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Musiche dal mondo

Italian, Music, 1 season, 216 episodes, 4 days, 18 hours, 49 minutes
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Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe.
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Musiche dal mondo di giovedì 01/02/2024

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
2/1/202427 minutes, 43 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 25/01/2024

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
1/25/202428 minutes, 5 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 18/01/2024

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
1/18/202427 minutes, 35 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 11/01/2024

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
1/11/202428 minutes, 43 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 04/01/2024

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
1/4/202429 minutes, 34 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 28/12/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
12/28/202327 minutes, 38 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 21/12/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
12/21/202329 minutes, 34 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 14/12/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
12/14/202326 minutes, 12 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 30/11/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
11/30/202328 minutes, 6 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 23/11/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
11/23/202327 minutes, 51 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 16/11/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
11/16/202327 minutes, 48 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 09/11/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
11/9/202328 minutes, 27 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 02/11/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
11/2/202328 minutes, 59 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 26/10/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
10/26/202328 minutes, 30 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 19/10/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
10/19/202327 minutes, 53 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 12/10/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
10/12/202326 minutes, 57 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 05/10/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
10/5/202327 minutes, 45 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 28/09/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
9/28/202327 minutes, 16 seconds
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Idrissa Soumaoro: Diré

La Mieruba è una etichetta del Mali che, assieme al centro culturale Mieruba Art Center, svolge un'attività meritoria operando in una sitazione tutt'altro che facile: la sede infatti è a Ségou, in un'area oggi altamente insicura per via della presenza dei gruppi jihadisti. La Mieruba ha appena pubblicato il terzo album personale di un veterano della musica maliana, Idrissa Soumaoro: basti ricordare che negli anni settanta Soumaoro fece parte di una storica formazione della musica maliana, Les Ambassadeurs du Motel, dove fu accanto a Salif Keita e dove strinse amicizia con Amadou Bagayoko, poi diventato famoso assieme alla moglie come Amadou et Mariam (Amadou è presente con la sua chitarra in uno dei brani dell'album). Nel titolo del disco e con la canzone di apertura Soumaoro rende omaggio a Diré, città dove insegnò negli anni settanta; Diré si trova in quel nord del Mali che è oggi tormentato da una pesante situazione di conflitto: Soumaoro canta con nostalgia della Diré di cinquant'anni fa, ed è un modo per parlare del Mali di oggi.
9/21/202328 minutes, 35 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 14/09/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
9/14/202327 minutes, 22 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 29/06/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
6/29/202328 minutes, 10 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 22/06/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
6/22/202328 minutes, 49 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 15/06/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
6/15/202326 minutes, 14 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 08/06/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
6/8/202327 minutes, 56 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 01/06/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
6/1/202328 minutes, 40 seconds
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Pandit Uday Bhawalkar: Raga Yaman

I dischi di Angelica, proiezione discografica di Angelica, che a Bologna è un centro di produzione musicale che ogni anno a maggio tiene un festival sempre di grande interesse, hanno pubblicato un album di Pandit Uday Bhawalkar, cantante che è un rinomato interprete del genere dhrupad, la più antica forma di musica classica indiana: il talento di Uday Bhawalkar è stato riconosciuto fin dagli anni ottanta. Si tratta di una registrazione effettuata nel 2006 a Mumbaj, che si era tradotta in un cd che l'artista aveva pubblicato solo per uso privato, e che Angelica ha avuto il permesso di riprendere. Anche il dhrupad si basa sul sistema dei raga: questo è un raga della sera, Raga Yaman, che è anche il titolo dell'album. Lo scopo del canto dhrupad è di dare pace agli ascoltatori, di metterli in una condizione di contemplazione. La prima parte, chiamata Alap ha carattere meditativo e si sviluppa progressivamente: dura quasi un'ora e la ascoltiamo senza interruzioni fino a dove la mezz'ora a nostra disposizione ce lo consentirà.
5/25/202328 minutes, 17 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 18/05/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
5/18/202329 minutes, 4 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 11/05/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
5/11/202326 minutes, 59 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 04/05/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
5/4/202327 minutes, 51 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 27/04/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
4/27/202328 minutes, 52 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 20/04/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
4/20/202328 minutes, 45 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 13/04/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
4/13/202327 minutes, 41 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 06/04/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
4/6/202327 minutes, 19 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 30/03/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/30/202327 minutes, 7 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 23/03/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/23/202328 minutes, 8 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 16/03/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/16/202327 minutes, 45 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 09/03/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/9/202327 minutes, 20 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 02/03/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/2/202329 minutes, 32 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 16/02/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
2/16/202329 minutes, 13 seconds
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Payadora Tango Ensemble: Silent Tears. The Last Yiddish Tango

Nei decenni fra le due guerre mondiali, il tango godette in Polonia di una particolare popolarità, e se si può addirittura ritenere che Varsavia sia stata all'epoca la capitale europea del tango, di certo è stata la capitale mondiale del tango in yiddish: degli oltre tremila brani di tango creati in quel periodo da compositori e parolieri polacchi, molti infatti erano di autori ebrei. Allestito in Canada, prodotto da Dan Rosenberg (che nel 2018 aveva curato Yiddish Glory, su canzoni inedite scritte durante la seconda guerra mondiale da ebrei dell'Unione Sovietica, molti dei quali soldati dell'Armata rossa), e pubblicato dall'etichetta Six Degrees con il patrocinio di istituzioni canadesi, Silent Tears non si limita alla rievocazione - con le belle interpretazioni delle vocalist e degli strumentisti del Payadora Tango Ensemble - di un fenomeno musicale e culturale: i testi dei brani sono originali, e basati su scritti di donne sopravvissute alla Shoa e arrivate in Canada dopo la fine della guerra. Le musiche sono in parte originali, ma concepite nello stile dei tanghi polacchi degli anni trenta, e in parte di autori dell'epoca: in particolare di Artur Gold, morto nel '43 nel campo di Treblinka.
2/9/202327 minutes, 32 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 02/02/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
2/2/202328 minutes, 10 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 26/01/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
1/26/202327 minutes
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Musiche dal mondo di giovedì 19/01/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
1/19/202328 minutes, 53 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 12/01/2023

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
1/12/202329 minutes, 9 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 22/12/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
12/22/202228 minutes, 43 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 15/12/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
12/15/202226 minutes, 5 seconds
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Ricordo di Ali Birra - 08/12/2022

Mancato il 6 novembre, Ali Birra è stato uno dei grandi protagonisti degli anni d'oro - i decenni sessanta e settanta - della musica etiopica moderna, ed è rimasto una figura molto amata in Etiopia malgrado alla metà degli ottanta avesse lasciato il paese e ne fosse rimasto lontano per una ventina d'anni. Ma il suo successo e la sua duratura popolarità appaiono ancora più straordinari se si considera che nella musica della sua epoca Ali Birra è stato un caso più unico che raro di cantante di etnia oromo e con un repertorio in lingua oromo, in un panorama degli anni ruggenti della musica etiopica per il resto tutto in amarico. Lo ricordiamo con alcuni brani degli anni settanta tratti dal volume che gli ha dedicato la collana éthiopiques, Ali Mohammed Birra, Great Oromo Music.
12/8/202228 minutes
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Musiche dal mondo di giovedì 01/12/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
12/1/202226 minutes, 19 seconds
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Ricordo di Pablo Milanés - 24/11/2022

Morto a 79 anni il 21 novembre, Pablo Milanés è stato non solo una delle grandi figure della musica cubana del dopo-Rivoluzione, ma anche uno dei simboli della nuova Cuba nata nel '59, e certamente uno dei più importanti cantautori a livello mondiale degli ultimi sessant'anni. Lo ricordiamo con alcune delle sue canzoni più importanti, interpretate da lui e un paio nell'interpretazione della grande Elena Burke, cominciando con un bellissimo brano che stringe il cuore ascoltare adesso, quando Pablo ci ha lasciato: El tiempo, el implacable.
11/24/202228 minutes, 36 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 17/11/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
11/17/202227 minutes, 8 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 03/11/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
11/3/202228 minutes, 18 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 27/10/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
10/27/202229 minutes, 2 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 20/10/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
10/20/202227 minutes, 46 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 13/10/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
10/13/202228 minutes, 23 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 06/10/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
10/6/202228 minutes, 15 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 29/09/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
9/29/202228 minutes, 15 seconds
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Nostalgique Bollywood

Contrazione di Bombay - poi diventata Mumbai - e di Hollywood, il nome Bollywood ha cominciato ad apparire in articoli giornalistici negli anni settanta. Pubblicata dalla Buda - l'etichetta francese a cui dobbiamo la serie éthiopiques - Nostalgique Bollywood è però una antologia che raccoglie brani del cinema musicale indiano fra il 1939 e il 1959 che rendono conto non solo di Bollywood in senso stretto, cioè della gigantesca industria cinematografica indiana fondamentalmente in lingua hindi basata a Bombay, ma anche di altre "Ollywood" indiane: come Tollywood, l'industra cinematografica con sede nel quartere Tollygunge a Calcutta, oggi Kolkata, che produce nelle lingue bengali e telougou e che rappresenta il secondo polo dell'industria cinematografica indiana; oppure come Kollywood - che prende la k dalla località di Kodambakkam - ovvero l'industria con sede a Madras, oggi Chennai, dove si produce in lingua tamil. Una raccolta che ci permette di capire come grazie alla bellezza delle voci e alla brillantezza delle musiche, oltre che al dinamismo delle vicende raccontate, il cinema musicale indiano abbia avuto tanto seguito non solo in India, ma anche nel Sudest asiatico, nel mondo arabo, in Africa nera, parti del mondo dove il pubblico non capiva le lingue in cui i film indiani erano cantati e parlati, ma veniva ugualmente soggiogato dalla loro magia.
9/22/202228 minutes, 31 seconds
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Noori and his Dorpa Band: Beja Power!

I beja sono una popolazione di poco più di un milione di individui, che per la maggior parte parla la lingua dallo stesso nome e che risiede in un'area della parte est dell'Africa divisa fra Egitto, Sudan e Eritrea; sono un gruppo etnico di origini antichissime, che alcuni studiosi collegano addirittura all'antico Egitto. In Sudan i beja si battono da decenni per ottenere l'autonomia della loro regione: il loro territorio è ricco di oro, che viene per lo più sfruttata da compagnie straniere, senza che i beja ne possano beneficiare. I beja sono stati in prima linea nella lotta contro Omar Al Bashir, ma la loro condizione non è cambiata di molto dalla sua cacciata nel 2019. Sotto il regime di Omar Al Bashir i beja sono stati oggetto di una campagna mirante a sradicare la loro lingua e la loro cultura, e anche questo è il motivo per cui la loro musica è poco conosciuta: storicamente sono state realizzate poche registrazioni di musica beja e ancora meno ne sono state conservate. C'è quindi da compiacersi dell'iniziativa dell'etichetta newyorkese Ostinato Records di pubblicare un album di musica moderna beja. Noori, il leader della formazione, negli anni novanta ha creato uno strumento elettrificato che fonde le caratteristiche di una chitarra e dello strumento tradizionale a corde di cui suo padre era stato un rinomato maestro.
9/15/202228 minutes, 41 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 16/06/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
6/16/202228 minutes, 57 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 09/06/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
6/9/202228 minutes, 58 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 02/06/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
6/2/202228 minutes, 30 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 26/05/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
5/26/202228 minutes, 7 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 19/05/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
5/19/202227 minutes, 35 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 12/05/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
5/12/202227 minutes, 40 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 05/05/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
5/5/202227 minutes, 45 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 28/04/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
4/28/202228 minutes, 35 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 21/04/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
4/21/202228 minutes, 48 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 14/04/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
4/14/202228 minutes, 32 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 07/04/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
4/7/202228 minutes, 44 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 31/03/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/31/202228 minutes, 29 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 24/03/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/24/202227 minutes, 55 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 17/03/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/17/202228 minutes, 19 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 10/03/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/10/202227 minutes, 6 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 03/03/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/3/202229 minutes, 16 seconds
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Edikanfo: The Pace Setters

Musiche dal mondo di gio 24/02/22
2/24/202229 minutes, 13 seconds
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Musiche dal mondo di giovedì 17/02/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
2/17/202229 minutes
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Musiche dal mondo di giovedì 10/02/2022

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
2/10/202228 minutes, 23 seconds
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Africa Negra, Pedro Lima e altri: Léve Léve

"Léve Léve" è un'espressione tipica di Sao Tomé che equivale a "calma", "relax", o, per dirla in inglese, "take it easy". E adesso è anche il titolo (titolo completo: Léve Léve. Sao Tomé & Principe Sounds 70s-80s vol. 1) di una antologia allestita dall'etichetta di Ginevra Bongo Joe, che ne ha pubblicato il primo volume. La Repubblica democratica di Sao Tomé e Principe è un paese di cui non sentiamo parlare spesso, neppure per quanto riguarda la musica: ha come territorio un arcipelago situato nel Golfo di Guinea le cui isole più grandi sono quelle di cui la repubblica porta il nome. E' stata una colonia duramente sfruttata dal Portogallo, e rimane uno dei paesi più poveri dell'Africa; inoltre la sua popolazione è piccola, nell'ordine dei 200mila abitanti: ma tutto questo non ha impedito lo sviluppo di una vivace e sfaccettata produzione musicale, dei cui anni d'oro questa raccolta ci consente di farci un'idea. Un universo musicale minuscolo, ma di sorprendente varietà e brillantezza.
2/3/202230 minutes
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Santrofi: Alewa

Santrofi è una formazione del Ghana di otto elementi, con trombone, tromba, chitarre, tastiere, basso, batteria e percussioni: alcuni componenti del gruppo hanno lavorato con figure storiche della musica ghaniana come Ebo Taylor e Pat Thomas, e con una formazione che ha avuto un ruolo pionieristico nel portare la musica africana in Europa, gli Osibisa, ma anche con protagonisti della scena più recente del Ghana, per esempio una star come Sarkodie. Registrato in Ghana e pubblicato nel 2020 dalla etichetta tedesca out/here, Alewa è un album che guarda soprattutto alla storia della musica moderna ghaniana, spaziando tra highlife, afrobeat declinato in una chiave godibilmente morbida, e altri umori, come richiami alla musica congolese e a quella sudafricana, non senza spunti che provengono dalle tendenze ghaniane più attuali.
1/20/202228 minutes, 50 seconds
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Album che ci è piaciuto farvi ascoltare nel 2021 (2)

In questa puntata brani da album dell'haitiano Bonga Jean-Baptiste, del batterista statunitense - e innamorato della musica haitiana - Ches Smith, e di tre gruppi di musicisti siberiani, Yat-Kha e Khoomei Beat, entrambi della repubblica di Tuva, e Namgar, dalla adiacente repubblica della Buriazia.
1/13/202229 minutes, 15 seconds
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Album che ci è piaciuto farvi ascoltare nel 2021 (1)

Lasciamo l'anno che si è appena concluso tornando ad alcuni album usciti nel 2021 che vi abbiamo presentato in Musiche dal mondo. Ve li proponiamo senza nessuna pretesa che si tratti dei "migliori" album del 2021: certamente sono album che ci è piaciuto molto farvi ascoltare nel corso dell'anno passato. In questa puntata brani da album di Esma Redzepova, la compianta "regina dei rom", della cantante ivoriana Dobet Gnahoré, e di tre artisti del Mali, Baba Sissoko, Anansy Cissé, e, mancata qualche anno fa e ricordata da un live inedito, Khaira Arby.
1/6/202229 minutes, 15 seconds
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Ricordo di Alemayehu Esheté

Mancato in settembre a ottant'anni, il cantante etiopico Alemayehu Esheté è stato uno dei grandi protagonisti della cosiddetta "swinging Addis", la Addis Abeba degli anni fra i sessanta e i primi settanta. In un paese che per cultura guardava con sospetto tutto quello che non era etiopico, Esheté è stato considerato a scelta l'Elvis Presley o il James Brown della scena etiopica. E per quanto Esheté si sforzasse di lusingare padri e madri con i testi delle sue canzoni, finì per rappresentare il nemico pubblico numero uno per i genitori dei giovani della sua generazione, che nel nuovo beat etiopico di cui Esheté era uno dei massimi alfieri vedevano una cosa "da selvaggi". Ma a onor suo e della straordinaria capacità della musica etiopica moderna di allora di aprirsi al mondo senza però rinunciare ad una autonoma e spiccata identità, bisogna riconoscere che proprio la produzione di Esheté, che negli anni sessanta fu uno dei musicisti più appassionatamente e apertamente esterofili del suo paese, ci appare oggi, oltre che tra le più forti, una delle più inconfondibilmente e visceralmente etiopiche. Dopo la fine della dittatura militare del Derg, con gli anni novanta Esheté conobbe poi, per merito del produttore della collana éthiopiques Francis Falceto, anche una notorietà internazionale.
12/30/202129 minutes, 34 seconds
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Khoomei Beat: Changys Baglaash

..Nella puntata del 17 luglio avevamo ritrovato il gruppo Yat-Kha di una vecchia conoscenza, il musicista tuvano Albert Kuvezin: Tuva, repubblica autonoma della confederazione russa situata nella Siberia meridionale, ha una grande tradizione di musica popolare, ed è rinomata per il canto "di gola", ma negli ultimi decenni - per esempio con un gruppo folk come Hun Hur Tu e con un gruppo folk-punk come Yat-Kha, che fece epoca nella world music per l'uso del canto di gola tuvano - si è costruita anche una bella tradizione di modernità musicale, e con Changys Baglaash dei Khoomei Beat (pubblicato dall'etichetta Arc) abbiamo adesso una nuova generazione che si muove nel solco di queste esperienze, fra musica tradizionale e rock.
12/23/202128 minutes, 51 seconds
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La rumba congolese patrimonio immateriale dell'umanità

..Nei giorni scorsi l'Unesco ha annunciato che la rumba congolese è stata accolta nell'elenco (creato nel 2001) dei patrimoni immateriali dell'umanità. La candidatura era stata depositata lo scorso anno, ed è stata sostenuta da un comitato misto, che ha coinvolto entrambe le repubbliche del Congo, Congo-Kinshasa e Congo-Brazzaville. La rumba congolese, che per decenni ha egemonizzato le scene musicali dei paesi circostanti, e che è stata ascoltata e ballata con passione in buona parte dell'Africa nera dall'epoca della grande ondata delle indipendenze fino a tutti gli anni ottanta, è stata in assoluto uno dei fenomeni più straordinari della musica del Novecento. L'inserimento della rumba congolese nell'elenco dei patrimoni immateriali dell'umanità tutelati e valorizzati dall'Unesco è un riconoscimento non solo per le due repubbliche del Congo ma per tutta l'Africa nera che si è identificata nella rumba. Festeggiamo questo meritato traguardo ricordando l'importanza della rumba congolese e ascoltando alcune dei suoi maestri: Wendo, Le Grand Kallé, Franco, Tabu Ley Rochereau.
12/16/202128 minutes, 49 seconds
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Tchiss Lopes: Jà Bo Corre D'Mim

Nell'80, a ventun anni, Narciso Tchiss Lopes lascia il Capo Verde per il Portogallo, dove spera di essere ingaggiato da una delle importanti squadre di calcio del paeso. Ma dopo pochissimo è a Roma, e a Civitavecchia si imbarca su un mercantile greco, lavorando come marinaio e nel giro di un anno toccando porti del Nord Europa, dell'Africa e del Brasile. Tornato nell'81 a Roma, viene ingaggiato come chitarrista da un gruppo capoverdiano, e negli anni successivi registra a Sutri, in provincia di Viterbo, due album personali. Il secondo, Jà Bo Corre D'Mim, inciso nel '94, con Tchiss come cantante e organista, ebbe all'epoca una circolazione non sono nelle comunità capoverdiane in Italia, e un brano è stato inserito nella raccolta Space Echo, dedicata dalla Analog Africa al filone di musica capoverdiana che negli anni settanta e ottanta adottò suoni non acustici e nuove strumentazioni, a cominciare da tastiere come Farfisa, Rhodes, Korg e Moog. Adesso l'etichetta milanese Arabusta Records ha avuto la bella idea di ristampare - in vinile, cd e digitale - questo album doppiamente pionieristico: come esempio dei nuovi trend della musica capoverdiana di allora, e come precoce caso di musica africana incisa in Italia.
12/9/202128 minutes, 16 seconds
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Kiko Dinucci: Rastilho

Come il sassofonista Thiago França - di cui Musiche dal mondo si è occupata in ottobre - il chitarrista Kiko Dinucci è da diversi anni una delle figure di punta della scena musicale di Sao Paulo, cioè di una delle scene musicali più vivaci e creative del pianeta. Nel 2020 Dinucci ha pubblicato per l'etichetta Mais Um un album di grande classe imperniato sulla chitarra acustica, Rastilho, che pochi giorni fa, in duo con la vocalist Juçara Marçal (Dinucci, Marçal e França sono la formazione base dello splendido gruppo afro-punk-free Metà Metà attivo da diversi anni), ha presentato in un'unica data italiana a Trento. Un album da ascoltare con attenzione, in attesa del ritorno di Dinucci e Marçal in Europa, previsto per l'estate 2022.
12/2/202128 minutes, 21 seconds
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Stella Chiweshe: Ambuya!

Nella Rhodesia - oggi Zimbabwe - degli anni sessanta la musica mbira e il mondo culturale/spirituale che le ruotavano attorno erano trattati con ostilità dai missionari e repressi dalle autorità della dominazione coloniale britannica prima, e del regime bianco indipendente poi: l'uso in pubblico di una mbira, strumento a lamelle suonato con i pollici, poteva costare la prigione. Nata in un villaggio, Stella Chiweshe da adolescente fu presa da un interesse spasmodico per la mbira: per suonarla Stella Chiweshe sfidò non solo i divieti delle autorità, ma anche il tabù che escludeva le donne dalla pratica di questo strumento. Nel '74 la sua prima incisione fece sensazione. Poi dopo la liberazione dello Zimbabwe Stella Chiweshe cominciò a girare all'estero prima come solista della compagnia nazionale di danza, poi per conto proprio: erano gli anni ottanta del fenomeno della world music e del grande interesse per la musica africana, e Stella Chiweshe si trovò proiettata al rango di star. Nell'87, a Berlino, registrò il suo primo album, Ambuya?, che nel 2020 la stessa etichetta dell'epoca, la Piranha, ha opportunamente provveduto a ristampare in Cd, sostituendo il punto interrogativo del titolo con un perentorio punto esclamativo: Ambuya! Oggi settantacinquenne, Stella Chiweshe è una delle grandi figure della musica africana degli ultimi decenni, e la ristampa di Ambuya! è l'occasione per una doverosa riscoperta.
11/25/202128 minutes, 2 seconds
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Vari: Essiebons Special, Ghana Music Power House

Cresciuto ad Accra, capitale del Ghana, Dick Essilfie-Bondzie, di famiglia benestante, a vent'anni fu mandato a Londra a studiare economia e commercio, e tornò in patria con assicurato un impegno governativo. Ma la passione di Essilfie era la musica, e trovò il modo di conciliarla con il business aprendo nel '67 la prima fabbrica che stampava dischi in quell'area dell'Africa occidentale: negli anni settanta e ottanta le sue etichette Essiebons e Dix ebbero un ruolo importante per la scena musicale estremanente vivace di Accra, dominata dall'highlife e dove poi si affermò l'afrobeat. Le etichette di Essilfie-Bondzie produssero all'epoca tanto materiale che alcune registrazioni non videro nemmeno la luce: alcuni brani della raccolta allestita dalla Analog Africa, Essiebons Special, sono degli inediti assoluti. Questa compilation è un altro tassello di un mosaico sempre più dettagliato della musica africana moderna che etichette meritorie come la tedesca Analog Africa stanno contribuendo a comporre.
11/18/202128 minutes, 47 seconds
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Ricordo di Jacob Desvarieux

Mancato il 30 luglio a Pointe-à-Pitre, alla Guadalupa, Jocob Desvarieux era il chitarrista e anche la caratteristica e bonaria voce roca dei favolosi Kassav'. Nato nel 1955 a Parigi, cresciuto fra le Antille francesi e il Senegal, attratto dalla chitarra rock, a cominciare da Jimi Hendrix, Desvarieux è stato con i Kassav' fin dalla fondazione del gruppo, nel '79, dando un grande contributo - con la sua sensibilità musicale ma anche con la sua presenza scenica e come personaggio assai amato dal pubblico - al clamoroso successo internazionale del gruppo antillano, che Radio Popolare nel '91 propose per la prima volta in Italia alla nostra Extrafesta. Lo ricordiamo con brani presi da un live dei Kassav' del '93 al parigino Zénith e da un suo album personale del '99.
11/11/202128 minutes, 6 seconds
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Ricordo di Adalberto Alvarez

Mancato il primo settembre, Adalberto Alvarez è stato uno dei grandi bandleader cubani degli ultimi decenni. Nato a Camaguey nel '48, formatosi alla Scuola nazionale d'arte dell'Avana, Alvarez negli anni settanta diede vita ad una formazione, Son 14, poi nell'84 ad Adalberto y Su Son. Lo ricordiamo in particolare con la meravigliosa Y que tu quieres que te den, il brano con cui Alvarez fece epoca nella Cuba del "periodo especial" dei primi anni novanta.
11/4/202127 minutes, 56 seconds
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Bonga Jean-Baptiste: Boula

Nato e cresciuto a Croix de Mission, ad Haiti, Bonga Jean-Baptiste è un virtuoso delle percussioni haitiane, delle percussioni del voudou, e, dagli anni novanta negli Stati Uniti, è anche uno dei rari maestri fuori da Haiti che praticano e conservano l'arte della costruzione dei tamburi tradizionali. Al suo primo album personale, Kanzo, del 2000, che metteva insieme la musica haitiana con elementi di jazz, blues e funk, ha partecipato Lou Reed. Suo terzo album, interamente realizzato da Bonga senza l'intervento di altri musicisti, Boula si presenta come una sorta di condensato - nel formato di una serie di brani - di un cerimoniale voudou.
10/28/202130 minutes, 39 seconds
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Baba Sissoko: Griot Jazz

Musiche dal mondo di gio 21/10/21
10/21/202128 minutes, 49 seconds
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A Espetacular Charanga do França: The Importance of Being Espetacular

Musiche dal mondo di gio 14/10/21
10/14/202130 minutes, 2 seconds
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Namgar: Nayan Navaa

Musiche dal mondo di gio 07/10/21
10/7/202128 minutes, 30 seconds
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Changui - The Sound of Guantanamo

Musiche dal mondo di gio 30/09/21
9/30/202128 minutes, 18 seconds
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Young Female Voices from Palestine: Henna

Musiche dal mondo di gio 23/09/21
9/23/202127 minutes, 56 seconds
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Ikoqwe: The Beginning, the Medium, the End and the Infinite

Musiche dal mondo di gio 16/09/21
9/16/202127 minutes, 32 seconds
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Zazou - Bikaye: Mr Manager

Musiche dal mondo di sab 11/09/21
9/11/202129 minutes, 23 seconds
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Dobet Gnahoré: Couleur

Musiche dal mondo di sab 21/08/21
8/21/202129 minutes, 15 seconds
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Ches Smith: Path of Seven Colors

Musiche dal mondo di sab 14/08/21
8/14/202129 minutes, 25 seconds
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Zanzibara 10: First Modern. Taarab Vibes from Mombasa and Tanga 1970-1990

Musiche dal mondo di sab 07/08/21
8/7/202129 minutes, 48 seconds
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Esma Redzepova: My Last Song

Musiche dal mondo di sab 31/07/21
7/31/202129 minutes, 35 seconds
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Khaira Arby: New York Live

Registrato oltre Atlantico nel 2010, e pubblicato dalla etichetta americana Clermont Music, New York Live arriva opportunamente, a tre anni dalla sua scomparsa, a ricordarci Khaira Arby, che pur non avendo raggiunto una particolare notorietà internazionale è stata tra le figure più significative della musica maliana degli ultimi decenni. Nata nel '59 nei dintorni di Tombouctou, Khaira a dieci anni comincia a cantare con un gruppo culturale locale, e avvia poi una promettente carriera, stroncata però nel '76 dalla decisione del padre di darle un marito insensibile alla sua vocazione artistica. Ma nell'83 Khaira divorzia, riprende la sua carriera anche grazie all'aiuto di Ali Farka Toure, e nel '90 esce il suo debutto Moulaye, esempio pionieristico di cassetta pubblicata da una cantante del nord del Mali: più in generale Khaira Arby sarà una delle prime cantanti maliane ad affermarsi sulla scena nazionale. Poi, a causa dell'occupazione jihadista del nord del Mali del 2012 e delle condizioni di insicurezza nella regione, Khaira Arby, così legata a Tombouctou, ha dovuto rifugiarsi nella capitale Bamako, conoscendo negli ultimi anni della sua vita l'amarezza dell'esilio nel propio paese. In una intervista del 2016 con il quotidiano Libération aveva commentato: "Il Profeta fu accolto con canti quando arrivò alla Mecca. Toglierci la musica è come impedirci di respirare: ma continueremo a batterci, e andremo avanti, inshallah".
7/24/202129 minutes, 49 seconds
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Yat-Kha: We Will Never Die

Con We Will Never Die del gruppo Yat-Kha, ritroviamo una vecchia conoscenza degli appassionati di world music, Albert Kuvezin. Originario di Tuva, repubblica autonoma della confederazione russa che si trova nella Siberia meridionale, al centro dell'Asia continentale, negli anni novanta Kuvezin è stato uno dei fondatori del gruppo folk Hun Hur Tu e appunto del gruppo folk-punk Yat-Kha, che fecero epoca a livello internazionale per l'uso dello straordinario canto di gola tuvano: in particolare Kuvezin fece colpo nel '94 con l'album Yenisei-Punk. Per chi non conoscesse il canto di gola per cui Tuva va famosa, limitiamoci a dire che la incredibile voce cavernosa di Albert Kuvezin può far impallidire le voci gutturali dei più agguerriti cantanti grindcore, il genere imparentato con l'heavy metal e l'hardcore punk. Gustosissime le cover "di gola" di While My Guitar Gently Weeps di George Harrison, e di Solitude dei Black Sabbath.
7/17/202129 minutes, 51 seconds
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Anansy Cissé: Anoura

Il Mali può vantare una notevole tradizione di chitarra elettrica, soprattutto in una direzione blues-rock, e Anansy Cissé è uno dei giovani che la portano avanti. Originario di Diré, nella regione di Tombouctou, Cissé una decina d'anni fa ha dovuto lasciare la sua città - dove gestiva uno studio di registrazione - quando il nord del Mali è stato occupato dalle milizie jihadiste, e si è rifugiato a Bamako. E' stato nella capitale che ha cominciato a fare musica in proprio. Nel 2014 è uscito il promettente Mali Overdrive, il suo album d'esordio: Anoura, pubblicato quest'anno dalla Riverboat Records, è il secondo.
7/10/202129 minutes, 49 seconds
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Emicida: AmarELO

..Di estrazione sociale povera, nato nell'area di Sao Paulo nel 1985, figura tra le più in vista del più aggiornato panorama brasiliano (proprio Sao Paulo è da anni uno dei poli di maggiore creatività musicale a livello mondiale), il rapper e cantante Emicida consacra il suo nuovo album all'amore: potrebbe sembrare una scelta di disimpegno ma non lo è, e guarda caso sono parecchi gli artisti brasiliani che in questo momento parlano di amore. Perché nel Brasile del discorso politico violento, di odio, di Bolsonaro, parlare di amore è di per sé una presa di posizione politica. Ma - di grande qualità musicale e molto vario - il nuovo album di Emicida contiene poi dei messaggi più specifici: a cominciare dalla canzone da cui il disco prende il titolo. AmarElo contiene infatti un campionamento di un verso di Sujeito de sorte, una canzone di Belchior del 1976: "l'anno scorso sono morto, ma quest'anno non muoio". All'epoca la canzone ebbe meno successo di altre di Belchior, ma negli ultimi anni quel verso è stato ripreso, soprattutto dai giovani, ed è stato adottato anche da blocos del carnevale, e usato come uno slogan politico, in particolare a partire dall'elezione di Bolsonaro. Una valenza politica in effetti quel verso lo aveva anche all'origine: mentre il Brasile era in piena dittatura militare, Belchior si rivolgeva con la sua canzone ad una America Latina che era sì stata sconfitta, ma che resisteva e non si dava per vinta.
2/21/202024 minutes, 51 seconds
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Gaizca Project

Con Musiche dal mondo in generale vi proponiamo musiche di altri continenti, ma una musica così gioiosa ed esuberante come quella di Gaizca Project, un album pubblicato dall'etichetta Homerecords, è certamente una buona occasione per rimanere questa volta in Europa. Il senso di Gaizca Project è quello di mettere insieme tre culture musicali popolari e tradizionali della penisola iberica, e cioè della Galizia, dei Paesi Baschi e della Catalogna, con l'idea di valorizzare le loro identità in una creazione aperta però sul mondo e sulla contemporaneità. Bellissimo, brillante, l'assortimento di strumenti tradizionali che Gaizca Project ci propone (oltre a voci, chitarre e batteria). Della musica galiziana sono tipici pandeiro e pandeireta, tamburelli a cornice rotonda che nella penisola iberica si sono diffusi probabilmente come influenza nordafricana, portata dalla dominazione arabo-musulmana; e le cunchas, conchiglie che vengono "suonate" una con l'altra con un movimento che sta tra la percussione e lo sfregamento, e che si trovano nella musica galiziana anche in aree lontane dal mare; della musica basca sono tipici invece un originale strumento a percussione come lo txalaparta, e la trikitixa, fisarmonica diatonica; e della musica catalana due strumenti a fiato di origine medievale come la gralla e la tenora.
2/14/202028 minutes, 40 seconds
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Trilok Gurtu: God is a Drummer

Molto popolare - e di casa - in Italia, Trilok Gurtu, uno dei più apprezzati e famosi percussionisti del mondo, è nato a Bombay nel 1951, figlio di Shoba Gurtu, rinomata interprete di canto classico hindustani, e in India ha imparato l'arte delle tabla, le tipiche percussioni indiane. Proprio in Italia, con il gruppo italiano Aktuala, a cavallo tra jazz d'avanguardia e musiche dal mondo, Gurtu negli anni settanta mosse i primi passi di una carriera che lo avrebbe portato a collaborare con musicisti della statura di Joe Zawinul e Don Cherry. Gurtu spiega così il titolo del suo nuovo disco: "senza ritmo nulla si muove, senza movimento il mondo si fermerebbe: nella natura tutto è movimento, ritmo, energia. Per questo dico: Dio è un batterista". Un album di musica - come sempre quella di Gurtu - cordiale, esuberante, animata da un ritmo irrefrenabile: se Dio è un batterista, Trilok Gurtu è il suo profeta.
2/7/202028 minutes, 58 seconds
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Les Amazones d'Afrique: Amazones Power

..Il nome - Les Amazones d'Afrique - è un omaggio allo stesso tempo alle Amazzoni del Dahomey, che per due secoli difesero l'odierno Benin, e al gruppo guineano Les Amazones de Guinee, storico complesso africano tutto femminile. Les Amazones d'Afrique sono un collettivo di artiste africane nato nel 2014, per promuovere la causa delle donne, l'uguaglianza tra i sessi, la lotta contro le ingiustizie e le violenze di cui le donne sono vittime: dopo il primo album uscito nel 2017, sono ora al secondo, sempre per la Real World. Nel frattempo l'assortimento delle cantanti e rapper è cambiato, ma il progetto prosegue. Nelle canzoni dell'album si toccano molti temi: uguaglianza fra i sessi, misoginia, violenza, identità sessuale, matrimoni forzati, mutilazioni genitali. La musica delle Amazones d'Afrique è molto elettronica e molto aggiornata sul piano dei suoni: anche un modo metaforico per dire che in Africa le lotte e le rivendicazioni delle donne sono all'ordine del giorno, e che la battaglia delle donne africane non è affatto più arretrata di quella delle donne degli altri continenti.
1/31/202028 minutes, 2 seconds
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Attarazat Addahabia and Faradjallah: Al Hadaoui

I gnaoua sono gli eredi degli schiavi neri dell'Africa subsahariana: le loro comunità sono depositarie di una cultura specifica, e la loro musica ha all'interno del panorama musicale marocchino una sua identità molto spiccata, con fenomeni di transe e posessione nel corso delle cerimonie. Abelkabir Faradjallah nasce a Casablanca, uno dei poli della cultura gnaoua, da genitori arrivati da altre città, la madre da Essaouira, altro centro rinomato per la cultura gnaoua; da ragazzo comincia a scrivere canzoni e ad essere ingaggiato come cantante per feste di amici. Il gruppo Attarazat Addahabia si forma nel '68, con ben 14 elementi, fra cui diverse voci femminili, tutti della stessa famiglia: la formazione mette insieme musica marocchina, e in particolare gnaoua, e influenze che vengono dal pop internazionale e dalla black music, in un amalgama molto moderno ed esuberante. Attarazat Addahabia ha poi cessato definitivamente la propria attività alla metà degli anni novanta. L'album ora meritoriamente portato alla luce dall'etichetta tedesca Habibi Funk, specializzata nel vintage arabo, era stato registrato nel '72 ma poi, per ragioni che nessuno ricorda più, non era stato mai pubblicato.
1/24/202028 minutes, 32 seconds
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Lina_Raul Refree

Trentacinquenne, Lina Cardoso Rodrigues è cresciuta a Porto, dove ha studiato canto operistico. Dopo avere avuto ruoli in allestimenti della Carmen e della Boheme, nel 2005 si è vista affidare la parte di protagonista nel musical Amalia, su Amalia Rodrigues, un impegno che aveva permesso di constatare quanto fosse portata per il fado: che via via le si è imposto come destino professionale. Per il suo terzo album Lina ha sentito il bisogno di fare qualcosa di diverso, e si è rivolta a Raul Refree, musicista con un range di esperienze piuttosto ampio, anche in ambito sperimentale. Refree è conosciuto soprattutto per il suo lavoro con Rosalia, giovane star spagnola che reinterpreta il flamenco con un'estetica spregiudicata. Lina gli ha chiesto di fare col fado quello che aveva fatto col flamenco. Salvo che Refree non aveva sostanzialmente nessuna confidenza col fado, e che Lina ha scelto brani dal repertorio di Amalia Rodrigues senza cambiarli né nelle parole né nelle melodie, e Refree ha cominciato a lavorare con lei senza conoscerli. Ne è venuto fuori un accompagnamento - scarno, minimalista - così inabituale per il fado, da mettere per contrasto in risalto la classicità del fado di Lina, e da esaltarne il pathos.
1/17/202026 minutes, 32 seconds
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Issam Hajali: Mouasalat Ila Jacad El Ard

Alla metà degli anni settanta Issam Hajali è un giovane che a Beirut fa parte di una band, i Rainbow Bridge, che comincia ad avere successo guardando al pop-rock occidentale: Beatles, Cream, Jethro Tull. Ma in Libano scoppia la guerra civile, e Issam, che milita nella sinistra, si sente nel mirino e riesce a raggiungere Parigi, dove rimane per un anno. Nella capitale francese Hajali stenta a mettere insieme il pranzo con la cena, ma prima di tornare a Beirut nel '77 riesce a organizzare una piccola seduta di incisione: a Parigi, vuoi per la lontananza dal suo paese, vuoi per la tragedia della guerra civile che il Libano stava attraversando, Hajali sente il richiamo per la musica araba, e crea un pop-folk mediorientale che va già nella direzione di Ferat Al Ard, il gruppo con cui Hajali farà poi epoca in Libano. Mai uscito, circolato solo in copie artigianali, l'album è un gioiello che adesso vede la luce con Habibi Funk, etichetta tedesca specializzata nel vintage arabo.
1/10/202028 minutes, 54 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 20/12/2019

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
12/20/201956 minutes, 37 seconds
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Oumar Konate: I Love You Inna, Kankou Kouyate; Kuma; Eneida Marta, Ibra

Il Mali ha una grande tradizione di chitarre elettriche, e anche una grande passione per l’uso della chitarra elettrica in una direzione ibrida, fra background tradizionale maliano e rock-blues: al suo quinto album, Oumar Konate, che a Bamako, la capitale, si esibisce regolarmente nei locali, è uno dei giovani in questo filone della musica maliana. ..Kankou Kouyate è una giovane cantante che proviene da una famiglia di rinomata tradizione nel campo della musica: il suo album è nato dall’incontro a Bamako con il chitarrista e produttore scozzese Mark Mulholland...Eneida Marta è una cantante della Guinea Bissau: la sua musica è influenzata da grandi protagonisti della musica del suo paese e dell’Angola, altra ex colonia portoghese, ma risente anche del suo interesse per il jazz.
12/13/201953 minutes, 42 seconds
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The Good Ones: Rwanda, you should be loved

Rwanda, you should be loved è il terzo album del trio The Good Ones, costituitosi dopo il genocidio del ’94 - quando nel giro di tre mesi vennero uccise come minimo un milione di persone – da appartenenti alle tre etnie del Ruanda, tutsi, hutu e abatwa, proprio nella prospettiva di superare il trauma di quello che era avvenuto, che aveva toccato anche le famiglie di questi musicisti. A scoprirli, sulle colline di una remota regione rurale del Ruanda, è stato una decina di anni fa il produttore americano Ian Brennan, sposato con una italo-ruandese, la fotografa e filmaker Marilena Delli. I tre musicisti di The Good Ones continuano a vivere lì, dove tutt’ora non arriva né acqua corrente né elettricità, né l’influenza delle musiche urbane o straniere e occidentali. Le condizioni di vita modestissime dei musicisti si riflettono nella loro musica, la cui poesia non è alterata da alcune partecipazioni non invasive, curate da Brennan, di musicisti di fama internazionale, come Tunde Adebimpe (Tv on the radio), Nels Cline (Wilco), Joe Lally (Fugazi), Kevin Shields (My Bloody Valentine). L’album è stato registrato nella fattoria di The Good Ones.
12/6/201929 minutes, 20 seconds
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Wuta Mayi: La face cachée

Wuta Mayi, che ha festeggiato settant'anni in agosto, è un cantante congolese con un curriculum glorioso: nato a Kinshasa, nel '69 partecipò al Festival panafricano di Algeri nelle file della formazione che rappresentava il Congo-Zaire, Orchestra Bamboula; poi fu tra l'altro con uno dei grandissimi della musica congolese, Dr Nico, e nel '74 raggiunse il più grande di tutti, Franco, con cui rimase fino ai primi anni ottanta; nel nuovo millennio Wuta Mayi è stato il fulcro di Kekelé, fortunato gruppo di revival del soukous. Adesso, a coronamento della sua carriera, questo album personale, che ci dà il piacere di ritrovare l'eleganza, la souplesse, la seduzione della musica congozairese degli anni d'oro: musica congozairese come questa è oggi pochissimo presente nella circolazione internazionale della world music, e ci manca tanto.
11/29/201928 minutes, 41 seconds
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Habib Koité: Kharifa

Pubblicato dall'etichetta Contrejour, Kharifa è il nuovo album di Habib Koité, cantante e chitarrista, uno degli artisti maliani più conosciuti e apprezzati a livello internazionale. Diversi i riferimenti, espliciti o meno, alla difficile situazione attuale del Mali: una canzone racconta Bamako, dove aumenta costantemente la popolazione, il traffico, l'inquinamento, come conseguenza dei gravi problemi nel nord del paese, con tanti che vanno nella capitale alla ricerca di maggiore sicurezza; un'altra esalta l'identità multietnica del Mali, in un momento in cui l'instabilità, il conflitto, la presenza jihadista nel nord hanno come ripercussione anche violenti scontri interetnici. Tra gli ospiti dell'album Toumani Diabaté, l'ambasciatore della kora nel mondo, e Sekou Diabaté, il leggendario chitarrista guineano di Bembeya Jazz, storica, epocale formazione della musica moderna africana.
11/22/201929 minutes, 39 seconds
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Aziza Brahim: Sahari

Abbar el Hamada, album di Aziza Brahim pubblicato dalla Glitterbeat, è risultato il più votato nel consuntivo generale del 2016 di World Music Charts Europe, la classifica, a cui anche Radio Popolare contribuisce, e a cui Musiche dal mondo è collegata. Una cantante dunque di successo nel circuito della world music, ma anche una figura importante per l'identità e la cultura sahrawi: nata nel '76 in un campo di profughi sahrawi in Algeria, nelle sue canzoni parla di rifugiati, di muri, di oppressione, di esilio, e, dopo la prematura scomparsa nel 2015 di Mariem Hassan, cantante sahrawi di una generazione più anziana, Aziza Brahim è oggi l'artista sahrawi più nota a livello internazionale. Una canzone di Sahari - nuovo album di Aziza Brahim pubblicato sempre dalla Glitterbeat - ha un testo scritto appositamente da un grande poeta sahrawi, Zaim Alal, che vive in un campo di rifugiati, e parla dell'ingiustizia che patiscono i sahrawi, a cui è impedito tornare nella loro terra. "Ma non si tratta solo di noi - commenta Aziza Brahim - ci sono oggi nel mondo decine di milioni di persone che sono state costrette a forza a lasciare le loro case". Per Aziza Brahim una "normalizzazione dell'ingiustizia" di cui non solo i sahrawi sono vittime.
11/15/201925 minutes, 19 seconds
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Carmen Souza: The Silver Messengers

Se una nuova generazione di cantanti di nascita o origine capoverdiane salita alla ribalta internazionale - si pensi a Lura o a Mayra Andrade - ha cercato di rinnovare rispetto alla tradizione incarnata da una Cesaria Evora aggiornando il repertorio e l'impostazione o andando in una direzione più spregiudicatamente pop, Carmen Souza, con il suo approccio e i suoi interessi che guardano al jazz, è un caso a parte. Horace Silver (1928-2014) è stato il più importante protagonista di origini capoverdiane della vicenda del jazz: scoprire che ancora prima che lei nascesse c'era un artista che già aveva costruito un ponte fra il Capo Verde e il jazz, è stato un momento fondamentale nella vita e nella carriera di Carmen Souza. Con The Silver Messengers (pubblicato dalla tedesca Galileo) Carmen dedica adesso a Silver un intero album, in cui rivisita una decina di brani del grande pianista: e per lei, cantare Song for My Father di Silver è anche un modo per rendere omaggio alla propria famiglia.
11/8/201926 minutes, 48 seconds
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Sahra Halgan: Waa Dardaaran

Halgan significa "la combattente": è un soprannome che la cantante, nata nella Somalia del nord, si è guadagnata negli anni ottanta. Nel 1960 la Somalia britannica ottiene l'indipendenza e si unisce al resto della Somalia: negli anni ottanta però la repressione del dittatore della Somalia Siad Barre suscita una rivolta indipendentista, e ne scaturisce un conflitto, con il bombardamento a tappeto di Hargheisa, il centro più importante della Somalia del nord, e città natale di Sahra Halgan. Artista molto amata, Sahra si improvvisa infermiera e canta al fronte per sostenere il morale dei combattenti. Nel '91 la Somalia del nord diventa l'autoproclamata Repubblica del Somaliland. Ma le lotte fratricide che caratterizzano la fine della guerra costringono Sahra Halgan all'esilio, e la cantante ottiene l'asilo politico in Francia, dove per vent'anni conosce il destino di tanti immigrati e le difficoltà la allontanano dalla musica. A cui torna nel 2010, realizzando tournée in Europa, Africa e Asia. Ora questo album pubblicato da Buda Musique, l'etichetta francese della collana éthiopiques: la voce di Sahra Halgan è carismatica, in una musica spesso incalzante, che conquista con la sua fisionomia scarna, elettrica, nervosa, e con un suono che mette insieme vintage e attualità.
10/25/201928 minutes, 55 seconds
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Rachid Taha: Je suis africain

A un anno dalla morte, che nel settembre 2018 ha portato via Rachid Taha qualche giorno prima del suo sessantesimo compleanno, in settembre è uscito l'album postumo Je suis africain (Naive). Non si pensi ad un assortimento di scampoli che erano avanzati: si tratta di un album a cui Taha aveva lavorato prima di morire, concependolo e scrivendo le canzoni assieme al musicista francese Toma Feterman; l'ossatura dell'album era stata registrata parte a casa di Taha, parte a casa di Feterman, che ha poi completato il lavoro. Nato a Orano come Khaled, a differenza dell'alfiere del rai Taha era arrivato in Francia ancora bambino, nel '68, e da adolescente si era innamorato del punk, senza però per questo dimenticarsi della sua cultura di provenienza. Poi negli anni ottanta Taha è stato l'anima di Carte de Séjour, gruppo che fece epoca nel periodo in cui oltralpe da una parte montava il Fronte Nazionale e dall'altra Sos Racisme portava alla ribalta i beur, i giovani immigrati di seconda generazione di origine maghrebina. Taha ha poi proseguito per conto proprio, coniugando brillantemente i suoi due background, come testimonia di nuovo questo ultimo album. Molto amato da Radio Popolare, Rachid Taha nel 2002 era stato il protagonista della nostra Extrafesta.
10/18/201930 minutes, 34 seconds
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Dona Onete: Rebujo

A due anni dal suo primo album internazionale, Banzeiro, uscito nel 2017, Dona Onete torna con Rebujo, sempre per l'etichetta Mais Um Discos. Dona Onete è nata nel Parà, nel nord-est del Brasile, in un'isola nel delta del Rio delle Amazzoni: la madre era una indigena dell'Amazzonia, il padre discendente di schiavi africani. Una piccola carriera di cantante, inziata a quindici anni esibendosi nei bar di Belèm, si interruppe a ventidue perché il marito non approvava. Poi Dona Onete è stata insegnante, sindacalista, responsabile della cultura a livello regionale. Quindi all'inzio del secondo millennio il nuovo marito la incoraggia a cantare, e ad una festa un complesso locale le propone di diventare la cantante del gruppo. Così Dona Onete, nata nel '38, a settantadue anni pubblica il suo primo disco: da celebrità locale passa a personaggio di culto a livello nazionale - anche per via dei contenuti irrituali di alcune sue canzoni - poi appunto il primo disco internazionale. Uno dei generi di riferimento di Dona Onete è il brioso, scoppiettante carimbò del parà, punto di incontro di elementi indigeni, africani e caraibici, che lei attualizza con i suoi testi, spesso audaci. Dona Onete ha dichiarato che ha un sacco di musica da cantare, e che nel Cd c'è stata solo una parte di quello che aveva da proporre: possiamo quindi sperare di risentirla presto.
10/11/201929 minutes, 45 seconds
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La mossa: a moss'!

anche, ma fra molte altre cose, muovendosi liberamente fra tante tradizioni e tanti ambiti, privilegiando la musica popolare, dal Brasile alla Bulgaria, dalla Finlandia alla Francia, naturalmente, e appunto all'Italia, ma senza dimenticare gli standard. La mossa è nato nel 2015 nell'ambito di Arteteca, un gruppo vocale polifonico di venti donne diretto ad Avignone da Lilia Ruocco, una delle cinque cantanti: di origine napoletana, cantante e attrice, Lilia Ruocco ha studiato fra l'altro con Giovanna Marini a Roma.
10/4/201930 minutes, 26 seconds
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Mariachi Los Camperos: De Ayer Para Siempre

La storia della musica mariachi, che nel 2011 è stata proclamata dall'Unesco "patrimonio dell'umanità", è lunga e complessa. Nata dall'incontro fra musiche indigene e musiche e strumenti dei colonizzatori spagnoli, è stata una musica praticata nelle aree rurali, fino a quando l'inurbamento dalle campagne non l'ha portata nelle città. E' all'inizio del novecento che la musica mariachi assume un rilievo nazionale: arriva a Città del Messico, e poi dopo la rivoluzione messicana il governo, che punta alla creazione di una identità nazionale messicana, la promuove anche a livello internazionale a quello che la musica mariachi è poi effettivamente diventata, un emblema del Messico. La musica mariachi si è poi diffusa anche negli Stati Uniti, a partire dalla California. Il gruppo Los Camperos è nato a Los Angeles una sessantina di anni fa: ed è ancora oggi uno dei migliori complessi mariachi in attività, con una musica molto elegante ed equilibrata. Un loro album del 2008 ha vinto un Grammy, e il loro nuovo De Ayer Para Siempre è stato appena pubblicato da una etichetta autorevolissima nel campo delle musiche tradizionali, l'americana Smithsonian Folkways.
9/27/201929 minutes, 58 seconds
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Music by asylum-seekers in Sicily: Today is Good!

Musiche dal mondo è una trasmissione che parlando di musica parla di apertura verso altre culture, verso altri mondi e altre realtà, verso gli altri in generale, parla di conoscenza e disponibilità rispetto a quello che abbiamo intorno nel mondo, e di quanto altre culture e altre realtà possono arricchirci: visti anche i chiari di luna di questi giorni della Sea Watch, ci piace chiudere questa stagione di Musiche dal mondo con un album di "musica di richiedenti asilo in Sicilia". Nel 2016 due giovani che sono anche musicisti, Rachel Beckles Wilson e Francesco Iannuzzelli, si sono trasferiti da Londra in Sicilia orientale per contribuire come volontari a progetti educativi e di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, e in generale per migranti: nell'estate del 2017 hanno visitato regolarmente Casa Freedom, centro per minori stranieri non accompagnati a Priolo Gargallo, tra Catania e Siracusa, dove hanno animato dei laboratori di musica. Dai ragazzi che hanno partecipato sono venute proposte di canzoni originali, scritte da loro, cantate in francese, inglese, bambara e wolof: una selezione di queste canzoni è stata registrata con i limitati mezzi a disposizione, e ne è nato questo album.
6/24/201927 minutes, 46 seconds
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Altin Gun: Gece

Un fenomeno che si è sviluppato con la world music è quello della nascita di gruppi che riprendono la musica di altre culture musicali. Naturalmente è da un secolo che in giro per il mondo si suona una musica arrivata dagli Stati Uniti come il jazz, e gruppi di blues o di reggae si trovano dappertutto: ci riferiamo invece a gruppi che si dedicano a culture musicali più specifiche. Per esempio il pop-rock turco: negli anni sessanta-settanta la Turchia ha sviluppato un grosso filone di musica giovanile che ha fatto tesoro della lezione del rock e della psichedelia in Europa e negli Stati Uniti, nutrendosi però anche intelligentemente di cultura musicale locale, ma mostrando anche una sensibilità tutta particolare nell'appropriazione degli elementi che prendeva dall'occidente, con esiti estremamente originali. Il bassista olandese Jasper Verhulst era già al corrente del pop-rock turco, ma poi un viaggio ad Istambul ha fatto il resto, e due anni fa ha dato vita in Olanda ad Altin Gun: solo due membri della formazione - i due vocalist - hanno delle origini in Turchia. Ma il pop-rock che ascoltiamo in Gece, pubblicato dalla Glitterbeat, suona inconfondibilmente turco.
6/17/201927 minutes, 51 seconds
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Bantu Continua Uhuru Consciousness: The Healing

Abbreviato in Bcuc, il nome del gruppo è lungo e in diverse lingue: Bantu Continua Uhuru Consciousness. Bantu nell'area linguistica appunto bantu significa "uomini"; continua (pronuncia: continùa) sta per "a luta continua", slogan del Frelimo durante la lotta per l'indipendenza del Mozambico; uhuru in swahili significa libertà; consciousness è un termine chiave nel pensiero afroamericano: ma ricordiamo anche il Black Consciousness Movement, l'organizzazione anti-apartheid nata in Sudafrica fra anni sessanta e settanta e guidata da Stephen Biko. Bcuc è nato da session di improvvisazione di testi e musica nel Thokoza Park di Soweto, la township nera di Johannesburg. Singolare, la musica è basata, oltre che su un basso elettrico, su percussioni e voci. Il nuovo album della formazione, pubblicato dalla francese Buda Musique, si intitola The Healing: i lunghi brani sono come sospesi tra la dimensione di un rituale, di una cerimonia, che ci riporta alla funzione della musica come forza che risana nell'Africa tradizionale (the healing: la guarigione), e l'essenzialità e l'ipnotica pulsazione che è delle musiche elettroniche da ballo che da anni vanno per la maggiore fra i giovani neri sudafricani.
6/10/201926 minutes, 41 seconds
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Luedji Luna: Um corpo no mundo

Monica Paes - ospite della trasmissione - ci aiuta a cogliere i significati dei testi ma anche il background delle scelte musicali di Um corpo no mundo, primo album, pubblicato a livello internazionale dalla Sterns, di Luedji Luna, giovane cantante brasiliana, che in questi ultimi anni si è affermata con alcuni brani che in Brasile sono diventati hit (come quello che dà il titolo all'album), e vincendo prestigiosi premi come il Caymmi per la musica nel 2017. Figlia di genitori afrobrasiliani, il padre di professione storico e la madre economista, entrambi attivisti nel movimento nero di Bahia, Luedji si è laureata in legge con l'obiettivo di usare i suoi studi per portare avanti il lavoro politico dei genitori. Ma all'università Luedji ha studiato anche musica, e alla fine il desiderio di continuare come cantante e artista ha prevalso. Ma il suo impegno si è solo trasferito su un altro piano, come mostrano testi che fanno riferimento al suo essere nel mondo come donna nera, alla diaspora africana, alla cultura anche religiosa afrobrasiliana.
6/3/201915 minutes, 17 seconds
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La Yegros: Suelta

Qualche settimana dopo aver presentato Caminos di Nacion Ekeko, torniamo sulla combinazione del folclore latinooamericano con l'elettronica nei nuovi trend della musica da ballo, che ha avuto nella nueva cumbia uno dei fenomeni di maggiore successo a livello internazionale. Della nueva cumbia La Yegros è uno dei personaggi più rappresentativi. All'anagrafe Mariana Yegros, La Yegros è nata a Buenos Aires da una famiglia originaria di Misiones, una regione del nord dell'Argentina incastonata fra il Paraguay e il Brasile, dove si incontrano musiche di tutti e tre questi paesi, come quelle con cui La Yegros è cresciuta: il chamamé, il carnavalito e appunto la cumbia. Dopo esperienze musicali e teatrali, nel 2003 La Yegros ha dato vita ad un gruppo, De Martinas, che, tenendo conto anche della dancehall giamaicana, mescolava elettronica e folclore, idea all'epoca pionieristica e che poi ha preso piede in Argentina e più in generale in America latina. Nel 2013 La Yegros ha pubblicato il suo primo album a suo nome, Viene de mi, con cui, anche grazie alla sua grande tenuta della scena, si è affermata come la principale figura femminile di questo filone: il brano che dava il titolo all'album è stato un successo che continua ancora oggi a riempire le piste da ballo. Con Suelta La Yegros è adesso al suo terzo album, di buona parte del quale ha scritto sia i testi che la musica. In Tenemos Voz, "abbiamo voce", a cui partecipa anche il rapper britannico Soom T, La Yegros invita le donne ad unirsi e a pretendere rispetto.
5/20/201925 minutes, 17 seconds
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Ekiti Sound: Abeg No Vex

Leke AKA Chif è il nome d'arte di un giovane musicista che ha lavorato per un certo tempo come sound designer nella fiorente industria cinematografica di Nollywood, e che, facendo la spola tra Lagos e Londra, fa parte della nuova generazione nigeriana che lavora sulla musica elettronica e sulle nuove forme della musica da ballo. Non con il suo nome d'arte abituale, ma con Ekiti Sound (Ekiti è uno dei trentasei stati della Nigeria) come intestazione, esce adesso a livello internazionale con un album pubblicato dalla Crammed: un sound che si presenta come una fusione di hip hop, drum'n'bass, pulsazioni elettroniche, percussioni africane, canti della tradizione yoruba. La Crammed è un'etichetta belga che ha una gloriosa storia di attenzione alla musica africana: alla metà degli anni ottanta fece da battistrada alla scoperta della musica etiopica pubblicando Ere Mela Mela, disco di culto di Mahmoud Ahmed.
5/13/201927 minutes, 20 seconds
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Blick Bassy: 1958

L'Africa di oggi offre uno uno spettacolo assai diverso da quello della stagione delle indipendenze, con le sue grandi speranze sul futuro del continente: e non è un caso che i più consapevoli tra i giovani africani sentano in questi ultimi anni il bisogno di cercare ispirazione in alcune delle grandi figure che hanno guidato l'Africa verso un orizzonte di libertà, verso la fine del dominio coloniale. Una ricerca di punti di riferimento che si è spesso manifestata da diversi anni a questa parte anche nella musica. Blick Bassy, cantante camerunese che vive da vent'anni in Francia e che è immerso in pieno nel nostro tempo (un brano del suo album precedente è stato utilizzato dalla Apple per la campagna pubblicitaria dell'Iphone 6), intitola la sua nuova uscita 1958, in omaggio a Ruben Um Nyobé, la figura di punta della lotta per l'indipendenza del Camerun, che nel 1958 fu ucciso dall'esercito francese mentre alla macchia combatteva per la libertà del proprio paese. Nelle canzoni dell'album Bassy non è tenero nei confornti di chi in questi sessant'anni non è stato all'altezza del sacrificio di Nyobé, né è indulgente nei confronti dei giovani che sacrificano i valori che arrivano loro dalla tradizione per inseguire l'apparenza e gli illusori sogni di ricchezza veicolati dalla pubblicità. Fuori dagli schemi, quella di questo album è musica di un artista africano che impiega il violoncello e fa a meno di batteria e percussioni: di grande sensibilità e raffinatezza, cantato da Bassy con un pathos delicato, un album toccante e pieno di poesia.
5/6/201926 minutes, 40 seconds
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Tartit: Amankor

Quello della musica touareg è uno dei fenomeni di maggiore successo nell'ambito della world music, e, emerso da un paio di decenni, uno dei più duraturi. Il nome più noto è quello dei Tinariwen, i decani della musica moderna touareg, ma sono parecchi i gruppi che si sono ritagliati una loro risonanza internazionale. Uno di questi è Tartit: Amankor, il titolo del loro nuovo album, in lingua tamashek, la lingua dei touareg, vuol dire "esilio", ed è proprio in esilio, nei campi per rifugiati in Mauritania, che nei primi anni novanta, all'epoca della rivolta touareg in Mali, è cominciata la storia di tartit, formato da touareg della regione di Tombouctou. Nel filone della musica touareg arrivata alla ribalta internazionale Tartit si distingue, rispetto all'indirizzo che per comodità possiamo definire blues-rock di cui i Tinariwen sono gli alfieri, per una fisionomia musicale più tradizionale. E per il suo protagonismo femminile: con diverse vocalist, guidate da Fadimata Walet Oumar. Un protagonismo che non deve stupire. Come ricorda una delle canzoni "la donna è la colonna centrale della tenda": in effetti nella società touareg le donne non sono affatto in una condizione subordinata rispetto agli uomini, e nella cultura tradizionale sono proprio loro le proprietarie della tenda, elemento fondamentale della vita touareg.
4/29/201927 minutes, 7 seconds
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Manou Gallo: Afro Groove Queen

Da bambina Manou Gallo aveva lasciato sconcertati gli abitanti del suo villaggio in Costa d'Avorio perché era attratta dai tamburi, strumenti tradizionalmente riservati agli uomini, e aveva imparato a suonarli alla perfezione. Più tardi vide un basso elettrico e si innamorò dello strumento. Dal '97 per sei anni bassista delle Zap Mama, nel 2013 Manou Gallo è stata indicata, unica donna, dalla rivista Forbes Afrika tra i dieci migliori bassisti africani (il continente nero negli ultimi decenni ha sfornato molti eccellenti bassisti). Nel 2016 un video in cui Manou suonava il basso raggiunse nel giro di pochi giorni quasi un milione e mezzo di visualizzazioni: lo aveva condiviso Bootsy Collins, il leggendario bassista della band di james Brown, dei Funkadelic e dei Parliament, che era rimasto colpito dal talento di Manou. Collins manifestò poi il desiderio di collaborare con lei: ed ecco Afro Groove Queen (Contre-Jour), prodotto da Collins, che interviene anche in alcuni brani come bassista e vocalist. Un album esuberante fra musica africana, rock e funk, con diversi ospiti di prestigio: le vocalist Marie Daulne e Sabine Kabongo (Zap Mama), Manu Dibango, il rapper Chuck D.
4/15/201927 minutes, 6 seconds
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Nacion Ekeko: Caminos

Nacion Ekeko è il nome che Diego Perez ha dato al suo progetto in cui canti, melodie, strumenti tradizionali dell'America Latina si incontrano con l'elettronica e le nuove tecnologie. Alla base c'è il percorso intrapreso da Perez nel 2000 alla ricerca della propria identità come artista argentino e latinoamericano, ricerca che Perez ha portato avanti anche con viaggi presso le comunità indigene e entrando in contatto con musicisti e poeti popolari. Questo percorso di Perez è tutt'altro che isolato, ma Perez è stato forse uno dei primi ad imboccare questa strada: in effetti è stato soprattutto con la crisi finanziaria argentina culminata nel 2001 - che ha rappresentato anche uno spartiacque psicologico e di visione delle cose per molti artisti e operatori culturali - che in Argentina si è assistito ad un diffuso ripensamento della propria identità, ad un ampio ri-centramento sull'essere argentini e latinoamericani. Questo ha portato ad una reazione all'egemonia sulla vita notturna di Buenos Aires della musica da ballo di moda in Europa e negli Stati Uniti, e a una riconnessione non solo con l'Argentina ma anche con i paesi vicini e con i popoli indigeni. E' questo il contesto in cui è emerso il fenomeno della "nueva cumbia", nato a Buenos Aires. Ma poi il fenomeno è diventato più generale: l'avvenirismo elettronico ha cominciato a sposarsi con la musica indigena, colombiana, peruviana, boliviana... Fenomeno non senza valenze politiche, perché i giovani che sono protagonisti dei trend musicali dei club provengono generalmente dalle classi medie e medio alte, che storicamente in America Latina sono state affette da esterofilia e hanno guardato con sufficienza, per non dire razzismo, alla cultura delle classi subalterne.
4/8/201924 minutes, 54 seconds
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Kora Beat: Yakar

Kora Beat è un gruppo nato nel 2011 a Torino per iniziativa di Cheikh Fall, musicista senegalese, cantante e suonatore di kora, l'arpa a ventun corde diffusa nella musica tradizionale dell'Africa occidentale. Arrivato in Italia nel 2005, Cheikh Fall è stato tra i primi musicisti che hanno costituito una delle più note compagini multietniche in Italia, la genovese Orchestra di piazza Caricamento, e ha collaborato con la cantante italiana di origine etiopica Saba Anglana. Kora Beat si è formato in seguito all'incontro di Cheikh Fall con un altro musicista senegalese in Italia, il batterista Samba Mbaye, e al loro contatto con la scena jazzistica e alternativa torinese, nella quale hanno incontrato il sax alto Gianni Denitto e il bassista Andrea Di Marco: a loro quattro si è aggiunto poi un altro musicista senegalese, il percussionista Badara Dieng. Yakar è il loro secondo album: musica fresca, vivace, con un piglio originale, e temi che vanno dai cambiamenti prodotti in Africa occidentale dal colonialismo, al rapporto col passato e la tradizione, alla drammatica attualità dei viaggi della speranza attraverso il Mediterraneo.
4/1/201928 minutes, 38 seconds
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Las Hermanas Caronni: Santa Plastica

Nate a Rosario da una famiglia di origini italiane, spagnole, svizzere e russe, con le loro ascendenze le gemelle Laura e Gianna Caronni, in arte Las Hermanas Caronni, rappresentano bene la mescolanza da cui è venuta fuori l'identità argentina, una identità a cui le due sorelle, clarinettista una e violoncellista l'altra, entrambe cantanti ed entrambe con una formazione e una esperienza classica, sono profondamente legate anche sul piano musicale. Arrivate in Francia alla fine degli anni novanta, nel 2006 hanno cominciato a lavorare come duo e ad elaborare un proprio repertorio. La loro è una musica garbata, intima, piena di poesia ma anche di intensità, che si muove fra musica popolare e canzone, musica classica e una elegante world music contemporanea, traendo ispirazione vuoi da Debussy vuoi da Piazzolla, vuoi dalla musica popolare basca vuoi da Nino Rota. A dare il titolo a Santa Plastica, il loro nuovo album - il quarto della loro discografica - un ironico brano ecologista.
3/25/201926 minutes, 13 seconds
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Dobet Gnahoré a Bergamo Jazz

Chissà chi ricorda l'edizione 2001 della nostra Extrafesta: ebbe come protagonista il gruppo del percussionista della Costa d'Avorio Boni Gnahoré, che arrivò apposta da Abidjan. Ma a quella Extrafesta partecipò anche sua figlia Dobet Gnahoré: invitata da Radio Popolare a venire a Milano a salutare il papà, Dobet, che neanche ventenne da qualche tempo viveva a Grenoble, si esibì anche in un paio di brani fuori programma nel corso della serata. Nel frattempo Dobet Gnahoré ha fatto una bella carriera, e si è affermata come una delle protagoniste della musica dell'Africa nera più note e apprezzate a livello internazionale. Artista estremamente professionale, cantante con una forte personalità, Dobet è anche una bravissima ballerina e ha una grande capacità di tenere la scena, in show di notevole classe e molto trascinanti: come si vedrà sabato 23 marzo a Bergamo nell'ambito di Bergamo Jazz. Per l'occasione Musiche dal Mondo torna sul suo ultimo album, Miziki, uscito lo scorso anno.
3/18/201927 minutes, 23 seconds
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Manu Dibango: sessant'anni di carriera

Il 12 dicembre scorso, giorno del suo compleanno, Manu Dibango ha festeggiato a Parigi, con tre ore di spettacolo a Le Palace, i suoi ottantacinque anni e sessant'anni di carriera: la festa continua e arriva anche in Italia, domenica 24 marzo, nella serata di chiusura di Bergamo Jazz. Musiche dal mondo rende omaggio a Manu con qualche brano che ci ricorda alcuni momenti importanti della sua vita e della sua carriera: la nascita e l'infanzia a Douala, in Camerun, la passione per il jazz nella Francia del secondo dopoguerra, l'incontro nel '60 con il grande musicista congolese Joseph Kabasele, la collaborazione con Nino Ferrer, e nel '72 l'exploit planetario di Soul Makossa, con cui Dibango diventa una star internazionale, uno dei primi musicisti africani (assieme a Miriam Makeba e a Fela Kuti) a farsi conoscere a livello mondiale e uno dei battistrada della world music.
3/11/201927 minutes, 17 seconds
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Italian Saharawi Band: Desert Session

Con la compianta Mariem Hassan e con Aziza Brahim, negli ultimi due decenni la musica sahrawi è salita alla ribalta internazionale della world music: ma questo non deve farci dimenticare che nei campi profughi sahrawi la musica vive grandissime difficoltà. Desert Session è un album che raccoglie brani registrati assieme da musicisti sahrawi e italiani, tra un campo sahrawi in Algeria e il nostro Sud. Il Cd è nato da un progetto di una associazione italiana che tra il Salento e i campi nel deserto si occupa di bambini sahrawi con problemi di disabilità: negli ultimi anni circa venticinque bambini sahrawi sono stati ospiti di famiglie pugliesi e sono stati sottoposti ad interventi chirurgici e hanno ricevuto trattamenti sanitari in Italia. La musica potrebbe sembrare un fatto del tutto secondario rispetto a questo impegno indirizzato ai drammi individuali all'interno del dramma generale dei sahrawi: ma non lo è, innanzitutto per i bambini e per i più giovani, per mantenere un rapporto con la loro cultura, per il loro senso di sé, per il loro senso del futuro.
3/4/201927 minutes, 53 seconds
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Bixiga 70: Quebra Cabeça

Bixiga 70, formazione di una decina di elementi con un impianto da piccola big band, rappresenta una delle più brillanti novità arrivate in questo decennio dalla musica brasiliana, e nello specifico dalla scena di Sao Paulo, che si può considerare senza tema di smentita una delle realtà musicali attualmente più vivaci del pianeta. Bixiga 70 prende il nome dal numero 70 della Rua Treze de Maio, sede dell'Estudio Traquitana, culla della band, nel bairro di Bixiga, caratterizzatosi nella prima metà del novecento come quartiere dell'immigrazione italiana. I componenti di Bixiga 70 hanno diverse provenienze musicali: candomblé, jazz, reggae... ma il denominatore comune è stato la musica afrobrasiliana: l'idea del gruppo è stata quella di creare un ibrido, con appunto l'Africa come riferimento principale. Africa che nella produzione di Bixiga 70 entra non solo attraverso quello che di africano c'è nella musica afrobrasiliana, perché Bixiga 70 si rapporta creativamente per esempio anche a forme di musica africana moderna come l'afrobeat o l'ethio-jazz, generi molto congeniali alla dimensione e all'enfasi orchestrale che è una cifra stlistica di Bixiga 70.
2/25/201928 minutes, 48 seconds
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Dudu Tassa and the Kuwaitis: El Hajar

Nato nel 1977 a Tel Aviv, Dudu Tassa è un protagonista di rilievo del rock israeliano. Tassa è un ebreo che ha le sue origini familiari in due paesi arabi, l'Irak e lo Yemen. Nel suo terzo album, che nel 2003 gli ha fatto fare un salto di popolarità nel suo paese, Tassa aveva già proposto una canzone irakena che era stata interpretata anche da suo nonno, Daoud Al Kuwaiti. Ma poi Tassa ha scavato in maniera più sistematica nelle sue radici familiari e musicali, ascoltando centinaia di canzoni di Daoud Al Kuwaiti e di suo fratello Saleh, che lavoravano col nome d'arte di Fratelli Al Kuwaiti, fra i maggiori innovatori della scena musicale di Baghdad fra gli anni trenta e cinquanta del secolo scorso, e poi emigrati in Israele. Tassa ha poi pensato di attualizzare alcuni dei brani con la sua sensibilità di giovane musicista rock: lo ha fatto con una nuova band a cui ha dato il nome di Dudu Tassa and The Kuwaitis, con cui ha pubblicato un album nel 2011 e un secondo nel 2015, coinvolgendo in questo lavoro musicisti e cantanti ebrei e irakeni. El Hajar è il terzo album della formazione, e il primo ad essere pubblicato in Europa: con molta finezza Tassa, che ha imparato a cantare in arabo irakeno, fa reagire il vecchio materiale con il suo gusto da rock alternativo, creando una bella comunicazione tra passato e presente.
2/18/201927 minutes, 11 seconds
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Dudu Kouaté: Africation

Ospite in studio, Dudu Kouaté ci presenta il suo album Africation. Nato a Dakar, a venticinque anni Kouaté è arrivato in Europa: è da trent'anni in Italia, e abita a Bergamo. Ha iniziato la sua carriera suonando con i Kunsertu. In questi ultimi anni è stato chiamato a lavorare con l'Art Ensemble of Chicago, la formazione che da mezzo secolo è un emblema del jazz d'avanguardia. Quello che si ascolta in Africation è pressoché tutto suo: Kouaté è innanzitutto un percussionista, ma suona anche strumenti a corda tradizionali, e, come si può sentire in questo album, canta in maniera molto elegante. L'idea di Africation è quella di un risveglio dell'Africa, che Kouaté paragona ad un mendicante seduto sopra una miniera d'oro: e nel brano che dà il titolo al disco si sente la voce di Thomas Sankara, ucciso per stroncare l'esperienza rivoluzionaria che il capitano-presidente aveva avviato nel Burkina Faso.
2/11/201926 minutes, 59 seconds
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Daughters of Jerusalem

Giusto qualche settimana fa siamo tornati ad occuparci dell'etichetta norvegese KKV (vedi podcast del 14 gennaio), e torniamo di nuovo a farlo per un altro album appena uscito. Una delle maggiori direzioni di interesse della KKV è la Palestina: l'etichetta ha per esempio sostenuto la presenza discografica della compianta Rim Banna. Qualche anno fa inoltre la KKV ha pubblicato un album del Gaza Youth Choir, sormontando fra l'altro non poche difficoltà, perché le apparecchiature dovettero passare attraverso il tunnel dall'Egitto, e il produttore norvegese Erik Hillestad e il tecnico del suono dovettero fare richiesta tre volte e aspettare per un anno prima che gli israeliani finalmente concedessero l'autorizzazione per il loro ingresso nella striscia. Adesso l'etichetta ha pubblicato un altro coro palestinese, quaesta volta tutto femminile: il titolo è Daughters of Jerusalem, traduzione del nome che il coro ha in arabo, Banat al Quds, cioè appunto "figlie di Gerusalemme". Le ragazze hanno antiche radici familiari nella città, vivono tutte a Gerusalemme Est, e studiano al Conservatorio Nazionale palestinese intitolato ad Edward Said. La maggior parte dei brani dell'album parlano proprio di Gerusalemme, e raccontano il contrasto tra l'ideale di Gerusalemme - nella Bibbia definita "madre della pace" - e la sua realtà attuale, dove dominano muri, checkpoint e ingiustizia. In un incontro molto significativo, in due brani le giovani palestinesi sono affiancate dalle ragazze americane del Princeton Girlchoir.
2/4/201928 minutes, 8 seconds
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Nostalgique Kongo

C'erano una volta dei marinai cubani che lavoravano sui bastimenti che facevano la spola tra i Caraibi e l'Africa occidentale. Negli anni tra le due guerre mondiali dei 78 giri di son cubano passarono da loro ai portuali africani, e cominciarono a circolare nel continente nero. I 78 giri trovarono orecchie particolarmente attente a Brazzaville (Congo francese) e a Leopoldville (Congo belga), la futura Kinshasa, dove le musiche locali stavano cominciando a modernizzarsi... Con un florilegio di brani 1950-1960, Nostalgique Kongo, pubblicato dall'etichetta francese Buda Musique (una garanzia: è l'etichetta della aurea collana éthiopiques...), ripercorre i primi momenti della straordinaria epopea della rumba congolese, il più potente genere musicale africano del Novecento e per molti decenni il più influente (e ballato) nel continente nero.
1/28/201928 minutes, 46 seconds
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Par les damné.e.es de la terre. Des voix de luttes 1969-1989

Rocé è un rapper francese nato in Algeria nel 1977. Un giorno un venditore di vinili usati gli mette tra le mani due vecchi dischi, di Colette Magny, cantante francese di vibrante impegno politico, e di Alfred Panou, cantante beninese, antesignano africano del rap/slam: per Rocé è una folgorazione e l'inizio di una collezione di brani in francese legati alle lotte operaie, ai movimenti anticoloniali, alle lotte degli immigrati. Una ricerca che è sfociata in questa raccolta, il cui titolo significativamente richiama l'epocale libro di Frantz Fanon I dannati della terra. Il cd è corredato da un bel fascicolo in cui i brani sono contestualizzati da testi scritti da due storici. Nell'introduzione Rocé ricorda che c'è stato un breve momento che ha visto la convergenza di lotte anticoloniali, lotte di immigrati, lotte operaie, in cui il campo del possibile era aperto, prima che questo momento finisse e si piombasse nell'individualismo, nel breve termine, nell'assenza di progetti alternativi di società. Ma oggi ci sono nuove lotte e nuove generazioni, che possono riprendere in mano i sogni di una volta, e che per farlo hanno innanzitutto bisogno, quei sogni, di conoscerli: magari - questa è la speranza di Rocé - anche attraverso queste canzoni.
1/21/201927 minutes, 42 seconds
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Ooldouz Pouri: Waiting For The Dawn

L'etichetta norvegese KKV svolge da tanti anni una importante attività di valorizzazione di artisti - soprattutto donne - del mondo arabo e del Medioriente che rappresentano con la loro musica l'aspirazione alla democrazia, i diritti di minoranze o popoli oppressi, la lotta per la libertà di espressione, i diritti delle donne. Dedicando una attenzione non occasionale a cantanti iraniane, la KKV ha pubblcato anni fa un album di Mahsa Vahdat, che - date le severe restrizioni a cui la pratica pubblica della musica da parte delle donne è sottoposta in Iran - impartisce lezioni di canto persiano nella propria casa ad allieve che come lei non hanno per il momento la prospettiva di esibirsi in pubblico in patria, ma che sono motivate ad apprendere una grande arte e un grande patrimonio. Già presente in Songs in the Mist, altro album pubblicato dalla KKV, una di queste allieve, Ooldouz Pouri, arriva adesso ad un album personale: il grosso del repertorio è costituito da brani in lingua azera (quella azera è la più importante minoranza etnica dell'Iran), canzoni d'amore che sono state popolari negli anni cinquante e sessanta, cantate all'epoca dalle grandi dive della canzone in Persia.
1/14/201927 minutes, 53 seconds
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Newpoli: Mediterraneo

Newpoli è un gruppo composto in parte da italiani, nati in Basilicata e in Calabria, ma italiani che risiedono negli Stati Uniti, a Boston, e che però continuano a sentire l'importanza della musica tradizionale del Sud, di cui hanno interiorizzato la bellezza e la forza espressiva nella loro vita in Italia. E pur abitando negli Stati Uniti non sono rimasti indifferenti di fronte ai drammi di cui il Mediterraneo in questi anni è teatro, e a cui hanno intitolato l'album, uscito in autunno oltre Atlantico su etichetta Beartones. Un lavoro che si fa apprezzare per le belle le voci di Carmen Marsico e Angela Rossi, la limpidezza della musica neotradizionale, l'utilizzo fine di apporti di altre culture (come un ritmo nordafricano che si integra con un canto del foggiano), la valorizzazione dei dialetti, e il riferirsi ad un tema che è di ieri e di oggi come quello dell'emigrazione.
1/7/201928 minutes, 50 seconds
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Omaggio a Cuba

Nel gennaio del '59 la guerriglia di Fidel Castro entrava vittoriosa all'Avana. Sessant'anni che ricordiamo con una carrellata di brani che toccano diversi aspetti della musica cubana (non tutti: il tempo è tiranno e sono rimasti fuori due fenomeni importantissimi negli ultimi decenni come l'hip hop e il regueton) e diversi momenti della vicenda di Cuba dopo la Rivoluzione. Brani di Elena Burke, Pablo Milanés, Carlos Puebla (Hasta Siempre), Los Van Van, Irakere, Lazaro Ros, Sintesis, NG La Banda, Adalberto y su Son, Gerardo Alfonso, Yusa, Buena Vista Social Club.
1/4/201958 minutes, 48 seconds
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Raĩ Is Not Dead

Uno degli album di world music più belli tra quelli usciti nel 2018 è Raĩ Is Not Dead di Fanfaraĩ, che ci ha messo molta nostalgia per il raĩ, una musica oggi a torto un po' dimenticata. Abbiamo preso spunto da questa uscita per ritornare su questa straordinaria musica algerina intercalando brani dell'album e altri di protagonisti del raĩ dalle origini fino al grande successo internazionale degli anni novanta: Cheikha Remitti, Ahmed Wahbi, Bellemou Messaoud, Khaled, Cheb Hasni.
1/3/20191 hour, 40 seconds
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Ristampe di classici della world music

Nel 2018 la World Circuit, l'etichetta che pubblicò Buena Vista Social Club, ha proseguito nella sua politica di ristampe di grandi album del suo catalogo: in questa conduzione ascoltiamo brani da Introducing... Rubén Gonzalez, A toda Cuba Le Gusta, Cachaito di Orlando Cachaito Lopez, Moussolou di Oumou Sangare, The Source di Ali Farka Toure, Né La Thiass di Cheikh Lo; ma anche da From Nubia To Cairo di Ali Hassan Kuban, altro classico ristampato dall'etichetta tedesca Piranha.
1/2/201959 minutes, 21 seconds
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Blinky Bill: Everyone's Just Winging It And Other Fly Tales

Blinky Bill: come il protagonista - un koala con una mentalità da ecologista - di un cartone animato australiano. Già il nome d'arte del giovane musicista del Kenya - al secolo Ochieng Sellanga - ci indirizza verso un'Africa fuori dai cliché: come la musica di Blinky Bill, che non assomiglia a quello che abitualmente si ha in mente quando si pensa alla musica africana. Prima uscita della nuova branca dell'etichetta Lusafrica destinata a documentare le nuove forme delle musiche urbane, giovanili, elettroniche nel continente nero: se il buon giorno si vede dal mattino...
12/10/201826 minutes, 17 seconds
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Ali Hassan Kuban: From Nubia To Cairo

La Piranha ripropone From Nubia To Cairo, la prima uscita internazionale dell'egiziano Ali Hassan Kuban, che l'etichetta tedesca aveva pubblicato nel 1989. La musica di Kuban era completamente distinta dalla musica con cui l'Egitto aveva fatto epoca nel novecento nel mondo arabo, la musica moderna egiziana di interpreti sublimi come Mohamed Abdelwahab e Oum Kalsoum. Kuban era portatore di una cultura musicale diversa: era arrivato al Cairo negli anni quaranta dalla Nubia, cioè l'Alto Egitto (guardando la cartina geografica l'Egitto meridionale), la regione che rappresenta il fondo nero-africano dell'Egitto. Il destino della maggioranza dei nubiani è stato l'inurbamento, in buona parte nella capitale: un esodo per centinaia di migliaia forzato, perché i loro villaggi furono sommersi per creare la faraonica diga di Assuan voluta nei primi anni sessanta da Nasser. Nato nel '29 e mancato nel 2001, Kuban modernizzò progressivamente la musica nubiana rendendola vivacissima, con enorme successo presso la nutrita comunità nubiana del Cairo: quando alla fine degli anni ottanta fu scoperto dalla world music, al Cairo per soddisfare le richieste disponeva di cinque orchestre a suo nome, che suonavano in contemporanea in altrettante situazioni, mentre Kuban si spostava dall'una all'altra nella notte della capitale.
11/26/201824 minutes, 49 seconds
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Nobuntu: Obabes beMbube

Gli ndebele sono una popolazione che vive nello Zimbabwe, in Sudafrica e nel Botswana; sono un'etnia imparentata con gli zulu e gli swazi. In lingua ndebele cantano le Nobuntu, gruppo vocale femminile dello Zimbabwe composto da cinque cantanti. l loro stile è il mbube, canto a cappella tipico dell'Africa australe, e tradizionalmente prerogativa maschile, che è diventato popolare a livello internazionale negli anni ottanta con il successo di Graceland di Paul Simon e del gruppo Ladysmith Black Mambazo. Le Nobuntu sono della seconda città del paese, Bulawayo, che vanta gruppi vocali mbube che hanno raggiunto un notevole successo a livello internazionale, come i Black Umfolosi e gli Insingizi, ma le Nobuntu sono l'unico gruppo mbube femminile: Obabes beMbube, titolo del loro terzo album, significa "donne del mbube".
11/19/201825 minutes, 31 seconds
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Gaye Su Akyol: Istikrarl Hayal Hakikattir

Gaye Su Akyol è una giovane cantante turca che si è fatta apprezzare a livello internazionale con il suo secondo album, uscito nel 2016, il primo ad avere un'esposizione al di fuori del suo paese. E' adesso appena uscito il suo terzo album, che mette insieme la lezione del pop-rock turco degli anni sessanta e settanta con elementi e stili vocali della musica classica turca e influenze di generi rock come psichedelia e post-punk. Il titolo di questo album significa "una fantasia ricorrente è realtà": Gaye Su Akyol oppone il "sogno ricorrente", come una contro-realtà, ad una realtà fatta di oscurità, caos, lotte di potere. Per essere una donna e un'artista che vive e lavora in un paese come la Turchia Gaye Su Akyol non potrebbe esprimersi in modo più chiaro.
11/12/201826 minutes, 30 seconds
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Lura: Alguem di alguem

A tre anni di distanza da Herança, il suo ultimo album, Alguem di alguem è il nuovo Ep di Lura, la cantante capoverdiana che con più successo si è mossa nella direzione di uno sganciamento dal modello rappresentato da Cesaria Evora e di un rinnovamento del repertorio e delle forme della canzone capoverdiana. Ma senza venir meno alla venerazione per Cesaria, a cui Lura dedica Crepuscular Solidao dum Diva, cover di un brano di un grande autore (e anche cantante) capoverdiano, Teofilo Chantre: Lura lo interpreta assieme a Gael Faye, rapper, cantante, scrittore francese di origine burundese, come scrittore noto per il romanzo Piccolo Paese.
11/5/201826 minutes, 37 seconds
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Amira Kheir: Mystic Dance

Amira Kheir è nata in Italia da genitori sudanesi, ed è cresciuta a Torino, dove è rimasta fino ai diciotto anni: poi per studiare si è trasferita a Londra, e ha quindi deciso di rimanere nella capitale britannica, attratta dalla dimensione multietnica e multiculturale della città. Mystic Dance è il suo terzo album, cantato parte in arabo e parte in inglese: la musica è in felice equilibrio fra il suo background sudanese e l'apertura e la contemporaneità, una musica fondamentalmente acustica, a volte intima e a volte trascinante, ma sempre molto elegante, come molto elegante è la voce di Amira Kheir.
10/29/201825 minutes, 54 seconds
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Moussu T e Lei Jovents: Operette Volume 2

Nato una quindicina di anni fa come uno dei progetti laterali di membri dei Massilia Sound System, Moussu T e Lei Jovents si è poi affermato come una delle presenze più interessanti sulla scena francese. Dopo qualche anno Moussou T si è indirizzato in particolare verso la cosiddetta operetta marsigliese, a cui nel 2014 ha dedicato l'album Operette, e a cui ritorna adesso con un secondo volume. L'operetta marsigliese fece epoca tra le due guerre mescolando tradizioni musicali provenzali, canzone italiana, canto di matrice operistica e il jazz, che negli anni venti aveva cominciato ad arrivare a Marsiglia: un genere, quello dell'operetta, nel quale, in decenni di massiccia immigrazione italiana a Marsiglia, come autori e come interpreti ebbero un ruolo determinante artisti di origine italiana come Vincent Scotto, Raymond Vinci, e René Sarvil, che all'anagrafe di cognome faceva Crescenzo.
10/22/201824 minutes, 43 seconds
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Vari: Lusafrica 30th Anniversary Album

Una etichetta di cui ci occupiamo spesso in questa trasmissione, la Lusafrica, compie nel 2018 trent'anni - portati benissimo - e li celebra con un album in cui propone in versione originale e in versione remix cinque brani di artisti della scuderia: inutile dire che tra loro c'è Cesaria Evora, di cui il fondatore della Lusafrica, José da Silva, ha lanciato e gestito la carriera internazionale. Gli altri sono il capoverdiano Tito Paris, l'angolano Bonga, il maliano Boubacar Traoré e il cubano Polo Montanez.
10/15/201824 minutes, 45 seconds
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Takula: Takula

Un album che ci porta in un paese assai poco battuto anche nell'ambito della world music, il Malawi: piccolo stato dell'Africa sudorientale, uno dei paesi più poveri del mondo, ma anche uno dei paesi con la maggiore densità di popolazione dell'Africa subsahariana, popolazione che in una percentuale molto alta è sieropositiva. Si tratta di un doppio Cd: il primo ci fa ascoltare il gruppo a cui l'album è intestato, formato da musicisti del Malawi e da un musicista norvegese; il secondo ci offre la rara possibilità di ascoltare alcuni brani di musica puramente tradizionale del Malawi che fanno parte del grande patrimonio di registrazioni, effettuate sul campo o in studio, accumulate dalla radio del Malawi, la Malawi Broadcasting Corporation, che per molti decenni è stata nel paese l'unica struttura in grado di effettuare registrazioni professionali.
10/8/201827 minutes, 28 seconds
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Dur Dur of Somalia: Volume 1 e Volume 2

A causa delle vicende del travagliato paese del Corno d'Africa, la musica moderna della Somalia è rimasta a livello internazionale uno degli angoli in ombra della musica africana. Ma adesso le etichette di world music sembrano ben decise a cominciare ad illuminarlo. Lo scorso anno l'etichetta newyorkese Ostinato Records ha pubblicato Sweet As Broken Dates - vedi qui il podcast del 25 settembre 2017 - una compilation di brani degli anni settanta e ottanta che provenivano dagli archivi della radio di Hargheisa, oggi capitale dell'autoproclamata Repubblica del Somaliland. Oltre a farci ascoltare della musica di grande fascino, la raccolta ci trasportava in una Somalia quasi irreale se guardata dalla prospettiva della tormentata Somalia degli ultimi decenni. Lo stesso fa adesso l'etichetta tedesca Analog Africa, riportandoci alla modernità che prima della guerra poteva vantare Mogadiscio, capitale della Somalia: attraverso le incisioni di una band, Dur Dur, che mescolando funk, reggae, soul, disco, e ritmi e melodie tradizionali fece furore negli anni fra la nascita del gruppo, il 1986, e l'inizio del conflitto negli anni novanta.
10/1/201826 minutes, 4 seconds
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Stella Chiweshe: Kasahwa: Early Singles

Stella Chiweshe è nata nel 1946 in un villaggio dello Zimbabwe, ed è cresciuta senza dare importanza alla musica tradizionale, e ascoltando invece musica bianca che arrivava dagli Stati Uniti. Poi però da adolescente cominciò ad essere presa dalla musica mbira, imperniata sullo strumento dallo stesso nome costituito da lamelle metalliche montate su una cassa di risonanza in legno, e destinata a mettere in contatto con gli spiriti, gli antenati e gli elementi della natura. Stella decise addirittura che sarebbe diventata la regina della mbira, ma questa cultura tradizionale non prevedeva che delle donne suonassero la mbira: nessun musicista voleva insegnarle a suonarla, nessun costruttore dello strumento voleva confezionargliene uno. Fu così con uno strumento avuto in prestito che Stella incise il suo primo brano, Kasahwa, adesso ristampato assieme ad altri sette brani registrati fra il '74 e l'83, introvabili e mai pubblicati prima fuori dall'Africa. Questo brano le diede una grande popolarità locale; poi dopo l'indipendenza dello Zimbabwe (1980) Stella Chiweshe diventò una star all'interno del fenomeno della world music che nasceva in quegli anni. Questa ristampa dei suoi brani di esordio è il suo primo album da più di dieci anni.
9/24/201823 minutes, 55 seconds
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Afro Cuban All Stars: A Toda Cuba le Gusta

La ristampa in Cd ma anche in vinile di A Toda Cuba le Gusta rientra in una serie di riedizioni di album di musica cubana e di musica africana che l'etichetta britannica World Circuit aveva pubblicato negli anni novanta e che erano diventati dei classici. Con la direzione musicale di Juan de Marcos Gonzalez, A Toda Cuba le Gusta era nato nel corso delle due settimane di sedute di incisione nel 1996 negli studi della Egrem all'Avana da cui vennero fuori Buena Vista Social Club, un clamoroso exploit mondiale, e Introducing Ruben Gonzalez. Molti dei grandi cantanti e musicisti cubani coinvolti in questo album sono nel frattempo mancati, e questo oggi ci fa apprezzare ancora di più A Toda Cuba le Gusta, che ha consentito a molti importanti interpreti della musica cubana ormai anziani di avere la possibilità di mostrare ancora una volta il loro valore in una nuova epoca, e di farsi conoscere da un pubblico internazionale e da nuove generazioni.
9/17/201825 minutes, 40 seconds
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Fanfarai Big Band: Rai is not dead

Fanfarai è un gioco di parole tra fanfara, che in francese è fanfare, e rai, il genere musicale che è esploso tra i giovani algerini negli anni settanta e ottanta e che è arrivato alla ribalta internazionale in particolare con il successo di Khaled. Composta da musicisti di diverse parti della Francia, la formazione è nata oltralpe nel 2005, e in occasione di questo suo terzo album si è ribattezzata Fanfarai Big Band, accentuando con una evoluzione più orchestrale e jazzistica l'idea base riassunta nel nome: una devozione al rai algerino rivissuto in una dimensione che richiama quella della fanfara, riferimento questo non bizzarro, dato che le fanfare militari della colonizzazione sono state una delle numerose influenze da cui è nato il rai moderno. Il titolo dell'album, Rai is not dead, allude al declino del rai dopo i fasti degli anni ottanta e novanta, un declino che lo ha visto passare di moda anche a livello internazionale: con la sua brillante musica che si abbevera ai classici del genere, Fanfarai ha il merito di farcelo sentire vivissimo.
6/25/201827 minutes, 14 seconds
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Cheikh Lo: Né La Thiass

Dopo aver pubblicato una cassetta di un certo successo in Senegal, negli anni novanta il musicista e cantante Cheikh Lo presentò un demo a Youssou Ndour, e la star senegalese si convinse subito: Né La Thiass fu inciso nel '95 a Dakar allo Xippi Studio, e pubblicato in cassetta per il Senegal dalla Jololi, l'etichetta di Youssou Ndour. Ripreso nel '96 dalla World Circuit, l'album - che nello stesso '96 fu anche pubblicato su licenza per l'italia nella collana ArpA di Radio Popolare - assicurò a Cheikh Lo una rapida affermazione a livello internazionale. La musica è rimasta freschissima, e la World Circuit ha fatto benissimo adesso a rilanciare Né La Thiass: curiosamente ha riprodotto però la cassetta originaria (di cui ha anche utilizzato la copertina come cover della ristampa), cioè con due brani in meno rispetto al Cd del '96 della World Circuit (e di Radio Popolare)...
6/18/201822 minutes, 56 seconds
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Vari: African Scream Contest Vol. 2

Entrato a far parte dell'Africa occidentale francese alla fine dell'ottocento, il Benin ha avuto musicalmente un destino diverso da quello del grosso dell'Africa colonizzata dalla Francia o comunque francofona (come il Congo belga, poi Zaire, quindi Repubblca democratica del Congo), molto sensibile alla musica afrocubana: incastonato come il Togo fra la Nigeria e il Ghana, si è trovato musicalmente in un'area di influenza anglofona, ed è stato influenzato dall'high life, dall'afro-beat, e negli anni '60 e '70 ha avvertito la suggestione del soul, del funk e del rock, generi di cui la compilation mostra la varietà di declinazioni e incroci appunto negli anni '60 e '70. Paese di dimensioni piuttosto ridotte per i parametri africani, il Benin ha sviluppato una scena di musica moderna che già all'inizio degli anni '70 si presentava molto vivace e affollata.
5/28/201826 minutes, 22 seconds
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Vari: I'm not here to hunt rabbits

..Una compilation co-pubblicata dall'etichetta tedesca Piranha, veterana della world music, e dalla Vital Records ci porta in un paese che neanche la produzione discografica di world music che circola a livello internazionale è abituata a toccare: il Botswana, uno dei paesi più poveri e in condizioni più misere di tutto il continente africano. Ma che ha le sue ricchezze: come gli stili e la singolare tecnica chitarristica documentati da questa bellissima raccolta.
5/21/201826 minutes, 46 seconds
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Dobet Gnahoré: Miziki

Per Radio Popolare Dobet Gnahoré è una conoscenza di vecchia data: non ancora ventenne, nel 2001 partecipò, esibendosi in un paio di brani fuoriprogramma, ad una edizione di Extrafesta il cui protagonista era il padre, il percussionsta della Costa d'Avorio Boni Gnahoré. Nel frattempo Dobet Gnahoré si è affermata come una delle protagoniste della musica dell'Africa nera più note e apprezzate a livello internazionale, assieme ad artiste come Angelique Kidjo, Roka Traoré e Oumou Sangaré. Dobet Gnahoré è adesso al suo quinto album: il fascino della sua vocalità, di forte temperamento, caratterizzata dal timbro scuro e da un grande contegno, si sposa benissimo anche con la novità di una confezione anche con elettronica e campionamenti, che conferisce alla musica un tocco in più di vitale attualità.
5/14/201827 minutes, 2 seconds
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Houria Aichi: Chants Mystiques d'Algerie

La fama della cantante algerina Houria Aichi è legata innanzitutto alla sua interpretazione, consegnata ad un album del '90, di canti dell'Aurès, regione montuosa dell'est dell'Algeria abitata da una popolazione berbera, regione di cui Houria Aichi è originaria. All'inizio del nuovo millennio, con l'album Khalwa, Houria Aichi ha poi proposto un florlegio di canti sacri dell'Algeria, valorizzando le forme e la spontaneità della religiosità popolare contro la rigidità dell'impostazione religiosa islamista. Ora, con interpretazioni di grande temperamento, e arricchendolo d nuovi brani, Houria Aichi torna sul repertorio sacro: non in senso stretto canti religiosi perché non citano versi del Corano, canti di tradizione popolare, che Houria Aichi vuole sottrarre alla dimenticanza di cui rischiano di rimanere vittime per effetto da un lato della pressione islamista, e dall'altro all'opposto per effetto della crescente perdita della dimensone religiosa nella società.
5/7/201826 minutes, 55 seconds
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Hugh Masekela: Masekela '66-'76 (3)

All'inizio degli anni settanta Masekela sente il bisogno di riallacciare il rapporto con l'Africa: nel '73, dopo tredici anni negli Stati Uniti, il trombettista è in Guinea, Zaire, Liberia, Ghana e Nigeria. A Lagos è per un mese alla corte di Fela Kuti. Fela poi lo mette in contatto con un gruppo del Ghana, gli Hedzoleh Soundz, con cui Masekela incide l'album Masekela introducing Hedzoleh Soundz, precoce esempio di incontro musicale panafricano. Nell'album successivo, I Am Not Afraid, inciso nel '74, oltre ai musicisti del Ghana Masekela ha accanto due colonne del gruppo jazz-funk Crusaders, in un eccellente amalgama di musica africana e americana: per Masekela e il produttore Stewart Levine l'album è il più notevole risultato conseguito con la loro collaborazione; fra i brani Stimela, che diventerà uno dei grandi cavalli di battaglia di Masekela. Nel '75-76, con una nuova band con alcuni dei musicisti di Hedzoleh, e altri musicisti del Ghana e della Nigeria, Masekela incide The Boy's Doin' It e Colonial Man, all'insegna di una musica afro che oltre che di jazz e Sud Africa si nutre di soul-funk e di Brasile, brillante anticipazione della world music di cui Masekela sarà poi negli anni ottanta uno dei maggiori protagonisti.
4/30/201827 minutes, 48 seconds
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Hugh Masekela: Masekela ’66 -’76 (2)

Nel '68 Masekela realizza The Promise of a Future, il suo terzo album con Stewart Levine: un brano, Grazing in the Grass, ottiene un clamoroso successo, e proietta il trombettista sudafricano ai vertici della classifica Usa dei singoli pop, dove il 4 luglio l'hit di Masekela prevale nientemeno che su Jumpin' Jack Flash degli Stones. Ma per un artista e un uomo come Masekela, che l'esperienza dell'apartheid ha reso politicamente avvertito e ipersensibile alla questione della discriminazione razziale, gli avvenimenti del periodo (omicidi di Martin Luther King e di Bob Kennedy, riot di Chicago) oscurano la gioia per questo sviluppo della sua carriera: invece di andare all'incasso del successo che sta ottenendo con Grazing in the Grass, il trombettista prosegue con un album molto politico, intitolato semplicemente Masekela, che la distribuzione fa passare inosservato.
4/16/201826 minutes, 21 seconds
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Hugh Masekela: Masekela '66 -'76 (1)

Tre puntate di Musiche dal mondo dedicate ad una antologia in tre Cd (Wrasse Records) che ripercorre gli anni del successo americano di Masekela e della sua fortunata collaborazione con il produttore e amico Stewart Levine. La selezione è stata curata dallo stesso Masekela, poco prima della morte nel gennaio scorso, e da Levine. In questa puntata brani da The Emancipation of Hugh Masekela, da Hugh Masekela Is Alive and Well at the Whisky, e da The Promise of a Future.
4/9/201825 minutes, 12 seconds
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Un ricordo di Rim Banna

Mancata prematuramente, a 51 anni, il 24 marzo, nella sua città natale, Nazareth, Rim Banna è stata una cantante di notevole successo anche a livello internazionale, ma soprattutto è stata una figura molto amata dai palestinesi per la sua voce elegante e di grande temperamento, l'intensità del suo canto in arabo, e la sua coerenza di artista impegnata per la causa del suo popolo. La ricordiamo con il suo album del 2013 Revelation of Ecstasy & Rebellion, in cui aveva messo in musica versi di poeti araboandalusi, persiani, irakeni, palestinesi e tunisini di epoche diverse, dal medioevo fino alle lotte per la libertà della Palestina e nel mondo arabo dei nostri giorni.
3/26/201823 minutes, 13 seconds
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Sonido Gallo Negro: Mambo Cosmico

Sonido Gallo Negro è un gruppo di Città del Messico arrivato alla ribalta internazionale qualche anno fa con l'album Sendero Mistico, pubblicato, come il nuovo Mambo Cosmico, dalla Glitterbeat. La formazione è partita dalla rivisitazione di vari filoni della cumbia, la musica colombiana per eccellenza, con l'idea di enfatizzare in una affascinante chiave contemporanea e avantgarde e con un suono vintage la forte componente psichedelica che era già presente in molta produzione di cumbia degli anni sessanta-settanta. Una rivisitazione che Sonido Gallo Negro ha poi allargato anche ad altri generi, come il danzon, il porro, il cha cha cha e appunto il mambo.
3/19/201824 minutes, 15 seconds
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Yiddish Glory. The Lost Songs of World War II

Nel corso della seconda guerra mondiale un gruppo di ricercatori ebrei dell'Unione Sovetica raccolse testimonianze della cultura ebraica in quel drammatico frangente, mettendo insieme un centinaio di nuove canzoni in yiddish - la lingua degli ebrei dell'Europa orientale - scritte da soldati ebrei dell'Armata Rossa, da vittime e sopravvissuti delle regioni del paese occupate dai nazisti, da rifugiati che erano stati spostati negli Urali e in Siberia. Dopo la guerra i ricercatori furono arrestati nelle purghe di Stalin, e il materale fu dato per perso. E' stato invece ritrovato negli anni novanta in Ucraina: ora un florilegio di quelle canzoni viene offerto da uno splendido album pubblicato dalla Six Degrees.
3/12/201823 minutes, 44 seconds
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Lucibela: Laço Umbilical

Se vi manca Cesaria Evora, ascoltate Laço Umbilical: fra le cantanti capoverdiane delle ultime generazioni - Lura, Mayra Andrade, Elida Almeida... - che in generale nello stile e nel repertorio hanno cercato di distanziarsi dal grande ma anche ingombrante modello, Lucibela è quella che appare più vicina a Cesaria, pur distinguendosene nella voce e nell'espressione. Elegante e credibile in una musica di impronta neotradizionale, Lucibela interpreta brani di morna e coladera firmati da autori che vanno da Manuel de Novas, uno dei maggiori compositori capoverdiani del novecento, alla stessa Elida Almeida.
2/19/201828 minutes, 13 seconds
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Djeneba e Fousco: Kayeba Khasso

Una volta i griot dovevano la loro fama al loro ruolo di cantori della storia e della gloria delle famiglie nobili al cui servizio prestavano la loro arte; oggi le cose sono un po' cambiate e succede che vengano consacrati magari da un talent show televisivo: è quello che è successo a Djeneba Kouyaté, che si è affermata vincendo la prima stagione di Tounkagouna, talent show del Mali. Il chiarrista e cantante Fousseyni Sissoko, noto come Fousco, ha poi vinto la seconda edizione del talent. Dopo questi successi, Djeneba e Fousco hanno cominciato a fare coppia, prima nell'arte e poi anche nella vita.
2/12/201826 minutes, 15 seconds
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Katja Sulc: Kamlisajlan

Assieme con il polistrumentista messicano Alban Usatch, la cantante slovena Katja Sulc (pronuncia come Schultz in tedesco) ha messo in musica versi in lingua romanì di poeti gitani di diversi paesi dei Balcani e dell'Europa dell'Est. Uno dei pregi dell'album è che si stacca dai cliché, dall'immagine stereotipata, che circondano la musica rom dei Balcani, e evita l'enfasi che si trova spesso nella musica che ripropone questa tradizione: cercando invece delle atmosfere più sottili, più contemporanee, più indefinite, che non schiaccino ma anzi lascino respirare ed esaltino la poesia e la lingua romanì.
2/5/201827 minutes, 41 seconds
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John Duhan: The Irishman's Finest Collection

Nato nel '50 a Limerick, in Irlanda, Duhan, che ha curato personalmente l'antologia che gli dedica l'etichetta Arc, è l'autore di The Voyage, una meditazione sul matrimonio, l'amore coniugale e la famiglia, che è un raro caso di brano relativamente recente di provenienza folk - e non pop o rock - impostosi a livello internazionale con una diffusione che da trent'anni a questa parte non cessa di crescere (adattato in molte lingue, eseguito ai matrimoni in parti del globo lontanissime geograficamente e culturalmente dall'Irlanda...). "La vita è un oceano, l'amore è una barca, che ci tiene a galla in mezzo ad acque agitate": i versi chiave sono molto semplici, e forse è proprio per questo che così tanti nel mondo, nelle più diverse circostanze della vita, si sono identificati in The Voyage.
1/29/201825 minutes, 41 seconds
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Emel: Ensen

Per brani come l'emblematica Ya Tounes ya meskina, ovvero "Povera Tunisia", le canzoni della tunisina Emel furono bandite dalla radio e televisione del suo paese, ma continuarono a circolare attraverso la rete. Poi la sua canzone Kelmti Horra ("la mia parola è libera") diventò uno degli inni della primavera araba. Influenzata tanto da Joan Baez che da Bjork, Emel (che il 16 febbraio sarà all'Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare) ha pubblicato Ensen, un nuovo album che sta tra musica araba e un asciutto gusto elettronico: un lavoro che testimonia dell'originalità del suo percorso, ma che è anche indicativo più in generale del rimescolamento di carte in corso nella sensibilità estetica delle ultime generazioni di musicisti del mondo arabo.
1/22/201828 minutes, 37 seconds
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Rocqawali: Sufi Spirit

Rocqawali, ovvero rock + qawali, la musica devozionale pakistana che era stata resa popolare a livello internazionale da Nusrat Fateh Ali Khan. L'idea è del batterista danese Stephan Grabowski: il qawali, con il suo carattere spiccatamente estatico, con il suo slancio e l'incisività un po' ipnotica della sua fisionomia ritmica, si sposa con le chitarre elettriche, che sembrano entrare anche loro in uno stato di esaltazione mistica.
1/15/201829 minutes, 18 seconds
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Tootard: Laissez Passer

Pubblicato dalla Glitterbeat, Laissez Passer è il primo album internazionale di un trio che si è formato sulle Alture del Golan, e una delle prime testimonianze musicali ad arrivare da quest'area del Medio Oriente, un territorio rivendicato dalla Siria, a cui legalmente appartiene, ma di fatto amministrato da Israele, che l'ha occupato nel '67 e che nell'81 lo ha annesso, con una decisione non riconosciuta dall'Onu. Come tutti gli abitanti delle Alture del Golan, i Tootard non hanno nessuna nazionalità e non hanno passaporto, ma per viaggiare solo un lasciapassare: i Tootard hanno però rovesciato questa difficile condizione di senza stato e senza bandiera in una idea musicale, nel prescindere dai confini musicali, e hanno fatto tesoro in particolare dell'esempio del rock-blues di un popolo che non ha un'identità formalmente definita, i touareg.
1/8/201829 minutes, 47 seconds
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Trio da Kali/Kronos Quartet: Ladilikan

L'album più votato dell'anno di World Music Charts Europe - la classifica realizzata mensilmente attraverso un sondaggio degli animatori di programmi di world music su emittenti per lo più pubbliche europee, fra cui Radio Popolare - è Ladlikan, realizzato insieme dai musicisti maliani del Trio da Kali, e dal Kronos Quartet, celebre quartetto d'archi di San Francisco. Nel disco brani dal repertorio maliano antico o recente ma anche due adattamenti di gospel di Mahalia Jackson.
12/4/201727 minutes, 51 seconds
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Dona Onete: Banzeiro

Dona Onete è certamente uno dei personaggi della world music di questo 2017. In luglio la rivista di riferimento in questo campo, il mensile Songlines, le ha dedicato la copertina, e nel corso dell'estate la cantante brasiliana ha partecipato ad importanti festival in Europa: un bel risultato per una signora di settantotto anni che a livello internazionale era prima di quest'anno una illustre sconosciuta. il suo album Banzeiro (Mais um discos) prende il titolo dalla parola con cui viene chiamato il movimento ondoso creato dal passaggio delle barche a motore sul Rio delle Amazzoni, o per lo meno la parola che si usa dalle parti dove Dona Onete vive, nella regione del Parà.
11/27/201724 minutes, 34 seconds
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Pop Makossa

Etichetta specializzata nello scandagliare il modernariato della musica africana, la tedesca Analog Africa richiama l'attenzione su un genere non abbastanza ricordato, il makossa camerunese, con una compilation, Pop Makossa. The Invasive Dance Beat of Camerun 1976-1984, che raccoglie brani rintracciati e selezionati attraverso una laboriosa ricerca direttamente in Camerun. Il makossa, che dagli anni cinquanta ad oggi ha avuto un'evoluzione molto complessa, con una grande ricchezza di sottogeneri, ha conosciuto il suo grande momento negli anni ottanta, tanto in Africa, con una forte esposizione sulle radio del continente, quanto in Europa, come uno degli ingredienti più amati della programmazione delle discoteche black parigine.
11/20/201727 minutes, 19 seconds
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Criolo: Espiral de ilusao

Per Monica Paes - ospite della trasmissione - Criolo è un "poeta politico". Tra le figure di punta della musica brasiliana di oggi, Criolo è emerso come protagonista dell'hip hop, ma è un artista che ha già dato prova di grande versatilità, e consacra il suo nuovo album, Espiral de ilusao (Sterns Brasil), alla musica brasiliana per eccellenza, il samba: con grande tatto, e senza rinunciare ai riferimenti al sociale, alla vita delle favelas, e anche ai politici, come il prefetto di Sao Paulo e il presidente della repubblica Temer, ai quali lancia un giudizio lapidario: "dei bambini viziati non possono guidare una nazione".
11/13/201728 minutes, 20 seconds
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Carmen Souza: Creology

Di origine capoverdiana, nata nell'81, Carmen Souza è però una cantante con uno stile e un repertoro diversi anche rispetto alle interpreti della nuova generazione capoverdiana che, come Lura o Mayra Andrade, hanno cercato di rinnovare repertorio e impostazione rispetto alla tradizione: l'approccio di Carmen Souza è infatti spiccatamente jazzistico, e, come mostra il suo ultimo album Creology (Galileo), Carmen Souza lo utilizza con molto appeal per una poetica che, all'insegna del meticcciato - da cui il titolo dell'album - mescola il jazz con suggestioni provenienti dalle musiche delle ex colonie portoghesi in Africa, dalla musica afrobrasiliana e da quella afrocubana.
11/6/201727 minutes, 9 seconds
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Boubacar Traoré: Dounia Tabolo

Il cantante e chitarrista maliano Boubacar Traoré è uno dei non molti grandi vecchi della musica africana moderna ancora in attività. Negli anni sessanta fece epoca nel suo paese come interprete nelle sue canzoni, rese popolari da Radio Mali, dell'euforie e dell'orgoglio dell'era dell'indipendenza, e inneggiò con il suo hit Mali Twist alla costruzione del futuro del paese. Caduto in disgrazia dopo il colpo di stato del '68 contro Modibo Keita, è stato riscoperto negli anni ottanta. Da alcuni anni Boubacar Traoré si è avvalso della collaborazione dell'armonicista francese Vincent Boucher, che ha reso più esplicita l'affinità della musica di Traoré con atmosfere blues: affinità che in questo nuovo album, Dounia Tabolo (Lusafrica), registrato in Louisiana, è ulteriormente incrementata e vivacizzata dall'inserimento di alcuni musicisti americani.
10/30/201727 minutes, 35 seconds
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Elida Almeida: Kebrada

La Lusafrica del produttore José da Silva (che è stato l'artefice delle fortune della compianta Cesaria Evora) ha appena pubblicato Kebrada, secondo album d Elida Almeida, giovane cantante su cui l'etichetta sta puntando molto in questi ultimi anni: un album in equilibrio fra l'immagine di autenticità e legame con la tradizione che la musica capoverdiana ha affermato a livello internazionale, e un gusto garbatamente aggiornato e internazionale.
10/23/201723 minutes, 44 seconds
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Red Baraat: Bhangra Pirates

Negli anni ottanta i giovani della seconda generazione dell'immigrazione indopakistana a Londra hanno cominciato a reinterpretare il bhangra, una vivace musica tradizionale del Punjab, con sintetizzatori, sampler e batterie elettroniche e con elementi rock, disco, house, hip hop e reggae. Data la sua vocazione all'amalgama, niente di pù coerente che il bhangra trovi linfa in un calderone culturale e musicale come New York, e che a suonare bhangra siano non solo musicisti di origine indopakistana. E' il caso di Red Baraat, gruppo nato a Brooklyn nel 2008: Bhangra Pirates è il loro nuovo disco, in cui i pirati del bhangra navigano liberi fra musica di matrice indopakstana, jazz, rock e brass-funk.
10/16/201728 minutes, 40 seconds
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Sofia Rei: El Gavilàn

Il 4 ottobre ricorrevano i cento anni dalla nascita (e il 5 febbraio scorso anche il cinquantesimo anniversario della morte) di Violeta Parra, che con la sua riscoperta dell'identità musicale cilena e la creazione di numerose canzoni originali di grande valore, è stata non soltanto una protagonista di straordinaria levatura della canzone latinoamericana, ma anche una delle figure fondamentali che con la loro opera sono state alla base della nascita, verso la metà degli anni sessanta, del filone della "nueva cancion". La cantante argentina, e newyorkese di adozione, Sofia Rei le rende omaggio con l'album El Gavilàn, in cui, affancata dal chitarrista di culto Marc Ribot, reinterpreta la Parra con grande rispetto ma anche con una sensibilità contemporanea e avantgarde.
10/9/201728 minutes, 8 seconds
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Toko Telo: Toy Raha Toy

Toko Telo, ovvero "gruppo di tre", è il nome scelto per un sodalizio che riunisce tre figure di primo piano della musica del Madagascar: il chitarrsta D'Gary, il fisarmonicista Régis Gizavo, e la cantante - una star nel suo paese - Monika Njava. Nel loro album Toy Raha Toy, decisamente pregevole, fra canzoni che descrivono stuazioni di villaggio e di vita quotidiana, una ricorda anche la sorte dei Mikea, una popolazione delle foreste del Madagascar sud-occidentale che la progressiva distruzione dell'ambiente sta portando all'estinzione. La puntata è completata da altri due brani che si occupano del problema della deforestazione in Madagascar: di un altro degli artisti malgasci più noti, Rossy, e della cantante Hanitra.
10/2/201728 minutes, 7 seconds
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Sweet as broken dates. Lost Somali tapes from the horn of Africa

Una compilation della newyorkese Ostinato Records riporta alla luce gemme della musica somala degli anni settanta e ottanta: è un tassello che finora mancava al mosaico della modernizzazione della musica africana, che le etichette di world music stanno rendendo via via più completo e preciso, ma anche una struggente testimonianza di un paese ben diverso dalla tormentata Somalia degli ultimi decenni.
9/25/201726 minutes
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Meklit, When The People Move The Music Moves Too

Nata in Etiopia, e a due anni arrivata negli Usa, dove i suoi sono stati accolti come rifugiati, Meklit Hadero, in arte semplicemente Meklit, è una talentuosa cantante con una carriera ricca di interessanti esperienze pop e world. Il suo nuovo album When The People Move The Music Moves Too, da poco pubblicato dalla Six Degrees, è una produzione elaborata e vivace, che mescola brillantemente musica del Corno d'Africa, jazz e canzone, e che spicca per originalità nel panorama ormai amplissimo a livello internazionale di proposte in debito con la musica etiopica moderna. A cura di Marcello Lorrai
9/18/201728 minutes, 6 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 30/06/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
6/30/20171 hour, 1 second
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Musiche dal mondo di venerdì 23/06/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
6/23/20171 hour
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Musiche dal mondo di venerdì 16/06/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
6/16/20171 hour, 2 minutes, 15 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 09/06/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
6/9/20171 hour, 29 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 02/06/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
6/2/20171 hour, 2 minutes, 45 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 26/05/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
5/26/20171 hour
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Musiche dal mondo di venerdì 19/05/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
5/19/201759 minutes, 57 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 12/05/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
5/12/20171 hour, 22 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 05/05/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
5/5/201759 minutes, 59 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 28/04/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
4/28/201759 minutes, 51 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 21/04/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
4/21/201759 minutes, 3 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 14/04/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
4/14/20171 hour, 9 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 07/04/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
4/7/20171 hour
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Musiche dal mondo di venerdì 31/03/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/31/20171 hour
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Musiche dal mondo di venerdì 24/03/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/24/201759 minutes, 44 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 17/03/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/17/201759 minutes, 57 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 10/03/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/10/20171 hour
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Musiche dal mondo di venerdì 03/03/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
3/3/20171 hour, 34 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 24/02/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
2/24/201759 minutes, 33 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 17/02/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
2/17/20171 hour, 33 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 10/02/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
2/10/201759 minutes, 56 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 03/02/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
2/3/201759 minutes, 34 seconds
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Musiche dal mondo di venerdì 27/01/2017

Musiche dal mondo è una trasmissione nel solco della lunga consuetudine di Radio Popolare con la world music – da prima che questa discussa espressione entrasse nell’uso internazionale – e in rapporto con World Music Charts Europe. WMCE è una iniziativa a cui Radio Popolare ha aderito e partecipa dall’inizio: una classifica europea realizzata attraverso il sondaggio mensile di animatori di programmi di world music su emittenti pubbliche, aderenti all’Ebu, appunto l’associazione delle emittenti pubbliche europee, ma con qualche eccezione come Radio Popolare, che è una radio privata di ispirazione comunitaria. Nel 1991 l’EBU sondò la Rai, per coinvolgerla in WMCE, ma la Rai snobbò la proposta. Però all’Ebu segnalarono che c’era una radio che sulle musiche del mondo aveva una certa tradizione e che probabilmente avrebbe risposto con interesse… L’Ebu si fece viva con noi, e Radio Popolare aderì entusiasticamente. Ormai quasi trent’anni dopo, WMCE continua e Radio Popolare continua a farne parte, assieme ad emittenti per lo più pubbliche di ventiquattro paesi europei, fra cui la britannica BBC, le francesi Radio Nova e RFI, le tedesche WDR, NDR e RBB, l’austriaca ORF, Radio Nacional de Espana, la russa Echo of Moskow, la croata Radio Student. Attraverso WMCE, Musiche dal mondo riceve annualmente centinaia di novità discografiche inviate dalle etichette o direttamente dagli artisti, dal vintage dell’Africa nera al canto di gola siberiano, dalle fanfare macedoni al tango finlandese: proponendo musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano, Musiche dal mondo è una trasmissione per la salvaguardia e lo sviluppo della biodiversità musicale.
1/27/201757 minutes, 1 second