro anni dopo uno dei suoi dipinti più famosi, I girasoli, sarà venduto a New York per quaranta milioni di dollari. In una calda domenica di fine luglio del 1890, dopo aver dipinto nelle campagne di Chaponval, Van Gogh mise fine alla sua vita sparandosi un colpo di rivoltella al petto. Per Storiainpodcast lo storico Giordano Bruno Guerri lo racconta.Guerri ha scritto un’appassionata biografia dell’artista, per i Saggi Bompiani, “Follia? Vita di Vincent Van Gogh”. Paola Veneto, poetessa, scrittrice e regista, ha curato la trasposizione teatrale della biografia. “Van Gogh, la discesa infinita” è il titolo della rappresentazione teatrale che sarà in scena dal prossimo 29 agosto al 3 settembre a Segesta, Catania, Siracusa e Lipari. Uno spettacolo scritto e diretto da Paola Veneto, che da più di 10 anni mette in scena questa pièce su Van Gogh, o meglio sulla sua intenzione di vivere e morire con e oltre la sua arte, oltre ogni comune convinzione. Il testo vede protagonisti oltre alle lettere originali di Vincent e Theo, brani di Sartre, Artaud e dialoghi immaginari fra Vincent e personaggi della sua vita rimasti fino ad oggi senza voce. Le musiche originali sono del maestro Giacomo del Colle Lauri Volpi in scena dal vivo col suo pianoforte. In scena Antonio Gargiulo, magnifico Vincent, Marco Paparella, mattatore fra più ruoli, Paola Tarantino, che interpreta tutti i personaggi femminili, Vincenzo de Luca, tagliente Antonin Artaud. Costumi e scenografia di Paola Lo Sciuto.Giordano Bruno Guerri è storico e giornalista. Ha diretto ”Storia illustrata”, ”Chorus” e ”L’indipendente”, è stato direttore editoriale dell’Arnoldo Mondadori Editore, presidente della Fondazione Ugo Bordoni, docente di storia contemporanea in numerose università straniere. Attualmente è Presidente del Vittoriale degli Italiani.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
29/4/20220 minutos
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L’Antico Egitto: arte e letteratura - Quarta parte

Primo appuntamento con un nuovo ciclo di podcast dedicato all’Antico Egitto, la cui storia – tra le più longeve del genere umano – è una delle più affascinanti del mondo. In questo primo podcast vi parliamo di letteratura. Della differenza fra la letteratura finzionale, di intrattenimento e quella funzionale, dei generi letterari, dell'importanza dei colofoni e dei luoghi di conservazione delle opere. La professoressa Paola Buzi, autrice del podcast, si sofferma sui diversi periodi dell'Antico Egitto e sull'evoluzione della produzione letteraria: le autobiografie, la letteratura sapienziale, i racconti, i cicli e le liriche amorose. Un viaggio nelle diverse tipologie di produzione letteraria attraverso racconti affascinanti.Paola Buzi è docente di Egittologia e Civiltà copta presso il Dipartimento di Storia Culture Religioni della Sapienza Università di Roma. I suoi principali campi d’interesse sono la letteratura copta, la tradizione manoscritta, la codicologia. È membro del comitato scientifico dell’International Association of Coptic Studies (IACS) e collaboratore scientifico del Corpus dei Manoscritti Copti Letterari (CMCL) e di varie collane e riviste. Tra le opere pubblicate, ricordiamo “La letteratura egiziana antica. Opere, generi, contesti”. - La letteratura nell’Antico Egitto (Prima parte). - La letteratura sapienziale, i romanzi e gli inni nell’Antico Egitto (Seconda parte). - Fortuna del racconto e liriche amorose nell’Antico Egitto (Terza parte). - I contati con il mondo greco, i cicli e il ritorno delle autobiografie nell’Antico Egitto (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
26/4/20220 minutos, 0 segundos
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L’Antico Egitto: arte e letteratura - Terza parte

Primo appuntamento con un nuovo ciclo di podcast dedicato all’Antico Egitto, la cui storia – tra le più longeve del genere umano – è una delle più affascinanti del mondo. In questo primo podcast vi parliamo di letteratura. Della differenza fra la letteratura finzionale, di intrattenimento e quella funzionale, dei generi letterari, dell'importanza dei colofoni e dei luoghi di conservazione delle opere. La professoressa Paola Buzi, autrice del podcast, si sofferma sui diversi periodi dell'Antico Egitto e sull'evoluzione della produzione letteraria: le autobiografie, la letteratura sapienziale, i racconti, i cicli e le liriche amorose. Un viaggio nelle diverse tipologie di produzione letteraria attraverso racconti affascinanti.Paola Buzi è docente di Egittologia e Civiltà copta presso il Dipartimento di Storia Culture Religioni della Sapienza Università di Roma. I suoi principali campi d’interesse sono la letteratura copta, la tradizione manoscritta, la codicologia. È membro del comitato scientifico dell’International Association of Coptic Studies (IACS) e collaboratore scientifico del Corpus dei Manoscritti Copti Letterari (CMCL) e di varie collane e riviste. Tra le opere pubblicate, ricordiamo “La letteratura egiziana antica. Opere, generi, contesti”. - La letteratura nell’Antico Egitto (Prima parte). - La letteratura sapienziale, i romanzi e gli inni nell’Antico Egitto (Seconda parte). - Fortuna del racconto e liriche amorose nell’Antico Egitto (Terza parte). - I contati con il mondo greco, i cicli e il ritorno delle autobiografie nell’Antico Egitto (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Antico Egitto: arte e letteratura - Seconda parte

Primo appuntamento con un nuovo ciclo di podcast dedicato all’Antico Egitto, la cui storia – tra le più longeve del genere umano – è una delle più affascinanti del mondo. In questo primo podcast vi parliamo di letteratura. Della differenza fra la letteratura finzionale, di intrattenimento e quella funzionale, dei generi letterari, dell'importanza dei colofoni e dei luoghi di conservazione delle opere. La professoressa Paola Buzi, autrice del podcast, si sofferma sui diversi periodi dell'Antico Egitto e sull'evoluzione della produzione letteraria: le autobiografie, la letteratura sapienziale, i racconti, i cicli e le liriche amorose. Un viaggio nelle diverse tipologie di produzione letteraria attraverso racconti affascinanti.Paola Buzi è docente di Egittologia e Civiltà copta presso il Dipartimento di Storia Culture Religioni della Sapienza Università di Roma. I suoi principali campi d’interesse sono la letteratura copta, la tradizione manoscritta, la codicologia. È membro del comitato scientifico dell’International Association of Coptic Studies (IACS) e collaboratore scientifico del Corpus dei Manoscritti Copti Letterari (CMCL) e di varie collane e riviste. Tra le opere pubblicate, ricordiamo “La letteratura egiziana antica. Opere, generi, contesti”. - La letteratura nell’Antico Egitto (Prima parte). - La letteratura sapienziale, i romanzi e gli inni nell’Antico Egitto (Seconda parte). - Fortuna del racconto e liriche amorose nell’Antico Egitto (Terza parte). - I contati con il mondo greco, i cicli e il ritorno delle autobiografie nell’Antico Egitto (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Antico Egitto: arte e letteratura - Prima parte

Primo appuntamento con un nuovo ciclo di podcast dedicato all’Antico Egitto, la cui storia – tra le più longeve del genere umano – è una delle più affascinanti del mondo. In questo primo podcast vi parliamo di letteratura. Della differenza fra la letteratura finzionale, di intrattenimento e quella funzionale, dei generi letterari, dell'importanza dei colofoni e dei luoghi di conservazione delle opere. La professoressa Paola Buzi, autrice del podcast, si sofferma sui diversi periodi dell'Antico Egitto e sull'evoluzione della produzione letteraria: le autobiografie, la letteratura sapienziale, i racconti, i cicli e le liriche amorose. Un viaggio nelle diverse tipologie di produzione letteraria attraverso racconti affascinanti.Paola Buzi è docente di Egittologia e Civiltà copta presso il Dipartimento di Storia Culture Religioni della Sapienza Università di Roma. I suoi principali campi d’interesse sono la letteratura copta, la tradizione manoscritta, la codicologia. È membro del comitato scientifico dell’International Association of Coptic Studies (IACS) e collaboratore scientifico del Corpus dei Manoscritti Copti Letterari (CMCL) e di varie collane e riviste. Tra le opere pubblicate, ricordiamo “La letteratura egiziana antica. Opere, generi, contesti”. - La letteratura nell’Antico Egitto (Prima parte). - La letteratura sapienziale, i romanzi e gli inni nell’Antico Egitto (Seconda parte). - Fortuna del racconto e liriche amorose nell’Antico Egitto (Terza parte). - I contati con il mondo greco, i cicli e il ritorno delle autobiografie nell’Antico Egitto (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Le Gioie della Corona d’Italia

Le Gioie già di dotazione della Corona del Regno d’Italia trovano origine nell’articolo 19 dello Statuto Albertino del 4 marzo 1848, in esecuzione del quale è emanata la Regia legge 16 marzo 1850, n. 1004, concernente: “Dotazione del Re e condizioni di godimento dei beni costituenti la dotazione della Corona”.Tranne pochissime persone nessuno ha mai potuto vedere dal vivo le Gioie della Corona del Regno d’Italia custodite da 75 anni nella sacristia di Banca d’Italia. Le Gioie sono in Banca d’Italia perché il Re Umberto II, dopo l’esito del referendum del 1946 che sancì la fine della monarchia, lo individuò come il posto più sicuro. Il 5 giugno del ’46, il Sovrano disse all’allora Governatore di Banca d’Italia Luigi Einaudi: “in conseguenza degli ultimi avvenimenti, desidero che le Gioie della Corona non vadano immediatamente in mano ad un commissario che potrebbe prendere dei provvedimenti affrettati e magari fare una distribuzione e un’assegnazione non conforme al valore storico. Sono gioie portate dalle regine e dalle principesse di Casa Savoia… Desidero siano depositate presso la Banca d’Italia per essere consegnate poi a chi di diritto”. I preziosi – una quindicina di gioielli ricchi di brillanti, perle e diamanti – sono racchiusi in un astuccio in pelle nera con chiusura a chiave delle dimensioni di cm. 39x31x20, rivestito di carta catramata e sigillato.Tra i gioielli che compongono il tesoro, il più pregiato è un grande diadema composto da Musy con valori appartenenti alle Gioie della Corona ed aggiunto in seguito di altri valori, come da ordine di Sua Maestà il Re Umberto I. Si tratta di un diadema a undici volute di brillanti, con 11 perle a goccia, 64 perle circolari, 1040 brillanti, 541diamanti del peso di 1167 grani, pari a 2092 carati. Non è custodita in Banca d'Italia la famosa collana a 10 fili con 684 perle donata alla Regina Margherita dal suo consorte nell’arco di quattro anni. Come non c'è un altro diadema di diamanti disegnato a tralcio di foglie di lauro centrato da una margherita, regalato da Vittorio Emanuele II a sua nuora Margherita. Il gioiello forse più spettacolare è una doppia catena di diamanti intrecciata nel nodo Savoia, il simbolo più antico di Casa Savoia: il numero complessivo di brillanti 1859. Altri fili di perle appartenuti a Maria Adelaide, moglie di Vittorio Emanuele II. Ancora collane, bracciali, spille, orecchini che risalgono all’epoca di Carlo Felice e Carlo Alberto. Infine il diamante rosa appartenuto al maresciallo Marmont, duca di Ragusa, aiutante di Napoleone: una magnifica pietra circondata da altri brillanti.Il nucleo dei Gioielli della Corona nasce la notte del 29 luglio 1900, a Monza, quando re Umberto I muore assassinato per mano dell’anarchico Gaetano Bresci. Quattro giorni più tardi la Regina Margherita, di suo pugno, sotto l’elenco dei gioielli scrive questo biglietto d’accompagnamento: «I gioielli della Corona sono stati consegnate a sua Maestà Regina Elena, mia nuora, il giorno 2 agosto1900, in Monza. Margherita». Da questo momento in poi esisterà il Tesoro dei Gioielli della Corona Savoia, che saranno indossati dalla Regina Elena nelle occasioni ufficiali, previa una richiesta formale scritta e verbale ed emissione di ricevuta di avvenuta restituzione. La Regina Maria José non li utilizzò mai.Per Storiainpodcast, Imelde Corelli Grappadelli, designer d’arte, scultrice orafa e archeologa delle forme, racconta lo splendore di questo tesoro. Il principe Vittorio Emanuele e le principesse Maria Gabriella, Maria Pia e Maria Beatrice, eredi di Umberto II, hanno citato in giudizio la presidenza del Consiglio, il ministero dell’Economia e la Banca d’Italia per la restituzione delle Gioie della Corona, ritenendole di loro proprietà.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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I Presidenti della Quinta Repubblica francese

La Francia vive la vigilia del secondo turno delle elezioni presidenziali tra Emmanuel Macron, ottavo presidente della repubblica, e la sua sfidante Marine Le Pen. Lo storico Alberto Toscano racconta i presidenti che lo hanno preceduto, dal generale Charles de Gaulle all’ultimo inquilino dell’Eliseo, François Hollande, settimo presidente della Quinta Repubblica francese. E’ con questo nome che si definisce lo Stato dopo l’approvazione della settima costituzione repubblicana della Francia nel 1958 (ancora oggi in vigore), che ha introdotto il suffragio universale per l’elezione del presidente.La riforma, con la quale veniva approvata la nuova costituzione, fu approvata con un referendum dal 79,2% dei francesi e rimpiazzava il sistema parlamentare con quello semipresidenziale. Il capo dello Stato francese ancora oggi vanta molti più poteri delle rispettive controparti negli altri Paesi europei, oltre ad essere eletto direttamente dal popolo. Macron, eletto all’età di 39 anni, è il più giovane presidente nella storia di Francia, davanti a Luigi Napoleone Bonaparte, eletto presidente a 40 anni, nel 1848.Tutti i presidenti della Quinta repubblica francese: Charles de Gaulle, Georges Pompidou, Giscard d’Estaing, François Mitterrand, Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy, François Hollande e Emmanuel MacronA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Gli Appartamenti dei Principi di Carignano

Il Palazzo Carignano è sorto per volontà di Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano, su progetto del padre teatino Guarino Guarini che ne ha iniziato la costruzione nel 1679. È uno dei più suggestivi ed imponenti palazzi del Seicento italiano, con facciata sinuosa e rivestimento in semplice mattone, preziosamente e originalmente lavorato.L’edificio era sorto nell’area adibita a scuderie dal principe Tommaso, capostipite del ramo cadetto Savoia-Carignano, ed aveva in origine una pianta a C aperta sui giardini; l’attuale struttura quadrangolare è dovuta all’aggiunta del corpo di fabbrica ottocentesco costruito per ospitare il Parlamento italiano, e terminato nel 1871, dopo lo spostamento della capitale a Roma. Il salone centrale ellittico situato nella parte seicentesca, già destinato alle feste, era stato trasformato nel 1848 in aula del Primo Parlamento Subalpino.Oggi il Palazzo ospita due diversi musei, oltre alla sede della Direzione Regionale Musei. Al piano terreno gli Appartamenti dei Principi di Carignano riaperti al pubblico nel 2011 grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, raccontati in un podcast realizzato al loro interno. Al piano nobile è ospitato il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.L’Appartamento di Mezzogiorno con le meravigliose boiseries dorate è aperto stabilmente, mentre saltuariamente è proposta al pubblico la visita dell’Appartamento di Mezzanotte e dei suoi saloni, affrescati da Stefano Maria Legnani detto il Legnanino, il valente pittore che lavorò nel Palazzo fra fine Sei e inizio Settecento.La voce del podcast è di Angela Maria Rita Farruggia, Direttore di Palazzo Carignano. Funzionario architetto proveniente dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, presso cui si è occupata di tutela monumentale e paesaggistica, interventi sui beni culturali e attività di promozione e valorizzazione della sede storica di Palazzo Chiablese. In servizio nel Ministero dal 2010, è in possesso dei titoli di dottore di ricerca in Storia e critica dei beni architettonici e ambientali e di specializzazione post lauream conseguiti al Politecnico di Torino, dove è stata assegnista di ricerca e ha svolto attività di docenza a contratto.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Vi racconto Vladimir Putin

Vladimir Vladimirovič Putin, nato a Leningrado (oggi San Pietroburgo) il 7 ottobre del 1952 è il Presidente della Federazione russa. Formatosi nei servizi segreti sovietici, come primo ministro (1999) e presidente della Repubblica (2000, rieletto per il quarto mandato consecutivo nel 2018) è oggi all’attenzione della comunità internazionale per aver scatenato un aggressione contro l’Ucraina, paese libero e democratico. Per Storiainpodcast, la giornalista Anna Zafesova, racconta la sua vita. La giovinezza, la formazione, il comunismo, l’esperienza da Vice sindaco di San Pietroburgo, la nomina a Primo ministro, la successione a Eltzin nella Presidenza della Repubblica, l’economia, la Cecenia e l’ultima guerra contro l’Ucraina: queste le parti del racconto.Anna Zafesova Giornalista e massima esperta in Italia di Russia e Putin, dopo esperienze con diversi giornali sovietici e italiani, dal 1992 scrive per La Stampa ed è analista politica per Il Foglio e Linkiesta. Fino al 2004 è stata corrispondente del quotidiano torinese a Mosca, dal 2005 vive e lavora in Italia. A lei si devono importanti libri tradotti dal russo, come I cinocefali e ha firmato la postfazione de Nel primo cerchio di Aleksandr Solzenicyn (Voland, 2018). Ha scritto recentemente Navalny contro Putin, il primo saggio sull’oppositore russo e sulla fine del putinismo, edito da Paesi Edizioni. In questo saggio, Putin e Navalny sono i due protagonisti di uno scontro politico – ma anche una battaglia culturale e un conflitto generazionale – che trent’anni dopo la fine dell’Urss potrebbe rappresentare tanto una svolta storica quanto un disastro epocale per la Federazione Russa e il suo leader, sempre più isolato nel suo bunker mentre altri poteri interni cercano di sostituirsi a lui.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il Castello Ducale di Agliè

Elegante ed imponente costruzione situata nel comune di Agliè, il Castello Ducale è raccontato in un podcast realizzato all’interno della residenza, negli ultimi anni utilizzata come ambientazione per le serie televisive Maria José, Elisa di Rivombrosa e La bella e la bestia.Il nucleo originario risale verosimilmente al XII secolo, periodo in cui la dinastia dei San Martino si stava affermando nell’area canavesana. La prima trasformazione dell’originario fortilizio fu operata nel 1646 per volontà del conte Filippo San Martino, secondo un progetto che viene fatto risalire ad Amedeo di Castellamonte.Alla morte di Filippo di Agliè il castello si presentava come una struttura sostanzialmente simmetrica a due corti, una interna e l’altra aperta verso il borgo; la facciata est era già caratterizzata dalle due torri-padiglione affacciate sul giardino ordinato a parterres.Nel 1763 il castello fu acquistato dai Savoia come appannaggio del secondogenito di Carlo Emanuele III, Benedetto Maria Maurizio, duca del Chiablese: venne allora intrapreso un nuovo, grandioso progetto di riqualificazione del complesso ad opera dell’architetto Ignazio Birago di Borgaro. Il borgo stesso fu coinvolto nel vasto programma di rinnovamento, con l’edificazione dell’attuale parrocchiale, collegata al castello da una galleria coperta a due piani, tuttora esistente. Birago chiamò ad Agliè artisti cari alla corte torinese: i fratelli Filippo e Ignazio Collino per la statuaria delle fontane, lo stuccatore Giuseppe Bolina per gli apparati decorativi del grande atrio d’ingresso. Furono inoltre sistemati i giardini e il parco, risolto in termini di rigorosa simmetria verde, con uno specchio d’acqua lungo l’asse longitudinale.Durante la dominazione napoleonica il castello fu trasformato in ospizio, il parco lottizzato e venduto a privati; nel 1823 rientrò nei possedimenti reali e due anni dopo ebbe inizio l’ultimo intervento di aggiornamento degli appartamenti, voluto dal re Carlo Felice. Il castello venne riarredato dagli artisti di corte; lo scultore Giacomo Spalla allestì la Sala Tuscolana, ove sono tuttora collocati i reperti rinvenuti nella villa Rufinella presso Frascati, proprietà di Carlo Felice e della regina Maria Cristina. Nella seconda metà dell’Ottocento fu riallestita la Galleria Verde e portato il parco alla sua consistenza attuale, abbandonando le simmetrie verdi per l’impianto di gusto romantico visibile ancora oggi. Venduto allo Stato nel 1939, il castello è stato destinato a museo di sé stesso, lasciandone immutate strutture e arredi.La voce del podcast è di Laura De Nardo, guida e accompagnatrice turistica con esperienza ventennale. Nata e cresciuta a Torino, si confronta con persone che arrivano da ogni parte del mondo per far conoscere ed apprezzare la propria città e il Piemonte trasmettendo la passione per la storia, l’arte, l’enogastronomia e le curiosità.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Ucraina passato e presente

Per Storiainpodcast lo storico contemporaneo, Simone Attilio Bellezza, illustra il percorso storico che dal 1991, anno dello scioglimento dell’Unione Sovietica, ha progressivamente portato alla costruzione delle due identità nazionali che da più di un mese si stanno scontrando, dopo l’attacco portato dalla Russia.Il Prof. Simone Attilio Bellezza insegna Storia contemporanea all’Università Federico II di Napoli. Ha scritto il destino dell’Ucraina. Il futuro dell’Europa, pubblicato da Scholè nella collana Orso bluA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Palazzina di Caccia di Stupinigi

Residenza Sabauda per la Caccia e le Feste edificata a partire dal 1729 su progetto di Filippo Juvarra, la Palazzina di Caccia di Stupinigi è uno dei gioielli monumentali di Torino, a 10 km da Piazza Castello, in perfetta direttrice. Raccontata in un podcast realizzato all’interno della residenza e costruita sui terreni della prima donazione di Emanuele Filiberto all’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (1573), è oggi proprietà della Fondazione Ordine Mauriziano, un ente governativo dedicato alla sua conservazione e valorizzazione. Riaperta al pubblico dopo importanti lavori di restauro, la Palazzina di Caccia -fra i complessi settecenteschi più straordinari in Europa- ha piena dignità museale con i suoi arredi originali, i dipinti, i capolavori di ebanisteria e il disegno del territorio.La costruzione della Palazzina di Caccia inizia nel 1729 su progetto di Filippo Juvarra, e continua fino alla fine del XVIII sec. con interventi di ampliamento e completamento di Benedetto Alfieri e di altri architetti quali Giovanni Tommaso Prunotto, Ignazio Birago di Borgaro, Ludovico Bo, Ignazio Bertola.Testimonianza eccezionale dello spirito del tardo Juvarra e di Benedetto Alfieri, si specchia e ritrova nel rococò internazionale delle residenze reali europee. È luogo di loisir per la caccia nella vita di corte sabauda, sontuosa e raffinata dimora prediletta dai Savoia per feste e matrimoni durante i secc. XVIII e XIX, nonché residenza prescelta da Napoleone nei primi anni dell’800. Agli inizi del XX secolo è scelta come residenza dalla Regina Margherita, e dal 1919 è anche sede del Museo dell’Arredamento.Costituisce l’elemento eminente del patrimonio storico-artistico mauriziano.La voce del podcast è di Laura De Nardo, guida e accompagnatrice turistica con esperienza ventennale. Nata e cresciuta a Torino, si confronta con persone che arrivano da ogni parte del mondo per far conoscere ed apprezzare la propria città e il Piemonte trasmettendo la passione per la storia, l’arte, l’enogastronomia e le curiosità.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il Castello di Racconigi

Tra le Residenze Sabaude, quella di Racconigi è di certo una delle più amate. L’attaccamento della Famiglia Savoia a questa residenza fu tale che ancora oggi se ne respira la presenza. La ricchezza degli ambienti e la maestosità del parco rendono la scoperta sempre diversa e piena di sorprese. Vi raccontiamo il Castello di Racconigi in un podcast realizzato all’interno della residenza reale.Fondato intorno all’XI secolo come casaforte nella Marca di Torino, il castello di Racconigi passò successivamente ai marchesi di Saluzzo e poi ai Savoia. L’originaria struttura fortificata con torri angolari fu trasformata nel corso del XVII secolo: nel 1670, in concomitanza con l’elevazione del castello a residenza dei Savoia-Carignano, André Le Nôtre progettò il giardino; nel 1676 Guarino Guarini intraprese una globale ristrutturazione dell’edificio, mai portata a termine. A partire dal 1755 i lavori furono ripresi dall’architetto Giambattista Borra per volontà del principe Luigi di Savoia-Carignano: a questa fase risalgono i padiglioni sul prospetto principale, il grande pronao di accesso, il salone caratterizzato dalla cosiddetta “loggia dei musici”, la sala di Diana e i gabinetti cinesi. Ma è con l’ascesa al trono di Carlo Alberto, principe di Carignano, che la residenza assunse il suo aspetto odierno: nel 1820 il giardiniere tedesco Xavier Kurten ridisegnò gli spazi verdi, mentre la decorazione e il riallestimento degli interni furono affidati all’architetto Pelagio Palagi, il cui gusto tra neoclassico ed eclettico è ben rappresentato da un ambiente di singolare fascino come il Gabinetto Etrusco. Contemporaneamente furono costruiti, ai margini del parco, gli edifici di servizio in stile neogotico delle Serre e della Margaria, destinata alla gestione agricola del territorio di pertinenza del castello. Col trasferimento della capitale da Torino a Firenze (1865) e poi a Roma (1871), i reali persero progressivamente interesse per il castello, almeno sino ai primi anni del XX secolo, quando il re Vittorio Emanuele III la elesse di nuovo a sede di villeggiatura. Il castello fu acquistato nel 1980 dallo Stato italiano.I sontuosi appartamenti sono testimonianza delle più significative fasi di trasformazione che il castello subì a partire dal XVII secolo e sino all’inizio del XX: stucchi, affreschi e arredi costituiscono un rilevante panorama del mutare del gusto della corte nel corso di circa quattrocento anni. I giardini e il parco mantengono intatto l’assetto ottocentesco, caratterizzato da un impianto di matrice romantica con corsi d’acqua, laghetti, grotte e monumenti.La voce del podcast è di Alessandra Giovannini Luca, direttrice del Castello di Racconigi, studiosa della cultura figurativa piemontese anche in riferimento ai Castelli di Agliè e di Racconigi, di cui è stata nominata responsabile delle collezioni nel 2018, poco dopo il suo ingresso nel Ministero come funzionario storico dell’arte. Dottore di ricerca in Museologia, critica artistica e del restauro e docente a contratto all’Università degli Studi di Torino, ha dedicato il suo lavoro di ricerca alle interazioni tra storiografia artistica, storia della tutela e del restauro, mentre, più recentemente, si è occupata di indagini sulla storia della fotografia, nonché di committenza e collezionismo dinastico in relazione al circuito delle residenze sabaude. A Racconigi ha lavorato al miglioramento dell’accessibilità al patrimonio con particolare riferimento all’iconografia sabauda, alle raccolte dell’Armeria e alla stagione novecentesca della dimora.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il cybercrime. Di Corrado Giustozzi

Per cybercrime, reato informatico, si intende qualsiasi comportamento, sanzionato dall’ordinamento penale, che si realizza per mezzo delle nuove tecnologie; o comunque rivolta contro i beni informatici. Può essere considerato reato informatico tanto la frode commessa attraverso il computer che il danneggiamento del sistema informatico.Per Storiainpodcast, Corrado Giustozzi, tra i massimi divulgatori italiani di sicurezza informatica, illustra le caratteristiche di un’attività criminosa, analoga a quella tradizionale, ma caratterizzata dall’abuso di componenti della tecnologia dell’informazione (sia hardware che software).Corrado Giustozzi è consulente e docente di sicurezza delle informazioni. Esperto di sicurezza cibernetica presso l’Agenzia per l’Italia Digitale – Presidenza del Consiglio dei Ministri, per lo sviluppo del Computer Emergency Response Team della Pubblica Amministrazione (CERT-PA). Membro per quattro mandati (2010-12, 2012-15, 2015-17, 2017-20) del Permanent Stakeholders’ Group dell’Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza delle Reti e delle Informazioni (ENISA), e componente (2015-16, 2017-18) del Consiglio Direttivo di Clusit. E’ stato responsabile dell’erogazione dei servizi di consulenza sulla sicurezza delle informazioni presso diverse aziende nazionali e multinazionali. Collabora da oltre quindici anni con il Reparto Indagini Tecniche del Raggruppamento Operativo Speciale dell’Arma dei Carabinieri nello svolgimento di attività investigative e di contrasto del cybercrime e del cyberterrorismo; è membro del Comitato Scientifico dell’Unità di Analisi del Crimine Informatico della Polizia delle Telecomunicazioni; è Perito del Tribunale Penale di Roma in materia di criminalità informatica. Ha collaborato con l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo della Droga e la Prevenzione del Crimine (UNODC) su progetti internazionali di contrasto alla cybercriminalità ed al cyberterrorismo; è iscritto nell’“Expert Roster” della International Telecommunications Union (ITU) per la cybersecurity.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Crime------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Palazzo Reale di Torino

La dimora storica della famiglia sabauda che da qui diresse le sorti di Torino per oltre tre secoli – nominata Patrimonio dell’UNESCO dal 1997 – raccontata in un podcast realizzato all’interno della residenza reale.Nel 1563, quando Torino divenne capitale del ducato, Emanuele Filiberto di Savoia stabilì la propria residenza nel palazzo del vescovo, ma già nel 1584 Carlo Emanuele I affidò ad Ascanio Vitozzi la costruzione di una nuova fabbrica. Dopo il 1643 la direzione dei lavori passò ad Amedeo di Castellamonte e quindi a Carlo Morello; intanto si procedeva all’arredo delle sale del primo piano, con i soffitti intagliati e dorati e le grandi tele allegoriche di Jan Miel e Charles Dauphin, i cui soggetti esaltano le virtù del sovrano secondo il programma del retore di corte Emanuele Tesauro.Nel 1688 Daniel Seyter venne chiamato da Roma per affrescare la galleria da allora detta “del Daniel”. Seyter, affiancato dal genovese Bartolomeo Guidobono, intervenne anche nell’appartamento al pianterreno, detto poi di Madama Felicita. Sul finire del Seicento, l’impianto del giardino fu rivisto e ampliato dal celebre architetto francese André Le Notre. Quando Vittorio Amedeo II ottenne il titolo regio, nel 1713, fu creata la cosiddetta “zona di comando”, annessa al palazzo e costituita da Segreterie, Uffici, Teatro Regio e Archivi di Stato.Regista di tali interventi fu Filippo Juvarra, che realizzò anche la Scala delle Forbici e il Gabinetto Cinese. La carica di primo architetto regio passò poi a Benedetto Alfieri, che definì gli apparati decorativi degli appartamenti al secondo piano e allestì le nuove camere degli Archivi, affrescate da Francesco De Mura e da Gregorio Guglielmi.Al tempo di Carlo Alberto (1831-1849) furono rinnovate, sotto la direzione di Pelagio Palagi, alcune sale del piano nobile, quali il Salone degli Svizzeri e la Sala del Consiglio, e altri ambienti al secondo piano; nel 1862 fu realizzato il nuovo scalone d’onore. Con il trasferimento della capitale da Torino a Firenze e poi a Roma, il palazzo perse progressivamente le sue funzioni di residenza. Dal 1955 è stato in consegna alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici; oggi è parte dei Musei Reali.La voce del podcast è di Laura De Nardo, guida e accompagnatrice turistica con esperienza ventennale. Nata e cresciuta a Torino, si confronta con persone che arrivano da ogni parte del mondo per far conoscere ed apprezzare la propria città e il Piemonte trasmettendo la passione per la storia, l’arte, l’enogastronomia e le curiosità.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La NATO. Storia di un’alleanza politica e militare

La sicurezza nella nostra vita quotidiana è fondamentale per il nostro benessere. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il 4 aprile del 1949, a Washington, fu firmato il trattato istitutivo della NATO – Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord – con lo scopo di garantire la libertà e la sicurezza dei Paesi membri attraverso mezzi politici e militari. In questo podcast, Stefano Silvestri racconta la storia di un’organizzazione – di cui si parla tanto dopo l’invasione da parte della Russia all’Ucraina – che promuove i valori democratici e consente ai membri di consultarsi e collaborare in materia di difesa e sicurezza per risolvere i problemi, creare fiducia e, nel lungo termine, prevenire i conflitti.La NATO si impegna a risolvere pacificamente le controversie e in caso di fallimento degli sforzi diplomatici, ha il potere militare di intraprendere operazioni di gestione delle crisi. Tali operazioni devono essere condotte in base alla clausola di difesa collettiva presente nel trattato fondativo della NATO – Articolo 5 del Trattato di Washington o dietro mandato delle Nazioni Unite, da soli o in collaborazione con altre organizzazioni internazionali. La NATO è tenuta a seguire il principio secondo il quale un’aggressione a uno dei suoi membri equivale a un’aggressione a tutti. Si tratta del principio di difesa collettiva, presente nell’articolo 5 del Trattato di Washington. Finora l’articolo 5 è stato invocato solo una volta, nel 2001, in occasione degli attacchi terroristici dell’11 settembre negli Stati Uniti.Stefano Silvestri è stato presidente dell’Istituto Affari Internazionali dal 2001 al 2013, Sottosegretario di Stato alla Difesa, consigliere del sottosegretario agli Esteri incaricato per gli Affari europei e consulente della Presidenza del Consiglio sotto diversi governi. Ha svolto e svolge lavoro di consulenza sia per il Ministero degli Esteri che per quelli della Difesa e dell’Industria. E’ stato anche docente sui problemi di sicurezza dell’area mediterranea, presso il Bologna Center della Johns Hopkins University e ha lavorato presso l’International Institute for Strategic Studies di Londra. E’ membro del Consiglio d’Amministrazione della Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza (Aiad) e della Commissione Trilaterale.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Maciste eroe pop

Da Cabiria, primo kolossal della storia del cinema, fino agli ultimi successi americani, il cinema è sempre stato pieno di eroi e supereroi. A volte nascosti sotto mentite spoglie, a volte giganti buoni, si sono sempre battuti per il trionfo del bene.Maciste è un personaggio secondario del film “Cabiria”, diretto da Giovanni Pastrone su sceneggiatura di Gabriele D’Annunzio. L’intento di Pastrone era di consentire al cinema di passare dall’intrattenimento popolare all’opera artistica, e “Cabiria” rappresenta una sorta di pietra miliare della storia del cinema, una super produzione in costume con scenografie imponenti, ricco di innovazioni tecniche e stilistiche. Nella scena clou del film, Cabiria, la bambina protagonista che sta per essere sacrificata tra le fiamme della gigantesca statua del dio Moloch, viene salvata dall’eroe Maciste, il gigante buono, il supereroe pop che subito piacque al pubblico, tant’è che negli anni a seguire gli viene dedicata una serie intera. Il film “Cabiria” è pieno di effetti speciali, mai visti prima di allora, sorprendenti, eclatanti e stupefacenti, che mettono ancor di più in evidenza le caratteristiche del supereroe Maciste. In questo podcast realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, Maciste è considerato il padre dei moderni supereroi, in eterna lotta contro il male: un supereroe in bianco e nero, analogico, dotato solo della sua forza fisica, brutale e sovrumana che arriva diritto al cuore degli spettatori.Il podcast è a cura di Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Laureato in Storia e Critica del Cinema all’Università degli Studi di Torino, De Gaetano è Vice-presidente della Film Commission Torino Piemonte, direttore artistico di Volumina e Coordinatore dell’immagine alla Reggia di Venaria. Introduce Veronica Geraci (Responsabile Ufficio Stampa del Museo Nazionale del Cinema).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Mole Antonelliana

Simbolo architettonico della città di Torino, la Mole Antonelliana fu inizialmente concepita come Sinagoga, prima di essere acquistata dal Comune per farne un monumento all’unità nazionale. Progettata e iniziata dall’architetto Alessandro Antonelli nel 1863, venne conclusa solo nel 1889. Era, all’epoca, con i suoi 167 metri e mezzo d’altezza, l’edificio in muratura più alto d’Europa. La Mole è un simbolo, al passo coi tempi, nata sotto una buona stella, circondata da un’aura di mistero, una vera e propria diva, dove meno te l’aspetti.Fatti, curiosità, aneddoti e credenze popolari sull’incantevole protagonista della prima capitale d’Italia, diventata unica e indiscussa regina della città, in questo podcast realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino che ha la sua sede all’interno della Mole. Tra i più importanti al mondo per la ricchezza del patrimonio e la molteplicità delle sue attività scientifiche e divulgative, il Museo deve la sua unicità alla peculiarità dell’allestimento espositivo.Il podcast è a cura di Alessandra Aimar, laureata in storia e critica del Cinema e impiegata presso il settore Comunicazione e Promozione del Museo Nazionale del Cinema. Introduce Veronica Geraci (Responsabile Ufficio Stampa del Museo Nazionale del Cinema).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La storia di Maria Adriana Prolo, pioniera del Cinema italiano

Maria Adriana Prolo, storica di formazione, cinefila e collezionista, ha fortemente contribuito alla salvaguardia e alla conservazione del patrimonio filmico in Italia fondando negli anni Cinquanta del ventesimo secolo il Museo Nazionale del Cinema di Torino. Donna dotata di straordinarie capacità imprenditoriali, animata da una potente passione per l’universo cinematografico si è imposta nel panorama culturale del Novecento fondando anche il Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia a Romagnano Sesia.Maria Adriana Prolo nasce in un piccolo paese del Piemonte nel 1908 da una famiglia colta e benestante. Sin da piccola raccoglie oggetti di ogni tipo, giocattoli o utensili esponendoli, non proprio a caso, ma secondo un suo personale criterio che li rendesse interessanti e accattivanti agli occhi di uno spettatore. Maria Adriana Prolo non nasce cinefila. Era una storica, ricercatrice, che laureatasi giovanissima inizia subito a lavorare nella Biblioteca Reale di Torino e a scrivere saggi sulla storia piemontese. Nelle sue ricerche, sul finire degli anni 30, si imbatte nelle riviste dedicate al cinema muto e scopre l’universo cinematografico intuendo immediatamente il ruolo svolto da Torino nella storia e nella diffusione del Cinema. Torino negli anni dieci è la Hollywood italiana, nel senso che qui nascono le più importanti case di produzione dell’epoca che attirano i più grandi artisti, registi, attori e operatori cinematografici. Prolo ben presto entra in contatto con loro, li frequenta e ne diventa amica. Sa che quel patrimonio rischia di andare disperso e avverte l’urgenza di tutelarlo e l’intenzione di fondare un museo del cinema diventerà il suo progetto di vita. L’8 giugno 1941 annota sulla sua agenda tre semplici parole che sanciscono l’inizio del suo impegno “Pensato il Museo”.L’eccezionale vita di Maria Adriana Prolo in questo podcast realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino che ha la sua sede all’interno della Mole Antonelliana. Tra i più importanti al mondo per la ricchezza del patrimonio e la molteplicità delle sue attività scientifiche e divulgative, il Museo deve la sua unicità alla peculiarità dell’allestimento espositivo.Il podcast è a cura di Paola Bortolaso, laureata in Storia della Filosofia all’Università di Torino, addetta alle collezioni in qualità di bibliotecaria e collaboratrice dell’Archivio Storico presso il Museo Nazionale del Cinema. Introduce Veronica Geraci (Responsabile Ufficio Stampa del Museo Nazionale del Cinema).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Ucraina e Russia: la storia

L’aggressione del regime di Putin contro l’Ucraina è solo l’ultimo episodio di una relazione secolare che ha visto Russia e Ucraina ora vicine e ora lontane, con una pluralità di legami culturali, etnici e linguistici che hanno definito secoli di storia dei due paesi. Basti pensare che la prima entità statale da cui sarebbe poi originata la Russia fu proprio la cosiddetta Rus’ di Kiev, nata nel IX secolo dopo Cristo e cristianizzatasi poi nel X secolo. Per molti secoli successivi la posizione geografica dell’Ucraina, e la mescolanza di popoli religioni e culture da cui è composta, ne ha fatto uno snodo fondamentale dei conflitti tra l’Impero Ottomano e le varie potenze dell’Europa orientale e settentrionale (in primo luogo Polonia e Russia). Andrea Romano, autore del podcast, è Professore associato di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. E’ deputato della Repubblica Italiana, iscritto al Gruppo Parlamentare del Partito Democratico. Ha scritto tra l’altro “Contadini in uniforme. L’Armata Rossa e la collettivizzazione delle campagne nell’URSS”, Firenze, Leo S. Olschki, 1999; “Russia in the Age of Wars 1914-1945” (con Silvio Pons), Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Annali XXXIV, Milano, Feltrinelli, 2000; e “Lo Stalinismo. Un’interpretazione storica”, Bruno Mondadori Editore, 2002.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
27/2/20220 minutos, 0 segundos
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Camillo Benso, Conte di Cavour e i Savoia

Il 26 febbraio 1861 in Senato il conte di Cavour pronunciava queste parole: Il titolo di re d’Italia conferito a Vittorio Emanuele II “è la consacrazione di un fatto immenso”. Tutto il discorso del ministro inneggiava al re, alla monarchia costituzionale, al percorso compiuto affinché “i popoli d’Italia da Palermo a Milano [salutassero infine] Vittorio Emanuele come Re d’Italia”. E il 17 marzo la “consacrazione” fu sancita dalla legge. Un grande storico ha affermato che Cavour, alla “fede incrollabile del liberale”, univa il “rispetto religioso, da gentiluomo antico, per la monarchia”. La monarchia, sostenuta dal Parlamento. Il rapporto personale dell’uomo politico con i vari membri di casa Savoia fu però altra cosa. Intorno a certe frizioni, incomprensioni, e persino terribili tête-à-tête, le lettere e la memorialistica ci hanno consegnato a questo proposito tutta una serie di aneddoti illuminanti.Ne parla Rosanna Roccia (storica, già Direttrice dell’Archivio Storico della Città di Torino, Direttore della rivista “Studi Piemontesi” la rivista di storia, arti, lettere e varia umanità pubblicata dal Centro Studi Piemontesi).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
18/2/20220 minutos, 0 segundos
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Lo Statuto Albertino

Lo Statuto Albertino è la carta costituzionale concessa nel 1848 da Carlo Alberto di Savoia Carignano, re di Sardegna, e poi estesa a tutto il Regno d’Italia unificato. Il “modello” prescelto è quello moderato: si tratta di una concessione che il re fa ai suoi sudditi, autolimitandosi e garantendo la divisione del tre poteri e il rispetto dei diritti individuali essenziali; nella visione di Carlo Alberto il re doveva mantenere un ruolo preminente, specialmente in quanto unico titolare del potere esecutivo, ma, in realtà, grazie a un processo evolutivo basato sulla prassi, lo Statuto segnò il rapido avvio del parlamentarismo. Seppure fortemente eroso dalle innovazioni del fascismo, lo Statuto rimase in vigore, almeno formalmente, per cento anni, fino all’entrata in vigore della Costituzione repubblicana.Ne parla Enrico Michele Genta Ternavasio (storico del Diritto, Università di Torino, Università LUISS Guido Carli). Genta Ternavasio è tra gli autori del volume “Filippo Juvarra regista di Corti e Capitali dalla Sicilia al Piemonte all’Europa”, edito dal Centro Studi Piemontesi. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
18/2/20220 minutos, 0 segundos
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I Savoia e i moti del 1820-1821

I moti del 1820-21 vengono comunemente considerati l’alba del Risorgimento, ma in realtà si tratta di un fenomeno transnazionale: una ripresa delle rivoluzioni atlantiche, un domino che mise in crisi il sistema d’ordine degli Stati coordinato da Metternich. I moti in Piemonte furono l’epilogo di quella stagione di libertà: per i Savoia un passaggio generazionale.Ne parla Pierangelo Gentile (storico, Università di Torino) che ha scritto “Nelle stanze di Re Vittorio. Un inventario dagli Archivi del Quirinale”, edito dal Centro Studi Piemontesi. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
18/2/20220 minutos, 0 segundos
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Le armi dei Savoia

La dinastia sabauda nacque negli anni turbolenti che, all’inizio del secondo millennio, videro il consolidamento in Europa del feudalesimo ereditario. Insediata in una valle delle Alpi Occidentali, la Maurienne, ben presto seppe espandere i suoi domini al di qua e al di là dello spartiacque alpino controllando alcuni assi strategici per l’attraversamento della catena montuosa. Quei valichi permettevano ed agevolavano i collegamenti fra la penisola italiana e le regioni sempre più importanti, delle Fiandre, della Francia e dell’Inghilterra, il Moncenisio, il Piccolo e il Gran San Bernardo. Passavano eserciti e mercanti, imperatori e pellegrini. Il controllo di questi passi non sarebbe stato possibile senza un’adeguata forza militare e la capacità di assicurarsela e di mantenerla contraddistinse i Savoia per otto secoli, fintanto che l’evoluzione delle organizzazioni statali europee impose la definizione di confini attestati sulle linee spartiacque.Ne parla Giancarlo Melano (storico, segretario generale dell’Associazione Amici del Museo d’Artiglieria). Melano ha scritto “Testimone del Risorgimento. Il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria di Torino”, edito dal Centro Studi Piemontesi. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
15/2/20220 minutos, 0 segundos
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La Corte dei Savoia

Come si mangiava a corte, come ci si vestiva, quali lingue si parlavano. La vita quotidiana di quella grande macchina per la rappresentazione del potere che fu la Corte sabauda. Migliaia di persone, per secoli, hanno partecipato al funzionamento di questo raffinato meccanismo, vivendo ruoli definiti con scrupolosa precisione dai regolamenti di palazzo e dai cerimoniali, di cui Andrea Merlotti analizza forma, sostanza e significato.Ne parla Andrea Merlotti (storico, dirige il Centro studi delle Residenze Reali Sabaude).Merlotti ha recentemente curato “Studi da Venaria”, edito dal Centro Studi Piemontesi in collaborazione con il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude – Reggia di Venaria.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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I Savoia dinastia europea

A cura di Gustavo Mola di Nomaglio (Storico, Centro Studi Piemontesi).La dinastia, originatasi nel territorio del Regno di Borgogna tra il 10° e l’11° sec., regnò sull’Italia dal 1861 al 1946 ed è una delle più antiche e illustri dinastie reali europee. Trae nome dall’omonima regione dove inizialmente ebbe propri possedimenti, poi estesi anche al di qua delle Alpi fino a formare uno Stato. Dopo che l’Italia diventò un regno unificato nel 1861, quattro Re (Vittorio Emanuele II, Umberto I, Vittorio Emanuele III e Umberto II) si succedettero sul trono, negli 85 anni che trascorsero da allora al 1946, quando con un referendum popolare la monarchia fu sostituita dalla Repubblica.«Nemo propheta in patria»? Talora, per declinare la remota dimensione e rilevanza europea di Casa Savoia, conviene riferirsi anche al pensiero e alla voce di alcuni autorevoli studiosi stranieri. Il belga Alain Marchandisse afferma che, senza possibilità di discussioni, il lignaggio che più di ogni altro coltivò ante litteram l’idea d’Europa fu quello sabaudo. Per citare un altro esempio, David Carpenter, il maggiore medievista inglese contemporaneo, scrisse, riferendosi alla metà del XIII secolo, che la real casa di Savoia aveva in quel tempo «tentacles reaching throughout Europe». Principi sin dai tempi più remoti giudicati molto influenti nelle elezioni imperiali (sino alle normazioni due-trecentesche, che limitarono il numero dei principi elettori a sette), ciò in conseguenza della creduta origine sassone, della stretta consanguineità – sempre ricordata dagli imperatori -, della diretta dipendenza dall’Impero e in considerazione dei loro ruoli di vicari imperiali generali e perpetui. Non si può negare che la dinastia ebbe ben chiaro l’obiettivo di espandersi nella penisola sin da quegli anni, pur senza volere a lungo rinunciare ai vasti domini e poteri che deteneva nelle attuali Svizzera (in particolare, ma non solo, Vaud, Vallese, Ginevrino) e Francia (Savoia, Bresse, Bugey, Valromey, Nizza). Gli Stati sabaudi furono a lungo considerati in Europa, qualunque fosse la loro etichetta formale (contea, ducato) alla pari per estensione e importanza, con vari tra i principali Regni, mentre la dinastia che li reggeva non era, superfluo dirlo, seconda a nessuno. Pur tra alti e bassi (tutto, innegabilmente, avrebbe potuto svilupparsi in modi diversi) i Savoia, forti di regnare su paesi e genti pronti a seguirli, con convinzione o senza troppe riserve, considerarono nel corso di parecchi secoli l’espansione lungo lo stivale tra i propri fondamentali e costanti traguardi. Alla costituzione del Regno e dell’unità d’Italia (che alcune correnti di pensiero preferirebbero considerare esito non di un percorso, per così dire, “regio” ma “rivoluzionario”) la dinastia giunse ad opera di sovrani dotati di non ordinarie capacità e volontà. Questi per mantenersi liberi nel corso di quasi un millennio e per giungere poi alla libertà italiana, non fecero ricorso primariamente all’azione militare – difensiva o offensiva -, ma ben più alle alleanze matrimoniali con le principali dinastie e a una lungimirante ed efficace azione politica e diplomatica. Il risultato poté però essere raggiunto anche grazie a un trasversale sostegno attraverso l’intero paese e pure alla spinta impressa dai popoli meridionali, a partire da quello siciliano i cui rappresentanti già offrirono a un Savoia la corona di Sicilia nel 1848.Gustavo Mola di Nomaglio ha recentemente curato la pubblicazione “1416: Savoie Bonnes Nouvelles. Studi di storia sabauda nel 600° anniversario del Ducato di Savoia”, edito dal Centro Studi Piemontesi.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I Savoia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La dissoluzione dell’URSS - Seconda parte

La dissoluzione dell’Unione Sovietica fu il processo di disgregazione che, a 74 anni dalla Rivoluzione d’Ottobre, coinvolse il sistema politico, economico e sociale dell’Unione Sovietica. Tra il 19 gennaio 1990 e il 26 dicembre 1991, il fallimento delle iniziative di perestrojka e glasnost avviate da Michail Sergeevič Gorbačëv – in aggiunta agli eventi libertari polacchi che contagiarono i Paesi del Patto di Varsavia – portarono all’implosione dell’URSS. Lo storico Andrea Romano, oggi impegnato nella vita politica, racconta per Storiainpodcast uno dei più grandi eventi della storia contemporanea. Andrea Romano è Professore associato di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. E’ deputato della Repubblica Italiana, iscritto al Gruppo Parlamentare del Partito Democratico. Ha scritto tra l’altro “Contadini in uniforme. L’Armata Rossa e la collettivizzazione delle campagne nell’URSS”, Firenze, Leo S. Olschki, 1999; “Russia in the Age of Wars 1914-1945” (con Silvio Pons), Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Annali XXXIV, Milano, Feltrinelli, 2000; e “Lo Stalinismo. Un’interpretazione storica”, Bruno Mondadori Editore, 2002. - La dissoluzione pacifica dell’Unione Sovietica. Michail Gorbacev e la perestroika (Prima parte). - Le resistenze alle riforme di Gorbacev e la disgregazione dell’edificio sovietico (Seconda parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La Storia della storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La dissoluzione dell’URSS - Prima parte

La dissoluzione dell’Unione Sovietica fu il processo di disgregazione che, a 74 anni dalla Rivoluzione d’Ottobre, coinvolse il sistema politico, economico e sociale dell’Unione Sovietica. Tra il 19 gennaio 1990 e il 26 dicembre 1991, il fallimento delle iniziative di perestrojka e glasnost avviate da Michail Sergeevič Gorbačëv – in aggiunta agli eventi libertari polacchi che contagiarono i Paesi del Patto di Varsavia – portarono all’implosione dell’URSS. Lo storico Andrea Romano, oggi impegnato nella vita politica, racconta per Storiainpodcast uno dei più grandi eventi della storia contemporanea. Andrea Romano è Professore associato di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. E’ deputato della Repubblica Italiana, iscritto al Gruppo Parlamentare del Partito Democratico. Ha scritto tra l’altro “Contadini in uniforme. L’Armata Rossa e la collettivizzazione delle campagne nell’URSS”, Firenze, Leo S. Olschki, 1999; “Russia in the Age of Wars 1914-1945” (con Silvio Pons), Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Annali XXXIV, Milano, Feltrinelli, 2000; e “Lo Stalinismo. Un’interpretazione storica”, Bruno Mondadori Editore, 2002. - La dissoluzione pacifica dell’Unione Sovietica. Michail Gorbacev e la perestroika (Prima parte). - Le resistenze alle riforme di Gorbacev e la disgregazione dell’edificio sovietico (Seconda parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La Storia della storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Vi racconto Sir Winston Churchill

Sir Winston Leonard Spencer Churchill è stato uno dei più grandi e carismatici statisti del Novecento. A più di 50 anni dalla morte, avvenuta nel 1965, Winston Churchill è considerato ancora oggi uno dei leader più carismatici e discussi del Novecento. Con l’indomabile energia e la popolarità che seppe conquistarsi, impersonò la volontà di resistenza del Regno Unito e dei popoli alleati contro la minaccia nazista, quando il mondo era sull’orlo di un abisso, nel 1940-41. Fu Primo ministro del Regno Unito, membro del Parlamento, leader del Partito Conservatore britannico.Giulia Guazzaloca, Coordinatrice del Corso di Laurea in Scienze politiche, sociali e internazionali all’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, racconta per Storiainpodcast il grande leader britannico.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Guerra fredda - Seconda parte

Con l'esperta Sara Lorenzini ripercorriamo le 4 fasi della Guerra fredda: il consolidamento dei blocchi ovvero della divisione dell'Europa; la fase delle coesistenza competitiva (durante la quale la guerra fredda esce dai confini europei); il lungo periodo della distensione e infine la fase della cosiddetta "seconda guerra fredda" che si conclude con il progressivo crollo del sistema sovietico.Con l’espressione Guerra fredda si indica la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi intorno al 1947, tra le due potenze principali emerse vincitrici dalla Seconda Guerra mondiale: gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Si giunse alla divisione dell’Europa in sfere di influenza e alla formazione di blocchi internazionali ostili, denominati comunemente come Occidente (gli Stati Uniti e gli altri membri della NATO), Oriente (l’Unione Sovietica e i membri del Patto di Varsavia) e in seguito il terzo blocco dei Paesi non allineati. Si trattò sostanzialmente della contrapposizione tra due grandi ideologie politico-economiche: la democrazia-capitalista da una parte e il socialismo reale-comunismo dall’altro.Per Storiainpodcast, la Professoressa Sara Lorenzini descrive le tensioni di quei lunghissimi e tesissimi anni, dedicando particolare attenzione al periodo della distensione e alle conseguenze che tale scontro andò a generare: dai processi di decolonizzazione alla nascita di un vero e proprio ambientalismo globale.Sara Lorenzini è Professoressa ordinaria presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Ha scritto diverse opere, tra cui “Una strana guerra fredda. Lo sviluppo e le relazioni Nord-Sud”. - La Guerra fredda: aspetti economici, NATO e Patto di Varsavia (Prima parte). - Evolversi e fine della Guerra fredda (Seconda parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Guerra fredda - Prima parte

Che cosa si intende per Guerra fredda? E da dove viene questa espressione? Ecco come e quando iniziò questo conflitto tra le due superpotenze Usa e Urss, che non si tradusse in scontri militari diretti ma che fu caratterizzato da un antagonismo su tutti i campi (politico, ideologico, culturale...). Tutto iniziò il 9 febbraio 1946...Con l’espressione Guerra fredda si indica la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi intorno al 1947, tra le due potenze principali emerse vincitrici dalla Seconda Guerra mondiale: gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Si giunse alla divisione dell’Europa in sfere di influenza e alla formazione di blocchi internazionali ostili, denominati comunemente come Occidente (gli Stati Uniti e gli altri membri della NATO), Oriente (l’Unione Sovietica e i membri del Patto di Varsavia) e in seguito il terzo blocco dei Paesi non allineati. Si trattò sostanzialmente della contrapposizione tra due grandi ideologie politico-economiche: la democrazia-capitalista da una parte e il socialismo reale-comunismo dall’altro.Per Storiainpodcast, la Professoressa Sara Lorenzini descrive le tensioni di quei lunghissimi e tesissimi anni, dedicando particolare attenzione al periodo della distensione e alle conseguenze che tale scontro andò a generare: dai processi di decolonizzazione alla nascita di un vero e proprio ambientalismo globale.Sara Lorenzini è Professoressa ordinaria presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Ha scritto diverse opere, tra cui “Una strana guerra fredda. Lo sviluppo e le relazioni Nord-Sud”. - La Guerra fredda: aspetti economici, NATO e Patto di Varsavia (Prima parte). - Evolversi e fine della Guerra fredda (Seconda parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
31/1/20220 minutos, 0 segundos
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Verso la Soluzione finale

20 gennaio 1942: in una villa alla periferia sud di Berlino si apre la Conferenza di Wannsee durante la quale 15 personaggi di primo piano del regime nazionalsocialista tedesco si riuniscono per definire la cosiddetta “soluzione finale della questione ebraica”. Lo si legge nel report dell’incontro stilato da Adolf Eichmann, segretario della conferenza. Che cosa si dicono e che cosa decidono quegli uomini nei 90 minuti dell’incontro? Ritorniamo sulla scena di quell’evento chiave, avvenuto esattamente 80 anni fa, assieme allo storico David Bidussa.David Bidussa, storico, scrittore e giornalista, ha scritto saggi sull’ebraismo, sul sionismo, sul movimento socialista francese e sulla Repubblica di Vichy.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
27/1/20220 minutos, 0 segundos
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Il dopoguerra in Europa - Seconda parte

In questa seconda parte sul Dopoguerra, il tema della divisione della Germania, vero simbolo della Guerra fredda. Ma anche come i Paesi europei si stavano avviando verso una maggiore integrazione economica, mentre più difficile si prospettava la costruzione di una comune casa politica.---Per secondo dopoguerra si definisce il periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, alle problematiche causate dal conflitto e alle conseguenze politiche e geografiche determinate. In molti paesi si pone il dramma umano di intere masse di persone costrette a lasciare la propria terra oppure internate in campi di prigionieri.Per Storiainpodcast, il Professore Fabio Ferrarini analizza il percorso politico, economico e culturale europeo che oltre a sancire la fine del nazi-fascismo, porterà all’indebolimento di alcune nazioni.I cambiamenti avvenuti in Italia, Francia, Spagna, la divisione della Germania in Repubblica Federale e Repubblica Democratica Tedesca, la divisione del mondo in due sfere d’influenza, quella americana e quella comunista capeggiata dall’URSS, sono i temi del podcast.Fabio Ferrarini è Professore a contratto di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano La Statale. E’ autore di diverse opere, tra cui “L’asse spezzato. Fascismo, nazismo e diplomazia culturale nei paesi nordici.1922-1945)”. - L’Europa alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il Piano Marshall e l’URSS (Prima parte). - La divisione della Germania e la cultura politica europea (Seconda parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
24/1/20220 minutos, 0 segundos
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Il dopoguerra in Europa - Prima parte

Che cosa accadde in Europa alla fine della Seconda guerra mondiale? In questa prima parte, ecco come cambiarono gli equilibri tra i vari Paesi. E come iniziarono a soffiare i primi venti della Guerra fredda: il mondo si divise in due blocchi, quello degli Stati Uniti e dell'Europa Occidentale e quello dell'Unione Sovietica. ---Per secondo dopoguerra si definisce il periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, alle problematiche causate dal conflitto e alle conseguenze politiche e geografiche determinate. In molti paesi si pone il dramma umano di intere masse di persone costrette a lasciare la propria terra oppure internate in campi di prigionieri.Per Storiainpodcast, il Professore Fabio Ferrarini analizza il percorso politico, economico e culturale europeo che oltre a sancire la fine del nazi-fascismo, porterà all’indebolimento di alcune nazioni.I cambiamenti avvenuti in Italia, Francia, Spagna, la divisione della Germania in Repubblica Federale e Repubblica Democratica Tedesca, la divisione del mondo in due sfere d’influenza, quella americana e quella comunista capeggiata dall’URSS, sono i temi del podcast.Fabio Ferrarini è Professore a contratto di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano La Statale. E’ autore di diverse opere, tra cui “L’asse spezzato. Fascismo, nazismo e diplomazia culturale nei paesi nordici.1922-1945)”. - L’Europa alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il Piano Marshall e l’URSS (Prima parte). - La divisione della Germania e la cultura politica europea (Seconda parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
24/1/20220 minutos, 0 segundos
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I Presidenti della Repubblica. Di Francesco Bonini

Quali sono i caratteri distintivi della Presidenza della Repubblica in Italia. Che rapporto hanno stabilito i Presidenti della Repubblica con la politica e con la società italiana dal 1948 a oggi. Quale potrebbe essere il profilo ideale di un Presidente della Repubblica nel 2022.Sono queste le tematiche della conversazione con Francesco Bonini, professore ordinario di storia delle istituzioni politiche alla Lumsa di Roma, di cui è rettore dal 2014. Allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa, dove si è poi perfezionato in Storia, PhD a Sciences Po di Parigi.  È presidente dell’Associazione italiana degli storici delle istituzioni politiche (AISIP) e della Società italiana di storia dello sport (SISS). Autore della Storia costituzionale della Repubblica (Carocci 2008), tra le sue più recenti pubblicazioni Chiesa cattolica e Italia contemporanea (Studium 2020) e la cura di La scrittura delle costituzioni (Il Mulino 2021) e La seconda Repubblica (Rubbettino 2021).A cura dello storico Leo Goretti. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Seconda Guerra Mondiale - Quinta parte

La persecuzione degli ebrei e gli effetti della Seconda Guerra Mondiale: si conclude così il lungo racconto sul più grande conflitto armato della storia. Costò all’umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri, con una stima totale di morti che oscilla tra i 55 e i 60 milioni di individui. Combattuta dal 1939 al 1945 coinvolse quasi tutti i paesi del mondo, contrapponendo le cosiddette potenze dell’Asse e gli Alleati. Il conflitto ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l’attacco della Germania nazista alla Polonia e terminò, nel teatro europeo, l’8 maggio 1945 con la resa tedesca e, in quello asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell’Impero giapponese dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.Le popolazioni civili si trovarono coinvolte nelle operazioni belliche in una misura sino ad allora sconosciuta. Furono bersaglio dichiarato di bombardamenti, rappresaglie, persecuzioni, deportazioni e stermini. In particolare, il Terzo Reich portò avanti con metodi ingegneristici l’Olocausto per annientare, tra le altre, le popolazioni di origine o etnia ebraica, perseguendo anche una politica di riorganizzazione etnico-politica dell’Europa centro-orientale che prevedeva la distruzione o deportazione di intere popolazioni slave, degli zingari e di tutti coloro che il regime nazista riteneva “indesiderabili” o nemici della razza ariana.Al termine della guerra, l’Europa, ridotta a un cumulo di macerie, completò il processo di involuzione iniziato con la prima guerra mondiale e perse definitivamente il primato politico-economico mondiale, che fu assunto in buona parte dagli Stati Uniti d’America. A essi si contrappose l’Unione Sovietica, l’altra grande superpotenza forgiata dal conflitto, in un teso equilibrio geopolitico internazionale che fu definito poi guerra fredda. Le immani distruzioni della guerra portarono alla nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), avvenuta al termine della Conferenza di San Francisco il 26 giugno 1945.Autore del podcast è Brunello Mantelli, dottore di ricerca in Crisi e trasformazione della società Europea, professore associato di Storia contemporanea e dell’Europa presso l’Università di Torino. E’ autore di diverse opere, tra cui “Tante braccia per il Reich! Il reclutamento di manodopera nell’Italia occupata 1943-1945 per l’economia di guerra della Germania nazionalsocialista” e “La Seconda Guerra Mondiale”. - Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale (Prima parte). - La dimensione ideologica del secondo conflitto mondiale (Seconda parte). - L’avanzare della Seconda Guerra Mondiale (Terza parte). - L’Europa Occidentale e l’attacco della Germania all’Unione Sovietica (Quarta parte). - Persecuzione anti-ebraica ed effetti della Seconda Guerra Mondiale (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Seconda Guerra Mondiale - Quarta parte

Che cosa accadeva in Europa Occidentale? L'invasione tedesca della Polonia e l’attacco all’Unione Sovietica sono i temi della quarta puntata sulla Seconda Guerra Mondiale, il più grande conflitto armato della storia. Costò all’umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri, con una stima totale di morti che oscilla tra i 55 e i 60 milioni di individui. Combattuta dal 1939 al 1945 coinvolse quasi tutti i paesi del mondo, contrapponendo le cosiddette potenze dell’Asse e gli Alleati. Il conflitto ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l’attacco della Germania nazista alla Polonia e terminò, nel teatro europeo, l’8 maggio 1945 con la resa tedesca e, in quello asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell’Impero giapponese dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.Le popolazioni civili si trovarono coinvolte nelle operazioni belliche in una misura sino ad allora sconosciuta. Furono bersaglio dichiarato di bombardamenti, rappresaglie, persecuzioni, deportazioni e stermini. In particolare, il Terzo Reich portò avanti con metodi ingegneristici l’Olocausto per annientare, tra le altre, le popolazioni di origine o etnia ebraica, perseguendo anche una politica di riorganizzazione etnico-politica dell’Europa centro-orientale che prevedeva la distruzione o deportazione di intere popolazioni slave, degli zingari e di tutti coloro che il regime nazista riteneva “indesiderabili” o nemici della razza ariana.Al termine della guerra, l’Europa, ridotta a un cumulo di macerie, completò il processo di involuzione iniziato con la prima guerra mondiale e perse definitivamente il primato politico-economico mondiale, che fu assunto in buona parte dagli Stati Uniti d’America. A essi si contrappose l’Unione Sovietica, l’altra grande superpotenza forgiata dal conflitto, in un teso equilibrio geopolitico internazionale che fu definito poi guerra fredda. Le immani distruzioni della guerra portarono alla nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), avvenuta al termine della Conferenza di San Francisco il 26 giugno 1945.Autore del podcast è Brunello Mantelli, dottore di ricerca in Crisi e trasformazione della società Europea, professore associato di Storia contemporanea e dell’Europa presso l’Università di Torino. E’ autore di diverse opere, tra cui “Tante braccia per il Reich! Il reclutamento di manodopera nell’Italia occupata 1943-1945 per l’economia di guerra della Germania nazionalsocialista” e “La Seconda Guerra Mondiale”. - Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale (Prima parte). - La dimensione ideologica del secondo conflitto mondiale (Seconda parte). - L’avanzare della Seconda Guerra Mondiale (Terza parte). - L’Europa Occidentale e l’attacco della Germania all’Unione Sovietica (Quarta parte). - Persecuzione anti-ebraica ed effetti della Seconda Guerra Mondiale (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Seconda Guerra Mondiale - Terza parte

L'avanzare della Seconda guerra mondiale e il ruolo cruciale del Pacifico fino all'attacco giapponese di Pearl Harbor avvenuto il 7 dicembre 1941: in questa terza puntata entriamo nel pieno del più grande conflitto armato della storia. Costò all’umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri, con una stima totale di morti che oscilla tra i 55 e i 60 milioni di individui. Combattuta dal 1939 al 1945 coinvolse quasi tutti i paesi del mondo, contrapponendo le cosiddette potenze dell’Asse e gli Alleati. Il conflitto ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l’attacco della Germania nazista alla Polonia e terminò, nel teatro europeo, l’8 maggio 1945 con la resa tedesca e, in quello asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell’Impero giapponese dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.Le popolazioni civili si trovarono coinvolte nelle operazioni belliche in una misura sino ad allora sconosciuta. Furono bersaglio dichiarato di bombardamenti, rappresaglie, persecuzioni, deportazioni e stermini. In particolare, il Terzo Reich portò avanti con metodi ingegneristici l’Olocausto per annientare, tra le altre, le popolazioni di origine o etnia ebraica, perseguendo anche una politica di riorganizzazione etnico-politica dell’Europa centro-orientale che prevedeva la distruzione o deportazione di intere popolazioni slave, degli zingari e di tutti coloro che il regime nazista riteneva “indesiderabili” o nemici della razza ariana.Al termine della guerra, l’Europa, ridotta a un cumulo di macerie, completò il processo di involuzione iniziato con la prima guerra mondiale e perse definitivamente il primato politico-economico mondiale, che fu assunto in buona parte dagli Stati Uniti d’America. A essi si contrappose l’Unione Sovietica, l’altra grande superpotenza forgiata dal conflitto, in un teso equilibrio geopolitico internazionale che fu definito poi guerra fredda. Le immani distruzioni della guerra portarono alla nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), avvenuta al termine della Conferenza di San Francisco il 26 giugno 1945.Autore del podcast è Brunello Mantelli, dottore di ricerca in Crisi e trasformazione della società Europea, professore associato di Storia contemporanea e dell’Europa presso l’Università di Torino. E’ autore di diverse opere, tra cui “Tante braccia per il Reich! Il reclutamento di manodopera nell’Italia occupata 1943-1945 per l’economia di guerra della Germania nazionalsocialista” e “La Seconda Guerra Mondiale”. - Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale (Prima parte). - La dimensione ideologica del secondo conflitto mondiale (Seconda parte). - L’avanzare della Seconda Guerra Mondiale (Terza parte). - L’Europa Occidentale e l’attacco della Germania all’Unione Sovietica (Quarta parte). - Persecuzione anti-ebraica ed effetti della Seconda Guerra Mondiale (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Seconda Guerra Mondiale - Seconda parte

Le radici e la dimensione ideologica del secondo conflitto mondiale sono i temi della seconda puntata dove si parla anche della Guerra d'Etiopia con la quale il regime fascista cerca di conquistarsi spazio in Africa.La Seconda Guerra Mondiale è considerata il più grande conflitto armato della storia. Costò all’umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri, con una stima totale di morti che oscilla tra i 55 e i 60 milioni di individui. Combattuta dal 1939 al 1945 coinvolse quasi tutti i paesi del mondo, contrapponendo le cosiddette potenze dell’Asse e gli Alleati. Il conflitto ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l’attacco della Germania nazista alla Polonia e terminò, nel teatro europeo, l’8 maggio 1945 con la resa tedesca e, in quello asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell’Impero giapponese dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.Le popolazioni civili si trovarono coinvolte nelle operazioni belliche in una misura sino ad allora sconosciuta. Furono bersaglio dichiarato di bombardamenti, rappresaglie, persecuzioni, deportazioni e stermini. In particolare, il Terzo Reich portò avanti con metodi ingegneristici l’Olocausto per annientare, tra le altre, le popolazioni di origine o etnia ebraica, perseguendo anche una politica di riorganizzazione etnico-politica dell’Europa centro-orientale che prevedeva la distruzione o deportazione di intere popolazioni slave, degli zingari e di tutti coloro che il regime nazista riteneva “indesiderabili” o nemici della razza ariana.Al termine della guerra, l’Europa, ridotta a un cumulo di macerie, completò il processo di involuzione iniziato con la prima guerra mondiale e perse definitivamente il primato politico-economico mondiale, che fu assunto in buona parte dagli Stati Uniti d’America. A essi si contrappose l’Unione Sovietica, l’altra grande superpotenza forgiata dal conflitto, in un teso equilibrio geopolitico internazionale che fu definito poi guerra fredda. Le immani distruzioni della guerra portarono alla nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), avvenuta al termine della Conferenza di San Francisco il 26 giugno 1945.Autore del podcast è Brunello Mantelli, dottore di ricerca in Crisi e trasformazione della società Europea, professore associato di Storia contemporanea e dell’Europa presso l’Università di Torino. E’ autore di diverse opere, tra cui “Tante braccia per il Reich! Il reclutamento di manodopera nell’Italia occupata 1943-1945 per l’economia di guerra della Germania nazionalsocialista” e “La Seconda Guerra Mondiale”. - Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale (Prima parte). - La dimensione ideologica del secondo conflitto mondiale (Seconda parte). - L’avanzare della Seconda Guerra Mondiale (Terza parte). - L’Europa Occidentale e l’attacco della Germania all’Unione Sovietica (Quarta parte). - Persecuzione anti-ebraica ed effetti della Seconda Guerra Mondiale (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Seconda Guerra Mondiale - Prima parte

Quando iniziò la Seconda guerra mondiale e perché inizialmente fu chiamata "la strana guerra"? La prima di cinque puntate sul più grande conflitto armato della storia che costò all’umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri, con una stima totale di morti che oscilla tra i 55 e i 60 milioni di individui. Combattuta dal 1939 al 1945 coinvolse quasi tutti i Paesi del mondo, contrapponendo le cosiddette potenze dell’Asse e gli Alleati. Il conflitto ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l’attacco della Germania nazista alla Polonia e terminò, nel teatro europeo, l’8 maggio 1945 con la resa tedesca e, in quello asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell’Impero giapponese dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.Le popolazioni civili si trovarono coinvolte nelle operazioni belliche in una misura sino ad allora sconosciuta. Furono bersaglio dichiarato di bombardamenti, rappresaglie, persecuzioni, deportazioni e stermini. In particolare, il Terzo Reich portò avanti con metodi ingegneristici l’Olocausto per annientare, tra le altre, le popolazioni di origine o etnia ebraica, perseguendo anche una politica di riorganizzazione etnico-politica dell’Europa centro-orientale che prevedeva la distruzione o deportazione di intere popolazioni slave, degli zingari e di tutti coloro che il regime nazista riteneva “indesiderabili” o nemici della razza ariana.Al termine della guerra, l’Europa, ridotta a un cumulo di macerie, completò il processo di involuzione iniziato con la prima guerra mondiale e perse definitivamente il primato politico-economico mondiale, che fu assunto in buona parte dagli Stati Uniti d’America. A essi si contrappose l’Unione Sovietica, l’altra grande superpotenza forgiata dal conflitto, in un teso equilibrio geopolitico internazionale che fu definito poi guerra fredda. Le immani distruzioni della guerra portarono alla nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), avvenuta al termine della Conferenza di San Francisco il 26 giugno 1945.Autore del podcast è Brunello Mantelli, dottore di ricerca in Crisi e trasformazione della società Europea, professore associato di Storia contemporanea e dell’Europa presso l’Università di Torino. E’ autore di diverse opere, tra cui “Tante braccia per il Reich! Il reclutamento di manodopera nell’Italia occupata 1943-1945 per l’economia di guerra della Germania nazionalsocialista” e “La Seconda Guerra Mondiale”. - Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale (Prima parte). - La dimensione ideologica del secondo conflitto mondiale (Seconda parte). - L’avanzare della Seconda Guerra Mondiale (Terza parte). - L’Europa Occidentale e l’attacco della Germania all’Unione Sovietica (Quarta parte). - Persecuzione anti-ebraica ed effetti della Seconda Guerra Mondiale (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La cultura di massa. Di Alberto Mario Banti

Che cosa sono la “cultura di massa” e la controcultura. Qual è il rapporto tra cultura di massa, controcultura e industria culturale. Che impatto hanno avuto cultura di massa e controcultura sulle identità di genere e generazionali nelle società occidentali. Come è cambiata la cultura di massa negli ultimi quarant’anni.Sono queste le tematiche della conversazione con Alberto Mario Banti, professore ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Pisa. Si è occupato di storia del nazionalismo europeo ottocentesco e di storia delle mentalità nell’Occidente contemporaneo. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Wonderland. La cultura di massa da Walt Disney ai Pink Floyd (2017); e La democrazia dei followers. Neoliberismo e cultura di massa (2020).A cura dello storico Leo Goretti. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Mussolini e il fascismo - Seconda parte

Come funzionava la macchina della propaganda fascista? In che modo Mussolini cercò di ottenere il consenso popolare attorno al regime? E poi arrivò la guerra, fortemente voluta dal duce. Si conclude così il racconto su Mussolini fatto da Leonardo D’Alessandro dell'Università di Milano.---Benito Mussolini (1883-1945) è stato un politico, militare e giornalista italiano. Socialista, si allontanò dal partito fino a fondare i Fasci da combattimento nel 1919. Figura emergente nell’ambito del neoformato Partito nazionale fascista, subito dopo la “marcia su Roma” del 1922 venne incaricato dal re della formazione del governo, instaurando nel giro di pochi anni un regime dittatoriale. In politica internazionale affrontò l’esperienza coloniale in Etiopia, si fece coinvolgere dai buoni rapporti con la Germania di Hitler nella persecuzione degli ebrei, fino poi alla partecipazione al conflitto mondiale. I pessimi risultati bellici portarono il Gran Consiglio a votare la mozione Grandi presentata contro di lui nel 1943. Fu arrestato e, liberato dai tedeschi, assunse le cariche di capo dello Stato e del governo nella neonata Repubblica sociale. Alla fine della guerra fu catturato e fucilato dai partigiani per ordine del Comitato di liberazione nazionale. In questo podcast il professor Leonardo D’Alessandro racconta la vicenda di un uomo che dominò la storia italiana per oltre un ventennio, divenendo negli anni del suo potere una delle figure centrali della politica mondiale e incarnando uno dei modelli dittatoriali fra le due guerre.Pompeo Leonardo D’Alessandro è Ricercatore di Storia delle istituzioni Politiche presso l’Università degli Studi di Milano. I suoi principali campi di ricerca sono la storia delle istituzioni giudiziarie e la storia dei partiti politici, con particolare attenzione al periodo fascista. - Mussolini, il fascismo e la marcia su Roma. (Prima parte) - La propaganda fascista e la guerra. (Seconda parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Mussolini e il fascismo - Prima parte

Mussolini, il fascismo e la marcia su Roma del 1922: sono i temi affrontati in questa prima puntata del podcast che ricostruisce la parabola del duce.Benito Mussolini (1883-1945) è stato un politico, militare e giornalista italiano. Socialista, si allontanò dal partito fino a fondare i Fasci da combattimento nel 1919. Figura emergente nell’ambito del neoformato Partito nazionale fascista, subito dopo la “marcia su Roma” del 1922 venne incaricato dal re della formazione del governo, instaurando nel giro di pochi anni un regime dittatoriale. In politica internazionale affrontò l’esperienza coloniale in Etiopia, si fece coinvolgere dai buoni rapporti con la Germania di Hitler nella persecuzione degli Ebrei, fino poi alla partecipazione al conflitto mondiale. I pessimi risultati bellici portarono il Gran Consiglio a votare la mozione Grandi presentata contro di lui nel 1943. Fu arrestato e, liberato dai tedeschi, assunse le cariche di capo dello Stato e del governo nella neonata Repubblica sociale. Alla fine della guerra fu catturato e fucilato dai partigiani per ordine del Comitato di liberazione nazionale. In questo podcast il professor Leonardo D’Alessandro racconta la vicenda di un uomo che dominò la storia italiana per oltre un ventennio, divenendo negli anni del suo potere una delle figure centrali della politica mondiale e incarnando uno dei modelli dittatoriali fra le due guerre.Pompeo Leonardo D’Alessandro è Ricercatore di Storia delle istituzioni Politiche presso l’Università degli Studi di Milano. I suoi principali campi di ricerca sono la storia delle istituzioni giudiziarie e la storia dei partiti politici, con particolare attenzione al periodo fascista. - Mussolini, il fascismo e la marcia su Roma. (Prima parte) - La propaganda fascista e la guerra. (Seconda parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Hitler e il nazismo - Sesta parte

La spiegazione di come una politica antiebraica inizialmente moderata sia sfociata nelle persecuzioni e poi nello sterminio degli ebrei nella Seconda Guerra Mondiale. Si conclude con questo capitolo la lunga analisi della figura di Adolf Hitler da parte dello storico Gustavo Corni.---Adolf Hitler (1889-1945) fu un uomo politico, fondatore e Führer del Nazionalsocialismo, per dodici anni cancelliere del III Reich. Annoverato tra i distruttori più efferati dell’umanità. Il suo nome e la sua politica hanno lasciato segni indelebili nella storia del 20º secolo, per la totalitaria e sanguinosa sopraffazione dei Paesi occupati, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, e per la politica razziale, concepita in nome di una presunta razza ariana. Il suo diabolico disegno ebbe come primo e principale obiettivo la “soluzione finale”, il genocidio del popolo ebreo (Shoah), con l’eliminazione nei campi di sterminio di circa sei milioni di Ebrei europei.Per Storiainpodcast, il prof. Gustavo Corni ripercorre le vicende della dittatura nazista che ha rappresentato, con la sua efferatezza, la pagina più crudele e buia della storia dell’Occidente. Il podcast permette di comprendere come il Nazionalsocialismo sia riuscito ad acquisire nel corso di pochi anni un così grande potere e consenso, quali siano state le basi sulle quali andò ad insediarsi ed i meccanismi che contribuirono alla sua avanzata.Gustavo Corni, storico italiano specializzato sulla storia della Germania e del Nazionalsocialismo, è stato professore Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Trento. E’ autore di molteplici opere tra cui “Breve storia del nazismo” e “Storia della Germania”. - Adolf Hitler: i primi anni (Prima parte). - Adolf Hitler: dal putsch di Monaco alla cavalcata trionfale del Nazionalsocialismo (Seconda parte). - Il successo del Nazionalsocialismo (Terza parte). - Adolf Hitler: Cancelliere. La transizione verso la dittatura (Quarta parte). - Adolf Hitler: La politica estera e il consenso (Quinta parte). - La Seconda Guerra Mondiale e lo sterminio degli ebrei (Sesta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Hitler e il nazismo - Quinta parte

La Germania invade la Polonia il 1° settembre 1939: inizia la Seconda guerra mondiale e anche una serie impressionante di vittorie dell'esercito tedesco che giocano un ruolo cruciale nel consolidare il consenso dell'opinione pubblica verso il regime. A spiegarlo in questa quinta parte del podcast su Hitler è lo storico Gustavo Corni.---Adolf Hitler (1889-1945) fu un uomo politico, fondatore e Führer del Nazionalsocialismo, per dodici anni cancelliere del III Reich. Annoverato tra i distruttori più efferati dell’umanità. Il suo nome e la sua politica hanno lasciato segni indelebili nella storia del 20º secolo, per la totalitaria e sanguinosa sopraffazione dei Paesi occupati, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, e per la politica razziale, concepita in nome di una presunta razza ariana. Il suo diabolico disegno ebbe come primo e principale obiettivo la “soluzione finale”, il genocidio del popolo ebreo (Shoah), con l’eliminazione nei campi di sterminio di circa sei milioni di Ebrei europei.Per Storiainpodcast, il prof. Gustavo Corni ripercorre le vicende della dittatura nazista che ha rappresentato, con la sua efferatezza, la pagina più crudele e buia della storia dell’Occidente. Il podcast permette di comprendere come il Nazionalsocialismo sia riuscito ad acquisire nel corso di pochi anni un così grande potere e consenso, quali siano state le basi sulle quali andò ad insediarsi ed i meccanismi che contribuirono alla sua avanzata.Gustavo Corni, storico italiano specializzato sulla storia della Germania e del Nazionalsocialismo, è stato professore Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Trento. E’ autore di molteplici opere tra cui “Breve storia del nazismo” e “Storia della Germania”. - Adolf Hitler: i primi anni (Prima parte). - Adolf Hitler: dal putsch di Monaco alla cavalcata trionfale del Nazionalsocialismo (Seconda parte). - Il successo del Nazionalsocialismo (Terza parte). - Adolf Hitler: Cancelliere. La transizione verso la dittatura (Quarta parte). - Adolf Hitler: La politica estera e il consenso (Quinta parte). - La Seconda Guerra Mondiale e lo sterminio degli ebrei (Sesta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Hitler e il nazismo - Quarta parte

30 gennaio 1933: Hitler diventa Cancelliere. E' il compimento di un progetto politico in cui Hitler doveva essere solo uno strumento "controllabile". Ma già a pochissimi mesi dalla sua elezione si avvieranno una serie di processi che porteranno alla dittatura.---Adolf Hitler (1889-1945) fu un uomo politico, fondatore e Führer del Nazionalsocialismo, per dodici anni cancelliere del III Reich. Annoverato tra i distruttori più efferati dell’umanità. Il suo nome e la sua politica hanno lasciato segni indelebili nella storia del 20º secolo, per la totalitaria e sanguinosa sopraffazione dei Paesi occupati, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, e per la politica razziale, concepita in nome di una presunta razza ariana. Il suo diabolico disegno ebbe come primo e principale obiettivo la “soluzione finale”, il genocidio del popolo ebreo (Shoah), con l’eliminazione nei campi di sterminio di circa sei milioni di Ebrei europei.Per Storiainpodcast, il prof. Gustavo Corni ripercorre le vicende della dittatura nazista che ha rappresentato, con la sua efferatezza, la pagina più crudele e buia della storia dell’Occidente. Il podcast permette di comprendere come il Nazionalsocialismo sia riuscito ad acquisire nel corso di pochi anni un così grande potere e consenso, quali siano state le basi sulle quali andò ad insediarsi ed i meccanismi che contribuirono alla sua avanzata.Gustavo Corni, storico italiano specializzato sulla storia della Germania e del Nazionalsocialismo, è stato professore Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Trento. E’ autore di molteplici opere tra cui “Breve storia del nazismo” e “Storia della Germania”. - Adolf Hitler: i primi anni (Prima parte). - Adolf Hitler: dal putsch di Monaco alla cavalcata trionfale del Nazionalsocialismo (Seconda parte). - Il successo del Nazionalsocialismo (Terza parte). - Adolf Hitler: Cancelliere. La transizione verso la dittatura (Quarta parte). - Adolf Hitler: La politica estera e il consenso (Quinta parte). - La Seconda Guerra Mondiale e lo sterminio degli ebrei (Sesta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Hitler e il nazismo - Terza parte

Quali sono state le basi del successo elettorale del partito nazionalsocialista di Hitler tra il 1930 e il 1933? E' l'argomento della terza parte del podcast su Hitler. ---Adolf Hitler (1889-1945) fu un uomo politico, fondatore e Führer del Nazionalsocialismo, per dodici anni cancelliere del III Reich. Annoverato tra i distruttori più efferati dell’umanità. Il suo nome e la sua politica hanno lasciato segni indelebili nella storia del 20º secolo, per la totalitaria e sanguinosa sopraffazione dei Paesi occupati, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, e per la politica razziale, concepita in nome di una presunta razza ariana. Il suo diabolico disegno ebbe come primo e principale obiettivo la “soluzione finale”, il genocidio del popolo ebreo (Shoah), con l’eliminazione nei campi di sterminio di circa sei milioni di Ebrei europei.Per Storiainpodcast, il prof. Gustavo Corni ripercorre le vicende della dittatura nazista che ha rappresentato, con la sua efferatezza, la pagina più crudele e buia della storia dell’Occidente. Il podcast permette di comprendere come il Nazionalsocialismo sia riuscito ad acquisire nel corso di pochi anni un così grande potere e consenso, quali siano state le basi sulle quali andò ad insediarsi ed i meccanismi che contribuirono alla sua avanzata.Gustavo Corni, storico italiano specializzato sulla storia della Germania e del Nazionalsocialismo, è stato professore Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Trento. E’ autore di molteplici opere tra cui “Breve storia del nazismo” e “Storia della Germania”. - Adolf Hitler: i primi anni (Prima parte). - Adolf Hitler: dal putsch di Monaco alla cavalcata trionfale del Nazionalsocialismo (Seconda parte). - Il successo del Nazionalsocialismo (Terza parte). - Adolf Hitler: Cancelliere. La transizione verso la dittatura (Quarta parte). - Adolf Hitler: La politica estera e il consenso (Quinta parte). - La Seconda Guerra Mondiale e lo sterminio degli ebrei (Sesta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Hitler e il nazismo - Seconda parte

Che cosa rappresenta (e che cos'è) il putsch di Monaco del 1923? Nella seconda parte del podcast su Hitler, l'inizio della trionfale cavalcata del Nazionalsocialismo.---Adolf Hitler (1889-1945) fu un uomo politico, fondatore e Führer del Nazionalsocialismo, per dodici anni cancelliere del III Reich. Annoverato tra i distruttori più efferati dell’umanità. Il suo nome e la sua politica hanno lasciato segni indelebili nella storia del 20º secolo, per la totalitaria e sanguinosa sopraffazione dei Paesi occupati, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, e per la politica razziale, concepita in nome di una presunta razza ariana. Il suo diabolico disegno ebbe come primo e principale obiettivo la “soluzione finale”, il genocidio del popolo ebreo (Shoah), con l’eliminazione nei campi di sterminio di circa sei milioni di Ebrei europei.Per Storiainpodcast, il prof. Gustavo Corni ripercorre le vicende della dittatura nazista che ha rappresentato, con la sua efferatezza, la pagina più crudele e buia della storia dell’Occidente. Il podcast permette di comprendere come il Nazionalsocialismo sia riuscito ad acquisire nel corso di pochi anni un così grande potere e consenso, quali siano state le basi sulle quali andò ad insediarsi ed i meccanismi che contribuirono alla sua avanzata.Gustavo Corni, storico italiano specializzato sulla storia della Germania e del Nazionalsocialismo, è stato professore Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Trento. E’ autore di molteplici opere tra cui “Breve storia del nazismo” e “Storia della Germania”. - Adolf Hitler: i primi anni (Prima parte). - Adolf Hitler: dal putsch di Monaco alla cavalcata trionfale del Nazionalsocialismo (Seconda parte). - Il successo del Nazionalsocialismo (Terza parte). - Adolf Hitler: Cancelliere. La transizione verso la dittatura (Quarta parte). - Adolf Hitler: La politica estera e il consenso (Quinta parte). - La Seconda Guerra Mondiale e lo sterminio degli ebrei (Sesta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Hitler e il nazismo - Prima parte

Chi era Adolf Hitler? Ecco il contesto in cui "nacque" il cittadino asburgico Adolf Hitler con il pallino per l'arte. Lo storico Gustavo Corni ci guida in questo viaggio nella vita del più efferato dittatore.Adolf Hitler (1889-1945) fu un uomo politico, fondatore e Führer del Nazionalsocialismo, per dodici anni cancelliere del III Reich. Annoverato tra i distruttori più efferati dell’umanità. Il suo nome e la sua politica hanno lasciato segni indelebili nella storia del 20º secolo, per la totalitaria e sanguinosa sopraffazione dei Paesi occupati, prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, e per la politica razziale, concepita in nome di una presunta razza ariana. Il suo diabolico disegno ebbe come primo e principale obiettivo la “soluzione finale”, il genocidio del popolo ebreo (Shoah), con l’eliminazione nei campi di sterminio di circa sei milioni di ebrei europei.Per Storiainpodcast, il prof. Gustavo Corni ripercorre le vicende della dittatura nazista che ha rappresentato, con la sua efferatezza, la pagina più crudele e buia della storia dell’Occidente. Il podcast permette di comprendere come il Nazionalsocialismo sia riuscito ad acquisire nel corso di pochi anni un così grande potere e consenso, quali siano state le basi sulle quali andò ad insediarsi ed i meccanismi che contribuirono alla sua avanzata.Gustavo Corni, storico italiano specializzato sulla storia della Germania e del Nazionalsocialismo, è stato professore Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Trento. E’ autore di molteplici opere tra cui “Breve storia del nazismo” e “Storia della Germania”. - Adolf Hitler: i primi anni (Prima parte). - Adolf Hitler: dal putsch di Monaco alla cavalcata trionfale del Nazionalsocialismo (Seconda parte). - Il successo del Nazionalsocialismo (Terza parte). - Adolf Hitler: Cancelliere. La transizione verso la dittatura (Quarta parte). - Adolf Hitler: La politica estera e il consenso (Quinta parte). - La Seconda Guerra Mondiale e lo sterminio degli ebrei (Sesta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Rivoluzione russa - Quarta parte

La Rivoluzione russa nel 1917 portò al rovesciamento dell’Impero russo e alla formazione inizialmente della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa e nel 1922, in seguito alla guerra civile, dell’Unione Sovietica. Nell’ambito degli sconvolgimenti politici e sociali provocati dalla Grande Guerra, la Rivoluzione Russa fu il più violento, il più traumatico e anche il più imprevisto. Il 1917, con le due rivoluzioni (di febbraio la prima, di ottobre la seconda), provocò la caduta dello zarismo e la presa di potere da parte dei bolscevichi. In questo podcast il racconto degli storici eventi che portarono la Russia, il più arretrato tra i grandi paesi d’Europa, a divenire il primo Stato socialista della storia, considerato dai suoi sostenitori come la patria dei lavoratori di tutto il mondo e dai suoi nemici come la prima espressione di società totalitaria.Antonella Salomoni è professore ordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università della Calabria, dove è titolare dei corsi di Storia dei diritti umani e culture della pace e Storia dei servizi sociali. Insegna Storia della shoah e dei genocidi presso il Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà, Università di Bologna. E’ inoltre autrice di diverse opere, tra cui “L’unione Sovietica e la Shoah. Genocidio, resistenza, rimozione” e “Lenin e la Rivoluzione Russa”. - La Rivoluzione del 1905 (Prima parte). - La Rivoluzione del febbraio 1917 (Seconda parte). - La Rivoluzione d’Ottobre (Terza parte). - La Guerra Civile, il Comunismo di guerra e la dissoluzione dell’Assemblea Costituente (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Rivoluzione russa - Terza parte

La Rivoluzione russa nel 1917 portò al rovesciamento dell’Impero russo e alla formazione inizialmente della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa e nel 1922, in seguito alla guerra civile, dell’Unione Sovietica. Nell’ambito degli sconvolgimenti politici e sociali provocati dalla Grande Guerra, la Rivoluzione Russa fu il più violento, il più traumatico e anche il più imprevisto. Il 1917, con le due rivoluzioni (di febbraio la prima, di ottobre la seconda), provocò la caduta dello zarismo e la presa di potere da parte dei bolscevichi. In questo podcast il racconto degli storici eventi che portarono la Russia, il più arretrato tra i grandi paesi d’Europa, a divenire il primo Stato socialista della storia, considerato dai suoi sostenitori come la patria dei lavoratori di tutto il mondo e dai suoi nemici come la prima espressione di società totalitaria.Antonella Salomoni è professore ordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università della Calabria, dove è titolare dei corsi di Storia dei diritti umani e culture della pace e Storia dei servizi sociali. Insegna Storia della shoah e dei genocidi presso il Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà, Università di Bologna. E’ inoltre autrice di diverse opere, tra cui “L’unione Sovietica e la Shoah. Genocidio, resistenza, rimozione” e “Lenin e la Rivoluzione Russa”. - La Rivoluzione del 1905 (Prima parte). - La Rivoluzione del febbraio 1917 (Seconda parte). - La Rivoluzione d’Ottobre (Terza parte). - La Guerra Civile, il Comunismo di guerra e la dissoluzione dell’Assemblea Costituente (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Rivoluzione russa - Seconda parte

La Rivoluzione russa nel 1917 portò al rovesciamento dell’Impero russo e alla formazione inizialmente della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa e nel 1922, in seguito alla guerra civile, dell’Unione Sovietica. Nell’ambito degli sconvolgimenti politici e sociali provocati dalla Grande Guerra, la Rivoluzione Russa fu il più violento, il più traumatico e anche il più imprevisto. Il 1917, con le due rivoluzioni (di febbraio la prima, di ottobre la seconda), provocò la caduta dello zarismo e la presa di potere da parte dei bolscevichi. In questo podcast il racconto degli storici eventi che portarono la Russia, il più arretrato tra i grandi paesi d’Europa, a divenire il primo Stato socialista della storia, considerato dai suoi sostenitori come la patria dei lavoratori di tutto il mondo e dai suoi nemici come la prima espressione di società totalitaria.Antonella Salomoni è professore ordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università della Calabria, dove è titolare dei corsi di Storia dei diritti umani e culture della pace e Storia dei servizi sociali. Insegna Storia della shoah e dei genocidi presso il Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà, Università di Bologna. E’ inoltre autrice di diverse opere, tra cui “L’unione Sovietica e la Shoah. Genocidio, resistenza, rimozione” e “Lenin e la Rivoluzione Russa”. - La Rivoluzione del 1905 (Prima parte). - La Rivoluzione del febbraio 1917 (Seconda parte). - La Rivoluzione d’Ottobre (Terza parte). - La Guerra Civile, il Comunismo di guerra e la dissoluzione dell’Assemblea Costituente (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Rivoluzione russa - Prima parte

La Rivoluzione russa nel 1917 portò al rovesciamento dell’Impero russo e alla formazione inizialmente della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa e nel 1922, in seguito alla guerra civile, dell’Unione Sovietica. Nell’ambito degli sconvolgimenti politici e sociali provocati dalla Grande Guerra, la Rivoluzione Russa fu il più violento, il più traumatico e anche il più imprevisto. Il 1917, con le due rivoluzioni (di febbraio la prima, di ottobre la seconda), provocò la caduta dello zarismo e la presa di potere da parte dei bolscevichi. In questo podcast il racconto degli storici eventi che portarono la Russia, il più arretrato tra i grandi paesi d’Europa, a divenire il primo Stato socialista della storia, considerato dai suoi sostenitori come la patria dei lavoratori di tutto il mondo e dai suoi nemici come la prima espressione di società totalitaria.Antonella Salomoni è professore ordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università della Calabria, dove è titolare dei corsi di Storia dei diritti umani e culture della pace e Storia dei servizi sociali. Insegna Storia della shoah e dei genocidi presso il Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà, Università di Bologna. E’ inoltre autrice di diverse opere, tra cui “L’unione Sovietica e la Shoah. Genocidio, resistenza, rimozione” e “Lenin e la Rivoluzione Russa”. - La Rivoluzione del 1905 (Prima parte). - La Rivoluzione del febbraio 1917 (Seconda parte). - La Rivoluzione d’Ottobre (Terza parte). - La Guerra Civile, il Comunismo di guerra e la dissoluzione dell’Assemblea Costituente (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Guerra d’Iraq - Quinta parte

A 10 anni dalla fine del conflittoDieci anni fa, il 18/12/2011, terminava la Guerra d’Iraq, passata alla storia anche come Seconda Guerra del Golfo. Ci fu il passaggio definitivo di tutti i poteri alle autorità irachene insediate dall’esercito americano su delega governativa statunitense. Il conflitto bellico era iniziato il 20 marzo del 2003 con l’invasione dell’Iraq da parte di una coalizione multinazionale guidata dagli Stati Uniti d’America.In questa docuserie, attraverso numerose testimonianze e materiali d’archivio, il racconto di un conflitto che aveva come obiettivo principale la deposizione di Saddam Hussein. L’invasione dell’Iraq fu rapida: il 15 aprile 2003 tutte le principali città erano nelle mani della coalizione, e il 1º maggio il presidente statunitense George W. Bush proclamò concluse le operazioni militari su larga scala. Ma la guerra si tramutò abbastanza presto in una resistenza e in una guerra di liberazione dalle truppe straniere, considerate invasori da molti gruppi armati arabi sunniti e sciiti, per sfociare infine in una guerra civile fra le varie fazioni, causata da una squilibrata gestione del potere (che agevolò le componenti sciite maggioritarie).Docuserie in 5 puntate.Intervengono nell’ordine Enrico Bellano (Inviato RAI), Ferdinando Pellegrini (Inviato del Giornale Radio RAI), Raheem Salman (Giornalista iracheno), Bernardo Valli (Inviato speciale de La Repubblica), Muntazar al-Zaydi (Giornalista iracheno), Staffan de Mistura (Diplomatico), Paolo Mieli (Storico), Sergio Romano (Diplomatico), Fabio Mini (Generale), Alfredo Mantica (Politico), Franco Cardini (Storico), Padre Enzo Fortunato (Direttore della sala stampa del Sacro convento di Assisi), Barbara Contini (Già Responsabile delle infrastrutture e della ricostruzione a Bassora e successivamente Amministratore Civile della Provincia di Dhi Qar), Solomon Moore (Giornalista statunitense) e Rosa Villecco Calipari (Politica). Di Francesco De Leo.Montaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla e Voice Over: Mario Cagol.Alcuni frammenti audio utilizzati nella docuserie sono di proprietà dell’Archivio sonoro di RadioRadicale, rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione 2.5 - La Guerra in Iraq: i bombardamenti (Prima parte). - La Guerra in Iraq: Iraqi Freedom (Seconda parte). - La Guerra in Iraq: Evitare la guerra (Terza parte). - La Guerra in Iraq: i soldati (Quarta parte). - La Guerra in Iraq: Abu Ghraib e Calipari (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Guerra d’Iraq - Quarta parte

A 10 anni dalla fine del conflittoDieci anni fa, il 18/12/2011, terminava la Guerra d’Iraq, passata alla storia anche come Seconda Guerra del Golfo. Ci fu il passaggio definitivo di tutti i poteri alle autorità irachene insediate dall’esercito americano su delega governativa statunitense. Il conflitto bellico era iniziato il 20 marzo del 2003 con l’invasione dell’Iraq da parte di una coalizione multinazionale guidata dagli Stati Uniti d’America.In questa docuserie, attraverso numerose testimonianze e materiali d’archivio, il racconto di un conflitto che aveva come obiettivo principale la deposizione di Saddam Hussein. L’invasione dell’Iraq fu rapida: il 15 aprile 2003 tutte le principali città erano nelle mani della coalizione, e il 1º maggio il presidente statunitense George W. Bush proclamò concluse le operazioni militari su larga scala. Ma la guerra si tramutò abbastanza presto in una resistenza e in una guerra di liberazione dalle truppe straniere, considerate invasori da molti gruppi armati arabi sunniti e sciiti, per sfociare infine in una guerra civile fra le varie fazioni, causata da una squilibrata gestione del potere (che agevolò le componenti sciite maggioritarie).Docuserie in 5 puntate.Intervengono nell’ordine Enrico Bellano (Inviato RAI), Ferdinando Pellegrini (Inviato del Giornale Radio RAI), Raheem Salman (Giornalista iracheno), Bernardo Valli (Inviato speciale de La Repubblica), Muntazar al-Zaydi (Giornalista iracheno), Staffan de Mistura (Diplomatico), Paolo Mieli (Storico), Sergio Romano (Diplomatico), Fabio Mini (Generale), Alfredo Mantica (Politico), Franco Cardini (Storico), Padre Enzo Fortunato (Direttore della sala stampa del Sacro convento di Assisi), Barbara Contini (Già Responsabile delle infrastrutture e della ricostruzione a Bassora e successivamente Amministratore Civile della Provincia di Dhi Qar), Solomon Moore (Giornalista statunitense) e Rosa Villecco Calipari (Politica). Di Francesco De Leo.Montaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla e Voice Over: Mario Cagol.Alcuni frammenti audio utilizzati nella docuserie sono di proprietà dell’Archivio sonoro di RadioRadicale, rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione 2.5 - La Guerra in Iraq: i bombardamenti (Prima parte). - La Guerra in Iraq: Iraqi Freedom (Seconda parte). - La Guerra in Iraq: Evitare la guerra (Terza parte). - La Guerra in Iraq: i soldati (Quarta parte). - La Guerra in Iraq: Abu Ghraib e Calipari (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Guerra d’Iraq - Terza parte

A 10 anni dalla fine del conflittoDieci anni fa, il 18/12/2011, terminava la Guerra d’Iraq, passata alla storia anche come Seconda Guerra del Golfo. Ci fu il passaggio definitivo di tutti i poteri alle autorità irachene insediate dall’esercito americano su delega governativa statunitense. Il conflitto bellico era iniziato il 20 marzo del 2003 con l’invasione dell’Iraq da parte di una coalizione multinazionale guidata dagli Stati Uniti d’America.In questa docuserie, attraverso numerose testimonianze e materiali d’archivio, il racconto di un conflitto che aveva come obiettivo principale la deposizione di Saddam Hussein. L’invasione dell’Iraq fu rapida: il 15 aprile 2003 tutte le principali città erano nelle mani della coalizione, e il 1º maggio il presidente statunitense George W. Bush proclamò concluse le operazioni militari su larga scala. Ma la guerra si tramutò abbastanza presto in una resistenza e in una guerra di liberazione dalle truppe straniere, considerate invasori da molti gruppi armati arabi sunniti e sciiti, per sfociare infine in una guerra civile fra le varie fazioni, causata da una squilibrata gestione del potere (che agevolò le componenti sciite maggioritarie).Docuserie in 5 puntate.Intervengono nell’ordine Enrico Bellano (Inviato RAI), Ferdinando Pellegrini (Inviato del Giornale Radio RAI), Raheem Salman (Giornalista iracheno), Bernardo Valli (Inviato speciale de La Repubblica), Muntazar al-Zaydi (Giornalista iracheno), Staffan de Mistura (Diplomatico), Paolo Mieli (Storico), Sergio Romano (Diplomatico), Fabio Mini (Generale), Alfredo Mantica (Politico), Franco Cardini (Storico), Padre Enzo Fortunato (Direttore della sala stampa del Sacro convento di Assisi), Barbara Contini (Già Responsabile delle infrastrutture e della ricostruzione a Bassora e successivamente Amministratore Civile della Provincia di Dhi Qar), Solomon Moore (Giornalista statunitense) e Rosa Villecco Calipari (Politica). Di Francesco De Leo.Montaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla e Voice Over: Mario Cagol.Alcuni frammenti audio utilizzati nella docuserie sono di proprietà dell’Archivio sonoro di RadioRadicale, rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione 2.5 - La Guerra in Iraq: i bombardamenti (Prima parte). - La Guerra in Iraq: Iraqi Freedom (Seconda parte). - La Guerra in Iraq: Evitare la guerra (Terza parte). - La Guerra in Iraq: i soldati (Quarta parte). - La Guerra in Iraq: Abu Ghraib e Calipari (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Guerra d’Iraq - Seconda parte

A 10 anni dalla fine del conflittoDieci anni fa, il 18/12/2011, terminava la Guerra d’Iraq, passata alla storia anche come Seconda Guerra del Golfo. Ci fu il passaggio definitivo di tutti i poteri alle autorità irachene insediate dall’esercito americano su delega governativa statunitense. Il conflitto bellico era iniziato il 20 marzo del 2003 con l’invasione dell’Iraq da parte di una coalizione multinazionale guidata dagli Stati Uniti d’America.In questa docuserie, attraverso numerose testimonianze e materiali d’archivio, il racconto di un conflitto che aveva come obiettivo principale la deposizione di Saddam Hussein. L’invasione dell’Iraq fu rapida: il 15 aprile 2003 tutte le principali città erano nelle mani della coalizione, e il 1º maggio il presidente statunitense George W. Bush proclamò concluse le operazioni militari su larga scala. Ma la guerra si tramutò abbastanza presto in una resistenza e in una guerra di liberazione dalle truppe straniere, considerate invasori da molti gruppi armati arabi sunniti e sciiti, per sfociare infine in una guerra civile fra le varie fazioni, causata da una squilibrata gestione del potere (che agevolò le componenti sciite maggioritarie).Docuserie in 5 puntate.Intervengono nell’ordine Enrico Bellano (Inviato RAI), Ferdinando Pellegrini (Inviato del Giornale Radio RAI), Raheem Salman (Giornalista iracheno), Bernardo Valli (Inviato speciale de La Repubblica), Muntazar al-Zaydi (Giornalista iracheno), Staffan de Mistura (Diplomatico), Paolo Mieli (Storico), Sergio Romano (Diplomatico), Fabio Mini (Generale), Alfredo Mantica (Politico), Franco Cardini (Storico), Padre Enzo Fortunato (Direttore della sala stampa del Sacro convento di Assisi), Barbara Contini (Già Responsabile delle infrastrutture e della ricostruzione a Bassora e successivamente Amministratore Civile della Provincia di Dhi Qar), Solomon Moore (Giornalista statunitense) e Rosa Villecco Calipari (Politica). Di Francesco De Leo.Montaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla e Voice Over: Mario Cagol.Alcuni frammenti audio utilizzati nella docuserie sono di proprietà dell’Archivio sonoro di RadioRadicale, rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione 2.5 - La Guerra in Iraq: i bombardamenti (Prima parte). - La Guerra in Iraq: Iraqi Freedom (Seconda parte). - La Guerra in Iraq: Evitare la guerra (Terza parte). - La Guerra in Iraq: i soldati (Quarta parte). - La Guerra in Iraq: Abu Ghraib e Calipari (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Guerra d’Iraq - Prima parte

A 10 anni dalla fine del conflittoDieci anni fa, il 18/12/2011, terminava la Guerra d’Iraq, passata alla storia anche come Seconda Guerra del Golfo. Ci fu il passaggio definitivo di tutti i poteri alle autorità irachene insediate dall’esercito americano su delega governativa statunitense. Il conflitto bellico era iniziato il 20 marzo del 2003 con l’invasione dell’Iraq da parte di una coalizione multinazionale guidata dagli Stati Uniti d’America.In questa docuserie, attraverso numerose testimonianze e materiali d’archivio, il racconto di un conflitto che aveva come obiettivo principale la deposizione di Saddam Hussein. L’invasione dell’Iraq fu rapida: il 15 aprile 2003 tutte le principali città erano nelle mani della coalizione, e il 1º maggio il presidente statunitense George W. Bush proclamò concluse le operazioni militari su larga scala. Ma la guerra si tramutò abbastanza presto in una resistenza e in una guerra di liberazione dalle truppe straniere, considerate invasori da molti gruppi armati arabi sunniti e sciiti, per sfociare infine in una guerra civile fra le varie fazioni, causata da una squilibrata gestione del potere (che agevolò le componenti sciite maggioritarie).Docuserie in 5 puntate.Intervengono nell’ordine Enrico Bellano (Inviato RAI), Ferdinando Pellegrini (Inviato del Giornale Radio RAI), Raheem Salman (Giornalista iracheno), Bernardo Valli (Inviato speciale de La Repubblica), Muntazar al-Zaydi (Giornalista iracheno), Staffan de Mistura (Diplomatico), Paolo Mieli (Storico), Sergio Romano (Diplomatico), Fabio Mini (Generale), Alfredo Mantica (Politico), Franco Cardini (Storico), Padre Enzo Fortunato (Direttore della sala stampa del Sacro convento di Assisi), Barbara Contini (Già Responsabile delle infrastrutture e della ricostruzione a Bassora e successivamente Amministratore Civile della Provincia di Dhi Qar), Solomon Moore (Giornalista statunitense) e Rosa Villecco Calipari (Politica). Di Francesco De Leo.Montaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla e Voice Over: Mario Cagol.Alcuni frammenti audio utilizzati nella docuserie sono di proprietà dell’Archivio sonoro di RadioRadicale, rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione 2.5 - La Guerra in Iraq: i bombardamenti (Prima parte). - La Guerra in Iraq: Iraqi Freedom (Seconda parte). - La Guerra in Iraq: Evitare la guerra (Terza parte). - La Guerra in Iraq: i soldati (Quarta parte). - La Guerra in Iraq: Abu Ghraib e Calipari (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Vi racconto le famiglie Agnelli e Frisetti. Di Giulia Ajmone Marsan

Edoardo Agnelli (1831-1871) e Aniceta Frisetti (1845-1920), i genitori di Giovanni Agnelli fondatore della FIAT, crescono e vivono in famiglie radicate nell’ambiente commerciale, imprenditoriale e finanziario della Torino alla vigilia della sua spettacolare industrializzazione. Giulia Ajmone Marsan – figlia di Umberta dei baroni Nasi, cugina di Gianni Agnelli, l’Avvocato – racconta per Storiainpodcast alcuni momenti della loro vicenda, narrati nel libro “Aniceta & Edoardo” edito dal Centro Studi Piemontesi. Il libro è un contributo alla storia delle origini sociali degli industriali Italiani e ricostruisce, sulla base di numerosi documenti archivistici, l’evoluzione di un ambiente familiare che si snoda da Racconigi e Orbassano a Torino, centro delle loro attività economiche, senza tuttavia tagliare le radici con la terra, con investimenti in particolare a Villar Perosa e a Villafranca Piemonte.Nel corso di un periodo assai mutevole, dalla caduta dell’antico regime, all’annessione alla Francia, dalla Restaurazione al Risorgimento, le due famiglie riescono come fondachieri, banchieri, commercianti di cotone, tessili e immobiliaristi a far parte dell’élite economica della città: un trampolino che permetterà al figlio di Edoardo e Aniceta di svolgere un ruolo da protagonista nella storia industriale italiana.Giulia Ajmone Marsan si è laureata a Oxford, ha lavorato al Parlamento Europeo e al Parlamento Britannico. Come giornalista ha scritto tra gli altri per il “Corriere della Sera”, “La Stampa” e “The Arts Newspaper”. Appassionata di storia, si è specializzata in biografie di personaggi ottocenteschi e ha pubblicato: “Leopoldo Boselli” in Archivio Storico Lodigiano nel 2011; “All’ombra di notabili e eroi: Giuseppe Lavini (1857-1928)” nel 2014 per il Centro Studi Piemontesi e “Giuseppe Telfener: precursore degli imprenditori globali” nel 2018 per Archinto.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Grande Guerra - Terza parte

La Prima Guerra Mondiale fu un conflitto che coinvolse 35 Paesi tra il 28 luglio 1914 e l’11 novembre 1918. Chiamata inizialmente dai contemporanei “guerra europea”, con il coinvolgimento successivo delle colonie dell’Impero britannico e di altri paesi extraeuropei, tra cui gli Stati Uniti Seconda Guerra mondiale.Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo per mano di Gavrilo Princip. A causa del gioco di alleanze formatesi negli ultimi decenni del XIX secolo, la guerra vide schierarsi le maggiori potenze mondiali, e le rispettive colonie, in due blocchi contrapposti: da una parte gli Imperi centrali (Impero tedesco, Impero austro-ungarico e Impero ottomano), dall’altra gli Alleati, rappresentati principalmente da Francia, Regno Unito, Impero russo, Impero giapponese e, dal 1915, Italia. In questo podcast il Professor Vetrone racconta un conflitto per cui furono mobilitati in tutto il mondo oltre 70 milioni di uomini (60 milioni solo in Europa), di cui oltre 9 milioni non tornarono più a casa. Si registrarono anche circa 7 milioni di vittime civili, non solo per i diretti effetti delle operazioni di guerra, ma anche per le conseguenti carestie ed epidemie.Angelo Ventrone è Professore di Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell’Università di Macerata. E’ autore di diverse opere, tra cui “Grande guerra e Novecento”. - Dalla pace apparente alla Prima Guerra Mondiale (Prima parte). - Le potenze in guerra (Seconda parte). - I soldati al fronte. La fine della guerra (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
13/12/20210 minutos, 0 segundos
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La Grande Guerra - Seconda parte

La Prima Guerra Mondiale fu un conflitto che coinvolse 35 Paesi tra il 28 luglio 1914 e l’11 novembre 1918. Chiamata inizialmente dai contemporanei “guerra europea”, con il coinvolgimento successivo delle colonie dell’Impero britannico e di altri paesi extraeuropei, tra cui gli Stati Uniti Seconda Guerra mondiale.Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo per mano di Gavrilo Princip. A causa del gioco di alleanze formatesi negli ultimi decenni del XIX secolo, la guerra vide schierarsi le maggiori potenze mondiali, e le rispettive colonie, in due blocchi contrapposti: da una parte gli Imperi centrali (Impero tedesco, Impero austro-ungarico e Impero ottomano), dall’altra gli Alleati, rappresentati principalmente da Francia, Regno Unito, Impero russo, Impero giapponese e, dal 1915, Italia. In questo podcast il Professor Vetrone racconta un conflitto per cui furono mobilitati in tutto il mondo oltre 70 milioni di uomini (60 milioni solo in Europa), di cui oltre 9 milioni non tornarono più a casa. Si registrarono anche circa 7 milioni di vittime civili, non solo per i diretti effetti delle operazioni di guerra, ma anche per le conseguenti carestie ed epidemie.Angelo Ventrone è Professore di Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell’Università di Macerata. E’ autore di diverse opere, tra cui “Grande guerra e Novecento”. - Dalla pace apparente alla Prima Guerra Mondiale (Prima parte). - Le potenze in guerra (Seconda parte). - I soldati al fronte. La fine della guerra (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
13/12/20210 minutos, 0 segundos
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La Grande Guerra - Prima parte

La Prima Guerra Mondiale fu un conflitto che coinvolse 35 Paesi tra il 28 luglio 1914 e l’11 novembre 1918. Chiamata inizialmente dai contemporanei “guerra europea”, con il coinvolgimento successivo delle colonie dell’Impero britannico e di altri paesi extraeuropei, tra cui gli Stati Uniti Seconda Guerra mondiale.Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo per mano di Gavrilo Princip. A causa del gioco di alleanze formatesi negli ultimi decenni del XIX secolo, la guerra vide schierarsi le maggiori potenze mondiali, e le rispettive colonie, in due blocchi contrapposti: da una parte gli Imperi centrali (Impero tedesco, Impero austro-ungarico e Impero ottomano), dall’altra gli Alleati, rappresentati principalmente da Francia, Regno Unito, Impero russo, Impero giapponese e, dal 1915, Italia. In questo podcast il Professor Vetrone racconta un conflitto per cui furono mobilitati in tutto il mondo oltre 70 milioni di uomini (60 milioni solo in Europa), di cui oltre 9 milioni non tornarono più a casa. Si registrarono anche circa 7 milioni di vittime civili, non solo per i diretti effetti delle operazioni di guerra, ma anche per le conseguenti carestie ed epidemie.Angelo Ventrone è Professore di Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell’Università di Macerata. E’ autore di diverse opere, tra cui “Grande guerra e Novecento”. - Dalla pace apparente alla Prima Guerra Mondiale (Prima parte). - Le potenze in guerra (Seconda parte). - I soldati al fronte. La fine della guerra (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
13/12/20210 minutos, 0 segundos
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Giovanna d’Arco, l’eroina di Francia

Giovanna d’Arco (Domrémy, 1412 – Rouen, 30 maggio 1431) è stata un’eroina nazionale francese, venerata come santa dalla Chiesa cattolica, conosciuta anche come «la pulzella d’Orléans» (in francese «la pucelle d’Orléans»). Figlia di contadini, analfabeta, lasciò giovanissima la casa paterna per seguire il volere di Dio, rivelatole da voci misteriose, secondo il quale avrebbe dovuto liberare la Francia dagli Inglesi. Presentatasi alla corte di Carlo VII, ottenne dal re di poter cavalcare alla testa di un’armata e, incoraggiando le truppe con la sua ispirata presenza, riuscì a liberare Orleans e a riportare la vittoria di Patay. Lasciata sola per la diffidenza della corte e del re, Giovanna non potè condurre a termine, secondo il suo progetto, la lotta contro gli Anglo-Borgognoni; fu dapprima ferita alle porte di Parigi e nel 1430, mentre marciava verso Compiegne, fatta prigioniera dai Borgognoni, che la cedettero agli Inglesi. Tradotta a Rouen davanti a un tribunale di ecclesiastici, dopo estenuanti interrogatori fu condannata per eresia ed arsa viva. Fu riabilitata nel 1456. Nel 1920 Benedetto XV la proclamava santa. La Professoressa Marina Montesano ne traccia un profilo per Storiainpodcast.Marina Montesano, professore ordinario di Storia medievale presso l’Università di Messina. Dottore di ricerca all’Università di Firenze, è stata borsista del Centre d’études supérieurs de civilisation médiévale di Poitiers, della Brown University di Providence RI, dell’Accademia della Crusca, di Villa I Tatti (Fondazione Berenson – Harvard University). Fra le pubblicazioni recenti: Classical Culture and Witchcraft in Medieval and Renaissance Italy (2018); Ai margini del Medioevo. Storia culturale dell’alterità (2021); Inferno, Canto xx. Dante e la magia (2021).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
9/12/20210 minutos, 0 segundos
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L’Italia dopo l’Unità - Seconda parte

Dall’Unità del 1861 alla Prima Guerra Mondiale, l’Italia attraversò un periodo non semplice, complesso, dove le basi di uno Stato unitario dovevano essere gettate e costruite solidamente. Era necessario sanare il divario tra Stato e popolazione, affrontare i problemi legati ai rapporti con il Papato e alla questione meridionale, risolvere le ostilità fra Destra e Sinistra storica che avevano il compito di mandare avanti una nazione appena nata, e pertanto fragile e instabile. Il Prof. Mauro Buscemi racconta, in questo podcast, i momenti più significativi che contribuirono alla creazione di un’Italia unita e le difficoltà che questa nazione neonata dovette affrontare.Mauro Antonio Buscemi è docente di Storia delle dottrine politiche al Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Palermo. E’ autore di varie opere, tra cui “Da Toniolo a Sturzo. Scenario storico e progetto politico dei cattolici in Italia”. - Verso l’Italia unita. Il processo di unificazione. Destra e sinistra storica (Prima parte). - Stato e Chiesa. Questioni sociali ed economiche. Giovanni Giolitti (Seconda parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
6/12/20210 minutos, 0 segundos
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L’Italia dopo l’Unità - Prima parte

Dall’Unità del 1861 alla Prima Guerra Mondiale, l’Italia attraversò un periodo non semplice, complesso, dove le basi di uno Stato unitario dovevano essere gettate e costruite solidamente. Era necessario sanare il divario tra Stato e popolazione, affrontare i problemi legati ai rapporti con il Papato e alla questione meridionale, risolvere le ostilità fra Destra e Sinistra storica che avevano il compito di mandare avanti una nazione appena nata, e pertanto fragile e instabile. Il Prof. Mauro Buscemi racconta, in questo podcast, i momenti più significativi che contribuirono alla creazione di un’Italia unita e le difficoltà che questa nazione neonata dovette affrontare.Mauro Antonio Buscemi è docente di Storia delle dottrine politiche al Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Palermo. E’ autore di varie opere, tra cui “Da Toniolo a Sturzo. Scenario storico e progetto politico dei cattolici in Italia”. - Verso l’Italia unita. Il processo di unificazione. Destra e sinistra storica (Prima parte). - Stato e Chiesa. Questioni sociali ed economiche. Giovanni Giolitti (Seconda parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
6/12/20210 minutos, 0 segundos
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In viaggio tra i fari. Di Enrica Simonetti

Terza di tre puntateAsinara, Capo Caccia, Ancona, Rimini, Capri, Faro di Mussolini a Guardafui, Bari, Gallipoli, ViesteDal mitico faro di Alessandria d’Egitto al Colosso di Rodi, dai fari-torre dell’Italia Rinascimentale fino alle lanterne ottocentesche: storie di luce e di costruttori audaci, come quelli della dinastia degli Stevenson. Enrica Simonetti, autrice di volumi sui fari editi da Laterza e Adda, naviga con noi in un’ondata di vicende per raccontare un “mondo a parte”, tra mare e cielo.Enrica Simonetti è giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, Responsabile del settore Cultura e Spettacolo. Ha scritto per Editori Laterza “Lampi e splendori” nel 2000, “Fari d’Italia” nel 2005 e “Luci sull’Adriatico” nel 2009; e per Adda “Puglia viaggio nel colore” nel 2019 (tradotto in inglese nel 2021).Foto di Nicola Amato e Sergio Leonardi.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
2/12/20210 minutos, 0 segundos
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L’Imperialismo europeo - Terza parte

L’Imperialismo fu un fenomeno sviluppatosi in Europa tra il 1870 ed il 1914. Definito in modo molteplice, fu ampiamente discusso nel dibattito storiografico. Un periodo di grandi trasformazioni, di rivalità militari e di conquiste territoriali, necessità di espansione economica e commerciale, l’Imperialismo sconvolse il mondo trasformandone la geopolitica. Per Storiainpodcast, il Prof. Ricciardi analizza un fenomeno complesso mettendo in evidenza tutte le parole chiave fondamentali alla sua descrizione – economia globalizzata, cultura e ideologia – soffermandosi sulla “lunga pace” in Europa, epoca di progresso e benessere interrottasi bruscamente con l’avvento della Prima Guerra Mondiale ed il radicarsi del nazionalismo.Toni Ricciardi, è storico delle migrazioni e delle catastrofi presso l’Università di Ginevra. Codirettore della collana «Gegenwart und Geschichte-Présent et Histoire» (Seismo), è tra i coautori del Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes , del primo Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo (Ser 2014) e membro del comitato editoriale di «Studi Emigrazione» e «Altreitalie», del comitato scientifico del Rim e del Centro di ricerca «Guido Dorso». - Imperialismo europeo: Parole chiave, trasformazioni, rivalità e conquiste (Prima parte). - Imperialismo europeo: Economia, cultura e nazionalismo (Seconda parte). - Imperialismo: Innovazioni e scoppio della Prima Guerra Mondiale (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
29/11/20210 minutos, 0 segundos
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L’Imperialismo europeo - Seconda parte

L’Imperialismo fu un fenomeno sviluppatosi in Europa tra il 1870 ed il 1914. Definito in modo molteplice, fu ampiamente discusso nel dibattito storiografico. Un periodo di grandi trasformazioni, di rivalità militari e di conquiste territoriali, necessità di espansione economica e commerciale, l’Imperialismo sconvolse il mondo trasformandone la geopolitica. Per Storiainpodcast, il Prof. Ricciardi analizza un fenomeno complesso mettendo in evidenza tutte le parole chiave fondamentali alla sua descrizione – economia globalizzata, cultura e ideologia – soffermandosi sulla “lunga pace” in Europa, epoca di progresso e benessere interrottasi bruscamente con l’avvento della Prima Guerra Mondiale ed il radicarsi del nazionalismo.Toni Ricciardi, è storico delle migrazioni e delle catastrofi presso l’Università di Ginevra. Codirettore della collana «Gegenwart und Geschichte-Présent et Histoire» (Seismo), è tra i coautori del Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes , del primo Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo (Ser 2014) e membro del comitato editoriale di «Studi Emigrazione» e «Altreitalie», del comitato scientifico del Rim e del Centro di ricerca «Guido Dorso». - Imperialismo europeo: Parole chiave, trasformazioni, rivalità e conquiste (Prima parte). - Imperialismo europeo: Economia, cultura e nazionalismo (Seconda parte). - Imperialismo: Innovazioni e scoppio della Prima Guerra Mondiale (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
29/11/20210 minutos, 0 segundos
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L’Imperialismo europeo - Prima parte

L’Imperialismo fu un fenomeno sviluppatosi in Europa tra il 1870 ed il 1914. Definito in modo molteplice, fu ampiamente discusso nel dibattito storiografico. Un periodo di grandi trasformazioni, di rivalità militari e di conquiste territoriali, necessità di espansione economica e commerciale, l’Imperialismo sconvolse il mondo trasformandone la geopolitica. Per Storiainpodcast, il Prof. Ricciardi analizza un fenomeno complesso mettendo in evidenza tutte le parole chiave fondamentali alla sua descrizione – economia globalizzata, cultura e ideologia – soffermandosi sulla “lunga pace” in Europa, epoca di progresso e benessere interrottasi bruscamente con l’avvento della Prima Guerra Mondiale ed il radicarsi del nazionalismo.Toni Ricciardi, è storico delle migrazioni e delle catastrofi presso l’Università di Ginevra. Codirettore della collana «Gegenwart und Geschichte-Présent et Histoire» (Seismo), è tra i coautori del Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes , del primo Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo (Ser 2014) e membro del comitato editoriale di «Studi Emigrazione» e «Altreitalie», del comitato scientifico del Rim e del Centro di ricerca «Guido Dorso». - Imperialismo europeo: Parole chiave, trasformazioni, rivalità e conquiste (Prima parte). - Imperialismo europeo: Economia, cultura e nazionalismo (Seconda parte). - Imperialismo: Innovazioni e scoppio della Prima Guerra Mondiale (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
29/11/20210 minutos, 0 segundos
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In viaggio tra i fari. Di Enrica Simonetti

Seconda di tre puntateLa Coruna, Douvres, Otranto, EddystoneDal mitico faro di Alessandria d’Egitto al Colosso di Rodi, dai fari-torre dell’Italia Rinascimentale fino alle lanterne ottocentesche: storie di luce e di costruttori audaci, come quelli della dinastia degli Stevenson. Enrica Simonetti, autrice di volumi sui fari editi da Laterza e Adda, naviga con noi in un’ondata di vicende per raccontare un “mondo a parte”, tra mare e cielo.Enrica Simonetti è giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, Responsabile del settore Cultura e Spettacolo. Ha scritto per Editori Laterza “Lampi e splendori” nel 2000, “Fari d’Italia” nel 2005 e “Luci sull’Adriatico” nel 2009; e per Adda “Puglia viaggio nel colore” nel 2019 (tradotto in inglese nel 2021).Foto di Nicola Amato e Sergio.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
25/11/20210 minutos, 0 segundos
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Il Risorgimento - Quarta parte

Il Risorgimento è un termine storiografico usato per indicare il periodo della storia italiana durante il quale l’Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d’Italia del 17 marzo 1861 fu l’atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d’Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l’unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un’identità politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano. Per Storiainpodcast il professor Pierangelo Gentile ricostruisce quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici e militari, che tra la fine del Settecento e l’Ottocento, intrecciandosi e contrastandosi, portarono l’Italia dal secolare frazionamento politico all’unità, dal dominio straniero all’indipendenza nazionale, dall’assolutismo monarchico allo Stato liberale e costituzionale sotto la dinastia sabauda.Pierangelo Gentile, è ricercatore presso il Dipartimento di Studi Storici presso l’Università degli Studi di Torino. E’ autore di diverse opere, tra cui “Alla corte di re Carlo Alberto. Personaggi, cariche e vita a palazzo nel Piemonte risorgimentale”. - Risorgimento: L’ala democratica di Giuseppe Mazzini (Prima parte ). - Risorgimento: L’ala moderata di Massimo d’Azeglio (Seconda parte ). - Risorgimento: Cavour e la diplomazia (Terza parte ). - Risorgimento: Garibaldi, Teano e la nascita di uno Stato unitario (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
22/11/20210 minutos, 0 segundos
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Il Risorgimento - Terza parte

Il Risorgimento è un termine storiografico usato per indicare il periodo della storia italiana durante il quale l’Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d’Italia del 17 marzo 1861 fu l’atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d’Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l’unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un’identità politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano. Per Storiainpodcast il professor Pierangelo Gentile ricostruisce quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici e militari, che tra la fine del Settecento e l’Ottocento, intrecciandosi e contrastandosi, portarono l’Italia dal secolare frazionamento politico all’unità, dal dominio straniero all’indipendenza nazionale, dall’assolutismo monarchico allo Stato liberale e costituzionale sotto la dinastia sabauda.Pierangelo Gentile, è ricercatore presso il Dipartimento di Studi Storici presso l’Università degli Studi di Torino. E’ autore di diverse opere, tra cui “Alla corte di re Carlo Alberto. Personaggi, cariche e vita a palazzo nel Piemonte risorgimentale”. - Risorgimento: L’ala democratica di Giuseppe Mazzini (Prima parte ). - Risorgimento: L’ala moderata di Massimo d’Azeglio (Seconda parte ). - Risorgimento: Cavour e la diplomazia (Terza parte ). - Risorgimento: Garibaldi, Teano e la nascita di uno Stato unitario (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
22/11/20210 minutos, 0 segundos
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Il Risorgimento - Seconda parte

Il Risorgimento è un termine storiografico usato per indicare il periodo della storia italiana durante il quale l’Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d’Italia del 17 marzo 1861 fu l’atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d’Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l’unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un’identità politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano. Per Storiainpodcast il professor Pierangelo Gentile ricostruisce quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici e militari, che tra la fine del Settecento e l’Ottocento, intrecciandosi e contrastandosi, portarono l’Italia dal secolare frazionamento politico all’unità, dal dominio straniero all’indipendenza nazionale, dall’assolutismo monarchico allo Stato liberale e costituzionale sotto la dinastia sabauda.Pierangelo Gentile, è ricercatore presso il Dipartimento di Studi Storici presso l’Università degli Studi di Torino. E’ autore di diverse opere, tra cui “Alla corte di re Carlo Alberto. Personaggi, cariche e vita a palazzo nel Piemonte risorgimentale”. - Risorgimento: L’ala democratica di Giuseppe Mazzini (Prima parte ). - Risorgimento: L’ala moderata di Massimo d’Azeglio (Seconda parte ). - Risorgimento: Cavour e la diplomazia (Terza parte ). - Risorgimento: Garibaldi, Teano e la nascita di uno Stato unitario (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il Risorgimento - Prima parte

Il Risorgimento è un termine storiografico usato per indicare il periodo della storia italiana durante il quale l’Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d’Italia del 17 marzo 1861 fu l’atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d’Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l’unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un’identità politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano. Per Storiainpodcast il professor Pierangelo Gentile ricostruisce quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici e militari, che tra la fine del Settecento e l’Ottocento, intrecciandosi e contrastandosi, portarono l’Italia dal secolare frazionamento politico all’unità, dal dominio straniero all’indipendenza nazionale, dall’assolutismo monarchico allo Stato liberale e costituzionale sotto la dinastia sabauda.Pierangelo Gentile, è ricercatore presso il Dipartimento di Studi Storici presso l’Università degli Studi di Torino. E’ autore di diverse opere, tra cui “Alla corte di re Carlo Alberto. Personaggi, cariche e vita a palazzo nel Piemonte risorgimentale”. - Risorgimento: L’ala democratica di Giuseppe Mazzini (Prima parte ). - Risorgimento: L’ala moderata di Massimo d’Azeglio (Seconda parte ). - Risorgimento: Cavour e la diplomazia (Terza parte ). - Risorgimento: Garibaldi, Teano e la nascita di uno Stato unitario (Quarta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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In viaggio tra i fari. Di Enrica Simonetti

Prima di tre puntateAlessandria d’Egitto, Colosso di Rodi, Messina, Lanterna di GenovaDal mitico faro di Alessandria d’Egitto al Colosso di Rodi, dai fari-torre dell’Italia Rinascimentale fino alle lanterne ottocentesche: storie di luce e di costruttori audaci, come quelli della dinastia degli Stevenson. Enrica Simonetti, autrice di volumi sui fari editi da Laterza e Adda, naviga con noi in un’ondata di vicende per raccontare un “mondo a parte”, tra mare e cielo.Enrica Simonetti è giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, Responsabile del settore Cultura e Spettacolo. Ha scritto per Editori Laterza “Lampi e splendori” nel 2000, “Fari d’Italia” nel 2005 e “Luci sull’Adriatico” nel 2009; e per Adda “Puglia viaggio nel colore” nel 2019 (tradotto in inglese nel 2021).Foto di Nicola Amato e Sergio Leonardi.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
18/11/20210 minutos, 0 segundos
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L’Ottocento in Europa - Terza parte

La storia dell’Ottocento in Europa è caratterizzata nella prima parte da un un susseguirsi di vicende e scenari geopolitici complessi e confusi che avrebbero però posto le basi per i successivi eventi. Per Storiainpodcast la professoressa Rosa Maria Delli Quadri, racconta gli sconvolgimenti militari e territoriali figli dell’età napoleonica, nati come conseguenza del Congresso di Vienna del 1815, che saranno seguiti dall’epoca conosciuta come “Primavera dei popoli” (1848) contraddistinta dai moti popolari per l’ottenimento dei diritti fondamentali dell’uomo e il raggiungimento dell’indipendenza delle nazioni, brutalmente repressi.Rosa Maria Delli Quadri, è Professoressa Associata di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Firenze; è inoltre autrice di diverse opere, tra cui “Il Mediterraneo delle Costituzioni. Dalla Repubblica delle sette Isole Unite agli Stati Uniti delle Isole Ionie. 1800-1817”. - Primi anni dell’800 e Congresso di Vienna (Prima parte). - Moti patriottici (Seconda parte). - Il 1848 (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
15/11/20210 minutos, 0 segundos
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L’Ottocento in Europa - Seconda parte

La storia dell’Ottocento in Europa è caratterizzata nella prima parte da un un susseguirsi di vicende e scenari geopolitici complessi e confusi che avrebbero però posto le basi per i successivi eventi. Per Storiainpodcast la professoressa Rosa Maria Delli Quadri, racconta gli sconvolgimenti militari e territoriali figli dell’età napoleonica, nati come conseguenza del Congresso di Vienna del 1815, che saranno seguiti dall’epoca conosciuta come “Primavera dei popoli” (1848) contraddistinta dai moti popolari per l’ottenimento dei diritti fondamentali dell’uomo e il raggiungimento dell’indipendenza delle nazioni, brutalmente repressi.Rosa Maria Delli Quadri, è Professoressa Associata di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Firenze; è inoltre autrice di diverse opere, tra cui “Il Mediterraneo delle Costituzioni. Dalla Repubblica delle sette Isole Unite agli Stati Uniti delle Isole Ionie. 1800-1817”. - Primi anni dell’800 e Congresso di Vienna (Prima parte). - Moti patriottici (Seconda parte). - Il 1848 (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
15/11/20210 minutos, 0 segundos
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L’Ottocento in Europa - Prima parte

La storia dell’Ottocento in Europa è caratterizzata nella prima parte da un un susseguirsi di vicende e scenari geopolitici complessi e confusi che avrebbero però posto le basi per i successivi eventi. Per Storiainpodcast la professoressa Rosa Maria Delli Quadri, racconta gli sconvolgimenti militari e territoriali figli dell’età napoleonica, nati come conseguenza del Congresso di Vienna del 1815, che saranno seguiti dall’epoca conosciuta come “Primavera dei popoli” (1848) contraddistinta dai moti popolari per l’ottenimento dei diritti fondamentali dell’uomo e il raggiungimento dell’indipendenza delle nazioni, brutalmente repressi.Rosa Maria Delli Quadri, è Professoressa Associata di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Firenze; è inoltre autrice di diverse opere, tra cui “Il Mediterraneo delle Costituzioni. Dalla Repubblica delle sette Isole Unite agli Stati Uniti delle Isole Ionie. 1800-1817”. - Primi anni dell’800 e Congresso di Vienna (Prima parte). - Moti patriottici (Seconda parte). - Il 1848 (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Cosa cambiò dopo la strage di Nassiriya. Di Nicola Pedde

Contenuto extra della docuserie 18 anni da Nassiriya: il ricordo di chi c’era.Nicola Pedde (Direttore di IGS – Institute for Global Studies)Di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
12/11/20210 minutos, 0 segundos
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18 anni da Nassiriya: il ricordo di chi c’era - Terza parte

Alle ore 10:40 del 12 novembre 2003 un camion cisterna pieno di esplosivo scoppia davanti all’ingresso della base italiana dei Carabinieri, provocando successivamente l’esplosione del deposito munizioni della base “Maestrale”. L’attentato provoca 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni.Docuserie in 3 puntate e contenuti extra.Intervengono nell’ordine Gian Andrea Gaiani (Storico, dirige la rivista Analisi Difesa), Leonardo Leso (Generale di Corpo d’Armata), Gianfranco Scalas (Già Direttore della Pubblica Informazione dell’Esercito), Barbara Contini (Già Responsabile delle infrastrutture e della ricostruzione a Bassora e successivamente Amministratore Civile della Provincia di Dhi Qar), Marco Calamai (Già Consigliere speciale della CPA in Iraq), Andrea Angeli (Già Portavoce della C.P.A.), Paola Coen (Vedova del Maresciallo Luogotenente Enzo Fregosi), Lorenzo Cremonesi (Inviato speciale del Corriere della Sera), Fiorenza Sarzanini (Vice Direttore del Corriere della Sera) e Giorgio Mulè (Sottosegretario di Stato alla Difesa).Di Francesco De LeoMontaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla e Voice Over: Mario Cagol. - 18 anni da Nassiriya (Prima parte). - 18 anni da Nassiriya (Seconda parte). - 18 anni da Nassiriya (Terza parte).Alle ore 10:40 del 12 novembre 2003 un camion cisterna pieno di esplosivo scoppia davanti all’ingresso della base italiana dei Carabinieri, provocando successivamente l’esplosione del deposito munizioni della base “Maestrale”. L’attentato provoca 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni.Ascolta gli Extra - Cosa cambiò dopo la strage di Nassiriya. Di Nicola Pedde (Direttore di IGS – Institute for Global Studies).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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18 anni da Nassiriya: il ricordo di chi c’era - Seconda parte

Alle ore 10:40 del 12 novembre 2003 un camion cisterna pieno di esplosivo scoppia davanti all’ingresso della base italiana dei Carabinieri, provocando successivamente l’esplosione del deposito munizioni della base “Maestrale”. L’attentato provoca 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni.Docuserie in 3 puntate e contenuti extra.Intervengono nell’ordine Gian Andrea Gaiani (Storico, dirige la rivista Analisi Difesa), Leonardo Leso (Generale di Corpo d’Armata), Gianfranco Scalas (Già Direttore della Pubblica Informazione dell’Esercito), Barbara Contini (Già Responsabile delle infrastrutture e della ricostruzione a Bassora e successivamente Amministratore Civile della Provincia di Dhi Qar), Marco Calamai (Già Consigliere speciale della CPA in Iraq), Andrea Angeli (Già Portavoce della C.P.A.), Paola Coen (Vedova del Maresciallo Luogotenente Enzo Fregosi), Lorenzo Cremonesi (Inviato speciale del Corriere della Sera), Fiorenza Sarzanini (Vice Direttore del Corriere della Sera) e Giorgio Mulè (Sottosegretario di Stato alla Difesa).Di Francesco De LeoMontaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla e Voice Over: Mario Cagol. - 18 anni da Nassiriya (Prima parte). - 18 anni da Nassiriya (Seconda parte). - 18 anni da Nassiriya (Terza parte).Alle ore 10:40 del 12 novembre 2003 un camion cisterna pieno di esplosivo scoppia davanti all’ingresso della base italiana dei Carabinieri, provocando successivamente l’esplosione del deposito munizioni della base “Maestrale”. L’attentato provoca 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni.Ascolta gli Extra - Cosa cambiò dopo la strage di Nassiriya. Di Nicola Pedde (Direttore di IGS – Institute for Global Studies).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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18 anni da Nassiriya: il ricordo di chi c’era - Prima parte

Alle ore 10:40 del 12 novembre 2003 un camion cisterna pieno di esplosivo scoppia davanti all’ingresso della base italiana dei Carabinieri, provocando successivamente l’esplosione del deposito munizioni della base “Maestrale”. L’attentato provoca 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni.Docuserie in 3 puntate e contenuti extra.Intervengono nell’ordine Gian Andrea Gaiani (Storico, dirige la rivista Analisi Difesa), Leonardo Leso (Generale di Corpo d’Armata), Gianfranco Scalas (Già Direttore della Pubblica Informazione dell’Esercito), Barbara Contini (Già Responsabile delle infrastrutture e della ricostruzione a Bassora e successivamente Amministratore Civile della Provincia di Dhi Qar), Marco Calamai (Già Consigliere speciale della CPA in Iraq), Andrea Angeli (Già Portavoce della C.P.A.), Paola Coen (Vedova del Maresciallo Luogotenente Enzo Fregosi), Lorenzo Cremonesi (Inviato speciale del Corriere della Sera), Fiorenza Sarzanini (Vice Direttore del Corriere della Sera) e Giorgio Mulè (Sottosegretario di Stato alla Difesa).Di Francesco De LeoMontaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla e Voice Over: Mario Cagol. - 18 anni da Nassiriya (Prima parte). - 18 anni da Nassiriya (Seconda parte). - 18 anni da Nassiriya (Terza parte).Alle ore 10:40 del 12 novembre 2003 un camion cisterna pieno di esplosivo scoppia davanti all’ingresso della base italiana dei Carabinieri, provocando successivamente l’esplosione del deposito munizioni della base “Maestrale”. L’attentato provoca 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni.Ascolta gli Extra - Cosa cambiò dopo la strage di Nassiriya. Di Nicola Pedde (Direttore di IGS – Institute for Global Studies).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le Docuserie ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’età di Napoleone - Terza parte

Con Età napoleonica, nella storiografia contemporanea, s’intende il periodo che va dalla discesa di Napoleone Bonaparte in Italia (1796), sul finire della Rivoluzione francese, al Congresso di Vienna (1815), fino alla Restaurazione, a cavallo tra il XVIII e XIX secolo. Caratterizzata dall’ascesa e affermazione al potere di Napoleone con il suo impero e la sua ideologia politica, rappresenta la prima fase storica della storia contemporanea europea. Per Storiainpodcast, la professoressa Maria Pia Donato racconta Napoleone Bonaparte, il grande stratega militare e conquistatore, l’erede della Rivoluzione Francese, e ancora l’abile uomo politico e di governo.Maria Pia Donato, Direttrice di Ricerca presso il CNRS Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi e autrice dell’opera “L’archivio del mondo. Quando Napoleone confiscò la storia”. - Napoleone, l’erede della Rivoluzione francese (Prima parte). - Il Codice Civile Napoleonico e le più importanti trasformazioni (Seconda parte). - Napoleone, l’Italia e l’età napoleonica (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’età di Napoleone - Seconda parte

Con Età napoleonica, nella storiografia contemporanea, s’intende il periodo che va dalla discesa di Napoleone Bonaparte in Italia (1796), sul finire della Rivoluzione francese, al Congresso di Vienna (1815), fino alla Restaurazione, a cavallo tra il XVIII e XIX secolo. Caratterizzata dall’ascesa e affermazione al potere di Napoleone con il suo impero e la sua ideologia politica, rappresenta la prima fase storica della storia contemporanea europea. Per Storiainpodcast, la professoressa Maria Pia Donato racconta Napoleone Bonaparte, il grande stratega militare e conquistatore, l’erede della Rivoluzione Francese, e ancora l’abile uomo politico e di governo.Maria Pia Donato, Direttrice di Ricerca presso il CNRS Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi e autrice dell’opera “L’archivio del mondo. Quando Napoleone confiscò la storia”. - Napoleone, l’erede della Rivoluzione francese (Prima parte). - Il Codice Civile Napoleonico e le più importanti trasformazioni (Seconda parte). - Napoleone, l’Italia e l’età napoleonica (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’età di Napoleone - Prima parte

Con Età napoleonica, nella storiografia contemporanea, s’intende il periodo che va dalla discesa di Napoleone Bonaparte in Italia (1796), sul finire della Rivoluzione francese, al Congresso di Vienna (1815), fino alla Restaurazione, a cavallo tra il XVIII e XIX secolo. Caratterizzata dall’ascesa e affermazione al potere di Napoleone con il suo impero e la sua ideologia politica, rappresenta la prima fase storica della storia contemporanea europea. Per Storiainpodcast, la professoressa Maria Pia Donato racconta Napoleone Bonaparte, il grande stratega militare e conquistatore, l’erede della Rivoluzione Francese, e ancora l’abile uomo politico e di governo.Maria Pia Donato, Direttrice di Ricerca presso il CNRS Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi e autrice dell’opera “L’archivio del mondo. Quando Napoleone confiscò la storia”. - Napoleone, l’erede della Rivoluzione francese (Prima parte). - Il Codice Civile Napoleonico e le più importanti trasformazioni (Seconda parte). - Napoleone, l’Italia e l’età napoleonica (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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100 anni dalla tumulazione del Milite Ignoto

Esattamente 100 anni fa, il 4 novembre 1921, ebbe luogo la tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria. Dopo la Prima Guerra mondiale, le Nazioni che vi avevano partecipato vollero onorare i sacrifici e gli eroismi delle collettività nella salma di un anonimo Combattente, caduto armi in pugno. In Italia l’allora Ministero della Guerra dette incarico ad un’apposita commissione di esplorare tutti i luoghi nei quali si era combattuto e di scegliere una salma ignota e non identificabile per ognuna delle zone del fronte: Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele, tratto da Castagnevizza al mare. Undici salme, una sola delle quali sarebbe stata tumulata a Roma al Vittoriano, furono trasportate nella Basilica di Aquileia. Qui venne operata la scelta tra undici bare identiche. A guidare la sorte fu chiamata Maria Bergamas, il cui figlio Antonio – disertore dell’esercito austriaco e volontario nelle fila italiane – era caduto in combattimento senza che il suo corpo potesse essere identificato. Il Feretro prescelto fu trasferito a Roma su ferrovia, con un convoglio speciale a velocità ridotta, ricevendo gli onori delle folle presso le diverse stazioni toccate e lungo gran parte del tracciato. Tutte le rappresentanze dei combattenti, delle vedove e delle madri dei Caduti, con il Re in testa, e le Bandiere di tutti i reggimenti attesero l’arrivo del convoglio nella Capitale e mossero incontro al Milite Ignoto per rendergli solenne omaggio. Il Feretro fu poi scortato da un gruppo di dodici decorati di Medaglia d’Oro fino alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, al cui interno rimase esposto al pubblico. L’epilogo avvenne il 4 novembre 1921 con una solenne cerimonia. Più di trecentomila persone accorsero per quel giorno a Roma da ogni parte d’Italia e più di un milione di italiani fece massa sulle strade della Capitale.La cerimonia di tumulazione del milite ignoto del 4 novembre 1921 e il contesto politico e sociale. Le cerimonie di commemorazione della Prima guerra mondiale in Europa e le peculiarità del caso italiano. La memoria della Prima guerra mondiale a cento anni di distanza e i suoi limiti.Sono queste le tematiche della conversazione con Roberto Bianchi, docente di Storia contemporanea all’Università di Firenze. È autore di studi su Grande guerra, fascismo, movimenti sociali e politici, storia dell’associazionismo e della massoneria, rappresentazioni del passato nei fumetti, relazioni tra Italia e Francia. Fa parte della direzione di Passato e presente ed è vicepresidente dell’Isrt. Tra le sue ultime opere si segnala 1919. Piazza, mobilitazioni, potere (2019).A cura dello storico Leo Goretti. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
4/11/20210 minutos, 0 segundos
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La Rivoluzione francese - Terza parte

La Rivoluzione francese fu un periodo di sconvolgimento sociale, politico e culturale estremo, prevalentemente violento, avvenuto in Francia tra il 1789 e il 1799. Fu un evento assai complesso e articolato in varie fasi. Le sue principali conseguenze immediate furono: l’abolizione della monarchia assoluta capetingia e la rapida proclamazione della repubblica; l’eliminazione delle basi economiche e sociali dell’Ancien Régime, il sistema politico e sociale precedente, ritenuto colpevole della disuguaglianza e povertà dei suoi sudditi; la stesura della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, futuro fondamento delle costituzioni moderne. La Rivoluzione francese terminò con il periodo imperiale-napoleonico e poi la Restaurazione da parte dell’aristocrazia europea. E tuttavia, insieme a quella americana, segnò il declino dell’assolutismo e ispirò le successive rivoluzioni borghesi liberali e democratiche del XIX secolo, aprendo la strada a un nuovo sistema politico basato sul concetto di Stato di diritto o Stato liberale, in cui la borghesia diviene la classe dominante. Questo fu a sua volta la premessa per la nascita dei moderni stati democratici del XX secolo. Per Storiainpodcast Daniele Di Bartolomeo illustra una vicenda che in storiografia è lo spartiacque tra età moderna ed età contemporanea.Daniele Di Bartolomeo è Dottore di ricerca di Storia Moderna presso l’Università di Teramo e autore di diverse opere, tra cui “Una storia in tempo reale. La Rivoluzione Francese raccontata dai suoi protagonisti, 1789-1796”. - La Rivoluzione in movimento (Prima parte). - Le tre tappe della Rivoluzione Francese (Seconda parte). - Il futuro della Rivoluzione (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
1/11/20210 minutos, 0 segundos
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La Rivoluzione francese - Seconda parte

La Rivoluzione francese fu un periodo di sconvolgimento sociale, politico e culturale estremo, prevalentemente violento, avvenuto in Francia tra il 1789 e il 1799. Fu un evento assai complesso e articolato in varie fasi. Le sue principali conseguenze immediate furono: l’abolizione della monarchia assoluta capetingia e la rapida proclamazione della repubblica; l’eliminazione delle basi economiche e sociali dell’Ancien Régime, il sistema politico e sociale precedente, ritenuto colpevole della disuguaglianza e povertà dei suoi sudditi; la stesura della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, futuro fondamento delle costituzioni moderne. La Rivoluzione francese terminò con il periodo imperiale-napoleonico e poi la Restaurazione da parte dell’aristocrazia europea. E tuttavia, insieme a quella americana, segnò il declino dell’assolutismo e ispirò le successive rivoluzioni borghesi liberali e democratiche del XIX secolo, aprendo la strada a un nuovo sistema politico basato sul concetto di Stato di diritto o Stato liberale, in cui la borghesia diviene la classe dominante. Questo fu a sua volta la premessa per la nascita dei moderni stati democratici del XX secolo. Per Storiainpodcast Daniele Di Bartolomeo illustra una vicenda che in storiografia è lo spartiacque tra età moderna ed età contemporanea.Daniele Di Bartolomeo è Dottore di ricerca di Storia Moderna presso l’Università di Teramo e autore di diverse opere, tra cui “Una storia in tempo reale. La Rivoluzione Francese raccontata dai suoi protagonisti, 1789-1796”. - La Rivoluzione in movimento (Prima parte). - Le tre tappe della Rivoluzione Francese (Seconda parte). - Il futuro della Rivoluzione (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La Rivoluzione francese - Prima parte

La Rivoluzione francese fu un periodo di sconvolgimento sociale, politico e culturale estremo, prevalentemente violento, avvenuto in Francia tra il 1789 e il 1799. Fu un evento assai complesso e articolato in varie fasi. Le sue principali conseguenze immediate furono: l’abolizione della monarchia assoluta capetingia e la rapida proclamazione della repubblica; l’eliminazione delle basi economiche e sociali dell’Ancien Régime, il sistema politico e sociale precedente, ritenuto colpevole della disuguaglianza e povertà dei suoi sudditi; la stesura della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, futuro fondamento delle costituzioni moderne. La Rivoluzione francese terminò con il periodo imperiale-napoleonico e poi la Restaurazione da parte dell’aristocrazia europea. E tuttavia, insieme a quella americana, segnò il declino dell’assolutismo e ispirò le successive rivoluzioni borghesi liberali e democratiche del XIX secolo, aprendo la strada a un nuovo sistema politico basato sul concetto di Stato di diritto o Stato liberale, in cui la borghesia diviene la classe dominante. Questo fu a sua volta la premessa per la nascita dei moderni stati democratici del XX secolo. Per Storiainpodcast Daniele Di Bartolomeo illustra una vicenda che in storiografia è lo spartiacque tra età moderna ed età contemporanea.Daniele Di Bartolomeo è Dottore di ricerca di Storia Moderna presso l’Università di Teramo e autore di diverse opere, tra cui “Una storia in tempo reale. La Rivoluzione Francese raccontata dai suoi protagonisti, 1789-1796”. - La Rivoluzione in movimento (Prima parte). - Le tre tappe della Rivoluzione Francese (Seconda parte). - Il futuro della Rivoluzione (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
1/11/20210 minutos, 0 segundos
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Eresie e marginalità nel Medioevo. Di Marina Montesano

Quali erano i meccanismi di inclusione ed esclusione nelle società dell’Europa medievale. Perché il fattore religioso era così importante. Come venivano definite differenza, dissidenza ed eresia all’interno della Cristianità medievale. Quale fu il ruolo delle autorità religiose. Cosa innescava le ondate di violenza e persecuzione della dissidenza religiosa. Qual era il rapporto con Ebraismo e Islam nell’Europa medievale.Sono queste le tematiche della conversazione con Marina Montesano, professore ordinario di Storia medievale presso l’Università di Messina. Dottore di ricerca all’Università di Firenze, è stata borsista del Centre d'études supérieurs de civilisation médiévale di Poitiers, della Brown University di Providence RI, dell’Accademia della Crusca, di Villa I Tatti (Fondazione Berenson – Harvard University). Fra le pubblicazioni recenti: Classical Culture and Witchcraft in Medieval and Renaissance Italy (2018); Ai margini del Medioevo. Storia culturale dell’alterità (2021); Inferno, Canto xx. Dante e la magia (2021).A cura dello storico Leo Goretti. Montaggio di Silvio Farinahttps://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
28/10/20210 minutos, 0 segundos
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La rivoluzione americana - Terza parte

La rivoluzione americana avvenne nel Nord America occupato dalle colonie britanniche tra il 1765 e il 1783. Gli eventi della rivoluzione portarono alla guerra d’indipendenza americana (1775-1783), che si concluse con la vittoria delle Tredici colonie e la sconfitta dei britannici. Gli americani firmarono il trattato che sancì la loro indipendenza dal Regno Unito e che portò alla nascita degli Stati Uniti d’America, la prima nazione al mondo basata su una democrazia liberale di stampo costituzionale. Per Storiainpodcast, il Prof. Tiziano Bonazzi illustra il contesto in cui si sviluppò e come venne interpretata.Tiziano Bonazzi, è Professore emerito dell’Università di Bologna, dove ha insegnato Storia e Istituzioni dell’America del Nord. E’ inoltre autore di diverse opere sull’argomento tra cui “La Rivoluzione americana” e “Abraham Lincoln. Un dramma americano”. - La Rivoluzione Americana (Prima parte). - La nascita degli Stati Uniti d’America (Seconda parte). - La Dichiarazione d’Indipendenza e la Costituzione americana (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
25/10/20210 minutos, 0 segundos
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La rivoluzione americana - Seconda parte

La rivoluzione americana avvenne nel Nord America occupato dalle colonie britanniche tra il 1765 e il 1783. Gli eventi della rivoluzione portarono alla guerra d’indipendenza americana (1775-1783), che si concluse con la vittoria delle Tredici colonie e la sconfitta dei britannici. Gli americani firmarono il trattato che sancì la loro indipendenza dal Regno Unito e che portò alla nascita degli Stati Uniti d’America, la prima nazione al mondo basata su una democrazia liberale di stampo costituzionale. Per Storiainpodcast, il Prof. Tiziano Bonazzi illustra il contesto in cui si sviluppò e come venne interpretata.Tiziano Bonazzi, è Professore emerito dell’Università di Bologna, dove ha insegnato Storia e Istituzioni dell’America del Nord. E’ inoltre autore di diverse opere sull’argomento tra cui “La Rivoluzione americana” e “Abraham Lincoln. Un dramma americano”. - La Rivoluzione Americana (Prima parte). - La nascita degli Stati Uniti d’America (Seconda parte). - La Dichiarazione d’Indipendenza e la Costituzione americana (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
25/10/20210 minutos, 0 segundos
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La rivoluzione americana - Prima parte

La rivoluzione americana avvenne nel Nord America occupato dalle colonie britanniche tra il 1765 e il 1783. Gli eventi della rivoluzione portarono alla guerra d’indipendenza americana (1775-1783), che si concluse con la vittoria delle Tredici colonie e la sconfitta dei britannici. Gli americani firmarono il trattato che sancì la loro indipendenza dal Regno Unito e che portò alla nascita degli Stati Uniti d’America, la prima nazione al mondo basata su una democrazia liberale di stampo costituzionale. Per Storiainpodcast, il Prof. Tiziano Bonazzi illustra il contesto in cui si sviluppò e come venne interpretata.Tiziano Bonazzi, è Professore emerito dell’Università di Bologna, dove ha insegnato Storia e Istituzioni dell’America del Nord. E’ inoltre autore di diverse opere sull’argomento tra cui “La Rivoluzione americana” e “Abraham Lincoln. Un dramma americano”. - La Rivoluzione Americana (Prima parte). - La nascita degli Stati Uniti d’America (Seconda parte). - La Dichiarazione d’Indipendenza e la Costituzione americana (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
25/10/20210 minutos, 0 segundos
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Da Formosa a Taiwan, la storia dell’altra Cina - Terza parte

Formosa è il nome dato dai portoghesi attorno alla metà del XVI secolo all’isola dell’Estremo Oriente situata tra il mar Cinese Orientale e il mar Cinese Meridionale. E’ oggi indicata come Taiwan ugualmente per designare la Repubblica di Cina, anche se in realtà il territorio di quest’ultima è più vasto, comprendendo gruppi di isole minori come le Penghu (Pescadores), le Kinmen (Quemoy) e le Matsu.Meta di pirati giapponesi e cinesi sin dal VII secolo, denominata Formosa (da ilha formosa, cioè “bella isola”) dai portoghesi intorno al XVI secolo, fu scalo commerciale olandese (1624) e successivamente (1644) colonia cinese, sebbene annessa ufficialmente nel 1683 alla fine del Regno di Tungning, durato circa un ventennio. Aperta al commercio con l’occidente dopo i trattati di Tientsin (1858), nonostante gli attacchi nipponici (occupazione parziale dell’isola, 1874) e francesi (guerra del Tonchino, 1884), rimase alla Cina sino alla conquista giapponese (prima guerra sino-giapponese, 1895). Alla sconfitta del Giappone nel 1945 l’isola di Formosa divenne parte della Cina. Il governo cinese del Kuomintang si rifugiò a Taiwan nel 1949 dopo la sconfitta da parte del governo di Mao. Da allora, la Cina ha fermamente mantenuto la convinzione che Taiwan le appartenga, nonostante Taiwan cerchi sempre più di distaccarsi e di dichiararsi formalmente indipendente. La capitale è Taipei.Per Storiainpodcast, lo storico Stefano Pelaggi, racconta le vicende di un’isola al di là dei mari popolata da selvaggi, nell’interpretazione cinese, che solo alla fine del XVII secolo diventa una provincia minore della Cina. Una periferia del Regno di Mezzo che entra a far parte dell’Impero giapponese e diventa il primo laboratorio di colonizzazione guidato da un paese asiatico. Un territorio conteso che subisce un inedito processo di colonizzazione all’inverso mentre per un singolare compromesso diplomatico e semantico i confini geografici del paese vengono estesi oltre ogni immaginazione. Un modello, unico nella regione, di transizione pacifica alla democrazia e un processo di riconfigurazione dell’identità nazionale in continuo cambiamento.Stefano Pelaggi insegna alla Sapienza Università di Roma ed è ricercatore al Taiwan Center for International Strategic Studies (TCISS).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/10/20210 minutos, 0 segundos
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Da Formosa a Taiwan, la storia dell’altra Cina - Seconda parte

Formosa è il nome dato dai portoghesi attorno alla metà del XVI secolo all’isola dell’Estremo Oriente situata tra il mar Cinese Orientale e il mar Cinese Meridionale. E’ oggi indicata come Taiwan ugualmente per designare la Repubblica di Cina, anche se in realtà il territorio di quest’ultima è più vasto, comprendendo gruppi di isole minori come le Penghu (Pescadores), le Kinmen (Quemoy) e le Matsu.Meta di pirati giapponesi e cinesi sin dal VII secolo, denominata Formosa (da ilha formosa, cioè “bella isola”) dai portoghesi intorno al XVI secolo, fu scalo commerciale olandese (1624) e successivamente (1644) colonia cinese, sebbene annessa ufficialmente nel 1683 alla fine del Regno di Tungning, durato circa un ventennio. Aperta al commercio con l’occidente dopo i trattati di Tientsin (1858), nonostante gli attacchi nipponici (occupazione parziale dell’isola, 1874) e francesi (guerra del Tonchino, 1884), rimase alla Cina sino alla conquista giapponese (prima guerra sino-giapponese, 1895). Alla sconfitta del Giappone nel 1945 l’isola di Formosa divenne parte della Cina. Il governo cinese del Kuomintang si rifugiò a Taiwan nel 1949 dopo la sconfitta da parte del governo di Mao. Da allora, la Cina ha fermamente mantenuto la convinzione che Taiwan le appartenga, nonostante Taiwan cerchi sempre più di distaccarsi e di dichiararsi formalmente indipendente. La capitale è Taipei.Per Storiainpodcast, lo storico Stefano Pelaggi, racconta le vicende di un’isola al di là dei mari popolata da selvaggi, nell’interpretazione cinese, che solo alla fine del XVII secolo diventa una provincia minore della Cina. Una periferia del Regno di Mezzo che entra a far parte dell’Impero giapponese e diventa il primo laboratorio di colonizzazione guidato da un paese asiatico. Un territorio conteso che subisce un inedito processo di colonizzazione all’inverso mentre per un singolare compromesso diplomatico e semantico i confini geografici del paese vengono estesi oltre ogni immaginazione. Un modello, unico nella regione, di transizione pacifica alla democrazia e un processo di riconfigurazione dell’identità nazionale in continuo cambiamento.Stefano Pelaggi insegna alla Sapienza Università di Roma ed è ricercatore al Taiwan Center for International Strategic Studies (TCISS).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/10/20210 minutos, 0 segundos
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Da Formosa a Taiwan, la storia dell’altra Cina - Prima Parte

Formosa è il nome dato dai portoghesi attorno alla metà del XVI secolo all’isola dell’Estremo Oriente situata tra il mar Cinese Orientale e il mar Cinese Meridionale. E’ oggi indicata come Taiwan ugualmente per designare la Repubblica di Cina, anche se in realtà il territorio di quest’ultima è più vasto, comprendendo gruppi di isole minori come le Penghu (Pescadores), le Kinmen (Quemoy) e le Matsu.Meta di pirati giapponesi e cinesi sin dal VII secolo, denominata Formosa (da ilha formosa, cioè “bella isola”) dai portoghesi intorno al XVI secolo, fu scalo commerciale olandese (1624) e successivamente (1644) colonia cinese, sebbene annessa ufficialmente nel 1683 alla fine del Regno di Tungning, durato circa un ventennio. Aperta al commercio con l’occidente dopo i trattati di Tientsin (1858), nonostante gli attacchi nipponici (occupazione parziale dell’isola, 1874) e francesi (guerra del Tonchino, 1884), rimase alla Cina sino alla conquista giapponese (prima guerra sino-giapponese, 1895). Alla sconfitta del Giappone nel 1945 l’isola di Formosa divenne parte della Cina. Il governo cinese del Kuomintang si rifugiò a Taiwan nel 1949 dopo la sconfitta da parte del governo di Mao. Da allora, la Cina ha fermamente mantenuto la convinzione che Taiwan le appartenga, nonostante Taiwan cerchi sempre più di distaccarsi e di dichiararsi formalmente indipendente. La capitale è Taipei.Per Storiainpodcast, lo storico Stefano Pelaggi, racconta le vicende di un’isola al di là dei mari popolata da selvaggi, nell’interpretazione cinese, che solo alla fine del XVII secolo diventa una provincia minore della Cina. Una periferia del Regno di Mezzo che entra a far parte dell’Impero giapponese e diventa il primo laboratorio di colonizzazione guidato da un paese asiatico. Un territorio conteso che subisce un inedito processo di colonizzazione all’inverso mentre per un singolare compromesso diplomatico e semantico i confini geografici del paese vengono estesi oltre ogni immaginazione. Un modello, unico nella regione, di transizione pacifica alla democrazia e un processo di riconfigurazione dell’identità nazionale in continuo cambiamento.Stefano Pelaggi insegna alla Sapienza Università di Roma ed è ricercatore al Taiwan Center for International Strategic Studies (TCISS).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/10/20210 minutos, 0 segundos
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Il Settecento e la Rivoluzione Industriale - Quarta parte

A partire dalla seconda metà del ‘700, ebbe inizio in Inghilterra un fenomeno noto come Rivoluzione Industriale, risultato di un insieme di innovazioni economiche e sociali finalizzate a mutare la vita umana in tutti i suoi aspetti. Esso segnò un punto di svolta da un’economia sostanzialmente agricola ad una basata sulla produzione di beni tramite l’uso di macchine, rendendo l’industria (settore secondario) la principale fonte di reddito della società. Il Professore Beonio Brocchieri racconta per Storiainpodcast un fenomeno che nacque e si sviluppò alla fine del Settecento in Inghilterra e rappresentò l’incipit di una grande trasformazione dell’Europa.Vittorio H. Beonio Brocchieri, è Professore di Storia Moderna presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria. La sua attività di ricerca si rivolge prevalentemente verso tre ambiti: la storia economica e sociale dell’Italia, la storia delle idee politiche e sociali e la storia globale in età moderna. - Cosa si intende per Rivoluzione Industriale (Prima parte). - L’Inghilterra epicentro della Grande trasformazione (Seconda parte). - L’Occidente industriale di fronte al mondo (Terza parte). - Rivoluzione Industriale. Le conseguenze sociali (Quarta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
18/10/20210 minutos, 0 segundos
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Il Settecento e la Rivoluzione Industriale - Terza parte

A partire dalla seconda metà del ‘700, ebbe inizio in Inghilterra un fenomeno noto come Rivoluzione Industriale, risultato di un insieme di innovazioni economiche e sociali finalizzate a mutare la vita umana in tutti i suoi aspetti. Esso segnò un punto di svolta da un’economia sostanzialmente agricola ad una basata sulla produzione di beni tramite l’uso di macchine, rendendo l’industria (settore secondario) la principale fonte di reddito della società. Il Professore Beonio Brocchieri racconta per Storiainpodcast un fenomeno che nacque e si sviluppò alla fine del Settecento in Inghilterra e rappresentò l’incipit di una grande trasformazione dell’Europa.Vittorio H. Beonio Brocchieri, è Professore di Storia Moderna presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria. La sua attività di ricerca si rivolge prevalentemente verso tre ambiti: la storia economica e sociale dell’Italia, la storia delle idee politiche e sociali e la storia globale in età moderna. - Cosa si intende per Rivoluzione Industriale (Prima parte). - L’Inghilterra epicentro della Grande trasformazione (Seconda parte). - L’Occidente industriale di fronte al mondo (Terza parte). - Rivoluzione Industriale. Le conseguenze sociali (Quarta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
18/10/20210 minutos, 0 segundos
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Il Settecento e la Rivoluzione Industriale - Seconda parte

A partire dalla seconda metà del ‘700, ebbe inizio in Inghilterra un fenomeno noto come Rivoluzione Industriale, risultato di un insieme di innovazioni economiche e sociali finalizzate a mutare la vita umana in tutti i suoi aspetti. Esso segnò un punto di svolta da un’economia sostanzialmente agricola ad una basata sulla produzione di beni tramite l’uso di macchine, rendendo l’industria (settore secondario) la principale fonte di reddito della società. Il Professore Beonio Brocchieri racconta per Storiainpodcast un fenomeno che nacque e si sviluppò alla fine del Settecento in Inghilterra e rappresentò l’incipit di una grande trasformazione dell’Europa.Vittorio H. Beonio Brocchieri, è Professore di Storia Moderna presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria. La sua attività di ricerca si rivolge prevalentemente verso tre ambiti: la storia economica e sociale dell’Italia, la storia delle idee politiche e sociali e la storia globale in età moderna. - Cosa si intende per Rivoluzione Industriale (Prima parte). - L’Inghilterra epicentro della Grande trasformazione (Seconda parte). - L’Occidente industriale di fronte al mondo (Terza parte). - Rivoluzione Industriale. Le conseguenze sociali (Quarta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
18/10/20210 minutos, 0 segundos
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Il Settecento e la Rivoluzione Industriale - Prima parte

A partire dalla seconda metà del ‘700, ebbe inizio in Inghilterra un fenomeno noto come Rivoluzione Industriale, risultato di un insieme di innovazioni economiche e sociali finalizzate a mutare la vita umana in tutti i suoi aspetti. Esso segnò un punto di svolta da un’economia sostanzialmente agricola ad una basata sulla produzione di beni tramite l’uso di macchine, rendendo l’industria (settore secondario) la principale fonte di reddito della società. Il Professore Beonio Brocchieri racconta per Storiainpodcast un fenomeno che nacque e si sviluppò alla fine del Settecento in Inghilterra e rappresentò l’incipit di una grande trasformazione dell’Europa.Vittorio H. Beonio Brocchieri, è Professore di Storia Moderna presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria. La sua attività di ricerca si rivolge prevalentemente verso tre ambiti: la storia economica e sociale dell’Italia, la storia delle idee politiche e sociali e la storia globale in età moderna. - Cosa si intende per Rivoluzione Industriale (Prima parte). - L’Inghilterra epicentro della Grande trasformazione (Seconda parte). - L’Occidente industriale di fronte al mondo (Terza parte). - Rivoluzione Industriale. Le conseguenze sociali (Quarta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
18/10/20210 minutos, 0 segundos
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La Storia della guerra. Di Margaret MacMillan

Che cos’è la guerra. Che impatto ha avuto sulle società umane. Quali sono le dinamiche di genere legate alla guerra. Come ricordiamo la guerra. Perché oggi gli storici studiano la guerra meno che in passato.Sono queste le tematiche della conversazione con Margaret MacMillan, Professor of History presso l’Università di Toronto e professoressa emerita di International History presso l’Università di Oxford. È stata Provost del Trinity College, Toronto e quindi Warden del St Antony’s College, Oxford. Attualmente è membro del consiglio di amministrazione della Central European University e dell’Imperial War Museum. Nel 2018 è stata BBC Reith Lecturer, e il suo ultimo libro è War: How Conflict Shaped Us, tradotto in italiano come War. Come la guerra ha plasmato gli uomini.A cura dello storico Leo Goretti.Per la foto © Ander McIntyre.Voice Over: Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaMontaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
14/10/20210 minutos, 0 segundos
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La Russia degli zar - Quinta parte

In tutta Europa, nel corso del Settecento, la borghesia andava alpotere, instaurando le prime forme di democrazia. In Russia avveniva iltrapasso da un regime feudale a un regime autocratico. PerStoriainpodcast la Professoressa Giulia Lami, racconta la Russiaimperiale: l'organismo statale che per volontà di Pietro I il Grande(1682–1725) governò la Russia zarista dal 1721 fino alla forzataabdicazione di Nicola II (1894–1917) a seguito della rivoluzione difebbraio del 1917, il regno degli zar moscoviti che lo precedette.La Prof. Giulia Maria Isabella Lami è docente di Storia dei Paesi slavie Storia dell'Europa orientale presso l'Università la Statale di Milano,specialista di storia e cultura russa ed europeo-orientale in epocamoderno-contemporanea. Ha pubblicato numerosi saggi e monografie, tracui "Storia dell'Europa Orientale. Da Napoleone alla fine della PrimaGuerra mondiale". - La Russia e l'Occidente (Prima parte). - Il regno russo degli zar moscoviti (Seconda parte). - L'impero russo di Pietro il Grande (Terza parte). - Caterina II la Grande (Quarta parte). - L'impero russo nel XIX° secolo (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
11/10/20210 minutos, 0 segundos
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La Russia degli zar - Quarta parte

In tutta Europa, nel corso del Settecento, la borghesia andava alpotere, instaurando le prime forme di democrazia. In Russia avveniva iltrapasso da un regime feudale a un regime autocratico. PerStoriainpodcast la Professoressa Giulia Lami, racconta la Russiaimperiale: l'organismo statale che per volontà di Pietro I il Grande(1682–1725) governò la Russia zarista dal 1721 fino alla forzataabdicazione di Nicola II (1894–1917) a seguito della rivoluzione difebbraio del 1917, il regno degli zar moscoviti che lo precedette.La Prof. Giulia Maria Isabella Lami è docente di Storia dei Paesi slavie Storia dell'Europa orientale presso l'Università la Statale di Milano,specialista di storia e cultura russa ed europeo-orientale in epocamoderno-contemporanea. Ha pubblicato numerosi saggi e monografie, tracui "Storia dell'Europa Orientale. Da Napoleone alla fine della PrimaGuerra mondiale". - La Russia e l'Occidente (Prima parte). - Il regno russo degli zar moscoviti (Seconda parte). - L'impero russo di Pietro il Grande (Terza parte). - Caterina II la Grande (Quarta parte). - L'impero russo nel XIX° secolo (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
11/10/20210 minutos, 0 segundos
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La Russia degli zar - Terza parte

In tutta Europa, nel corso del Settecento, la borghesia andava alpotere, instaurando le prime forme di democrazia. In Russia avveniva iltrapasso da un regime feudale a un regime autocratico. PerStoriainpodcast la Professoressa Giulia Lami, racconta la Russiaimperiale: l'organismo statale che per volontà di Pietro I il Grande(1682–1725) governò la Russia zarista dal 1721 fino alla forzataabdicazione di Nicola II (1894–1917) a seguito della rivoluzione difebbraio del 1917, il regno degli zar moscoviti che lo precedette.La Prof. Giulia Maria Isabella Lami è docente di Storia dei Paesi slavie Storia dell'Europa orientale presso l'Università la Statale di Milano,specialista di storia e cultura russa ed europeo-orientale in epocamoderno-contemporanea. Ha pubblicato numerosi saggi e monografie, tracui "Storia dell'Europa Orientale. Da Napoleone alla fine della PrimaGuerra mondiale". - La Russia e l'Occidente (Prima parte). - Il regno russo degli zar moscoviti (Seconda parte). - L'impero russo di Pietro il Grande (Terza parte). - Caterina II la Grande (Quarta parte). - L'impero russo nel XIX° secolo (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
11/10/20210 minutos, 0 segundos
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La Russia degli zar - Seconda parte

In tutta Europa, nel corso del Settecento, la borghesia andava alpotere, instaurando le prime forme di democrazia. In Russia avveniva iltrapasso da un regime feudale a un regime autocratico. PerStoriainpodcast la Professoressa Giulia Lami, racconta la Russiaimperiale: l'organismo statale che per volontà di Pietro I il Grande(1682–1725) governò la Russia zarista dal 1721 fino alla forzataabdicazione di Nicola II (1894–1917) a seguito della rivoluzione difebbraio del 1917, il regno degli zar moscoviti che lo precedette.La Prof. Giulia Maria Isabella Lami è docente di Storia dei Paesi slavie Storia dell'Europa orientale presso l'Università la Statale di Milano,specialista di storia e cultura russa ed europeo-orientale in epocamoderno-contemporanea. Ha pubblicato numerosi saggi e monografie, tracui "Storia dell'Europa Orientale. Da Napoleone alla fine della PrimaGuerra mondiale". - La Russia e l'Occidente (Prima parte). - Il regno russo degli zar moscoviti (Seconda parte). - L'impero russo di Pietro il Grande (Terza parte). - Caterina II la Grande (Quarta parte). - L'impero russo nel XIX° secolo (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
11/10/20210 minutos, 0 segundos
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La Russia degli zar - Prima parte

In tutta Europa, nel corso del Settecento, la borghesia andava alpotere, instaurando le prime forme di democrazia. In Russia avveniva iltrapasso da un regime feudale a un regime autocratico. PerStoriainpodcast la Professoressa Giulia Lami, racconta la Russiaimperiale: l'organismo statale che per volontà di Pietro I il Grande(1682–1725) governò la Russia zarista dal 1721 fino alla forzataabdicazione di Nicola II (1894–1917) a seguito della rivoluzione difebbraio del 1917, il regno degli zar moscoviti che lo precedette.La Prof. Giulia Maria Isabella Lami è docente di Storia dei Paesi slavie Storia dell'Europa orientale presso l'Università la Statale di Milano,specialista di storia e cultura russa ed europeo-orientale in epocamoderno-contemporanea. Ha pubblicato numerosi saggi e monografie, tracui "Storia dell'Europa Orientale. Da Napoleone alla fine della PrimaGuerra mondiale". - La Russia e l'Occidente (Prima parte). - Il regno russo degli zar moscoviti (Seconda parte). - L'impero russo di Pietro il Grande (Terza parte). - Caterina II la Grande (Quarta parte). - L'impero russo nel XIX° secolo (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
11/10/20210 minutos, 0 segundos
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Sir Ludwig Guttmann e la sua rivoluzione per i disabili

Sir Ludwig Guttmann (Tost, 3 luglio 1899 – Aylesbury, 18 marzo 1980) è stato un neurologo e dirigente sportivo tedesco naturalizzato britannico, celebre per aver promosso le attività fisiche delle persone con disabilità e averne organizzato il movimento sportivo, di cui è considerato il padre fondatore. Lo storico Roberto Riccardi racconta la sua vicenda per Storiainpodcast.Ludwig Guttmann voleva essere un neurologo, curare le lesioni spinali, aiutare gli altri. Ma nel 1938, dopo la Notte dei cristalli, capì che la situazione degli ebrei in Germania stava rapidamente precipitando: essere uno dei medici più stimati del paese non avrebbe salvato lui e la sua famiglia dalla deportazione. Raggiunse così l’Inghilterra, e qui avviò una rivoluzione che avrebbe cambiato per sempre l’approccio alla paraplegia. A Stoke Mandeville, l’ospedale che iniziò a dirigere nel 1944 nel Berkshire, i feriti di guerra non avrebbero incontrato né avversione né commiserazione. Questi giovani – perlopiù piloti della RAF impegnati a difendere l’Europa dalla minaccia nazista – erano «il meglio degli uomini» e non meritavano di marcire in un letto. Alla disperazione e ai sedativi, Guttmann preferì l’attività sportiva, l’aria fresca, la gioia dei rapporti umani. Ragazzi che la guerra aveva drammaticamente segnato tornavano alla vita grazie all’entusiasmo di una sana competizione. L’anno della svolta fu il 1960, quando grazie al medico italiano Antonio Maglio i «Giochi di Stoke Mandeville» approdarono a Roma, in occasione della XVII Olimpiade. Nacquero così le gare paralimpiche. Un cuore da campione non racconta solo la vita di un personaggio straordinario fortunosamente scampato alla Shoah, celebra anche un’avventura coraggiosa che ha cambiato in profondità il nostro modo di intendere lo sport, il corpo e i rapporti umani. Una rivoluzione che oggi sopravvive nella determinazione di tutti gli atleti paralimpici, nel grido di gioia di Bebe Vio e nella forza indomita di Alex Zanardi. Una rivoluzione iniziata con una palla medica lanciata da un letto all’altro, in un ospedale sperduto nella campagna inglese, e giunta infine sul podio olimpico con un oro al collo.Roberto Riccardi è un generale e scrittore italiano. Generale di Brigata dell’Arma, attualmente dirige il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Ha pubblicato diversi libri, ottenendo importanti riconoscimenti di critica. Si è occupato della storia di Ludwig Guttmann nel suo ultimo libro “Un cuore da campione. Storia di Ludwig Guttmann, inventore delle Paralimpiadi”, Giuntina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
7/10/20210 minutos, 0 segundos
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L’Età dell’Assolutismo - Seconda parte

Tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento le principali monarchie europee del tempo cominciarono ad entrare in crisi. Venne messo in discussione il principio secondo il quale ai sovrani, governanti per diritto divino, spettava assoluta e cieca obbedienza. L’Assolutismo monarchico è una teoria politica che sostiene che una sola persona, generalmente un monarca, debba detenere i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario esercitandoli in maniera assoluta. Questo è giustificato dal concetto di “diritto divino dei re”, che implica che l’autorità di un governante derivi direttamente da Dio. Alcuni Paesi intrapresero così la strada delle riforme, altri, come la Francia, quella più dirompente della Rivoluzione. Il Professor Marcello Verga per Storiainpodcast, partendo dalla Guerra dei Trent’anni (1618-1648), illustra queste grandi trasformazioni frutto di un sentire comune, che, trovando le sue origini nell’Illuminismo, introducevano il primato della ragione, il concetto di libertà civile e molte altre rivendicazioni che caratterizzeranno la storia degli anni e secoli successivi.Marcello Verga è Professore ordinario di storia Moderna presso l’Università degli Studi di Firenze. E’ autore di diverse opere, tra le quale “Una Storia europea. Dalla fine del Medioevo ai giorni nostri” e “Storie d’Europa. Secoli XVIII e XXI”. - Guerra dei Trent'anni, Pace di Westfalia, Monarchia assoluta (Prima parte). - Crisi dell'Assolutismo: riforma e rivoluzione (Seconda parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
4/10/20210 minutos, 0 segundos
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L’Età dell’Assolutismo - Prima parte

Tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento le principali monarchie europee del tempo cominciarono ad entrare in crisi. Venne messo in discussione il principio secondo il quale ai sovrani, governanti per diritto divino, spettava assoluta e cieca obbedienza. L’Assolutismo monarchico è una teoria politica che sostiene che una sola persona, generalmente un monarca, debba detenere i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario esercitandoli in maniera assoluta. Questo è giustificato dal concetto di “diritto divino dei re”, che implica che l’autorità di un governante derivi direttamente da Dio. Alcuni Paesi intrapresero così la strada delle riforme, altri, come la Francia, quella più dirompente della Rivoluzione. Il Professor Marcello Verga per Storiainpodcast, partendo dalla Guerra dei Trent’anni (1618-1648), illustra queste grandi trasformazioni frutto di un sentire comune, che, trovando le sue origini nell’Illuminismo, introducevano il primato della ragione, il concetto di libertà civile e molte altre rivendicazioni che caratterizzeranno la storia degli anni e secoli successivi.Marcello Verga è Professore ordinario di storia Moderna presso l’Università degli Studi di Firenze. E’ autore di diverse opere, tra le quale “Una Storia europea. Dalla fine del Medioevo ai giorni nostri” e “Storie d’Europa. Secoli XVIII e XXI”. - Guerra dei Trent'anni, Pace di Westfalia, Monarchia assoluta (Prima parte). - Crisi dell'Assolutismo: riforma e rivoluzione (Seconda parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
4/10/20210 minutos, 0 segundos
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Donne nel Medioevo

Nella società medievale, guerriera e violenta, la presenza femminile rimane in ombra: le donne, per lo più analfabete e sottomesse, offese e abusate, a volte addirittura considerate specie a parte rispetto agli uomini, come gli animali, non hanno voce. A meno di non essere obbligate al monastero, dove possono vivere in modo più dignitoso, imparando a leggere e scrivere.La storica Chiara Frugoni illustra in questo podcast un’età caratterizzata da tanta misoginia. Accademica italiana, specialista del Medioevo e di storia della Chiesa, Frugoni ha insegnato a Pisa e a Roma. Ha recentemente scritto per i tipi del Mulino il saggio "Donne medievali. Sole, indomite, avventurose".https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
1/10/20210 minutos, 0 segundos
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450 anni fa nasceva Caravaggio

Il 29 settembre 1571 nasce a Milano Michelangelo Merisi, universalmente detto Caravaggio, pittore italiano considerato uno dei più celebri rappresentanti dell’arte occidentale di tutti i tempi. I suoi dipinti dimostrano un’eccezionale sensibilità nell’osservazione della condizione umana fisica ed emotiva, accentuata dalla grande fedeltà al modello dal vivo e dall’uso scenografico della luce, considerate al tempo caratteristiche rivoluzionarie in totale contrapposizione alla prassi accademica raffaellesca. Animo irrequieto, nella sua breve esistenza affrontò gravi vicissitudini. Condannato a morte come responsabile di un omicidio durante una rissa, dovette fuggire per il resto della sua vita per scampare alla pena capitale. Finì i suoi giorni a Porto Ercole il 18 luglio del 1610.Lo storico e archivista Riccardo Bassani, ricorda per Storiainpodcast il maestro, a 450 anni dalla nascita. Nel suo libro scritto per Donzelli – ‘La Donna del Caravaggio. Vita e peripezie di Maddalena Antognetti’ – Bassani ricostruisce attraverso oltre cento documenti inediti la storia che lega la cortigiana Antognetti a Caravaggio, sciogliendo molti nodi legati alla vita del pittore.https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
29/9/20210 minutos, 0 segundos
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Il Seicento e la Rivoluzione scientifica - Seconda parte

Il Seicento fu un secolo terribile, caratterizzato da conflitti, pestilenze, carestie, recessione economica e conflitti sociali; un secolo di grande precarietà, ma che al contempo vide la luce della Rivoluzione scientifica.Il Professore Giudice illustra per Storiainpodcast come questa epoca introdusse una nuova prospettiva per il mondo, raccontando le vicende dei grandi personaggi del periodo – Galileo Galilei, Isaac Newton – e le storie dei più importanti strumenti scientifici inventati.Franco Salvatore Giudice è Professore Ordinario presso l’Università degli Studi di Bergamo, dove insegna Storia della Scienza; tra le sue opere ricordiamo “Il telescopio di Galileo” e “Lo spettro di Newton”. - Il Seicento e la Rivoluzione scientifica (Prima parte). - Galileo Galilei e Isaac Newton (Seconda parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
27/9/20210 minutos, 0 segundos
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Il Seicento e la Rivoluzione scientifica - Prima parte

Il Seicento fu un secolo terribile, caratterizzato da conflitti, pestilenze, carestie, recessione economica e conflitti sociali; un secolo di grande precarietà, ma che al contempo vide la luce della Rivoluzione scientifica.Il Professore Giudice illustra per Storiainpodcast come questa epoca introdusse una nuova prospettiva per il mondo, raccontando le vicende dei grandi personaggi del periodo – Galileo Galilei, Isaac Newton – e le storie dei più importanti strumenti scientifici inventati.Franco Salvatore Giudice è Professore Ordinario presso l’Università degli Studi di Bergamo, dove insegna Storia della Scienza; tra le sue opere ricordiamo “Il telescopio di Galileo” e “Lo spettro di Newton”. - Il Seicento e la Rivoluzione scientifica (Prima parte). - Galileo Galilei e Isaac Newton (Seconda parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
27/9/20210 minutos, 0 segundos
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La Cancelliera. Di Massimo Nava

La vicenda di Angela Merkel, la prima donna a ricoprire la carica di Cancelliera della Germania e la seconda a presiedere il G8, dopo Margaret Thatcher, è raccontata per Storiainpodcast da Massimo Nava, saggista ed editorialista del Corriere della Sera. Al termine del suo ultimo mandato, è stata considerata da Forbes Magazine «la donna più potente al mondo» e nel 2008 ha ricevuto il Premio Carlo Magno «per la sua opera di riforma dell’Unione europea», riconoscimento consegnatole da Nicolas Sarkozy. Angela Dorothea Merkel, nata Angela Dorothea Kasner (Amburgo, 17 luglio 1954) è una politica tedesca, dal 22 novembre 2005 Cancelliera federale della Germania. Eletta al Parlamento tedesco nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore, è stata Presidente dell’Unione Cristiano-Democratica (CDU) dal 9 aprile 2000 al 7 dicembre 2018 e Presidente del gruppo parlamentare CDU-CSU dal 2002 al 2005. Nominata per la prima volta Cancelliera a seguito delle elezioni federali del 2005, ha guidato una grande coalizione con il partito consociato, l’Unione Cristiano-Sociale (CSU), e con il Partito Socialdemocratico (SPD) sino al termine della legislatura (2009). Nel 2007 è stata anche Presidente del Consiglio europeo e Presidente del G8. Ha svolto un ruolo fondamentale nei negoziati per il Trattato di Lisbona e nella Dichiarazione di Berlino del 2007. In politica interna, i principali problemi affrontati sono stati la riforma del sistema sanitario e lo sviluppo energetico futuro. Nelle elezioni federali del 2009, che hanno visto prevalere l’alleanza CDU/CSU e FDP, la Merkel ha formato un nuovo governo con una maggioranza nero-gialla (dai colori dei partiti che la sostengono). Il Governo Merkel II è rimasto in carica dal 28 ottobre 2009 al 17 dicembre 2013, giorno in cui ha giurato il Governo Merkel III. Il 24 settembre 2017 è stata rieletta cancelliera per il quarto mandato consecutivo. Il 29 ottobre 2018 annuncia il proprio ritiro dalla politica nel 2021, all’indomani del calo di consensi per la CDU nelle elezioni in Assia.Massimo Nava è editorialista del “Corriere della Sera”, dopo essere stato corrispondente da Parigi e inviato sui principali avvenimenti italiani e internazionali, fra cui la mafia, gli anni di piombo, il terrorismo, la caduta del Muro di Berlino, le guerre in Somalia, ex Jugoslavia e Iraq, il genocidio in Ruanda, i massacri a Timor Est, la rivoluzione in Indonesia. È autore di numerosi saggi, ultimo dei quali è “Angela Merkel. La donna che ha cambiato la storia”, scritto per Rizzoli.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
24/9/20210 minutos, 0 segundos
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9/11: L’azione internazionale degli Stati Uniti dopo gli attacchi. Di Riccardo Alcaro - Seconda parte

Contenuto extra della docuserie "9/11. Il ricordo di chi lo raccontò agli italiani".L’azione internazionale degli Stati Uniti nel periodo successivo all’11 settembre è stata largamente definita dalla decisione dell’Amministrazione di George W. Bush di impegnare l’America in una Guerra Globale al Terrore e in un ambizioso programma di esportazione della democrazia. La rilevanza storica dell’Amministrazione è ravvisabile nel fatto che la politica estera delle amministrazioni successive sia stata infine un tentativo continuo di districarsi da maglie tessute da Bush e il suo entourage nei primi anni 2000. Il ritiro delle truppe USA dall’Afghanistan ordinato dal Presidente Joe Biden segna il passaggio tra l’era della Guerra Globale al Terrore e quella dominata dalla competizione globale con la Cina, ma le conseguenze della politica di Bush continueranno a farsi sentire ancora per anni.Riccardo Alcaro (Coordinatore delle ricerche e Responsabile del programma "Attori globali" dell'Istituto Affari Internazionali).https://storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
22/9/20210 minutos, 0 segundos
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9/11: L’azione internazionale degli Stati Uniti dopo gli attacchi. Di Riccardo Alcaro - Prima parte

Contenuto extra della docuserie "9/11. Il ricordo di chi lo raccontò agli italiani".L’azione internazionale degli Stati Uniti nel periodo successivo all’11 settembre è stata largamente definita dalla decisione dell’Amministrazione di George W. Bush di impegnare l’America in una Guerra Globale al Terrore e in un ambizioso programma di esportazione della democrazia. La rilevanza storica dell’Amministrazione è ravvisabile nel fatto che la politica estera delle amministrazioni successive sia stata infine un tentativo continuo di districarsi da maglie tessute da Bush e il suo entourage nei primi anni 2000. Il ritiro delle truppe USA dall’Afghanistan ordinato dal Presidente Joe Biden segna il passaggio tra l’era della Guerra Globale al Terrore e quella dominata dalla competizione globale con la Cina, ma le conseguenze della politica di Bush continueranno a farsi sentire ancora per anni.Riccardo Alcaro (Coordinatore delle ricerche e Responsabile del programma "Attori globali" dell'Istituto Affari Internazionali).https://storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
22/9/20210 minutos, 1 segundo
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L’Inghilterra dai Tudor agli Stuart - Quarta parte

La storia dell’Inghilterra tra il ‘500 e il ‘600 è intensa e drammatica. Per Storiainpodcast, il professor Giovanni Tarantino, dopo una breve premessa sui Plantageneti e sulla Guerra delle Due Rose tra Lancaster e York, racconta l’avvento della dinastia dei Tudor, la figura di Enrico VIII, delle sue mogli e figlie: Maria I d’Inghilterra e Elisabetta I d’Inghilterra. Il podcast narra poi il passaggio ad un’altra dinastia, quella degli Stuart, proseguendo con il racconto di eventi drammatici che caratterizzano il XVII secolo: conflitti di religione, guerre civili, crollo della monarchia assolutista di Carlo I e l’instaurazione della repubblica dittatoriale di Oliver Cromwell. In conclusione la vicenda della Rivoluzione Gloriosa di Guglielmo III d’Orange aprirà la strada verso la prima monarchia parlamentare.Giovanni Tarantino è docente di Storia Moderna presso il Dipartimento SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze e Direttore della Cost Action "People in Motion: Entangled Histories of Displacement across the Mediterranean" (PIMo). - Dalla guerra delle Due Rose ai Tudor. Enrico VIII (Prima parte). - La dinastia dei Tudor (Seconda parte). - L’avvento degli Stuart (Terza parte). - La Rivoluzione Gloriosa (Quarta parte). https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
20/9/20210 minutos, 0 segundos
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L’Inghilterra dai Tudor agli Stuart - Terza parte

La storia dell’Inghilterra tra il ‘500 e il ‘600 è intensa e drammatica. Per Storiainpodcast, il professor Giovanni Tarantino, dopo una breve premessa sui Plantageneti e sulla Guerra delle Due Rose tra Lancaster e York, racconta l’avvento della dinastia dei Tudor, la figura di Enrico VIII, delle sue mogli e figlie: Maria I d’Inghilterra e Elisabetta I d’Inghilterra. Il podcast narra poi il passaggio ad un’altra dinastia, quella degli Stuart, proseguendo con il racconto di eventi drammatici che caratterizzano il XVII secolo: conflitti di religione, guerre civili, crollo della monarchia assolutista di Carlo I e l’instaurazione della repubblica dittatoriale di Oliver Cromwell. In conclusione la vicenda della Rivoluzione Gloriosa di Guglielmo III d’Orange aprirà la strada verso la prima monarchia parlamentare.Giovanni Tarantino è docente di Storia Moderna presso il Dipartimento SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze e Direttore della Cost Action "People in Motion: Entangled Histories of Displacement across the Mediterranean" (PIMo). - Dalla guerra delle Due Rose ai Tudor. Enrico VIII (Prima parte). - La dinastia dei Tudor (Seconda parte). - L’avvento degli Stuart (Terza parte). - La Rivoluzione Gloriosa (Quarta parte). https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Inghilterra dai Tudor agli Stuart - Seconda parte

La storia dell’Inghilterra tra il ‘500 e il ‘600 è intensa e drammatica. Per Storiainpodcast, il professor Giovanni Tarantino, dopo una breve premessa sui Plantageneti e sulla Guerra delle Due Rose tra Lancaster e York, racconta l’avvento della dinastia dei Tudor, la figura di Enrico VIII, delle sue mogli e figlie: Maria I d’Inghilterra e Elisabetta I d’Inghilterra. Il podcast narra poi il passaggio ad un’altra dinastia, quella degli Stuart, proseguendo con il racconto di eventi drammatici che caratterizzano il XVII secolo: conflitti di religione, guerre civili, crollo della monarchia assolutista di Carlo I e l’instaurazione della repubblica dittatoriale di Oliver Cromwell. In conclusione la vicenda della Rivoluzione Gloriosa di Guglielmo III d’Orange aprirà la strada verso la prima monarchia parlamentare.Giovanni Tarantino è docente di Storia Moderna presso il Dipartimento SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze e Direttore della Cost Action "People in Motion: Entangled Histories of Displacement across the Mediterranean" (PIMo). - Dalla guerra delle Due Rose ai Tudor. Enrico VIII (Prima parte). - La dinastia dei Tudor (Seconda parte). - L’avvento degli Stuart (Terza parte). - La Rivoluzione Gloriosa (Quarta parte). https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Inghilterra dai Tudor agli Stuart - Prima parte

La storia dell’Inghilterra tra il ‘500 e il ‘600 è intensa e drammatica. Per Storiainpodcast, il professor Giovanni Tarantino, dopo una breve premessa sui Plantageneti e sulla Guerra delle Due Rose tra Lancaster e York, racconta l’avvento della dinastia dei Tudor, la figura di Enrico VIII, delle sue mogli e figlie: Maria I d’Inghilterra e Elisabetta I d’Inghilterra. Il podcast narra poi il passaggio ad un’altra dinastia, quella degli Stuart, proseguendo con il racconto di eventi drammatici che caratterizzano il XVII secolo: conflitti di religione, guerre civili, crollo della monarchia assolutista di Carlo I e l’instaurazione della repubblica dittatoriale di Oliver Cromwell. In conclusione la vicenda della Rivoluzione Gloriosa di Guglielmo III d’Orange aprirà la strada verso la prima monarchia parlamentare.Giovanni Tarantino è docente di Storia Moderna presso il Dipartimento SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze e Direttore della Cost Action "People in Motion: Entangled Histories of Displacement across the Mediterranean" (PIMo). - Dalla guerra delle Due Rose ai Tudor. Enrico VIII (Prima parte). - La dinastia dei Tudor (Seconda parte). - L’avvento degli Stuart (Terza parte). - La Rivoluzione Gloriosa (Quarta parte). https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La storia dei mari. Di David Abulafia

Qual è il ruolo degli oceani e dei mari nella storia dell’umanità. In che modo la storia del Mediterraneo e quella degli oceani sono intrecciate. Che importanza ha avuto l’apertura delle rotte transoceaniche nella prima età moderna. Che parte hanno avuto i popoli non europei. Che impatto hanno avuto gli uomini sul paesaggio e sulla storia naturale degli oceani.Sono queste le tematiche della conversazione con David Abulafia, professore emerito di Mediterranean History all’Università di Cambridge. Le sue pubblicazioni includono The Great Sea: A Human History of the Mediterranean (2011, tradotto in 12 lingue incluso l’italiano con il titolo Il grande mare. Storia del Mediterraneo) e The Boundless Sea: A Human History of the Oceans (attualmente tradotto in tre lingue, tra cui l’italiano con il titolo Storia marittima del mondo: quattro millenni di scoperte, uomini e rotte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaA cura dello storico Leo Goretti. Voice Over: Mario Cagol. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Riforma luterana e Controriforma - Terza parte

La Riforma protestante fu un movimento di opposizione radicale alla Chiesa di Roma avviato nel sec. XVI dalla predicazione di Martin Lutero che comportò la rottura dell’unità religiosa dell’Europa cristiana. Dal punto di vista teologico luteranesimo e calvinismo rivendicavano un rapporto diretto del singolo con le Sacre Scritture (tradotte nelle lingue nazionali) negando la centralità della Chiesa e dei sacramenti. Sul piano politico molti principi tedeschi videro nell’adesione alla Riforma il mezzo per contrastare il disegno di centralizzazione statale dell’imperatore Carlo V. Ciò suscitò conflitti e rivolte che insanguinarono l’Europa per decenni. La Chiesa cattolica, già colpita dallo Scisma d’Oriente, reagì a questa nuova minaccia prima con la scomunica dei principi riformati e poi con la convocazione di un grande Concilio: il Concilio di Trento (1545-63). In questa sede non solo si riaffermarono i fondamenti teologici e disciplinari dell’ortodossia cattolica, ma si disciplinò anche la struttura ecclesiastica ponendo le basi per la riconquista delle nazioni passate al protestantesimo. La Controriforma, detta anche Riforma Cattolica, definita durante il Concilio di Trento, avrebbe influenzato profondamente la cultura del tempo.Per Storiainpodcast il professor Vincenzo Lavenia, insegna Storia Moderna all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, racconta a partire dall’affissione delle Novantacinque Tesi di Lutero a Wittenberg, la scissione tra protestanti e cattolici che aprì l’epoca delle sanguinose guerre di religione chiusasi con la pace di Vestfalia. - Martin Lutero e la Riforma del 1517 (Prima parte). - La Controriforma (Seconda parte). - Le guerre di religione e la pace di Vestfalia (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Riforma luterana e Controriforma - Seconda parte

La Riforma protestante fu un movimento di opposizione radicale alla Chiesa di Roma avviato nel sec. XVI dalla predicazione di Martin Lutero che comportò la rottura dell’unità religiosa dell’Europa cristiana. Dal punto di vista teologico luteranesimo e calvinismo rivendicavano un rapporto diretto del singolo con le Sacre Scritture (tradotte nelle lingue nazionali) negando la centralità della Chiesa e dei sacramenti. Sul piano politico molti principi tedeschi videro nell’adesione alla Riforma il mezzo per contrastare il disegno di centralizzazione statale dell’imperatore Carlo V. Ciò suscitò conflitti e rivolte che insanguinarono l’Europa per decenni. La Chiesa cattolica, già colpita dallo Scisma d’Oriente, reagì a questa nuova minaccia prima con la scomunica dei principi riformati e poi con la convocazione di un grande Concilio: il Concilio di Trento (1545-63). In questa sede non solo si riaffermarono i fondamenti teologici e disciplinari dell’ortodossia cattolica, ma si disciplinò anche la struttura ecclesiastica ponendo le basi per la riconquista delle nazioni passate al protestantesimo. La Controriforma, detta anche Riforma Cattolica, definita durante il Concilio di Trento, avrebbe influenzato profondamente la cultura del tempo.Per Storiainpodcast il professor Vincenzo Lavenia, insegna Storia Moderna all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, racconta a partire dall’affissione delle Novantacinque Tesi di Lutero a Wittenberg, la scissione tra protestanti e cattolici che aprì l’epoca delle sanguinose guerre di religione chiusasi con la pace di Vestfalia. - Martin Lutero e la Riforma del 1517 (Prima parte). - La Controriforma (Seconda parte). - Le guerre di religione e la pace di Vestfalia (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Riforma luterana e Controriforma - Prima parte

La Riforma protestante fu un movimento di opposizione radicale alla Chiesa di Roma avviato nel sec. XVI dalla predicazione di Martin Lutero che comportò la rottura dell’unità religiosa dell’Europa cristiana. Dal punto di vista teologico luteranesimo e calvinismo rivendicavano un rapporto diretto del singolo con le Sacre Scritture (tradotte nelle lingue nazionali) negando la centralità della Chiesa e dei sacramenti. Sul piano politico molti principi tedeschi videro nell’adesione alla Riforma il mezzo per contrastare il disegno di centralizzazione statale dell’imperatore Carlo V. Ciò suscitò conflitti e rivolte che insanguinarono l’Europa per decenni. La Chiesa cattolica, già colpita dallo Scisma d’Oriente, reagì a questa nuova minaccia prima con la scomunica dei principi riformati e poi con la convocazione di un grande Concilio: il Concilio di Trento (1545-63). In questa sede non solo si riaffermarono i fondamenti teologici e disciplinari dell’ortodossia cattolica, ma si disciplinò anche la struttura ecclesiastica ponendo le basi per la riconquista delle nazioni passate al protestantesimo. La Controriforma, detta anche Riforma Cattolica, definita durante il Concilio di Trento, avrebbe influenzato profondamente la cultura del tempo.Per Storiainpodcast il professor Vincenzo Lavenia, insegna Storia Moderna all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, racconta a partire dall’affissione delle Novantacinque Tesi di Lutero a Wittenberg, la scissione tra protestanti e cattolici che aprì l’epoca delle sanguinose guerre di religione chiusasi con la pace di Vestfalia. - Martin Lutero e la Riforma del 1517 (Prima parte). - La Controriforma (Seconda parte). - Le guerre di religione e la pace di Vestfalia (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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9/11: Il ricordo di chi rappresentava l'Italia. Di Ferdinando Salleo

Contenuto extra della docuserie "9/11. Il ricordo di chi lo raccontò agli italiani".Ferdinando Salleo (Diplomatico, Ambasciatore d'Italia negli Stati Uniti d'America dal 1995 al 2003).Di Francesco De LeoMontaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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9/11: L’America di Bush. Di Alberto Simoni

Contenuto extra della docuserie "9/11. Il ricordo di chi lo raccontò agli italiani".Alberto Simoni (Capo della Redazione Esteri de La Stampa).Di Francesco De LeoMontaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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9/11: Una tragedia in diretta televisiva. Di Sergio Romano

Contenuto extra della docuserie "9/11. Il ricordo di chi lo raccontò agli italiani".Sergio Romano (Diplomatico, editorialista del Corriere della Sera).Di Francesco De LeoMontaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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9/11: L’Afghanistan 20 anni dopo. Di Ferdinando Nelli Feroci

Contenuto extra della docuserie "9/11. Il ricordo di chi lo raccontò agli italiani".Ferdinando Nelli Feroci (Diplomatico, Presidente dell’Istituto Affari Internazionali).Di Francesco De LeoMontaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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9/11. Il ricordo di chi lo raccontò agli italiani - Terza parte

Docuserie in 3 puntate e contenuti extra.Con Giampiero Gramaglia, Ennio Caretto, Arturo Zampaglione, Mario Platero, Alessandra Baldini, Anna Guaita, Andrea Fiano, Francesco Semprini e Ferdinando Nelli Feroci, Sergio Romano, Alberto Simoni.Di Francesco De LeoMontaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla Mario Cagol. - La vicenda (Prima parte). - Le testimonianze (Seconda parte). - Le testimonianze (Terza parte). L’11 settembre del 2001 negli Stati Uniti d’America furono dirottati quattro voli civili. Due di questi furono fatti schiantare da terroristi di Al Qaeda sulle torri del World Trade Center di New York. I due grattacieli crollarono. 2.974 furono le vittime, 19 i terroristi morti, 24 gli uomini dispersi. Più di 90 paesi nel mondo persero loro cittadini l’11 settembre del 2001. Quel giorno alcuni giornalisti raccontarono l’attacco all’America. A 20 anni da quella tragedia abbiamo raccolto i loro ricordi.Extra: - L’Afghanistan: 20 anni dopo l’11 settembre. Di Ferdinando Nelli Feroci (Diplomatico, Presidente dell’Istituto Affari Internazionali). - 9/11: Una tragedia in diretta televisiva. Di Sergio Romano (Diplomatico, editorialista del Corriere della Sera). - L’America di Bush e la “rivoluzione” dell’11 settembre. Di Alberto Simoni (Capo della Redazione Esteri de La Stampa). https://storiainpodcast.focus.it - Canale Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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9/11. Il ricordo di chi lo raccontò agli italiani - Seconda parte

Docuserie in 3 puntate e contenuti extra.Con Giampiero Gramaglia, Ennio Caretto, Arturo Zampaglione, Mario Platero, Alessandra Baldini, Anna Guaita, Andrea Fiano, Francesco Semprini e Ferdinando Nelli Feroci, Sergio Romano, Alberto Simoni.Di Francesco De LeoMontaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla Mario Cagol. - La vicenda (Prima parte). - Le testimonianze (Seconda parte). - Le testimonianze (Terza parte). L’11 settembre del 2001 negli Stati Uniti d’America furono dirottati quattro voli civili. Due di questi furono fatti schiantare da terroristi di Al Qaeda sulle torri del World Trade Center di New York. I due grattacieli crollarono. 2.974 furono le vittime, 19 i terroristi morti, 24 gli uomini dispersi. Più di 90 paesi nel mondo persero loro cittadini l’11 settembre del 2001. Quel giorno alcuni giornalisti raccontarono l’attacco all’America. A 20 anni da quella tragedia abbiamo raccolto i loro ricordi.Extra: - L’Afghanistan: 20 anni dopo l’11 settembre. Di Ferdinando Nelli Feroci (Diplomatico, Presidente dell’Istituto Affari Internazionali). - 9/11: Una tragedia in diretta televisiva. Di Sergio Romano (Diplomatico, editorialista del Corriere della Sera). - L’America di Bush e la “rivoluzione” dell’11 settembre. Di Alberto Simoni (Capo della Redazione Esteri de La Stampa). https://storiainpodcast.focus.it - Canale Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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9/11. Il ricordo di chi lo raccontò agli italiani - Prima parte

Docuserie in 3 puntate e contenuti extra.Con Giampiero Gramaglia, Ennio Caretto, Arturo Zampaglione, Mario Platero, Alessandra Baldini, Anna Guaita, Andrea Fiano, Francesco Semprini e Ferdinando Nelli Feroci, Sergio Romano, Alberto Simoni.Di Francesco De LeoMontaggio di Silvio Farina. Montaggio sigla Mario Cagol. - La vicenda (Prima parte). - Le testimonianze (Seconda parte). - Le testimonianze (Terza parte). L’11 settembre del 2001 negli Stati Uniti d’America furono dirottati quattro voli civili. Due di questi furono fatti schiantare da terroristi di Al Qaeda sulle torri del World Trade Center di New York. I due grattacieli crollarono. 2.974 furono le vittime, 19 i terroristi morti, 24 gli uomini dispersi. Più di 90 paesi nel mondo persero loro cittadini l’11 settembre del 2001. Quel giorno alcuni giornalisti raccontarono l’attacco all’America. A 20 anni da quella tragedia abbiamo raccolto i loro ricordi.Extra: - L’Afghanistan: 20 anni dopo l’11 settembre. Di Ferdinando Nelli Feroci (Diplomatico, Presidente dell’Istituto Affari Internazionali). - 9/11: Una tragedia in diretta televisiva. Di Sergio Romano (Diplomatico, editorialista del Corriere della Sera). - L’America di Bush e la “rivoluzione” dell’11 settembre. Di Alberto Simoni (Capo della Redazione Esteri de La Stampa). https://storiainpodcast.focus.it - Canale Docuserie------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Carlo V e i grandi imperi - Quinta parte

Carlo V d’Asburgo (Gand, 24 febbraio 1500 – Cuacos de Yuste, 21 settembre 1558) è stato imperatore del Sacro Romano Impero Germanico e arciduca d’Austria dal 1519, re di Spagna (Castiglia e Aragona) dal 1516, e principe dei Paesi Bassi come duca di Borgogna dal 1506. A capo della Casa d’Asburgo durante la prima metà del ‘500, fu sovrano di un “impero sul quale non tramontava mai il sole” che comprendeva in Europa i Paesi Bassi, la Spagna e il sud Italia aragonese, i territori austriaci, il Sacro Romano Impero esteso su Germania e nord Italia, nonché le vaste colonie castigliane e una colonia tedesca nelle Americhe.Paolo Calcagno, professore associato di Storia Moderna presso l’Università di Genova racconta per Storiainpodcast la vicenda di Carlo V e del suo obiettivo di costruire un’unità politica-religiosa in Europa, che prese il nome di monarchia universale cristiana. - Carlo di Gand (Prima parte). - Il sogno di una monarchia universale (Seconda parte). - L’Impero coloniale, il Sacro Romano Impero, lo scisma luterano (Terza parte). - Carlo V, Francesco I e l’Italia (Quarta parte). - L’abdicazione (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Carlo V e i grandi imperi - Quarta parte

Carlo V d’Asburgo (Gand, 24 febbraio 1500 – Cuacos de Yuste, 21 settembre 1558) è stato imperatore del Sacro Romano Impero Germanico e arciduca d’Austria dal 1519, re di Spagna (Castiglia e Aragona) dal 1516, e principe dei Paesi Bassi come duca di Borgogna dal 1506. A capo della Casa d’Asburgo durante la prima metà del ‘500, fu sovrano di un “impero sul quale non tramontava mai il sole” che comprendeva in Europa i Paesi Bassi, la Spagna e il sud Italia aragonese, i territori austriaci, il Sacro Romano Impero esteso su Germania e nord Italia, nonché le vaste colonie castigliane e una colonia tedesca nelle Americhe.Paolo Calcagno, professore associato di Storia Moderna presso l’Università di Genova racconta per Storiainpodcast la vicenda di Carlo V e del suo obiettivo di costruire un’unità politica-religiosa in Europa, che prese il nome di monarchia universale cristiana. - Carlo di Gand (Prima parte). - Il sogno di una monarchia universale (Seconda parte). - L’Impero coloniale, il Sacro Romano Impero, lo scisma luterano (Terza parte). - Carlo V, Francesco I e l’Italia (Quarta parte). - L’abdicazione (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Carlo V e i grandi imperi - Terza parte

Carlo V d’Asburgo (Gand, 24 febbraio 1500 – Cuacos de Yuste, 21 settembre 1558) è stato imperatore del Sacro Romano Impero Germanico e arciduca d’Austria dal 1519, re di Spagna (Castiglia e Aragona) dal 1516, e principe dei Paesi Bassi come duca di Borgogna dal 1506. A capo della Casa d’Asburgo durante la prima metà del ‘500, fu sovrano di un “impero sul quale non tramontava mai il sole” che comprendeva in Europa i Paesi Bassi, la Spagna e il sud Italia aragonese, i territori austriaci, il Sacro Romano Impero esteso su Germania e nord Italia, nonché le vaste colonie castigliane e una colonia tedesca nelle Americhe.Paolo Calcagno, professore associato di Storia Moderna presso l’Università di Genova racconta per Storiainpodcast la vicenda di Carlo V e del suo obiettivo di costruire un’unità politica-religiosa in Europa, che prese il nome di monarchia universale cristiana. - Carlo di Gand (Prima parte). - Il sogno di una monarchia universale (Seconda parte). - L’Impero coloniale, il Sacro Romano Impero, lo scisma luterano (Terza parte). - Carlo V, Francesco I e l’Italia (Quarta parte). - L’abdicazione (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Carlo V e i grandi imperi - Seconda parte

Carlo V d’Asburgo (Gand, 24 febbraio 1500 – Cuacos de Yuste, 21 settembre 1558) è stato imperatore del Sacro Romano Impero Germanico e arciduca d’Austria dal 1519, re di Spagna (Castiglia e Aragona) dal 1516, e principe dei Paesi Bassi come duca di Borgogna dal 1506. A capo della Casa d’Asburgo durante la prima metà del ‘500, fu sovrano di un “impero sul quale non tramontava mai il sole” che comprendeva in Europa i Paesi Bassi, la Spagna e il sud Italia aragonese, i territori austriaci, il Sacro Romano Impero esteso su Germania e nord Italia, nonché le vaste colonie castigliane e una colonia tedesca nelle Americhe.Paolo Calcagno, professore associato di Storia Moderna presso l’Università di Genova racconta per Storiainpodcast la vicenda di Carlo V e del suo obiettivo di costruire un’unità politica-religiosa in Europa, che prese il nome di monarchia universale cristiana. - Carlo di Gand (Prima parte). - Il sogno di una monarchia universale (Seconda parte). - L’Impero coloniale, il Sacro Romano Impero, lo scisma luterano (Terza parte). - Carlo V, Francesco I e l’Italia (Quarta parte). - L’abdicazione (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Carlo V e i grandi imperi - Prima parte

Carlo V d’Asburgo (Gand, 24 febbraio 1500 – Cuacos de Yuste, 21 settembre 1558) è stato imperatore del Sacro Romano Impero Germanico e arciduca d’Austria dal 1519, re di Spagna (Castiglia e Aragona) dal 1516, e principe dei Paesi Bassi come duca di Borgogna dal 1506. A capo della Casa d’Asburgo durante la prima metà del ‘500, fu sovrano di un “impero sul quale non tramontava mai il sole” che comprendeva in Europa i Paesi Bassi, la Spagna e il sud Italia aragonese, i territori austriaci, il Sacro Romano Impero esteso su Germania e nord Italia, nonché le vaste colonie castigliane e una colonia tedesca nelle Americhe.Paolo Calcagno, professore associato di Storia Moderna presso l’Università di Genova racconta per Storiainpodcast la vicenda di Carlo V e del suo obiettivo di costruire un’unità politica-religiosa in Europa, che prese il nome di monarchia universale cristiana. - Carlo di Gand (Prima parte). - Il sogno di una monarchia universale (Seconda parte). - L’Impero coloniale, il Sacro Romano Impero, lo scisma luterano (Terza parte). - Carlo V, Francesco I e l’Italia (Quarta parte). - L’abdicazione (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Disastri ambientali ed epidemie: il collasso di Roma - Terza parte

Tante sono le ipotesi sulle cause della caduta dell’Impero Romano. Tra queste il clima e le pandemie. Il cambiamento climatico impattò sulla produzione di cibo e le condizioni igieniche precarie portarono alla diffusione di nuovi e aggressivi agenti infettivi.Silvia Giorcelli Bersani, docente di Storia romana ed Epigrafia latina presso l’Università di Torino, racconta a Storiainpodcast alcuni dei fenomeni che ricerche recenti ritengono cruciali per l’accelerazione del declino di Roma imperiale. - La caduta dell’Impero (Prima parte) - Cambiamenti climatici (Seconda parte) - Epidemie (Terza parte)https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Disastri ambientali ed epidemie: il collasso di Roma - Seconda parte

Tante sono le ipotesi sulle cause della caduta dell’Impero Romano. Tra queste il clima e le pandemie. Il cambiamento climatico impattò sulla produzione di cibo e le condizioni igieniche precarie portarono alla diffusione di nuovi e aggressivi agenti infettivi.Silvia Giorcelli Bersani, docente di Storia romana ed Epigrafia latina presso l’Università di Torino, racconta a Storiainpodcast alcuni dei fenomeni che ricerche recenti ritengono cruciali per l’accelerazione del declino di Roma imperiale. - La caduta dell’Impero (Prima parte) - Cambiamenti climatici (Seconda parte) - Epidemie (Terza parte)https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Disastri ambientali ed epidemie: il collasso di Roma - Prima parte

Tante sono le ipotesi sulle cause della caduta dell’Impero Romano. Tra queste il clima e le pandemie. Il cambiamento climatico impattò sulla produzione di cibo e le condizioni igieniche precarie portarono alla diffusione di nuovi e aggressivi agenti infettivi.Silvia Giorcelli Bersani, docente di Storia romana ed Epigrafia latina presso l’Università di Torino, racconta a Storiainpodcast alcuni dei fenomeni che ricerche recenti ritengono cruciali per l’accelerazione del declino di Roma imperiale. - La caduta dell’Impero (Prima parte) - Cambiamenti climatici (Seconda parte) - Epidemie (Terza parte)https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Guerra in Afghanistan. Opinioni a confronto

Cosa ci ha insegnato la Storia che può aiutarci a comprendere il presente? Storiainpodcast affronta i grandi temi del passato mettendo a confronto opinioni diverse di autorevoli esperti.Con la partenza dell’ultimo aereo USA da Kabul può considerarsi conclusa, dopo vent’anni, la guerra più lunga combattuta dagli Stati Uniti d’America. Il conflitto, iniziato a seguito dell’attentato alle Torri Gemelle del 2001, ha provocato circa 240mila vittime, tra soldati della coalizione, esercito afghano, talebani, giornalisti, personale umanitario e, soprattutto, popolazione civile. La stima, oltretutto, non conteggia le persone morte per malattie, perdita di accesso a cibo e acqua o per altre conseguenze indirette. Il costo economico è stato stratosferico, secondo i dati della Brown University. «Da quando hanno invaso l’Afghanistan nel 2001, gli Stati Uniti hanno speso 2,26 trilioni di dollari per la guerra, incluse le operazioni nel vicino in Pakistan», scrivono gli analisti.Storiainpodcast ne ha parlato con il Generale Mauro Del Vecchio – che dal febbraio 2004 al settembre 2007 ha comandato il Corpo d’Armata di Reazione Rapida italiano della NATO, è stato Comandante delle forze NATO in Afghanistan nell’ambito dell’operazione ISAF dal 2005 al 2006, per poi essere nominato al vertice del Comando operativo di vertice interforze – e con Emanuele Giordana, giornalista, analista, grande conoscitore d’Afghanistan e attualmente direttore di “Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo”.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Cristoforo Colombo - Quarta parte

Cristoforo Colombo (Genova, 26 agosto – 31 ottobre 1451 – Valladolid, 20 maggio 1506) fu un navigatore ed esploratore italiano della Repubblica di Genova, tra i più importanti protagonisti delle grandi scoperte geografiche europee a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Deve la sua fama ai viaggi che portarono alla colonizzazione europea delle Americhe. L’importanza delle sue scoperte è tale che al suo nome sono ispirati numerosi toponimi nel Nuovo Mondo, uno tra tanti quello del Paese sudamericano della Colombia.Il Prof. Vittorio H. Beonio Brocchieri spiega per Storiainpodcast come con la scoperta dell’America del 1492 cambiò il panorama geopolitico dell’Occidente. Il Mediterraneo perse la sua egemonia e il suo ruolo di epicentro indiscusso, le monarchie nazionali cominciarono a trasformarsi in potenze colonizzatrici e l’Europa dovette fare fronte a nuove e spesso drammatiche problematiche, quali la schiavitù e le malattie portate dagli europei. Cominciò così a diffondersi il colonialismo verso altri continenti.Beonio Brocchieri, è Professore di Storia Moderna presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria. La sua attività di ricerca si rivolge prevalentemente verso tre ambiti: la storia economica e sociale dell’Italia, la storia delle idee politiche e sociali e la storia globale in età moderna. - La scoperta dell’America (Prima parte) - Il Mediterraneo perde il ruolo centrale (Seconda parte) - La schiavitù (Terza parte) - Il Colonialismo (Quarta parte)https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
30/8/20210 minutos, 0 segundos
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Cristoforo Colombo - Terza parte

Cristoforo Colombo (Genova, 26 agosto – 31 ottobre 1451 – Valladolid, 20 maggio 1506) fu un navigatore ed esploratore italiano della Repubblica di Genova, tra i più importanti protagonisti delle grandi scoperte geografiche europee a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Deve la sua fama ai viaggi che portarono alla colonizzazione europea delle Americhe. L’importanza delle sue scoperte è tale che al suo nome sono ispirati numerosi toponimi nel Nuovo Mondo, uno tra tanti quello del Paese sudamericano della Colombia.Il Prof. Vittorio H. Beonio Brocchieri spiega per Storiainpodcast come con la scoperta dell’America del 1492 cambiò il panorama geopolitico dell’Occidente. Il Mediterraneo perse la sua egemonia e il suo ruolo di epicentro indiscusso, le monarchie nazionali cominciarono a trasformarsi in potenze colonizzatrici e l’Europa dovette fare fronte a nuove e spesso drammatiche problematiche, quali la schiavitù e le malattie portate dagli europei. Cominciò così a diffondersi il colonialismo verso altri continenti.Beonio Brocchieri, è Professore di Storia Moderna presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria. La sua attività di ricerca si rivolge prevalentemente verso tre ambiti: la storia economica e sociale dell’Italia, la storia delle idee politiche e sociali e la storia globale in età moderna. - La scoperta dell’America (Prima parte) - Il Mediterraneo perde il ruolo centrale (Seconda parte) - La schiavitù (Terza parte) - Il Colonialismo (Quarta parte)https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Cristoforo Colombo - Seconda parte

Cristoforo Colombo (Genova, 26 agosto – 31 ottobre 1451 – Valladolid, 20 maggio 1506) fu un navigatore ed esploratore italiano della Repubblica di Genova, tra i più importanti protagonisti delle grandi scoperte geografiche europee a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Deve la sua fama ai viaggi che portarono alla colonizzazione europea delle Americhe. L’importanza delle sue scoperte è tale che al suo nome sono ispirati numerosi toponimi nel Nuovo Mondo, uno tra tanti quello del Paese sudamericano della Colombia.Il Prof. Vittorio H. Beonio Brocchieri spiega per Storiainpodcast come con la scoperta dell’America del 1492 cambiò il panorama geopolitico dell’Occidente. Il Mediterraneo perse la sua egemonia e il suo ruolo di epicentro indiscusso, le monarchie nazionali cominciarono a trasformarsi in potenze colonizzatrici e l’Europa dovette fare fronte a nuove e spesso drammatiche problematiche, quali la schiavitù e le malattie portate dagli europei. Cominciò così a diffondersi il colonialismo verso altri continenti.Beonio Brocchieri, è Professore di Storia Moderna presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria. La sua attività di ricerca si rivolge prevalentemente verso tre ambiti: la storia economica e sociale dell’Italia, la storia delle idee politiche e sociali e la storia globale in età moderna. - La scoperta dell’America (Prima parte) - Il Mediterraneo perde il ruolo centrale (Seconda parte) - La schiavitù (Terza parte) - Il Colonialismo (Quarta parte)https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Cristoforo Colombo - Prima parte

Cristoforo Colombo (Genova, 26 agosto – 31 ottobre 1451 – Valladolid, 20 maggio 1506) fu un navigatore ed esploratore italiano della Repubblica di Genova, tra i più importanti protagonisti delle grandi scoperte geografiche europee a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Deve la sua fama ai viaggi che portarono alla colonizzazione europea delle Americhe. L’importanza delle sue scoperte è tale che al suo nome sono ispirati numerosi toponimi nel Nuovo Mondo, uno tra tanti quello del Paese sudamericano della Colombia.Il Prof. Vittorio H. Beonio Brocchieri spiega per Storiainpodcast come con la scoperta dell’America del 1492 cambiò il panorama geopolitico dell’Occidente. Il Mediterraneo perse la sua egemonia e il suo ruolo di epicentro indiscusso, le monarchie nazionali cominciarono a trasformarsi in potenze colonizzatrici e l’Europa dovette fare fronte a nuove e spesso drammatiche problematiche, quali la schiavitù e le malattie portate dagli europei. Cominciò così a diffondersi il colonialismo verso altri continenti.Beonio Brocchieri, è Professore di Storia Moderna presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria. La sua attività di ricerca si rivolge prevalentemente verso tre ambiti: la storia economica e sociale dell’Italia, la storia delle idee politiche e sociali e la storia globale in età moderna. - La scoperta dell’America (Prima parte) - Il Mediterraneo perde il ruolo centrale (Seconda parte) - La schiavitù (Terza parte) - Il Colonialismo (Quarta parte)https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Chi era Gesù di Nazareth - Quinta parte

“Gesù era un ebreo che non voleva fondare una nuova religione. Era convinto che il Dio delle Sacre Scritture ebraiche stesse cominciando a trasformare il mondo per instaurare finalmente il suo regno sulla terra. Era del tutto concentrato su Dio e pregava per capire la sua volontà e ottenere le sue rivelazioni, ma era anche del tutto concentrato sui bisogni degli uomini, in particolare i malati, i più poveri e coloro che erano trattati in modo ingiusto. Il suo messaggio era inscindibilmente mistico e sociale. Il regno di Dio non venne e, anzi, egli fu messo a morte dai romani per motivi politici. I suoi discepoli, che provenivano da ambienti i più vari, ne diedero fin dagli inizi interpretazioni differenti. Si interrogarono sulla sua morte fornendo spiegazioni diverse e molti di loro si convinsero che egli fosse risuscitato. Un certo numero dei suoi seguaci rimase dentro le comunità ebraiche, mentre altri diedero vita a una nuova religione percorsa da diverse correnti, il cristianesimo”.Questo il pensiero del Professor Mauro Pesce che in questo racconto in serie, per Storiainpodcast, approfondisce le vicende di uno dei personaggi più importanti della storia: il rapporto con Giovanni Battista, la predicazione, le parabole, i miracoli, la morte. Mauro Pesce è stato Ordinario di Storia del Cristianesimo all’Università di Bologna. - Gesù un ebreo battista (Prima parte). - La predicazione (Seconda parte). - La morte e il Regno di Dio (Terza parte). - Le parabole (Quarta parte). - I miracoli (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
26/8/20210 minutos, 0 segundos
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Chi era Gesù di Nazareth - Quarta parte

“Gesù era un ebreo che non voleva fondare una nuova religione. Era convinto che il Dio delle Sacre Scritture ebraiche stesse cominciando a trasformare il mondo per instaurare finalmente il suo regno sulla terra. Era del tutto concentrato su Dio e pregava per capire la sua volontà e ottenere le sue rivelazioni, ma era anche del tutto concentrato sui bisogni degli uomini, in particolare i malati, i più poveri e coloro che erano trattati in modo ingiusto. Il suo messaggio era inscindibilmente mistico e sociale. Il regno di Dio non venne e, anzi, egli fu messo a morte dai romani per motivi politici. I suoi discepoli, che provenivano da ambienti i più vari, ne diedero fin dagli inizi interpretazioni differenti. Si interrogarono sulla sua morte fornendo spiegazioni diverse e molti di loro si convinsero che egli fosse risuscitato. Un certo numero dei suoi seguaci rimase dentro le comunità ebraiche, mentre altri diedero vita a una nuova religione percorsa da diverse correnti, il cristianesimo”.Questo il pensiero del Professor Mauro Pesce che in questo racconto in serie, per Storiainpodcast, approfondisce le vicende di uno dei personaggi più importanti della storia: il rapporto con Giovanni Battista, la predicazione, le parabole, i miracoli, la morte. Mauro Pesce è stato Ordinario di Storia del Cristianesimo all’Università di Bologna. - Gesù un ebreo battista (Prima parte). - La predicazione (Seconda parte). - La morte e il Regno di Dio (Terza parte). - Le parabole (Quarta parte). - I miracoli (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Chi era Gesù di Nazareth - Terza parte

“Gesù era un ebreo che non voleva fondare una nuova religione. Era convinto che il Dio delle Sacre Scritture ebraiche stesse cominciando a trasformare il mondo per instaurare finalmente il suo regno sulla terra. Era del tutto concentrato su Dio e pregava per capire la sua volontà e ottenere le sue rivelazioni, ma era anche del tutto concentrato sui bisogni degli uomini, in particolare i malati, i più poveri e coloro che erano trattati in modo ingiusto. Il suo messaggio era inscindibilmente mistico e sociale. Il regno di Dio non venne e, anzi, egli fu messo a morte dai romani per motivi politici. I suoi discepoli, che provenivano da ambienti i più vari, ne diedero fin dagli inizi interpretazioni differenti. Si interrogarono sulla sua morte fornendo spiegazioni diverse e molti di loro si convinsero che egli fosse risuscitato. Un certo numero dei suoi seguaci rimase dentro le comunità ebraiche, mentre altri diedero vita a una nuova religione percorsa da diverse correnti, il cristianesimo”.Questo il pensiero del Professor Mauro Pesce che in questo racconto in serie, per Storiainpodcast, approfondisce le vicende di uno dei personaggi più importanti della storia: il rapporto con Giovanni Battista, la predicazione, le parabole, i miracoli, la morte. Mauro Pesce è stato Ordinario di Storia del Cristianesimo all’Università di Bologna. - Gesù un ebreo battista (Prima parte). - La predicazione (Seconda parte). - La morte e il Regno di Dio (Terza parte). - Le parabole (Quarta parte). - I miracoli (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Chi era Gesù di Nazareth - Seconda parte

“Gesù era un ebreo che non voleva fondare una nuova religione. Era convinto che il Dio delle Sacre Scritture ebraiche stesse cominciando a trasformare il mondo per instaurare finalmente il suo regno sulla terra. Era del tutto concentrato su Dio e pregava per capire la sua volontà e ottenere le sue rivelazioni, ma era anche del tutto concentrato sui bisogni degli uomini, in particolare i malati, i più poveri e coloro che erano trattati in modo ingiusto. Il suo messaggio era inscindibilmente mistico e sociale. Il regno di Dio non venne e, anzi, egli fu messo a morte dai romani per motivi politici. I suoi discepoli, che provenivano da ambienti i più vari, ne diedero fin dagli inizi interpretazioni differenti. Si interrogarono sulla sua morte fornendo spiegazioni diverse e molti di loro si convinsero che egli fosse risuscitato. Un certo numero dei suoi seguaci rimase dentro le comunità ebraiche, mentre altri diedero vita a una nuova religione percorsa da diverse correnti, il cristianesimo”.Questo il pensiero del Professor Mauro Pesce che in questo racconto in serie, per Storiainpodcast, approfondisce le vicende di uno dei personaggi più importanti della storia: il rapporto con Giovanni Battista, la predicazione, le parabole, i miracoli, la morte. Mauro Pesce è stato Ordinario di Storia del Cristianesimo all’Università di Bologna. - Gesù un ebreo battista (Prima parte). - La predicazione (Seconda parte). - La morte e il Regno di Dio (Terza parte). - Le parabole (Quarta parte). - I miracoli (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Chi era Gesù di Nazareth - Prima parte

“Gesù era un ebreo che non voleva fondare una nuova religione. Era convinto che il Dio delle Sacre Scritture ebraiche stesse cominciando a trasformare il mondo per instaurare finalmente il suo regno sulla terra. Era del tutto concentrato su Dio e pregava per capire la sua volontà e ottenere le sue rivelazioni, ma era anche del tutto concentrato sui bisogni degli uomini, in particolare i malati, i più poveri e coloro che erano trattati in modo ingiusto. Il suo messaggio era inscindibilmente mistico e sociale. Il regno di Dio non venne e, anzi, egli fu messo a morte dai romani per motivi politici. I suoi discepoli, che provenivano da ambienti i più vari, ne diedero fin dagli inizi interpretazioni differenti. Si interrogarono sulla sua morte fornendo spiegazioni diverse e molti di loro si convinsero che egli fosse risuscitato. Un certo numero dei suoi seguaci rimase dentro le comunità ebraiche, mentre altri diedero vita a una nuova religione percorsa da diverse correnti, il cristianesimo”.Questo il pensiero del Professor Mauro Pesce che in questo racconto in serie, per Storiainpodcast, approfondisce le vicende di uno dei personaggi più importanti della storia: il rapporto con Giovanni Battista, la predicazione, le parabole, i miracoli, la morte. Mauro Pesce è stato Ordinario di Storia del Cristianesimo all’Università di Bologna. - Gesù un ebreo battista (Prima parte). - La predicazione (Seconda parte). - La morte e il Regno di Dio (Terza parte). - Le parabole (Quarta parte). - I miracoli (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
26/8/20210 minutos, 0 segundos
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Il Papato nell’età moderna - Sesta parte

Quali furono le dinamiche della corte, della società, della politica internazionale della Roma dei Papi in età moderna? Un lungo e complesso periodo analizzato per Storiainpodcast dalla Professoressa Maria Antonietta Visceglia in un’ampia prospettiva spaziale e cronologica. Il racconto dei protagonisti, delle istituzioni, delle vicende legate alla Chiesa di Roma, la storia dei Papi che si avvicendarono sul soglio di San Pietro nel corso dell’età moderna, gli obiettivi che il Papato si prefissò rispetto al mondo cattolico e ai sovrani, italiani ed europei del tempo.Maria Antonietta Visceglia, è stata Professoressa Emerita di storia Moderna all’università di Roma “La Sapienza” ed è membro della Giunta centrale per gli studi storici. E’ autrice di molteplici opere, tra cui “Morte e elezione del papa. Norme, riti e conflitti” e “La Roma dei Papi”. - Dalla cattività avignonese all’età moderna (Prima parte). - Martino V e la famiglia dei Colonna a Roma (Seconda parte). - L’organizzazione della curia papale (Terza parte). - Il papato e le relazioni con i sovrani italiani ed europei (Quarta parte). - Le principali figure papali tra il ‘400 e il ‘500 (Quinta parte). - Le rivalità all’interno della curia romana nel tardo ‘500 (Sesta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
23/8/20210 minutos, 0 segundos
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Il Papato nell’età moderna - Quinta parte

Quali furono le dinamiche della corte, della società, della politica internazionale della Roma dei Papi in età moderna? Un lungo e complesso periodo analizzato per Storiainpodcast dalla Professoressa Maria Antonietta Visceglia in un’ampia prospettiva spaziale e cronologica. Il racconto dei protagonisti, delle istituzioni, delle vicende legate alla Chiesa di Roma, la storia dei Papi che si avvicendarono sul soglio di San Pietro nel corso dell’età moderna, gli obiettivi che il Papato si prefissò rispetto al mondo cattolico e ai sovrani, italiani ed europei del tempo.Maria Antonietta Visceglia, è stata Professoressa Emerita di storia Moderna all’università di Roma “La Sapienza” ed è membro della Giunta centrale per gli studi storici. E’ autrice di molteplici opere, tra cui “Morte e elezione del papa. Norme, riti e conflitti” e “La Roma dei Papi”. - Dalla cattività avignonese all’età moderna (Prima parte). - Martino V e la famiglia dei Colonna a Roma (Seconda parte). - L’organizzazione della curia papale (Terza parte). - Il papato e le relazioni con i sovrani italiani ed europei (Quarta parte). - Le principali figure papali tra il ‘400 e il ‘500 (Quinta parte). - Le rivalità all’interno della curia romana nel tardo ‘500 (Sesta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
23/8/20210 minutos, 0 segundos
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Il Papato nell’età moderna - Quarta parte

Quali furono le dinamiche della corte, della società, della politica internazionale della Roma dei Papi in età moderna? Un lungo e complesso periodo analizzato per Storiainpodcast dalla Professoressa Maria Antonietta Visceglia in un’ampia prospettiva spaziale e cronologica. Il racconto dei protagonisti, delle istituzioni, delle vicende legate alla Chiesa di Roma, la storia dei Papi che si avvicendarono sul soglio di San Pietro nel corso dell’età moderna, gli obiettivi che il Papato si prefissò rispetto al mondo cattolico e ai sovrani, italiani ed europei del tempo.Maria Antonietta Visceglia, è stata Professoressa Emerita di storia Moderna all’università di Roma “La Sapienza” ed è membro della Giunta centrale per gli studi storici. E’ autrice di molteplici opere, tra cui “Morte e elezione del papa. Norme, riti e conflitti” e “La Roma dei Papi”. - Dalla cattività avignonese all’età moderna (Prima parte). - Martino V e la famiglia dei Colonna a Roma (Seconda parte). - L’organizzazione della curia papale (Terza parte). - Il papato e le relazioni con i sovrani italiani ed europei (Quarta parte). - Le principali figure papali tra il ‘400 e il ‘500 (Quinta parte). - Le rivalità all’interno della curia romana nel tardo ‘500 (Sesta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il Papato nell’età moderna - Terza parte

Quali furono le dinamiche della corte, della società, della politica internazionale della Roma dei Papi in età moderna? Un lungo e complesso periodo analizzato per Storiainpodcast dalla Professoressa Maria Antonietta Visceglia in un’ampia prospettiva spaziale e cronologica. Il racconto dei protagonisti, delle istituzioni, delle vicende legate alla Chiesa di Roma, la storia dei Papi che si avvicendarono sul soglio di San Pietro nel corso dell’età moderna, gli obiettivi che il Papato si prefissò rispetto al mondo cattolico e ai sovrani, italiani ed europei del tempo.Maria Antonietta Visceglia, è stata Professoressa Emerita di storia Moderna all’università di Roma “La Sapienza” ed è membro della Giunta centrale per gli studi storici. E’ autrice di molteplici opere, tra cui “Morte e elezione del papa. Norme, riti e conflitti” e “La Roma dei Papi”. - Dalla cattività avignonese all’età moderna (Prima parte). - Martino V e la famiglia dei Colonna a Roma (Seconda parte). - L’organizzazione della curia papale (Terza parte). - Il papato e le relazioni con i sovrani italiani ed europei (Quarta parte). - Le principali figure papali tra il ‘400 e il ‘500 (Quinta parte). - Le rivalità all’interno della curia romana nel tardo ‘500 (Sesta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
23/8/20210 minutos, 0 segundos
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Il Papato nell’età moderna - Seconda parte

Quali furono le dinamiche della corte, della società, della politica internazionale della Roma dei Papi in età moderna? Un lungo e complesso periodo analizzato per Storiainpodcast dalla Professoressa Maria Antonietta Visceglia in un’ampia prospettiva spaziale e cronologica. Il racconto dei protagonisti, delle istituzioni, delle vicende legate alla Chiesa di Roma, la storia dei Papi che si avvicendarono sul soglio di San Pietro nel corso dell’età moderna, gli obiettivi che il Papato si prefissò rispetto al mondo cattolico e ai sovrani, italiani ed europei del tempo.Maria Antonietta Visceglia, è stata Professoressa Emerita di storia Moderna all’università di Roma “La Sapienza” ed è membro della Giunta centrale per gli studi storici. E’ autrice di molteplici opere, tra cui “Morte e elezione del papa. Norme, riti e conflitti” e “La Roma dei Papi”. - Dalla cattività avignonese all’età moderna (Prima parte). - Martino V e la famiglia dei Colonna a Roma (Seconda parte). - L’organizzazione della curia papale (Terza parte). - Il papato e le relazioni con i sovrani italiani ed europei (Quarta parte). - Le principali figure papali tra il ‘400 e il ‘500 (Quinta parte). - Le rivalità all’interno della curia romana nel tardo ‘500 (Sesta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
23/8/20210 minutos, 0 segundos
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Il Papato nell’età moderna - Prima parte

Quali furono le dinamiche della corte, della società, della politica internazionale della Roma dei Papi in età moderna? Un lungo e complesso periodo analizzato per Storiainpodcast dalla Professoressa Maria Antonietta Visceglia in un’ampia prospettiva spaziale e cronologica. Il racconto dei protagonisti, delle istituzioni, delle vicende legate alla Chiesa di Roma, la storia dei Papi che si avvicendarono sul soglio di San Pietro nel corso dell’età moderna, gli obiettivi che il Papato si prefissò rispetto al mondo cattolico e ai sovrani, italiani ed europei del tempo.Maria Antonietta Visceglia, è stata Professoressa Emerita di storia Moderna all’università di Roma “La Sapienza” ed è membro della Giunta centrale per gli studi storici. E’ autrice di molteplici opere, tra cui “Morte e elezione del papa. Norme, riti e conflitti” e “La Roma dei Papi”. - Dalla cattività avignonese all’età moderna (Prima parte). - Martino V e la famiglia dei Colonna a Roma (Seconda parte). - L’organizzazione della curia papale (Terza parte). - Il papato e le relazioni con i sovrani italiani ed europei (Quarta parte). - Le principali figure papali tra il ‘400 e il ‘500 (Quinta parte). - Le rivalità all’interno della curia romana nel tardo ‘500 (Sesta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
23/8/20210 minutos, 0 segundos
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Vi racconto i talebani. Di Farhad Bitani

Farhad Bitani è uno scrittore afgano, ultimo figlio di un generale di Corpo d’Armata afghano. Ha servito come ufficiale nell’Esercito del suo Paese durante la missione ISAF e nel 2012 si è congedato dall’Esercito per dedicarsi alla promozione della pace e del dialogo interreligioso e interculturale. È uno dei fondatori del GAF Global Afghan Forum. La sua autobiografia “L’ultimo lenzuolo bianco” è edita da Neri Pozza (2020).Nel 2011, durante un periodo di licenza in Afghanistan, subisce un attentato da parte di un commando di Talebani. Sopravvissuto miracolosamente all’attacco, incomincia una riflessione sulla propria vita che lo conduce a un radicale cambiamento: depone le armi, chiede e ottiene asilo in Italia. Per Storiainpodcast Farhad Bitani racconta il presente dell’Afghanistan attraverso i drammatici ricordi del passato.I Talebani sono un’organizzazione politica e militare, a ideologia fondamentalista islamica, presente in Afghanistan e nel confinante Pakistan. Sviluppatisi come movimento politico e militare per la difesa dell’Afghanistan nella guerriglia successiva al crollo del protettorato sovietico, i talebani sono noti per essersi fatti portatori dell’ideale politico-religioso che vorrebbe recuperare tutto il portato culturale, sociale, giuridico ed economico dell’Islam per costituire un Emirato. Dopo una sanguinosa guerra civile che li ha visti prevalere su tagiki e uzbeki,i talebani hanno governato su gran parte dell’Afghanistan (escluse le regioni più a occidente e a settentrione) dal 1996 al 2001. Il 15 agosto del 2021 sono tornati a riprendere il controllo del Paese, trasformando la Repubblica islamica in Emirato islamico dell’Afghanistan.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
19/8/20210 minutos, 0 segundos
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L’Islam in Europa - Terza parte

Dopo la morte di Maometto nel 632, l’Europa fu teatro dell’espansione dell’Islam, un fenomeno di conversione religiosa, conquista militare e intrapredenza commerciale. Alessandro Vanoli per Storiainpodcast, dopo un’introduzione sulle parole, i significati e il rapporto di questi due insiemi con la Storia, racconta come questi due “mondi” poco alla volta hanno cominciato a incontrarsi, scontrarsi, intersecarsi, scambiarsi e mescolarsi, a partire da quando l’Islam comincia a spingersi fuori dai confini della Penisola Arabica, all’epoca contesa tra i grandi imperi confinanti, (Bizantino e Sassanide) con i grandi mercati della zona meridionale aperta verso l’Africa. In meno di 100 anni (nel 711) l’espansione dilaga dal Marocco fino al fiume Indo, di lì a poco tracimerà in India e in Cina. L’espansione dell’Islam è più diretta verso oriente, l’Europa non è al centro degli interessi, ma è marginale. L’espansione avviene in tutta l’area dell’ex impero Bizantino (il confine Mediterraneo a sud e a est).Alessandro Vanoli è uno storico e uno scrittore. Dopo anni dedicati alla ricerca accademica, oggi si occupa di divulgazione, in modo particolare di interazione tra cristiani e musulmani dal Medioevo all’Età moderna.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
16/8/20210 minutos, 0 segundos
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L’Islam in Europa - Seconda parte

Dopo la morte di Maometto nel 632, l’Europa fu teatro dell’espansione dell’Islam, un fenomeno di conversione religiosa, conquista militare e intrapredenza commerciale. Alessandro Vanoli per Storiainpodcast, dopo un’introduzione sulle parole, i significati e il rapporto di questi due insiemi con la Storia, racconta come questi due “mondi” poco alla volta hanno cominciato a incontrarsi, scontrarsi, intersecarsi, scambiarsi e mescolarsi, a partire da quando l’Islam comincia a spingersi fuori dai confini della Penisola Arabica, all’epoca contesa tra i grandi imperi confinanti, (Bizantino e Sassanide) con i grandi mercati della zona meridionale aperta verso l’Africa. In meno di 100 anni (nel 711) l’espansione dilaga dal Marocco fino al fiume Indo, di lì a poco tracimerà in India e in Cina. L’espansione dell’Islam è più diretta verso oriente, l’Europa non è al centro degli interessi, ma è marginale. L’espansione avviene in tutta l’area dell’ex impero Bizantino (il confine Mediterraneo a sud e a est).Alessandro Vanoli è uno storico e uno scrittore. Dopo anni dedicati alla ricerca accademica, oggi si occupa di divulgazione, in modo particolare di interazione tra cristiani e musulmani dal Medioevo all’Età moderna.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
16/8/20210 minutos, 0 segundos
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L’Islam in Europa - Prima parte

Alessandro Vanoli per Storiainpodcast, dopo un’introduzione sulle parole, i significati e il rapporto di questi due insiemi con la Storia, racconta come questi due “mondi” poco alla volta hanno cominciato a incontrarsi, scontrarsi, intersecarsi, scambiarsi e mescolarsi, a partire da quando l’Islam comincia a spingersi fuori dai confini della Penisola Arabica, all’epoca contesa tra i grandi imperi confinanti, (Bizantino e Sassanide) con i grandi mercati della zona meridionale aperta verso l’Africa. In meno di 100 anni (nel 711) l’espansione dilaga dal Marocco fino al fiume Indo, di lì a poco tracimerà in India e in Cina. L’espansione dell’Islam è più diretta verso oriente, l’Europa non è al centro degli interessi, ma è marginale. L’espansione avviene in tutta l’area dell’ex impero Bizantino (il confine Mediterraneo a sud e a est).Alessandro Vanoli è uno storico e uno scrittore. Dopo anni dedicati alla ricerca accademica, oggi si occupa di divulgazione, in modo particolare di interazione tra cristiani e musulmani dal Medioevo all’Età moderna.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
16/8/20210 minutos, 0 segundos
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Cammelli e dromedari nel vecchio West. Di Guido Olimpio - Seconda parte

Il famoso giornalista racconta il vecchio WestSeconda stagioneUna storia quella raccontata da Guido Olimpio che si snoda in territori sconfinati, dal Texas alla California, passando per il Nord Africa. Un’avventura straordinaria quanto particolare, la narrazione di un esperimento davvero inusuale: i cammelli e i dromedari nel selvaggio West. Uno dei grandi protagonisti della storia è Hi Jolly, ottomano di parentela siriana e greca, che nel 1856 divenne uno dei primi conducenti di cammelli mai assoldati dall’esercito americano.Una vicenda dai contorni poco conosciuti illustrata per Storiainpodcast da Guido Olimpio, analista del Corriere della Sera e scrittore, che come sempre appassionerà gli amanti del Far West.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La Storia del WestA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
12/8/20210 minutos, 0 segundos
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Cammelli e dromedari nel vecchio West. Di Guido Olimpio - Prima parte

Il famoso giornalista racconta il vecchio WestSeconda stagioneUna storia quella raccontata da Guido Olimpio che si snoda in territori sconfinati, dal Texas alla California, passando per il Nord Africa. Un’avventura straordinaria quanto particolare, la narrazione di un esperimento davvero inusuale: i cammelli e i dromedari nel selvaggio West. Uno dei grandi protagonisti della storia è Hi Jolly, ottomano di parentela siriana e greca, che nel 1856 divenne uno dei primi conducenti di cammelli mai assoldati dall’esercito americano.Una vicenda dai contorni poco conosciuti illustrata per Storiainpodcast da Guido Olimpio, analista del Corriere della Sera e scrittore, che come sempre appassionerà gli amanti del Far West.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La Storia del WestA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
12/8/20210 minutos, 0 segundos
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La storia delle emozioni. Di Ute Frevert

Perché le emozioni hanno una storia. Che cos’è, e come si può studiare, la storia delle emozioni. Qual è stato storicamente il ruolo delle istituzioni nell’apprendimento delle emozioni. Che ruolo hanno avuto le emozioni nella storia politica e delle relazioni internazionali. Quali emozioni hanno caratterizzato la pandemia da Covid-19.Sono queste le tematiche della conversazione con Ute Frevert, Direttrice del Max Planck Institute for Human Development di Berlino e già docente di Storia presso le università di Berlino, Costanza, Bielefeld e Yale. Autrice di numerosi volumi (tra cui il recente Mächtige Gefühle: Von A wie Angst bis Z wie Zuneigung – Deutsche Geschichte seit 1900, 2020), nel 2016 è stata insignita dell’Ordine al merito della Repubblica federale tedesca e nel 2020 ha vinto il Sigmund-Freud-Preis per la prosa accademica.A cura dello storico Leo Goretti. Per la foto: © Andreas ReegVoice Over: Mario Cagol. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
5/8/20210 minutos, 0 segundos
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Il Quattrocento in Europa - Terza parte

Il Quattrocento fu per la storia d’Europa un periodo di transizione caratterizzato dal consolidamento delle grandi monarchie europee, dalla fine del periodo delle Signorie, dall’inizio delle Guerre d’Italia. Il secolo vide inoltre il consolidamento dell’Umanesimo, punto di incontro e snodo di dottrine e tendenze passate e presenti, razionali e magiche, con una nuova visione dell’uomo che riunisce in sé la natura e il trascendente.In questo podcast, la professoressa Plebani ci introduce al Quattrocento, soffermando in particolar modo l’attenzione sui casi specifici di Francia, Spagna e Inghilterra. Eleonora Plebani, è Professoressa di Storia Medievale presso il Dipartimento di Storia, Culture e Religioni della Sapienza Università di Roma, occupandosi prevalentemente di tematiche inerenti alla storia urbana, in relazione al contesto istituzionale, politico, diplomatico e alle vicende familiari. - Il 400 e il consolidamento delle monarchie nazionali (Prima parte). - La stregoneria (Seconda parte). - Trasformazione dell’attività bellica ed esplorazioni marittime (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
2/8/20210 minutos, 0 segundos
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Il Quattrocento in Europa - Seconda parte

Il Quattrocento fu per la storia d’Europa un periodo di transizione caratterizzato dal consolidamento delle grandi monarchie europee, dalla fine del periodo delle Signorie, dall’inizio delle Guerre d’Italia. Il secolo vide inoltre il consolidamento dell’Umanesimo, punto di incontro e snodo di dottrine e tendenze passate e presenti, razionali e magiche, con una nuova visione dell’uomo che riunisce in sé la natura e il trascendente.In questo podcast, la professoressa Plebani ci introduce al Quattrocento, soffermando in particolar modo l’attenzione sui casi specifici di Francia, Spagna e Inghilterra. Eleonora Plebani, è Professoressa di Storia Medievale presso il Dipartimento di Storia, Culture e Religioni della Sapienza Università di Roma, occupandosi prevalentemente di tematiche inerenti alla storia urbana, in relazione al contesto istituzionale, politico, diplomatico e alle vicende familiari. - Il 400 e il consolidamento delle monarchie nazionali (Prima parte). - La stregoneria (Seconda parte). - Trasformazione dell’attività bellica ed esplorazioni marittime (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il Quattrocento in Europa - Prima parte

Il Quattrocento fu per la storia d’Europa un periodo di transizione caratterizzato dal consolidamento delle grandi monarchie europee, dalla fine del periodo delle Signorie, dall’inizio delle Guerre d’Italia. Il secolo vide inoltre il consolidamento dell’Umanesimo, punto di incontro e snodo di dottrine e tendenze passate e presenti, razionali e magiche, con una nuova visione dell’uomo che riunisce in sé la natura e il trascendente.In questo podcast, la professoressa Plebani ci introduce al Quattrocento, soffermando in particolar modo l’attenzione sui casi specifici di Francia, Spagna e Inghilterra. Eleonora Plebani, è Professoressa di Storia Medievale presso il Dipartimento di Storia, Culture e Religioni della Sapienza Università di Roma, occupandosi prevalentemente di tematiche inerenti alla storia urbana, in relazione al contesto istituzionale, politico, diplomatico e alle vicende familiari. - Il 400 e il consolidamento delle monarchie nazionali (Prima parte). - La stregoneria (Seconda parte). - Trasformazione dell’attività bellica ed esplorazioni marittime (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La miniera perduta. Di Guido Olimpio - Seconda parte

Il famoso giornalista racconta il vecchio WestSeconda stagioneLa miniera perduta dell’olandese è, secondo diverse testimonianze, una miniera d’oro molto ricca nascosta tra le Montagne della Superstizione non lontano da Apache Junction, ad est di Phoenix, in Arizona. Luogo di misteri, tesori perduti, leggende Apaches e di passioni tutte americane. La denominazione “dell’olandese” è dovuta alla sua storia legata all’immigrato tedesco Jacob Waltz (“dutchman”, cioè “olandese”, nello slang americano era un termine comune, benché errato, per intendere “german”, cioè “tedesco”, derivato dal termine di lingua tedesca “deutsch”). Waltz sarà il primo ad essere “rapito” dall’ossessione dell’oro, farà molte spedizioni sulla montagna, sarà custode di segreti e aprirà una sorta di sentiero sul quale si avvieranno in tanti.Per Storiainpodcast Guido Olimpio, analista del Corriere della Sera e scrittore, racconta quella che è forse la più famosa miniera perduta nella storia statunitense. Olimpio si è personalmente occupato di questa storia, visitando i luoghi in cui si è consumata una vicenda che continua ad attrarre gli appassionati di Storia del West.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La Storia del WestMontaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
29/7/20210 minutos, 0 segundos
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La miniera perduta. Di Guido Olimpio - Prima parte

Il famoso giornalista racconta il vecchio WestSeconda stagioneLa miniera perduta dell’olandese è, secondo diverse testimonianze, una miniera d’oro molto ricca nascosta tra le Montagne della Superstizione non lontano da Apache Junction, ad est di Phoenix, in Arizona. Luogo di misteri, tesori perduti, leggende Apaches e di passioni tutte americane. La denominazione “dell’olandese” è dovuta alla sua storia legata all’immigrato tedesco Jacob Waltz (“dutchman”, cioè “olandese”, nello slang americano era un termine comune, benché errato, per intendere “german”, cioè “tedesco”, derivato dal termine di lingua tedesca “deutsch”). Waltz sarà il primo ad essere “rapito” dall’ossessione dell’oro, farà molte spedizioni sulla montagna, sarà custode di segreti e aprirà una sorta di sentiero sul quale si avvieranno in tanti.Per Storiainpodcast Guido Olimpio, analista del Corriere della Sera e scrittore, racconta quella che è forse la più famosa miniera perduta nella storia statunitense. Olimpio si è personalmente occupato di questa storia, visitando i luoghi in cui si è consumata una vicenda che continua ad attrarre gli appassionati di Storia del West.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La Storia del WestMontaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
29/7/20210 minutos, 0 segundos
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L’Italia delle Signorie - Terza parte

Si suole indicare l’espressione “Italia delle Signorie“, il periodo della storia d’Italia compreso tra il Trecento e il Quattrocento, durante il quale l’Italia in primis, e poi il resto d’Europa, furono interessate da notevoli e significativi cambiamenti. Signorie e Principati sono di fatto in quegli anni la tendenza generale, la creazione originale, l’istituzione caratteristica della politica italiana. Come il Comune, così la Signoria, che ne deriva, è espressione tipica d’Italia, quale paese di cultura cittadina, e prospera in particolar modo nel settentrione e nel centro della penisola. Per Storiainpodcast, la Professoressa Plebani racconta un periodo, quello del passaggio dai Comuni alle Signorie, che è il tempo dell’Umanesimo, dell’uomo al centro del mondo artefice della propria esistenza e della riscoperta dei classici.Eleonora Plebani, è Professoressa di Storia Medievale presso il Dipartimento di Storia, Culture e Religioni della Sapienza Università di Roma. Si occupa prevalentemente di tematiche inerenti alla storia urbana, in relazione al contesto istituzionale, politico, diplomatico e alle vicende familiari. - Il passaggio dai Comuni alle Signorie (Prima parte) - L’Umanesimo (Seconda parte) - Dalle Signorie alle Guerre d’Italia (Terza parte)https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
26/7/20210 minutos, 0 segundos
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L’Italia delle Signorie - Seconda parte

Si suole indicare l’espressione “Italia delle Signorie“, il periodo della storia d’Italia compreso tra il Trecento e il Quattrocento, durante il quale l’Italia in primis, e poi il resto d’Europa, furono interessate da notevoli e significativi cambiamenti. Signorie e Principati sono di fatto in quegli anni la tendenza generale, la creazione originale, l’istituzione caratteristica della politica italiana. Come il Comune, così la Signoria, che ne deriva, è espressione tipica d’Italia, quale paese di cultura cittadina, e prospera in particolar modo nel settentrione e nel centro della penisola. Per Storiainpodcast, la Professoressa Plebani racconta un periodo, quello del passaggio dai Comuni alle Signorie, che è il tempo dell’Umanesimo, dell’uomo al centro del mondo artefice della propria esistenza e della riscoperta dei classici.Eleonora Plebani, è Professoressa di Storia Medievale presso il Dipartimento di Storia, Culture e Religioni della Sapienza Università di Roma. Si occupa prevalentemente di tematiche inerenti alla storia urbana, in relazione al contesto istituzionale, politico, diplomatico e alle vicende familiari. - Il passaggio dai Comuni alle Signorie (Prima parte) - L’Umanesimo (Seconda parte) - Dalle Signorie alle Guerre d’Italia (Terza parte)https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
26/7/20210 minutos, 0 segundos
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L’Italia delle Signorie - Prima parte

Si suole indicare l’espressione “Italia delle Signorie“, il periodo della storia d’Italia compreso tra il Trecento e il Quattrocento, durante il quale l’Italia in primis, e poi il resto d’Europa, furono interessate da notevoli e significativi cambiamenti. Signorie e Principati sono di fatto in quegli anni la tendenza generale, la creazione originale, l’istituzione caratteristica della politica italiana. Come il Comune, così la Signoria, che ne deriva, è espressione tipica d’Italia, quale paese di cultura cittadina, e prospera in particolar modo nel settentrione e nel centro della penisola. Per Storiainpodcast, la Professoressa Plebani racconta un periodo, quello del passaggio dai Comuni alle Signorie, che è il tempo dell’Umanesimo, dell’uomo al centro del mondo artefice della propria esistenza e della riscoperta dei classici.Eleonora Plebani, è Professoressa di Storia Medievale presso il Dipartimento di Storia, Culture e Religioni della Sapienza Università di Roma. Si occupa prevalentemente di tematiche inerenti alla storia urbana, in relazione al contesto istituzionale, politico, diplomatico e alle vicende familiari. - Il passaggio dai Comuni alle Signorie (Prima parte) - L’Umanesimo (Seconda parte) - Dalle Signorie alle Guerre d’Italia (Terza parte)https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
26/7/20210 minutos, 0 segundos
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Olimpiadi nella Storia. Di Nicola Sbetti

I Giochi olimpici dell’era moderna sono un evento sportivo quadriennale che prevede la competizione tra i migliori atleti del mondo in quasi tutte le discipline sportive praticate nei cinque continenti. Che importanza hanno le Olimpiadi moderne da un punto di vista storico. Che ruolo hanno avuto le Olimpiadi nella storia delle relazioni internazionali. Che significato ha avuto l’organizzazione di varie edizioni delle Olimpiadi – Cortina, Roma, Torino, e ancora Cortina – in Italia. Cosa rappresentano le Olimpiadi di Tokyo 2020, svolte nel contesto della pandemia globale.Sono queste le tematiche toccate da Nicola Sbetti, PhD, docente all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna per Storiainpodcast. Si occupa in particolare di storia dello sport in età contemporanea con un focus sugli intrecci con la politica internazionale. Ha recentemente pubblicato con Fbsr/Viella Giochi diplomatici. Sport e politica estera nell’Italia del secondo dopoguerra.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiA cura dello storico Leo Goretti. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
22/7/20210 minutos, 0 segundos
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Federico II e l’Italia normanno-sveva - Quarta parte

Federico Ruggero di Hohenstaufen (Jesi, 26 dicembre 1194 – Fiorentino di Puglia, 13 dicembre 1250), è stato re di Sicilia (come Federico I, dal 1198 al 1250), duca di Svevia (come Federico VII, dal 1212 al 1216), Re dei Romani (dal 1212) e poi Imperatore del Sacro Romano Impero (come Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220) e re di Gerusalemme (dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229). Apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen. Discendeva per parte di madre dai normanni di Altavilla (Hauteville in francese), conquistatori di Sicilia e fondatori del Regno di Sicilia. Conosciuto con gli appellativi stupor mundi (“meraviglia o stupore del mondo”) o puer Apuliae (“fanciullo di Puglia”), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l’attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male. Il suo mito finì per confondersi con quello del nonno paterno, Federico Barbarossa.Fulvio Delle Donne, Professore di Letteratura medievale e umanistica presso l’Università degli Studi della Basilicata, racconta per Storiainpodcast un imperatore dalla grande preparazione culturale, brillante, non facile da domare, che volle accentrare il potere nelle sue mani, ma contemporaneamente rendere tutti i suoi molteplici sudditi uguali e liberi di professare la propria fede. - Federico II, il Regno di Sicilia e l’incoronazione imperiale (Prima parte). - La crociata e l’assunzione della corona di Gerusalemme (Seconda parte). - Gli scontri epocale con i Comuni e il papato (Terza parte). - Il lascito di Federico II tra storia e mito (Quarta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Federico II e l’Italia normanno-sveva - Terza parte

Federico Ruggero di Hohenstaufen (Jesi, 26 dicembre 1194 – Fiorentino di Puglia, 13 dicembre 1250), è stato re di Sicilia (come Federico I, dal 1198 al 1250), duca di Svevia (come Federico VII, dal 1212 al 1216), Re dei Romani (dal 1212) e poi Imperatore del Sacro Romano Impero (come Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220) e re di Gerusalemme (dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229). Apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen. Discendeva per parte di madre dai normanni di Altavilla (Hauteville in francese), conquistatori di Sicilia e fondatori del Regno di Sicilia. Conosciuto con gli appellativi stupor mundi (“meraviglia o stupore del mondo”) o puer Apuliae (“fanciullo di Puglia”), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l’attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male. Il suo mito finì per confondersi con quello del nonno paterno, Federico Barbarossa.Fulvio Delle Donne, Professore di Letteratura medievale e umanistica presso l’Università degli Studi della Basilicata, racconta per Storiainpodcast un imperatore dalla grande preparazione culturale, brillante, non facile da domare, che volle accentrare il potere nelle sue mani, ma contemporaneamente rendere tutti i suoi molteplici sudditi uguali e liberi di professare la propria fede. - Federico II, il Regno di Sicilia e l’incoronazione imperiale (Prima parte). - La crociata e l’assunzione della corona di Gerusalemme (Seconda parte). - Gli scontri epocale con i Comuni e il papato (Terza parte). - Il lascito di Federico II tra storia e mito (Quarta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Federico II e l’Italia normanno-sveva - Seconda parte

Federico Ruggero di Hohenstaufen (Jesi, 26 dicembre 1194 – Fiorentino di Puglia, 13 dicembre 1250), è stato re di Sicilia (come Federico I, dal 1198 al 1250), duca di Svevia (come Federico VII, dal 1212 al 1216), Re dei Romani (dal 1212) e poi Imperatore del Sacro Romano Impero (come Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220) e re di Gerusalemme (dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229). Apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen. Discendeva per parte di madre dai normanni di Altavilla (Hauteville in francese), conquistatori di Sicilia e fondatori del Regno di Sicilia. Conosciuto con gli appellativi stupor mundi (“meraviglia o stupore del mondo”) o puer Apuliae (“fanciullo di Puglia”), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l’attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male. Il suo mito finì per confondersi con quello del nonno paterno, Federico Barbarossa.Fulvio Delle Donne, Professore di Letteratura medievale e umanistica presso l’Università degli Studi della Basilicata, racconta per Storiainpodcast un imperatore dalla grande preparazione culturale, brillante, non facile da domare, che volle accentrare il potere nelle sue mani, ma contemporaneamente rendere tutti i suoi molteplici sudditi uguali e liberi di professare la propria fede. - Federico II, il Regno di Sicilia e l’incoronazione imperiale (Prima parte). - La crociata e l’assunzione della corona di Gerusalemme (Seconda parte). - Gli scontri epocale con i Comuni e il papato (Terza parte). - Il lascito di Federico II tra storia e mito (Quarta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Federico II e l’Italia normanno-sveva - Prima parte

Federico Ruggero di Hohenstaufen (Jesi, 26 dicembre 1194 – Fiorentino di Puglia, 13 dicembre 1250), è stato re di Sicilia (come Federico I, dal 1198 al 1250), duca di Svevia (come Federico VII, dal 1212 al 1216), Re dei Romani (dal 1212) e poi Imperatore del Sacro Romano Impero (come Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220) e re di Gerusalemme (dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229). Apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen. Discendeva per parte di madre dai normanni di Altavilla (Hauteville in francese), conquistatori di Sicilia e fondatori del Regno di Sicilia. Conosciuto con gli appellativi stupor mundi (“meraviglia o stupore del mondo”) o puer Apuliae (“fanciullo di Puglia”), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l’attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male. Il suo mito finì per confondersi con quello del nonno paterno, Federico Barbarossa.Fulvio Delle Donne, Professore di Letteratura medievale e umanistica presso l’Università degli Studi della Basilicata, racconta per Storiainpodcast un imperatore dalla grande preparazione culturale, brillante, non facile da domare, che volle accentrare il potere nelle sue mani, ma contemporaneamente rendere tutti i suoi molteplici sudditi uguali e liberi di professare la propria fede. - Federico II, il Regno di Sicilia e l’incoronazione imperiale (Prima parte). - La crociata e l’assunzione della corona di Gerusalemme (Seconda parte). - Gli scontri epocale con i Comuni e il papato (Terza parte). - Il lascito di Federico II tra storia e mito (Quarta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
19/7/20210 minutos, 1 segundo
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La sessualità degli italiani. Di Fiammetta Balestracci

Che cos’è la storia della sessualità e come è possibile studiarla. Qual era la morale sessuale prevalente in Italia nel dopoguerra, e perché entrò in crisi. In che modo la sessualità divenne una questione politica negli anni Sessanta e quali temi furono al centro del dibattito. Come è cambiata la sessualità degli italiani dagli anni Settanta a oggi e che ruolo hanno avuto i mezzi di comunicazione (come tv e internet).Sono queste le tematiche della conversazione con Fiammetta Balestracci, studiosa di storia della Germania e dell’Italia nel XX secolo. Fiammetta Balestracci ha studiato all’Università degli Studi di Torino e ha lavorato presso diverse università italiane ed europee, tra cui la Queen Mary University di Londra e la Ludwig-Maximilian-Universität di Monaco. Ha pubblicato con Zamorani editore La Prussia tra reazione e rivoluzione 1918-1920 (Torino 2004) e recentemente con Carocci La sessualità degli italiani. Politiche, consumi e culture dal 1945 ad oggi (Roma 2020).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaA cura dello storico Leo Goretti. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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JFK. Storia di un mito - Seconda parte

Che Presidente fu John Fitzgerald Kennedy? La storia di un mito raccontata attraverso le autorevoli voci di Mary Kerry Kennedy, Paolo Mieli, Sergio Romano e Massimo Teodori.John Fitzgerald Kennedy (Brookline, 29 maggio 1917 – Dallas, 22 novembre 1963), nato in una famiglia cattolica di origine irlandese, è stato il 35º presidente degli Stati Uniti d’America dal 1961 al 1963. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale si arruolò e combatté valorosamente. Finito il conflitto aderì al Partito democratico, candidandosi nel 1946 alla Camera dei rappresentanti, nella quale ottenne un seggio. Nel 1952 fu eletto al al Senato per poi assumere la leadership del partito nel 1960 e candidarsi alla presidenza della Repubblica assieme a Lyndon Johnson candidato alla vicepresidenza. Il 3 novembre dello stesso anno sconfisse il vicepresidente uscente Richard Nixon. La sua presidenza, nel pieno della guerra fredda, è ricordata per eventi passati alla Storia: la Baia dei Porci, la crisi dei missili di Cuba, il movimento per i diritti civili degli afroamericani e la corsa allo spazio. Il suo breve ma intenso mandato terminò il 22 novembre 1963, quando fu assassinato a Dallas, in Texas, il 22 novembre 1963 alle 12:30 ora locale, mentre era in visita ufficiale alla città. La polizia arrestò Lee Harvey Oswald in un cinema poco distante da Dealey Plaza. Fu accusato di aver ucciso un poliziotto di Dallas e di aver assassinato il presidente nel quadro di una “cospirazione conservatrice”. Oswald venne a sua volta ucciso due giorni dopo, il 24 novembre, prima di venire portato in tribunale, senza che ci fosse stato il tempo d’intentare a suo carico alcun processo.Per Storiainpodcast le testimonianze della scrittrice e saggista Mary Kerry Kennedy – figlia di Bob Kennedy e nipote di John Fitzgerald Kennedy – dello storico Paolo Mieli, dell’Ambasciatore Sergio Romano e del saggista Massimo Teodori. https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.Doppiatrice di Kerry Kennedy: Giulia Raffaelli.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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JFK. Storia di un mito - Prima parte

Che Presidente fu John Fitzgerald Kennedy? La storia di un mito raccontata attraverso le autorevoli voci di Mary Kerry Kennedy, Paolo Mieli, Sergio Romano e Massimo Teodori.John Fitzgerald Kennedy (Brookline, 29 maggio 1917 – Dallas, 22 novembre 1963), nato in una famiglia cattolica di origine irlandese, è stato il 35º presidente degli Stati Uniti d’America dal 1961 al 1963. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale si arruolò e combatté valorosamente. Finito il conflitto aderì al Partito democratico, candidandosi nel 1946 alla Camera dei rappresentanti, nella quale ottenne un seggio. Nel 1952 fu eletto al al Senato per poi assumere la leadership del partito nel 1960 e candidarsi alla presidenza della Repubblica assieme a Lyndon Johnson candidato alla vicepresidenza. Il 3 novembre dello stesso anno sconfisse il vicepresidente uscente Richard Nixon. La sua presidenza, nel pieno della guerra fredda, è ricordata per eventi passati alla Storia: la Baia dei Porci, la crisi dei missili di Cuba, il movimento per i diritti civili degli afroamericani e la corsa allo spazio. Il suo breve ma intenso mandato terminò il 22 novembre 1963, quando fu assassinato a Dallas, in Texas, il 22 novembre 1963 alle 12:30 ora locale, mentre era in visita ufficiale alla città. La polizia arrestò Lee Harvey Oswald in un cinema poco distante da Dealey Plaza. Fu accusato di aver ucciso un poliziotto di Dallas e di aver assassinato il presidente nel quadro di una “cospirazione conservatrice”. Oswald venne a sua volta ucciso due giorni dopo, il 24 novembre, prima di venire portato in tribunale, senza che ci fosse stato il tempo d’intentare a suo carico alcun processo.Per Storiainpodcast le testimonianze della scrittrice e saggista Mary Kerry Kennedy – figlia di Bob Kennedy e nipote di John Fitzgerald Kennedy – dello storico Paolo Mieli, dell’Ambasciatore Sergio Romano e del saggista Massimo Teodori. https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.Doppiatrice di Kerry Kennedy: Giulia Raffaelli.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Barbarossa e l’Italia dei Comuni - Quinta parte

Federico I Hohenstaufen (Waiblingen, 1122 circa – Saleph, 10 giugno 1190) – noto come il Barbarossa in Italia – è stato imperatore del Sacro Romano Impero e re d’Italia. Salì al trono di Germania il 4 marzo 1152, succedendo allo zio Corrado III, e fu incoronato imperatore nella primavera del 18 giugno 1155 a Pavia. Due anni dopo, il termine sacrum (“santo”) apparve per la prima volta in un documento in relazione al suo impero. Successivamente fu formalmente incoronato re di Borgogna, ad Arles, il 30 giugno 1178. Fu chiamato Barbarossa dalle città dell’Italia settentrionale che tentò di governare; in tedesco, era conosciuto come Kaiser Rotbart, che ha lo stesso significato.Il Professore Paolo Grillo racconta per Storiainpodcast come attraverso uno scontro con i Comuni dell’Italia settentrionale cercò di ripristinare l’Impero ottoniano. Un conflitto lungo, la cui fine venne stabilita dalla pace di Costanza del 1183, la quale concesse alle realtà comunali autonomia e primi segnali di libertà, al prezzo del riconoscimento della supremazia imperiale. Si disgregava così la centralità del potere dell’Impero e si facevano strada i Comuni come strutture territoriali organizzate. Paolo Grillo è Professore Ordinario di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Milano la Statale, redattore della rivista “Società e Storia” e autore di diverse opere, tra cui “Milano guelfa” e “Le guerre di Barbarossa. I comuni contro l’Imperatore”. - Federico I Hohenstaufen e l’Italia dei Comuni (Prima parte). - Le prime tre discese del Barbarossa in Italia (Seconda parte). - Quarta discesa in Italia e Lega Lombarda (Terza parte). - Gli anni in Germania, quinta discesa e pace di Costanza (Quarta parte). - La terza crociata e la morte di Federico Barbarossa (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Barbarossa e l’Italia dei Comuni - Quarta parte

Federico I Hohenstaufen (Waiblingen, 1122 circa – Saleph, 10 giugno 1190) – noto come il Barbarossa in Italia – è stato imperatore del Sacro Romano Impero e re d’Italia. Salì al trono di Germania il 4 marzo 1152, succedendo allo zio Corrado III, e fu incoronato imperatore nella primavera del 18 giugno 1155 a Pavia. Due anni dopo, il termine sacrum (“santo”) apparve per la prima volta in un documento in relazione al suo impero. Successivamente fu formalmente incoronato re di Borgogna, ad Arles, il 30 giugno 1178. Fu chiamato Barbarossa dalle città dell’Italia settentrionale che tentò di governare; in tedesco, era conosciuto come Kaiser Rotbart, che ha lo stesso significato.Il Professore Paolo Grillo racconta per Storiainpodcast come attraverso uno scontro con i Comuni dell’Italia settentrionale cercò di ripristinare l’Impero ottoniano. Un conflitto lungo, la cui fine venne stabilita dalla pace di Costanza del 1183, la quale concesse alle realtà comunali autonomia e primi segnali di libertà, al prezzo del riconoscimento della supremazia imperiale. Si disgregava così la centralità del potere dell’Impero e si facevano strada i Comuni come strutture territoriali organizzate. Paolo Grillo è Professore Ordinario di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Milano la Statale, redattore della rivista “Società e Storia” e autore di diverse opere, tra cui “Milano guelfa” e “Le guerre di Barbarossa. I comuni contro l’Imperatore”. - Federico I Hohenstaufen e l’Italia dei Comuni (Prima parte). - Le prime tre discese del Barbarossa in Italia (Seconda parte). - Quarta discesa in Italia e Lega Lombarda (Terza parte). - Gli anni in Germania, quinta discesa e pace di Costanza (Quarta parte). - La terza crociata e la morte di Federico Barbarossa (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Barbarossa e l’Italia dei Comuni - Terza parte

Federico I Hohenstaufen (Waiblingen, 1122 circa – Saleph, 10 giugno 1190) – noto come il Barbarossa in Italia – è stato imperatore del Sacro Romano Impero e re d’Italia. Salì al trono di Germania il 4 marzo 1152, succedendo allo zio Corrado III, e fu incoronato imperatore nella primavera del 18 giugno 1155 a Pavia. Due anni dopo, il termine sacrum (“santo”) apparve per la prima volta in un documento in relazione al suo impero. Successivamente fu formalmente incoronato re di Borgogna, ad Arles, il 30 giugno 1178. Fu chiamato Barbarossa dalle città dell’Italia settentrionale che tentò di governare; in tedesco, era conosciuto come Kaiser Rotbart, che ha lo stesso significato.Il Professore Paolo Grillo racconta per Storiainpodcast come attraverso uno scontro con i Comuni dell’Italia settentrionale cercò di ripristinare l’Impero ottoniano. Un conflitto lungo, la cui fine venne stabilita dalla pace di Costanza del 1183, la quale concesse alle realtà comunali autonomia e primi segnali di libertà, al prezzo del riconoscimento della supremazia imperiale. Si disgregava così la centralità del potere dell’Impero e si facevano strada i Comuni come strutture territoriali organizzate. Paolo Grillo è Professore Ordinario di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Milano la Statale, redattore della rivista “Società e Storia” e autore di diverse opere, tra cui “Milano guelfa” e “Le guerre di Barbarossa. I comuni contro l’Imperatore”. - Federico I Hohenstaufen e l’Italia dei Comuni (Prima parte). - Le prime tre discese del Barbarossa in Italia (Seconda parte). - Quarta discesa in Italia e Lega Lombarda (Terza parte). - Gli anni in Germania, quinta discesa e pace di Costanza (Quarta parte). - La terza crociata e la morte di Federico Barbarossa (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Barbarossa e l’Italia dei Comuni - Seconda parte

Federico I Hohenstaufen (Waiblingen, 1122 circa – Saleph, 10 giugno 1190) – noto come il Barbarossa in Italia – è stato imperatore del Sacro Romano Impero e re d’Italia. Salì al trono di Germania il 4 marzo 1152, succedendo allo zio Corrado III, e fu incoronato imperatore nella primavera del 18 giugno 1155 a Pavia. Due anni dopo, il termine sacrum (“santo”) apparve per la prima volta in un documento in relazione al suo impero. Successivamente fu formalmente incoronato re di Borgogna, ad Arles, il 30 giugno 1178. Fu chiamato Barbarossa dalle città dell’Italia settentrionale che tentò di governare; in tedesco, era conosciuto come Kaiser Rotbart, che ha lo stesso significato.Il Professore Paolo Grillo racconta per Storiainpodcast come attraverso uno scontro con i Comuni dell’Italia settentrionale cercò di ripristinare l’Impero ottoniano. Un conflitto lungo, la cui fine venne stabilita dalla pace di Costanza del 1183, la quale concesse alle realtà comunali autonomia e primi segnali di libertà, al prezzo del riconoscimento della supremazia imperiale. Si disgregava così la centralità del potere dell’Impero e si facevano strada i Comuni come strutture territoriali organizzate. Paolo Grillo è Professore Ordinario di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Milano la Statale, redattore della rivista “Società e Storia” e autore di diverse opere, tra cui “Milano guelfa” e “Le guerre di Barbarossa. I comuni contro l’Imperatore”. - Federico I Hohenstaufen e l’Italia dei Comuni (Prima parte). - Le prime tre discese del Barbarossa in Italia (Seconda parte). - Quarta discesa in Italia e Lega Lombarda (Terza parte). - Gli anni in Germania, quinta discesa e pace di Costanza (Quarta parte). - La terza crociata e la morte di Federico Barbarossa (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Barbarossa e l’Italia dei Comuni - Prima parte

Federico I Hohenstaufen (Waiblingen, 1122 circa – Saleph, 10 giugno 1190) – noto come il Barbarossa in Italia – è stato imperatore del Sacro Romano Impero e re d’Italia. Salì al trono di Germania il 4 marzo 1152, succedendo allo zio Corrado III, e fu incoronato imperatore nella primavera del 18 giugno 1155 a Pavia. Due anni dopo, il termine sacrum (“santo”) apparve per la prima volta in un documento in relazione al suo impero. Successivamente fu formalmente incoronato re di Borgogna, ad Arles, il 30 giugno 1178. Fu chiamato Barbarossa dalle città dell’Italia settentrionale che tentò di governare; in tedesco, era conosciuto come Kaiser Rotbart, che ha lo stesso significato.Il Professore Paolo Grillo racconta per Storiainpodcast come attraverso uno scontro con i Comuni dell’Italia settentrionale cercò di ripristinare l’Impero ottoniano. Un conflitto lungo, la cui fine venne stabilita dalla pace di Costanza del 1183, la quale concesse alle realtà comunali autonomia e primi segnali di libertà, al prezzo del riconoscimento della supremazia imperiale. Si disgregava così la centralità del potere dell’Impero e si facevano strada i Comuni come strutture territoriali organizzate. Paolo Grillo è Professore Ordinario di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Milano la Statale, redattore della rivista “Società e Storia” e autore di diverse opere, tra cui “Milano guelfa” e “Le guerre di Barbarossa. I comuni contro l’Imperatore”. - Federico I Hohenstaufen e l’Italia dei Comuni (Prima parte). - Le prime tre discese del Barbarossa in Italia (Seconda parte). - Quarta discesa in Italia e Lega Lombarda (Terza parte). - Gli anni in Germania, quinta discesa e pace di Costanza (Quarta parte). - La terza crociata e la morte di Federico Barbarossa (Quinta parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Italia VS Inghilterra: La finale. Di Riccardo Cucchi

Vigilia della finalissima del Campionato Europeo UEFA 2020. Domenica 11 luglio 2021 al Wembley Stadium di Londra si affronteranno Italia e Inghilterra, in palio la coppa del torneo che riunisce le migliori squadre nazionali d’Europa. Riccardo Cucchi vive la vigilia della partita assieme agli ascoltatori di Storiainpodcast ricordando il passato e il fascino di questa sfida che mette di fronte due grandi tradizioni, due modi di fare il tifo, approcci diversi alla competizione, palmarès di valore differente. Cucchi racconta la finalissima tra chi ha inventato il gioco del calcio e chi ha vinto sul campo molto di più.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I miti del calcio A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
10/7/20210 minutos, 0 segundos
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Vi racconto l’America/2. Un caffè con Andrew Spannaus

Lo scrittore e giornalista Andrew Spannaus conversa con Storiainpodcast raccontando l’America attraverso la sua vicenda personale. - La Virginia rurale, l’11 settembre, l’assalto al Campidoglio, il crac economico 2008, la Nazione, la Storia, la politica, i democratici e i repubblicani, JFK, Abraham Lincoln, il più grande tra i Presidenti, i luoghi più belli.Andrew Spannaus è un giornalista e analista politico americano, noto per aver anticipato la rivolta populista negli Stati Uniti e in Europa con i suoi libri Perché vince Trump (2016) e La rivolta degli elettori (2017). Nel 2020 ha pubblicato L'America post-globale, per spiegare il segno lasciato da Trump e la direzione che prenderà il paese con Joe Biden. Fondatore della newsletter Transatlantico.info, collabora con “Consortium News” e “Aspenia”, e commenta la politica americana per Rai News 24 e RSI (Radiotelevisione svizzera). È stato Consigliere Delegato dell’Associazione Stampa Estera di Milano dal 2018 al 2020 ed è docente nel Master in Economia e politiche internazionali all’ASERI, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
9/7/20210 minutos, 0 segundos
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Vi racconto l’America/1. Un caffè con Andrew Spannaus

Lo scrittore e giornalista Andrew Spannaus conversa con Storiainpodcast raccontando l’America attraverso la sua vicenda personale. - I diritti civili, mio padre figlio di un predicatore, mia madre candidata a governatrice, la battaglia per i diritti civili, un bambino a New York, la violenza, le armi, la terra, la proprietà, gli studi, l’America rurale e religiosa, la guerra in Iraq, una notte in prigione.Andrew Spannaus è un giornalista e analista politico americano, noto per aver anticipato la rivolta populista negli Stati Uniti e in Europa con i suoi libri Perché vince Trump (2016) e La rivolta degli elettori (2017). Nel 2020 ha pubblicato L'America post-globale, per spiegare il segno lasciato da Trump e la direzione che prenderà il paese con Joe Biden. Fondatore della newsletter Transatlantico.info, collabora con “Consortium News” e “Aspenia”, e commenta la politica americana per Rai News 24 e RSI (Radiotelevisione svizzera). È stato Consigliere Delegato dell’Associazione Stampa Estera di Milano dal 2018 al 2020 ed è docente nel Master in Economia e politiche internazionali all’ASERI, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.La seconda parte sarà disponibile da venerdì 9 luglio. Contenuti: La Virginia rurale, l’11 settembre, l’assalto al Campidoglio, il crac economico 2008, la Nazione, la Storia, la politica, i democratici e i repubblicani, JFK, Abraham Lincoln, il più grande tra i Presidenti, i luoghi più belli.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La lotta per le investiture - Terza parte

La lotta per le investiture caratterizzò l’Europa tra la metà dell’XI secolo e l’inizio del XII. Periodo di dispute, di lunga rivalità fra il Papato e l’impero, al fine di ottenere la supremazia sulla comunità cristiana che sembrò terminare con il Concordato di Worms. Il patto, noto anche come Pactum Calixtinum – stipulato a Worms (Germania) il 23 settembre del 1122 fra il sovrano del Sacro Romano Impero Enrico V di Franconia e il papa Callisto II – non avrebbe però posto fine ai contrasti. Le successive dispute porteranno nei secoli successivi al trasferimento della corte papale ad Avignone e allo Scisma d’Occidente.Lorenzo Tanzini, professore di Storia Medievale e Antichità e Istituzioni medievali all’Università degli Studi di Cagliari, racconta a Storiainpodcast lo scontro tra papato e Sacro Romano Impero riguardante il diritto di investire (cioè di nominare) gli alti ecclesiastici e il papa stesso. - La Lotta per le investiture (Prima parte). - Enrico IV e il Papa (Ildebrando di Soana) (Seconda parte). - Il concordato di Worms (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La lotta per le investiture - Seconda parte

La lotta per le investiture caratterizzò l’Europa tra la metà dell’XI secolo e l’inizio del XII. Periodo di dispute, di lunga rivalità fra il Papato e l’impero, al fine di ottenere la supremazia sulla comunità cristiana che sembrò terminare con il Concordato di Worms. Il patto, noto anche come Pactum Calixtinum – stipulato a Worms (Germania) il 23 settembre del 1122 fra il sovrano del Sacro Romano Impero Enrico V di Franconia e il papa Callisto II – non avrebbe però posto fine ai contrasti. Le successive dispute porteranno nei secoli successivi al trasferimento della corte papale ad Avignone e allo Scisma d’Occidente.Lorenzo Tanzini, professore di Storia Medievale e Antichità e Istituzioni medievali all’Università degli Studi di Cagliari, racconta a Storiainpodcast lo scontro tra papato e Sacro Romano Impero riguardante il diritto di investire (cioè di nominare) gli alti ecclesiastici e il papa stesso. - La Lotta per le investiture (Prima parte). - Enrico IV e il Papa (Ildebrando di Soana) (Seconda parte). - Il concordato di Worms (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La lotta per le investiture - Prima parte

La lotta per le investiture caratterizzò l’Europa tra la metà dell’XI secolo e l’inizio del XII. Periodo di dispute, di lunga rivalità fra il Papato e l’impero, al fine di ottenere la supremazia sulla comunità cristiana che sembrò terminare con il Concordato di Worms. Il patto, noto anche come Pactum Calixtinum – stipulato a Worms (Germania) il 23 settembre del 1122 fra il sovrano del Sacro Romano Impero Enrico V di Franconia e il papa Callisto II – non avrebbe però posto fine ai contrasti. Le successive dispute porteranno nei secoli successivi al trasferimento della corte papale ad Avignone e allo Scisma d’Occidente.Lorenzo Tanzini, professore di Storia Medievale e Antichità e Istituzioni medievali all’Università degli Studi di Cagliari, racconta a Storiainpodcast lo scontro tra papato e Sacro Romano Impero riguardante il diritto di investire (cioè di nominare) gli alti ecclesiastici e il papa stesso. - La Lotta per le investiture (Prima parte). - Enrico IV e il Papa (Ildebrando di Soana) (Seconda parte). - Il concordato di Worms (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Chi era Lady Diana? Di Enrica Roddolo

Nel tardo pomeriggio di sabato 1º luglio 1961, in un’incantevole zona del Norfolk, a Sandringham, nella magione vittoriana di campagna chiamata Park House, nacque Diana Spencer. Era la quarta dei cinque figli del Visconte e della Viscontessa Althorp e apparteneva a una delle più antiche ed importanti famiglie del Regno Unito, gli Spencer. Nel 1981 sposò Carlo, principe del Galles, erede al trono del Regno Unito, da cui divorziò nel 1996. La sua vicenda – finita tragicamente a Parigi il 31 agosto 1997, quando perse la vita a causa di un terribile incidente d’auto – è raccontata per Storia in Podcast dalla saggista e giornalista del Corriere della Sera Enrica Roddolo.La cerimonia funebre celebrata nell’Abbazia di Westminster toccò uno dei massimi momenti di commozione quando Elton John intonò "Candle in the Wind", una versione, modificata per l’occasione, della celebre canzone dedicata a Marilyn Monroe dopo la sua morte."Addio, rosa d’Inghilterra, possa tu crescere sempre nei nostri cuori.Eri la grazia che si posava dove le vite erano straziate.Esortavi il nostro paese e sussurravi agli afflitti.Ora appartieni al cielo e le stelle pronunciano il tuo nome.E mi sembra che tu abbia vissuto la tua vita come una candela nel ventomai evanescente nel tramonto quando scendeva la pioggia.E i tuoi passi si poseranno sempre qui, sulle più verdi colline d’Inghilterra. La tua candela si è spenta molto prima di quanto mai farà la tua leggenda".https://storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un ReA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
1/7/20210 minutos, 0 segundos
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Le Crociate (Seconda parte)

Le Crociate furono guerre indette fra l’11° e il 13° sec. dai popoli cristiani d’Europa contro i musulmani per liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme.Il Prof. Antonio Musarra, ricercatore di Storia Medievale presso La Sapienza Università di Roma , racconta per Storiainpodcast la vicenda delle crociate. Dalla prima, invocata da papa Urbano II durante il concilio di Clermont (1095), iniziata nel 1096 come vasto pellegrinaggio della cristianità, ma poi mutatasi in vera spedizione militare e conclusasi solo nel 1099 con la presa di Gerusalemme, alle successive e ultime, battaglie contro le eresie e con chiari interessi economici.Antonio Musarra è autore di diverse opere tra le quali ricordiamo “Il grande racconto delle crociate”, in collaborazione con Franco Cardini. - La prima crociata (Prima parte). - Le principali crociate e la lotta all'eresia (Seconda parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
28/6/20210 minutos, 0 segundos
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Le Crociate (Prima parte)

Le Crociate furono guerre indette fra l’11° e il 13° sec. dai popoli cristiani d’Europa contro i musulmani per liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme.Il Prof. Antonio Musarra, ricercatore di Storia Medievale presso La Sapienza Università di Roma , racconta per Storiainpodcast la vicenda delle crociate. Dalla prima, invocata da papa Urbano II durante il concilio di Clermont (1095), iniziata nel 1096 come vasto pellegrinaggio della cristianità, ma poi mutatasi in vera spedizione militare e conclusasi solo nel 1099 con la presa di Gerusalemme, alle successive e ultime, battaglie contro le eresie e con chiari interessi economici.Antonio Musarra è autore di diverse opere tra le quali ricordiamo “Il grande racconto delle crociate”, in collaborazione con Franco Cardini. - La prima crociata (Prima parte). - Le principali crociate e la lotta all'eresia (Seconda parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
28/6/20210 minutos, 0 segundos
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Statue, monumenti, cancel culture. Di Alan Marcus

Che cos’è la cancel culture e perché si è aperto un dibattito pubblico sulla storia negli Stati Uniti. Perché alcuni monumenti sono percepiti come controversi e perché ne viene chiesta la rimozione. Che cosa si può fare dei monumenti che non sono più in sintonia con la sensibilità pubblica. Perché anche i monumenti offensivi o obsoleti possono avere un valore educativo.Sono queste le tematiche della conversazione con Alan Marcus, professore nel Department of Curriculum & Instruction della University of Connecticut e UConn Teaching Fellow. La sua ricerca e didattica si concentrano sull’educazione museale, la didattica attraverso i film e l’educazione globale, con un’enfasi sull’insegnamento dell’Olocausto e dei passaggi più problematici della storia. Alan è membro della commissione del City Council di Hartford, Connecticut, incaricata di consigliare su cosa fare con i monumenti a Cristoforo Colombo.A cura dello storico Leo Goretti. Voice over Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
25/6/20210 minutos, 0 segundos
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Caravaggio e il delitto di Giovanni Battista

La Decollazione di San Giovanni Battista è un dipinto di Caravaggio realizzato in olio su tela (361×520 cm) nel 1608. Grazie a questa opera Caravaggio ottenne l’onore della Croce di Malta. Quest’opera è conservata nell’Oratorio di San Giovanni Battista dei Cavalieri nella Concattedrale di San Giovanni a La Valletta (Malta). Quando il pittore fuggì dall’isola poco dopo, la bolla con cui veniva radiato dall’ordine fu letta proprio davanti a questo quadro.Lo storico dell’Arte Paolo Giansiracusa, Ordinario già titolare della Iª Cattedra di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Catania, racconta a Storiainpodcast le meraviglie dell’opera del Maestro.Nella Decollazione di San Giovanni Battista, utilizzando i toni caldi della terra e del fuoco, Caravaggio lascia la prova documentale del delitto compiuto a Roma. Firma con un rivolo di sangue il martirio del Battista, firma come per ammettere la propria colpa per la quale chiederà pressantemente di essere perdonato. Firma l’omicidio come una confessione, lo fa con consapevolezza, rivelandoci quali sentimenti di pentimento attraversavano il suo essere nei giorni maltesi. L’opera è straordinariamente larga, oltre cinque metri, e la struttura compositiva si apre in orizzontale anticipando l’articolazione più complessa di un altro dipinto drammatico, quello della Chiesa di Santa Lucia fuori le mura di Siracusa. Caravaggio conosce bene i luoghi delle carceri spagnole e li dipinge con la sicurezza tipica di chi è avvezzo a frequentarli. Come è ormai sua abitudine, chiude il fondo con una parete buia: qui si aprono un grande portale a bugnato e la finestra di una cella dalla quale, oltre la grata, due carcerati guardano impauriti. Il carnefice ha già decollato il Battista e, come per nasconderla, porta la lama tagliente dietro le spalle. Il carceriere impassibile indica all’esecutore del delitto il bacile nel quale riporre la testa. Nel suo sguardo non c’è pietà. In lui è segno di un potere che non ammette tentennamenti; ciò si evince dalla posa rigida delle gambe, dal gesto deciso della mano destra, dalle chiavi legate alla cintola, dalla spada che con sicurezza, dopo avere tagliato la corda al Battista, ha abbandonato per terra. Solo un’anziana serva, con il volto stretto tra le mani rugose, rivela il senso drammatico della scena. Il mantello rosso, simbolo del martirio, avvolge la parte centrale del corpo del Battista ancora bloccato dalle mani legate. È lo stesso rosso del fiotto di sangue che sgorga dalla testa appena recisa. L’arco del portale, col suo segno robusto, raccoglie la scena sulla sinistra. La luce è quasi radente e proviene dall’alto, da sinistra. Essa modella il corpo del carnefice, i capelli grigi e le mani elettrizzate della serva, il braccio robusto di Salomè, il volto e la spalla del Precursore nel cui viso ci sembra di riconoscere gli stessi contorni dolci del Cristo della Cena in Emmaus milanese.Il metallo del bacile, delle chiavi, del coltello affilato, della spada buttata per terra, luccica sotto l’azione violenta della luce. La grata della prigione e l’anello di ferro, murato a destra in basso, passano in secondo piano rispetto alla lama affilata delle armi di morte. Il Battista e il carnefice coprono la fascia centrale della scena, creando un varco tragico di sangue e di violenza.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
23/6/20210 minutos, 0 segundos
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La rinascita dell’Anno mille - Terza parte

Nei secoli precedenti e successivi all’ormai convenzionale Anno Mille – che designa una fase storica del Basso Medioevo – l’Europa attraversò un periodo di grandi e importanti cambiamenti, dal punto di vista economico, sociale, culturale ed anche strutturale. Molti furono i fenomeni che interessarono questo periodo di importante fermento: dalla ripresa e conseguente sviluppo delle città alla rivoluzione agricola, dal comparire di nuove figure economiche come quella del mercante ai miglioramenti nelle vie di comunicazione e alla scoperta di nuove. L’uomo comincia pian piano a guadagnare una posizione di centrale importanza e si spinge verso rotte commerciali finora inesplorate, aprendo nuovi mercati. E’ questo il periodo in cui le città marinare cominciano a farsi notare e in cui fioriscono le banche private, che portano piccole città, come Firenze, a divenire piccoli nuclei di potere e ricchezza.Amedeo Feniello, Professore di Storia Medievale presso l’Università degli Studi dell’Aquila e autore di importanti opere sul ruole centrale del Mediterraneo nel periodo medievale, ci guida, suscitando grande interesse, nell’Europa dei secoli subito precedenti e successivi all’Anno Mille, creando interessanti collegamenti con l’Oriente e ponendo l’attenzione sull’emergere di nuove figure e realtà che avrebbero poi caratterizzato la storia dei periodi successivi. - Le grandi trasformazioni attorno all’Anno Mille (Prima parte). - La rinascita delle città (Seconda parte). - Il denaro, le banche private medievali e l’usura (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/6/20210 minutos, 0 segundos
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La rinascita dell’Anno mille - Seconda parte

Nei secoli precedenti e successivi all’ormai convenzionale Anno Mille – che designa una fase storica del Basso Medioevo – l’Europa attraversò un periodo di grandi e importanti cambiamenti, dal punto di vista economico, sociale, culturale ed anche strutturale. Molti furono i fenomeni che interessarono questo periodo di importante fermento: dalla ripresa e conseguente sviluppo delle città alla rivoluzione agricola, dal comparire di nuove figure economiche come quella del mercante ai miglioramenti nelle vie di comunicazione e alla scoperta di nuove. L’uomo comincia pian piano a guadagnare una posizione di centrale importanza e si spinge verso rotte commerciali finora inesplorate, aprendo nuovi mercati. E’ questo il periodo in cui le città marinare cominciano a farsi notare e in cui fioriscono le banche private, che portano piccole città, come Firenze, a divenire piccoli nuclei di potere e ricchezza.Amedeo Feniello, Professore di Storia Medievale presso l’Università degli Studi dell’Aquila e autore di importanti opere sul ruole centrale del Mediterraneo nel periodo medievale, ci guida, suscitando grande interesse, nell’Europa dei secoli subito precedenti e successivi all’Anno Mille, creando interessanti collegamenti con l’Oriente e ponendo l’attenzione sull’emergere di nuove figure e realtà che avrebbero poi caratterizzato la storia dei periodi successivi. - Le grandi trasformazioni attorno all’Anno Mille (Prima parte). - La rinascita delle città (Seconda parte). - Il denaro, le banche private medievali e l’usura (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/6/20210 minutos, 0 segundos
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La rinascita dell’Anno mille - Prima parte

Nei secoli precedenti e successivi all’ormai convenzionale Anno Mille – che designa una fase storica del Basso Medioevo – l’Europa attraversò un periodo di grandi e importanti cambiamenti, dal punto di vista economico, sociale, culturale ed anche strutturale. Molti furono i fenomeni che interessarono questo periodo di importante fermento: dalla ripresa e conseguente sviluppo delle città alla rivoluzione agricola, dal comparire di nuove figure economiche come quella del mercante ai miglioramenti nelle vie di comunicazione e alla scoperta di nuove. L’uomo comincia pian piano a guadagnare una posizione di centrale importanza e si spinge verso rotte commerciali finora inesplorate, aprendo nuovi mercati. E’ questo il periodo in cui le città marinare cominciano a farsi notare e in cui fioriscono le banche private, che portano piccole città, come Firenze, a divenire piccoli nuclei di potere e ricchezza.Amedeo Feniello, Professore di Storia Medievale presso l’Università degli Studi dell’Aquila e autore di importanti opere sul ruole centrale del Mediterraneo nel periodo medievale, ci guida, suscitando grande interesse, nell’Europa dei secoli subito precedenti e successivi all’Anno Mille, creando interessanti collegamenti con l’Oriente e ponendo l’attenzione sull’emergere di nuove figure e realtà che avrebbero poi caratterizzato la storia dei periodi successivi. - Le grandi trasformazioni attorno all’Anno Mille (Prima parte). - La rinascita delle città (Seconda parte). - Il denaro, le banche private medievali e l’usura (Terza parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/6/20210 minutos, 0 segundos
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Addio Giampiero Boniperti

Giampiero Boniperti (Barengo, 4 luglio 1928 – Torino, 18 giugno 2021) è stato un grande calciatore e dirigente sportivo. Il suo nome è indissolubilmente legato alla Juventus, cui è rimasto fedele dapprima per tutta la sua carriera agonistica — detenendo per molto tempo vari primati di presenze e reti — e poi dirigenziale — coincisa con alcuni dei massimi successi sportivi della formazione torinese.Antonio Barillà giornalista de La Stampa racconta a Storiainpodcast il profilo di Boniperti. “Gli occhi chiari di Gampiero Boniperti si sono spenti per sempre in una notte di inizio estate, adesso sorridono dentro un album bianconero da sfogliare con un filo di soggezione: una leggenda, e non è modo di dire, il Santiago Bernabeu italiano, simbolo della Juventus e monumento del calcio oltre le barriere del tifo”. Così Antonio Barillà, annuncia ai lettori de La Stampa, la scomparsa del campione che avrebbe compiuto 93 anni il 4 luglio.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I miti del calcioA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
18/6/20210 minutos, 0 segundos
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Vi racconto la battaglia di Mentana

La battaglia di Mentana fu uno scontro a fuoco avvenuto il 3 novembre 1867 presso la cittadina di Mentana, nel Lazio, vicino a Monterotondo. L’evento bellico si svolse quando le truppe pontificie (coadiuvate da un battaglione francese) si scontrarono con i volontari di Giuseppe Garibaldi, diretti a Tivoli per sciogliere la Legione essendo fallita la presa di Roma per la mancata insurrezione dei romani. Storiainpodcast ha visitato il Museo Garibaldino di Mentana, che ospita cimeli appartenuti ai protagonisti del Risorgimento italiano, e l’Ara-Ossario della Rocca di Mentana, al cui interno sono conservati i resti dei Volontari caduti al seguito di Giuseppe Garibaldi negli scontri della Campagna dell’Agro Romano per la liberazione di Roma. Nel podcast ascolterete dalla voce di Manuel Balducci, Direttore del MUGA Museo Garibaldino Mentana, l’appassionante racconto sulla battaglia di Mentana e quanto sappiamo sulla vicenda dai risultati dell’indagine antropologica condotta nel settembre 2018 sui resti scheletrici conservati all’interno del sarcofago marmoreo. L’indagine ha permesso di identificare la presenza di 90 individui, tutti di sesso maschile e, nella maggioranza dei casi, di età alla morte compresa tra i 20 e i 30 anni; nove sono giovani di età compresa tra 15 e 19 anni e solo otto superano la soglia dei 30.La disfatta di Mentana, al di là dei ritardi e degli indugi, fu un duro colpo per Garibaldi, il quale, credendo di avere l’appoggio della popolazione romana e del governo italiano, si ritrovò invece da solo. Gli intrighi e i retroscena, a cui non aveva mai voluto piegarsi, vinsero la genuinità del suo pensiero politico lasciandogli nel cuore un’amarezza che non lo abbandonerà sino alla morte, il 2 giugno 1882. Malgrado ciò, Mentana divenne presto un simbolo delle lotte risorgimentali e come tale fu definita “la porta calda di Roma”, paragonando il sacrificio dei circa 300 volontari al più antico gesto eroico degli altrettanti Spartani alle Termopili. Un sacrificio che non fu vano poiché, solo tre anni più tardi, il 20 settembre 1870, la breccia di Porta Pia sancì l’annessione di Roma all’Italia.Su www.storiainpodcast.focus.it le foto del Museo e del Sacrario. Il Museo Garibaldino di Mentana ospita cimeli, documenti originali, lettere autografe, giornali d’epoca, fotografie, oggetti massonici, armi e camicie rosse, che si articolano in un percorso espositivo e multimediale modulato in senso cronologico-tematico, inaugurato il 3 novembre 2017 in occasione del 150° anniversario della battaglia di Mentana. Nel 1877, in onore dei caduti, si decise di costruire nella zona denominata Rocca di Mentana un grande Sacrario.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflittiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
18/6/20210 minutos, 0 segundos
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40 anni da Vermicino - Terza parte

Quarant’anni fa, il 10 giugno 1981, l’Italia fu sconvolta da un terribile incidente che causò la morte di un bambino, Alfredo Rampi detto Alfredino (Roma, 11 aprile 1975 – Frascati, 13 giugno 1981), caduto in un pozzo artesiano in via Sant’Ireneo, in località Selvotta, una piccola frazione di campagna vicino a Frascati, situata lungo la via di Vermicino, che collega Roma sud a Frascati nord. Dopo quasi tre giorni di inutili tentativi di salvataggio, il bambino morì dentro il pozzo a una profondità di circa 60 metri. La vicenda ebbe grande risalto sulla stampa e nell’opinione pubblica italiana, con una lunga diretta televisiva della Rai che per 18 ore documentò i tentativi di salvare il bimbo.In questo podcast realizzato per Storiainpodcast, Massimiliano Cochi, inviato di TV 2000, ricostruisce la drammatica vicenda di Alfredo Rampi, anche attraverso conversazioni con alcuni di coloro che furono protagonisti del tentativo di salvare la vita al bambino. I racconti di Massimo Lugli (ex cronista Paese Sera), Angelo Licheri (fattorino e soccorritore volontario) e Maurizio Monteleone (speleologo soccorritore) a Massimiliano Cochi evidenziano la mancanza di organizzazione e coordinamento nei soccorsi, ai limiti dell’improvvisazione.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
16/6/20210 minutos, 0 segundos
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40 anni da Vermicino - Seconda parte

Quarant’anni fa, il 10 giugno 1981, l’Italia fu sconvolta da un terribile incidente che causò la morte di un bambino, Alfredo Rampi detto Alfredino (Roma, 11 aprile 1975 – Frascati, 13 giugno 1981), caduto in un pozzo artesiano in via Sant’Ireneo, in località Selvotta, una piccola frazione di campagna vicino a Frascati, situata lungo la via di Vermicino, che collega Roma sud a Frascati nord. Dopo quasi tre giorni di inutili tentativi di salvataggio, il bambino morì dentro il pozzo a una profondità di circa 60 metri. La vicenda ebbe grande risalto sulla stampa e nell’opinione pubblica italiana, con una lunga diretta televisiva della Rai che per 18 ore documentò i tentativi di salvare il bimbo.In questo podcast realizzato per Storiainpodcast, Massimiliano Cochi, inviato di TV 2000, ricostruisce la drammatica vicenda di Alfredo Rampi, anche attraverso conversazioni con alcuni di coloro che furono protagonisti del tentativo di salvare la vita al bambino. I racconti di Massimo Lugli (ex cronista Paese Sera), Angelo Licheri (fattorino e soccorritore volontario) e Maurizio Monteleone (speleologo soccorritore) a Massimiliano Cochi evidenziano la mancanza di organizzazione e coordinamento nei soccorsi, ai limiti dell’improvvisazione.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
16/6/20210 minutos, 0 segundos
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40 anni da Vermicino - Prima parte

Quarant’anni fa, il 10 giugno 1981, l’Italia fu sconvolta da un terribile incidente che causò la morte di un bambino, Alfredo Rampi detto Alfredino (Roma, 11 aprile 1975 – Frascati, 13 giugno 1981), caduto in un pozzo artesiano in via Sant’Ireneo, in località Selvotta, una piccola frazione di campagna vicino a Frascati, situata lungo la via di Vermicino, che collega Roma sud a Frascati nord. Dopo quasi tre giorni di inutili tentativi di salvataggio, il bambino morì dentro il pozzo a una profondità di circa 60 metri. La vicenda ebbe grande risalto sulla stampa e nell’opinione pubblica italiana, con una lunga diretta televisiva della Rai che per 18 ore documentò i tentativi di salvare il bimbo.In questo podcast realizzato per Storiainpodcast, Massimiliano Cochi, inviato di TV 2000, ricostruisce la drammatica vicenda di Alfredo Rampi, anche attraverso conversazioni con alcuni di coloro che furono protagonisti del tentativo di salvare la vita al bambino. I racconti di Massimo Lugli (ex cronista Paese Sera), Angelo Licheri (fattorino e soccorritore volontario) e Maurizio Monteleone (speleologo soccorritore) a Massimiliano Cochi evidenziano la mancanza di organizzazione e coordinamento nei soccorsi, ai limiti dell’improvvisazione.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
16/6/20210 minutos, 0 segundos
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Carlo Magno e il Sacro Romano Impero - Terza parte

Carlo, detto Magno o Carlomagno o Carlo I detto il Grande (2 aprile 742 – Aquisgrana, 28 gennaio 814), è stato re dei Franchi dal 768, re dei Longobardi dal 774 e dall’800 primo Imperatore dei Romani, incoronato da papa Leone III nell’antica basilica di San Pietro in Vaticano. L’appellativo Magno gli fu attribuito dal suo biografo Eginardo, che intitolò la sua opera Vita et gesta Caroli Magni. Figlio di Pipino il Breve e Bertrada di Laon, Carlo divenne re nel 768, alla morte di suo padre. Regnò inizialmente insieme con il fratello Carlomanno, la cui improvvisa morte (avvenuta in circostanze misteriose nel 771) lasciò Carlo unico sovrano del regno franco. Grazie a una serie di campagne militari (compresa la conquista del Regno longobardo) allargò il Regno franco fino a comprendere una vasta parte dell’Europa occidentale. Il giorno di Natale dell’800 papa Leone III lo incoronò Imperatore dei Romani, fondando quello che fu definito Impero carolingio (che si trasformerà in seguito nel Sacro romano impero). Con Carlo Magno si assistette quindi al superamento nella storia dell’Europa occidentale dell’ambiguità giuridico-formale dei Regni romano-germanici in favore di un nuovo modello di impero.Francesca Roversi Monaco, professoressa associata di Storia Medievale presso l’Università di Bologna, nonché membro del comitato scientifico dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo (ISIME), ci introduce con attenzione ed entusiasmo al concetto di Medioevo, soffermando l’attenzione sulle principali invasioni barbariche, sul regno carolingio e sulla figura di Carlo Magno. - Il concetto di Medioevo e le sue periodizzazioni (Prima parte). - Le invasioni barbariche ed i principali regni romano barbarici (Seconda parte). - Il regno carolingio, Carlo Magno e il Sacro Romano Impero (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
14/6/20210 minutos, 0 segundos
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Carlo Magno e il Sacro Romano Impero - Seconda parte

Carlo, detto Magno o Carlomagno o Carlo I detto il Grande (2 aprile 742 – Aquisgrana, 28 gennaio 814), è stato re dei Franchi dal 768, re dei Longobardi dal 774 e dall’800 primo Imperatore dei Romani, incoronato da papa Leone III nell’antica basilica di San Pietro in Vaticano. L’appellativo Magno gli fu attribuito dal suo biografo Eginardo, che intitolò la sua opera Vita et gesta Caroli Magni. Figlio di Pipino il Breve e Bertrada di Laon, Carlo divenne re nel 768, alla morte di suo padre. Regnò inizialmente insieme con il fratello Carlomanno, la cui improvvisa morte (avvenuta in circostanze misteriose nel 771) lasciò Carlo unico sovrano del regno franco. Grazie a una serie di campagne militari (compresa la conquista del Regno longobardo) allargò il Regno franco fino a comprendere una vasta parte dell’Europa occidentale. Il giorno di Natale dell’800 papa Leone III lo incoronò Imperatore dei Romani, fondando quello che fu definito Impero carolingio (che si trasformerà in seguito nel Sacro romano impero). Con Carlo Magno si assistette quindi al superamento nella storia dell’Europa occidentale dell’ambiguità giuridico-formale dei Regni romano-germanici in favore di un nuovo modello di impero.Francesca Roversi Monaco, professoressa associata di Storia Medievale presso l’Università di Bologna, nonché membro del comitato scientifico dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo (ISIME), ci introduce con attenzione ed entusiasmo al concetto di Medioevo, soffermando l’attenzione sulle principali invasioni barbariche, sul regno carolingio e sulla figura di Carlo Magno. - Il concetto di Medioevo e le sue periodizzazioni (Prima parte). - Le invasioni barbariche ed i principali regni romano barbarici (Seconda parte). - Il regno carolingio, Carlo Magno e il Sacro Romano Impero (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
14/6/20210 minutos
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Carlo Magno e il Sacro Romano Impero - Prima parte

Carlo, detto Magno o Carlomagno o Carlo I detto il Grande (2 aprile 742 – Aquisgrana, 28 gennaio 814), è stato re dei Franchi dal 768, re dei Longobardi dal 774 e dall’800 primo Imperatore dei Romani, incoronato da papa Leone III nell’antica basilica di San Pietro in Vaticano. L’appellativo Magno gli fu attribuito dal suo biografo Eginardo, che intitolò la sua opera Vita et gesta Caroli Magni. Figlio di Pipino il Breve e Bertrada di Laon, Carlo divenne re nel 768, alla morte di suo padre. Regnò inizialmente insieme con il fratello Carlomanno, la cui improvvisa morte (avvenuta in circostanze misteriose nel 771) lasciò Carlo unico sovrano del regno franco. Grazie a una serie di campagne militari (compresa la conquista del Regno longobardo) allargò il Regno franco fino a comprendere una vasta parte dell’Europa occidentale. Il giorno di Natale dell’800 papa Leone III lo incoronò Imperatore dei Romani, fondando quello che fu definito Impero carolingio (che si trasformerà in seguito nel Sacro romano impero). Con Carlo Magno si assistette quindi al superamento nella storia dell’Europa occidentale dell’ambiguità giuridico-formale dei Regni romano-germanici in favore di un nuovo modello di impero.Francesca Roversi Monaco, professoressa associata di Storia Medievale presso l’Università di Bologna, nonché membro del comitato scientifico dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo (ISIME), ci introduce con attenzione ed entusiasmo al concetto di Medioevo, soffermando l’attenzione sulle principali invasioni barbariche, sul regno carolingio e sulla figura di Carlo Magno. - Il concetto di Medioevo e le sue periodizzazioni (Prima parte). - Le invasioni barbariche ed i principali regni romano barbarici (Seconda parte). - Il regno carolingio, Carlo Magno e il Sacro Romano Impero (Terza parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
14/6/20210 minutos, 0 segundos
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La storia del cambiamento climatico. Di Nicholas Stern

Che cos’è il cambiamento climatico, e qual è il suo impatto sulle nostre società. Quali sono le conseguenze economiche, e come possiamo contrastarle. Perché cambiamento climatico e sviluppo sono questioni collegate. Quali sono le prospettive per i prossimi decenni, quali le differenze tra i paesi.Sono queste le tematiche della conversazione con Lord Nicholas Stern, IG Patel Professor di Economics and Government presso la London School of Economics. Lord Stern è stato Chief Economist della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, Chief Economist della Banca mondiale e Head del Government Economic Service del Tesoro del Regno Unito. Per il governo britannico, ha diretto la Stern Review on the Economics of Climate Change, pubblicata nel 2006.A cura dello storico Leo Goretti.Voice over Mario Cagol.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
11/6/20210 minutos, 0 segundos
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La maglia azzurra. Di Riccardo Cucchi

Il fascino della Nazionale italiana di calcio, raccontata a Storiainpodcast da Riccardo Cucchi, voce storica di “Tutto il Calcio minuto per minuto”, trasmissione RAI, alla vigilia del Campionato Europeo di Calcio UEFA, il massimo torneo calcistico europeo per squadre nazionali maschili.Il sentimento per la maglia azzurra, i giocatori più forti che l’hanno indossata, la prima e ultima radiocronaca della Nazionale, il ricordo indimenticabile, le grandi nazionali europee viste nella sua carriera.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I miti del calcioA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Impero Bizantino - Quinta parte

L’Impero Bizantino (395 – 1453) è il nome con cui gli studiosi moderni e contemporanei indicano l’Impero romano d’Oriente – termine che iniziò a diffondersi già durante il dominato dell’imperatore Valente – di cultura prevalentemente greca, separatosi dalla parte occidentale, di cultura quasi esclusivamente latina, dopo la morte di Teodosio I nel 395. Il termine “bizantino” è stato introdotto solo a partire dal XVIII secolo dagli Illuministi, quando l’Impero romano d’Oriente era ormai scomparso da circa tre secoli. L’Impero Romano d’Oriente rimarrà in vita per più di undici secoli, sarà guidato da circa 90 imperatori e avrà un impatto di portata enorme sulla nostra storia. Sarà l’erede e la prosecuzione dell’antico Impero Romano; era infatti romano il suo stato giuridico, la sua capitale era detta “La nuova Roma” e i suoi abitanti erano i Romei. Un “luogo” di incontro quindi tra la struttura statale romana, la cultura greca e la religione cristiana.Alessandra Bucossi, professoressa associata presso l'Università Ca' Foscari Venezia, racconta per Storiainpodcast come la pars Orientalis dell’Impero Romano riuscì a sopravvivere alla caduta della parte Occidentale. Ci fa intraprendere un vero e proprio viaggio in più di mille anni di storia, soffermando l’attenzione su un impero, quello Bizantino, in grado di prosperare e adattare la sua fisionomia passando dal mondo antico, a quello tardo-antico, a quello medievale e al primo Rinascimento, pur rimanendo fedele all’idea di un Impero Romano universale. - L’Impero romano d’Oriente e la nuova Roma (Prima parte). - Come Bisanzio sopravvive alla crisi tra il VII e l’VIII secolo (Seconda parte). - Iconoclastia (Terza parte). - Il periodo macedone, l'espansione dell’Impero, i Comneni e le Crociate (Quarta parte). - L’ultimo secolo di un Impero millenario (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farinahttps://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Impero Bizantino - Quarta parte

L’Impero Bizantino (395 – 1453) è il nome con cui gli studiosi moderni e contemporanei indicano l’Impero romano d’Oriente – termine che iniziò a diffondersi già durante il dominato dell’imperatore Valente – di cultura prevalentemente greca, separatosi dalla parte occidentale, di cultura quasi esclusivamente latina, dopo la morte di Teodosio I nel 395. Il termine “bizantino” è stato introdotto solo a partire dal XVIII secolo dagli Illuministi, quando l’Impero romano d’Oriente era ormai scomparso da circa tre secoli. L’Impero Romano d’Oriente rimarrà in vita per più di undici secoli, sarà guidato da circa 90 imperatori e avrà un impatto di portata enorme sulla nostra storia. Sarà l’erede e la prosecuzione dell’antico Impero Romano; era infatti romano il suo stato giuridico, la sua capitale era detta “La nuova Roma” e i suoi abitanti erano i Romei. Un “luogo” di incontro quindi tra la struttura statale romana, la cultura greca e la religione cristiana.Alessandra Bucossi, professoressa associata presso l'Università Ca' Foscari Venezia, racconta per Storiainpodcast come la pars Orientalis dell’Impero Romano riuscì a sopravvivere alla caduta della parte Occidentale. Ci fa intraprendere un vero e proprio viaggio in più di mille anni di storia, soffermando l’attenzione su un impero, quello Bizantino, in grado di prosperare e adattare la sua fisionomia passando dal mondo antico, a quello tardo-antico, a quello medievale e al primo Rinascimento, pur rimanendo fedele all’idea di un Impero Romano universale. - L’Impero romano d’Oriente e la nuova Roma (Prima parte). - Come Bisanzio sopravvive alla crisi tra il VII e l’VIII secolo (Seconda parte). - Iconoclastia (Terza parte). - Il periodo macedone, l'espansione dell’Impero, i Comneni e le Crociate (Quarta parte). - L’ultimo secolo di un Impero millenario (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farinahttps://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Impero Bizantino - Terza parte

L’Impero Bizantino (395 – 1453) è il nome con cui gli studiosi moderni e contemporanei indicano l’Impero romano d’Oriente – termine che iniziò a diffondersi già durante il dominato dell’imperatore Valente – di cultura prevalentemente greca, separatosi dalla parte occidentale, di cultura quasi esclusivamente latina, dopo la morte di Teodosio I nel 395. Il termine “bizantino” è stato introdotto solo a partire dal XVIII secolo dagli Illuministi, quando l’Impero romano d’Oriente era ormai scomparso da circa tre secoli. L’Impero Romano d’Oriente rimarrà in vita per più di undici secoli, sarà guidato da circa 90 imperatori e avrà un impatto di portata enorme sulla nostra storia. Sarà l’erede e la prosecuzione dell’antico Impero Romano; era infatti romano il suo stato giuridico, la sua capitale era detta “La nuova Roma” e i suoi abitanti erano i Romei. Un “luogo” di incontro quindi tra la struttura statale romana, la cultura greca e la religione cristiana.Alessandra Bucossi, professoressa associata presso l'Università Ca' Foscari Venezia, racconta per Storiainpodcast come la pars Orientalis dell’Impero Romano riuscì a sopravvivere alla caduta della parte Occidentale. Ci fa intraprendere un vero e proprio viaggio in più di mille anni di storia, soffermando l’attenzione su un impero, quello Bizantino, in grado di prosperare e adattare la sua fisionomia passando dal mondo antico, a quello tardo-antico, a quello medievale e al primo Rinascimento, pur rimanendo fedele all’idea di un Impero Romano universale. - L’Impero romano d’Oriente e la nuova Roma (Prima parte). - Come Bisanzio sopravvive alla crisi tra il VII e l’VIII secolo (Seconda parte). - Iconoclastia (Terza parte). - Il periodo macedone, l'espansione dell’Impero, i Comneni e le Crociate (Quarta parte). - L’ultimo secolo di un Impero millenario (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farinahttps://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Impero Bizantino - Seconda parte

L’Impero Bizantino (395 – 1453) è il nome con cui gli studiosi moderni e contemporanei indicano l’Impero romano d’Oriente – termine che iniziò a diffondersi già durante il dominato dell’imperatore Valente – di cultura prevalentemente greca, separatosi dalla parte occidentale, di cultura quasi esclusivamente latina, dopo la morte di Teodosio I nel 395. Il termine “bizantino” è stato introdotto solo a partire dal XVIII secolo dagli Illuministi, quando l’Impero romano d’Oriente era ormai scomparso da circa tre secoli. L’Impero Romano d’Oriente rimarrà in vita per più di undici secoli, sarà guidato da circa 90 imperatori e avrà un impatto di portata enorme sulla nostra storia. Sarà l’erede e la prosecuzione dell’antico Impero Romano; era infatti romano il suo stato giuridico, la sua capitale era detta “La nuova Roma” e i suoi abitanti erano i Romei. Un “luogo” di incontro quindi tra la struttura statale romana, la cultura greca e la religione cristiana.Alessandra Bucossi, professoressa associata presso l'Università Ca' Foscari Venezia, racconta per Storiainpodcast come la pars Orientalis dell’Impero Romano riuscì a sopravvivere alla caduta della parte Occidentale. Ci fa intraprendere un vero e proprio viaggio in più di mille anni di storia, soffermando l’attenzione su un impero, quello Bizantino, in grado di prosperare e adattare la sua fisionomia passando dal mondo antico, a quello tardo-antico, a quello medievale e al primo Rinascimento, pur rimanendo fedele all’idea di un Impero Romano universale. - L’Impero romano d’Oriente e la nuova Roma (Prima parte). - Come Bisanzio sopravvive alla crisi tra il VII e l’VIII secolo (Seconda parte). - Iconoclastia (Terza parte). - Il periodo macedone, l'espansione dell’Impero, i Comneni e le Crociate (Quarta parte). - L’ultimo secolo di un Impero millenario (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farinahttps://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Impero Bizantino - Prima parte

L’Impero Bizantino (395 – 1453) è il nome con cui gli studiosi moderni e contemporanei indicano l’Impero romano d’Oriente – termine che iniziò a diffondersi già durante il dominato dell’imperatore Valente – di cultura prevalentemente greca, separatosi dalla parte occidentale, di cultura quasi esclusivamente latina, dopo la morte di Teodosio I nel 395. Il termine “bizantino” è stato introdotto solo a partire dal XVIII secolo dagli Illuministi, quando l’Impero romano d’Oriente era ormai scomparso da circa tre secoli. L’Impero Romano d’Oriente rimarrà in vita per più di undici secoli, sarà guidato da circa 90 imperatori e avrà un impatto di portata enorme sulla nostra storia. Sarà l’erede e la prosecuzione dell’antico Impero Romano; era infatti romano il suo stato giuridico, la sua capitale era detta “La nuova Roma” e i suoi abitanti erano i Romei. Un “luogo” di incontro quindi tra la struttura statale romana, la cultura greca e la religione cristiana.Alessandra Bucossi, professoressa associata presso l'Università Ca' Foscari Venezia, racconta per Storiainpodcast come la pars Orientalis dell’Impero Romano riuscì a sopravvivere alla caduta della parte Occidentale. Ci fa intraprendere un vero e proprio viaggio in più di mille anni di storia, soffermando l’attenzione su un impero, quello Bizantino, in grado di prosperare e adattare la sua fisionomia passando dal mondo antico, a quello tardo-antico, a quello medievale e al primo Rinascimento, pur rimanendo fedele all’idea di un Impero Romano universale. - L’Impero romano d’Oriente e la nuova Roma (Prima parte). - Come Bisanzio sopravvive alla crisi tra il VII e l’VIII secolo (Seconda parte). - Iconoclastia (Terza parte). - Il periodo macedone, l'espansione dell’Impero, i Comneni e le Crociate (Quarta parte). - L’ultimo secolo di un Impero millenario (Quinta parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farinahttps://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Mary Ann e l’età Vittoriana

L’epoca in cui visse Mary Ann Cotton coincise in grande misura con la prima parte dell’era vittoriana. Furono decenni di grandi trasformazioni. La storia sembrò accelerare.Contenuto extra di "Mary Ann, serial killer al tempo della Regina Vittoria"https://storiainpodcast.focus.it - Canale CrimeA cura di Francesco De Leo. Voce di Mario Cagol. Montaggio di Silvio Farina------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Vi spiego la psicopatia

Le caratteristiche del disturbo mentale spiegate a Storiainpodcast dallo psicologo e psicoterapeuta Pietro Felici, specializzato in psicoterapia EMDR. Ha collaborato con la Casa Circondariale maschile di Rebibbia in Roma.Contenuto extra di "Mary Ann, serial killer al tempo della Regina Vittoria"https://storiainpodcast.focus.it - Canale CrimeA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Mary Ann, serial killer al tempo della Regina Vittoria - Quarta parte

Il racconto della prima omicida seriale della storiaRacconto in 4 puntate, contenuti extra, immagini.Di Davide De Leo.Voce e montaggio: Mario CagolCon le voci di Marcella Perodo e Maddalena PugliaHa collaborato Bob CilloSedici anni prima che Jack lo Squartatore insanguinasse Whitechapel, Mary Ann Cotton cominciò a uccidere nel nordest dell’Inghilterra. Non si sa esattamente quante vittime abbia mietuto: a fronte di quattro imputazioni di omicidio volontario, fu giudicata solo sulla prima, che ne comportò la condanna a morte per impiccagione. Il numero totale delle sue vittime, tutte uccise usando l’arsenico, è probabilmente vicino a ventuno, uccise nell’arco di venti anni circa. Si parla talvolta di lei come del primo serial killer della storia, che ora viene definito come qualcuno che uccide almeno tre persone in un arco di tempo superiore ai tre mesi; sicuramente è la prima serial killer donna.Extra: “Vi spiego la psicopatia“Le caratteristiche del disturbo mentale spiegate a Storiainpodcast dallo psicologo e psicoterapeuta Pietro Felici, specializzato in psicoterapia EMDR. Ha collaborato con la Casa Circondariale maschile di Rebibbia in Roma.Extra: Mary Ann e l’età VittorianaL’epoca in cui visse Mary Ann Cotton coincise in grande misura con la prima parte dell’era vittoriana. Furono decenni di grandi trasformazioni. La storia sembrò accelerare.https://storiainpodcast.focus.it - Canale CrimeA cura di Francesco De Leo------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Mary Ann, serial killer al tempo della Regina Vittoria - Terza parte

Il racconto della prima omicida seriale della storiaRacconto in 4 puntate, contenuti extra, immagini.Di Davide De Leo.Voce e montaggio: Mario CagolCon le voci di Marcella Perodo e Maddalena PugliaHa collaborato Bob CilloSedici anni prima che Jack lo Squartatore insanguinasse Whitechapel, Mary Ann Cotton cominciò a uccidere nel nordest dell’Inghilterra. Non si sa esattamente quante vittime abbia mietuto: a fronte di quattro imputazioni di omicidio volontario, fu giudicata solo sulla prima, che ne comportò la condanna a morte per impiccagione. Il numero totale delle sue vittime, tutte uccise usando l’arsenico, è probabilmente vicino a ventuno, uccise nell’arco di venti anni circa. Si parla talvolta di lei come del primo serial killer della storia, che ora viene definito come qualcuno che uccide almeno tre persone in un arco di tempo superiore ai tre mesi; sicuramente è la prima serial killer donna.Extra: “Vi spiego la psicopatia“Le caratteristiche del disturbo mentale spiegate a Storiainpodcast dallo psicologo e psicoterapeuta Pietro Felici, specializzato in psicoterapia EMDR. Ha collaborato con la Casa Circondariale maschile di Rebibbia in Roma.Extra: Mary Ann e l’età VittorianaL’epoca in cui visse Mary Ann Cotton coincise in grande misura con la prima parte dell’era vittoriana. Furono decenni di grandi trasformazioni. La storia sembrò accelerare.https://storiainpodcast.focus.it - Canale CrimeA cura di Francesco De Leo------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Mary Ann, serial killer al tempo della Regina Vittoria - Seconda parte

Il racconto della prima omicida seriale della storiaRacconto in 4 puntate, contenuti extra, immagini.Di Davide De Leo.Voce e montaggio: Mario CagolCon le voci di Marcella Perodo e Maddalena PugliaHa collaborato Bob CilloSedici anni prima che Jack lo Squartatore insanguinasse Whitechapel, Mary Ann Cotton cominciò a uccidere nel nordest dell’Inghilterra. Non si sa esattamente quante vittime abbia mietuto: a fronte di quattro imputazioni di omicidio volontario, fu giudicata solo sulla prima, che ne comportò la condanna a morte per impiccagione. Il numero totale delle sue vittime, tutte uccise usando l’arsenico, è probabilmente vicino a ventuno, uccise nell’arco di venti anni circa. Si parla talvolta di lei come del primo serial killer della storia, che ora viene definito come qualcuno che uccide almeno tre persone in un arco di tempo superiore ai tre mesi; sicuramente è la prima serial killer donna.Extra: “Vi spiego la psicopatia“Le caratteristiche del disturbo mentale spiegate a Storiainpodcast dallo psicologo e psicoterapeuta Pietro Felici, specializzato in psicoterapia EMDR. Ha collaborato con la Casa Circondariale maschile di Rebibbia in Roma.Extra: Mary Ann e l’età VittorianaL’epoca in cui visse Mary Ann Cotton coincise in grande misura con la prima parte dell’era vittoriana. Furono decenni di grandi trasformazioni. La storia sembrò accelerare.https://storiainpodcast.focus.it - Canale CrimeA cura di Francesco De Leo------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Mary Ann, serial killer al tempo della Regina Vittoria - Prima parte

Il racconto della prima omicida seriale della storiaRacconto in 4 puntate, contenuti extra, immagini.Di Davide De Leo.Voce e montaggio: Mario CagolCon le voci di Marcella Perodo e Maddalena PugliaHa collaborato Bob CilloSedici anni prima che Jack lo Squartatore insanguinasse Whitechapel, Mary Ann Cotton cominciò a uccidere nel nordest dell’Inghilterra. Non si sa esattamente quante vittime abbia mietuto: a fronte di quattro imputazioni di omicidio volontario, fu giudicata solo sulla prima, che ne comportò la condanna a morte per impiccagione. Il numero totale delle sue vittime, tutte uccise usando l’arsenico, è probabilmente vicino a ventuno, uccise nell’arco di venti anni circa. Si parla talvolta di lei come del primo serial killer della storia, che ora viene definito come qualcuno che uccide almeno tre persone in un arco di tempo superiore ai tre mesi; sicuramente è la prima serial killer donna.Extra: “Vi spiego la psicopatia“Le caratteristiche del disturbo mentale spiegate a Storiainpodcast dallo psicologo e psicoterapeuta Pietro Felici, specializzato in psicoterapia EMDR. Ha collaborato con la Casa Circondariale maschile di Rebibbia in Roma.Extra: Mary Ann e l’età VittorianaL’epoca in cui visse Mary Ann Cotton coincise in grande misura con la prima parte dell’era vittoriana. Furono decenni di grandi trasformazioni. La storia sembrò accelerare.https://storiainpodcast.focus.it - Canale CrimeA cura di Francesco De Leo------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Referendum 2 giugno 1946. Opinioni a confronto - Terza parte

Cosa ci ha insegnato la Storia che può aiutarci a comprendere il presente? Storiainpodcast affronta i grandi temi del passato mettendo a confronto opinioni diverse di autorevoli esperti.La nascita della Repubblica Italiana avvenne 75 anni fa, il 2 giugno 1946, in seguito ai risultati del referendum istituzionale indetto quel giorno per determinare la forma di governo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. 12,7 milioni di italiani e italiane (quell’anno chiamate per la prima volta alle urne) scelsero di vivere in una Repubblica, contro i 10,7 che misero la croce sullo stemma sabaudo, scegliendo la Monarchia. La Repubblica vinse con 2 milioni di scarto, un ampio margine che tuttavia non venne ritenuto sufficiente da chi gridò alla frode e presentò ricorso per rifare le elezioni.Storiainpodcast ne ha parlato con Aldo Alessandro Mola (storico), autore di “Monarchia o Repubblica? Quel 2 giugno ’46. La storia del referendum che non c’è nei libri di storia” in edicola con Il Giornale e Dino Messina (Giornalista e saggista), autore di “2 giugno 1946. La battaglia per la Repubblica”, in edicola con il Corriere della Sera.Conduce Francesco De Leo. - 2 giugno ’46. Cosa significò per la storia d’Italia? (Prima parte). - 2 giugno ’46. Fu un referendum regolare? (Seconda parte). - 2 giugno ’46. L’eredità di Casa Savoia (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Referendum 2 giugno 1946. Opinioni a confronto - Seconda parte

Cosa ci ha insegnato la Storia che può aiutarci a comprendere il presente? Storiainpodcast affronta i grandi temi del passato mettendo a confronto opinioni diverse di autorevoli esperti.La nascita della Repubblica Italiana avvenne 75 anni fa, il 2 giugno 1946, in seguito ai risultati del referendum istituzionale indetto quel giorno per determinare la forma di governo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. 12,7 milioni di italiani e italiane (quell’anno chiamate per la prima volta alle urne) scelsero di vivere in una Repubblica, contro i 10,7 che misero la croce sullo stemma sabaudo, scegliendo la Monarchia. La Repubblica vinse con 2 milioni di scarto, un ampio margine che tuttavia non venne ritenuto sufficiente da chi gridò alla frode e presentò ricorso per rifare le elezioni.Storiainpodcast ne ha parlato con Aldo Alessandro Mola (storico), autore di “Monarchia o Repubblica? Quel 2 giugno ’46. La storia del referendum che non c’è nei libri di storia” in edicola con Il Giornale e Dino Messina (Giornalista e saggista), autore di “2 giugno 1946. La battaglia per la Repubblica”, in edicola con il Corriere della Sera.Conduce Francesco De Leo. - 2 giugno ’46. Cosa significò per la storia d’Italia? (Prima parte). - 2 giugno ’46. Fu un referendum regolare? (Seconda parte). - 2 giugno ’46. L’eredità di Casa Savoia (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Referendum 2 giugno 1946. Opinioni a confronto - Prima parte

Cosa ci ha insegnato la Storia che può aiutarci a comprendere il presente? Storiainpodcast affronta i grandi temi del passato mettendo a confronto opinioni diverse di autorevoli esperti.La nascita della Repubblica Italiana avvenne 75 anni fa, il 2 giugno 1946, in seguito ai risultati del referendum istituzionale indetto quel giorno per determinare la forma di governo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. 12,7 milioni di italiani e italiane (quell’anno chiamate per la prima volta alle urne) scelsero di vivere in una Repubblica, contro i 10,7 che misero la croce sullo stemma sabaudo, scegliendo la Monarchia. La Repubblica vinse con 2 milioni di scarto, un ampio margine che tuttavia non venne ritenuto sufficiente da chi gridò alla frode e presentò ricorso per rifare le elezioni.Storiainpodcast ne ha parlato con Aldo Alessandro Mola (storico), autore di “Monarchia o Repubblica? Quel 2 giugno ’46. La storia del referendum che non c’è nei libri di storia” in edicola con Il Giornale e Dino Messina (Giornalista e saggista), autore di “2 giugno 1946. La battaglia per la Repubblica”, in edicola con il Corriere della Sera.Conduce Francesco De Leo. - 2 giugno ’46. Cosa significò per la storia d’Italia? (Prima parte). - 2 giugno ’46. Fu un referendum regolare? (Seconda parte). - 2 giugno ’46. L’eredità di Casa Savoia (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’affermazione del Cristianesimo - Terza parte

Nel Trecento un cambiamento climatico e una grave crisi economica (con tanto di crac bancari) si sommarono all’arrivo di una pandemia di peste. Quali furono gli esiti sulla società? Nel podcast, Marina Montesano, docente di Storia medievale presso l’Università di Messina, spiega il rapporto tra il cristianesimo e la Crisi del Trecento.Il Cristianesimo è una religione monoteista a carattere universalistico, rivelata al tempo dell’imperatore romano Tiberio da Gesù Cristo e fondata sulla pace, la fratellanza fra gli uomini, la possibilità offerta a tutti di purificarsi e redimersi nella vita terrena, in vista del perpetuarsi di questa in una futura beatitudine celeste. Originata dal giudaismo nel I secolo, fondata sulla rivelazione contenuta nei Vangeli, di Gesù di Nazareth, inteso come figlio del Dio d’Israele e quindi Dio egli stesso, incarnato, morto e risorto per la salvezza dell’umanità, ovvero il Messia promesso, il Cristo. Da piccolo culto orientale monoteista, predicante l’amore per il prossimo e il distacco dai beni terreni, il Cristianesimo divenne in meno di quattro secoli, precisamente con l’Editto di Tessalonica, emanato da Teodosio il 27 febbraio del 380, religione di Stato, riuscendo, con la sua diffusione, ad essere protagonista, spesso imponendosi con la forza, della futura costruzione della geografia europea e a superare le diverse e numerose crisi che troverà sulla sua strada.Marina Montesano, Professoressa ordinaria di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Messina e autrice di diverse importanti opere sul periodo, ripercorre, in questo podcast, con grande maestria, le tappe fondamentali della cristianizzazione in Europa e in Italia, ponendo l’attenzione su come l’affermazione della Chiesa, in quanto istituzione, raramente abbia coinciso con la vera evangelizzazione della società del tempo. - L’avvento del Cristianesimo nel periodo alto medievale (Prima parte). - La svolta di Teodosio: il Cristianesimo come religione di Stato (Seconda parte). - Il Cristianesimo e la cisi del ‘300 (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’affermazione del Cristianesimo - Seconda parte

Quello dell’Anno Mille è un mito storiografico: nessuno attendeva l’apocalisse e nessuno pensava che dopo la fatidica data il mondo sarebbe cambiato. È vero però che nell’XI secolo si assistette a una svolta. Che cosa cambiò? Nel podcast, Marina Montesano, docente di Storia medievale presso l’Università di Messina, spiega come il cristianesimo diventò religione di Stato.Il Cristianesimo è una religione monoteista a carattere universalistico, rivelata al tempo dell’imperatore romano Tiberio da Gesù Cristo e fondata sulla pace, la fratellanza fra gli uomini, la possibilità offerta a tutti di purificarsi e redimersi nella vita terrena, in vista del perpetuarsi di questa in una futura beatitudine celeste. Originata dal giudaismo nel I secolo, fondata sulla rivelazione contenuta nei Vangeli, di Gesù di Nazareth, inteso come figlio del Dio d’Israele e quindi Dio egli stesso, incarnato, morto e risorto per la salvezza dell’umanità, ovvero il Messia promesso, il Cristo. Da piccolo culto orientale monoteista, predicante l’amore per il prossimo e il distacco dai beni terreni, il Cristianesimo divenne in meno di quattro secoli, precisamente con l’Editto di Tessalonica, emanato da Teodosio il 27 febbraio del 380, religione di Stato, riuscendo, con la sua diffusione, ad essere protagonista, spesso imponendosi con la forza, della futura costruzione della geografia europea e a superare le diverse e numerose crisi che troverà sulla sua strada.Marina Montesano, docente di Storia Medievale presso l’Università di Messina e autrice di diverse importanti opere sul periodo, ripercorre, in questo podcast, con grande maestria, le tappe fondamentali della cristianizzazione in Europa e in Italia, ponendo l’attenzione su come l’affermazione della Chiesa, in quanto istituzione, raramente abbia coinciso con la vera evangelizzazione della società del tempo. - L’avvento del Cristianesimo nel periodo alto medievale (Prima parte). - La svolta di Teodosio: il Cristianesimo come religione di Stato (Seconda parte). - Il Cristianesimo e la cisi del ‘300 (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’affermazione del Cristianesimo - Prima parte

Come (e dove si è diffuso) il cristianesimo? In che modo si è affermato? Al Concilio di Nicea del 325, fortemente voluto dall'imperatore Costantino, si gettarono le basi del dogma cristiano come oggi lo conosciamo. Ma non fu per niente facile. Nel podcast, Marina Montesano, docente ordinaria di Storia medievale presso l’Università di Messina, spiega la diffusione del cristianesimo nell'Alto Medioevo.Il cristianesimo è una religione monoteista a carattere universalistico, rivelata al tempo dell’imperatore romano Tiberio da Gesù e fondata sulla pace, la fratellanza fra gli uomini, la possibilità offerta a tutti di purificarsi e redimersi nella vita terrena, in vista del perpetuarsi di questa in una futura beatitudine celeste. Originata dal giudaismo nel I secolo, fondata sulla rivelazione contenuta nei Vangeli, di Gesù di Nazareth, inteso come figlio del Dio d’Israele e quindi Dio egli stesso, incarnato, morto e risorto per la salvezza dell’umanità, ovvero il Messia promesso, il Cristo. Da piccolo culto orientale monoteista, predicante l’amore per il prossimo e il distacco dai beni terreni, il Cristianesimo divenne in meno di quattro secoli, precisamente con l’Editto di Tessalonica, emanato da Teodosio il 27 febbraio del 380, religione di Stato, riuscendo, con la sua diffusione, ad essere protagonista, spesso imponendosi con la forza, della futura costruzione della geografia europea e a superare le diverse e numerose crisi che troverà sulla sua strada.Marina Montesano, docente ordinaria di Storia medievale presso l’Università degli Studi di Messina e autrice di diverse importanti opere sul periodo, ripercorre, in questo podcast, con grande maestria, le tappe fondamentali della cristianizzazione in Europa e in Italia, ponendo l’attenzione su come l’affermazione della Chiesa, in quanto istituzione, raramente abbia coinciso con la vera evangelizzazione della società del tempo. - L’avvento del Cristianesimo nel periodo alto medievale (Prima parte). - La svolta di Teodosio: il Cristianesimo come religione di Stato (Seconda parte). - Il Cristianesimo e la cisi del ‘300 (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’impero romano tra conquista e inclusione. Di Silvia Giorcelli Bersani - Seconda parte

La costruzione dell’egemonia di Roma. L’inclusione dei popoli vinti, la cooptazione delle élite locali e l’estensione della cittadinanza romana. Le città come incarnazione dei valori romani. Le identità antiche e le identità contemporanee. L’uso politico delle culture antiche. Sono queste le tematiche della conversazione con Silvia Giorcelli Bersani, docente di Storia romana ed Epigrafia latina presso l'Università di Torino. Studiosa dei processi di romanizzazione nell'età dell'imperialismo e delle strutture politiche e sociali delle comunità in area alpina e cisalpina, si interessa inoltre di eredità culturale del passato tra XVI e XX secolo, con particolare attenzione alla storiografia e alle antichità sabaude. Da alcuni anni indirizza le sue ricerche anche alla storia delle donne in età romana. Tra le sue ultima pubblicazioni, L'impero in quota (2019). Ha presieduto il Comitato Unico di Garanzia dell'Ateneo torinese. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaA cura dello storico Leo Goretti. Montaggio di Silvio Farina------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’impero romano tra conquista e inclusione. Di Silvia Giorcelli Bersani - Prima parte

La costruzione dell’egemonia di Roma. L’inclusione dei popoli vinti, la cooptazione delle élite locali e l’estensione della cittadinanza romana. Le città come incarnazione dei valori romani. Le identità antiche e le identità contemporanee. L’uso politico delle culture antiche. Sono queste le tematiche della conversazione con Silvia Giorcelli Bersani, docente di Storia romana ed Epigrafia latina presso l'Università di Torino. Studiosa dei processi di romanizzazione nell'età dell'imperialismo e delle strutture politiche e sociali delle comunità in area alpina e cisalpina, si interessa inoltre di eredità culturale del passato tra XVI e XX secolo, con particolare attenzione alla storiografia e alle antichità sabaude. Da alcuni anni indirizza le sue ricerche anche alla storia delle donne in età romana. Tra le sue ultima pubblicazioni, L'impero in quota (2019). Ha presieduto il Comitato Unico di Garanzia dell'Ateneo torinese. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaA cura dello storico Leo Goretti. Montaggio di Silvio Farina------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Northcott, il serial killer del pollaio

Gordon Stewart Northcott (Saskatchewan, 9 novembre 1906 – Carcere di San Quintino, 2 ottobre 1930) fu un serial killer canadese autore di una serie di sparizioni e omicidi di bambini verificatisi a Los Angeles e a Riverside County, California, dal 1926 al 1928. Il caso ricevette attenzione nazionale e mise in evidenza la corruzione del Dipartimento di Polizia di Los Angeles. Il caso Northcott è legato a quello di un bambino di nome Walter Collins, all’epoca di 9 anni, scomparso il 10 marzo 1928 dalla sua casa di Los Angeles.Francesco Semprini (Corrispondente da New York per il quotidiano La Stampa) racconta per Storiainpodcast la vicenda.https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
26/5/20210 minutos, 0 segundos
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L’Islam nel Medioevo - Terza parte

L’Islam è una religione monoteista abramitica manifestatasi per la prima volta nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo dell’era cristiana ad opera di Maometto, considerato dai musulmani l’ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti» (Khātam al-Nabiyyīn), inviato da Allah al mondo per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo e il primo profeta.In questo ciclo di podcast, Franco Cardini, storico e saggista italiano, massimo esperto nei rapporti tra la Cristianità medievale e l’Islam, Professore emerito di Storia medievale presso l’Istituto di Scienze Umane e Sociali / SNS, racconta, con sapienza, della nascita dell’Islam, della sua diffusione da Oriente ad Occidente, dei suoi califfati; di come questo fu fenomeno religioso, di conquista militare, commerciale, e non limitatamente ragione di scontro ideologico.Con l’Islam, infatti, l’Europa medievale ha sempre commerciato, intessuto relazioni diplomatiche e trattati di amicizia, avuto tolleranza e intensi scambi culturali, aldilà delle note crociate, delle guerre sante, campagne militari che come tutte le guerre erano mosse da motivi economici.Nell’ultima parte, citando l’opera forse più significativa dello studioso belga Henri Pirenne “Maometto e Carlo Magno”, Franco Cardini spiega i perché di come Carlo Magno, senza l’esperienza di Maometto che ha creato un nuovo equilibrio nel Mediterraneo, non avrebbe potuto concepire la sua realtà imperiale. - La nascita dell’Islam, la sua diffusione e i principali califfati (Prima parte). - Le Crociate e il reale rapporto dell’Islam con l’Europa del tempo (Seconda parte). - Maometto e Carlo Magno (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
24/5/20210 minutos, 0 segundos
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L’Islam nel Medioevo - Seconda parte

L’Islam è una religione monoteista abramitica manifestatasi per la prima volta nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo dell’era cristiana ad opera di Maometto, considerato dai musulmani l’ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti» (Khātam al-Nabiyyīn), inviato da Allah al mondo per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo e il primo profeta.In questo ciclo di podcast, Franco Cardini, storico e saggista italiano, massimo esperto nei rapporti tra la Cristianità medievale e l’Islam, Professore emerito di Storia medievale presso l’Istituto di Scienze Umane e Sociali / SNS, racconta, con sapienza, della nascita dell’Islam, della sua diffusione da Oriente ad Occidente, dei suoi califfati; di come questo fu fenomeno religioso, di conquista militare, commerciale, e non limitatamente ragione di scontro ideologico.Con l’Islam, infatti, l’Europa medievale ha sempre commerciato, intessuto relazioni diplomatiche e trattati di amicizia, avuto tolleranza e intensi scambi culturali, aldilà delle note crociate, delle guerre sante, campagne militari che come tutte le guerre erano mosse da motivi economici.Nell’ultima parte, citando l’opera forse più significativa dello studioso belga Henri Pirenne “Maometto e Carlo Magno”, Franco Cardini spiega i perché di come Carlo Magno, senza l’esperienza di Maometto che ha creato un nuovo equilibrio nel Mediterraneo, non avrebbe potuto concepire la sua realtà imperiale. - La nascita dell’Islam, la sua diffusione e i principali califfati (Prima parte). - Le Crociate e il reale rapporto dell’Islam con l’Europa del tempo (Seconda parte). - Maometto e Carlo Magno (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Islam nel Medioevo - Prima parte

L’Islam è una religione monoteista abramitica manifestatasi per la prima volta nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo dell’era cristiana ad opera di Maometto, considerato dai musulmani l’ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti» (Khātam al-Nabiyyīn), inviato da Allah al mondo per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo e il primo profeta.In questo ciclo di podcast, Franco Cardini, storico e saggista italiano, massimo esperto nei rapporti tra la Cristianità medievale e l’Islam, Professore emerito di Storia medievale presso l’Istituto di Scienze Umane e Sociali / SNS, racconta, con sapienza, della nascita dell’Islam, della sua diffusione da Oriente ad Occidente, dei suoi califfati; di come questo fu fenomeno religioso, di conquista militare, commerciale, e non limitatamente ragione di scontro ideologico.Con l’Islam, infatti, l’Europa medievale ha sempre commerciato, intessuto relazioni diplomatiche e trattati di amicizia, avuto tolleranza e intensi scambi culturali, aldilà delle note crociate, delle guerre sante, campagne militari che come tutte le guerre erano mosse da motivi economici.Nell’ultima parte, citando l’opera forse più significativa dello studioso belga Henri Pirenne “Maometto e Carlo Magno”, Franco Cardini spiega i perché di come Carlo Magno, senza l’esperienza di Maometto che ha creato un nuovo equilibrio nel Mediterraneo, non avrebbe potuto concepire la sua realtà imperiale. - La nascita dell’Islam, la sua diffusione e i principali califfati (Prima parte). - Le Crociate e il reale rapporto dell’Islam con l’Europa del tempo (Seconda parte). - Maometto e Carlo Magno (Terza parte).https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
24/5/20210 minutos, 0 segundos
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Parla Sandro Mazzola

Alessandro Mazzola, detto Sandro (Torino, 8 novembre 1942) è stato uno dei migliori calciatori italiani di sempre. Di ruolo centrocampista e attaccante, è stato campione d’Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970 con la nazionale italiana. Figlio di Valentino, il campione del Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga, ha legato il proprio nome a quello dell’Inter, con la quale ha giocato dal 1960 al 1977 collezionando in totale 565 presenze e 158 reti. Con la maglia nerazzurra ha vinto quattro campionati nazionali, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Dell’Inter è stato anche capitano per sette stagioni (dal 1970 al 1977) succedendo a Mario Corso. Terminata la carriera agonistica, ha ricoperto diversi ruoli dirigenziali. Ha indossato la maglia azzurra in tre edizioni del Campionato del mondo (Inghilterra 1966, Messico 1970 e Germania Ovest 1974).Storiainpodcast lo ha intervistato.https://storiainpodcast.focus.it - Canale I miti del calcioA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Isfahan. Meraviglia di Persia

Isfahan è il capolavoro dell’Iran, una delle città più belle del mondo islamico. I raffinati mosaici di piastrelle azzurre, il suo vasto bazar, i magnifici ponti sul fiume, la meravigliosa Imam Square, sono i luoghi indimenticabili di questo gioiello dell’antica Persia. La grandiosità di Isfahan è tale che è difficile non condividere la celebre rima del XVI secolo “Isfahan nesf-e jahan”, “Isfahan è la metà del mondo”. Robert Byron classificò Isfahan “tra quei rari luoghi, come Atene o Roma, in cui l’umanità trova comune sollievo”. Ad ispirarlo la maestosità della piazza un tempo chiamata ‘Naqsh-e Jahan’, che significa ‘Modello del mondo’, un mondo ideale vicino alla visione dello scià Abbas il Grande. L’attuale Imam Square, con i suoi 512 m di lunghezza e 163 di larghezza, fu concepita per ospitare i più raffinati gioielli architettonici dell’impeo safavide: la magnifica moschea dell’Imam, la suprema eleganza della Moschea dello Sceicco Lotfollah e il lusso smisurato del Palazzo Ali Qapu e della Porta di Qeysarieh. Oggi Isfahan fa parte dei siti Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.Davood Abbasi, fondatore del tour operator “Persia Viaggi”, racconta per gli ascoltatori di Storiainpodcast questa città fantastica. Già docente universitario d’Ingegneria aerospaziale, dopo aver conseguito il PhD all’universita’ Amir Kabir di Tehran, Abbasi lascia il mondo accademico per dedicarsi alla sua passione principale, la cultura. Nel 2014 esce il suo primo libro “Fiabe persiane”, tra i pochi stampati e diffusi in italiano in Iran. Dal 2013 diventa guida turistica e nel 2017 crea “Persia Viaggi” per offrire tour culturali studiati apposta per il pubblico italiano. Attualmente lavora alla realizzazione di una guida turistica per il suo paese, “Iran Insider” (Morellini Editore).https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Diocleziano e la caduta dell’Impero romano - Seconda parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaNulla vi è più difficile del governare bene.Gaio Aurelio Valerio Diocleziano, nato Diocle (Salona, 22 dicembre 244 – Spalato, 313), governò dal 20 novembre 284 al 1º maggio 305 col nome imperiale di Cesare Gaio Aurelio Valerio Diocleziano Augusto Iovio. Con il suo avvento ebbe fine il periodo noto come “crisi del terzo secolo”, caratterizzato da una forte instabilità protrattasi per quasi un cinquantennio e che vide succedersi un elevato numero di imperatori la cui ascesa e permanenza al potere dipese esclusivamente dalla volontà dell’esercito. Mise in atto una serie di profonde riforme politiche e amministrative, tra cui quella della tetrarchia, dividendo la gestione amministrativa tra due imperatori, detti Augusti, che governavano l’Oriente e l’Occidente dell’Impero, alle dipendenze dei quali vi erano due imperatori in sottordine, i Cesari, candidati alla loro successione. Subito dopo la propria abdicazione Diocleziano dovette assistere impotente al crollo del sistema tetrarchico. Lo spostamento della capitale a Costantinopoli e la perdita dell’unità dell’Impero avrebbero portato alla definitiva disgregazione dell’Impero Romano d’Occidente.Il ciclo di podcast è curato da Iole Fargnoli, professore ordinario di Diritto Romano e Diritti dell’Antichità all’Università degli Studi di Milano La Statale. - I protagonisti della Roma Imperiale. Successi e fallimenti militari e politici (Prima parte). - Diocleziano, il Dominato e la fine dell’Impero Romano d’Occidente (Seconda parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Diocleziano e la caduta dell’Impero romano - Prima parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaNulla vi è più difficile del governare bene.Gaio Aurelio Valerio Diocleziano, nato Diocle (Salona, 22 dicembre 244 – Spalato, 313), governò dal 20 novembre 284 al 1º maggio 305 col nome imperiale di Cesare Gaio Aurelio Valerio Diocleziano Augusto Iovio. Con il suo avvento ebbe fine il periodo noto come “crisi del terzo secolo”, caratterizzato da una forte instabilità protrattasi per quasi un cinquantennio e che vide succedersi un elevato numero di imperatori la cui ascesa e permanenza al potere dipese esclusivamente dalla volontà dell’esercito. Mise in atto una serie di profonde riforme politiche e amministrative, tra cui quella della tetrarchia, dividendo la gestione amministrativa tra due imperatori, detti Augusti, che governavano l’Oriente e l’Occidente dell’Impero, alle dipendenze dei quali vi erano due imperatori in sottordine, i Cesari, candidati alla loro successione. Subito dopo la propria abdicazione Diocleziano dovette assistere impotente al crollo del sistema tetrarchico. Lo spostamento della capitale a Costantinopoli e la perdita dell’unità dell’Impero avrebbero portato alla definitiva disgregazione dell’Impero Romano d’Occidente.Il ciclo di podcast è curato da Iole Fargnoli, professore ordinario di Diritto Romano e Diritti dell’Antichità all’Università degli Studi di Milano La Statale. - I protagonisti della Roma Imperiale. Successi e fallimenti militari e politici (Prima parte). - Diocleziano, il Dominato e la fine dell’Impero Romano d’Occidente (Seconda parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Vita e morte delle dinastie medievali. Di Robert Bartlett

https://storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un Re Le famiglie reali nell’Europa medievale. La ricerca di una sposa e le alleanze matrimoniali. L’attesa di un erede e la competizione padri-figli. La morte dei re. Il ruolo delle donne: madri, reggenti, regine. L’affermazione della legge salica. I fattori chiave nel successo e insuccesso delle dinastie medievali: fortuna biologica, gestione dei conflitti intrafamiliari, competizione con altre dinastie.Sono queste le tematiche della conversazione con Robert Bartlett, CBE, FBA, è professore emerito presso la Università di St Andrews. In precedenza ha insegnato alle università di Edimburgo e Chicago. Le sue pubblicazioni includono The Making of Europe: Conquest, Colonization and Cultural Change 950-1350 (1993), che ha vinto il Wolfson Literary Prize for History nel 1994, Why Can the Dead Do Such Great Things? (2015) e Blood Royal: Dynastic Politics in Medieval Europe (2020). Ha scritto e presentato numerose serie di documentari della BBC tra cui ‘Inside the Medieval Mind’ (2008), ‘The Normans’ (2010), e ‘The Plantagenets’ (2014).A cura dello storico Leo Goretti.Voice Over: Mario Cagol. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Conflitto israelo-palestinese. Opinioni a confronto - Seconda parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaCosa ci ha insegnato la Storia che può aiutarci a comprendere il presente? Storiainpodcast affronta i grandi dossier dell’attualità guardando al passato e mettendo a confronto opinioni diverse di autorevoli esperti.Si comincia dal conflitto israelo-palestinese, drammaticamente ritornato alle cronache per quanto sta avvenendo in questi giorni in Israele e nella Striscia di Gaza. Tra israeliani e palestinesi tornano a soffiare venti di guerra.Storiainpodcast ne ha parlato con Ugo Tramballi (Editorialista del Sole 24Ore) e con il prof. Claudio Vercelli (Storico contemporaneista. Docente a contratto all’Università Cattolica di Milano).Conduce Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Conflitto israelo-palestinese. Opinioni a confronto - Prima parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaCosa ci ha insegnato la Storia che può aiutarci a comprendere il presente? Storiainpodcast affronta i grandi dossier dell’attualità guardando al passato e mettendo a confronto opinioni diverse di autorevoli esperti.Si comincia dal conflitto israelo-palestinese, drammaticamente ritornato alle cronache per quanto sta avvenendo in questi giorni in Israele e nella Striscia di Gaza. Tra israeliani e palestinesi tornano a soffiare venti di guerra.Storiainpodcast ne ha parlato con Ugo Tramballi (Editorialista del Sole 24Ore) e con il prof. Claudio Vercelli (Storico contemporaneista. Docente a contratto all’Università Cattolica di Milano).Conduce Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Augusto e l’Alto Impero - Seconda parte

Quali sono i cambiamenti politici che vive l’Impero romano con il principato di Augusto? Si assiste alla diffusione del cristianesimo e alla nascita di una civiltà cristiana. Nasce inoltre un’amministrazione imperiale con funzionari anche appartenenti al ceto equestre che si affiancano a esponenti dell’aristocrazia. Ma non solo: Augusto, per favorire la romanizzazione, fonda nuove colonie. Sono solo alcuni dei mutamenti che avvengono in questo periodo: Iole Fargnoli, professore ordinario di Diritto romano e Diritti dell’antichità alla Statale di Milano, spiega questo periodo di profonde trasformazioni per Roma. Dal mecenatismo di Augusto alla costruzione di importanti opere pubbliche nella capitale dell’impero, passando per l’istituzione di giochi circensi (corse coi carri e con le bighe) e di spettacoli gladiatori che tanto appassionano i cittadini e con i quali l’imperatore cerca di ottenere il loro favore.Su https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaIl ciclo di podcast curato da Iole Fargnoli affronta il passaggio dall’Età repubblicana a quella imperiale: come cambiarono le abitudini e i modi dell’antica Roma. - Dall’età repubblicana all’età imperiale. La figura di Augusto (Prima parte). - I cambiamenti politici e sociali nella Roma imperiale. Panem et circenses, la Roma imperiale a tavola e l’importanza del Diritto Romano (Seconda parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Augusto e l’Alto Impero - Prima parte

Che cosa accade dopo la morte di Cesare? Tramonta la Roma repubblicana e scoppia la guerra civile. Nel 31 a.C. Ottaviano sconfigge Marco Antonio ad Azio (sulle coste occidentali della Grecia) e diventa l’uomo più potente di Roma. Iole Fargnoli, professore ordinario di Diritto romano e Diritti dell’antichità alla Statale di Milano, racconta l’ascesa di Ottaviano, uno dei più grandi politici di sempre, modello di equilibrio e intelligenza.Gaio Giulio Cesare Augusto, meglio conosciuto come Ottaviano o Augusto, è stato il primo imperatore romano dal 27 a.C. al 14 d.C. Nel 27 a.C. egli rimise le cariche nelle mani del Senato e in cambio ebbe un imperio proconsolare che lo rese capo dell’esercito. Il Senato romano gli conferì il 16 gennaio 27 a.C. il titolo più autorevole fra i politici di Roma, Augustus, e il suo nome ufficiale da quel momento divenne Imperator Caesar Divi filius Augustus.Augusto è stato uno dei personaggi più importanti della Storia. Ha fondato l’Impero romano che ha dominato su tutti i Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, estendendosi con il tempo a nord fino alla Germania e alla Gran Bretagna e ad est fino alle rive del Mar Caspio. Un impero che ha lasciato un’impronta culturale profonda i cui segni più evidenti sono ancora vivi in molti Stati del mondo, nella lingua, nel diritto e nelle opere di ingegneria civile.Il ciclo di podcast curato da Iole Fargnoli, professore ordinario di Diritto Romano e Diritti dell’Antichità all’Università degli Studi di Milano La Statale, affronta il passaggio dall’Età repubblicana a quella imperiale: come cambiarono le abitudini e i modi dell’antica Roma.Su https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia - Dall’età repubblicana all’età imperiale. La figura di Augusto (Prima parte). - I cambiamenti politici e sociali nella Roma imperiale. Panem et circenses, la Roma imperiale a tavola e l’importanza del Diritto Romano (Seconda parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Priebke. Il criminale di guerra

https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiErich Priebke (Hennigsdorf, 29 luglio 1913 – Roma, 11 ottobre 2013 è stato un militare tedesco, agente della Gestapo e capitano delle SS durante la seconda guerra mondiale. Venticinque anni fa, il responsabile dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, fu processato in Italia. L’8 maggio del 1996, all’interno del Tribunale Militare di Viale delle Milizie a Roma, ebbe inizio il processo. Il 7 marzo 1998, la Corte d’Appello militare accolse le richieste del PM e, dopo otto ore di camera di consiglio, riformando la sentenza di primo grado, sentenziò la condanna all’ergastolo per Priebke.Lo storico Alessandro Portelli, già professore ordinario di letteratura angloamericana alla Sapienza Università di Roma, racconta per Storiainpodcast il criminale di guerra nazista.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il Risorgimento delle donne. Di Simonetta Soldani - Seconda parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaQuando le donne iniziarono a sentirsi italiane. L’educazione delle patriote: le donne come maestre. Il ruolo e i diritti delle donne nell’Italia unita. La memoria delle donne del Risorgimento e la sua evoluzione nel tempo.Sono queste le tematiche della conversazione con Simonetta Soldani, già docente di Storia del Risorgimento e Storia contemporanea alle Università di Siena e di Firenze, fondatrice e a lungo condirettrice di Passato e presente, rivista di storia contemporanea.A cura di Leo Goretti. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il Risorgimento delle donne. Di Simonetta Soldani - Prima parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaQuando le donne iniziarono a sentirsi italiane. L’educazione delle patriote: le donne come maestre. Il ruolo e i diritti delle donne nell’Italia unita. La memoria delle donne del Risorgimento e la sua evoluzione nel tempo.Sono queste le tematiche della conversazione con Simonetta Soldani, già docente di Storia del Risorgimento e Storia contemporanea alle Università di Siena e di Firenze, fondatrice e a lungo condirettrice di Passato e presente, rivista di storia contemporanea.A cura di Leo Goretti. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Napoleone e l'archivio storico di Portoferraio

https://storiainpodcast.focus.it/napoleone-imperatore-dellisola-delba/- Canale C’era una volta un ReGloria Peria, Direttore scientifico della Gestione Associata Archivi storici dei Comuni elbani, illustra per Storiainpodcast documenti e cimeli napoleonici dell’Archivio Storico comunale di Portoferraio.Contenuto extra di "Napoleone Imperatore dell’Isola d’Elba"A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Le dimore di Napoleone all'Elba

https://storiainpodcast.focus.it/napoleone-imperatore-dellisola-delba/- Canale C’era una volta un ReRoberta Martinelli, Direttore dal 1998 al 2013 del Museo Nazionale delle Residenze napoleoniche dell’Isola d’Elba, racconta per Storiainpodcast la Palazzina dei Mulini e Villa San Martino.Contenuto extra di "Napoleone Imperatore dell’Isola d’Elba"A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Napoleone Imperatore dell’Isola d’Elba - Terza parte

https://storiainpodcast.focus.it/napoleone-imperatore-dellisola-delba/- Canale C’era una volta un ReIl racconto del periodo meno documentato della vita di Napoleone BonaparteRacconto in 3 puntate, contenuti extra, immagini.Con Con Luigi Mascilli Migliorini, Ernesto Ferrero, Giuseppe Battaglini, Cyrille Rogeau, Roberta Martinelli e Gloria Peria.Di Francesco De Leo.Fra tutti i luoghi in cui ha soggiornato Napoleone Imperatore, l’Isola d’Elba è quello dove si è trattenuto più a lungo. “Un soggiorno così, per un personaggio tanto importante, avrebbe dovuto essere soggetto di maggiori attenzioni da parte degli storici moderni”, dice Robert Cristophe nel suo “Napoleone. Imperatore dell’Isola d’Elba”. Ma su circa 180000 opere che da più di 200 anni raccontano la sua vita e le sue gesta esistono pochissimi libri scritti da ricercatori e dedicati esclusivamente al Regno dell’Isola d’Elba. Napoleone Bonaparte – politico e generale – fondatore del Primo Impero francese e protagonista della prima fase della storia contemporanea europea conosciuta come età napoleonica, per 9 mesi e 23 giorni dovette accontentarsi di un campo di manovra di 8000 ettari, approssimativamente la superficie di Parigi. Per 299 giorni egli galoppò in questa arena di dimensioni così limitate.In occasione del bicentenario dalla morte di Napoleone Bonaparte, attraverso la voci di alcuni dei più autorevoli storici che si sono occupati di questo grande protagonista della Storia, Storiainpodcast torna sul periodo meno documentato della vicenda dell’Imperatore dei Francesi.Extra: Le dimore elbane dell'ImperatoreRoberta Martinelli, Direttore dal 1998 al 2013 del Museo Nazionale delle Residenze napoleoniche dell’Isola d’Elba, racconta per Storiainpodcast la Palazzina dei Mulini e Villa San Martino.Extra: Napoleone e l'archivio storico di PortoferraioGloria Peria, Direttore scientifico della Gestione Associata Archivi storici dei Comuni elbani, illustra per Storiainpodcast documenti e cimeli napoleonici dell’Archivio Storico comunale di Portoferraio.Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Napoleone Imperatore dell’Isola d’Elba - Seconda parte

https://storiainpodcast.focus.it/napoleone-imperatore-dellisola-delba/- Canale C’era una volta un ReIl racconto del periodo meno documentato della vita di Napoleone BonaparteRacconto in 3 puntate, contenuti extra, immagini.Con Con Luigi Mascilli Migliorini, Ernesto Ferrero, Giuseppe Battaglini, Cyrille Rogeau, Roberta Martinelli e Gloria Peria.Di Francesco De Leo.Fra tutti i luoghi in cui ha soggiornato Napoleone Imperatore, l’Isola d’Elba è quello dove si è trattenuto più a lungo. “Un soggiorno così, per un personaggio tanto importante, avrebbe dovuto essere soggetto di maggiori attenzioni da parte degli storici moderni”, dice Robert Cristophe nel suo “Napoleone. Imperatore dell’Isola d’Elba”. Ma su circa 180000 opere che da più di 200 anni raccontano la sua vita e le sue gesta esistono pochissimi libri scritti da ricercatori e dedicati esclusivamente al Regno dell’Isola d’Elba. Napoleone Bonaparte – politico e generale – fondatore del Primo Impero francese e protagonista della prima fase della storia contemporanea europea conosciuta come età napoleonica, per 9 mesi e 23 giorni dovette accontentarsi di un campo di manovra di 8000 ettari, approssimativamente la superficie di Parigi. Per 299 giorni egli galoppò in questa arena di dimensioni così limitate.In occasione del bicentenario dalla morte di Napoleone Bonaparte, attraverso la voci di alcuni dei più autorevoli storici che si sono occupati di questo grande protagonista della Storia, Storiainpodcast torna sul periodo meno documentato della vicenda dell’Imperatore dei Francesi.Extra: Le dimore elbane dell'ImperatoreRoberta Martinelli, Direttore dal 1998 al 2013 del Museo Nazionale delle Residenze napoleoniche dell’Isola d’Elba, racconta per Storiainpodcast la Palazzina dei Mulini e Villa San Martino.Extra: Napoleone e l'archivio storico di PortoferraioGloria Peria, Direttore scientifico della Gestione Associata Archivi storici dei Comuni elbani, illustra per Storiainpodcast documenti e cimeli napoleonici dell’Archivio Storico comunale di Portoferraio.Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Napoleone Imperatore dell’Isola d’Elba - Prima parte

https://storiainpodcast.focus.it/napoleone-imperatore-dellisola-delba/- Canale C’era una volta un ReIl racconto del periodo meno documentato della vita di Napoleone BonaparteRacconto in 3 puntate, contenuti extra, immagini.Con Con Luigi Mascilli Migliorini, Ernesto Ferrero, Giuseppe Battaglini, Cyrille Rogeau, Roberta Martinelli e Gloria Peria.Di Francesco De Leo.Fra tutti i luoghi in cui ha soggiornato Napoleone Imperatore, l’Isola d’Elba è quello dove si è trattenuto più a lungo. “Un soggiorno così, per un personaggio tanto importante, avrebbe dovuto essere soggetto di maggiori attenzioni da parte degli storici moderni”, dice Robert Cristophe nel suo “Napoleone. Imperatore dell’Isola d’Elba”. Ma su circa 180000 opere che da più di 200 anni raccontano la sua vita e le sue gesta esistono pochissimi libri scritti da ricercatori e dedicati esclusivamente al Regno dell’Isola d’Elba. Napoleone Bonaparte – politico e generale – fondatore del Primo Impero francese e protagonista della prima fase della storia contemporanea europea conosciuta come età napoleonica, per 9 mesi e 23 giorni dovette accontentarsi di un campo di manovra di 8000 ettari, approssimativamente la superficie di Parigi. Per 299 giorni egli galoppò in questa arena di dimensioni così limitate.In occasione del bicentenario dalla morte di Napoleone Bonaparte, attraverso la voci di alcuni dei più autorevoli storici che si sono occupati di questo grande protagonista della Storia, Storiainpodcast torna sul periodo meno documentato della vicenda dell’Imperatore dei Francesi.Extra: Le dimore elbane dell'ImperatoreRoberta Martinelli, Direttore dal 1998 al 2013 del Museo Nazionale delle Residenze napoleoniche dell’Isola d’Elba, racconta per Storiainpodcast la Palazzina dei Mulini e Villa San Martino.Extra: Napoleone e l'archivio storico di PortoferraioGloria Peria, Direttore scientifico della Gestione Associata Archivi storici dei Comuni elbani, illustra per Storiainpodcast documenti e cimeli napoleonici dell’Archivio Storico comunale di Portoferraio.Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Cesare e le guerre civili

https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaGaio Giulio Cesare (Roma, 13 luglio 101 a.C. o 12 luglio 100 a.C. – Roma, 15 marzo 44 a.C.) è stato un militare, politico, console, dittatore, pontefice massimo, oratore e scrittore romano, considerato uno dei personaggi più importanti e influenti della storia.Nel podcast, Luciano Canfora, uno dei massimi studiosi dell’antichità, traccia di lui un profilo originale, ricostruendone la vita privata, gli intrighi, le strategie e la visione in qualche modo “progressista” del potere. Lo storico sottolinea anche altri lati del dictator romano che avviò la transizione dalla Repubblica all’impero: «Cesare è stato un grande intellettuale», spiega Canfora. «Si potrebbe dire che la migliore prosa latina giunta fino a noi sia quella dei suoi Commentari (Commentarii de bello Gallico): è il latino più impeccabile, lineare, elegante. La sua cultura letteraria era immensa».Luciano Canfora è professore emerito di filologia greca e latina presso l’Università di Bari. E’ autore prolifico di filologia, storia e politica dall’età antica all’età contemporanea. Molti dei suoi saggi sono stati tradotti in tanti paesi del mondo.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La rivoluzione che non c’era. Di Giovanni Bianconi

https://storiainpodcast.focus.it- Canale Guerre e conflittiGli anni di piombo identificano in Italia un periodo storico compreso tra la fine degli anni sessanta e gli inizi degli anni ottanta del XX secolo, in cui si verificò un’estremizzazione della dialettica politica che produsse violenze di piazza, lotta armata e terrorismo.In questo podcast, il giornalista del Corriere della Sera, Giovanni Bianconi, ritorna sul terrorismo rosso, un tipo di eversione armata d’ispirazione comunista che portò migliaia di ragazzi a sparare e uccidere infatuati dalla folle idea di provocare un sollevamento delle masse oppresse.Giovanni Bianconi ha scritto numerosi libri sul tema. Tra questi ricordiamo “Mi dichiaro prigioniero politico. Storie delle Brigate Rosse” per Einaudi, e l’ultimo “16 marzo 1978” per i tipi di Laterza.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Vi racconto l’Afghanistan. Di Alessandro Minuto Rizzo - Seconda parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflittiIn coincidenza del 20esimo anniversario dell’attacco alle torri gemelle, gli Stati Uniti d’America ritireranno le truppe dall’Afghanistan. Così ha annunciato il presidente Joe Biden, mettendo fine al ventennale conflitto militare, il più lungo nella storia degli Stati Uniti. Tutto cominciò il 7 ottobre 2001 con l’invasione del territorio controllato dai talebani da parte dei gruppi afghani loro ostili dell’Alleanza del Nord, con il supporto tattico, aereo e logistico di USA e NATO. Nella seconda fase, dopo la conquista di Kabul, le truppe occidentali, con statunitensi e britannici in testa, incrementarono la loro presenza anche a livello territoriale per sostenere il nuovo governo afghano nell’Operazione Enduring Freedom. L’Amministrazione Bush giustificò l’invasione dell’Afghanistan, nell’ambito della guerra al terrorismo, seguita agli attentati dell’11 settembre 2001, con lo scopo di distruggere al-Qāʿida e di catturare o uccidere Osama bin Laden, negando all’organizzazione terroristica la possibilità di circolare liberamente all’interno dell’Afghanistan.L’Ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo, Presidente della Nato Defense College Foundation, ha ricoperto dal 2001 al 2007, la carica di vicesegretario generale della Nato. In virtù di tale mandato ha conosciuto da vicino la difficile realtà dell’Afghanistan, presiedendo il Consiglio dell’Alleanza Atlantica in alcune missioni ufficiali nel paese. Il suo racconto per Storiainpodcast.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Vi racconto l’Afghanistan. Di Alessandro Minuto Rizzo - Prima parte

In coincidenza del 20esimo anniversario dell’attacco alle torri gemelle, gli Stati Uniti d’America ritireranno le truppe dall’Afghanistan. Così ha annunciato il presidente Joe Biden, mettendo fine al ventennale conflitto militare, il più lungo nella storia degli Stati Uniti. Tutto cominciò il 7 ottobre 2001 con l’invasione del territorio controllato dai talebani da parte dei gruppi afghani loro ostili dell’Alleanza del Nord, con il supporto tattico, aereo e logistico di USA e NATO. Nella seconda fase, dopo la conquista di Kabul, le truppe occidentali, con statunitensi e britannici in testa, incrementarono la loro presenza anche a livello territoriale per sostenere il nuovo governo afghano nell’Operazione Enduring Freedom. L’Amministrazione Bush giustificò l’invasione dell’Afghanistan, nell’ambito della guerra al terrorismo, seguita agli attentati dell’11 settembre 2001, con lo scopo di distruggere al-Qāʿida e di catturare o uccidere Osama bin Laden, negando all’organizzazione terroristica la possibilità di circolare liberamente all’interno dell’Afghanistan.L’Ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo, Presidente della Nato Defense College Foundation, ha ricoperto dal 2001 al 2007, la carica di vicesegretario generale della Nato. In virtù di tale mandato ha conosciuto da vicino la difficile realtà dell’Afghanistan, presiedendo il Consiglio dell’Alleanza Atlantica in alcune missioni ufficiali nel paese. Il suo racconto per Storiainpodcast.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflittiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Roma e l’età della Repubblica - Quinta parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaLa Repubblica romana (Res publica Populi Romani) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l’Urbe fu governata da un’oligarchia repubblicana. Essa nacque a seguito di contrasti interni che portarono alla fine della supremazia della componente etrusca sulla città e al parallelo decadere delle istituzioni monarchiche. La sua fine viene invece convenzionalmente fatta coincidere, circa mezzo millennio dopo, con la fine di un lungo periodo di guerre civili che segnò de facto (benché formalmente non avvenne in forma istituzionale) la fine della forma di governo repubblicana, a favore di quella del Principato. Ciclo di podcast curato da Lorenzo Gagliardi, professore associato di Diritto romano all’Università Statale di Milano. Insegna anche nelle Università Bocconi di Milano e Liuc di Castellanza. - La potenza di Roma: i fattori che la resero grande (Prima parte) - La Roma repubblicana (Seconda parte) - Il concetto di Romanitas (Terza parte) - I protagonisti della Roma repubblicana (Quarta parte) - L’epilogo della Res Publica Populi Romani (Quinta parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
26/4/20210 minutos
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Roma e l’età della Repubblica - Quarta parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaLa Repubblica romana (Res publica Populi Romani) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l’Urbe fu governata da un’oligarchia repubblicana. Essa nacque a seguito di contrasti interni che portarono alla fine della supremazia della componente etrusca sulla città e al parallelo decadere delle istituzioni monarchiche. La sua fine viene invece convenzionalmente fatta coincidere, circa mezzo millennio dopo, con la fine di un lungo periodo di guerre civili che segnò de facto (benché formalmente non avvenne in forma istituzionale) la fine della forma di governo repubblicana, a favore di quella del Principato. Ciclo di podcast curato da Lorenzo Gagliardi, professore associato di Diritto romano all’Università Statale di Milano. Insegna anche nelle Università Bocconi di Milano e Liuc di Castellanza. - La potenza di Roma: i fattori che la resero grande (Prima parte) - La Roma repubblicana (Seconda parte) - Il concetto di Romanitas (Terza parte) - I protagonisti della Roma repubblicana (Quarta parte) - L’epilogo della Res Publica Populi Romani (Quinta parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
26/4/20210 minutos
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Roma e l’età della Repubblica - Terza parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaLa Repubblica romana (Res publica Populi Romani) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l’Urbe fu governata da un’oligarchia repubblicana. Essa nacque a seguito di contrasti interni che portarono alla fine della supremazia della componente etrusca sulla città e al parallelo decadere delle istituzioni monarchiche. La sua fine viene invece convenzionalmente fatta coincidere, circa mezzo millennio dopo, con la fine di un lungo periodo di guerre civili che segnò de facto (benché formalmente non avvenne in forma istituzionale) la fine della forma di governo repubblicana, a favore di quella del Principato. Ciclo di podcast curato da Lorenzo Gagliardi, professore associato di Diritto romano all’Università Statale di Milano. Insegna anche nelle Università Bocconi di Milano e Liuc di Castellanza. - La potenza di Roma: i fattori che la resero grande (Prima parte) - La Roma repubblicana (Seconda parte) - Il concetto di Romanitas (Terza parte) - I protagonisti della Roma repubblicana (Quarta parte) - L’epilogo della Res Publica Populi Romani (Quinta parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Roma e l’età della Repubblica - Seconda parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaLa Repubblica romana (Res publica Populi Romani) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l’Urbe fu governata da un’oligarchia repubblicana. Essa nacque a seguito di contrasti interni che portarono alla fine della supremazia della componente etrusca sulla città e al parallelo decadere delle istituzioni monarchiche. La sua fine viene invece convenzionalmente fatta coincidere, circa mezzo millennio dopo, con la fine di un lungo periodo di guerre civili che segnò de facto (benché formalmente non avvenne in forma istituzionale) la fine della forma di governo repubblicana, a favore di quella del Principato. Ciclo di podcast curato da Lorenzo Gagliardi, professore associato di Diritto romano all’Università Statale di Milano. Insegna anche nelle Università Bocconi di Milano e Liuc di Castellanza. - La potenza di Roma: i fattori che la resero grande (Prima parte) - La Roma repubblicana (Seconda parte) - Il concetto di Romanitas (Terza parte) - I protagonisti della Roma repubblicana (Quarta parte) - L’epilogo della Res Publica Populi Romani (Quinta parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Roma e l’età della Repubblica - Prima parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaLa Repubblica romana (Res publica Populi Romani) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l’Urbe fu governata da un’oligarchia repubblicana. Essa nacque a seguito di contrasti interni che portarono alla fine della supremazia della componente etrusca sulla città e al parallelo decadere delle istituzioni monarchiche. La sua fine viene invece convenzionalmente fatta coincidere, circa mezzo millennio dopo, con la fine di un lungo periodo di guerre civili che segnò de facto (benché formalmente non avvenne in forma istituzionale) la fine della forma di governo repubblicana, a favore di quella del Principato. Ciclo di podcast curato da Lorenzo Gagliardi, professore associato di Diritto romano all’Università Statale di Milano. Insegna anche nelle Università Bocconi di Milano e Liuc di Castellanza. - La potenza di Roma: i fattori che la resero grande (Prima parte) - La Roma repubblicana (Seconda parte) - Il concetto di Romanitas (Terza parte) - I protagonisti della Roma repubblicana (Quarta parte) - L’epilogo della Res Publica Populi Romani (Quinta parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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25 aprile. Racconto di un partigiano

https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflittiGastone Malaguti, 94 anni, è uno dei pochi partigiani in vita tra i protagonisti della liberazione di Bologna (21 aprile 1945). Per Storiainpodcast, Paolo Masini (Presidente di Romabpa – Mamma Roma e i suoi figli migliori) ha conversato con lui in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, anniversario della liberazione d’Italia.Paolo Masini racconta nell’occasione l’iniziativa “Civico Giusto”, una mattonella per “segnare e riconoscere” le case di chi ha salvato gli ebrei. Durante l’occupazione nazifascista, a Roma, in Italia e in Europa, le persecuzioni costrinsero alla fuga e alla clandestinità centinaia di migliaia di persone. Per molte fu una tragica fuga a breve termine, stanate come prede spaurite, furono indirizzate verso i campi di lavoro, di concentramento, di sterminio. Ma per altre ci fu una storia diversa. Una storia di fratellanza, di amore, di solidarietà che il progetto intende celebrare e onorare raccontando e ricostruendo la vicenda di quanti accolsero queste persone, a volte sconosciute, nel cuore delle loro case, offrendo loro un nascondiglio e mezzi di sostentamento, rischiando la propria vita, senza chiedere nulla. Anche per lunghi mesi. Il Civico Giusto è dunque un luogo dove qualcuno ha disobbedito a un violento ordine esterno per lasciar prevalere una rischiosa disposizione interna: proteggere un perseguitato ed esporsi alla persecuzione. Il “Civico Giusto” è una mattonella apposta ai portoni dei condomini dove sono stati nascosti e salvati dai rastrellamenti gli ebrei, ma anche i partigiani e i perseguitati politici braccati dai nazifascisti.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
25/4/20210 minutos, 0 segundos
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Parla Marco Tardelli

https://storiainpodcast.focus.it - Canale I miti del CalcioMarco Tardelli, nato a Careggine il 24 settembre 1954, è stato un grande calciatore di ruolo difensore e centrocampista e poi allenatore di calcio. Cinque volte campione d’Italia con la Juventus, in maglia bianconera ha vinto le tre principali competizioni UEFA per club, divenendo uno dei primi tre giocatori (assieme ai suoi compagni di squadra e nazionale Antonio Cabrini e Gaetano Scirea) ad aver conseguito tale record. Campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982, è passato alla storia per l’esultanza con cui festeggiò la sua rete nella finale con la Germania. Nel 2004 è risultato 37º nell’UEFA Golden Jubilee Poll, un sondaggio online condotto dalla UEFA per celebrare i migliori calciatori d’Europa dei cinquant’anni precedenti. Ha allenato oltre che nella Juventus, ha giocato nel Pisa, nel Como, nell’Inter e nel San Gallo. Ha allenato l’Italia Italia U-16, l’Italia U-21, poi Como, Cesena, Vice Allenatore Nazionale italiana maggiore, Italia U-23, Italia U-21, Italia olimpica, Inter, Bari, Arezzo, Nazionale egiziana e Nazionale irlandese.Storiainpodcast lo ha intervistato.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
23/4/20210 minutos, 0 segundos
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Parla l'addestratore dei corgi della Regina Elisabetta

https://storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un ReESCLUSIVA. A Storiainpodcast il racconto inedito di Roger Mugford, psicologo veterinario, pioniere dello studio della psicologia animale e della terapia comportamentale, scelto per addestrare i corgi di Sua Maestà la Regina Elisabetta II.Inventore di strumenti e accessori che hanno rivoluzionato l’addestramento dei cani, Mugford, è vincitore del prestigioso Premio Matsui, riconoscimento a una carriera quarantennale. Ha per una vita frequentato le aule di tribunale del Regno Unito per difendere strenuamente i diritti del migliore amico dell’uomo. Dal suo centro “Company of Animals”, immerso nella meravigliosa contea inglese del Surrey, ha conversato con Storiainpodcast.A cura di Francesco De Leo. Voce di Mario Cagol. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
21/4/20210 minutos, 1 segundo
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Alessandro Magno - Terza parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaAlessandro III di Macedonia, universalmente conosciuto come Alessandro Magno (20 o 21 luglio 356 a.C. – Babilonia, targelione – 10 o 11 giugno 323 a.C.), è stato un militare macedone antico, re di Macedonia della dinastia degli Argeadi a partire dal 336 a.C., succedendo al padre Filippo II. Noto anche come Alessandro il Grande, Alessandro il Conquistatore o Alessandro il Macedone, è considerato uno dei più celebri conquistatori e strateghi della storia. In soli dodici anni conquistò l’Impero persiano, un territorio immenso che si estendeva dall’Asia Minore all’Egitto fino agli attuali Pakistan, Afghanistan e India settentrionale. Morì a soli 33 anni non riuscendo a raggiungere il sogno di un impero universale. Ciclo di podcast curato da Franca Landucci, docente di Storia economica e sociale del mondo antico all’Università Cattolica di Milano. - Alessandro Magno, il macedone conquistatore (Prima parte) - Il punto di vista degli storici antichi e le fonti (Seconda parte) - L’età ellenistica, un’epoca ingiustamente oscurata (Terza parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
19/4/20210 minutos, 0 segundos
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Alessandro Magno - Seconda parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaAlessandro III di Macedonia, universalmente conosciuto come Alessandro Magno (20 o 21 luglio 356 a.C. – Babilonia, targelione – 10 o 11 giugno 323 a.C.), è stato un militare macedone antico, re di Macedonia della dinastia degli Argeadi a partire dal 336 a.C., succedendo al padre Filippo II. Noto anche come Alessandro il Grande, Alessandro il Conquistatore o Alessandro il Macedone, è considerato uno dei più celebri conquistatori e strateghi della storia. In soli dodici anni conquistò l’Impero persiano, un territorio immenso che si estendeva dall’Asia Minore all’Egitto fino agli attuali Pakistan, Afghanistan e India settentrionale. Morì a soli 33 anni non riuscendo a raggiungere il sogno di un impero universale. Ciclo di podcast curato da Franca Landucci, docente di Storia economica e sociale del mondo antico all’Università Cattolica di Milano. - Alessandro Magno, il macedone conquistatore (Prima parte) - Il punto di vista degli storici antichi e le fonti (Seconda parte) - L’età ellenistica, un’epoca ingiustamente oscurata (Terza parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Alessandro Magno - Prima parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaAlessandro III di Macedonia, universalmente conosciuto come Alessandro Magno (20 o 21 luglio 356 a.C. – Babilonia, targelione – 10 o 11 giugno 323 a.C.), è stato un militare macedone antico, re di Macedonia della dinastia degli Argeadi a partire dal 336 a.C., succedendo al padre Filippo II. Noto anche come Alessandro il Grande, Alessandro il Conquistatore o Alessandro il Macedone, è considerato uno dei più celebri conquistatori e strateghi della storia. In soli dodici anni conquistò l’Impero persiano, un territorio immenso che si estendeva dall’Asia Minore all’Egitto fino agli attuali Pakistan, Afghanistan e India settentrionale. Morì a soli 33 anni non riuscendo a raggiungere il sogno di un impero universale. Ciclo di podcast curato da Franca Landucci, docente di Storia economica e sociale del mondo antico all’Università Cattolica di Milano. - Alessandro Magno, il macedone conquistatore (Prima parte) - Il punto di vista degli storici antichi e le fonti (Seconda parte) - L’età ellenistica, un’epoca ingiustamente oscurata (Terza parte)A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il giallo di Wickenburg. Di Guido Olimpio - Terza parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale La Storia del West Il famoso giornalista racconta il vecchio WestSeconda stagioneWickenburg, Arizona, 5 novembre 1871. A metà mattinata, a circa sei miglia da Wickenburg, sei passeggeri in viaggio su una diligenza diretta a San Bernardino, in California, sono assassinati. Questo episodio passato alla storia come “Massacro di Wickenburg” è raccontato da Guido Olimpio, analista del Corriere della Sera e scrittore. Il giornalista ha personalmente indagato sul posto per chiarire una vicenda che ancora oggi fa discutere gli esperti e gli appassionati di Storia del West.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il giallo di Wickenburg. Di Guido Olimpio - Seconda parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale La Storia del West Il famoso giornalista racconta il vecchio WestSeconda stagioneWickenburg, Arizona, 5 novembre 1871. A metà mattinata, a circa sei miglia da Wickenburg, sei passeggeri in viaggio su una diligenza diretta a San Bernardino, in California, sono assassinati. Questo episodio passato alla storia come “Massacro di Wickenburg” è raccontato da Guido Olimpio, analista del Corriere della Sera e scrittore. Il giornalista ha personalmente indagato sul posto per chiarire una vicenda che ancora oggi fa discutere gli esperti e gli appassionati di Storia del West.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il giallo di Wickenburg. Di Guido Olimpio - Prima parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale La Storia del West Il famoso giornalista racconta il vecchio WestSeconda stagioneWickenburg, Arizona, 5 novembre 1871. A metà mattinata, a circa sei miglia da Wickenburg, sei passeggeri in viaggio su una diligenza diretta a San Bernardino, in California, sono assassinati. Questo episodio passato alla storia come “Massacro di Wickenburg” è raccontato da Guido Olimpio, analista del Corriere della Sera e scrittore. Il giornalista ha personalmente indagato sul posto per chiarire una vicenda che ancora oggi fa discutere gli esperti e gli appassionati di Storia del West.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Madoff, il più grande truffatore della storia

https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiBernard Lawrence Madoff detto Bernie (New York, 29 aprile 1938 – Butner, 14 aprile 2021) è stato un banchiere e criminale statunitense, condannato per una delle più grandi frodi finanziarie di tutti i tempi.A Storiainpodcast lo racconta Francesco Semprini (Corrispondente da New York per il quotidiano La Stampa).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’eredità bonapartista in Francia. Di Alberto Toscano

https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaIl ruolo delle élite in Francia. Il modello della “grandeur”. Le celebrazioni per il bicentenario della morte di Napoleone e il dibattito nella società francese. Gli eredi dinastici di Napoleone I e Napoleone III.Sono queste le tematiche della conversazione con Alberto Toscano, scrittore e saggista, Presidente del Club de la Presse européenne, l’Associazione della stampa europea in Francia.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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The Crown tra finzione e realtà

https://storiainpodcast.focus.it - Canale I film dentro la StoriaThe Crown è una serie televisiva britannica e statunitense creata da Peter Morgan e prodotta dalla Left Bank Pictures e dalla Sony Pictures Television per Netflix. Questa serie drammatica segue le rivalità politiche e la storia d’amore della regina Elisabetta II e gli eventi che hanno segnato la seconda metà del XX secolo. Nella prima stagione (2016) la giovane Elisabetta, appena diventata regina, si trova ad affrontare importanti questioni politiche e personali. I conflitti che ne derivano la colgono impreparata. Nella seconda stagione (2017) agli albori di una nuova era, la regina Elisabetta cerca di affrontare i cambiamenti del mondo che la circonda, mentre protegge la monarchia e il suo matrimonio. Nella terza stagione (2019) nel corso degli anni ’60 e ’70, la famiglia reale si scontra con conflitti e tradimenti, sforzandosi di mantenere viva la tradizione in un mondo in evoluzione. Nella quarta (2020) e per ora ultima stagione, negli anni ’80 Elisabetta si scontra con la prima ministra Margaret Thatcher, mentre il principe Carlo convola a tumultuose nozze con Lady Diana Spencer.Storiainpodcast ha conversato su realtà e finzione della serie con Hugo Vickers, storico delle Case Reali, scrittore e commentatore televisivo inglese. Ha pubblicato biografie di numerose figure del ventesimo secolo, tra cui “La Regina Madre”, “Gladys”, “La Duchessa di Marlborough”, “Cecil Beaton”, “Vivien Leigh”, “Greta Garbo”, “Alice di Battenberg”, “Il Principe Andrea di Grecia”. Il suo libro “The Kiss – The Story of an Obsession” ha vinto lo Stern Silver Pen Award 1996 per la Non-Fiction.A cura di Francesco De Leo. Voce di Mario Cagol. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La distruzione degli indios in America

https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiLa scoperta europea delle Americhe fu quel fenomeno storico che portò all’esplorazione, alla conquista e all’occupazione del continente americano da parte di diversi stati d’Europa, tra i quali la Spagna, i Paesi Bassi, il Portogallo, la Francia e l’Inghilterra. Benché l’obiettivo principale fosse quello di espandere i propri affari commerciali, civilizzando e propagando la fede cristiana nel “Nuovo Mondo”, il processo di colonizzazione produsse una sistematica distruzione, in taluni casi persino fisica, delle culture delle popolazioni locali. Il processo di colonizzazione si concluse nella seconda parte del diciannovesimo secolo, con la conquista del Far West da parte degli Stati Uniti d’America. Quando nel 1492 Colombo scoprì l’America, le popolazioni europee si trovarono a dover affrontare il più grande problema che si è posto all’umanità: la scoperta e il confronto con popolazioni di cui non si aveva nessuna notizia precedente. Quali furono le cause e i meccanismi della catastrofe demografica seguita alla scoperta dell’America?Massimo Livi Bacci, professore di Demografia all’Università di Firenze, offre a Storiainpodcast un’efficace sintesi sulle gravi vicende demografiche vissute dalle popolazioni del Nuovo Mondo, dimostrando che il rovinoso declino degli indios non fu la conseguenza inevitabile del contatto con gli europei, ma un risultato cui contribuirono sia i modi della Conquista, sia la natura delle società sottomesse.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il principe Filippo. Di Vittorio Sabadin - Quarta parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un ReIl principe Filippo Mountbatten, duca di Edimburgo (Philip Mountbatten,nato principe Filippo di Grecia e Danimarca; Corfù, 10 giugno 1921 –Windsor, 9 aprile 2021), è stato il marito della regina Elisabetta IInonché, dal 10 giugno 2011, il Lord High Admiral della Royal Navy,titolo cedutogli dalla consorte in occasione del suo novantesimocompleanno. Filippo era sposato con la regina Elisabetta II dal 20novembre 1947 e ha avuto quattro figli: Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo.Vittorio Sabadin, editorialista de La Stampa e già vice direttore delquotidiano piemontese racconta a Storiainpodcast la figura del duca diEdimburgo.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il principe Filippo. Di Vittorio Sabadin - Terza parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un ReIl principe Filippo Mountbatten, duca di Edimburgo (Philip Mountbatten,nato principe Filippo di Grecia e Danimarca; Corfù, 10 giugno 1921 –Windsor, 9 aprile 2021), è stato il marito della regina Elisabetta IInonché, dal 10 giugno 2011, il Lord High Admiral della Royal Navy,titolo cedutogli dalla consorte in occasione del suo novantesimocompleanno. Filippo era sposato con la regina Elisabetta II dal 20novembre 1947 e ha avuto quattro figli: Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo.Vittorio Sabadin, editorialista de La Stampa e già vice direttore delquotidiano piemontese racconta a Storiainpodcast la figura del duca diEdimburgo.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il principe Filippo. Di Vittorio Sabadin - Seconda parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un ReIl principe Filippo Mountbatten, duca di Edimburgo (Philip Mountbatten,nato principe Filippo di Grecia e Danimarca; Corfù, 10 giugno 1921 –Windsor, 9 aprile 2021), è stato il marito della regina Elisabetta IInonché, dal 10 giugno 2011, il Lord High Admiral della Royal Navy,titolo cedutogli dalla consorte in occasione del suo novantesimocompleanno. Filippo era sposato con la regina Elisabetta II dal 20novembre 1947 e ha avuto quattro figli: Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo.Vittorio Sabadin, editorialista de La Stampa e già vice direttore delquotidiano piemontese racconta a Storiainpodcast la figura del duca diEdimburgo.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il principe Filippo. Di Vittorio Sabadin - Prima parte

https://storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un ReIl principe Filippo Mountbatten, duca di Edimburgo (Philip Mountbatten,nato principe Filippo di Grecia e Danimarca; Corfù, 10 giugno 1921 –Windsor, 9 aprile 2021), è stato il marito della regina Elisabetta IInonché, dal 10 giugno 2011, il Lord High Admiral della Royal Navy,titolo cedutogli dalla consorte in occasione del suo novantesimocompleanno. Filippo era sposato con la regina Elisabetta II dal 20novembre 1947 e ha avuto quattro figli: Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo.Vittorio Sabadin, editorialista de La Stampa e già vice direttore delquotidiano piemontese racconta a Storiainpodcast la figura del duca diEdimburgo.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro - Decima parte

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieDocuserie in 10 puntate, contenuti extra, foto esclusive.Con Bettino Craxi, Amintore Fanfani (con la voce di Mario Cagol), Claudio Martelli, Franco Piperno, Claudio Signorile, Annachiara Valle, Luciano Violante, Luigi Zanda.Di Francesco De LeoMontaggio di Bob CilloRoma, 16 marzo 1978. Via Mario Fani, 9 e 5 minuti. Militanti delle Brigate Rosse rapiscono il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Nell’agguato vengono uccisi i carabinieri Domenico Ricci e Oreste Leonardi e i tre poliziotti dell'auto di scorta Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Cominciano gli ultimi 55 giorni di vita dello statista democristiano, che sarà assassinato il 9 maggio 1978. Storiainpodcast di Focus vi racconta la storia di chi provò a salvare la vita di Aldo Moro. La presidenza dell’Archivio Storico del Senato ci ha concesso di ascoltare e farvi ascoltare per la prima volta in questo podcast le bobine delle audizioni della Commissione Moro e di leggere e fotografare i diari di Amintore Fanfani, allora seconda carica dello Stato. Nell’archivio della Fondazione Craxi abbiamo letto il memoriale autografo di Bettino Craxi sulle iniziative socialiste per salvare Moro. Dal prezioso archivio di RadioRadicale ascoltato le registrazioni dei passaggi più significativi della vicenda. Abbiamo incontrato alcuni protagonisti di quel tentativo, che non conseguì risultati, che la Storia ricorderà con un sostantivo femminile: Trattativa, che contrapposto a quello di Fermezza, segnerà, nella contrapposizione drammatica tra due linee di principio, un passaggio tragico della nostra storia politica. Prima parte: 16 marzo 1978Seconda parte: 16 – 29 marzo 1978Terza parte: 31 marzo – 04 aprile 1978Quarta parte: 05 aprile – 13 aprile 1978Quinta parte: 15 aprile – 25 aprile 1978Sesta parte: 26 aprile – 30 aprile 1978Settima parte: 30 aprile – 06 maggio 1978Ottava parte: 06 maggio – 07 maggio 1978Nona parte: 08 maggio – 12 maggio 1978Decima parte: L’epilogo------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro - Nona parte

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieDocuserie in 10 puntate, contenuti extra, foto esclusive.Con Bettino Craxi, Amintore Fanfani (con la voce di Mario Cagol), Claudio Martelli, Franco Piperno, Claudio Signorile, Annachiara Valle, Luciano Violante, Luigi Zanda.Di Francesco De LeoMontaggio di Bob CilloRoma, 16 marzo 1978. Via Mario Fani, 9 e 5 minuti. Militanti delle Brigate Rosse rapiscono il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Nell’agguato vengono uccisi i carabinieri Domenico Ricci e Oreste Leonardi e i tre poliziotti dell'auto di scorta Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Cominciano gli ultimi 55 giorni di vita dello statista democristiano, che sarà assassinato il 9 maggio 1978. Storiainpodcast di Focus vi racconta la storia di chi provò a salvare la vita di Aldo Moro. La presidenza dell’Archivio Storico del Senato ci ha concesso di ascoltare e farvi ascoltare per la prima volta in questo podcast le bobine delle audizioni della Commissione Moro e di leggere e fotografare i diari di Amintore Fanfani, allora seconda carica dello Stato. Nell’archivio della Fondazione Craxi abbiamo letto il memoriale autografo di Bettino Craxi sulle iniziative socialiste per salvare Moro. Dal prezioso archivio di RadioRadicale ascoltato le registrazioni dei passaggi più significativi della vicenda. Abbiamo incontrato alcuni protagonisti di quel tentativo, che non conseguì risultati, che la Storia ricorderà con un sostantivo femminile: Trattativa, che contrapposto a quello di Fermezza, segnerà, nella contrapposizione drammatica tra due linee di principio, un passaggio tragico della nostra storia politica. Prima parte: 16 marzo 1978Seconda parte: 16 – 29 marzo 1978Terza parte: 31 marzo – 04 aprile 1978Quarta parte: 05 aprile – 13 aprile 1978Quinta parte: 15 aprile – 25 aprile 1978Sesta parte: 26 aprile – 30 aprile 1978Settima parte: 30 aprile – 06 maggio 1978Ottava parte: 06 maggio – 07 maggio 1978Nona parte: 08 maggio – 12 maggio 1978Decima parte: L’epilogo------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro - Ottava parte

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieDocuserie in 10 puntate, contenuti extra, foto esclusive.Con Bettino Craxi, Amintore Fanfani (con la voce di Mario Cagol), Claudio Martelli, Franco Piperno, Claudio Signorile, Annachiara Valle, Luciano Violante, Luigi Zanda.Di Francesco De LeoMontaggio di Bob CilloRoma, 16 marzo 1978. Via Mario Fani, 9 e 5 minuti. Militanti delle Brigate Rosse rapiscono il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Nell’agguato vengono uccisi i carabinieri Domenico Ricci e Oreste Leonardi e i tre poliziotti dell'auto di scorta Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Cominciano gli ultimi 55 giorni di vita dello statista democristiano, che sarà assassinato il 9 maggio 1978. Storiainpodcast di Focus vi racconta la storia di chi provò a salvare la vita di Aldo Moro. La presidenza dell’Archivio Storico del Senato ci ha concesso di ascoltare e farvi ascoltare per la prima volta in questo podcast le bobine delle audizioni della Commissione Moro e di leggere e fotografare i diari di Amintore Fanfani, allora seconda carica dello Stato. Nell’archivio della Fondazione Craxi abbiamo letto il memoriale autografo di Bettino Craxi sulle iniziative socialiste per salvare Moro. Dal prezioso archivio di RadioRadicale ascoltato le registrazioni dei passaggi più significativi della vicenda. Abbiamo incontrato alcuni protagonisti di quel tentativo, che non conseguì risultati, che la Storia ricorderà con un sostantivo femminile: Trattativa, che contrapposto a quello di Fermezza, segnerà, nella contrapposizione drammatica tra due linee di principio, un passaggio tragico della nostra storia politica. Prima parte: 16 marzo 1978Seconda parte: 16 – 29 marzo 1978Terza parte: 31 marzo – 04 aprile 1978Quarta parte: 05 aprile – 13 aprile 1978Quinta parte: 15 aprile – 25 aprile 1978Sesta parte: 26 aprile – 30 aprile 1978Settima parte: 30 aprile – 06 maggio 1978Ottava parte: 06 maggio – 07 maggio 1978Nona parte: 08 maggio – 12 maggio 1978Decima parte: L’epilogo------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro - Settima parte

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieDocuserie in 10 puntate, contenuti extra, foto esclusive.Con Bettino Craxi, Amintore Fanfani (con la voce di Mario Cagol), Claudio Martelli, Franco Piperno, Claudio Signorile, Annachiara Valle, Luciano Violante, Luigi Zanda.Di Francesco De LeoMontaggio di Bob CilloRoma, 16 marzo 1978. Via Mario Fani, 9 e 5 minuti. Militanti delle Brigate Rosse rapiscono il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Nell’agguato vengono uccisi i carabinieri Domenico Ricci e Oreste Leonardi e i tre poliziotti dell'auto di scorta Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Cominciano gli ultimi 55 giorni di vita dello statista democristiano, che sarà assassinato il 9 maggio 1978. Storiainpodcast di Focus vi racconta la storia di chi provò a salvare la vita di Aldo Moro. La presidenza dell’Archivio Storico del Senato ci ha concesso di ascoltare e farvi ascoltare per la prima volta in questo podcast le bobine delle audizioni della Commissione Moro e di leggere e fotografare i diari di Amintore Fanfani, allora seconda carica dello Stato. Nell’archivio della Fondazione Craxi abbiamo letto il memoriale autografo di Bettino Craxi sulle iniziative socialiste per salvare Moro. Dal prezioso archivio di RadioRadicale ascoltato le registrazioni dei passaggi più significativi della vicenda. Abbiamo incontrato alcuni protagonisti di quel tentativo, che non conseguì risultati, che la Storia ricorderà con un sostantivo femminile: Trattativa, che contrapposto a quello di Fermezza, segnerà, nella contrapposizione drammatica tra due linee di principio, un passaggio tragico della nostra storia politica. Prima parte: 16 marzo 1978Seconda parte: 16 – 29 marzo 1978Terza parte: 31 marzo – 04 aprile 1978Quarta parte: 05 aprile – 13 aprile 1978Quinta parte: 15 aprile – 25 aprile 1978Sesta parte: 26 aprile – 30 aprile 1978Settima parte: 30 aprile – 06 maggio 1978Ottava parte: 06 maggio – 07 maggio 1978Nona parte: 08 maggio – 12 maggio 1978Decima parte: L’epilogo------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro - Sesta parte

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieDocuserie in 10 puntate, contenuti extra, foto esclusive.Con Bettino Craxi, Amintore Fanfani (con la voce di Mario Cagol), Claudio Martelli, Franco Piperno, Claudio Signorile, Annachiara Valle, Luciano Violante, Luigi Zanda.Di Francesco De LeoMontaggio di Bob Cillo Roma, 16 marzo 1978. Via Mario Fani, 9 e 5 minuti. Militanti delle Brigate Rosse rapiscono il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Nell’agguato vengono uccisi i carabinieri Domenico Ricci e Oreste Leonardi e i tre poliziotti dell'auto di scorta Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Cominciano gli ultimi 55 giorni di vita dello statista democristiano, che sarà assassinato il 9 maggio 1978. Storiainpodcast di Focus vi racconta la storia di chi provò a salvare la vita di Aldo Moro. La presidenza dell’Archivio Storico del Senato ci ha concesso di ascoltare e farvi ascoltare per la prima volta in questo podcast le bobine delle audizioni della Commissione Moro e di leggere e fotografare i diari di Amintore Fanfani, allora seconda carica dello Stato. Nell’archivio della Fondazione Craxi abbiamo letto il memoriale autografo di Bettino Craxi sulle iniziative socialiste per salvare Moro. Dal prezioso archivio di RadioRadicale ascoltato le registrazioni dei passaggi più significativi della vicenda. Abbiamo incontrato alcuni protagonisti di quel tentativo, che non conseguì risultati, che la Storia ricorderà con un sostantivo femminile: Trattativa, che contrapposto a quello di Fermezza, segnerà, nella contrapposizione drammatica tra due linee di principio, un passaggio tragico della nostra storia politica. Prima parte: 16 marzo 1978Seconda parte: 16 – 29 marzo 1978Terza parte: 31 marzo – 04 aprile 1978Quarta parte: 05 aprile – 13 aprile 1978Quinta parte: 15 aprile – 25 aprile 1978Sesta parte: 26 aprile – 30 aprile 1978Settima parte: 30 aprile – 06 maggio 1978Ottava parte: 06 maggio – 07 maggio 1978Nona parte: 08 maggio – 12 maggio 1978Decima parte: L’epilogo------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro - Quinta parte

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieDocuserie in 10 puntate, contenuti extra, foto esclusive.Con Bettino Craxi, Amintore Fanfani (con la voce di Mario Cagol), Claudio Martelli, Franco Piperno, Claudio Signorile, Annachiara Valle, Luciano Violante, Luigi Zanda.Di Francesco De LeoMontaggio di Bob CilloRoma, 16 marzo 1978. Via Mario Fani, 9 e 5 minuti. Militanti delle Brigate Rosse rapiscono il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Nell’agguato vengono uccisi i carabinieri Domenico Ricci e Oreste Leonardi e i tre poliziotti dell'auto di scorta Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Cominciano gli ultimi 55 giorni di vita dello statista democristiano, che sarà assassinato il 9 maggio 1978. Storiainpodcast di Focus vi racconta la storia di chi provò a salvare la vita di Aldo Moro. La presidenza dell’Archivio Storico del Senato ci ha concesso di ascoltare e farvi ascoltare per la prima volta in questo podcast le bobine delle audizioni della Commissione Moro e di leggere e fotografare i diari di Amintore Fanfani, allora seconda carica dello Stato. Nell’archivio della Fondazione Craxi abbiamo letto il memoriale autografo di Bettino Craxi sulle iniziative socialiste per salvare Moro. Dal prezioso archivio di RadioRadicale ascoltato le registrazioni dei passaggi più significativi della vicenda. Abbiamo incontrato alcuni protagonisti di quel tentativo, che non conseguì risultati, che la Storia ricorderà con un sostantivo femminile: Trattativa, che contrapposto a quello di Fermezza, segnerà, nella contrapposizione drammatica tra due linee di principio, un passaggio tragico della nostra storia politica. Prima parte: 16 marzo 1978Seconda parte: 16 – 29 marzo 1978Terza parte: 31 marzo – 04 aprile 1978Quarta parte: 05 aprile – 13 aprile 1978Quinta parte: 15 aprile – 25 aprile 1978Sesta parte: 26 aprile – 30 aprile 1978Settima parte: 30 aprile – 06 maggio 1978Ottava parte: 06 maggio – 07 maggio 1978Nona parte: 08 maggio – 12 maggio 1978Decima parte: L’epilogo------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro - Quarta parte

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieDocuserie in 10 puntate, contenuti extra, foto esclusive.Con Bettino Craxi, Amintore Fanfani (con la voce di Mario Cagol), Claudio Martelli, Franco Piperno, Claudio Signorile, Annachiara Valle, Luciano Violante, Luigi Zanda.Di Francesco De LeoMontaggio di Bob CilloRoma, 16 marzo 1978. Via Mario Fani, 9 e 5 minuti. Militanti delle Brigate Rosse rapiscono il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Nell’agguato vengono uccisi i carabinieri Domenico Ricci e Oreste Leonardi e i tre poliziotti dell'auto di scorta Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Cominciano gli ultimi 55 giorni di vita dello statista democristiano, che sarà assassinato il 9 maggio 1978. Storiainpodcast di Focus vi racconta la storia di chi provò a salvare la vita di Aldo Moro. La presidenza dell’Archivio Storico del Senato ci ha concesso di ascoltare e farvi ascoltare per la prima volta in questo podcast le bobine delle audizioni della Commissione Moro e di leggere e fotografare i diari di Amintore Fanfani, allora seconda carica dello Stato. Nell’archivio della Fondazione Craxi abbiamo letto il memoriale autografo di Bettino Craxi sulle iniziative socialiste per salvare Moro. Dal prezioso archivio di RadioRadicale ascoltato le registrazioni dei passaggi più significativi della vicenda. Abbiamo incontrato alcuni protagonisti di quel tentativo, che non conseguì risultati, che la Storia ricorderà con un sostantivo femminile: Trattativa, che contrapposto a quello di Fermezza, segnerà, nella contrapposizione drammatica tra due linee di principio, un passaggio tragico della nostra storia politica. Prima parte: 16 marzo 1978Seconda parte: 16 – 29 marzo 1978Terza parte: 31 marzo – 04 aprile 1978Quarta parte: 05 aprile – 13 aprile 1978Quinta parte: 15 aprile – 25 aprile 1978Sesta parte: 26 aprile – 30 aprile 1978Settima parte: 30 aprile – 06 maggio 1978Ottava parte: 06 maggio – 07 maggio 1978Nona parte: 08 maggio – 12 maggio 1978Decima parte: L’epilogo------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro - Terza parte

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieDocuserie in 10 puntate, contenuti extra, foto esclusive.Con Bettino Craxi, Amintore Fanfani (con la voce di Mario Cagol), Claudio Martelli, Franco Piperno, Claudio Signorile, Annachiara Valle, Luciano Violante, Luigi Zanda.Di Francesco De LeoMontaggio di Bob CilloRoma, 16 marzo 1978. Via Mario Fani, 9 e 5 minuti. Militanti delle Brigate Rosse rapiscono il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Nell’agguato vengono uccisi i carabinieri Domenico Ricci e Oreste Leonardi e i tre poliziotti dell'auto di scorta Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Cominciano gli ultimi 55 giorni di vita dello statista democristiano, che sarà assassinato il 9 maggio 1978. Storiainpodcast di Focus vi racconta la storia di chi provò a salvare la vita di Aldo Moro. La presidenza dell’Archivio Storico del Senato ci ha concesso di ascoltare e farvi ascoltare per la prima volta in questo podcast le bobine delle audizioni della Commissione Moro e di leggere e fotografare i diari di Amintore Fanfani, allora seconda carica dello Stato. Nell’archivio della Fondazione Craxi abbiamo letto il memoriale autografo di Bettino Craxi sulle iniziative socialiste per salvare Moro. Dal prezioso archivio di RadioRadicale ascoltato le registrazioni dei passaggi più significativi della vicenda. Abbiamo incontrato alcuni protagonisti di quel tentativo, che non conseguì risultati, che la Storia ricorderà con un sostantivo femminile: Trattativa, che contrapposto a quello di Fermezza, segnerà, nella contrapposizione drammatica tra due linee di principio, un passaggio tragico della nostra storia politica. Prima parte: 16 marzo 1978Seconda parte: 16 – 29 marzo 1978Terza parte: 31 marzo – 04 aprile 1978Quarta parte: 05 aprile – 13 aprile 1978Quinta parte: 15 aprile – 25 aprile 1978Sesta parte: 26 aprile – 30 aprile 1978Settima parte: 30 aprile – 06 maggio 1978Ottava parte: 06 maggio – 07 maggio 1978Nona parte: 08 maggio – 12 maggio 1978Decima parte: L’epilogo------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro - Seconda parte

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieDocuserie in 10 puntate, contenuti extra, foto esclusive.Con Bettino Craxi, Amintore Fanfani (con la voce di Mario Cagol), Claudio Martelli, Franco Piperno, Claudio Signorile, Annachiara Valle, Luciano Violante, Luigi Zanda.Di Francesco De LeoMontaggio di Bob CilloRoma, 16 marzo 1978. Via Mario Fani, 9 e 5 minuti. Militanti delle Brigate Rosse rapiscono il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Nell’agguato vengono uccisi i carabinieri Domenico Ricci e Oreste Leonardi e i tre poliziotti dell'auto di scorta Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Cominciano gli ultimi 55 giorni di vita dello statista democristiano, che sarà assassinato il 9 maggio 1978. Storiainpodcast di Focus vi racconta la storia di chi provò a salvare la vita di Aldo Moro. La presidenza dell’Archivio Storico del Senato ci ha concesso di ascoltare e farvi ascoltare per la prima volta in questo podcast le bobine delle audizioni della Commissione Moro e di leggere e fotografare i diari di Amintore Fanfani, allora seconda carica dello Stato. Nell’archivio della Fondazione Craxi abbiamo letto il memoriale autografo di Bettino Craxi sulle iniziative socialiste per salvare Moro. Dal prezioso archivio di RadioRadicale ascoltato le registrazioni dei passaggi più significativi della vicenda. Abbiamo incontrato alcuni protagonisti di quel tentativo, che non conseguì risultati, che la Storia ricorderà con un sostantivo femminile: Trattativa, che contrapposto a quello di Fermezza, segnerà, nella contrapposizione drammatica tra due linee di principio, un passaggio tragico della nostra storia politica. Prima parte: 16 marzo 1978Seconda parte: 16 – 29 marzo 1978Terza parte: 31 marzo – 04 aprile 1978Quarta parte: 05 aprile – 13 aprile 1978Quinta parte: 15 aprile – 25 aprile 1978Sesta parte: 26 aprile – 30 aprile 1978Settima parte: 30 aprile – 06 maggio 1978Ottava parte: 06 maggio – 07 maggio 1978Nona parte: 08 maggio – 12 maggio 1978Decima parte: L’epilogo------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro - Prima parte

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieDocuserie in 10 puntate, contenuti extra, foto esclusive.Con Bettino Craxi, Amintore Fanfani (con la voce di Mario Cagol), Claudio Martelli, Franco Piperno, Claudio Signorile, Annachiara Valle, Luciano Violante, Luigi Zanda.Di Francesco De LeoMontaggio di Bob CilloRoma, 16 marzo 1978. Via Mario Fani, 9 e 5 minuti. Militanti delle Brigate Rosse rapiscono il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Nell’agguato vengono uccisi i carabinieri Domenico Ricci e Oreste Leonardi e i tre poliziotti dell'auto di scorta Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Cominciano gli ultimi 55 giorni di vita dello statista democristiano, che sarà assassinato il 9 maggio 1978. Storiainpodcast di Focus vi racconta la storia di chi provò a salvare la vita di Aldo Moro. La presidenza dell’Archivio Storico del Senato ci ha concesso di ascoltare e farvi ascoltare per la prima volta in questo podcast le bobine delle audizioni della Commissione Moro e di leggere e fotografare i diari di Amintore Fanfani, allora seconda carica dello Stato. Nell’archivio della Fondazione Craxi abbiamo letto il memoriale autografo di Bettino Craxi sulle iniziative socialiste per salvare Moro. Dal prezioso archivio di RadioRadicale ascoltato le registrazioni dei passaggi più significativi della vicenda. Abbiamo incontrato alcuni protagonisti di quel tentativo, che non conseguì risultati, che la Storia ricorderà con un sostantivo femminile: Trattativa, che contrapposto a quello di Fermezza, segnerà, nella contrapposizione drammatica tra due linee di principio, un passaggio tragico della nostra storia politica. Prima parte: 16 marzo 1978Seconda parte: 16 – 29 marzo 1978Terza parte: 31 marzo – 04 aprile 1978Quarta parte: 05 aprile – 13 aprile 1978Quinta parte: 15 aprile – 25 aprile 1978Sesta parte: 26 aprile – 30 aprile 1978Settima parte: 30 aprile – 06 maggio 1978Ottava parte: 06 maggio – 07 maggio 1978Nona parte: 08 maggio – 12 maggio 1978Decima parte: L’epilogo------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Intervista a Franco Piperno / Caso Moro

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieContenuto extra della docuserie “Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro”. Franco Piperno, accademico, durante il sequestro Moro era leader di Autonomia Operaia, movimento della sinistra extraparlamentare attivo tra il 1973 e la fine del 1979. E’ stato tra i fondatori di Potere Operaio.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Intervista a Claudio Signorile / Caso Moro

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieContenuto extra della docuserie “Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro”.Claudio Signorile, politico e accademico, durante il sequestro Moro era vice segretario del Partito Socialista Italiano.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Intervista a Claudio Martelli / Caso Moro

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieContenuto extra della docuserie “Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro”. Claudio Martelli, oggi direttore de L’Avanti, durante il sequestro Moro era coordinatore della Segreteria del Partito Socialista Italiano.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Intervista a Luciano Violante / Caso Moro

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieContenuto extra della docuserie “Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro”. Luciano Violante, politico, ex magistrato e accademico italiano. Durante il sequestro Moro era membro del Partito Comunista Italiano. Già presidente della Commissione Parlamentare Antimafia (1992-1994) e della Camera dei Deputati (1996-2001) è oggi presidente della Fondazione Leonardo.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Intervista a Luigi Zanda / Caso Moro

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieContenuto extra della docuserie “Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro”. Luigi Zanda, Senatore della Repubblica. Durante il sequestro Moro era segretario-portavoce di Francesco Cossiga al Ministero dell'Interno.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Bettino Craxi alla Commissione Moro. INEDITO / Caso Moro

storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieContenuto extra della docuserie “Trattativa. La storia di chi provò a salvare Moro”. Relazione di Bettino Craxi in apertura della sua audizione alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla strage di Via Fani sul sequestro e l’assassinio di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia (6 novembre 1980). L’audio inedito è parte di una bobina custodita presso l’Archivio Storico del Senato della Repubblica desecretata nel luglio 2020 dalla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e dal Presidente della commissione per la Biblioteca e Archivio Storico del Senato Gianni Marilotti.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Comunicare la Storia. Di Raffaele Leone

storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaLa divulgazione della Storia in Italia. La comunicazione della Storia con moderni metodi di comunicazione. Cosa significa dirigere una rivista di Storia. Il lavoro di Mondadori nell’educational. Il progetto Storiainpodcast.Sono queste le tematiche della conversazione con Raffaele Leone, direttore delle riviste Focus e Focus Storia.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Democrazie europee e dopoguerra. Di Martin Conway

storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaLa ricostruzione degli stati democratici in Europa occidentale dopo il 1945. Le caratteristiche del modello europeo di democrazia gestita. Dalle democrazie nazionali alla nascita della comunità europea. Gli anni Sessanta-Settanta: crisi e contestazione. Verso un’Europa “post-democratica”? Sono queste le tematiche della conversazione con Martin Conway, Professor of Modern European History presso l’Università di Oxford, dove è fellow del Balliol College. Il suo volume più recente è Western Europe’s Democratic Age: 1945-1968, pubblicato nel 2020 da Princeton University Press.A cura dello storico Leo Goretti.A cura di Francesco De Leo. Voice over Mario Cagol. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Grecia classica - Terza parte

storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaLa Grecia tra il V e il IV secolo a.C., l’epoca della nascita della cultura democratica e del concetto di comunità, in un ciclo di podcast curato da Cinzia Bearzot, docente di Storia greca presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Con il Mulino ha pubblicato anche «La polis greca» (2009) e «Il federalismo greco» (2014). - Il periodo storico (Prima parte) - La nascita della Democrazia (Prima parte) - Pericle (Seconda parte) - La Guerra del Peloponneso e il declino di Atene (Terza parte) - La nascita della Filosofia (Terza parte)A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Grecia classica - Seconda parte

storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaLa Grecia tra il V e il IV secolo a.C., l’epoca della nascita della cultura democratica e del concetto di comunità, in un ciclo di podcast curato da Cinzia Bearzot, docente di Storia greca presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Con il Mulino ha pubblicato anche «La polis greca» (2009) e «Il federalismo greco» (2014). - Il periodo storico (Prima parte) - La nascita della Democrazia (Prima parte) - Pericle (Seconda parte) - La Guerra del Peloponneso e il declino di Atene (Terza parte) - La nascita della Filosofia (Terza parte)A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Grecia classica - Prima parte

storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della StoriaLa Grecia tra il V e il IV secolo a.C., l’epoca della nascita della cultura democratica e del concetto di comunità, in un ciclo di podcast curato da Cinzia Bearzot, docente di Storia greca presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Con il Mulino ha pubblicato anche «La polis greca» (2009) e «Il federalismo greco» (2014). - Il periodo storico (Prima parte) - La nascita della Democrazia (Prima parte) - Pericle (Seconda parte) - La Guerra del Peloponneso e il declino di Atene (Terza parte) - La nascita della Filosofia (Terza parte)A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Cani e sovrani

storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un ReI cani hanno sempre avuto un ruolo importante nella vita pubblica e privata della Famiglia Reale britannica. Dal corgi, che oggi è quasi divenuto il simbolo della Casa di Windsor, al bassotto che divenne popolare in Gran Bretagna con il principe Alberto negli anni quaranta dell’Ottocento. I cani da lavoro non venivano tenuti soltanto per ciò che svolgevano, ma anche per l’ indiscutibile compagnia e lealtà che offrivano. Un gran numero di dipinti e disegni nella Collezione Reale mostrano i cani posseduti dai re e dalle regine nei secoli. Quando si iniziò a impiegare la fotografia al posto dei dipinti per ritrarre la quotidianità della Famiglia reale, i cani divennero i soggetti principali, anziché comparire soltanto all’angolo del dipinto.Storiainpodcast, con la voce di Mario Cagol, vi racconta il grande amore dei sovrani per i quattro zampe.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il Risorgimento. Di Antonello Folco Biagini - Terza parte

storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiIl Risorgimento è il periodo storico durante il quale l’Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d’Italia del 17 marzo 1861 fu l’atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d’Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Con il termine Risorgimento si ricordano anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l’unificazione, gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un’identità politica unitaria. Vittorio Emanuele II, Cavour, Garibaldi, Mazzini, Pio IX, Gioberti, Cattaneo, sono alcune delle personalità protagoniste delle vicende che hanno condotto allo sviluppo di un profilo unitario del popolo italiano.Storiainpodcast ricorda l’epoca che portò all’Unità d’Italia con Antonello Folco Biagini, Professore emerito presso la Sapienza Università di Roma. Già direttore del dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea della Sapienza, è oggi Rettore dell’Unitelma Sapienza, Università degli Studi di Roma. - Il Risorgimento, l’Italia e il quadro internazionale (Prima parte) - Nazione e nazionalismo, la monarchia sabauda e Re Vittorio Emanuele II (Seconda parte) - Cavour, Garibaldi, la storiografia risorgimentale (Terza parte)A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il Risorgimento. Di Antonello Folco Biagini - Seconda parte

storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiIl Risorgimento è il periodo storico durante il quale l’Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d’Italia del 17 marzo 1861 fu l’atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d’Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Con il termine Risorgimento si ricordano anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l’unificazione, gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un’identità politica unitaria. Vittorio Emanuele II, Cavour, Garibaldi, Mazzini, Pio IX, Gioberti, Cattaneo, sono alcune delle personalità protagoniste delle vicende che hanno condotto allo sviluppo di un profilo unitario del popolo italiano.Storiainpodcast ricorda l’epoca che portò all’Unità d’Italia con Antonello Folco Biagini, Professore emerito presso la Sapienza Università di Roma. Già direttore del dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea della Sapienza, è oggi Rettore dell’Unitelma Sapienza, Università degli Studi di Roma. - Il Risorgimento, l’Italia e il quadro internazionale (Prima parte) - Nazione e nazionalismo, la monarchia sabauda e Re Vittorio Emanuele II (Seconda parte) - Cavour, Garibaldi, la storiografia risorgimentale (Terza parte)A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il Risorgimento. Di Antonello Folco Biagini - Prima parte

storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghil Risorgimento è il periodo storico durante il quale l’Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d’Italia del 17 marzo 1861 fu l’atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d’Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Con il termine Risorgimento si ricordano anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l’unificazione, gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un’identità politica unitaria. Vittorio Emanuele II, Cavour, Garibaldi, Mazzini, Pio IX, Gioberti, Cattaneo, sono alcune delle personalità protagoniste delle vicende che hanno condotto allo sviluppo di un profilo unitario del popolo italiano.Storiainpodcast ricorda l’epoca che portò all’Unità d’Italia con Antonello Folco Biagini, Professore emerito presso la Sapienza Università di Roma. Già direttore del dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea della Sapienza, è oggi Rettore dell’Unitelma Sapienza, Università degli Studi di Roma. - Il Risorgimento, l’Italia e il quadro internazionale (Prima parte) - Nazione e nazionalismo, la monarchia sabauda e Re Vittorio Emanuele II (Seconda parte)- Cavour, Garibaldi, la storiografia risorgimentale (Terza parte)A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Mio padre, l’ultimo Re d’Italia. Di Maria Gabriella di Savoia

storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un ReLa principessa Maria Gabriella di Savoia (Napoli, 24 febbraio 1940) è la terza figlia dell’ultimo re d’Italia Umberto II e della regina Maria José. Portata con la famiglia in esilio in Portogallo all’indomani del referendum istituzionale del 2 giugno 1946, ha vissuto l’infanzia con il padre a Cascais. In famiglia era chiamata Ella. Conseguita la Maturità scientifica presso il Liceo italiano di Madrid, si iscrisse poi alla Scuola per Interpreti dell’Università di Ginevra, conseguendo il diploma di interprete-traduttore in italiano, francese e spagnolo. Trasferitasi in seguito a Parigi, terminò con successo dopo quattro anni di studio l’École du Louvre, famoso istituto di storia dell’arte. Ha creato la “Fondazione Umberto II e Maria José di Savoia”, centro di studi storici sul casato che ancora prima di unificare l’Italia aveva governato territori d’Europa divenuti poi italiani, francesi e svizzeri. È stata presidente della Fondazione professor Mario Dogliotti, che prende il nome dal noto cardiochirurgo torinese, diretta ad aiutare i bambini malati di famiglie bisognose. Oggi vive in Svizzera, a Ginevra.A Storiainpodcast ha raccontato alcuni ricordi della sua vita.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Lorenzo de’ Medici. Di Eleonora Plebani - Terza parte

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiLorenzo di Piero de’ Medici, detto Lorenzo il Magnifico (Firenze, 1º gennaio 1449 – Careggi, 8 aprile 1492), fu signore di Firenze dal 1469 alla morte, il terzo della dinastia dei Medici. È stato anche uno scrittore, mecenate, poeta e umanista, nonché uno dei più significativi uomini politici del Rinascimento, sia per aver incarnato l’ideale del principe umanista, sia per l’oculatissima gestione del potere. Fu coinvolto in una delle congiure più famose del Rinascimento, quella dei Pazzi, organizzata nel tentativo di metter fine al dominio della famiglia Medici. La congiura portò all’uccisione di Giuliano de’ Medici e al ferimento di Lorenzo il Magnifico, senza tuttavia condurre alla fine del potere mediceo su Firenze, come era nei piani. - Il Magnifico (Prima parte) - La sua Firenze (Seconda parte) - La congiura dei Pazzi (Terza parte)Storiainpodcast lo celebra con questo ciclo di podcast a cura di Eleonora Plebani, docente di Storia medievale alla Sapienza di Roma, dove si occupa di basso Medioevo con particolare riferimento alla storia fiorentina quattrocentesca e ai rapporti politico-diplomatici tra Firenze e Roma.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Lorenzo de’ Medici. Di Eleonora Plebani - Seconda parte

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiLorenzo di Piero de’ Medici, detto Lorenzo il Magnifico (Firenze, 1º gennaio 1449 – Careggi, 8 aprile 1492), fu signore di Firenze dal 1469 alla morte, il terzo della dinastia dei Medici. È stato anche uno scrittore, mecenate, poeta e umanista, nonché uno dei più significativi uomini politici del Rinascimento, sia per aver incarnato l’ideale del principe umanista, sia per l’oculatissima gestione del potere. Fu coinvolto in una delle congiure più famose del Rinascimento, quella dei Pazzi, organizzata nel tentativo di metter fine al dominio della famiglia Medici. La congiura portò all’uccisione di Giuliano de’ Medici e al ferimento di Lorenzo il Magnifico, senza tuttavia condurre alla fine del potere mediceo su Firenze, come era nei piani. - Il Magnifico (Prima parte) - La sua Firenze (Seconda parte) - La congiura dei Pazzi (Terza parte)Storiainpodcast lo celebra con questo ciclo di podcast a cura di Eleonora Plebani, docente di Storia medievale alla Sapienza di Roma, dove si occupa di basso Medioevo con particolare riferimento alla storia fiorentina quattrocentesca e ai rapporti politico-diplomatici tra Firenze e Roma.Il podcast è a cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Lorenzo de’ Medici. Di Eleonora Plebani - Prima parte

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiLorenzo di Piero de’ Medici, detto Lorenzo il Magnifico (Firenze, 1º gennaio 1449 – Careggi, 8 aprile 1492), fu signore di Firenze dal 1469 alla morte, il terzo della dinastia dei Medici. È stato anche uno scrittore, mecenate, poeta e umanista, nonché uno dei più significativi uomini politici del Rinascimento, sia per aver incarnato l’ideale del principe umanista, sia per l’oculatissima gestione del potere. Fu coinvolto in una delle congiure più famose del Rinascimento, quella dei Pazzi, organizzata nel tentativo di metter fine al dominio della famiglia Medici. La congiura portò all’uccisione di Giuliano de’ Medici e al ferimento di Lorenzo il Magnifico, senza tuttavia condurre alla fine del potere mediceo su Firenze, come era nei piani. - Il Magnifico (Prima parte) - La sua Firenze (Seconda parte) - La congiura dei Pazzi (Terza parte)Storiainpodcast lo celebra con questo ciclo di podcast a cura di Eleonora Plebani, docente di Storia medievale alla Sapienza di Roma, dove si occupa di basso Medioevo con particolare riferimento alla storia fiorentina quattrocentesca e ai rapporti politico-diplomatici tra Firenze e Roma.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Dante. Di Giorgio Inglese

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiDante Alighieri, o Alighiero, battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri e anche noto con il solo nome Dante, della famiglia Alighieri (Firenze, tra il 21 maggio e il 21 giugno 1265 – Ravenna, notte tra il 13 e il 14 settembre 1321), è stato un poeta, scrittore e politico italiano. È considerato il padre della lingua italiana. La sua fama è dovuta alla paternità della Comedìa, divenuta celebre come Divina Commedia e universalmente considerata la più grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale. Espressione della cultura medievale, filtrata attraverso la lirica del Dolce stil novo, la Commedia è anche veicolo allegorico della salvezza umana, che si concreta nel toccare i drammi dei dannati, le pene purgatoriali e le glorie celesti, permettendo a Dante di offrire al lettore uno spaccato di morale ed etica. Autorevole linguista, teorico politico e filosofo, Dante spaziò all’interno dello scibile umano, segnando profondamente la letteratura italiana dei secoli successivi e la stessa cultura occidentale, tanto da essere soprannominato il “Sommo Poeta” o, per antonomasia, il “Poeta”.Storiainpodcast lo celebra con Giorgio Inglese, docente di Letteratura italiana alla Sapienza di Roma e autore di molti libri sul sommo poeta, tra cui il recente “Vita di Dante. Una biografia possibile” (Carocci).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La CIA e la strage di Piazza Fontana. Di Maurizio Caprara

storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiLa strage di piazza Fontana fu la conseguenza del grave attentato terroristico compiuto il 12 dicembre 1969 nel centro di Milano presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura. Provocò 17 morti e 88 feriti. Da storici e giornalisti che se ne sono occupati è stata definita «la madre di tutte le stragi», il «primo e più dirompente atto terroristico dal dopoguerra», «il momento più incandescente della strategia della tensione», l’inizio del periodo passato alla storia in Italia come anni di piombo.Maurizio Caprara, editorialista del Corriere della Sera, racconta a Storiainpodcast il contenuto di alcuni documenti recentemente desecretati e presenti nell’archivio storico del Senato della Repubblica riguardanti la strage e la Central Intelligence Agency, agenzia di spionaggio civile del governo federale degli Stati Uniti d’America.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il fallito attentato a Hitler. Di Gian Enrico Rusconi

storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflittiIl più celebre e fallito attentato ad Adolf Hitler fu un attacco dinamitardo nel quartier generale del Führer a Rastenburg, il 20 luglio 1944, passato alla storia come Operazione Valchiria. Fu il colonnello Claus Schenk von Stauffenberg (1907-1944) la mente di quell’attentato. Posizionò la bomba che uccise quattro ufficiali e una stenografa. Il dittatore nazista era presente, ma ne uscì illeso.Storiainpodcast racconta il tentativo di attentare alla vita di Hitler con lo storico e germanista Gian Enrico Rusconi.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il Giorno della Memoria. Di Marcello Pezzetti

storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiIl Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l’Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto. Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.Storiainpodcast con lo storico Marcello Pezzetti, uno dei massimi studiosi italiani della Shoah, direttore del nascente Museo della Shoah di Roma, l’unico ad aver intervistato tutti i 105 ebrei tornati dai lager, ricorda la “Soluzione finale” pianificata dai nazisti per eliminare il popolo ebraico.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Roma capitale

Con la legge 33 del 3 febbraio 1871 fu proclamata Roma capitale d’Italia, trasferendo la sede del governo da Firenze all’Urbe. Per la Città dei Papi – espugnata dai bersaglieri comandati dal generale Raffaele Cadorna il 20 settembre 1870 con la breccia nella cerchia delle mura aureliane, nei pressi di Porta Pia – iniziò una delle più imponenti modifiche urbanistiche, architettoniche e funzionali. Il trasferimento ufficiale si realizzò il 1° luglio successivo. Il giorno dopo, 2 Luglio 1871, il re Vittorio Emanuele II fece ufficialmente il suo ingresso solenne nella Città Eterna per insediarsi al Quirinale.Storiainpodcast racconta la vicenda con Alessandro Vagnini, docente di Storia delle relazioni internazionali alla Sapienza di Roma. Su storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Mussolini. Di Giordano Bruno Guerri

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiBenito Amilcare Andrea Mussolini, (Dovia di Predappio, 29 luglio 1883 – Giulino, 28 aprile 1945) noto anche con il solo appellativo di Duce, è stato un politico, militare e giornalista italiano. Fondatore del fascismo, fu presidente del Consiglio del Regno d’Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. Nel gennaio 1925 assunse poteri dittatoriali e dal dicembre dello stesso anno acquisì il titolo di capo del governo primo ministro segretario di Stato. Dopo la guerra d’Etiopia, aggiunse al titolo di duce quello di “Fondatore dell’Impero” e divenne Primo Maresciallo dell’Impero il 30 marzo 1938. Fu capo della Repubblica Sociale Italiana dal settembre 1943 al 27 aprile 1945. Esponente di spicco del Partito Socialista Italiano, fu nominato direttore del quotidiano di partito Avanti! nel 1912. Nel 1940, ritenendo ormai prossima la vittoria della Germania, decise per l’ingresso dell’Italia nella seconda guerra mondiale. In seguito alle disfatte subite dalle Forze Armate italiane e alla messa in minoranza durante il Gran Consiglio del Fascismo (ordine del giorno Grandi del 24 luglio 1943), fu arrestato per ordine del Re (25 luglio) e successivamente tradotto a Campo Imperatore. Liberato dai tedeschi, e ormai in balia delle decisioni di Hitler, instaurò nell’Italia settentrionale la Repubblica Sociale Italiana. In seguito alla definitiva sconfitta delle forze italotedesche, abbandonò Milano la sera del 25 aprile 1945, dopo aver invano cercato di trattare la resa. Il tentativo di fuga si concluse il 27 aprile con la cattura da parte dei partigiani a Dongo, sul lago di Como. Fu fucilato il giorno seguente insieme alla sua amante Claretta Petacci.Storiainpodcast con lo storico Giordano Bruno Guerri ne ricorda l’ascesa al potere.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Maradona. Di Riccardo Cucchi

storiainpodcast.focus.it - Canale I miti del calcioDiego Armando Maradona (Lanús, 30 ottobre 1960 – Tigre, 25 novembre 2020) è stato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. Campione del mondo nel 1986 e vicecampione del mondo nel 1990 con la nazionale argentina, ha vinto uno scudetto e una Coppa Uefa con la maglia del Napoli, di cui era il capitano. Soprannominato “El Pibe de Oro” ha militatoanche nell’Argentinos Juniors, nel Boca Junior, nel Barcellona, nel Siviglia, Siviglia, nel Newell’s Old Boys. Il 4 novembre 2020, pochi giorni dopo aver compiuto 60 anni, a Buenos Aires subisce una delicata operazione al cervello per la rimozione di un ematoma subdurale di origine traumatica. Tornato nella sua casa di Tigre per un lungo periodo di convalescenza e di riabilitazione dopo la buona riuscita dell’intervento, muore improvvisamente il 25 novembre per un edema polmonare acuto conseguente a insufficienza cardiaca.Riccardo Cucchi, voce storica di “Tutto il Calcio minuto per minuto”, trasmissione RAI, racconta il campione a Storiainpodcast.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Dunkerque. Di Vittorio Sabadin

storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflittiQuella che avvenne tra il 27 maggio e il 4 giugno 1940 a Dunkerque fu un’operazione di evacuazione navale senza precedenti, che ebbe quasi del miracoloso. Oltre 300mila soldati inglesi, francesi e belgi erano stati circondati dalle unità corazzate tedesche sulle coste della Manica, senza alcuna via di fuga, con davanti il nemico e dietro solo il mare. Bisognava portarli via da lì. Era l’epilogo della battaglia di Dunkerque, porto nel nord della Francia, che si era combattuta nei pressi del confine tra Francia e Belgio. Siamo all’inizio della Seconda guerra mondiale, nel pieno della grande offensiva in Occidente sferrata dalle truppe tedesche della Wehrmacht a partire dal 10 maggio. Winston Churchill, Primo Ministro britannico, coniò la frase, “spirito di Dunkerque”, da allora utilizzata nel Regno Unito per descrivere la forza necessaria a superare i momenti di avversità.Storiainpodcast racconta la leggendaria impresa con Vittorio Sabadin, editorialista de La Stampa, già Vice Direttore del quotidiano piemontese.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il genocidio del Ruanda

storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflittiIl genocidio del Ruanda fu uno dei più sanguinosi episodi della storia dell’umanità del XX secolo. Secondo le stime di Human Rights Watch, dal 6 aprile alla metà di luglio del 1994, per circa 100 giorni, in Ruanda vennero massacrate sistematicamente (a colpi di armi da fuoco, machete pangas e bastoni chiodati) almeno 500.000 persone. Le stime sul numero delle vittime sono tuttavia cresciute fino a raggiungere cifre dell’ordine di circa 800.000 o 1.000.000 di persone. Il genocidio, ufficialmente, viene considerato concluso alla fine dell’Opération Turquoise, una missione umanitaria voluta e intrapresa dai francesi, sotto egida dell’ONU. Le vittime furono prevalentemente di etnia Tutsi, corrispondenti a circa il 20% della popolazione, ma le violenze finirono per coinvolgere anche Hutu moderati appartenenti alla maggioranza del paese.Storiainpodcast ricorda il genocidio con la drammatica testimonianza di Honorine Mujyambere, Presidente di Ibuka Italia, sopravvissuta a quel terribile massacro.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Avvocato. Di Furio Colombo - Terza parte

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiGianni Agnelli, all’anagrafe Giovanni Agnelli (Torino, 12 marzo 1921 – Torino, 24 gennaio 2003), è stato un imprenditore e politico italiano, principale azionista e amministratore al vertice della FIAT, senatore a vita, nonché ufficiale del Regio Esercito. Noto come “l’Avvocato” per via del suo titolo di studio, fu per molti anni sindaco di Villar Perosa. Figlio di Edoardo Agnelli e di Virginia Bourbon del Monte dei Principi di San Faustino, era il secondo dei sette figli della coppia.Storiainpodcast lo ricorda con Furio Colombo, giornalista, scrittore e politico, fra gli Anni ’80 e ’90 Presidente di Fiat America. - Prima parte - Seconda parte - Terza parteA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Avvocato. Di Furio Colombo - Seconda parte

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiGianni Agnelli, all’anagrafe Giovanni Agnelli (Torino, 12 marzo 1921 – Torino, 24 gennaio 2003), è stato un imprenditore e politico italiano, principale azionista e amministratore al vertice della FIAT, senatore a vita, nonché ufficiale del Regio Esercito. Noto come “l’Avvocato” per via del suo titolo di studio, fu per molti anni sindaco di Villar Perosa. Figlio di Edoardo Agnelli e di Virginia Bourbon del Monte dei Principi di San Faustino, era il secondo dei sette figli della coppia.Storiainpodcast lo ricorda con Furio Colombo, giornalista, scrittore e politico, fra gli Anni ’80 e ’90 Presidente di Fiat America. - Prima parte - Seconda parte - Terza parteA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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L’Avvocato. Di Furio Colombo - Prima parte

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiGianni Agnelli, all’anagrafe Giovanni Agnelli (Torino, 12 marzo 1921 – Torino, 24 gennaio 2003), è stato un imprenditore e politico italiano, principale azionista e amministratore al vertice della FIAT, senatore a vita, nonché ufficiale del Regio Esercito. Noto come “l’Avvocato” per via del suo titolo di studio, fu per molti anni sindaco di Villar Perosa. Figlio di Edoardo Agnelli e di Virginia Bourbon del Monte dei Principi di San Faustino, era il secondo dei sette figli della coppia.Storiainpodcast lo ricorda con Furio Colombo, giornalista, scrittore e politico, fra gli Anni ’80 e ’90 Presidente di Fiat America. - Prima parte - Seconda parte - Terza parteA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Parla Dino Zoff

storiainpodcast.focus.it - Canale I miti del calcioDino Zoff, nato a Mariano del Friuli (Gorizia), è considerato uno dei più grandi portieri nella storia del calcio. Con la Nazionale, che ha anche allenato dal 1998 al 2000, è stato campione europeo 1968, campione mondiale 1982 (a quarant’anni) e vice-campione mondiale 1970. Ha legato la propria attività calcistica principalmente alla Juventus, militandovi per undici anni a cavallo degli anni 1970 e 1980, senza mai saltare una partita di campionato. Con i bianconeri ha collezionato 479 presenze, vincendo sei campionati italiani, due Coppe Italia e una Coppa UEFA, e ha disputato due finali di Coppa dei Campioni e una di Coppa Intercontinentale. Ha militato anche nell’Udinese, nel Mantova e nel Napoli. Dino Zoff è stato Commissario tecnico della Nazionale italiana raggiungendo il secondo posto al campionato d’Europa 2000. Ha allenato anche la Juventus, la Lazio e la Fiorentina. Con i bianconeri ha conquistato, nella stagione 1989/90, una Coppa Italia e una Coppa Uefa, ricevendo anche il Seminatore d’oro, premio conferito al miglior allenatore. Ha ricoperto anche la carica di presidente della Lazio durante la gestione proprietaria del finanziere Sergio Cragnotti e, nel 1997, la doppia veste di presidente e allenatore.Storiainpodcast lo ha intervistato.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Gorbaciov. Di Sergio Romano

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiMichail Sergeevič Gorbačëv, spesso traslitterato anche come Mikhail Gorbachev o Gorbaciov (Privol’noe, 2 marzo 1931) è un politico sovietico, russo dal 1991. Ultimo segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1985 al 1991, fu propugnatore dei processi di riforma legati alla perestrojka e alla glasnost’, e protagonista nella catena di eventi che portarono alla dissoluzione dell’URSS e alla riunificazione della Germania. Artefice, con la sua politica, della fine della guerra fredda, fu insignito nel 1989 della Medaglia Otto Hahn per la Pace e, nel 1990, del Nobel per la pace. È l’unico ex-segretario del PCUS ancora vivente. Tra il 15 e il 17 maggio 1985 Michail Gorbačëv, allora nuovo Segretario generale del Partito Comunista, si recò a Leningrado, dove incontrò il comitato cittadino di partito. In quell’occasione affermò: «È evidente, compagni, che tutti noi dobbiamo ricostruirci. Tutti», utilizzando il verbo “perestrajvat’sja” (ricostruirsi) come una metafora che fu poi diffusa dai media e divenne lo slogan di una nuova fase nella storia dell’Unione Sovietica: la Perestrojka.Storiainpodcast lo racconta con l’ambasciatore Sergio Romano, storico, analista diplomatico ed editorialista del “Corriere della Sera”, che è stato anche ambasciatore d’Italia presso la Nato e in Unione Sovietica.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Beethoven. Di Giorgio Pestelli

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiLudwig van Beethoven (Bonn, 16 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827) è stato un compositore, pianista e direttore d’orchestra tedesco. Figura cruciale della musica colta occidentale, fu l’ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese ed è considerato uno dei più grandi e influenti compositori di tutti i tempi. Annoverato tra i massimi geni della storia della musica, nonostante la sordità (ipoacusia) che lo colpì prima ancora di aver compiuto i trent’anni, continuò a comporre, dirigere e suonare. La sua influenza fu di vitale importanza per il linguaggio musicale del XIX secolo e per quelli successivi, tanto da rappresentare un modello per molti compositori. Il mito del Beethoven “artista eroico”, capace di trasmettere attraverso la sua opera ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento, crebbe moltissimo nel periodo Romantico.Storiainpodcst lo ricorda con Giorgio Pestelli, professore emerito di Storia della musica all’Università di Torino e autore del saggio “Il genio di Beethoven. Viaggio attraverso le nove Sinfonie” (Saggine).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Margaret Thatcher. Di Elisabetta Rosaspina

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiMargaret Hilda Thatcher, baronessa Thatcher, (Grantham, 13 ottobre 1925 – Londra, 8 aprile 2013) governò la Gran Bretagna dal 1979 al 1990. Fu Primo ministro del Regno Unito dal 4 maggio 1979 al 28 novembre 1990, prima donna ad aver ricoperto tale incarico e primo ministro con il mandato più lungo della storia del Regno Unito. Dal 1975 al 1990 fu leader del Partito conservatore britannico e il 7 dicembre 1990 venne insignita del titolo nobiliare di Baronessa di Kesteven nella contea del Lincolnshire. Conosciuta come Lady di ferro, The Iron Lady. Gli anni di cui fu protagonista sono ricordati come era thatcheriana.Storiainpodcast la ricorda con Elisabetta Rosaspina, inviata del Corriere della Sera, autrice della biografia “Margaret Tatcher” (Mondadori).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La nobile arte della falconeria

storiainpodcast.focus.it - Canale C'era una volta un ReLa caccia con il falco, passatempo prediletto di re e cavalieri medievali, ma diffuso anche tra gli arabi e i nomadi dell’Asia Centrale, è una grande tradizione divenuta patrimonio immateriale transnazionale dell’Unesco. In Italia, il “padre nobile” della falconeria fu l’imperatore Federico II di Svevia, che sull’argomento, verso il 1260, scrisse un famoso trattato, il De arte venandi cum avibus. Le tecniche di allevamento e addestramento dei rapaci, quelle di caccia e la classificazione della cacciagione sono rimaste pressoché immutate da allora. Tuttavia le trasformazioni sociali e il declino del nomadismo, insieme alla scomparsa di molte specie di rapaci e alle ragioni del conservazionismo, hanno trasformato la falconeria in una tradizione di nicchia.Storiainpodcast ne parla con Anne Lise Tropato, docente di Storia artistica e culturale della falconeria alla New York University Abu Dhabi.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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I cinesi nel West. Di Guido Olimpio

storiainpodcast.focus.it - Canale La Storia del Westl famoso giornalista racconta il vecchio WestPrima stagioneQuesto quarto episodio è dedicato ad una vicenda ai più sconosciuta: quella dei cinesi nel selvaggio West.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La leggenda dei nativi americani. Di Guido Olimpio

storiainpodcast.focus.it - Canale La Storia del WestIl famoso giornalista racconta il vecchio West Prima stagioneQuesto terzo episodio è dedicato alle popolazioni indigene dell’America Settentrionale, i nativi americani, passati alla storia come “indiani d’America”. La designazione di Indiani per gli indigeni dell’America risale a Cristoforo Colombo e deriva dalla sua convinzione di aver raggiunto le coste dell’India.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Il Generale Custer. Di Guido Olimpio

Questo episodio è dedicato al Generale George Armstrong Custer, nato a New Rumley il 5 dicembre del 1839 e ucciso a Little Bighorn il 25 giugno 1876. Ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti d’America e comandante di reparti di cavalleria durante la guerra di secessione americana e le guerre indiane, fu tenente colonnello del celebre Reggimento 7º Cavaleggieri. Custer, due suoi fratelli e tutti gli uomini della colonna da lui capeggiata furono uccisi il 25 giugno 1876 nella storica battaglia del Little Bighorn, combattuta contro una coalizione di tribù native. La battaglia divenne nota come Custer’s Last Stand (“L’ultima resistenza di Custer”).storiainpodcast.focus.it - Canale La Storia del WestA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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Jesse James. Di Guido Olimpio

storiainpodcast.focus.it - Canale La Storia del WestIl famoso giornalista racconta il vecchio West Prima stagioneQuesto primo episodio è dedicato al pistolero Jesse James e alla cosiddetta “Cavalleria del crimine”. Jesse Woodson James, nato nella Contea di Clay il 5 settembre 1847 e morto a St. Joseph, il 3 aprile 1882, è stato un criminale statunitense passato alla storia. La sua vicenda si svolge nel duro e violento Missouri, paese di frontiera in piena Guerra di secessione americana. Combatté con i confederati, ma divenne famoso per le sue numerose rapine a banche e treni unionisti in Missouri, Kentucky, Iowa, Texas, Mississippi, Minnesota insieme al fratello Frank. Morì in seguito a un tradimento da parte di un membro della sua banda, Robert Ford, nel 1882.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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La breccia di Porta Pia | Antonello Folco Biagini

La presa di Roma, nota anche come breccia di Porta Pia, fu l’episodio del Risorgimento che sancì l’annessione di Roma al Regno d’Italia. Avvenuta il 20 settembre 1870, decretò la fine dello Stato Pontificio quale entità storico-politica e fu un momento di profonda rivoluzione nella gestione del potere temporale da parte dei papi. L’anno successivo la capitale d’Italia fu trasferita da Firenze a Roma (legge 3 febbraio 1871, n. 33). L’anniversario del 20 settembre è stato festività nazionale fino al 1930, quando fu abolito a seguito della firma dei Patti Lateranensi.Storiainpodcast la racconta con Antonello Folco Biagini, Professore emerito presso la Sapienza Università di Roma. Già direttore del dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea della Sapienza, è oggi Rettore dell’UnitelmaSapienza, Università degli Studi di Roma.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
30/3/20210 minutos, 0 segundos
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Il Bandito Giuliano. Di Francesco La Licata

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiSalvatore Giuliano (Montelepre, 16 novembre 1922 – Castelvetrano, 5 luglio 1950), noto come il bandito Giuliano, il Re di Montelepre, è stato un brigante italiano. Detto "Turiddu" aderì al movimento separatista siciliano, sorto nel secondo dopoguerra. A capo di una banda armata, compie azoni criminose contro uomini dello Stato e diventa uno strumento della mafia. Il suo nome resta principalmente legato alla strage di Portella della Ginestra (1º maggio 1947), in cui morirono undici persone e altre ventisette rimasero ferite. Molti aspetti della sua vicenda non sono ancora chiari.Storiainpodcast lo racconta con Francesco La Licata, giornalista, grande esperto di storia della mafia.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
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4 maggio 1949: la tragedia del Grande Torino

storiainpodcast.focus.it - Canale I miti del calcioIl Grande Torino fu una delle squadre più forti della storia del calcio di tutti i tempi. Cinque scudetti consecutivi, una Coppa Italia e imprese conosciute in tutto il mondo. Il 4 maggio 1949 l’aereo che riportava la squadra da una trasferta in Portogallo andò a schiantarsi contro la basilica di Superga simbolo della città di Torino. Sull’aereo i giocatori, i dirigenti e alcuni giornalisti. Non sopravvisse nessuno. Ai funerali parteciparono un milione di persone.« Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto ‘in trasferta’» (Indro Montanelli).Storiainpodcast racconta il Grande Torino con le voci di Sandro Mazzola, figlio di Valentino, capitano della squadra, il giornalista Giampaolo Ormezzano, lo storico tifoso Ginetto Trabaldo. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
29/3/20210 minutos, 0 segundos
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Jack the Ripper. Di Massimo Polidoro

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiJack lo Squartatore, Jack the Ripper, è l’appellativo dato a uno sconosciuto assassino seriale che agì tra l’estate e l’autunno del 1888 nel degradato quartiere londinese di Whitechapel e nei distretti adiacenti. Il nome è tratto dalla firma in calce del serial killer in una lettera pubblicata nel periodo delle uccisioni e indirizzata alla Central News Agency da un soggetto anonimo che asseriva di essere l’assassino. A 130 anni di distanza, l’identità dell’autore di quegli omicidi rimane il grande mistero vittoriano. A Jack sono state attribuite ufficialmente cinque vittime, mentre il numero di omicidi ricondotti dagli studiosi alla sua attività criminale varia tra quattro e sedici. Le sue vittime furono esclusivamente femminili, assassinate tramite sgozzamento. Successivamente l’assassino infieriva sui loro corpi mutilandoli e asportandone organi interni.Storiainpodcast racconta Jack the ripper con Massimo Polidoro, giornalista, scrittore e divulgatore scientifico.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
28/3/20210 minutos, 0 segundos
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Raffaello. Di Luca Nannipieri

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiRaffaello Sanzio (Urbino, 28 marzo o 6 aprile 1483 – Roma, 6 aprile 1520) è stato un pittore e architetto italiano, fra i più celebri del Rinascimento. Considerato uno dei più grandi artisti di ogni tempo. La “maniera” di Raffaello fu di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire, sia per emulazione da parte dei suoi collaboratori che ne portarono avanti il linguaggio per decenni in tutta Europa raccolti nella scuola del manierismo, sia per contrasto attraverso il rifiuto dell’opera raffaellesca iniziato da Caravaggio. Straordinaria la sua influenza sulla storia dell’arte occidentale, si impose come modello fondamentale per tutte le accademie di belle arti fino alla prima metà dell’Ottocento. Il mito di Raffaello raggiunse le avanguardie del XX secolo e l’arte contemporanea del XXI secolo, fino a lambire altre arti come il cinema e il fumetto.Storiainpodcast lo racconta con Luca Nannipieri, critico e storico dell’arte Luca Nannipieri, autore del libro “Raffaello. Il trionfo della ragione” (Skira).A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
27/3/20210 minutos, 0 segundos
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Charles Dickens e l’età vittoriana

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiCharles John Huffam Dickens (Portsmouth, 7 febbraio 1812 – Higham, 9 giugno 1870) è stato uno scrittore, giornalista e reporter di viaggio britannico dell’età vittoriana. Noto sia per le sue opere umoristiche (Il circolo Pickwick) quanto per i suoi romanzi sociali (Oliver Twist, David Copperfield, Tempi difficili, Grandi speranze, Canto di Natale), è considerato uno dei più importanti e popolari romanzieri di tutti i tempi.Storiainpodcast racconta Dickens e il suo tempo con Laura Bartoli, traduttrice e collezionista di Charles Dickens.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
26/3/20210 minutos, 0 segundos
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Papa Wojtyla. Di Franco Cardini

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiKarol Józef Wojtyła, Papa Giovanni Paolo II (Wadowice, 18 maggio 1920 – Città del Vaticano, 2 aprile 2005) è stato il 264º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 6° sovrano dello Stato della Città del Vaticano. Fu eletto papa il 16 ottobre 1978. In seguito alla causa di beatificazione, il 1º maggio 2011 è stato proclamato beato dal suo immediato successore Benedetto XVI e viene festeggiato annualmente nel giorno del suo insediamento, il 22 ottobre. Primo papa non italiano dopo 455 anni, cioè dai tempi di Adriano VI (1522-1523), è stato il primo pontefice polacco della storia e il primo proveniente da un Paese di lingua slava. Il suo pontificato è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni ed è stato il terzo pontificato più lungo in assoluto, dopo quello di Pio IX e quello tradizionalmente attribuito a Pietro apostolo. Giovanni Paolo II intraprese sin dal principio del suo pontificato una vigorosa azione politica e diplomatica contro il comunismo e l’oppressione politica ed è considerato uno degli artefici del crollo dei sistemi del socialismo reale, già controllati dall’ex Unione Sovietica.Storiainpodcast racconta Papa Giovanni Paolo II con Franco Cardini, storico e saggista italiano, Professore Emerito di Storia medievale presso l’Istituto di Scienze Umane e Sociali / SNS.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
25/3/20210 minutos, 0 segundos
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Primo Levi. Di Marcello Pezzetti

storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiPrimo Levi è stato uno scrittore italiano, autore di racconti, memorie, poesie, saggi e romanzi. Partigiano, il 13 dicembre 1943 venne arrestato dai fascisti in Valle d’Aosta e fu prima mandato in un campo di raccolta a Fossoli e nel febbraio dell’anno successivo deportato nel campo di concentramento di Auschwitz in quanto ebreo. Scampato al lager, tornò in Italia, dove si dedicò con impegno al compito di raccontare le atrocità viste e subite. La sua opera più famosa, Se questo è un uomo, racconta le sue esperienze nel campo di concentramento nazista ed è considerato un classico della letteratura mondiale.Storiainpodcast ricorda Primo Levi con lo storico Marcello Pezzetti, uno dei massimi studiosi italiani della Shoah, direttore del nascente Museo della Shoah di Roma, l’unico ad aver intervistato tutti i 105 ebrei tornati dai lager.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
24/3/20210 minutos, 0 segundos
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Le ultime vittime di Pompei | Valeria Amoretti

I resti di due vittime dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. sono stati recentemente rinvenuti nei pressi di Pompei, in località Civita Giuliana, nell’area di una grande villa, 700 metri a nord ovest della città. Erano in un corridoio di passaggio della villa che consentiva l’accesso al piano superiore. Ci spiega che cosa c’è dietro questa scoperta Valeria Amoretti, antropologo fisico e responsabile del Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco Archeologico di Pompei. L’esperta racconta anche come sono stati realizzati i calchi in gesso di questi resti, utilizzando una tecnica messa a punto 150 anni fa. E come Pompei sia uno scrigno ancora tutto da scoprire.Il podcast è a cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------La "Voce di Focus Storia" è il podcast della rivista Focus Storia. Puoi ascoltarci anche su Spotify (https://spoti.fi/32Ni34E).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
17/12/20200 minutos, 0 segundos
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A casa della regina Elisabetta | Enrica Roddolo

775 stanze, 1.514 porte e 760 finestre: sono soli alcuni numeri della residenza reale di Buckingham Palace a Londra. Nel podcast di Focus Storia la giornalista Enrica Roddolo, esperta della storia dell'aristocrazia europea e autrice del libro "I segreti di Buckingham Palace" (Cairo), racconta questa e altre case dei reali ma anche chi sono le nuove generazioni che le abitano (o che hanno preferito “cambiare casa”). Si tratta della terza puntata della serie dedicata alla casa reale inglese, in cui abbiamo parlato della regina Elisabetta a inizio “carriera” e della sua spina nel fianco, la principessa Lady Diana.Podcast a cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------La "Voce di Focus Storia" è il podcast della rivista Focus Storia. Puoi ascoltarci anche su Spotify (https://spoti.fi/32Ni34E).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
16/10/20200 minutos, 0 segundos
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Lady Diana, spina nel fianco della regina | Enrica Roddolo

Il suo ballo con John Travolta alla Casa Bianca nel 1985 fece epoca: Diana Spencer non era più la timida e acerba ragazza che aveva sposato l’erede al trono d’Inghilterra e la sua stella brillava così forte da offuscare il mito della monarchia tradizionale impersonata dalla regina Elisabetta II. La parabola di Lady Diana ha attraversato anni molto complicati per la casa reale inglese fino al tragico incidente a Parigi nel 1997, in cui la principessa perse la vita, che aprì una vera crisi istituzionale. La monarchia non sarebbe mai più tornata quella di prima. Ecco la storia di Lady Diana e del suo mito. E che cosa accadde dopo di lei? A raccontarcelo è la giornalista Enrica Roddolo.Ascolta anche la prima puntata della nostra serie “reale” dedicata a Elisabetta II: https://www.spreaker.com/episode/40803980Podcast a cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------La "Voce di Focus Storia" è il podcast della rivista Focus Storia. Puoi ascoltarci anche su Spotify (https://spoti.fi/32Ni34E).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
24/9/20200 minutos, 0 segundos
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Tutti i segreti della regina Elisabetta | Enrica Roddolo

La prima puntata di una serie dedicata a un'icona dei nostri tempi: la regina Elisabetta II. La giornalista Enrica Roddolo, esperta della storia dell’aristocrazia europea e autrice del recente libro "I segreti di Buckingham Palace", racconta in questo podcast gli anni giovanili, il rapporto con Filippo e il loro inossidabile matrimonio. Prossimamente, dedicheremo nuove puntante alla vita e al ruolo del sovrano più longevo della storia della corona britannica.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------La "Voce di Focus Storia" è il podcast della rivista Focus Storia. Puoi ascoltarci anche su Spotify (https://spoti.fi/32Ni34E).Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
10/9/20200 minutos, 0 segundos
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10 giugno 1940: l'Italia in guerra | Mauro Canali

“Combattenti di terra, di mare, dell’aria. Camicie nere della rivoluzione e delle legioni. Uomini e donne d’Italia, dell’Impero e del Regno d’Albania. Ascoltate! Un’ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria [...]. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia”. Con queste parole il 10 giugno 1940 Mussolini annunciò all’Italia l’ingresso nella Seconda guerra mondiale. Perché siamo scesi in guerra e che cosa sarebbe successo se non avessimo fatto quel passo? Ne parla in questa puntata della “Voce di Focus Storia” lo storico contemporaneista Mauro Canali, intervistato dalla giornalista Claudia Giammatteo. Da quella dichiarazione di guerra dal balcone di Palazzo Venezia a Roma sono passati ottant'anni e anche Focus Storia 164 dedica un lungo articolo a quella scelta, agli errori di Mussolini e alle motivazioni di una decisione che ha cambiato la storia del nostro Paese.A cura di Claudia Giammatteo.------------La "Voce di Focus Storia" è il podcast della rivista Focus Storia. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce di Focus Storia" anche su Spotify (http://bit.ly/VoceDellaStoria) ed Apple Podcasts (https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427).
9/6/20200 minutos, 0 segundos
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Spie, agenti segreti e intelligence, che storia!

Obiettivo: tutela della sicurezza nazionale. Attività: raccolta d’informazioni a vasto raggio corroborata da azioni di spionaggio e controspionaggio. Questo, in sintesi, il profilo dei servizi segreti di tutto il mondo. La nascita dei primi “agenti” si perde nei meandri del tempo. La necessità di carpire informazioni all’interno di una società è stata un’esigenza sentita dai potenti di tutto il mondo fin dall’antichità. E sono stati molti i sovrani e i militari che hanno deciso di ricorrere a spie e informatori di fiducia, a partire dal faraone Ramses I, che governò l'Egitto oltre 3.300 anni fa.L’uso di “agenti segreti” si affermò anche nell'antica Roma, ai tempi di Giulio Cesare (I secolo a.C.), che ricorse all’intelligence e allo spionaggio in modo sistematico. Dopo il crollo dell’Impero romano, il ricorso a varie forme di intelligence proseguì anche nel Medioevo, ma con l’Età moderna, segnata da un boom delle attività diplomatiche, la storia dei servizi segreti entrò nel vivo. Fu però la Guerra fredda una straordinaria fucina per l’evoluzione delle tecniche e degli strumenti degli agenti segreti, tra gadget alla 007, aerei e satelliti spia. E oggi, nell’epoca del Web e della lotta al terrorismo, a farla da padrona è la tecnologia, soprattutto informatica.A ricostruire il mondo dello spionaggio, attraverso storie e vicende passate alla Storia, ci aiuta Guido Olimpio, saggista e analista del Corriere della Sera, esperto di terrorismo internazionale e intelligence, nonché autori di diversi libri sul tema.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------La "Voce della Storia" è il podcast della rivista Focus Storia. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
12/5/20200 minutos, 0 segundos
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Vittorio Emanuele II, il re che unì l'Italia | Gianni Oliva

Focus Storia dedica un podcast a Vittorio Emanuele II, il re “che fece l’Italia”, nato il 14 marzo 1820 a Torino. A raccontare la storia di un personaggio fondamentale della Storia proprio perché è sotto la sua corona si è realizzata l'Unità d'Italia è Gianni Oliva, storico, giornalista e autore del libro “I Savoia. Novecento anni di una dinastia” (Mondadori). Podcast curato e condotto da Francesco De Leo. ------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
16/3/20200 minutos, 0 segundos
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Emergenza Coronavirus | Giovanni Rezza

La comunità internazionale è alle prese con il coronavirus SARS-CoV-2, mai identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019: il nuovo virus in Cina rappresenta un'emergenza globale, o meglio, un'emergenza internazionale di salute pubblica. "La Voce della Storia", il podcast della rivista Focus Storia, fa il punto con Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità. Quanti coronavirus conosciamo? Il nuovo Coronavirus è lo stesso della Sars? Quanto è pericoloso il nuovo virus? E poi quali sono gli strumenti della prevenzione? Rezza ricorda che a inventare la “quarantena” sono stati i veneziani oltre seicento anni fa. La quarantena, infatti, indicava in origine il periodo di isolamento cui erano costrette le navi sospettate di trasportare persone o animali contagiosi. Se ne trova traccia già ai primi del ’400, quando era vivo il ricordo della Peste nera, in relazione alle navi in arrivo a Venezia dai possedimenti dalmati (in particolare Ragusa, oggi Dubrovnik). Pocast curato e condotto da Francesco De Leo. ------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
14/2/20200 minutos, 0 segundos
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Catalogna: all'origine delle proteste per l'indipendenza

“Ascolta Spagna, la voce di un figlio/ che ti parla in voce non castigliana/ ti parlo nella lingua che mi ha insegnato questa terra aspra/ in questa lingua con cui pochi ti parlano/ Dove sei Spagna? Non riesco a vederti/ Non senti la mia voce tonante?/ Non senti questa lingua che ti parlo?/ Forse hai smesso di capire i tuoi figli?/ Addio, Spagna!”. Nel 1898, questi versi del grande poeta catalano Joan Maragall suonarono come il definitivo atto di sfida nei confronti del centralismo spagnolo. Maragall era uno dei principali esponenti della Renaixença (“Rinascimento”), la corrente letteraria nata alla fine del XIX secolo per riscattare la letteratura catalana da una lunga fase di decadenza. Dopo la guerra di successione spagnola (1701-1714), le antiche istituzioni catalane erano state soppresse, causando anche la progressiva decadenza della lingua. Quel movimento letterario fu la scintilla del moderno nazionalismo catalano, che individuò in una data – l'11 settembre 1714 – l'inizio della propria rinascita. Per affrontare la complessa questione dell’indipendentismo catalano, Focus Storia ha conversato con Steven Forti (storico contemporaneista) docente presso l’Universitat Autònoma de Barcelona (UAB).Podcast curato e condotto da Francesco De Leo. Ha collaborato Sonia Martina------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
27/12/20190 minutos, 0 segundos
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Pompei, città viva

Come era fatta una chiave della porta di casa nell’antica Roma? Quali pentole venivano usate dalla plebe? In che modo i candidati alle elezioni facevano propaganda? Se possiamo rispondere a queste domande e a tante altre che riguardano la vita quotidiana dei Romani lo dobbiamo alla tragedia che distrusse Pompei e le zone circostanti il 24 ottobre del 79 d.C. L’esplosione di cenere e lapilli che inghiottì la città, ne scattò al tempo stesso una straordinaria fotografia in cui uomini, cose e gesti restarono fermi a quell’istante per secoli.A Pompei abbiamo dedicato un lungo dossier su Focus Storia 159 e un podcast della “Voce della Storia” in cui abbiamo parlato con Valeria Amoretti, antropologa fisica del Parco Archeologico di Pompei, una di quelle persone che ridà ogni giorno la vita alle vittime di quell'immane tragedia. «L'antropologia fisica si occupa di risalire a chi era dal punto di vista biologico la persona che viene trovata durante gli scavi archeologici», spiega l'esperta. Una sfida affascinante che ci racconta in una lunga chiacchierata.Podcast curato e condotto da Francesco De Leo.------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
13/12/20190 minutos, 0 segundos
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Nel Regno Unito storiche elezioni in vista: Brexit sì o no?

Le elezioni che si terranno il 12 dicembre nel Regno Unito sono tra le più importanti dal dopoguerra perché sanciranno la decisione definitiva sulla Brexit. Tra gli obiettivi dell'attuale Primo ministro Boris Johnson, leader del Partito Conservatore favorevole all'uscita dall'Unione Europea, c'è quello di superare lo stallo in cui è finita la Brexit e far approvare un accordo entro il 31 gennaio 2020, data in cui scadrà la terza proroga concessa dall'Unione Europea a Londra. Focus Storia ha conversato con Vittorio Sabadin, scrittore ed editorialista della Stampa per capire come queste elezioni possano essere collocate nella storia delle tornate elettorali britanniche del Novecento. Podcast curato e condotto da Francesco De Leo. Ha collaborato Sonia Martina.------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
4/12/20190 minutos, 0 segundos
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La Storia? Ve la raccontiamo attraverso 20 oggetti

Quanta storia ci può essere dentro a una tazza di tè? Tantissima, a giudicare dall'articolo sul tema, che potete leggere su Focus Storia 157, e ad ascoltare “La Voce della Storia” che ha parlato con la studiosa Linda Reali, autrice del saggio “Storie del tè” (Donzelli editore). La storia d’amore degli inglesi con il tè dura da oltre tre secoli e mezzo, anche se in tempi recenti sta mostrando qualche segno di cedimento. Winston Churchill definì il tè “l’arma più importante in dotazione ai soldati di Sua Maestà”. E si dice che la regina Vittoria mitigasse il suo carattere austero soltanto quando le veniva servito quello del pomeriggio. La tazza di tè è solo uno dei 20 oggetti attraverso i quali, sul numero in edicola, abbiamo ricostruito la storia dell'umanità. Dal Codice di Hammurabi, su cui 3.800 anni fu scolpita una delle più antiche raccolte di leggi, alla Stele di Rosetta, che ha aperto il varco alla comprensione dei geroglifici dell'antico Egitto. Passando per la “nostra” corona ferrea, indossata da (quasi) tutti i re d’Italia. Ci sono tanti modi per raccontare la grande avventura dell’uomo e spesso sono gli oggetti, col loro silenzio, a parlare di più.Podcast curato e condotto da Francesco De Leo.------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
25/10/20190 minutos, 0 segundos
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I primi 70 anni della Cina

La Cina compie settant'anni: il 1° ottobre 1949 il rivoluzionario Mao Zedong annunciava la nascita della Repubblica Popolare Cinese, mettendo fine a una lunga guerra civile. Si tratta di una delle date più importanti del XX e addirittura del XXI secolo. La “Voce della Storia” analizza i primi 70 anni della Cina e tutte le sue trasformazioni con Romeo Orlandi, direttore di Osservatorio Asia. Lo scorso primo ottobre, a Pechino, in occasione di questo anniversario si è svolta la più grande parata militare mai organizzata in Cina: 15mila soldati e più di 500 mezzi militari e armamenti hanno sfilato in piazza Tienanmen e 160 aerei hanno sorvolato la manifestazione. Il presidente Xi Jinping ha dato inizio alle celebrazioni con un discorso sulla crescita economica e sul ruolo del partito nel favorirla: «Nessuno può mettere in discussione lo status di questa grande nazione. Non c’è una forza che possa fermare il popolo cinese». Il podcast è curato e condotto da Francesco De Leo.------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
4/10/20190 minutos, 0 segundos
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Le doppie vite delle spie e le tante vite dei grandi

Le abilità e i talenti nascosti dei grandi sono il tema di Focus Storia 156. Nel podcast “La Voce della Storia” vi presentiamo questo numero in cui raccontiamo le tante vite di alcuni dei personaggi storici più importanti da Benjamin Franklin a Cavour, da Garibaldi all'imperatore Adriano passando per Hedy Lamarr, attrice che diede scandalo a Hollywood per la sua scena di nudo - la prima della storia del cinema - ma che inventò una tecnologia ancora oggi alla base della telefonia mobile. Ad avere una doppia vita sono, per eccellenza, le spie a cui dedichiamo un articolo sul giornale e sulle quali facciamo una lunga conversazione con Mario Caligiuri, direttore del Master in intelligence dell’Università della Calabria. Ci spiega il ruolo dell'intellingence ieri e oggi e racconta che cosa non funzionò nella macchina dell'intelligence degli Stati Uniti d'America l'11 settembre 2001, quando i terroristi attaccarono il cuore del Paese, New York.Curato e condotto da Francesco De Leo------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
26/9/20190 minutos, 0 segundos
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Seconda guerra mondiale: memorie dell'Assedio di Leningrado

L'Assedio di Leningrado fu uno degli episodi più tragici della Seconda guerra mondiale: iniziò l'8 settembre 1941 e durò 900 giorni, fino al 27 gennaio 1944. Hitler aveva preparato quella che doveva essere una “rapida campagna contro l'Unione Sovietica”: Il Führer guardava all'Urss per conquistare nuovi territori a vantaggio del popolo tedesco, annientando contemporaneamente ogni futura minaccia proveniente da est e il comunismo. Non fu così. Leningrado resistette in quello che fu l'assedio più lungo di tutto il secondo conflitto mondiale (e tuttora il secondo più lungo della storia moderna, dopo quello di Sarajevo degli Anni '90). La Voce della Storia ha conversato con Francesca Gori, membro del Memorial Italia, traduttrice e curatrice del libro “Leningrado memorie di un assedio” (Guerini e Associati), una straordinaria testimonianza di Lidija Ginzburg, critica e storica letteraria sovietica che a quell'assedio sopravvisse.Curato e condotto da Francesco De Leo------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
11/9/20190 minutos, 0 segundos
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10 misteri della Storia (che forse non risolveremo mai) | Massimo Polidoro

La storia è piena di misteri. Lo racconta Focus Storia 155, in edicola dal 13 agosto, che presentiamo nel podcast "La voce della Storia". Sì perché il passato è costellato di tanti enigmi che ancora oggi tengono in scacco archeologi, storici e avventurieri: l'Arca dell'Alleanza, il Manoscritto di Voynich, la Sindone... Ne abbiamo scelti 10, uno più affascinante dell’altro.Per parlarne abbiamo chiamato in causa anche il giornalista, scrittore e, come si definisce lui, “esploratore dell'insolito”, Massimo Polidoro. Da Atlantide a Robin Hood passando per Re Artù, Polidoro ci racconta come dietro ai racconti leggendari gli storici abbiano trovato molti indizi e tracce storiche. Ma il mistero rimane... E la maledizione di Tutankhamon: esiste o no? E che dire del Triangolo delle Bermude... Buon ascolto!Curato e condotto da Francesco De Leo------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
8/8/20190 minutos, 0 segundos
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Luna, che fascino!

21 luglio 1969, ore 2:56 del meridiano di Greenwich. L’astronauta americano NeilArmstrong è il primo essere umano a calpestare il suolo della Luna. Scendendo dalla scaletta del modulo d'atterraggio “Lem” allunato 6 ore prima, pronuncia la storica frase: “E' un piccolo passo per l’uomo, un gigantesco balzo per l’umanità”. Focus Storia ha parlato della storica missione di 50 anni fa con Patrizia Caraveo, astrofisica di fama mondiale, dirigente di ricerca all’Istituto Nazionale di Astrofisica e autrice del libro “Conquistati dalla Luna. Storia di un’attrazione senza tempo” (Raffaello Cortina Editore).Curato e condotto da Francesco De Leo------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
19/7/20190 minutos, 0 segundos
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Operazione Avalanche. L'importanza dello sbarco alleato a Salerno del 1943

Lo scorso 3 luglio presso il Salerno War Cemetery di Montecorvino Pugliano si è svolta la cerimonia di sepoltura dei resti di due soldati britannici ritrovati nel 2017 sulle colline di Giovi (Sa) dai volontari dell’associazione Salerno 1943. Le indagini per dare loro un nome sono, tuttavia, ancora in corso, visto che durante la Seconda guerra mondiale, i militari inglesi indossavano un piastrino di riconoscimento in cuoio che, dopo tanti anni nel terreno, si è decomposto. I caduti erano stati protagonisti dello sbarco a Salerno.Lo sbarco a Salerno (nome in codice: Operazione Avalanche) ebbe inizio alle ore 3:50 del 9 settembre 1943, poche ore dopo che Badoglio aveva informato il popolo italiano, via radio, dell’armistizio con gli Alleati. Il corpo di sbarco, guidato dal generale statunitense Mark Waye Clark, era composto da 450 unità, con a bordo 100mila soldati britannici e 70mila americani, provenienti dal Nord Africa e dalla Sicilia. L’Italia era occupata dai tedeschi, gli italiani erano loro alleati fino al giorno prima, quando fu dato ordine all’esercito italiano di cessare ogni atto di ostilità nei confronti delle forze anglo-americane. Gli Alleati ne vennero a conoscenza nelle ore antecedenti allo sbarco, ancor prima del popolo italiano. Si diffuse euforia a bordo, si pensò a un’operazione già vinta, scontata. Non fu così. I tedeschi si erano assiepati sopra le colline salernitane, a presidio dei punti strategici. Fu una carneficina. L’operazione costò centinaia di morti e si concluse solo il 1° ottobre, con l’ingresso delle truppe alleate a Napoli. Focus Storia ha conversato con Vincenzo Pellegrino dell’Associazione Salerno 1943, nata nel 2007 da un gruppo di appassionati di storia. Gli scopi statutari sono la raccolta, la catalogazione, la conservazione, il restauro e la condivisione di tutto il materiale bellico e non, inerente al secondo conflitto mondiale, che ebbe come scenario non solo Salerno e la sua provincia ma anche la Campania e le regioni limitrofe. Curato e condotto da Francesco De Leo------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
5/7/20190 minutos, 0 segundos
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Da Milano a Cortina... il bello delle Olimpiadi

Lunedì 24 giugno a Losanna il Comitato internazionale olimpico ha assegnato aMilano/Cortina lo svolgimento delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi invernali 2026.Del grande successo organizzativo del nostro Paese, dell’emozione di ospitareun’Olimpiade, del significato dei Giochi olimpici nella storia dello sport, FocusStoria ha parlato con Riccardo Cucchi, celebre radiocronista Rai, che ha raccontatoagli italiani ben otto Olimpiadi.A cura di Francesco De Leo------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
28/6/20190 minutos, 0 segundos
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Fake News. Chi le ha inventate? E chi le sconfiggerà?

Le notizie false sono vecchie come l'umanità. E più sono assurde, più hanno credito.In copertina di questo numero di Focus Storia c'è una Cleopatra dalla sguardo sospettoso: ce la siamo immaginata mentre ascolta gli epiteti con cui poeti e storici romani iniziarono a chiamarla (“meretrice”, “incestuosa”, “mostro fatale”, “donna di sessualità e avarizia insaziabili”). Quando si trattava di definire Cleopatra, non ci andavano leggeri: l’ultima regina d’Egitto fu oggetto di una colossale campagna diffamatoria che la dipinse come il nemico pubblico numero uno di Roma. È solo una delle tante false notizie di cui vi raccontiamo le origini nel numero 153 di Focus Storia. Nel podcast parliamo di fake news ieri e oggi con il professor Claudio Vercelli, storico italiano contemporaneista, e con il giornalista Giampiero Gramaglia.A cura di Francesco De Leo------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
21/6/20190 minutos, 0 segundos
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500 anni di Cosimo I de' Medici | Franco Cardini

Cosimo I de' Medici, duca di Firenze e poi di Siena, granduca di Toscana, nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia Medici, e da Maria Salviati, discendente per via materna dal ramo principale di quel casato e nipote di Leone X.A raccontarci questo personaggio è il grande storico medievalista Franco Cardini.A cura di Francesco De Leo------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
13/6/20190 minutos, 0 segundos
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Che cosa accadde a Piazza Tienanmen?

Trent’anni fa le proteste di Piazza Tienanmen a Pechino videro la partecipazione di studenti, intellettuali e operai dal 15 aprile al 4 giugno 1989. Nella notte tra il 3 e il 4 giugno 1989 si consumò la strage. I carri armati dell'Esercito di liberazione popolare cinese uccisero centinaia di persone. Il bilancio ufficiale parlò di 319 vittime, ma per la Croce Rossa furono molti di più. Focus Storia ne ha parlato con lo storico Marcello Flores.A cura di Francesco De Leo------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
5/6/20190 minutos, 0 segundos
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I masterchef? C'erano anche nel Rinascimento

Nel Rinascimento sovrani e duchi iniziarono a ostentare il loro potere anche a tavola, organizzando banchetti con centinaia di portate e sofisticati intrattenimenti. Focus Storia 152 dedica all'argomento un lungo dossier e sul podcast approfondiamo l'argomento con Antonella Campanini, docente di Storia dell’alimentazione presso l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Nella rivista trova spazio anche la figura di Bruno Pincherle, medico pediatra vissuto a Trieste nella prima metà del Novecento. Ce lo racconta Federica Scrimin, pediatra e scrittrice che ha dedicato due biografie a questo medico "speciale". Medico, uomo di cultura, antifascista, vide lontano nella cura dei bambini: con loro era attento, scrupoloso, umanissimo e complice.A cura di Francesco De Leo------------Sei curioso di conoscere Focus Storia? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Ci trovi anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria-Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
30/5/20190 minutos, 0 segundos
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Iran VS Usa. Trump invia truppe nel Golfo.

Le tensioni tra Stati Uniti d’America e Repubblica Islamica d’Iran raggiungono livelli molto alti e preoccupanti per l’intera comunità internazionale. Ci si chiede se l’invio in queste ore di navi, caccia e missili americani nel Golfo, stia avvicinando un conflitto tra i due Paesi che finirebbe per incendiare l’intero Medio Oriente. Dopo la decisione del presidente americano Donald Trump (8 maggio 2018) di uscire unilateralmente dall’accordo sul nucleare iraniano, ripristinando le sanzioni Usa contro Teheran, la Repubblica Islamica ha minacciato di uscire a sua volta, anche se solo in parte, dal trattato e riprendere l’arricchimento dell’uranio.Focus Storia ne ha parlato con Mario Sechi (Opinionista. Direttore e Fondatore di List).------------Ti piace la storia e vorresti ricevere Focus Storia comodamente a casa tua? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria-Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
14/5/20190 minutos, 0 segundos
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Dal Ponte di Brooklyn al Ponte Morandi. Grandi opere: oggi e ieri.

Il numero di Focus Storia in edicola dedica un lungo dossier alle grandi opere del passato: strade, acquedotti, linee ferroviarie, canali e ponti, infrastrutture cioè che spesso in passato sono state viste come metafora del progresso. Ma come venivano finanziate? E ci si preoccupava dell'impatto ambientale? Gli italiani in questo campo sono stati spesso protagonisti a partire dagli antichi Romani fino a tempi più recenti: basti pensare al traforo del Frejus, che nel 1871 fu il tunnel ferroviario più lungo del mondo; all'ingegnere trentino Luigi Negrelli che nel 1854 elaborò il progetto del Canale di Suez; e all’immane impresa della Transiberiana, dove furono gli operai italiani a garantire la riuscita dell’opera. «Senza infrastrutture non c’è sviluppo in un Paese», dice Enzo Siviero, ingegnere, architetto e docente italiano. Nel podcast ci racconta come quello delle grandi opere sia un tema cardine: tra gli Anni ’50 e ’60 l'Italia si è sviluppata proprio attorno alle sue infrastrutture, come l'Autostrada del Sole. Ma parla anche delle criticità degli anni più recenti legati a questo tema, come quello dell'abbattimento e della ricostruzione a Genova del Ponte Morandi. Curato e condotto da Francesco De Leo.------------Ti piace la storia e vorresti ricevere Focus Storia comodamente a casa tua? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria-Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
3/5/20190 minutos, 0 segundos
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Cosa sono i buchi neri? L'importanza storica di questa foto #buconero

Gli ultimi anni sono stati decisamente esaltanti per la comunità scientifica, grazie auna serie di scoperte rivoluzionarie, come l’osservazione del bosone di Higgs o delleonde gravitazionali, solo per citarne alcune.L’annuncio fatto recentemente dal team di Event Horizon Telescope (EHT), con lacattura della prima immagine diretta di un buco nero, rientra senza dubbio nel noveroristretto di quelle scoperte in grado di cambiare per sempre lo studio e lacomprensione dell’Universo.Ma cosa sono i buchi neri, cosa sappiamo di questi corpi celesti, cosa pensano gliscienziati dello spazio, del tempo e della conoscenza?Focus Storia ne ha parlato con il prof. Remo Ruffini (Presidente dell’ICRA –International Centre for Relativistic Astrophysics) che ha collaborato con Stephen William Hawking, scomparso a Cambridge il 14 marzo 2018. Hawking è stato fra i più autorevoli e conosciuti fisici teorici al mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri, sulla cosmologia quantistica e sull’origine dell’universo.Curato e condotto da Francesco De Leo------------Ti piace la storia e vorresti ricevere Focus Storia comodamente a casa tua? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria-Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoriaCredit: EHT EVENT HORIZON TELESCOPE
12/4/20190 minutos, 0 segundos
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Il nuovo imperatore del Giappone. Inizia l'era Reiwa

Il Giappone è alla vigilia di una nuova era. Il nome che accompagnerà il regno dell’imperatore Naruhito sarà “Reiwa” i cui due ideogrammi significano “ordine” e “armonia”: lo ha annunciato il portavoce del governo giapponese. La nuova era avrà inizio ufficialmente il 1° maggio 2019 quando il Principe della Corona Naruhito ascenderà al trono per succedere al padre, l’attuale imperatore 85enne Akihito.Focus Storia ha chiesto a Giacomo Mannocci, costituzionalista, e autore del saggio “L’Imperatore” (Edizione Il Cerchio) di accompagnarci per mano in un mondo così diverso dal nostro.Curato e condotto da Francesco De Leo------------Ti piace la storia e vorresti ricevere Focus Storia comodamente a casa tua? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria-Sito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoria
3/4/20190 minutos, 0 segundos
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Da Marco Polo a Xi Jinping: la nuova Via della Seta

Le antiche vie della seta si sviluppavano per circa 8.000 km. Erano costituite daitinerari terrestri, marittimi e fluviali lungo i quali nell'antichità si erano snodati icommerci tra l'Impero cinese e quello romano. Sono giorni che si discute sull’opportunità per l’Italia di aderire alla Belt and Road Initiative, il progetto della Cina di Xi Jinping di creare nuove rotte commerciali con l’Europa.Focus Storia ha chiesto a Duilio Giammaria - conduttore televisivo e scrittoreitaliano, autore della trasmissione "Petrolio" e del libro "Seta e veleni.Racconti dall'Asia Centrale" (Feltrinelli) - di raccontarci la magia, il fascino, i misteri e le leggende che nella Storia hanno contraddistinto le vie della seta.Podcast curato e condotto da Francesco De Leo------------Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)Canale Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideoTwitter: https://twitter.com/focusstoriaSito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoriaTi piace la storia e vorresti ricevere Focus Storia comodamente a casa tua? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450
26/3/20190 minutos, 0 segundos
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Dall’antichità ai Gilet gialli, tutti i NO dei ribelli

Dall’antichità ai Gilet gialli, di NO è piena la Storia. Anita Rubini, giornalista di Focus Storia, racconta il nuovo numero della rivista che al suo interno ha un lungo dossier sulle ribellioni del passato. Per che cosa hanno protestato gli uomini? Nella Costantinopoli del 532 d.C. il pretesto fu il tifo per le corse dei carri, nella Cina di inizio l'900 una setta mise a ferro e fuoco Pechino contro l'ingerenza crescente degli stranieri nel Paese, nel Medioevo il motore delle rivolte era spesso la religione. Anche lo sport è diventato spesso vetrina del dissenso. Nel podcast ne parliamo con lo scrittore Rudi Ghedini. È lunga infatti la lista degli atleti che, pur avendo raggiunto i massimi livelli nelle rispettive discipline, misero a repentaglio la carriera (e qualche volta la vita) in nome di un ideale da difendere. C’è chi si è battuto contro razzismo e guerre, chi contro regimi e dittature, chi per la propria identità nazionale, chi contro il maschilismo imperante. «Innumerevoli volte la storia delle competizioni sportive è attraversata da personaggi che non esitano a prendere posizione, consapevoli di trasformare il proprio talento in una bandiera da sventolare a favore di una causa. Spesso, pagandone il prezzo», scrive Rudi Ghedini, autore di Rivincite. Lo sport che scrive la Storia (Paginauno). Podcast curato e condotto da Francesco De Leo------------Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)Canale Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideoTwitter: https://twitter.com/focusstoriaSito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoriaTi piace la storia e vorresti ricevere Focus Storia comodamente a casa tua? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450
19/3/20190 minutos, 0 segundos
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India, Pakistan e lo spauracchio di uno scontro nucleare

La puntata di questa settimana è dedicata alle tensioni e agli scontri verificatisi tra India e Pakistan alcuni giorni fa. Una vicenda che ha suscitato apprensione nella comunità internazionale perché si tratta di due potenze nucleari che negli ultimi 71 anni hanno combattuto quattro guerre, di cui tre nella regione del Kashmir.Quali sono le origini di questo conflitto? E qual è stata la scintilla del primo conflitto avvenuto del 1947, proprio l'anno dell'indipendenza dei due Paesi?Focus Storia ne ha parlato con Romeo Orlandi, economista, sinologo e presidente di Osservatorio Asia, che ci ha spiegato l'evoluzione dei rapporti burrascosi tra India e Pakistan in un teatro di guerra che è il più alto al mondo (con picchi da 8.000 metri di altitudine e postazioni dell'esercito a 5.000 metri).Podcast curato e condotto da Francesco De Leo------------Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)Canale Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideoTwitter: https://twitter.com/focusstoriaSito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoriaTi piace la storia e vorresti ricevere Focus Storia comodamente a casa tua? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450
14/3/20190 minutos, 0 segundos
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WWII - La donna che difese la Pinacoteca di Brera

Nell’Italia devastata della Seconda guerra mondiale, un piccolo esercito di Monuments Men senza divisa riuscì a mettere in salvo migliaia di capolavori. Erano direttori di musei, ispettori, giovani funzionari delle Belle Arti che si trovarono a fronteggiare una situazione di grande emergenza in un Paese, come disse il generale Clark, comandante delle Forze alleate in Italia, in cui era come combattere in “un maledetto museo”. In questo contesto si distinse per coraggio e determinazione Fernanda Wittgens, una storica dell’arte che a Milano, con un piccolo ma formidabile team, si diede una missione: salvare il meglio del patrimonio artistico del capoluogo lombardo.Nel numero 149 di Focus Storia si ricorda l’anima di Brera, Fernanda Wittgens, che difese la pinacoteca milanese dalle bombe alleate e dalle razzie naziste.La Voce della Storia ne ha parlato con la storica e curatrice indipendente Giovanna Ginex autrice del libro “Sono Fernanda Wittgens – Una vita per Brera” edito da Skira.Podcast curato e condotto da Francesco De Leo------------Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)Canale Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideoTwitter: https://twitter.com/focusstoriaSito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoriaTi piace la storia e vorresti ricevere Focus Storia comodamente a casa tua? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450
27/2/20190 minutos, 0 segundos
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Gli inglesi sfidano il mondo: dal Medioevo alla Brexit

Le sfide degli inglesi al mondo: è questo il tema del nuovo numero di Focus Storia. Anita Rubini, giornalista di Focus Storia in collegamento dalla redazione della rivista, presenta la rivista in edicola. Nel 2016 gli inglesi hanno votato per Brexit, infilandosi in un pasticcio politico e diplomatico che tiene ancora in scacco l’Europa intera. Ma la decisione storica del divorzio tra Gran Bretagna e Unione Europea ha radici molto profonde che abbiamo ricostruito in questo numero con l’aiuto degli storici. Inoltre, come sarà il mondo dopo la Brexit? Ne parliamo con Tim Parks, scrittore e giornalista inglese, e con Vittorio Sabadin, scrittore e giornalista, già vicedirettore de La Stampa.Curato e condotto da Francesco De Leo.------------Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)Canale Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideoTwitter: https://twitter.com/focusstoriaSito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify:  http://bit.ly/VoceDellaStoriaTi piace la storia e vorresti ricevere Focus Storia comodamente a casa tua? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450
22/2/20190 minutos, 0 segundos
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Immigrazione, Europa, Terrorismo e Populismo - Le parole chiave del 2019

Che cosa dobbiamo aspettarci dalle principali questioni che caratterizzano l'inizio di questo 2019?Focus Storia ne ha parlato con Stefano Polli, vicedirettore dell’Ansa.- Immigrazione- Europa- Terrorismo - Populismo. Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)Canale Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideoTwitter: https://twitter.com/focusstoriaSito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify:  http://bit.ly/VoceDellaStoriaTi piace la storia e vorresti ricevere Focus Storia comodamente a casa tua? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450Curato e condotto da Francesco De Leo
14/2/20190 minutos, 0 segundos
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Pace vicina in Afghanistan?

La comunità internazionale si chiede in queste ore se davvero si vada verso un accordo di pace in Afghanistan. Focus Storia ne ha parlato con il generale Mauro Del Vecchio (già comandante delle forze Nato in Afghanistan nell’ambito dell’operazione ISAF).Dopo sei giorni di colloqui a Doha, in Qatar, gli Stati Uniti e i talebani avrebbero raggiunto un’intesa di principio per un accordo quadro sulla pace in Afghanistan, secondo il quale i talebani si impegnerebbero a impedire che l’Afghanistan “diventi una piattaforma per gruppi terroristici internazionali” come l’Isis o al Qaeda e in cambio, gli americani a ritirare le truppe dal Paese, dopo 17 anni. Curato e condotto da Francesco De Leo_______ Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)Canale Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideoTwitter: https://twitter.com/focusstoriaSito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify: http://bit.ly/VoceDellaStoriaTi piace la storia e vorresti ricevere Focus Storia comodamente a casa tua? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450
12/2/20190 minutos, 0 segundos
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Venezuela nel caos: origine della crisi

Il Venezuela di Maduro è nel caos. America Latina, gli Usa di Trump, la maggioranza dei Paesi europei riconoscono come presidente Juan Guaidó, il 35-enne oppositore a capo dell’Assemblea Nazionale. L’economia, considerata fino agli anni Settanta tra le più ricche al mondo, è collassata e si vive una tragica crisi umanitaria. Focus Storia ne ha parlato con Marinellys Tremamunno (Giornalista e scrittrice venezuelana). Curato e condotto da Francesco De Leo._______Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)Canale Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideoTwitter: https://twitter.com/focusstoriaSito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia" anche su Spotify:  http://bit.ly/VoceDellaStoriaTi piace la storia e vorresti ricevere Focus Storia comodamente a casa tua? Scopri la nostra rivista con un abbonamento di 6 mesi: https://www.abbonamenti.it/vincolata/r40450
7/2/20190 minutos, 0 segundos
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20 anni di Euro - manca ancora qualcosa.

Venti anni fa, il 1 gennaio 1999, 11 Paesi dell’Unione Europea introdussero l’euro e adottarono una politica monetaria comune nell’ambito della Banca centrale europea. Focus Storia ha parlato di questa rivoluzione con Roberto Sommella, esperto di finanza pubblica e di politiche europee, direttore delle Relazioni Esterne Antitrust e fondatore de La Nuova Europa. È stato condirettore di Milano Finanza. Curato e condotto da Francesco De Leo._______Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)Canale Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideoTwitter: https://twitter.com/focusstoriaSito: https://www.focus.it/culturaPuoi ascoltare "La Voce della Storia anche su Spotify":  http://bit.ly/VoceDellaStoria
30/1/20190 minutos, 0 segundos
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Corsi e ricorsi della Storia

La storia si ripete: gli imperi crescono e crollano, le grandi potenze si sfidano, le società deboli chiedono "uomini forti", le rivoluzioni talvolta sfociano in dittature. È sempre vero? Ne parliamo su Focus Storia n° 148 in edicola... e in questo podcast con Anita Rubini, giornalista di Focus Storia.In questa puntata trovi anche:Corsi e ricorsi della Storia: conversazione con Franco Cardini (Storico e scrittore).Italia-Germania, Nemici-Amici: conversazione con Angelo Bolaffi (Filosofo della Politica e germanista).50 anni dalla morte di Jan Palach: conversazione con Andrea Romano (Storico e deputato della Repubblica italiana).Curato e condotto da Francesco De Leo
16/1/20190 minutos, 0 segundos
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Leonardo da Vinci, Gilet gialli, Olympe de Gouges e George H. W. Bush

In questa prima puntata di La voce della Storia, il podcast di Focus Storia: 1. LA RIVISTA IN EDICOLAAnita Rubini, giornalista di Focus Storia, racconta i temi del numero 147 in edicola. 2. LEONARDO DA VINCIAttorno al mito. Conversazione con Massimo Polidoro (Giornalista, scrittore e divulgatore scientifico). Le macchine preveggenti. La mostra Leonardo Parade raccontata da Fiorenzo Galli (Direttore del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci). 3. OLYMPE DE GOUGESConversazione con Antonia Marina Carla Criscenti (Ordinario di Storia della Pedagogia all’Università degli Studi di Catania). ATTUALITÀ E STORIA: ADDIO A GEORGE HW BUSHConversazione con Massimo Teodori (Storico, politico e scrittore). ATTUALITÀ E STORIA: LE PROTESTE DEI GILET GIALLI IN FRANCIAConversazione con Alberto Toscano (Saggista, politologo e Presidente del Club dell’Associazione della stampa europea in Francia). Curato e condotto da Francesco De Leo
7/1/20190 minutos, 0 segundos
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Il terrorismo islamico

L’attacco di Strasburgo dell’11 dicembre 2018 è soltanto l'ultima tappa dell'evoluzione del terrorismo di matrice islamica. Ne parliamo con l'esperto di terrorismo jihadista Andrea Manciulli.Cherif Chekatt, delinquente comune e incallito, schedato sia come pericolo nazionale sia come radicalizzato a rischio terrorismo, apre il fuoco nel mercatino di Natale al centro di Strasburgo. Muoiono 5 persone, tra loro Antonio Megalizzi, giovane reporter italiano. A pochi giorni dall'accaduto facciamo il punto sul terrorismo a matrice islamica che colpisce l’Europa e come si è evoluto in questi anni. Ci aiuta a fare chiarezza Andrea Manciulli , storico, presidente della Fondazione Fincantieri, Presidente di Europa Atlantica, Senior Associate Research Fellow ISPI, ma soprattutto studioso di terrorismo jihadista e sicurezza. Curato e condotto da Francesco De Leo
6/1/20190 minutos, 0 segundos