Un podcast del Post con un’intervista a settimana sulle cose del mondo. Tutti i mercoledì con Eugenio Cau.
In Polonia c’è ancora molto lavoro da fare, con Andrea Pipino
La vittoria di Donald Tusk alle elezioni in Polonia dello scorso ottobre è la notizia più importante che abbiamo trascurato in questi mesi. E quello che è successo dopo è stato decisamente sorprendente. Con Andrea Pipino, responsabile della sezione Europa di Internazionale.
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I consigli di Andrea Pipino
– "La terra inumana" di Józef Czapski
– Il film "Katyn", di Andrzej Wajda
– Il disco "Astigmatic" di Krzysztof Komeda
La Polonia sul Post
– La Polonia vuole introdurre una maggiore libertà di aborto
– Andrzej Duda vs Donald Tusk
– «Il parlamento più seguito al mondo»
– Lo scontro in Polonia sul controllo dei media pubblici
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1/31/2024 • 50 minutes, 56 seconds
Che cosa vogliono questi Houthi, con Luca Nevola
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Quando il 7 ottobre dell’anno scorso è scoppiata la guerra a Gaza, e quando nelle settimane successive la guerra ha cominciato a espandersi in tutto il Medio Oriente, gli Houthi in Yemen erano un po’ dei comprimari. C’erano vari paesi ben più importanti e minacciosi, come l’Iran, Hezbollah in Libano, e così via. E invece gli Houthi nelle ultime settimane da comprimari sono diventati protagonisti. Come hanno fatto?
I consigli di Luca Nevola
– “La guerra privata del tenente Guillet” di Vittorio Dan Segre
– Il documentario Rai “La leggenda del comandante Diavolo”
– Il film “Il fiore delle Mille e una notte” di Pier Paolo Pasolini
– La canzone “Al-Hubb wa al-Bunn” (“L'amore e il caffè”) del cantante yemenita Ali al Ansi
Gli Houthi sul Post
– La parola “ribelli” ormai sta stretta agli Houthi
– La guerra che i ribelli Houthi stanno combattendo da dieci anni
– La guerra a Gaza è una grande opportunità per gli Houthi
– Quello nel mar Rosso sta diventando un problema grosso
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1/24/2024 • 50 minutes, 42 seconds
Perché sono tutti fissati con Taiwan, con Lorenzo Lamperti
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Se un alieno scendesse sulla Terra e leggesse i giornali e guardasse i telegiornali e i siti di news delle ultime due settimane, una cosa che potrebbe chiedersi è: ma perché tutti hanno dedicato così tanta attenzione alle elezioni a Taiwan? Con Lorenzo Lamperti, direttore editoriale del sito China Files.
I consigli di Lorenzo Lamperti
– La serie tv "Wave Makers", su Netflix
– Il film "Città dolente" di Hou Hsiao-hsien
– "Membrana" di Chi Ta-wei
Taiwan sul Post
– Che rapporto hanno Taiwan e la Cina
– L’eclettico populista Ko Wen-je ha idee ambigue sulla politica taiwanese, e molto potere
– Perché gli Stati Uniti tengono tanto a Taiwan
– Cosa fare con i dittatori morti
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1/17/2024 • 50 minutes, 19 seconds
Un’ora di domande sulle elezioni americane, con Francesco Costa
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Le elezioni negli Stati Uniti si terranno il 5 di novembre, ma le cose sono già entrate nel vivo: questo mese, il 15 di gennaio, cominciano le primarie del Partito Repubblicano in Iowa, e da lì in avanti la strada verso il voto è in discesa. A Globo ne parliamo con Francesco Costa, vicedirettore del Post e uno dei giornalisti più esperti di Stati Uniti. Questa è la puntata in cui cercheremo di rispondere a tutte le domande e le curiosità che potrebbero venirvi in mente sulla campagna elettorale americana, per prepararci bene a un lungo anno elettorale.
Iscriviti gratuitamente a Da Costa a Costa, la newsletter di Francesco Costa per capire gli Stati Uniti e la scelta del nuovo presidente.
Il canale YouTube di Da Costa a Costa
I consigli di Francesco Costa
– "Come si fa il presidente" di Theodore H. White
– La serie tv "The West Wing"
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1/10/2024 • 1 hour, 11 minutes, 2 seconds
Vivere la guerra in Ucraina, con Kateryna Zarembo
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In questa puntata di Globo vogliamo fare il punto su cosa sta succedendo con la guerra in Ucraina. Per farlo, non partiremo da cosa sta succedendo al fronte, dalle manovre militari o dalla situazione diplomatica. Parleremo invece di costa sta succedendo a ucraine e ucraini, alle persone comuni che vivono in un paese in guerra ormai da quasi due anni. Ne parliamo con Kateryna Zarembo, analista politica ucraina che vive a Kiev e ricercatrice del centro studi New Europe Center.
I consigli di Kateryna Zarembo:
Il film "20 Days in Mariupol"
Il libro "Storia dell'Ucraina" di Yaroslav Hrytsak
La raccolta "Dimensione Kyiv" di vari autori
La guerra in Ucraina sul Post:
Nel frattempo, la controffensiva ucraina
Cosa succede se l’Ucraina rimane senza soldi
Dai territori ucraini occupati si scappa ancora
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1/3/2024 • 34 minutes, 46 seconds
Com’è andata a finire, con gli ospiti di Globo
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Questa è la puntata di fine anno di Globo, in cui raccontiamo come sono andate a finire alcune delle storie di Globo del 2023.
Per farlo, siamo tornati a sentire alcuni degli ospiti che sono stati a Globo quest’anno. In questa puntata speciale ci sono: Giorgio Comai sul Nagorno Karabakh, Giovanni Carbone sulla Nigeria, Nathalie Tocci sull’Ucraina, Francesca Ghiretti sulla Cina, Alissa Pavia sulla Tunisia, Thomas Gualtieri sulla Spagna, Francesco Radicioni sulla Thailandia, Viviana Mazza sugli Stati Uniti e Anna Zafesova sulla Russia.
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12/27/2023 • 47 minutes, 50 seconds
L’Italia ha paura del mare, con Francesco Maselli
L’Italia ha uno strano rapporto con il mare: è un paese di mare, ha coste lunghissime, e geograficamente è una grossa passerella sul Mediterraneo. Ma la storia, la cultura, la politica estera non sono quelle di un paese per cui il mare è così importante. Ne parliamo con Francesco Maselli, autore di “L’Italia ha paura del mare” pubblicato da NR Edizioni.
I consigli di Francesco Maselli
– “Memorie del Mediterraneo” di Fernand Braudel
- “La linea d’ombra” di Joseph Conrad
- Il film "Master & Commander"
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12/20/2023 • 48 minutes, 44 seconds
La COP28 servirà a qualcosa?, con Ferdinando Cotugno
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Nelle ultime settimane si è tenuta a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, la COP28, la ventottesima conferenza sul clima organizzata dalle Nazioni Unite. Le COP sono tra le conferenze internazionali più importanti in assoluto: hanno l’obiettivo di trovare modi per contrastare le conseguenze devastanti del cambiamento climatico e in cui si decide niente meno che il futuro della civiltà umana. Con Ferdinando Cotugno, giornalista di Domani che ha seguito la COP28 da Dubai, cerchiamo di capire se è davvero così.
I consigli di Ferdinando Cotugno
– “L’altro mondo” di Fabio Deotto
– “I bugiardi del clima” di Stella Levantesi
– “La grande cecità” di Amitav Ghosh
La COP28 sul Post
– Alla COP28 tutto gira attorno a queste parole
– Alla COP28 non ci sono mai stati così tanti lobbisti dell’industria petrolifera
– Le conferenze dell’ONU sul clima andrebbero fatte diversamente?
– Cosa si fa esattamente alle conferenze sul clima
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12/13/2023 • 1 hour, 13 minutes, 47 seconds
La guerra dimenticata in Sudan, con Irene Panozzo
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Il Sudan, uno dei paesi più grandi dell’Africa, è vicino al collasso: quella che ad aprile del 2023 era cominciata come una disputa armata tra due generali si è trasformata in una guerra civile che ha investito tutto il paese e distrutto la capitale, Khartoum. I morti sono decine di migliaia e milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case. Soprattutto, si è tornati a parlare di massacri etnici nel Darfur, la regione più occidentale del paese: ci sono centinaia di morti civili e si parla di esecuzioni di massa e di fosse comuni. Di questa guerra che ci eravamo persi di vista parliamo con Irene Panozzo, analista che per tanti anni ha lavorato nella regione nelle missioni diplomatiche dell’Unione Europea.
I consigli di Irene Panozzo
– Il podcast “The Horn”, in inglese
– Il podcast “Afrique 360°“, in francese
– L’account X (Twitter) dell’analista e attivista Kholood Khair
– Il libro “Sudan’s Unfinished Democracy”
– L’articolo “Sudan: i contorni del nuovo conflitto”, sul sito di ISPI
Il Sudan sul Post
– La puntata di Globo con Sara De Simone
– Che cos’è il Sudan
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12/6/2023 • 48 minutes, 19 seconds
Una storia di spie, con Antonio Talia
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In questa puntata di Globo parliamo di spie. Non solo: parliamo di spie russe. E lo facciamo perché da poco è uscito un libro intitolato “La stagione delle spie”, scritto dal giornalista Antonio Talia, che parla di come, negli ultimi anni, l’Italia sia diventata un campo d’azione privilegiato per le manovre dell’intelligence russa.
Le spie sul Post
– Breve guida ai servizi segreti italiani
– L’ufficiale Walter Biot è stato condannato a trent’anni di carcere
– Si discute ancora della fuga di Artem Uss
I consigli di Antonio Talia
– “Misure attive” di Thomas Red
– La serie “Slow Horses” su Apple TV+
– La serie “Le Bureau des Legendes” su Prime Video
– “Les Moujiks” di Romain Mielcarek
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11/29/2023 • 47 minutes, 7 seconds
L’Argentina non sa che cosa ha votato, con Federico Larsen
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Javier Milei, candidato estremista, di destra radicale e personaggio pubblico estremamente colorito e violento, ha vinto le elezioni in Argentina e diventerà il presidente di uno dei paesi più importanti dell’America Latina, e del mondo. La sua vittoria è ritenuta molto preoccupante, ed è stata resa possibile dalla situazione gravissima che vive l’Argentina, dove la crisi economica è così profonda che la maggior parte delle persone non si sente soltanto impoverita, ma umiliata. A Globo ne parliamo con Federico Larsen, giornalista argentino.
I consigli di Federico Larsen
– “El loco: La vida desconocida de Javier Milei y su irrupción en la política argentina” di Juan Luis González
– “Sempre Giugno” di Martín Kohan
– Il film “Argentina, 1985”
– Macondo, il podcast di Federico Larsen e Federico Nastasi sull’America Latina
Milei e l’Argentina sul Post
– È difficile capire Javier Milei
– Milei ha vinto dappertutto
– Davvero l’Argentina potrebbe passare al dollaro?
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11/22/2023 • 54 minutes, 57 seconds
Cos’è cambiato in Israele in 40 anni, e in un mese, con Lorenzo Cremonesi
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Israele sta attaccando gli ospedali della Striscia di Gaza, sostenendo che nascondano i covi dei miliziani di Hamas. A Globo partiremo da qui per raccontare una storia lunga nel tempo, in cui ci concentreremo sulla società israeliana e sulla sua storia. Con Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera e corrispondente di guerra da più di quarant’anni.
I libri di Lorenzo Cremonesi
“Guerra Infinita. Quarant’anni di conflitti rimossi dal Medio Oriente all’Ucraina”
“Le origini del sionismo e la nascita del kibbutz”
“Da Caporetto a Baghdad”
Consigli di lettura tratti dalla conversazione
Gli articoli sulla nascita di Israele pubblicati sul Corriere della Sera
“Il settimo milione. Come l’Olocausto ha segnato la storia d’Israele” di Tom Segev
Il professor Salo W. Baron sulla «concezione lacrimosa della storia ebraica»
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11/15/2023 • 43 minutes, 11 seconds
Cosa c’entra l’Iran con la guerra a Gaza, con Lorenzo Trombetta
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Nell’ultimo mese di guerra abbiamo sentito parlare molto spesso dell’Iran e dei suoi alleati: Hamas nella Striscia di Gaza, Hezbollah in Libano, le milizie sciite in Iraq, gli Houthi in Yemen. Tutti questi gruppi costituiscono una costellazione fedele all’Iran, che da quando è cominciata la guerra si sta muovendo. Ne parliamo con Lorenzo Trombetta, giornalista che vive da vent’anni in Medio Oriente, e attualmente è il corrispondente da Beirut per ANSA e per Limes.
L’ultimo libro di Lorenzo Trombetta
– Negoziazione e potere in Medio Oriente
I consigli di Lorenzo Trombetta
– Il film “Valzer con Bashir”
– Il film “West Beirut”
– Il film “L’insulto”
– “Israele-Palestina. Due storie, una speranza” di Lorenzo Kamel
– “All that remains” di Walid Khalidi
– “La terra più amata”
L’Iran e i suoi “proxy” sul Post
– L’Iran vuole combattere Israele senza combatterlo
– Che cos’è Hezbollah
– L’Iran ha avuto un ruolo nell’attacco a Israele?
– L’Iran si sta prendendo il Medio Oriente
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11/8/2023 • 50 minutes, 31 seconds
La guerra a Gaza durerà a lungo, con Francesca Mannocchi
In questa puntata di Globo, la quarta dall’inizio della guerra, cercheremo capire che cosa sta succedendo nella Striscia di Gaza parlando con una persona che questa guerra l’ha vista da vicino: Francesca Mannocchi è una giornalista e scrittrice che conosce molto bene la regione e che ha trascorso le ultime settimane tra Israele e la Palestina.
I consigli di Francesca Mannocchi
Il libro di poesie “Caino”, di Mariangela Gualtieri
Il documentario “The Settlers”
Il podcast “Stories” di Cecilia Sala
La guerra di Gaza sul Post
L’invasione della Striscia di Gaza è iniziata da cinque giorni
34 ore di isolamento a Gaza
Chi sono gli israeliani?
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11/1/2023 • 52 minutes, 37 seconds
È davvero possibile distruggere Hamas?, con Francesco Strazzari
È davvero possibile distruggere Hamas, come l’esercito israeliano promette di fare? E come sarà l’invasione di terra della Striscia di Gaza annunciata da Israele? Quali saranno le conseguenze per Israele e per la popolazione palestinese? A Globo ne parliamo con Francesco Strazzari, professore di Relazioni Internazionali alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
I consigli di Francesco Strazzari
– Il film “L’insulto”
– Il film “La donna che canta”
– Il film di animazione “Valzer con Bashir”
– Il sito di studi arabi Jadaliyya
Il conflitto israelo-palestinese sul Post
– Cosa è legale e cosa no nella guerra tra Israele e Hamas
– Hamas è tante cose insieme
– In Israele si discute della questione degli ostaggi
– Sembra che a colpire l’ospedale di Gaza sia stato un razzo palestinese
– Cosa sono gli “aiuti umanitari”
Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
10/25/2023 • 41 minutes, 57 seconds
Gaza è accerchiata, con Rolla Scolari
A Globo partiamo dalla terrificante situazione umanitaria nella Striscia di Gaza per poi vedere quello che le sta succedendo attorno: i timori dell’Egitto, il Libano con Hezbollah e il resto della regione. Con Rolla Scolari, giornalista di SkyTg24 che ha vissuto e viaggiato per anni in Israele, in Palestina e in tutto il Medio Oriente.
I consigli di Rolla Scolari
– L’articolo “Israele-Hamas, riconoscere l’uomo anche nel nemico” di Daniel Barenboim
– La West Eastern Divan Orchestra, a cui partecipano musicisti israeliani e dei paesi arabi, assieme
La Striscia di Gaza e il conflitto con Israele sul Post
– A Gaza le persone stanno bevendo acqua salata
– Le enormi difficoltà negli ospedali di Gaza
– Cosa c’è nella Striscia di Gaza oltre a Gaza
Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
10/18/2023 • 41 minutes, 21 seconds
La nuova guerra di Israele, con Anna Momigliano
L’attacco di Hamas contro Israele è uno dei più catastrofici della storia del paese, che non ha precedenti paragonabili. Questa catastrofe avrà enormi ripercussioni su Israele, sulla Palestina e in generale su tutto il Medio Oriente. La risposta israeliana è già cominciata con violenti bombardamenti sulla Striscia di Gaza, e probabilmente non si fermerà qui. Insomma: dopo anni in cui la questione israelo-palestinese era rimasta secondaria, anche per precise volontà politiche da parte del governo israeliano, adesso è riesplosa, con una violenza che era impossibile da immaginare anche soltanto qualche giorno fa. A Globo ne parliamo con Anna Momigliano, giornalista esperta di Israele e Medio Oriente che ha lavorato tra gli altri per il New York Times per il quotidiano israeliano Haaretz.I consigli di Anna Momigliano– La serie tv “Our Boys” – “Israel’s One-State Reality”– “Netanyahu vs. the Generals”La guerra tra Israele e Hamas sul Post– Israele era distratto– L’uomo che guida l’ala armata di Hamas– Com’è fatto l’assedio israeliano a Gaza– Cosa mostrano le foto del massacro di Hamas nelle comunità israeliane Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
10/11/2023 • 48 minutes, 23 seconds
Dobbiamo parlare di musica pop sudcoreana, con Giulia Pompili
In questa puntata faremo un giro molto largo: partiremo dalla musica pop sudcoreana e arriveremo alla bomba atomica. Con Giulia Pompili, giornalista del Foglio esperta di Asia orientale, parleremo dell’eccezionale crescita della cultura sudcoreana nel mondo, e cercheremo di capire il modo in cui si intreccia alla società coreana, alla politica e, ovviamente, con i rapporti con la Corea del Nord.Il libro di Giulia Pompili– Belli da morire I consigli– “The Sister” di Sung-Yoon Lee– La serie “Save Me”, su Prime Video – “Corea, la guerra dimenticata” di Gastone Breccia La Corea del Sud sul Post– Cosa ho capito sulla fragilità con i BTS, di Michela Murgia – Il primo trilaterale tra Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone – Cosa vuole Putin da Kim Jong Un? – Kim Jong-un o Kim Jong Un? – È cominciata la dispersione dell’acqua di Fukushima nel Pacifico – In Corea del Sud le persone sono molto più alte di un tempo Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
10/4/2023 • 44 minutes, 56 seconds
Manuale per dittatori europei, live con Tonia Mastrobuoni
Ormai da qualche anno in Polonia e Ungheria la democrazia è in crisi. Anzi, possiamo dire tranquillamente che il partito Diritto e Giustizia in Polonia e il primo ministro Viktor Orbán in Ungheria hanno di fatto trasformato i rispettivi paesi in governi semi autoritari, dove le libertà sono limitate, i media sono censurati e i diritti civili sono sempre più in pericolo. E questa espansione dell’autoritarismo non si sta limitando a Polonia e Ungheria, ma sta arrivando anche al resto dell’Europa, dove la democrazia è sempre più debole e insidiata. A Globo ne abbiamo parlato con Tonia Mastrobuoni, corrispondente della Repubblica da Berlino, in una puntata speciale live registrata al Talk del Post a Faenza.I consigli di Tonia Mastrobuoni– Andare a vedere il film “Io capitano”– Rileggere Hannah Arendt e George Mosse– “Come muoiono le democrazie”, di Steven Levitsky e Daniel Ziblatt– “Il tramonto della democrazia”, di Anne ApplebaumGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
9/27/2023 • 46 minutes, 29 seconds
La fine del miracolo cinese?, con Francesca Spigarelli
Da qualche mese l’economia della Cina è in pessime condizioni. La crescita del PIL sta rallentando, è in corso una gravissima crisi immobiliare e dopo quarant’anni di crescita ininterrotta per la prima volta i cittadini cinesi cominciano a perdere fiducia nella loro economia. È la fine del miracolo cinese? A Globo ne parliamo con Francesca Spigarelli, professoressa di Economia Applicata e direttrice del China Center dell’Università di Macerata.I consigli di Francesca Spigarelli– “Europa e Cina” di Filippo Mignini– Mantenere un atteggiamento positivo nei confronti dell’economia cinese– Viaggiare in CinaLa crisi cinese sul Post– Il modello cinese è arrivato alla fine?– I problemi dell’economia cinese, dall’inizio– L’economia cinese è ancora destinata a sorpassare quella americana?– Sarà più difficile sapere cosa sta succedendo all’economia cineseGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
9/20/2023 • 52 minutes, 44 seconds
Cile 2023, con Raffaele Nocera
L’11 settembre del 1973, cinquant’anni fa, il generale Augusto Pinochet saliva al potere in Cile grazie a un colpo di stato militare. L’esercito cileno, sostenuto dagli Stati Uniti, si ribellò contro il presidente democraticamente eletto Salvador Allende, bombardò il palazzo presidenziale e diede inizio a una lunga e feroce dittatura, in cui la repressione durissima del regime fece decine di migliaia di morti. A Globo partiamo da qui, dai cinquant’anni del colpo di stato, per raccontare il Cile di oggi. Con Raffaele Nocera, professore di Storia dell’America Latina all’Università l’Orientale di Napoli.I consigli di Raffaele Nocera– Il Museo de la memoria y los derechos humanos a Santiago del Cile– “La dimensione oscura” di Nona Fernández– Il film “Missing” di Costa GavrasIl golpe in Cile sul Post– La puntata di Timbuctu con Luis Sepulveda – Il colpo di stato in Cile, 50 anni fa – Gli italiani che salvarono centinaia di cileni dal regime di Pinochet– Come si presenta il Cile a 50 anni dal colpo di stato– Il ruolo degli Stati Uniti prima, durante e dopo il colpo di stato in CileGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
9/13/2023 • 41 minutes, 16 seconds
Tutti questi golpe in Africa, con Luciano Pollichieni
Gabon, Niger, Burkina Faso, Mali, Ciad, Guinea: sono i paesi africani in cui negli ultimi tre anni c’è stato almeno un colpo di stato militare. E pur essendo paesi molto diversi con storie molto diverse, hanno tutti elementi in comune. Sono quasi tutti nel Sahel, che è la regione a sud del deserto del Sahara. Fanno quasi tutti parte dell’Africa francofona. E quasi tutti hanno visto un qualche tipo di intervento, propagandistico o militare, della Russia e del gruppo Wagner. A Globo parliamo del gran numero di colpi di stato avvenuti in Africa negli ultimi anni, cercando di capire cosa sta succedendo (e di evitare le generalizzazioni). Con Luciano Pollichieni, senior analyst del centro studi Med-Or.I consigli di Luciano Pollichieni– “Le mirage sahélien” di Rémi Carayol – “Altre Afriche” di Andrea De Georgio – “L’Africa” di Giovanni Carbone – La canzone “Collateral Damage” di Burna Boy – Il documentario “Il paese delle persone integre” – Il documentario “A Story of Sahel Sounds”I colpi di stato sul Post– Il colpo di stato in Gabon è diverso – Attorno al colpo di stato in Niger – Perché in Africa centro-occidentale ci sono così tanti colpi di stato – Il gruppo Wagner ha anche dei pezzi d’Africa da gestire – Le ambizioni frustrate della Francia in Africa occidentale
9/6/2023 • 53 minutes, 29 seconds
La fine di Yevgeny Prigozhin e del gruppo Wagner, con Giovanni Savino
A Globo parliamo di cosa sappiamo della morte di Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo Wagner precipitato con il suo aereo a fine agosto: quali sono le conseguenze della sua morte, per la Russia e per il regime di Vladimir Putin. Con Giovanni Savino, professore dell’Università Federico II di Napoli esperto di nazionalismo russo.I CONSIGLI DI GIOVANNI SAVINO– Seguire il lavoro di Mark Galeotti, Tatiana Stanovaya, Marlene Laurelle, Mara Morini– Il film “Turist”, finanziato da Prigozhin– I media russi Holod, Meduza, Novaya Gazeta Europe– “Russian Nationalism” di Marlene Laurel– “The Gumilev Mystique” di Mark BassinPRIGOZHIN SUL POST– Chi era Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo Wagner – Com’è caduto l’aereo di Prigozhin?– La Russia ha confermato la morte di Yevgeny Prigozhin– Il dimesso funerale di Yevgeny Prigozhin
8/30/2023 • 42 minutes, 11 seconds
Fotografare la guerra, con Alessio Romenzi
In questi mesi di guerra in Ucraina siamo stati tutti inondati di video, di filmati, e soprattutto di fotografie. Li vediamo sui giornali, sui social network, ai telegiornali. E lo avrete notato anche voi: alcune fotografie hanno la capacità eccezionale di colpirci, di rimanerci in testa e di aiutarci a capire cosa sta succedendo, e perché.Alessio Romenzi è uno dei fotografi italiani più importanti e premiati, che ha lavorato in Siria, Iraq, Libia, Afghanistan, e negli ultimi anni in Ucraina. Con lui parleremo del mestiere pericoloso, complicato ma essenziale del fotografo di guerra: quale preparazione serve, quali scelte devono essere fatte, e cosa succede quando una foto è capace di raccontare e di emozionare.LE FOTOGRAFIE CITATE NEL PODCAST– La famiglia siriana che attraversa il confine con la Turchia – Il miliziano dello Stato Islamico giustiziato a Sirte – L’articolo di Repubblica sul bombardamento con cluster bomb, con la fotografia del soldato ferito I CONSIGLI DI ALESSIO ROMENZI– Il documentario “War Photographer” – Il libro “Istanbul: City of a Hundred Names”, del fotografo Alex Webb– Stampare le proprie fotoGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
8/23/2023 • 44 minutes, 55 seconds
La Grecia oltre le spiagge, con Christian Mavris
A Globo parliamo della Grecia, oltre le sue spiagge e le meraviglie archeologiche di Atene. Parliamo del primo ministro appena rieletto, Kiryakos Mitsotakis, che è un personaggio interessante e molto controverso. Parliamo di come la Grecia è uscita dalla crisi economica, e dell’altra gravissima crisi, quella dei migranti. Lo facciamo con Christian Mavris, corrispondente per l’Italia di ERT, Radio Televisione Pubblica Greca.I CONSIGLI DI CHRISTIAN MAVRIS– L’articolo di ISPI “Grecia: le ragioni della vittoria di Mitsotakis”– L’articolo di Euronews “Grecia, il boom economico dopo anni di profonda crisi”– Vedere le contraddizioni di Atene tra i quartieri di Kolonaki e di Metaxourgio– Il film “Il mio grosso grasso matrimonio greco”LA GRECIA SUL POST– L’estrema destra è tornata forte in Grecia– La ricostruzione più completa sul naufragio di migranti in Grecia – La Grecia ha un problema con la libertà di stampaGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
8/16/2023 • 39 minutes, 5 seconds
Abbiamo abbandonato l’Afghanistan, con Federica Ferraresi
Due anni fa, nell’agosto del 2021, i talebani prendevano l’Afghanistan: con il ritiro dell’esercito americano, dopo vent’anni di occupazione, i gruppi armati dei talebani riconquistarono in maniera rapidissima tutto il paese, e il 15 agosto del 2021 arrivarono a prendere Kabul, la capitale. Ma a due anni di distanza, a Globo non vogliamo parlare degli andamenti politici e delle discussioni diplomatiche, ma della gigantesca e feroce crisi umanitaria che ha colpito l’Afghanistan in questi due anni di talebani. Lo facciamo con Federica Ferraresi, che è capomissione dell’ONG Medici Senza Frontiere e che ha trascorso il suo ultimo periodo di lavoro proprio in Afghanistan.I CONSIGLI DI FEDERICA FERRARESI– Le poesie di Rumi – Il film “Viaggio a Kandahar” – Il film “Alle cinque della sera” L’AFGHANISTAN SUL POST– In Afghanistan poteva andare diversamente?– Che storia ha l’Afghanistan– La cronologia dell’intervento degli Stati Uniti in Afghanistan Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
8/9/2023 • 49 minutes, 5 seconds
La fine di Hong Kong, con Ilaria Maria Sala
In questa puntata di Globo parliamo di una delle città più eccezionali del mondo: Hong Kong. Hong Kong fino al 1997 era stata una colonia britannica, poi fu restituita alla Cina: ma anche una volta tornata una città cinese è sempre stata una città molto speciale, cosmopolita e libera, e la testimonianza che un altro incontro tra la cultura occidentale a quella cinese era possibile. Ora tutto questo sta finendo. Per capire cosa succede ne parliamo con Ilaria Maria Sala, che vive nella città da molti anni e probabilmente è la giornalista in Italia più esperta e appassionata di quello che succede a Hong Kong.L’ULTIMO LIBRO DI ILARIA MARIA SALA– L’eclissi di Hong KongI CONSIGLI DI ILARIA MARIA SALA– La trilogia “Election” di Johnnie To– “My City”, di Xi Xi– Mangiare più veganoCONSIGLI AGGIUNTIVI– “La città indelebile” di Louisa Lim– Il documentario “Revolution of Our Time”HONG KONG SUL POST– Le promesse tradite di Hong Kong – Hong Kong vuole censurare una canzone intitolata “Glory to Hong Kong”– Gli orsi di Xi Xi (e i miei)Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
8/2/2023 • 46 minutes, 56 seconds
Ve lo siete dimenticato, Donald Trump?, con Viviana Mazza
A Globo parliamo di elezioni che sembrano lontanissime, e che invece sono molto più vicine di quanto possiate pensare. Le elezioni presidenziali americane saranno nel novembre del 2024, quindi fra ben più di un anno, ma negli Stati Uniti la campagna elettorale, di fatto, è già cominciata: dobbiamo cominciare a prepararci. Oggi parleremo del Partito Repubblicano, perché tra i Repubblicani le cose sono molto più effervescenti. Il candidato di gran lunga favorito è Donald Trump, ovviamente, ma assieme a lui ci sono altri candidati molto interessanti, a partire da Ron DeSantis. Ne parliamo con Viviana Mazza, che è corrispondente dagli Stati Uniti per il Corriere della Sera.I CONSIGLI DI VIVIANA MAZZA– “Il tramonto della democrazia” di Anne Applebaum– “Joe Biden, American Dreamer”, di Evan Osnos– La serie tv “The Diplomat”, su NetflixGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
7/26/2023 • 38 minutes, 53 seconds
Le elezioni in Spagna e tutto il resto, con Javier Cercas
Formalmente, in questa puntata di Globo parliamo delle elezioni in Spagna che saranno tra pochi giorni, il 23 luglio, e che sono molto importanti: Pedro Sánchez si gioca il suo governo, e probabilmente la sua carriera politica. Ma l’ospite di questa puntata è speciale: è Javier Cercas, uno dei più importanti scrittori spagnoli, che ha scritto romanzi come Soldati di Salamina, Terra Alta, L’impostore. Cercas è anche un intellettuale pubblico, che scrive tutte le settimane articoli di politica e cultura per El País. Per cui con lui cominceremo dalle elezioni spagnole, ma andremo molto oltre: parleremo della tirannia della memoria, del valore della storia, del populismo e della difficoltà di essere ottimisti.L’ULTIMO LIBRO DI JAVIER CERCAS– “Colpi alla cieca”, pubblicato da GuandaI CONSIGLI DI JAVIER CERCAS– “Ma tu chi sei” di Bruno Arpaia– “Libera” di Lea Ypi– La serie tv “The Wire”, che si può vedere su Now TvLE ELEZIONI IN SPAGNA SUL POST– Sánchez ha un problema di “sanchismo” – «Fatti votare da Txapote» – Il governo spagnolo, di sinistra Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
7/19/2023 • 50 minutes, 16 seconds
Alexander Lukashenko, il sopravvissuto, con Micol Flammini
Nella grande vicenda della rivolta armata del gruppo Wagner in Russia c’è terzo incomodo: è Alexander Lukashenko, il presidente della Bielorussia, che governa il paese da quasi trent’anni e che viene definito da tutti i giornali, italiani ed esteri, come l’ultimo dittatore d’Europa. In questi mesi di guerra in Ucraina abbiamo imparato a conoscere Lukashenko come una specie di marionetta nelle mani di Vladimir Putin: la Bielorussia è un alleato che dipende in tutto e per tutto dalla Russia, che la Russia ha usato come base d’appoggio per invadere l’Ucraina. Ma Lukashenko e la Bielorussia sono molto, molto più che pedine mosse da Putin, e potrebbero riservarci qualche sorpresa.Ne parliamo con Micol Flammini, giornalista del Foglio esperta di Europa dell’Est, che ha da poco scritto un libro intitolato “La cortina di vetro”, pubblicato da Mondadori.I CONSIGLI DI MICOL FLAMMINI– I libri di Svetlana Aleksievič– La canzone “Peremen” dei Kino– Il gruppo bielorusso Molchat DomaLA BIELORUSSIA SUL POST– Il racconto delle proteste del 2020 – L’arresto di Maria Kolesnikova – Il ruolo della Bielorussia nella guerra in Ucraina– La crisi tra Polonia e Bielorussia Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
7/12/2023 • 45 minutes, 50 seconds
Quello che non sapete dell’inflazione, con Stefano Feltri
Questa puntata di Globo è un esperimento, perché oggi espandiamo un po’ il nostro racconto delle cose del mondo e parliamo di inflazione. Perché l’inflazione non riguarda soltanto l’economia: tocca direttamente le vite di miliardi di persone, riguarda la globalizzazione, la transizione ecologica e in generale il modo in cui vogliamo strutturare le nostre società. Ne parliamo con Stefano Feltri, giornalista che ha appena pubblicato per UTET “Inflazione. Cos’è, da dove viene e come difendersi”.I CONSIGLI DI STEFANO FELTRI– Il podcast “Planet Money”– Il podcast “Capitalisn’t” – I seminari sull’economia organizzati da Markus Brunnermeier a Princeton, che si possono vedere su YouTubeGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
7/5/2023 • 45 minutes, 53 seconds
La rivolta del gruppo Wagner è soltanto l’inizio, con Anna Zafesova
La rivolta del gruppo Wagner contro lo stato russo e contro il regime di Vladimir Putin a cui abbiamo assistito sabato 24 giugno è soltanto l’inizio. La marcia su Mosca di Yevgeny Prigozhin e dei suoi ha mostrato che il regime di Putin è debole: militarmente e politicamente, e che la guerra, anziché destabilizzare l’Ucraina, ha destabilizzato proprio il regime di Putin. Ne parliamo con Anna Zafesova: è una giornalista e una delle più grandi esperte di Russia e di paesi post sovietici in Italia, che viene a Globo per la seconda volta.I CONSIGLI DI ANNA ZAFESOVA– “La giornata di un opričnik” di Vladimir Sorokin– “Bolshaya Paika” (La grande razione) di Yuli Dubov, disponibile soltanto in russo– Il canale Telegram di Yevgeny PrigozhinLA RIVOLTA DI WAGNER SUL POST– Le incredibili 24 ore della rivolta del gruppo Wagner– La rivolta del gruppo Wagner in Russia cambierà molte cose– E dentro al gruppo Wagner? Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
6/28/2023 • 54 minutes, 33 seconds
Berlusconi e tutti gli altri populisti, con Yascha Mounk
Questa puntata di Globo parte dalla morte di Silvio Berlusconi: non per inoltrarci nella politica italiana, ma perché molti analisti e studiosi negli ultimi giorni hanno ricordato Berlusconi come il padre di un certo populismo che poi è diventato prevalente in tutto l’Occidente. Partendo da Berlusconi raccontiamo l’ascesa del populismo in Europa, e i pericoli che pone per la democrazia. Lo facciamo con uno dei massimi esperti al mondo: Yascha Mounk, autore di studi tradotti un po’ in tutto il mondo, professore all’Università Johns Hopkins e membro del centro studi Council on Foreign Relations.– L’ultimo libro di Yascha Mounk, “Il grande esperimento”– Il podcast di Mounk, “The Good Fight” I CONSIGLI DI YASCHA MOUNK– “Sulla libertà” di John Stuart Mill– “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa– La libertà degli antichi, paragonata a quella dei moderni” di Benjamin ConstantCONTINUA SUL POST– Cos’è il populismo– Il populismo ha fatto anche cose buone?– Lo stile poco ortodosso di Berlusconi in politica esteraGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
6/21/2023 • 43 minutes, 50 seconds
Scappare dalla guerra in Ucraina, con Valerij Panjuškin
Valerij Panjuškin è un giornalista russo con una carriera eccezionale. Ha lavorato per uno dei più importanti giornali russi, poi ha cercato di proseguire il suo lavoro nei giornali e nei media dell’opposizione, in maniera sempre più difficoltosa e rischiosa. Poco dopo lo scoppio della guerra è scappato in Europa, ma prima ha scritto un grande libro: si intitola “L’ora del lupo” e racconta una categoria molto importante di persone comuni le cui vite sono state travolte dalla guerra: i profughi. Raccontando i profughi, Panjuškin racconta la guerra in Ucraina da un’altra prospettiva, e in questo modo racconta anche se stesso.I CONSIGLI DI VALERIJ PANJUŠKIN– “La mia Russia” di Elena Kostjucenko– I concerti del pianista Grigorij Sokolov, che è un genio– Mettere gli occhiali protettivi quando si gioca a squashGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
6/14/2023 • 39 minutes, 55 seconds
Un dittatore di successo, con Tiziano Breda
Cosa dobbiamo pensare quando un leader autoritario ha successo? È quello che sta succedendo in El Salvador, un piccolo paese dell’America Latina dove il presidente Nayib Bukele, un personaggio sopra le righe e molto peculiare, sta sì distruggendo la democrazia del paese, ma ha anche ottenuto un successo eccezionale contro le gang criminali del paese. Bukele ha trasformato El Salvador da uno dei paesi più pericolosi del mondo a uno dei più sicuri della regione, e questo pone una gran contraddizione per chi sostiene i valori della democrazia e del diritto. Ne parliamo con Tiziano Breda, ricercatore dello IAI ed esperto di El Salvador.I CONSIGLI– “Cartas desde Zacatraz” di Roberto Valencia– “El Niño de Hollywood” di Óscar Martínez e Juan José Martínez (disponibile anche in italiano)– La serie tv “Sin Nombre”, su Netflix– Il documentario “La Vida Loca” di Christian PovedaGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
6/7/2023 • 49 minutes, 23 seconds
La vittoria di Erdogan e il futuro della Turchia, da Istanbul
Questa puntata di Globo è un po’ speciale: è un reportage audio registrato a Istanbul, la città più grande della Turchia, dove abbiamo trascorso alcuni giorni per raccontare il ballottaggio delle elezioni presidenziali e la vittoria di Recep Tayyip Erdogan, e cosa succederà al paese ora che Erdogan ha ottenuto altri cinque anni al potere. Per questo, anziché avere un solo ospite ci saranno tante voci, delle tante persone che abbiamo intervistato in questi giorni in Turchia.I CONSIGLI– “Erdoğan il nuovo sultano” di Soner Çağaptay – La newsletter Turkey Recap I REPORTAGE DEL POST DALLA TURCHIA– L’opposizione in Turchia è molto scoraggiata – Oggi c’è il ballottaggio in Turchia, ed Erdogan è ovunque – Le grandi rivolte di Istanbul, dieci anni fa – Erdogan ha vinto al ballottaggio in Turchia – Quattro risposte sulla vittoria di Erdogan in Turchia Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau
5/31/2023 • 34 minutes, 35 seconds
Il paese con più golpe al mondo, con Francesco Radicioni
La Thailandia è un paese di movimenti democratici impetuosi, di grandi dinastie politiche, e di un sistema monarchico originale e molto discusso. Oggi è governata da una giunta militare piuttosto autoritaria: ma il 14 maggio si sono tenute le elezioni generali, e la giunta militare ha perso sonoramente. Le ha vinte un quarantenne riformista, che porta sempre la camicia bianca e vuole cambiare profondamente il paese. Ma questo non vuol dire che riuscirà a governare. Perché la Thailandia è anche il paese che nel corso dell’ultimo secolo ha subìto più colpi di stato militari di qualunque altro.Ne parliamo con Francesco Radicioni (https://twitter.com/fradicioni), corrispondente di Radio Radicale che vive a Bangkok e che conosce il paese profondamente.I CONSIGLI DI FRANCESCO RADICIONI– “A Kingdom in Crisis” di Andrew Macgregor Marshall– Il film “Hunger”, su Netflix – Le canzoni dei Rap Against Dictatorship – Bambù, il podcast sull’Asia di Francesco Radicioni e Giulia Pompili LA THAILANDIA SUL POST– Il risultato delle elezioni di maggio – Le proteste del 2020 – I diritti delle donne durante le proteste
5/24/2023 • 39 minutes, 24 seconds
La Georgia, che è stata la prima, con Francesco Cataluccio
Oggi ci sono due ragioni per parlare della Georgia, un piccolo paese del Caucaso con meno di quattro milioni di abitanti: la prima, e più immediata, riguarda le enormi e partecipate proteste a favore dell’Unione Europea degli scorsi mesi, contro il governo filorusso del Paese. Ma la ragione più importante è che la Georgia è stata la prima. Il primo paese invaso dalla Russia di Vladimir Putin, con modalità che ricordano in maniera impressionante l’Ucraina. Quell’invasione, avvenuta nel 2008, fu un segnale che l’Occidente decise di ignorare. Ne parliamo con Francesco Cataluccio, saggista e scrittore esperto di Europa dell’Est.I CONSIGLI DI FRANCESCO CATALUCCIO– Il libro “Pianeta Caucaso” di Wojciech Górecki (che sta per uscire in una nuova versione dell’editore Keller)– Il libro “La cortina di vetro” di Micol Flammini– Il film “Il colore del melograno” di Sergei Parajanov– Il film “La leggenda della fortezza di Suram” di Sergei Parajanov– Il disco “Motherland” della pianista Khatia BuniatishviliLA GEORGIA SUL POST– Il momento simbolo delle proteste in Georgia – Le proteste contro il governoGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
5/17/2023 • 40 minutes, 19 seconds
L’Europa deve imparare a farcela da sola, live con Nathalie Tocci
All’inizio dell’invasione russa in Ucraina era sembrato che l’Europa non avrebbe retto all’impatto della guerra. Che ci saremmo trovati schiacciati tra l’ex superpotenza russa da un lato e la superpotenza americana dall’altro: che saremmo rimasti deboli, sempre un po’ litigiosi, sempre un po’ divisi. Ma le cose sono andate diversamente. L’Europa ha retto l’impatto del ritorno della guerra molto meglio del previsto.In questa puntata speciale di Globo registrata live a Voices facciamo un bilancio con Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali, uno dei più importanti centri studi italiani.I CONSIGLI DI NATHALIE TOCCI– “L’ottava vita (per Brilka)” di Nino Haratischwili – “Nella testa di Vladimir Putin” di Michel Eltchaninoff – “Terre di sangue” di Timothy Snyder EUROPA E UCRAINA SUL POST– L’autonomia strategica europea, spiegata – La Commissione Europea vuole produrre più munizioni – Annalena Baerbock non le manda a dire
5/10/2023 • 50 minutes, 20 seconds
Il bivio dell’Occidente, con Andrea Graziosi
Uno degli effetti della guerra in Ucraina è di aver reso concreto un concetto abitualmente lontano come quello di Occidente. È dal 2014, dalla prima rivolta filoeuropeista, che il popolo ucraino combatte per cercare di avvicinarsi all’Europa e all’Occidente, e ora che con l’invasione della Russia la guerra è diventata una questione di vita o di morte, il concetto di Occidente non appare più così lontano e distante. Eppure l’Occidente è in crisi da tempo: la crisi demografica, la crisi politica e l’invecchiamento della popolazione stanno mettendo sempre più in difficoltà il suo modello. Per questo, possiamo dire che l’Occidente è davanti a un bivio: la guerra in Ucraina ha dimostrato la sua importanza, ma al tempo stesso non ha frenato le sue difficoltà e i suoi problemi.A Globo ne parliamo con Andrea Graziosi, che è professore di Storia Contemporanea all’Università Federico II di Napoli ed è uno dei massimi esperti europei dello spazio ex sovietico. Il suo ultimo libro, “Occidenti e Modernità”, parla proprio del mondo nuovo – e dell’Occidente nuovo – che dovremo costruire nei prossimi anni.I CONSIGLI DI ANDREA GRAZIOSI– Il film “The Fablemans” – Il film “RRR” – Il libro “Vita e destino” di Vasilij Grossman – Il libro “La cultura del narcisismo” di Christopher Lasch – Il libro “What is ‘Your’ Race” di Kenneth Prewitt – Gli ultimi quattro lieder di Richard Strauss Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
5/3/2023 • 51 minutes, 28 seconds
Capirci qualcosa degli scontri in Sudan, con Sara De Simone
Sabato 15 aprile sono cominciati in Sudan violenti scontri armati tra l’esercito regolare del paese, guidato dal generale Abdel Fattah al-Burhan, e un potente gruppo paramilitare chiamato Rapid Support Forces, guidato dal generale Mohamed Hamdan Dagalo detto Hemedti. I combattimenti vanno avanti da giorni, nonostante i tentativi di cessate il fuoco organizzati dalla comunità internazionale, e in tutto il Sudan ci sono centinaia di morti tra la popolazione civile e decine di migliaia di persone stanno scappando dal paese. Lo scontro in Sudan non è però soltanto lo scontro tra due signori della guerra: riguarda numerosi paesi vicini, riguarda l’occidente, e soprattutto riguarda un paese dove pochi anni fa ci sono state grandi proteste per la democrazia, e in cui la voglia di democrazia non si è davvero mai spenta.A Globo ne parliamo con Sara De Simone, che è una studiosa esperta di questa parte di Africa e assegnista di ricerca alla Scuola di studi internazionali dell’Università di Trento.I CONSIGLI DI SARA DE SIMONE– Il libro “Root Causes of Sudan’s Civil Wars”, di Douglas H. Johnson – Il film “Goodbye Giulia” di Mohamed Kordofani (in uscita)– La rivista Nigrizia – L’articolo di Sara De Simone sul sito di ISPI GLI SCONTRI IN SUDAN SUL POST– Che cos’è il Sudan – I due militari al centro della crisi in Sudan – Che cosa fa il gruppo Wagner in Africa Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
4/26/2023 • 41 minutes, 38 seconds
Il governo più di sinistra d’Europa, con Thomas Gualtieri
Si dice da tempo che il governo della Spagna, guidato dal socialista Pedro Sánchez, sia il governo più di sinistra d’Europa. Il governo, che è in carica dal 2019, ha fatto anche in maniera rocambolesca moltissime riforme progressiste, al punto da diventare un punto di riferimento e un modello per moltissimi altri partiti di sinistra in tutta Europa: anche in Italia, dove parlare del “modello spagnolo” sta andando estremamente di moda fra le forze del centrosinistra. Ma il problema, e lo sappiamo, è che quando si guarda un fenomeno da fuori spesso molte sfumature, molti dettagli e anche molte contraddizioni si perdono. E per questo dobbiamo capire com’è il modello spagnolo visto dalla Spagna.A Globo lo facciamo con Thomas Gualtieri, che è corrispondente di Bloomberg da Madrid e vive in Spagna da tanti anni, studiandone le politiche economiche e le loro ricadute sul paese.I CONSIGLI DI THOMAS GUALTIERI– Il libro “Patria”, di Fernando Aramburu – Il film “As Bestas” di Rodrigo Sorogoyen (attualmente al cinema)– Il film “Il Regno” di Rodrigo SorogoyenIL GOVERNO SPAGNOLO SUL POST– Il governo spagnolo, di sinistra – In Spagna c’è una “guerra della bistecca” – Le scuse di Pedro Sánchez per gli «effetti indesiderati» della legge sul consenso
4/19/2023 • 38 minutes, 52 seconds
Dovremmo chiudere TikTok?, con Rebecca Arcesati
TikTok è l’app di maggiore successo al mondo, quella che sta crescendo più di tutte le altre e che sta raccogliendo maggiori consensi. Ha oltre un miliardo di utenti in tutto il mondo e oltre 200 milioni in Europa. Ma TikTok, da mesi, è al centro di enormi polemiche. Negli Stati Uniti, il governo e il Congresso stanno discutendo molto seriamente della possibilità di vietare TikTok a tutti i cittadini americani. E anche in Europa e in tutto il resto dell’Occidente si stanno facendo discussioni simili, anche se non con la stessa durezza. Il problema è che TikTok è un’app cinese, e poiché la Cina è un paese dittatoriale che non rispetta i diritti individuali o la libertà d’impresa, allora c’è il rischio che a un certo punto il regime cinese decida di usare Tiktok contro di noi. È un sospetto fondato o è un’esagerazione?A Globo ne parliamo con Rebecca Arcesati che è ricercatrice al Mercator Institute for China Studies, MERICS. Con lei parleremo di come funziona il regime cinese, di quali veri pericoli circolano attorno a TikTok, e se davvero è il caso di vietare una delle app più famose e popolari di tutto il mondo.I CONSIGLI DI REBECCA ARCESATI– Il podcast “China Talk”– Il libro “Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologica", di Alessandro Aresu– Il prossimo articolo di Kai von Carnap su TikTokTIKTOK SUL POST– Quanto è pericoloso TikTok? – Come TikTok si sta mangiando internet – «Su TikTok lo leggono tutti» Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
4/12/2023 • 43 minutes, 52 seconds
L’allargamento della NATO, con Andrea Gilli
È da più di un anno che sui talk show televisivi, nei giornali, nei libri si parla dell’allargamento della NATO e infine, questa settimana, questo allargamento è avvenuto davanti ai nostri occhi. La Finlandia è entrata nella NATO, diventando il trentunesimo membro dell’alleanza militare e politica dei paesi occidentali. È un evento storico, e anche per questo è il caso di capire cosa significa: cosa vuol dire davvero entrare nella NATO? E che ruolo ha davvero la NATO nella guerra che la Russia di Vladimir Putin sta combattendo contro l’Ucraina e in ultima istanza contro l’Europa? A Globo ne parliamo con Andrea Gilli, Senior Researcher al NATO Defense College.I CONSIGLI DI ANDREA GILLI– Il libro “Enduring Alliance: A History of NATO and the Postwar Global Order”, di Timothy Sayle– Il film “Caccia a Ottobre Rosso”– La serie tv “The Americans”COSA SI DICE SUL POST– Cosa vuol dire far parte della NATO – Cosa dicono gli articoli 4 e 5 del trattato NATO – Come si entra nella NATO Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
4/5/2023 • 51 minutes, 12 seconds
Tutti contro Erdogan, con Fazıla Mat
Il 14 Maggio in Turchia si terranno quelle che potrebbero essere le elezioni più sorprendenti e interessanti degli ultimi venti anni. Per la prima volta, quasi tutti i partiti dell’opposizione si sono riuniti in un grande cartello elettorale e hanno deciso di sostenere un unico candidato: tutti contro il presidente Recep Tayyip Erdogan. E per la prima volta Erdogan rischia davvero di perdere il potere: possono succedere ancora molte cose, e ovviamente ha ancora la possibilità di rimontare e di vincere. Ma questa, dopo vent’anni in cui Erdogan ha portato il paese sempre più vicino all’autoritarismo, potrebbe essere una delle ultime occasioni per salvare la democrazia in Turchia.A Globo ne parliamo con Fazıla Mat, che è ricercatrice dell’Osservatorio Balcani Caucaso e studia la Turchia e la politica turca da tanti anni. Parleremo delle elezioni, della coalizione dell’opposizione, del grande terremoto di febbraio e cercheremo di capire se davvero questa volta la grande adunata di tutti contro Erdogan potrà riuscire a riprendersi la Turchia.I CONSIGLI DI FAZILA MAT– La serie tv “Ethos” su Netflix – Il gruppo rap Tahribad-ı İsyan – Il sito di informazione sulla Turchia Kaleydoskop LA TURCHIA SUL POST– Un ritratto di Kemal Kilicdaroglu, l’avversario di Erdogan alle elezioni – Le polemiche sul terremoto e sull’incontrollato sviluppo edilizio in Turchia – Le discutibili politiche economiche del presidente ErdoganGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau
3/29/2023 • 37 minutes, 54 seconds
L’unica democrazia del mondo arabo non è più una democrazia, con Alissa Pavia
Ormai più di dieci anni fa, la Tunisia era stata l’unico paese uscito bene dal fallimento generale della primavere arabe: in Tunisia la popolazione riuscì a cacciare il dittatore Ben Alì praticamente senza spargimenti di sangue, e il paese divenne una democrazia piuttosto libera e soprattutto laica. La Tunisia era l’unica democrazia del mondo arabo, e una speranza per tutti.Ma negli ultimi due anni, la democrazia della Tunisia ha subìto un processo di regressione molto grave: nel 2019 è stato eletto presidente Kais Saied, un politico che con pochi scrupoli ha cominciato a smontare pezzo per pezzo tutte le istituzioni tunisine, al punto che oggi non siamo più sicuri di poter ancora dire che l’unica democrazia del mondo arabo è ancora una democrazia.In questa puntata di Globo ne parliamo con Alissa Pavia, che è Associate Director per il programma Nord Africa all’Atlantic Council, che è uno dei più importanti centri studi degli Stati Uniti, con sede a Washington.L’ARTICOLO DI ALISSA PAVIA SULLE DIMISSIONI DI KAIS SAIED“It’s time for Tunisia’s president to resign. Here’s why.”I CONSIGLI DI ALISSA PAVIA– La ONG tunisina al Bawsala – L’articolo “Four Possible Scenarios for Tunisia’s Political Crisis” – Il libro “The Making of the Tunisian Revolution”, in particolare il capitolo 10Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
3/22/2023 • 39 minutes, 4 seconds
I grandi scioperi in Francia vanno molto oltre le pensioni, con Anaïs Ginori
Da fine gennaio in Francia si protesta contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron, con enormi cortei e scioperi di massa. Gli scioperi stanno provocando grossi disagi. Spesso i trasporti pubblici sono fermi, le lezioni a scuola si interrompono, e i marciapiedi di Parigi sono pieni di spazzatura perché i netturbini e le discariche fanno sciopero e non la raccolgono più. I francesi protestano contro la riforma delle pensioni di Macron, che vorrebbe aumentare l’età pensionabile dagli attuali 62 anni a 64 anni: sembra poco, ma le cose sono molto più complicate di così. Perché per i francesi il sistema di sicurezza sociale, il cosiddetto welfare state, che garantisce pensioni generose e diritti sul lavoro, non è soltanto una questione di benessere individuale, è una questione di orgoglio e di identità.In questa puntata di Globo ne parliamo con Anaïs Ginori, corrispondente da Parigi del quotidiano Repubblica.I CONSIGLI DI ANAÏS GINORI– Il libro "Il posto", di Annie Ernaux – Il libro “L’Archipel français” di Jerome Fourquet – La serie tv “Le Baron Noir”Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
3/15/2023 • 41 minutes, 41 seconds
La Cina potrebbe contribuire alla pace in Ucraina?, con Francesca Ghiretti
Tutte le volte che si parla di diplomazia e di negoziati di pace tra Russia e Ucraina, spunta sempre il nome della Cina. Ne parlano con moltissima speranza i pacifisti, che sperano che la Cina intervenga per risolvere la grande guerra europea. Ne parlano anche i governi dell’Europa, e ovviamente ne parlano con eccitazione anche i media: tutti sostengono che la Cina, in quanto grande superpotenza neutrale, potrebbe intervenire nel conflitto in Ucraina e spingere i due paesi in guerra verso il dialogo e verso la pace. Ma dopo un anno di guerra pensare che la Cina possa essere un mediatore neutrale è ormai piuttosto ingenuo: la Cina non ha finora fatto nulla per favorire davvero la mediazione. E soprattutto, la Cina non è neutrale.A Globo ne parliamo con Francesca Ghiretti, che è analyst al Mercator Institute for China Studies, MERICS, il più importante centro studi europeo che si occupa di Cina.I CONSIGLI DI FRANCESCA GHIRETTI– Il libro “La Cina in dieci parole”, di Yu Hua – I social del giornalista Lorenzo Lamperti – Il podcast “Altri Orienti”, di Simone Pieranni Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
3/8/2023 • 39 minutes, 44 seconds
Quello che la geopolitica non dice, con Luciano Bozzo
L’anno appena trascorso, soprattutto grazie alla guerra in Ucraina, è stato l’anno della geopolitica. Gli esperti di geopolitica sono ovunque, dai talk show televisivi alle pagine dei giornali. Ma che cos’è davvero la geopolitica? Siamo abituati a pensarla come un termine neutro, come la descrizione asciutta e obiettiva dei conflitti e della politica internazionale, ma non è così: la geopolitica non solo non è neutra, è anche un modo di raccontare il mondo limitato e pieno di criticità. Se vi siete chiesti perché certi esperti nei talk show sembra che parlino di politica internazionale come se stessero giocando a Risiko, la colpa è della geopolitica. Se vi siete chiesti perché quando si parla della guerra in Ucraina se ne parla spesso con il cinismo e le certezze inamovibili di chi sta commentando una partita di scacchi, senza pensare che di mezzo ci sono persone e vite umane ma solo grandi potenze e mosse strategiche, anche qui una buona parte della colpa è della geopolitica.In questa puntata di Globo ne parliamo con Luciano Bozzo, politologo e docente di Relazioni internazionali alla Scuola di Scienze politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze.I CONSIGLI DI LUCIANO BOZZO- il film Apocalypse Now, di Francis Ford Coppola- il film La battaglia di Algeri, di Gillo Pontecorvo- il film Il padrino, parte I, di Francis Ford Coppola- il documentario The fog of war, di Errol Morris- il libro Terra e mare, di Carl Schmitt - il libro Il nomos della terra, di Carl Schmitt - il libro Guerra e pace, di Tolstoj - la serie tv Le bureau, di Éric RochantGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
3/1/2023 • 43 minutes, 24 seconds
Un anno di guerra raccontato dall’Ucraina, con Daniele Raineri
È ormai passato un anno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina e lo sgomento dei primi giorni e delle prime settimane si è un po’ diluito. La guerra è scivolata sempre più avanti nelle pagine dei giornali e nei palinsesti dei telegiornali, e gradualmente, lentamente, l’Ucraina è tornata a sembrarci lontana. È piuttosto facile abituarsi alla normalità di un’Europa in guerra, soprattutto per noi che non ne siamo direttamente coinvolti. Ma pensateci un attimo: in quest’anno di guerra in Ucraina le nostre vite – perfino le vite di noi che la guerra non la combattiamo – sono cambiate enormemente, e per tantissime ragioni. Per questo ne parliamo con Daniele Raineri, inviato di Repubblica. Raineri questo conflitto l’ha vissuto da vicino: ha trascorso la gran parte dell’ultimo anno in Ucraina, molto spesso al fronte, molto spesso nei luoghi dei combattimenti e dei massacri. Con lui parleremo di quest’anno di guerra e di cosa è cambiato, di cosa potrà succedere adesso, e di perché spesso in Italia continuiamo ad avere un’idea sbagliata, o in malafede, di cosa sta succedendo in Ucraina.I CONSIGLI DI DANIELE RAINERI– “I ferri del mestiere” di Fruttero e Lucentini– “Pian della Tortilla” di John Steinbeck– La serie tv “Le Bureau - Sotto copertura”Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
2/22/2023 • 44 minutes, 27 seconds
Le più importanti elezioni di cui non avete mai sentito parlare, con Giovanni Carbone
Globo di questa settimana parla di un paese di cui sappiamo colpevolmente troppo poco: in Nigeria il 25 febbraio ci saranno le elezioni per scegliere un nuovo presidente, che potrebbero cambiare molte cose in tutta l’Africa e non solo. La Nigeria è uno dei grandi paesi da tenere d’occhio per il nostro futuro: è la più grande economia dell’Africa ed è il paese più popoloso del continente, che nei prossimi decenni supererà gli Stati Uniti e diventerà il terzo più popoloso di tutto il mondo, dopo l’India e la Cina. È un paese dinamico ed eccezionale, ma anche rallentato dalla corruzione e dalla violenza. Anche per questo, il successo delle elezioni in Nigeria può avere grandi conseguenze sul modello democratico in tutta l’Africa.Per questo ne parliamo con Giovanni Carbone, che è professore di Scienza Politica all’Università Statale di Milano e responsabile del programma Africa dell’ISPI. Con lui cercheremo di capire non soltanto perché la Nigeria è importante, ma anche, e soprattutto, perché è un paese straordinario, che ci riguarda da vicino.I CONSIGLI DI GIOVANNI CARBONE– Il film “Lionheart”, su Netflix– Il sito di news “The Africa Report” – Il TED Talk della scrittrice Chimamanda Ngozi Adichie – Il libro “Metà di un sole giallo”, di Chimamanda Ngozi Adichie Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
2/15/2023 • 47 minutes, 9 seconds
Il conflitto israelo-palestinese si potrebbe risvegliare, con Davide Frattini
Negli ultimi mesi sono successe due cose importanti tra Israele e Palestina: a fine gennaio sono ricominciati duri scontri tra israeliani e palestinesi, che sono stati i più sanguinosi degli ultimi anni. E alla fine dell’anno scorso in Israele si è insediato il governo più di destra della storia del paese, guidato da Benjamin Netanyahu ma dominato da ultranazionalisti e fondamentalisti religiosi. Queste due grosse novità, le violenze e un governo di estrema destra, non sono estranee l’una all’altra: sono il sintomo di una situazione sempre più tesa, e sempre più preoccupante. Per molti anni, anche per opera dello stesso Netanyahu, abbiamo finito per dimenticarci del conflitto israelo-palestinese. Ma le cose potrebbero cambiare.In questa puntata di Globo ne parliamo con Davide Frattini, che è il corrispondente da Gerusalemme del Corriere della Sera e vive in Israele da tanti anni, da dove osserva questo conflitto con attenzione e senza ideologie.I CONSIGLI DI DAVIDE FRATTINI– Il libro "Neuromante", di William Gibson– Il libro "Omaggio alla catalogna", di George Orwell– Il libro "La trilogia di Yashim", di Jason GoodwinGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
2/8/2023 • 41 minutes, 37 seconds
Il Regno Unito si è già stancato di Brexit?, con Paola Peduzzi
Sono passati tre anni da quando il Regno Unito ha abbandonato l’Unione Europea, e la Brexit non è mai stata così impopolare e odiata dai britannici. I sondaggi dicono che mai così tante persone rimpiangono l’uscita dall’Unione Europea, e i dati statistici dicono che il Regno Unito rischia un serio declino economico e sociale: la Brexit, a oggi, è un disastro. È ormai diventato chiaro che per come era stata raccontata ai tempi del referendum è un’illusione, o meglio una bugia. È il fallimento di una classe dirigente inadeguata, ma è anche il fallimento di un paese intero.In questa puntata di Globo ne parliamo con Paola Peduzzi, che è la vicedirettrice del Foglio ed è esperta e appassionata di Europa e Regno Unito. Con lei cerchiamo di capire come è avvenuto il disastro britannico, come il paese potrà rialzarsi, e che prospettive ci sono per la Brexit da qui in avanti.LEGGI “EU PORN”, LA PAGINA SETTIMANALE DI PAOLA PEDUZZI E MICOL FLAMMINII CONSIGLI DI PAOLA PEDUZZI– Il film “Brexit: The Uncivil War”– La serie tv “Slow Horses”, su Apple TV+– Il podcast “The Rest Is Politics”– Tutti i podcast di BBC e in particolare “Two Minutes Past Nine”– Il libro “The Passenger” di Cormac McCarthy– La musica inglese, in particolare gli OasisGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
2/1/2023 • 42 minutes, 54 seconds
La guerra in Nagorno Karabakh è molto vicina all’Europa, con Giorgio Comai
Il Nagorno Karabakh è un territorio che si trova nel Caucaso meridionale e che formalmente appartiene all’Azerbaijan, ma che è abitato in gran parte da persone armene, che vorrebbero riunirsi all’Armenia. Per questo, Armenia e Azerbaijan hanno combattuto ben due guerre per il Nagorno Karabakh: una all’inizio degli anni Novanta, che è stata vinta dall’Armenia, e una un paio d’anni fa, nel 2020, che è stata vinta invece dall’Azerbaijan. Attualmente, in Nagorno Karabakh si trovano oltre 100 mila persone armene che sono praticamente isolate in mezzo al territorio azero, e quella che era una crisi politica ora è diventata anche una crisi umanitaria.Il conflitto in Nagorno Karabakh sembra piccolo e periferico, ma è importante per moltissimi motivi. Basta guardare alla mappa: l’Armenia confina a ovest con la Turchia, a sud con l’Iran, a est con l’Azerbaijan: tutte grosse potenze regionali che hanno qualcosa da dire in questo conflitto. E poi ci sono la Russia, il paese più importante della regione, e anche l’Unione Europea sta assumendo un ruolo. Insomma: per questo piccolo conflitto passa davvero tutto il mondo.Ne parliamo con Giorgio Comai, ricercatore dell’Osservatorio Balcani Caucaso e membro del direttivo dell’Associazione per lo Studio in Italia di Asia centrale e Caucaso.I CONSIGLI DI GIORGIO COMAI– Il podcast dell’International Crisis Group – Il jazz azero, con un disco di Vagif Mustafa Zadeh– Il prog-rock turkmeno, ben rappresentato dal Gunesh Ensemble – Il disco-funk armeno con tre playlist: Armenian disco-funk, “Silk Road: Journey of the Armenian Diaspora (1971-1982)” e un mix di dischi armeni provenienti da BeirutGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
1/25/2023 • 37 minutes, 7 seconds
Dobbiamo sperare nel risveglio della Germania, con Danilo Taino
La Germania è l’unico vero gigante economico che abbiamo in Europa, ed è l’unico paese che può creare una vera leadership europea. E l’Europa, schiacciata tra tante grandi potenze, di un leader ne avrebbe davvero bisogno. Ma il problema è che quando non si parla di economia ma si parla di rilevanza internazionale, di politica estera, di diplomazia, di potenza militare, la Germania svanisce nell’irrilevanza, e da gigante diventa piccolissima. La guerra in Ucraina potrebbe aver cambiato le cose: il cancelliere Olaf Scholz ha annunciato grandi investimenti militari, e ha cercato di far capire che la Germania è pronta a essere più aggressiva e decisa anche sul piano internazionale, e di prendersi il posto di leadership che corrisponde alla sua potenza economica. Ma è davvero così?A Globo ne parliamo con Danilo Taino, che è stato per tanti anni corrispondente da Berlino, e ha visto la politica tedesca da vicino: sa come funziona il modello tedesco, ne conosce le debolezze e i punti di forza. E parliamo anche di Angela Merkel, ovviamente.I CONSIGLI DI DANILO TAINO– Il libro “L’uomo senza qualità“, di Robert Musil– Il film “https://www.imdb.com/title/tt0100530/”– Le prime due stagioni della serie tv “Fauda”– La serie tv “Shtisel”Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
1/18/2023 • 43 minutes, 7 seconds
L’assalto di Bolsonaro alle istituzioni del Brasile, con Loris Zanatta
Domenica 8 gennaio, quando in Brasile era primo pomeriggio, un gruppo di sostenitori dell’ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro ha assaltato il parlamento del Brasile, la Corte suprema e altri edifici istituzionali, con l’intento di avviare un golpe contro Luiz Inácio Lula da Silva, il presidente di sinistra che ha appena vinto le elezioni contro Bolsonaro. Il tentativo è stato piuttosto maldestro, ed è rapidamente fallito, ma mostra quanto sia precaria la situazione in Brasile, la prima economia dell’America Latina e uno dei paesi più grandi e importanti del mondo. Il paese corre ancora il rischio di nuovi attacchi da parte della destra golpista, ma soprattutto è diviso e arrabbiato. E non è affatto detto che Lula sia la persona adatta a sistemare le cose.In questa puntata di Globo ne parliamo con Loris Zanatta, professore di Storia e istituzioni delle Americhe all’università di Bologna, che da tanti anni si occupa di politica latinoamericana, e dell’ascesa dei movimenti populisti in Brasile e non solo. Con lui cerchiamo di capire quanto davvero la democrazia brasiliana è in pericolo, e cosa dobbiamo aspettarci dal ritorno di Lula al governo nel più grande paese dell’America Latina.L’ULTIMO LIBRO DI LORIS ZANATTA– Fidel Castro, l’ultimo “re cattolico”I CONSIGLI DI ZANATTA– “Redentores”, di Enrique Krauze– “Dal buon selvaggio al buon rivoluzionario”, di Carlos Rangel– “L’invenzione di Gesù di Nazareth”, di Fernando Bermejo-RubioGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
1/11/2023 • 48 minutes, 2 seconds
Quanto è davvero grande lo scandalo al Parlamento Europeo, con David Carretta
Lo scandalo di corruzione al Parlamento Europeo è quasi certamente il più grave che abbia mai colpito le istituzioni europee, almeno negli ultimi anni. Riguarda alcuni ex parlamentari e parlamentari, oltre a funzionari e assistenti, che secondo l’accusa sarebbero stati corrotti da due paesi stranieri, il Qatar e il Marocco, per influenzare indebitamente le decisioni del Parlamento Europeo. Ci sono stati arresti eccellenti e particolari morbosi, come le valigie piene di banconote, anche se siamo soltanto agli inizi di un’indagine probabilmente molto lunga. Il cosiddetto Qatargate sembra essere la prova che le influenze esterne nei confronti dell’Europa sono molto potenti: non soltanto da parte del Qatar e del Marocco, ma soprattutto da parte di Cina, Russia e molti altri paesi. È la prova che l’Europa è in pericolo, ma è anche la prova che gli anticorpi democratici funzionano, almeno per ora, nonostante le enormi difficoltà.In questa puntata di Globo ne parliamo con David Carretta, uno dei migliori corrispondenti italiani da Bruxelles e storico giornalista di Radio Radicale, per capire da dove viene il più grande scandalo della storia delle istituzioni europee, e cosa aspettarci adesso.LA NEWSLETTER DI DAVID CARRETTA SULL’EUROPA:http://lab.ilfoglio.it/europaore7/I CONSIGLI DI CARRETTA:– Un biglietto aereo per Bruxelles– Una biografia di Winston Churchill– Un abbonamento al PostLA COPERTURA DEL POST SULLO SCANDALO:– Leggi gli articoliGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
1/4/2023 • 44 minutes, 6 seconds
Che fine ha fatto l’opposizione in Russia, con Giulia De Florio
Che fine ha fatto l’opposizione in Russia? Nelle prime settimane dopo l’invasione dell’Ucraina voluta da Vladimir Putin, migliaia di persone erano scese in piazza per protestare contro quella che anche loro consideravano una guerra ingiusta. Ve lo ricorderete: tantissimi russi e russe a Mosca, a San Pietroburgo, e perfino in sperdute città siberiane a urlare contro la guerra e contro il regime di Putin. Durò poco. La protesta fu soffocata con la violenza, ma l’opposizione in Russia è diventata dissidente: si muove in clandestinità e continua a lavorare tra enormi rischi per cercare di costruire una Russia diversa. Una delle principali componenti dell’opposizione, l’organizzazione russa Memorial, quest’anno ha vinto il premio Nobel per la Pace, e deve affrontare chiusure e minacce da parte del regime di Vladimir Putin. In questa puntata di Globo parliamo con Giulia De Florio, che è docente di letteratura russa all’università di Parma e fa parte del consiglio direttivo di Memorial Italia, la sezione italiana di Memorial. Per capire cosa significa essere dissidenti in Russia, e qual è il futuro per chi cerca di combattere il regime di Putin dal suo interno, nonostante gli enormi rischi.IL LIBRO CURATO DA GIULIA DE FLORIO– “Proteggi le mie parole”– Leggi «La patria è una madre che può ammalarsi», un estratto da “Proteggi le mie parole”I CONSIGLI DI DE FLORIO– “Il libro bianco sul caso Sinkavskij-Daniel”, di Aleksandr Ghinsbur– L’intervista al premio Nobel Dmitri Muratov– Il documentario su uno dei fondatori di Memorial, Arsenij RoginskijGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
12/28/2022 • 40 minutes, 18 seconds
Elon Musk ci è o ci fa?, con Stefano Quintarelli
Cosa sta succedendo a Elon Musk? Musk è uno degli imprenditori più geniali e influenti degli ultimi decenni: con la sua azienda spaziale Space X ha avviato praticamente da solo una nuova corsa allo spazio, e con Tesla ha aperto il mercato delle automobili elettriche. Questi risultati hanno contribuito a cambiare il mondo, ma con il tempo la visione di Musk si è appannata, i suoi progetti sono diventati sempre meno a fuoco e il suo mito è sempre più in difficoltà. Poi Musk ha comprato Twitter, e ha mostrato non solo una grande inadeguatezza nella gestione del social network, ma si è avvicinato all’estrema destra americana e ha assunto posizioni complottiste, antivacciniste, controverse. In questa puntata di Globo ne parliamo con Stefano Quintarelli, imprenditore, esperto di tecnologia e uno dei padri di internet in Italia.L’ULTIMO LIBRO DI STEFANO QUINTARELLI–“Capitalismo immateriale”I CONSIGLI DI QUINTARELLI–“Information Rules”, di Carl Shapiro e Hal Varian–Il film “Sesso e potere”–La newsletter “Letters from an American”Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
12/21/2022 • 40 minutes, 54 seconds
È tornata la guerra in Europa, con Vittorio Emanuele Parsi
La guerra in Ucraina va avanti da quasi un anno, ma noi europei non ci siamo ancora accorti di quanto sia vicina a noi. Siamo abituati a vederla da lontano, a immaginarla come qualcosa di irraggiungibile, ma la guerra in Ucraina è eccezionalmente vicina: se vivete a Milano e stasera prendete la macchina, domani sarete a Leopoli in tempo per il pranzo.Vittorio Emanuele Parsi sostiene che non possiamo più permetterci di rimuovere la guerra provocata dal presidente russo Vladimir Putin. Ha scritto un libro su questa questione. Si intitola “Il posto della guerra” e ha una teoria interessante e terrificante al tempo stesso: dopo l’invasione dell’Ucraina, l’Europa deve prepararsi a un mondo in cui la guerra è tornata. Ne parliamo con lui nella nuova puntata di Globo, per capire cosa significa davvero il ritorno della guerra in Europa. E soprattutto, ora che è tornata, come si fa a ricacciarla indietro.IL LIBRO DI VITTORIO EMANUELE PARSI– “Il posto della guerra”I CONSIGLI DI PARSI– Il film “L’ora più buia”, disponibile su Prime Video o a noleggio– La serie tv “Occupied”, su Netflix– “1984”, di George OrwellGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
12/14/2022 • 45 minutes, 11 seconds
Stiamo sottovalutando Joe Biden, con Marilisa Palumbo
Nonostante tutte le apparenze, Joe Biden è uno dei presidenti più sottovalutati della storia recente degli Stati Uniti. È impacciato e spesso è poco lucido, ma nei suoi due anni di presidenza ha fatto approvare alcune delle riforme economiche e sociali più grandi e ambiziose degli ultimi decenni, che potrebbero cambiare l’America nei prossimi anni. L’ambizione dei primi due anni di presidenza Biden supera quella di praticamente tutti i suoi predecessori recenti – perfino quella del suo vecchio capo, Barack Obama.Inoltre – e questa sarà una sorpresa per molti – Joe Biden è probabilmente il presidente americano più di sinistra degli ultimi quarant’anni, e un presidente che sta portando l’America un po’ più a sinistra di quanto non fosse, appunto, in decenni. E indipendentemente dalle convinzioni politiche di ciascuno di noi, questo fatto da solo è una piccola rivoluzione.Ne parliamo con Marilisa Palumbo, giornalista del Corriere della Sera che si occupa da tanti anni di Stati Uniti, ha scritto e tradotto libri sulla politica americana e in questi mesi ha analizzato in maniere davvero interessante cosa sta succedendo alla Casa Bianca e perché, nonostante le apparenze, non bisogna mai sottovalutare Joe Biden.I CONSIGLI DI MARILISA PALUMBO– “Papà, fammi una promessa”, di Joe Biden– L’opera teatrale “The Cure at Troy” di Seamus Heaney, che in italiano si trova tradotta nel volume “Speranza e storia”– La serie tv “The West Wing”, disponibile su Prime VideoGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
12/7/2022 • 41 minutes, 56 seconds
La Cina e la trappola del dittatore, con Simone Pieranni
Xi Jinping è considerato il leader più potente della Cina degli ultimi decenni, e forse anche uno dei leader internazionali più potenti e influenti, se non il più potente e influente. Non soltanto perché guida uno dei paesi più grandi e temibili del mondo, ma soprattutto per come lo guida: per anni ha accentrato il potere, ha spianato la strada per diventare presidente a vita e ha trasformato la Cina in un luogo sempre più chiuso e autoritario, dove il dominio del Partito comunista è indiscusso.Ma come mostrano le grandi ed eccezionali proteste contro i lockdown degli ultimi giorni, Xi Jinping potrebbe aver portato se stesso e la Cina in una trappola.Ne parliamo con Simone Pieranni, giornalista di Chora Media che segue la Cina da tanti anni, e che in Italia è una delle persone più attente e interessanti sulle questioni cinesi. Perché la Cina è una grande potenza in ascesa, ma anche una grande potenza perennemente a rischio.I PODCAST DI SIMONE PIERANNI– Altri Orienti– Taiwan: Perché?I CONSIGLI DI PIERANNI– “Adam Smith a Pechino”, di Giovanni Arrighi– “The Prince”, un podcast dell’Economist su Xi Jinping– L’intervista all’autrice di “The Prince”, su Sinica Podcast– Le serie tv cinesi su NetflixGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
11/30/2022 • 46 minutes, 26 seconds
E se i manifestanti iraniani ce la facessero?, con Farian Sabahi
Sono passati ormai due mesi dall’inizio delle proteste contro il regime in Iran, e i manifestanti non accennano a volersi ritirare, nonostante la repressione brutale del regime. Più le proteste vanno avanti, più il regime iraniano sembra in difficoltà, e più comincia a serpeggiare una specie di speranza: e se i manifestanti ce la facessero? Ovviamente non abbiamo davvero idea di come andranno le cose, e ci sono ampie probabilità che le speranze dei manifestanti saranno spazzate via dalla repressione nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Soprattutto, a pensarci bene non abbiamo davvero idea di cosa dovremmo sperare. In alcune specifiche concessioni? In condizioni migliori per le donne iraniane? O addirittura in un crollo completo del regime?Ne parliamo con Farian Sabahi, che è giornalista, scrittrice e docente di Storia e politica dell’Iran all’Università John Cabot di Roma. È di origini in parte italiane e in parte iraniane e ha scritto numerosi libri sull’Iran e non solo: l’ultimo è intitolato “Storia dell’Iran” ed è stato pubblicato dal Saggiatore. Se è impossibile capire cosa potrà succedere per l’Iran, con Farian Sabahi cercheremo di capire almeno in cosa possiamo sperare – cosa dovremmo temere.I LIBRI DI FARIAN SABAHI– Noi donne di Teheran – Storia dell’Iran I CONSIGLI DI SABAHI– “Suvashun. Una storia persiana”, di Simin Daneshvar– “Non ti preoccupare”, di Mahsa Mohebali– “Donne senza uomini”, di Shahrnush Parsipur, da cui è stato tratto un film omonimo.Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
11/23/2022 • 36 minutes, 24 seconds
Chi è davvero Vladimir Putin, con Anna Zafesova
Cosa vuole davvero Vladimir Putin? Quali sono i suoi obiettivi in Ucraina? Cosa lo spinge a continuare a combattere nonostante le sconfitte sul campo di battaglia? In questi mesi di guerra sono cambiate moltissime cose, ma una sola è rimasta sempre la stessa: la nostra ossessione per il presidente russo. Da mesi ragioniamo sui suoi obiettivi militari, sulla sua ideologia, sulla sua psicologia, sulle sue origini, senza riuscire davvero a venirne a capo.Ancora oggi, tutte le nostre discussioni sulla guerra in Ucraina ruotano attorno a Vladimir Putin, per una ragione molto semplice: Putin è l’unica persona al mondo che potrebbe decidere già domani di porre fine alla guerra in Ucraina, e di porre fine agli spargimenti di sangue, immediatamente. Ma per capire cosa vuole Putin, o cosa pensa Putin, o cosa farà Putin, c’è una domanda che ci dobbiamo porre prima di tutte le altre: chi è Vladimir Putin?Per cercare di rispondere parliamo con Anna Zafesova, giornalista che si occupa di ex Unione Sovietica e che in questi mesi è stata una delle commentatrici più interessanti e attente di quello che sta succedendo in Ucraina e in Russia. Zafesova segue la Russia e Putin dall’inizio, e questa domanda – chi è davvero Vladimir Putin – se la pone da molto prima di tutti noi.L’ULTIMO LIBRO DI ANNA ZAFESOVA“Navalny contro Putin. Veleni, intrighi e corruzione. La sfida per il futuro della Russia” – Paesi Edizioni I CONSIGLI DI ANNA ZAFESOVA– I libri di Anna Politkovskaja pubblicati da Adelphi– Le inchieste video di Alexei Navalny, e in particolare quella sul palazzo di PutinGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.