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Black Box

Italian, Finance, 1 season, 61 episodes, 14 hours, 32 minutes
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La finanza è un universo complesso, regolato da flussi che scorrono ovunque e da algoritmi indecifrabili. La finanza è il liquido in cui siamo immersi, senza saperlo. Questa serie racconta i meccanismi della finanza globale per entrare nel cuore del dispositivo: nella sua scatola nera. "Black Box: La scatola nera della finanza" è un podcast di Chora Media scritto da Guido Brera con I Diavoli La cura editoriale è di Francesca Milano Il producer è Alex Peverengo La sigla e il sound design sono di Luca Micheli Il fonico di studio è Mattia Liciotti Musiche su licenza di Universal Music Publishing Ricordi Srl e di Machiavelli Music
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Ep.57 - Speciale Chora Volume 1: Dove va l'intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale sta dettando un mutamento epocale destinato a rivoluzionare la vita umana sul pianeta Terra. In questa puntata speciale di Black Box registrata durante il Festival Chora Volume 1 che si è svolto a Milano dal 16 al 18 febbraio 2024, Guido Brera e il giornalista-scrittore Marco Bardazzi, intervistati da Chiara Albanese di Bloomberg, si confrontano su avvento e prospettive della AI, ricostruendone la genesi, soppesando i rischi della sua implementazione, analizzando il dibattito tra tecno-critici e tecno-entusiasti, valutando le ripercussioni che questa innovazione tecnologica dirompente avrà sull’organizzazione del lavoro, sull’ambiente e sulle relazioni sociali. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
2/20/202439 minutes, 22 seconds
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Ep.56 - La crisi idrica al tempo dell’intelligenza artificiale

L’acqua è la materia prima più scambiata nel mondo. Il “mercato virtuale” dell’oro blu sarebbe quattrocento volte più grande di quello del petrolio. Ma la crisi idrica rappresenta una delle principali emergenze di questo tempo. Tanto più che l’accelerazione tecnologica richiede un consistente dispendio di acqua. Per ogni venti comandi che impartiamo a ChatGPT ne consumiamo mezzo litro. Per addestrare il modello di terza generazione di GPT, di litri ce ne sono voluti 700mila. La rivoluzione dell’Intelligenza artificiale richiede ingenti quantità di H₂O per raffreddare una rete tentacolare di server. Le riserve d’acqua utilizzabili si sono dimezzate dal 1970 e a questo ritmo potrebbero terminare entro il 2040… Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
2/13/202413 minutes, 30 seconds
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Ep.55 - Elon Musk e le Magnifiche Sette

Qualche giorno fa, un tribunale del Delaware ha sospeso il pagamento del pacchetto retributivo accordato, nel 2018, dal board di Tesla al fondatore dell’azienda Elon Musk. Il pacchetto si aggirava intorno ai 56 miliardi di dollari, una cifra che non ha precedenti neppure nel fantastico mondo delle tech companies e che certifica il compiuto ingresso del capitalismo nell’età del feudalesimo digitale. I sette colossi tecnologici – Apple, Microsoft, Google Alphabet, Amazon, Nvidia, Tesla e Meta – formano una nuova aristocrazia che pretende di esercitare autorità assoluta e di sfidare perfino gli Stati. Contro l’ordine neo-feudale si sta muovendo da tempo la Federal Trade Commission, l’autorità antitrust americana, guidata dalla trentacinquenne Lina Kahn. Lo scontro è in corso anche se la contesa sembra volgere, per il momento, a vantaggio delle Magnifiche Sette. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
2/6/202413 minutes, 32 seconds
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Ep.54 - Intelligenza artificiale e guerra termonucleare globale

Mosca, 26 settembre 1983. È da pochi minuti passata la mezzanotte, quando il tenente colonnello Stanislav Petrov si trova davanti all’inizio dell'apocalisse. Sugli schermi collegati a OKO, un sistema di satelliti che ha la funzione di segnalare il lancio di testate nucleari dagli Stati Uniti, si sono materializzati cinque missili diretti in territorio sovietico. Il protocollo prevede di avvisare il Cremlino per organizzare la rappresaglia. Ma Petrov non crede all'attacco e decide di segnalare un errore del sistema. Pochi minuti dopo, l’intuizione si rivela giusta. Le macchine non hanno interpretato correttamente un fenomeno atmosferico. La decisione di un singolo umano ha salvato l’umanità. Ma cosa succederebbe se un giorno fosse l’Intelligenza artificiale a trovarsi al posto di Petrov? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1/30/202414 minutes, 18 seconds
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Ep.53 - Le due facce di Davos

«Rebuilding Trust in the Future» è stato il tema dell’ultima edizione del Forum economico mondiale, che si è tenuto come ogni anno a Davos. La formula è suonata da subito vaga in una congiuntura segnata da una sequenza vertiginosa di emergenze e dal terremoto che sta scuotendo la globalizzazione. Eppure, il meeting ha continuato a offrire il suo profilo "migliore", un allestimento di retorica astratta, incapace di aggredire i nodi di questo tempo: dall’emergenza ambientale alla crisi delle filiere produttive globali. Ma il Forum ha due facce. E quella nascosta coincide con un formicaio brulicante di accordi sottobanco tra aziende e Stati, e di scambi d’interesse che restano strettamente privati. L’ambivalenza di Davos è uno specchio fedele del presente, delle contraddizioni che lo attanagliano e dell’inerzia che esclude ogni occasione di cambiamento. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1/23/202413 minutes, 4 seconds
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Ep.52 - La crisi delle rotte globali

Nelle ultime settimane una nuova minaccia incombe sui mercati globali. I raid degli Houthi, milizia ribelle yemenita sostenuta dall’Iran, hanno inceppato uno dei gangli del commercio planetario: la rotta del mar Rosso lungo la quale transita il 12 per cento delle merci della Terra e circa un terzo del traffico dei container. Diversi colossi dello shipping hanno sospeso il passaggio delle loro navi nell’area. Il prezzo del petrolio è in salita, mentre il costo del trasporto dall’Asia all’Europa schizza alle stelle. L’ennesima emergenza aggrava la crisi degli equilibri internazionali nel quadro di una tendenza complessiva che, a partire dalla pandemia di Sars-Cov-2, fa degli anni Venti di questo secolo l’età della de-globalizzazione. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1/16/202415 minutes, 46 seconds
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Ep.51 - La finanza e il migliore dei mondi possibili

A guardare i principali indicatori finanziari, lo scenario di inizio 2024 sembra più roseo delle più rosee previsioni. L’inflazione è in calo, la crescita americana costante, la disoccupazione stabile sotto il 4%. Gli scambi del settore azionario registrano risultati-record e i titoli delle Big Tech volano. I mercati raccontano la favola del migliore dei mondi possibili. Eppure, la realtà è ben diversa. Sul pianeta Terra si allungano le ombre di una terza guerra mondiale strisciante e di una rovinosa crisi ambientale, mentre gli assetti della globalizzazione sono in frantumi. La finanza assomiglia sempre più a uno specchio ingannevole che distorce la prospettiva e inganna lo sguardo per garantire il perpetuarsi dello stato di cose presente. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1/9/202413 minutes, 25 seconds
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Ep.50 - 2023: il ritorno del Leviatano

Il 2023 è stato l’anno del ritorno dello Stato al centro delle politiche economiche nel segno del cosiddetto derisking: la “riduzione del rischio” adottata dall’Occidente per contenere la sua dipendenza dal mercato cinese in settori strategici come la tecnologia o le energie rinnovabili. Ma i dodici mesi appena trascorsi sono stati scanditi anche da emergenze molteplici. Alcune di queste crisi sono rientrate. Le banche centrali hanno dimostrato di saper gestire il montare dell’inflazione e di contenere il terremoto scatenato, a marzo, dal fallimento della Silicon Valley Bank. Altre emergenze, invece, sono ancora in corso: è il caso dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente. Così, il 2024 si preannuncia segnato da diverse questioni ancora aperte, a cominciare dagli effetti del derisking che potrebbe essere limitato e rivisto o, al contrario, esteso ai servizi finendo per inaugurare un nuovo corso in netta discontinuità con le ricette ultra-liberiste. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
12/26/202312 minutes, 15 seconds
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Ep.49 - I cinque giorni che (non) sconvolsero OpenAI

L’ultimo terremoto che ha scosso la Silicon Valley si è scatenato lo scorso venerdì 17 novembre. Epicentro al 601 di Mission Street, San Francisco, sede di OpenAI, la società leader nel settore dell’Intelligenza artificiale. In meno di una settimana, il CEO Sam Altman è stato defenestrato e poi reintegrato nella sua carica. Le convulsioni che scuotono i vertici di OpenAI sono l’atto finale della guerra sotterranea che contrappone la fazione tecno-entusiasta alla tendenza tecno-critica, preoccupata che l’intelligenza artificiale sfugga al controllo del genere umano. Ma il vero colpo di scena è l’ingresso nel board della società di Lawrence Henry Summers, l'Equilibrista, il grande Tessitore: colui che da più di trent’anni è l’eminenza grigia del capitalismo a stelle e strisce. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
12/19/202312 minutes, 52 seconds
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Ep.48 - Intelligenza artificiale tra apocalisse e neo-futurismo

La chiamano «Artificial Intelligence as a Service». È l’intelligenza artificiale del futuro prossimo. Comoda, pratica e alla portata di tutti: come l'elettricità. Si preannuncia una rivoluzione, mentre il dibattito impazza e montano posizioni ostili. A quelle apocalittiche, che denunciano i rischi di una diffusione incontrollata dell’AI, si oppongono orientamenti ultra-entusiastici, ben riassunti nel «The Techno-Optimist Manifesto» dell’imprenditore statunitense Marc Andreessen. Sembra impossibile bilanciare l’accelerazione tecnologica – di per sé inarrestabile – e il contenimento, di per sé inapplicabile ai mille rivoli in cui va disperdendosi l’Intelligenza artificiale. Eppure, dalla ricerca di questo equilibrio dipende ciò che potranno diventare le macchine pensanti: una nuova elettricità che illumina il pianeta oppure una nuova arma capace di distruggerlo. Il contributo audio contenuto in questa puntata è tratto dal film Matrix del 1999, scritto e diretto dalle sorelle Wachowski e prodotto da Warner Bros, disponibile su Netflix. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
12/12/202312 minutes, 44 seconds
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Ep.47 - Intelligenza artificiale e giochi di guerra

Il dibattito sull’intelligenza artificiale è segnato dalla questione del “rischio esistenziale”: dalle paure che il genere umano nutre rispetto a un’invenzione in grado di sfuggire al controllo. L’homo sapiens si ritrova a fronteggiare le minacce derivanti da un brusco salto di paradigma tecnologico, come ai tempi del nucleare e della Bomba. A differenza della Guerra fredda, però, nei rapporti tra umanità e intelligenza artificiale non vale nessuna logica di deterrenza e nessun principio di contenimento. L’intelligenza artificiale nasce controllata da pochi soggetti della Silicon Valley, ma finisce per disperdersi in migliaia di rivoli e in molteplici impieghi potenzialmente rovinosi. E così, non è possibile contenerla a meno di non immaginare una società della sorveglianza pervasiva e permanente. E forse potrebbe non bastare. I contributi audio di questa puntata sono tratti da Wargames - Giochi di guerra, film del 1983 diretto da John Badham e prodotto da MGM/UA Entertainment Co., disponibile su Prime Video. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
12/5/202312 minutes, 36 seconds
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Ep.46 - Gig Economy in tilt

La chiamano “Gig Economy”. È il settore legato alla fornitura di servizi che vive di lavoro a chiamata. Autisti privati, corrieri, riders lottano per evadere commesse nel più breve tempo possibile, accumulando un punteggio e conquistando un livello più alto nel ranking. Assomiglia tanto a un videogioco. Invece, è la tragica realtà di un mondo che ha cancellato i diritti. A gestire il tutto ci pensano le piattaforme digitali. Una recente sentenza del Tribunale del lavoro di Palermo ha stabilito che assegnare un punteggio di eccellenza tra lavoratori è discriminatorio. Così continuano a emergere i risvolti più ambigui dell'incubo chiamato “gig economy”. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
11/28/202311 minutes, 23 seconds
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Ep.45 - Airbnb, la notte della tecnofinanza

Di recente il tribunale di Milano ha disposto il sequestro di 779 milioni di euro ad Airbnb, il portale leader nel settore degli affitti brevi. Secondo gli investigatori, il colosso digitale non avrebbe pagato le tasse sui ricavi maturati in Italia tra il 2017 e il 2021. Tante cose sono cambiate da quando Airbnb veniva raccontata come la magica intuizione capace di far incontrare domanda e offerta di alloggi ottimizzando i vantaggi per entrambe le parti. Tra polemiche e multe, questioni fiscali e accuse di aver trasformato quartieri, svuotato centri storici e cancellato comunità di residenti, la narrazione della società californiana sembra essersi appannata. Tira un vento nuovo e i Signori delle app fanno sempre più fatica a presentarsi nella parte dei “buoni”. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
11/21/202311 minutes, 51 seconds
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Ep.44 - Il coltan e la mappa del dolore

Si chiama Coltan ed è un minerale estremamente prezioso impiegato nell’industria elettronica e informatica. Indispensabile per fabbricare condensatori e batterie degli smartphone, lo si estrae prevalentemente in Africa. Nell’ultimo anno e mezzo proprio la mappa dell’Africa Centrale risulta costellata di feroci colpi di Stato. Questa mappa dell’instabilità politica è quasi perfettamente sovrapponibile a quella dei luoghi da cui si estraggono materie prime ambite e contese come il Coltan. È una mappa di sfruttamento selvaggio, di violenza e guerre per il controllo delle risorse, in nome degli interessi di Europa e Stati Uniti, di Russia e Cina. È la mappa del dolore per milioni di esseri umani. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
11/14/202313 minutes, 8 seconds
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Ep.43 - La nuova corsa all’oro

Durante il 2023, il prezzo dell’oro ha sfiorato il massimo storico e probabilmente è destinato a salire ancora. Bene rifugio per eccellenza, il metallo più ambito è la risposta alle grandi crisi che si succedono ormai a ritmo frenetico, scuotendo gli assetti globali e diffondendo la paura sui mercati. Mentre la sua quotazione tocca i 2mila dollari a oncia, le banche centrali corrono ad aumentare le riserve auree. E il mondo si ritrova di colpo a caccia di Eldorado. Ma la nuova febbre dell’oro è segnata dai paradossi di un'emergenza infinita. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
11/7/202311 minutes, 46 seconds
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Ep.42 - Federico Caffè e i fantasmi di Keynes

Il 30 ottobre del 1998, il Tribunale di Roma dichiarava la morte presunta di Federico Caffè, l’economista scomparso – e mai più ritrovato – in un’alba d’aprile del 1987. Professore di politica economica e finanziaria all’università di Roma, keynesiano intransigente, Caffè svanì nel nulla dopo la sconfitta della scuola di cui era capofila e il trionfo della rivoluzione conservatrice di Ronald Regan e Margareth Thatcher. Trentasette anni dopo, molte cose sono cambiate. Lo Stato torna a rivestire una funzione di indirizzo dell’economia per far fronte alle molteplici crisi sistemiche – dalla pandemia alle guerre – che segnano questo tempo. I fantasmi di John Maynard Keynes si aggirano di nuovo per l’Occidente, ma il senso della loro apparizione è ambiguo. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
10/31/202314 minutes, 55 seconds
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Ep.41 - Le banche centrali sul filo dell’inflazione

Il fantasma dell’inflazione è tornato ad aggirarsi in Occidente e le banche centrali faticano a tenerlo sotto controllo. Le guerre in Ucraina e in Medio Oriente, il rimpatrio delle catene di approvvigionamento globali dopo trent’anni di delocalizzazioni selvagge e le richieste di adeguamenti salariali al rialzo in USA sono fattori che concorrono ad alimentare la febbre dei prezzi. All’orizzonte c’è un’inflazione strutturale destinata a salire. Le banche centrali devono muoversi come un funambolo sul filo, gestendo questa congiuntura con estremo equilibrio, perché l’inflazione ha due facce: quando è troppo poca indica un problema fisiologico di crescita, ma quando è troppa genera problemi di rifinanziamento del debito pubblico. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
10/24/202312 minutes, 36 seconds
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Ep.40 - Le conseguenze economiche delle guerre

Il conflitto tra Hamas e Israele potrebbe avere ripercussioni sull’economia mondiale già colpita dalla pandemia di Sars-Cov-2 e dalla guerra in Ucraina. A preoccupare sono il prezzo del petrolio e il costo dell’energia. Gli Stati Uniti si ritrovano con le riserve di greggio ai minimi da diversi anni a questa parte e corrono verso le Presidenziali del 2024 con un prezzo della benzina troppo alto. Il rischio è un’ennesima impennata dell’inflazione in Europa, proprio mentre si chiudeva il ciclo del rialzo dei tassi. Le banche centrali dovranno muoversi come un funambolo su un filo. Lo spazio di manovra è strettissimo e il vero pericolo è la stagflazione: la compresenza di prezzi alti e crescita a zero. Un pericolo che va assolutamente sventato. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
10/17/202310 minutes, 2 seconds
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Ep.39 - L’apocalisse infinita del Vajont

La sera del 9 ottobre 1963 uno tsunami di milioni di metri cubi d’acqua, provocato dalla caduta di una valanga in un bacino idroelettrico, si abbatte su una valle al confine tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia, cancellando il paese di Longarone e provocando più di 1.900 morti. Da quella notte di autunno, la tragedia del Vajont è diventata simbolo dell’«ingegnerizzazione della natura», delle trasformazioni che l’uomo impone all’ecosistema fino a comprometterne gli equilibri. Sessant’anni dopo, l’acqua è al centro dell’emergenza climatica. L’“oro blu” è un bene che scarseggia, il cui valore continua ad aumentare vertiginosamente e su cui si appuntano le pulsioni speculative di un paradigma di sviluppo rovinoso: un paradigma che si alimenta di catastrofi e che mette in conto mille, altri possibili “Vajonts”. Al plurale. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
10/10/202314 minutes, 30 seconds
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Ep.38 - L'elefante nella stanza

Con un debito pubblico sopra i trentadue trilioni di dollari, gli Stati Uniti sono il Paese più indebitato del pianeta Terra. Mentre cinesi e sauditi rallentano gli acquisti di titoli di stato a stelle e strisce e mentre si avvicinano le prossime elezioni Presidenziali, sugli States incombe lo spettro dello shutdown: il blocco delle attività federali che scatta quando il governo è impossibilitato ad approvare la legge di bilancio. Il considerevole incremento del debito pubblico negli USA, e in tutto l’Occidente, comporterà severe misure di contenimento della spesa e pesanti tagli ai servizi. A rimetterci, una volta ancora, non saranno solo i ceti più deboli e le minoranze, ma anche la classe media, i lavoratori dipendenti e i piccoli risparmiatori. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
10/3/202311 minutes, 32 seconds
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Ep.37 - Gli USA sono un gigante ferito

Gli Stati Uniti sembrano un Paese in crisi. Mentre il debito pubblico a stelle e strisce cresce inesorabilmente e la supremazia del dollaro come valuta di riserva mondiale è messa in discussione, un male oscuro dilaga tra la popolazione. Nel 2022, gli USA hanno toccato la punta record di circa 50.000 suicidi. Mai negli ultimi quindici in anni, in America, tante persone hanno scelto volontariamente di morire. Malgrado queste debolezze, rimane inalterata la capacità degli States di attrarre e valorizzare talenti. Sempre nel 2022, le startup americane hanno raccolto 245 miliardi di dollari in finanziamenti di venture capital. Una cifra che equivale – da sola – a quella del resto del mondo. Nella partita decisiva del progresso scientifico e dell’innovazione tecnologica, la nuova frontiera è ancora dove l’abbiamo lasciata. Si allunga attraverso territori selvaggi e inesplorati, laggiù, nel profondo Occidente. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
9/26/202312 minutes, 28 seconds
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Ep.36 - This is China

L’assenza di Xi Jinping al recente vertice del G20 e il terremoto del settore immobiliare che, lo scorso agosto, ha investito la Repubblica popolare potrebbero essere i segnali di un profondo mutamento degli equilibri globali. Intanto, in Occidente gli economisti si dividono. Gli interpreti di scuola keynesiana attribuiscono le fibrillazioni di Pechino a una crisi della domanda interna, non drammatizzano i possibili esiti di questa congiuntura negativa e indicano nel sostegno pubblico all’economia promosso dall’amministrazione di Joe Biden la giusta risposta al modello cinese. All’opposto, i teorici di ispirazione conservatrice approfittano delle attuali difficoltà del Dragone per riaffermare la supremazia del paradigma liberale. Grande è la confusione sotto il cielo, mentre la sensazione è che l’Occidente continui a utilizzare approcci analitici inadeguati a comprendere le specificità del colosso asiatico e le contraddizioni di un tempo nuovo.  
9/19/202314 minutes, 2 seconds
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Ep.35 - Nella scatola nera della finanza

A partire dal 2020, una serie di eventi catastrofici ha fatto tremare l’economia mondiale. Pandemia di Sars-Cov-2, guerra in Europa, crisi energetica, vampata inflattiva, declino del dollaro hanno terremotato le reti della produzione planetaria, scosso le fondamenta del sistema, inciso sulla vita di milioni di esseri umani. Banche sono fallite e governi sono caduti. Perfino le Big Tech hanno vacillato. Eppure, davanti a ciascuna emergenza, il riassetto dei mercati è stato repentino.Nella puntata conclusiva della prima stagione di Black Box, ripercorriamo i principali fatti di questa stagione turbolenta e le soluzioni con cui i dispositivi finanziari hanno saputo fronteggiare i disastri più estremi, trasformando ogni nuova crisi in un’occasione di rilancio.
6/27/202310 minutes, 25 seconds
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Ep.34 - Il ragazzo di NVIDIA è diventato grande

Si chiama Jen-Hsun Huang. Ha origini taiwanesi, una laurea in Ingegneria a Stanford, e veste con un immancabile giubbotto di pelle. Nel 1993 fonda NVIDIA Corporation, azienda specializzata nella produzione di schede grafiche per videogiochi. Oggi, a sessant’anni, si ritrova ai vertici di una compagnia da mille miliardi di dollari e siede nell’Olimpo dell’high-tech. Il segreto del successo di Jen-Hsun Huang è nascosto nei microprocessori che la NVIDIA produceva per i gamers. Adesso, quei chip sono indispensabili in molteplici ambiti della ricerca. Soprattutto: nello sviluppo dell’Intelligenza artificiale. Così, NVIDIA è diventata l’essenza stessa della galassia “Corporate America”, mentre tra Washington e Pechino infuria la guerra per la supremazia tecnologica. Il ragazzo che veniva da Taiwan ha compiuto la sua lunga marcia. Dai giochi elettronici dei Nineties si è spinto alla conquista della Silicon Valley e ancora più in là: fino all'ultima frontiera dell’innovazione.
6/20/202313 minutes, 19 seconds
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Ep.33 - Il paradosso dei mercati

Da tre anni l’economia mondiale si trova al centro di una tempesta perfetta scatenata da un’impressionante sequenza di eventi rovinosi. Pandemia, conflitto in Ucraina, inflazione, crack bancari si sono succeduti senza soluzione di continuità. E ora grande è la confusione sotto il cielo. A confermarlo sono i principali indicatori. I tassi d’interesse schizzano verso l’alto. Diminuisce l’erogazione di prestiti. Si contraggono i depositi bancari. Crolla la produzione industriale in Europa. E si comincia a respirare aria di recessione. Eppure, a questa difficile condizione non corrisponde un terremoto delle borse. La finanza, infatti, ha imparato a mettere a valore le crisi e a trasformare le catastrofi in occasioni. È l’irrisolvibile paradosso dei mercati.
6/13/202312 minutes, 8 seconds
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Ep.32 - L’oro blu

Fonte essenziale della vita sul pianeta Terra, l’acqua è ormai un bene prezioso, come l’oro e il petrolio. E come l'oro e il petrolio, oggi l’acqua è privatizzata, quotata in Borsa, finanziarizzata in prodotti derivati. Per accaparrarsela si combattono guerre: secondo la Banca Mondiale, nel mondo sono attualmente in corso oltre cinquecento conflitti provocati dalla crisi idrica e dal mancato approvvigionamento. Tra cambiamenti climatici e diseguaglianze globali, la scarsità d’acqua mostra inequivocabilmente le conseguenze rovinose di un modello di sviluppo e la pulsione autodistruttiva dell’homo sapiens all’alba del XXI secolo.
6/6/202312 minutes, 25 seconds
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Ep.31 - Quello che le matite non dicono

Nel 1958, il teorico ultra-liberista Leonard Read pubblica un saggio, intitolato "I, Pencil", in cui una matita racconta in prima persona il complesso processo della sua creazione. L'immaginifica voce dell'oggetto elenca i tanti materiali che lo compongono ed esalta la libera convergenza delle migliaia di azioni necessarie per assemblarli. I, Pencil è un inno alla mano invisibile del libero mercato. Per molto tempo è stato il testo più letto in America dopo la Bibbia. E nel 1980, verrà ripreso dall’economista conservatore Milton Friedman nel corso del programma televisivo Free to Choose. Ma oggi che le filiere globali si sono inceppate e la catastrofe ambientale incombe, il mantra che ha dominato per quasi mezzo secolo svela la sua debolezza mentre l’appassionato monologo della matita si ribalta in una confessione troppo a lungo taciuta.
5/30/202316 minutes, 57 seconds
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Ep.30 - Apple Bank: l’ascesa della finanza digitale

Mentre un terremoto si propaga dalla Silicon Valley all’Europa, le banche dell’Occidente tremano e le grandi corporate del Big Tech si preparano a un nuovo salto di paradigma. Se finora i colossi del settore tecnologico avevano attinto ai servizi delle grandi banche, adesso sono pronti a prendere il loro posto. Così Apple ha lanciato in collaborazione con Goldman Sachs un suo conto deposito ad alto rendimento. Siamo agli inizi di quella che potrebbe diventare Apple Bank e nel mondo della finanza digitale sembra proprio che niente sarà più come prima.
5/23/202312 minutes, 47 seconds
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Ep.29 - Le Big Tech alla conquista dello spazio

Si chiama SpaceX ed è la società fondata nel 2002 da Elon Musk per sviluppare il settore del trasporto spaziale e favorire la colonizzazione di Marte. Ma l’inventore di Tesla non è l’unico esponente del Big Tech a investire nella conquista del cosmo. Anche Mark Zuckerberg, Paul Allen, Larry Page, Jeff Bezos guardano al di là del nostro pianeta e implementano progetti visionari per esplorare il vuoto interstellare. Così, mentre la Terra collassa in bilico sull’apocalisse ambientale, i Signori della Valley immaginano nuovi mondi da occupare, un nuovo spazio da abitare, nuove risorse da sfruttare. Il capitalismo estrattivo è in orbita...
5/16/202313 minutes, 25 seconds
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Ep.28 - Quando i migranti eravamo noi italiani

La questione dei flussi migratori incendia il dibattito nell’Unione Europea, alimenta le tensioni internazionali tra Francia e Italia, ispira svolte politiche di segno emergenziale come il recente “decreto Cutro”. Mentre nel Mediterraneo si consuma una strage silenziosa, il discorso pubblico sui migranti cresce su colpevoli rimozioni, continuando a nutrirsi di paura, xenofobia e stereotipi regressivi. Ma le migrazioni sono un fatto storico. E c’è stato un tempo in cui ad affrontare il mare in cerca di una vita più degna, per poi subire la violenza discriminatoria di un Paese ostile, eravamo noi italiani. Accadeva poco più di un secolo fa. Accadeva nella più grande democrazia dell’Occidente. Accadeva negli Stati Uniti d’America.
5/9/202313 minutes, 1 second
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Ep. 27 - L’America non è un paese per vecchi

Da oltre un secolo negli Stati Uniti l’aspettativa di vita non era mai stata così bassa. Sembra di essere tornati all’inizio del Novecento. A vivere peggio e a vivere meno sono gli emarginati e gli esclusi, i poveri e gli appartenenti alle minoranze. La pandemia di Sars-CoV-2 è stata l’innesco che ha fatto esplodere contraddizioni pregresse. Perché le malattie non sono soltanto una questione medica. Sono soprattutto una questione sociale. E negli States, nonostante i provvedimenti adottati dall'amministrazione Obama, manca ancora un solido sistema di protezione e assistenza sanitaria. Così, l’America non è un paese per vecchi.
4/25/202312 minutes, 7 seconds
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Ep. 26 - Il Turco meccanico e il capitalismo delle piattaforme

Amazon Mechanical Turk è un servizio di crowdworking nato nel 2005, attraverso il quale si commissionano a persone i lavori che le macchine non sono in grado di fare. Lavori come correggere errori di battitura, riconoscere immagini, inserire sottotitoli, trascrivere registrazioni, rispondere a sondaggi. A svolgerli, ci pensano schiere di invisibili senza contratti né tutele, incollati agli schermi dei computer, retribuiti pochissimo, a volte solo con buoni d’acquisto. Li chiamano turkers alludendo al Turco meccanico, l’automa – imbattibile campione di scacchi – che incantò l’Europa e l’America all’inizio dell’Ottocento. E che nascondeva dentro di sé il segreto di un “pilota” umano. I turkers sono il rimosso di carne e ossa dietro l’economia delle app: il simbolo del nuovo sfruttamento al tempo degli algoritmi.
4/18/202313 minutes, 9 seconds
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Ep. 25 - Il tramonto del dollaro

Per più di mezzo secolo, il dollaro è stato la valuta globale che regolava gli scambi di materie prime e le transazioni internazionali. Tutto avveniva nel segno della moneta americana e il pianeta Terra era saldamente ancorato al biglietto verde. Ma dalla grande crisi finanziaria del 2008 sembra che qualcosa stia cambiando. La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, la pandemia di Sars-Cov-2, il conflitto in Ucraina e il recente sisma che ha travolto il sistema bancario sulle due sponde dell’Atlantico hanno incrinato le fondamenta dell’ordine economico planetario. Al termine della tempesta, il dollaro eserciterà ancora la sua egemonia? Oppure il vecchio paradigma monetario sta tramontando e siamo all’alba di una nuova èra?
4/4/202310 minutes, 55 seconds
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Ep. 24 - David Bowie, le banche centrali e la crisi permanente

Il terremoto che di recente ha fatto tremare il sistema bancario negli Stati uniti e in Europa è la spia di una crisi permanente, gestita a fatica dalle autorità monetarie. Le banche centrali stentano a governare un’emergenza diventata sistemica. Le soluzioni proposte si rivelano contradditorie, i segnali discordanti. Tra guerra all’inflazione, rialzo dei tassi d’interesse e stretta sul credito, incombe il rischio di pesanti ricadute recessive. La strada da percorrere è strettissima. Il tempo della reggenza delle banche centrali sembra esaurito, mentre si allontana la possibilità di sottrarre nel breve termine l’economia globale alle pesanti turbolenze che la stanno investendo. La necessità di limitare lo strapotere delle istituzioni finanziarie e favorire un intervento di quelle politiche è un’urgenza ormai ineludibile.
3/28/202313 minutes, 18 seconds
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Ep.23 - Banche: l’origine della crisi

Un terremoto sta scuotendo il settore bancario da una parte all’altra dell’Atlantico. In meno di una settimana è caduta la Silicon Valley Bank e trema Credit Suisse. Sui mass media si aggira lo spettro della grande crisi del 2008. Per capire cosa sta succedendo bisogna riavvolgere il nastro: tornare al 1999, quando – con l’abrogazione del Glass-Steagall Act – il presidente Clinton consentì la fusione tra banche commerciali e banche d’investimento lasciando libera la mano dei mercati finanziari. Una tendenza confermata durante l’amministrazione Trump che ha allentato la vigilanza sulle banche con attivi inferiori ai 250 miliardi di dollari. L’attuale crisi ha origini profonde, ma può essere l’occasione per un cambiamento di paradigma.
3/21/202316 minutes, 39 seconds
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SPECIALE: Mary Poppins e la crisi delle banche

Dopo il fallimento della Silicon Valley Bank negli Stati Uniti, nei giorni scorsi, ora è arrivata anche la crisi di Credit Suisse, la seconda banca elvetica. L’istituto di credito svizzero ha perso il 24,2% in Borsa a Zurigo. Poi, in una nota, ha annunciato “l'intenzione di esercitare la sua opzione di prendere in prestito fino a 50 miliardi di franchi svizzeri”, circa 54 miliardi di dollari, “dalla banca centrale svizzera”. Siamo di fronte a una situazione complessa che è partita dagli Stati Uniti e insidia ormai anche l’Europa, riaccendendo la paura di ritrovarsi di fronte a una situazione simile a quella della grande crisi finanziaria del 2008. E che nasce dal fondamento della relazione tra le banche e le persone: la fiducia.
3/16/202321 minutes, 52 seconds
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Ep.22 - La febbre del litio

Il litio è il metallo che alimenta le batterie di cellulari, computer, veicoli elettrici, device di ogni tipo. Lo si estrae nei deserti salati del Sud-America, in Asia e in Australia. Tutti lo vogliono, tutti lo cercano. Fa gola ai Signori del Big Tech, ai colossi dell'automotive, ai governi. In nome del litio si fanno e si disfano alleanze, saltano equilibri geo-politici, si evocano soluzioni forti come l’organizzazione di colpi di Stato. Indispensabile per sostenere la rivoluzione green e la transizione ecologica, il litio viene estratto con tecniche che hanno un impatto ambientale devastante. Sembra un rebus irrisolvibile. È il paradosso che svela le contraddizioni del "capitalismo estrattivo". Intanto, ai quattro angoli del pianeta infuria la corsa all’oro bianco.
3/14/202312 minutes, 47 seconds
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SPECIALE: Il crack della Silicon Valley Bank

Trema la California. Venerdì 10 marzo, la Silicon Valley Bank – la banca delle start up tecnologiche – è stata ufficialmente chiusa dopo un pesante crollo del titolo in Borsa e una corsa al ritiro dei depositi iniziata quarantotto ore prima. È il secondo fallimento bancario più grande della storia americana, e il primo in assoluto dalla crisi del 2008 a oggi. Il crack della SVB è un sisma che frantuma le utopie tecno-entusiaste della "Valle" al tempo del ritorno dell’inflazione e del conseguente rialzo dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. Trema la California. E tremano gli Stati Uniti davanti al rischio che il terremoto sulla West Coast possa rivelarsi l’inizio di una lunga serie di scosse.
3/12/202313 minutes, 14 seconds
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Ep.21 - Intelligenza artificiale, la nuova corsa all’oro

Le chiamano GAFAM, acronimo che sta per Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft. Sono le “cinque sorelle” del settore tecnologico. Finora hanno prosperato senza scontrarsi in campo aperto. Adesso, però, tutto sta cambiando. L’avvento del software di intelligenza artificiale ChatGPT promette di terremotare gli equilibri tra i cinque colossi del Big Tech. Microsoft ha lanciato la sfida, finanziando ChatGPT. Google ha risposto potenziando LaMDA. La frontiera da conquistare è l'applicazione dell'intelligenza artificiale ai motori di ricerca. La nuova corsa all’oro è cominciata. E non c’è posto per chi arriva secondo.
3/7/202317 minutes, 52 seconds
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Ep.20 - L’insostenibile leggerezza dell'inflazione

Il 2023 è iniziato sotto il segno dell’incertezza. L’economia mondiale attraversa una fase di indecifrabile stallo. Il principale interrogativo riguarda l’inflazione. I mercati auspicano un graduale rallentamento della crescita globale che contenga i prezzi e favorisca una sospensione del rialzo dei tassi. Confidano in un “atterraggio morbido”. Le previsioni, però, si rincorrono, e si fa strada un’ipotesi alternativa: l’economia americana potrebbe non rallentare, la vampata inflativa non smorzarsi e i tassi non scendere. Almeno nel breve. Grande è la confusione sotto un cielo in cui tardano a cominciare le manovre per l'avvicinamento a terra. Intanto, nella torre di controllo delle banche centrali lampeggia una scritta. Recita: “No Landing”, “Nessun atterraggio”.
2/28/202312 minutes, 37 seconds
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Ep. 19 - La nuova vita delle global city

La pandemia di Sars-CoV-2 ha svelato la fragilità delle global city: metropoli internazionali, iper-connesse, ultra-innovative che assomigliano alle città-stato medioevali. Qui il virus ha colpito duro, incrinando la tenuta di un modello economico e urbanistico. Ma da una parte all’altra dell’Atlantico – da New York a Londra, a Milano – soffia un vento nuovo. “Conversione residenziale”, “rigenerazione”, “ripartenza”, “riqualificazione” sono le parole che ispirano un profondo ripensamento delle global city all’insegna della transizione ecologica, della mobilità sostenibile, dell’inclusione sociale. La crisi pandemica si rovescia in un’opportunità di sviluppo. Comincia la vita nuova della città globale.
2/21/202314 minutes, 55 seconds
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Ep. 18 - La santissima trinità dell’high tech

All’inizio del XXI secolo esistono tre approcci prevalenti alla tecnologia. Formano un triangolo. Formano la santissima trinità dell’high tech. La compongono i neoliberali, che considerano l’universo digitale un gigantesco dispositivo per estrarre valore e intensificare il controllo sui singoli; gli ultra-liberisti, che sognano un mondo libero dall’autorità dello Stato e delle banche centrali; e i tecno-critici che combattono contro gli odierni padroni del vapore (gli algoritmi) per la liberazione dell’intelligenza collettiva dallo sfruttamento. All’interno del triangolo, si vive o si muore. E si gioca l’ultima partita per le forze progressiste d’Occidente, ammaliate dall’ingannevole coolness delle nuove tecnologie.
2/14/202314 minutes, 56 seconds
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Ep. 17 - Adani Group, il colosso d’argilla trema

Con un valore di circa 300 miliardi di dollari e attività diversificate che spaziano dai media all’energia, dalla logistica alla difesa, l’Adani Group era – fino a poche settimane fa – il conglomerato più importante dell’India. Ma il Gruppo è molto più di un colosso economico. È il centro stesso del potere indiano. Un gigante i cui interessi coincidono con quelli del presidente integralista e autoritario Narendra Modi. Tutto cambia quando Adani Group finisce nel mirino della Hindenburg Research, finanziaria con sede a New York, celebre per andare a caccia di società accusate di operazioni opache, manipolazione del mercato e trucchi contabili. Dietro la battaglia che è già costata al Gruppo perdite stratosferiche, si intuisce un conflitto che rischia di terremotare gli assetti geopolitici sull’asse Washington-Nuova Delhi.
2/7/202318 minutes, 26 seconds
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ENGLISH VERSION: ChatGPT, the revolution in Artificial Intelligence

It’s called ChatGPT. A software capable of generating any type of text on any conceivable subject, and the level of quality is astounding. This is the technological event that will change the future. It was released in December by OpenAI, a startup financed by several IT tycoons, including Elon Musk. It’s the dawn of a new era, and Big Tech is getting ready as we speak. The name of the game: developing and controlling AI."Black Box: the hidden side of finance" is a podcast by Chora Media Written by Guido Brera with I DiavoliEditor is Francesca MilanoProduced by Alex PeverengoIntro and sound design is by Luca MicheliEditing is by Emanuele Moscatelli.Post produzione e sound design di Cosma Castellucci; Mattia Liciotti.Supervisione del suono e della musica di Luca Micheli.Translation and voice is by John Vincent.
2/3/202312 minutes, 48 seconds
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Ep. 16 - Davos, la montagna incantata

Dal 1971, nella cittadina svizzera di Davos si tiene, con cadenza annuale, il Forum economico mondiale, consesso che raccoglie i leader imprenditoriali e politici del pianeta. Per decenni la località è stata il simbolo della classe dominante globale. Non a caso il sociologo Luciano Gallino parlava del “partito di Davos”. Oggi il Forum sembra investito da una crisi profonda. Mentre la Terra danza sull’orlo dell’abisso, si levano con forza le voci di quanti contestano un paradigma produttivo che ha avuto esiti catastrofici. E una domanda aleggia ormai sul celebre summit: Davos ha ancora senso di esistere?
1/31/202314 minutes, 1 second
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Ep. 15 - ChatGPT, la rivoluzione dell’intelligenza artificiale

Si chiama ChatGPT. È un software che consente la generazione automatica di testi su qualsiasi argomento dello scibile umano, elaborati con una qualità fino a oggi sconosciuta. È l’evento tecnologico che segnerà il futuro. L’ha rilasciata a dicembre OpenAI, startup finanziata da alcuni magnati della Silicon Valley, tra cui Elon Musk. Siamo all’alba di una nuova era e i colossi del Big Tech si preparano a questa rivoluzione. In gioco ci sono lo sviluppo e il controllo dell’Intelligenza artificiale.
1/24/202314 minutes, 3 seconds
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Ep. 14 - Tutti vogliono i chip

Pesano meno di un grammo e non superano la grandezza di un chicco di riso. Sono microprocessori che regolano ogni aspetto della vita umana sul pianeta Terra. Da loro dipende il funzionamento di computer, smartphone, macchinari industriali, strumentazioni scientifiche, apparecchiature mediche, militari e satellitari. Li chiamano chip. Questi oggetti infinitamente piccoli rappresentano la posta di una partita infinitamente grande, del confronto planetario che oppone gli Stati Uniti d’America alla Repubblica popolare cinese. In ballo c’è la conquista del primato tecnologico, mentre un’epoca si chiude e tramontano gli assetti della globalizzazione.
1/17/202313 minutes, 56 seconds
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Ep. 13 - Próspera, l’utopia dei tecnofeudatari

Si chiama Próspera. Dovrebbe sorgere dal nulla sull’isola caraibica di Roatán, in Honduras, e dovrebbe essere una città ideale, futuristica, interconnessa, iper-moderna, sovrana: una città-stato con un proprio ordinamento giuridico, un sistema legislativo autonomo, un regime fiscale indipendente. Finanziata da fondi come Pronomos Capital di Patri Friedman, nipote dell’economista Milton Friedman, e da Signori delle piattaforme come Peter Thiel, cofondatore di PayPal, Próspera è l’utopia dei Tecnofeudatari.
1/10/202313 minutes, 44 seconds
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Ep. 12 - Caro amico ti scrivo

Nel 2023 le banche centrali saranno impegnate in un gioco di destrezza per affrontare le sfide dell’emergenza economica. Come un funambolo in bilico tra recessione e inflazione, le autorità monetarie d’Occidente dovranno dosare con accortezza i loro interventi: a cominciare dal rialzo dei tassi. I prossimi dodici mesi saranno anche un lungo preambolo alle Presidenziali statunitensi del 2024, in un quadro internazionale segnato dalla guerra commerciale tra Washington e Pechino, dalla rivoluzione che sta travolgendo il mondo delle Big Tech e dalle questioni legate al cambiamento climatico. Anno nuovo, vecchie crisi: nel capitalismo della catastrofe permanente.
12/27/202218 minutes, 40 seconds
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Ep. 11 - La guerra dei dati

Nel capitalismo della sorveglianza i dati personali sono il nuovo petrolio. Se un tempo si estraevano risorse e materie prime dalla natura, adesso si estrae valore dalla natura umana: da consumi, gusti, desideri, aspirazioni, sogni di miliardi di donne e uomini collegati alla rete telematica. Ogni dato è conservato e catalogato. La storia di ogni singolo individuo è racchiusa in una manciata di gigabyte. Nella corsa al nuovo oro nero si scontrano colossi tecnologici e fondi sovrani, democrazie occidentali e regimi illiberali. In palio c’è l’egemonia digitale e il controllo del pianeta Terra.
12/20/202216 minutes, 50 seconds
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Ep. 10 - Storia dell'hacker che voleva cambiare il mondo

Aaron Swartz è un simbolo del movimento per le libertà digitali. Autore del “Guerilla Open Access Manifesto”, co-estensore delle licenze Creative Commons, sostenitore della condivisione delle conoscenze oltre i più stringenti vincoli del copyright e i pedaggi imposti dalle banche dati, Aaron ha pagato la sua militanza con la vita. Si è suicidato nel gennaio 2013, neanche trentenne, mentre un tribunale americano era sul punto di infliggergli una condanna pesantissima, a diversi anni di detenzione, per aver scaricato milioni di articoli scientifici da JSTOR, database del Massachusetts Institute of Technology. Nelle battaglie di Swartz sembrano riecheggiare le antiche parole dei contadini ribelli che, nella Germania della Riforma protestante, insorgevano contro ogni autorità al grido di “Omnia sunt communia!”, “Tutto è di tutti!”.
12/14/202218 minutes, 8 seconds
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Ep. 9 - Pat Garrett, Billy the Kid e i Signori di Internet

Sta accadendo qualcosa negli spazi della rete telematica. Sull’onda di una privatizzazione selvaggia, i colossi del digitale introducono abbonamenti a pagamento ai siti di informazione, alle versioni premium dei servizi streaming e on-demand, al servizio di archiviazione della posta elettronica. L’esempio più evidente di questo salto di paradigma è Twitter Blue, il paywall con cui Elon Musk vuole regolare l’accesso al celebre social network. L’epoca di una Rete fruibile a titolo gratuito, attraverso la cessione dei dati, volge al termine, mentre – a colpi di dazi e pedaggi – infuria la guerra tra i monopolisti del settore.
12/6/202214 minutes, 31 seconds
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Ep. 8 - Nel fango del dio pallone

Domenica 20 novembre, durante la cerimonia inaugurale del Mondiale di calcio 2022 va in scena la rappresentazione dei nuovi assetti del potere globale. Nella tribuna d’onore dello stadio Al-Bayt, appaiono i vertici dell’emirato del Qatar, della monarchia saudita e della FIFA. Il grande evento sportivo è uno strumento indispensabile per ridefinire alleanze diplomatiche, costruire infrastrutture, accaparrarsi risorse strategiche, aumentare la potenza tecnologica e militare, favorire la penetrazione di colossi finanziari e fondi d’investimento. Nel fango del dio pallone prende forma un nuovo ordine planetario.
11/29/202212 minutes, 50 seconds
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EP. 7 - C’è una nave in mezzo al mare

Il 13 maggio 1939, il transatlantico St. Louis salpa da Amburgo con a bordo 937 passeggeri, tutti ebrei in fuga dall’Europa su cui si allunga l’ombra del nazismo. Destinazione: Cuba. Questa è la storia di un “viaggio maledetto”, che dura un mese di inutile, disperata navigazione, perché non ci sono porti aperti per la St. Louis.
11/22/202216 minutes, 56 seconds
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Ep. 6 - “It’s the economy, stupid”

Alle elezioni americane di midterm la prevista onda trumpiana non si è abbattuta sugli States. L’ex-presidente Trump esce sconfitto, mentre i democratici sfiorano una “quasi vittoria”. A influire sul risultato sono state le ricette con cui l’amministrazione Biden ha affrontato le emergenze della delicatissima congiuntura economica. “It’s the economy, stupid” recita un vecchio adagio che dice molto delle consultazioni elettorali d’oltreoceano. Perché, alla fine, quello che conta è sempre l’economia.
11/15/202214 minutes, 43 seconds
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Ep. 5 - Nelle tenebre del medioevo digitale

Un’onda improvvisa si abbatte sul potere delle grandi piattaforme digitali, sui giganti dell’high-tech che hanno dominato l’economia globale come nuovi feudatari. Fino a dieci mesi fa, le loro terre erano sconfinate, la loro espansione sembrava inarrestabile. Ma anche i giganti possono tremare.
11/8/202215 minutes, 39 seconds
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Ep. 4 - Il mondo nuovo

Viviamo un’epoca di grandi trasformazioni. Negli ultimi due anni, gli assetti della globalizzazione sono saltati sotto i colpi di una micidiale sequenza di emergenze planetarie: dalla pandemia alla guerra nel cuore dell’Europa, dalla crisi energetica al cambiamento climatico. Finisce così la stagione dominata dalle banche centrali, dai tassi a zero e dalle politiche di austerity. Siamo all’alba di un mondo nuovo.
11/1/202216 minutes, 44 seconds
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Ep. 3 - Inflazione: l'incubo delle banche centrali

Mentre lo spettro dell’inflazione torna ad aggirarsi per il pianeta Terra, le banche centrali si trovano davanti a una drammatica impasse. Costrette a muoversi per arginare l’impennata dei prezzi, sembrano destinate a perdere qualsiasi mossa facciano. La situazione ricorda un altro celebre stallo: quello che si materializzò su una scacchiera, il 25 maggio 1971, a Vancouver. Quel giorno, ad affrontarsi in un match valido per le candidature ai Mondiali di scacchi c’erano il russo Mark Tajmanov e l’americano Bobby Fischer...
10/25/202216 minutes, 29 seconds
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Ep. 2 - Il sangue del mondo

L'energia è il sangue del pianeta Terra. A far schizzare alle stelle il prezzo dei combustibili non ci sono solo la guerra in Ucraina e la crisi con la Federazione russa. Ci sono gli errori del tempo di pace. C'è il vuoto della politica. E l'agire inarrestabile dei flussi di capitale.
10/18/202215 minutes
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Ep. 1 - This is England

Liz Truss, la nuova Margaret Thatcher, è il punk che entra al Governo del Regno Unito. Ma possono accettare, i mercati finanziari, di avere a che fare all’improvviso con una Prima Ministra punk?
10/4/202216 minutes, 58 seconds
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Black Box - Trailer

Sul palcoscenico della finanza si svolge uno scontro senza buoni e cattivi, nel vuoto lasciato dalla politica, dove i flussi dei capitali fluttuano liberi.
10/4/20221 minute, 25 seconds