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Babilonia

Italian, Music, 1 season, 47 episodes, 17 hours, 40 minutes
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Roberto Villa

Il nostro ospite di oggi è un bassista romagnolo, classe 1982, che alterna attività diverse come fondatore del prolifico studio dal nome originalissimo, “L’amor mio non muore” di Forlì, e quindi come produttore e ingegnere del suono. Roberto Villa si avvicina alla musica da piccolissimo, studiando pianoforte e clarinetto, e arriva al basso elettrico nel 1998; appassionatosi poi al contrabbasso, oltre ad intraprendere un percorso di studi classici studia con Massimo Moriconi, e successivamente si laurea, sotto la guida del Maestro Paolo Ghetti, in composizione e improvvisazione jazz presso il conservatorio G.B. Martini di Bologna. Fonda assieme a Stefano Cantarelli il duo “nowave blues” -J.D. Hangover- e nel 2016 a nome -Villa- inizia a lavorare a brani strumentali originali, pubblicando tre 45 giri. Attualmente suona sia nella Gang che nella nuova formazione a quattro dei Ronin di Bruno Dorella e, di recente, è approdato ad una prova discografica sulla lunga distanza: un vero e proprio album, quindi, dal titolo Villa, che ci ha portato per parlarcene. Si tratta di un lavoro strumentale a cui hanno partecipato numerosi musicisti; alla base c’è un’idea compositiva e sonora molto delineata, caratterizzata da ritmiche asciutte arricchite dalla presenza di un quartetto d’archi e di molti strumenti a tastiera.
1/30/202446 minutes, 4 seconds
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Alessandro Bonetti

Il nostro ospite di oggi è decisamente babilonico, e appena un anno dopo aver conseguito il diploma in violino al Conservatorio G. B. Martini di Bologna, nel 1990, suona già come primo violino concertante nell’opera Pollicino di H. W. Henze programmata dal Teatro Comunale di Bologna. Dal 1992 Alessandro Bonetti suona con il quartetto Spazio 900- Nuove Sincronie, col quale perfeziona la sua affinità con la musica contemporanea e il ‘900 storico. Con l’ensemble Musica nel Buio suona invece nelle più importanti rassegne cinematografiche e, nel 2000, incide una colonna sonora originale del compositore bolognese Marco Dalpane per il film Die berkatze di Ernst Lubitch per la Rete Televisiva Tedesca ZDF che ottiene critiche entusiastiche. Nel 2000 suona con l’ensemble “Playground” musiche originali del violinista e compositore Eyvind Kang in occasione di due concerti al teatro Manzoni di Bologna che sono riuniti nel cd Virginal coordinates. Attratto dalle esperienze più diverse, approccia con entusiasmo il violino elettrico e oltre alla militanza nella band di rock progressivo Deus ex machina vanta un’assidua collaborazione con la Premiata Forneria Marconi.
1/23/202447 minutes, 28 seconds
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Mauro Campobasso

Non è la prima volta che ci capita di ospitare un musicista che ha fatto del cinema la sua principale fonte d’ispirazione, ed è sempre un piacere poter introdurre elementi evocativi e immaginifici nei nostri itinerari sonori. È il caso anche di Mauro Campobasso, chitarrista e compositore nato e cresciuto in Puglia ma bolognese d’adozione. Laureato in Musicologia al DAMS di Bologna con una tesi sulla musica nel cinema di Stanley Kubrick, nel 2011 ha pubblicato un doppio cd interamente dedicato all’universo sonoro del grande regista americano. Un lavoro dal titolo significativo, Ears wide shut, per un vero e proprio viaggio nell’immaginario cinematografico di Kubrick attraverso riletture di brani tratti dalle colonne sonore dei suoi film sapientemente alternati a composizioni originali. Echi più o meno trasfigurati della musica di Richard e Johann Strauss, György Ligeti, Kristof Penderecki, Henry Purcell abbracciano sonorità cangianti che spesso e volentieri affondano radici possenti nell’amore di Campobasso per il rock, e il risultato mette in bella mostra caratteri decisamente babilonici che si inseriscono a meraviglia nelle nostre scalette. Numerose e brusche virate stilistiche ci attendono, come sempre, per un’ora di chiacchiere e molta buona musica che difficilmente riuscirà ad annoiarvi.
1/16/202447 minutes, 44 seconds
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Inaudito Remixx 10

L’avventura della nostra arca radiofonica nel mare magnum della musica d’ogni luogo e d’ogni tempo ci riserva ogni settimana una quantità imprevedibile di sorprese, e non di rado ci porta “fuori tempo massimo” al punto da costringerci a tagliare una o più rubriche, per rispettare i tempi di emissione. Si tratta quindi di materiale sovrabbondante, certo, ma non per questo meno prezioso di quello che poi va effettivamente in onda. Ecco perché ci sembra doveroso recuperarlo, di tanto in tanto, riunendolo in puntate particolarissime perché svincolate dall’abituale scansione di rubriche e chiacchierate con gli ospiti. Itinerari ancor più sorprendenti, se possibile, che accumulano in modo sfrenato i balzi temporali e di genere che caratterizzano da sempre le scalette di Babilonia. Non solo, ma gli ospiti e quindi le voci si moltiplicano, e in questo caso sono quelle del cantautore Flavio Giurato, della vocalist e performer Barbara De Dominicis e del sassofonista Roberto Bottalico.
1/9/202445 minutes, 36 seconds
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Jimmy Villotti 

Se non temete le intemperie sonore di un itinerario che dalla musica medievale ci sballotta fino al british punk dei Clash, allora siete nel luogo radiofonico che fa per voi. Per nulla intimorito, anzi stimolato dalle nostre promiscuità sonore è senza dubbio il nostro ospite, che nella sua lunga carriera ha suonato e sentito letteralmente di tutto. Jimmy Villotti è uno dei più richiesti e significativi turnisti in circolazione, e non a caso il suo nome è legato all’affettuoso omaggio di uno degli artisti che hanno goduto del suo eclettico magistero chitarristico. La canzone Jimmy ballando di Paolo Conte riflette in realtà solo una delle sue molte collaborazioni, che lo hanno visto al fianco di personaggi come Sergio Endrigo, Ornella Vanoni, Lucio Dalla e Gianni Morandi. Non meno importante, d’altro canto, la sua vena autoriale: nel 1978 compone l’opera rock Giulio Cesare, poi negli anni firma un buon numero di albu a suo nome e il suo estro creativo lo porta verso la scrittura, dedicata al racconto romanzato di sé e della sua Bologna. Senza dimenticare, naturalmente, il profondo amore per il jazz che Villotti non ha mai smesso di coltivare, come avrà modo di sottolineare anche a Babilonia con alcuni ascolti tratti dalla sua variegata discografia. È ormai celebre la definizione di Francesco Guccini, che di Villotti ha detto «Lo definisco un genio, perché credo che sia l’unica persona al mondo che riesce ad accavallare le gambe mettendo giù tutti e due i piedi», ma in realtà sono molti altri i segreti della sua arte tutti da scoprire, e oggi cercheremo di svelarne alcuni.Riproponiamo questa puntata, andata in onda il 16 marzo del 2014, come omaggio al nostro prezioso ospite, che si è spento a Bologna il 6 dicembre dello scorso anno all’età di 78 anni.
12/26/202346 minutes, 52 seconds
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Giovanni Lo Cascio

®Il nostro ospite di oggi è un batterista romano, classe 1963, che si è formato tra gli altri con Roberto Gatto e si è poi perfezionato, dal 1983 al 1985, frequentando i corsi del prestigioso Berklee College of Music di Boston, dove ha approfondito lo studio della batteria, dell’armonia e dell’arrangiamento. Giovanni Lo Cascio ha studiato anche Etnomusicologia, all’Università La Sapienza di Roma, e ha poi lavorato per il cinema, il teatro, la danza, la televisione e la radio realizzando colonne sonore per films, documentari e per la pubblicità. Ha svolto un’intensa attività didattica insegnando alla Jazz University di Terni e, dal 1991 al 1998, al Timba Centro di Percussioni in Roma. Ha scritto testi didattici per varie scuole ed articoli per riviste musicali e dal 2005 è responsabile del laboratorio musicale “Juakali Drummers” a Nairobi, in Kenya. “Juakali Drummers” è un progetto Dulcimer Fondation pour la Musique ed AMREF per il recupero dei ragazzi di strada attraverso la musica, che ha portato il nostro ospite a spostarsi spesso tra diversi continenti.Prima emissione: 30 maggio 2023
12/19/202345 minutes, 31 seconds
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Maria Luisa Baldassari

Diplomata in pianoforte e clavicembalo, ma anche laureata in Paleografia e Filologia musicale, la nostra ospite di oggi è dotata di una duplice formazione che le consente di operare nell’ambito della ricerca nel campo musicologico e in quello della prassi musicale, e ha scelto inoltre di dedicarsi all’organizzazione di eventi musicali didattici e culturali. Come musicologa, Maria Luisa Baldassari si è occupata prevalentemente di musica sacra del XVIII secolo, che ha studiato sia dal punto di vista archivistico-paleografico che storico, curando edizioni di musiche partecipando a convegni in Italia e all’estero e scrivendo articoli e recensioni per volumi e riviste specializzate e pubblicazioni di storiografia musicale. Ha inoltre curato o collaborato a curare la trascrizione di molte delle composizioni registrate con l’ensemble Les Nations. Come esecutrice, invece, ha diretto l’ensemble Les Nations con il quale ha effettuato concerti in Italia e all’estero e registrato 9 CD di musiche sacre vocali e strumentali; come solista ha registrato un cd dedicato alla musica rinascimentale per cembalo e organo e ha suonato con diverse formazioni orchestrali e cameristiche. Molto attiva anche sul fronte didattico, ci parlerà dei suoi progetti attuali e futuri tra una parentesi e l’altra della nostra babilonica scaletta.
12/12/202346 minutes, 50 seconds
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Roberto Bottalico

Sassofonista romano, classe 1982, Roberto Bottalico si dedica allo studio del sassofono sotto la guida del maestro Sandro Deidda che lo inizia allo studio della musica jazz. Successivamente, nel 2001 intraprende lo studio della musica classica e nel 2009 si diploma al Conservatorio di Perugia con Mario Raja. Ha seguito vari seminari di musica jazz tenuti da grandi musicisti come Bob Mintzer, George Garzone, Joe Lovano o Pietro Tonolo. Nel 2010 fonda lo Stavrogin Ensemble, un sestetto di sassofoni con un repertorio basato sulla scuola nazionale russa di fine 800 e inizio 900, con trascrizioni di pagine firmate da Borodin, Balakirev, Mussorgsky e Ciaikovski. Suona con diverse compagini orchestrali, dalla Roma Big Band fino all’Orchestra operaia di Massimo Nunzi, e vanta un buon numero di collaborazioni con piccole formazioni d’ogni tipo. Roberto è venuto a trovarci sulla nostra arca radiofonica per parlarci, in particolare, del recente lavoro a nome suo, un accorato omaggio al genio di Wayne Shorter: Il favoloso mondo di Wayne lo strambo.
12/5/202345 minutes, 5 seconds
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Boris Savoldelli

Di norma questo è un programma a tre voci, con due conduttori e un ospite. Oggi, però, potremmo anche parlare di un coro, o meglio di un’orchestra di voci, perché il nostro ospite è un vocal performer dotato di una folgorante personalità e armato di una loopstation personalizzata che gli permette di moltiplicare senza apparenti limiti la sua multiforme vocalità. Dagli studi classici agli esordi come cantante rock, e fino all’impronta jazzistica affinata dai consigli del suo mentore, Mark Murphy, l’incessante ricerca di nuove forme espressive ha sempre caratterizzato il percorso artistico di Boris Savoldelli. Dopo aver abbandonato la musica per più di 10 anni, il musicista bresciano decide di riavvicinarsi al mondo delle note e fissa alcune tappe importanti pubblicando nel 2008 “Insanology“, con il prezioso contributo di Marc Ribot, un disco che rappresenta la sua anima più “leggera” e melodica. Un anno dopo pubblica “Protoplasmic”, un lavoro in duo con l’altro chitarrista Elliott Sharp dalle tinte fortemente avanguardistiche che svela invece la parte più sperimentale e selvaggia della sua poetica sonora. Nel 2011 è poi la volta di “Biocosmopolitan“, con due ospiti illustri come Paolo Fresu e Jimmy Haslip. Negli ultimi 12 anni non si contano ormai più i suoi progetti e le sue variegate collaborazioni: per citarne solo tre, nel 2016 esce il cd in trio con Raffaele Casarano al sax e Marco Bardoscia al contrabbasso dal titolo The great jazz gig in the sky, una rilettura jazz del capolavoro senza tempo dei Pink Floyd, The Dark Side Of The Moon, nel 2019 “Core ‘Ngrato”, con cui si diverte a reinterpretare a modo suo alcuni grandi classici della canzone napoletana, e nel 2021, con il trio “Mutanti Musicali” completato Stefano Zeni al violino ed elettronica e Marco Remondini al violoncello ed elettronica, viene dato il via ad un nuovo progetto denominato: “I Mutanti Musicali suonano Gianluigi Trovesi”, con la partecipazione del decano del jazz europeo Gianluigi Trovesi che, con i tre musicisti, si diverte a rileggere alcune delle piu’ affascianti pagine della sua decennale carriera. Più volte ospite di Rete Due, in particolare per due serie di “Cronache a 68 giri”, Boris torna a trovarci per un vivace aggiornamento sulla sua attività artistica. 
11/28/202346 minutes, 47 seconds
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Inaudito Remixx 09

L’avventura della nostra arca radiofonica nel mare magnum della musica d’ogni luogo e d’ogni tempo ci riserva ogni settimana una quantità imprevedibile di sorprese, e non di rado ci porta “fuori tempo massimo” al punto da costringerci a tagliare una o più rubriche, per rispettare i tempi di emissione. Si tratta quindi di materiale sovrabbondante, certo, ma non per questo meno prezioso di quello che poi va effettivamente in onda. Ecco perché ci sembra doveroso recuperarlo, di tanto in tanto, riunendolo in puntate particolarissime perché svincolate dall’abituale scansione di rubriche e chiacchierate con gli ospiti. Itinerari ancor più sorprendenti, se possibile, che accumulano in modo sfrenato i balzi temporali e di genere che caratterizzano da sempre le scalette di Babilonia. Non solo, ma gli ospiti e quindi le voci si moltiplicano, e in questo caso sono quelle del batterista Giovanni Lo Cascio e del cantautore Claudio Orfei.
11/21/202344 minutes, 23 seconds
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Marco Valabrega

Violinista e compositore, il nostro ospite di oggi nasce a Roma da una famiglia di musicisti. Dopo aver iniziato lo studio del pianoforte presso il conservatorio di Santa Cecilia, Marco Valabrega si diploma in violino e successivamente in viola. Per alcuni anni svolge costante attività orchestrale (Teatro dell’Opera e Rai) e si esibisce con diverse formazioni cameristiche in giro per l’Italia. Inizia quindi ad emergere in lui un forte interesse per la musica popolare che lo indirizza in particolare verso una ricerca sulla prassi esecutiva mediorientale e barocca, e sulla musica ebraica. Nel 1995 nasce il quintetto Mish Mash, formazione con la quale Marco Valabrega svolge ininterrottamente fino ad oggi un’intensa attività concertistica e di ricerca. Nel 2005 fonda il trio Dreidel destinato al recupero filologico della musica klezmer nella sua accezione più pura ed autentica. Ha composto numerosi brani che vengono eseguiti in concerto e utilizzati per situazioni teatrali e cinematografiche. Nel 2008, ad esempio, compone la colonna sonora per il documentario Due poeti, due voci di Nelo Risi, in concorso al Festival di Locarno.
11/14/202346 minutes
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Inaudito Remixx 08

L’avventura della nostra arca radiofonica nel mare magnum della musica d’ogni luogo e d’ogni tempo ci riserva ogni settimana una quantità imprevedibile di sorprese, e non di rado ci porta “fuori tempo massimo” al punto da costringerci a tagliare una o più rubriche, per rispettare i tempi di emissione. Si tratta quindi di materiale sovrabbondante, certo, ma non per questo meno prezioso di quello che poi va effettivamente in onda. Ecco perché ci sembra doveroso recuperarlo, di tanto in tanto, riunendolo in puntate particolarissime perché svincolate dall’abituale scansione di rubriche e chiacchierate con gli ospiti. Itinerari ancor più sorprendenti, se possibile, che accumulano in modo sfrenato i balzi temporali e di genere che caratterizzano da sempre le scalette di Babilonia. Non solo, ma gli ospiti e quindi le voci si moltiplicano, e in questo caso sono quelle della cantautrice Roberta Giallo e della chitarrista e cantante Costanza Savarese.
11/7/202345 minutes, 27 seconds
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Sandro Satta

Classe 1955, di Rovereto, il nostro ospite di oggi è uno dei sassofonisti più quotati e apprezzati della scena jazz italiana ma, in realtà, comincia la sua formazione musicale studiando chitarra classica e tromba. Partiremo proprio dalla sua infanzia e adolescenza per tracciare poi la sua parabola artistica in modo randomico, come ci piace fare qui a Babilonia. Citeremo quindi alcuni dei molti grandi musicisti coi quali Sandro Satta ha collaborato, da Antonello Salis a Lester Bowie, da Paolo Fresu a Gary Bartz, e i suoi lavori con alcune compagnie teatrali tra cui il Club Teatro di Remondi e Caporossi, la compagnia della coreografa Roberta Garrison, il regista Roberto Olla ed altri. Tra le sue esperienze più significative vanno senz’altro elencate quelle in duo con Antonello Salis, con il Quartetto Meta, con la Tankio Band, con il Sud Ensemble di Pino Minafra, con il quintetto di Giancarlo Schiaffini e con il quartetto Mediana, del quale ci parlerà in modo particolare. 
10/31/202347 minutes, 3 seconds
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Inaudito Remixx 07

L’avventura della nostra arca radiofonica nel mare magnum della musica d’ogni luogo e d’ogni tempo ci riserva ogni settimana una quantità imprevedibile di sorprese, e non di rado ci porta “fuori tempo massimo” al punto da costringerci a tagliare una o più rubriche, per rispettare i tempi di emissione. Si tratta quindi di materiale sovrabbondante, certo, ma non per questo meno prezioso di quello che poi va effettivamente in onda. Ecco perché ci sembra doveroso recuperarlo, di tanto in tanto, riunendolo in puntate particolarissime perché svincolate dall’abituale scansione di rubriche e chiacchierate con gli ospiti. Itinerari ancor più sorprendenti, se possibile, che accumulano in modo sfrenato i balzi temporali e di genere che caratterizzano da sempre le scalette di Babilonia. Non solo, ma gli ospiti e quindi le voci si moltiplicano, e in questo caso sono quelle del contrabbassista Giovanni Tommaso e della cantante Marta Raviglia.
10/24/202345 minutes, 27 seconds
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Flavio Giurato

Il nostro ospite di oggi è un cantautore romano che, come paroliere, deve aver preso qualcosa dal genio del suo nonno materno, il grande regista e librettista Giovacchino Forzano. Flavio Giurato, fratello del giornalista e conduttore televisivo Luca, inizia la sua carriera come autore e nel 1978 pubblica per la Ricordi il suo primo LP, “Per futili motivi”, un concept album sulla storia di un ragazzo nel periodo del fascismo e dello scoppio della seconda guerra mondiale. Con il suo successivo lavoro, “Il tuffatore”, che non a caso è stato inserito da Rolling Stone Italia nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre, si impone all’attenzione di critica e pubblico. Da allora una serie di album e molti concerti in tutta Italia, fino a “Le promesse del mondo”, album del 2017 del quale ci parlerà oggi in particolare, ma ovviamente sono molti gli argomenti che toccheremo tra un ascolto e l’altro del nostro sbalestrante itinerario sonoro.
10/17/202346 minutes, 44 seconds
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Inaudito Remixx 06

L’avventura della nostra arca radiofonica nel mare magnum della musica d’ogni luogo e d’ogni tempo ci riserva ogni settimana una quantità imprevedibile di sorprese, e non di rado ci porta “fuori tempo massimo” al punto da costringerci a tagliare una o più rubriche, per rispettare i tempi di emissione. Si tratta quindi di materiale sovrabbondante, certo, ma non per questo meno prezioso di quello che poi va effettivamente in onda. Ecco perché ci sembra doveroso recuperarlo, di tanto in tanto, riunendolo in puntate particolarissime perché svincolate dall’abituale scansione di rubriche e chiacchierate con gli ospiti. Itinerari ancor più sorprendenti, se possibile, che accumulano in modo sfrenato i balzi temporali e di genere che caratterizzano da sempre le scalette di Babilonia. Non solo, ma gli ospiti e quindi le voci si moltiplicano, e in questo caso sono quelle del chitarrista Adriano Walter Rullo, del violinista Anton Berovski, del cantautore Franco Naddei e della cantante Sabrina Rocchi.
10/10/202345 minutes, 29 seconds
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Barbara De Dominicis

Le sorprese sonore di Babilonia non si limitano ad un itinerario che definire imprevedibile è perfino riduttivo, ma si arricchiscono ogni settimana sovrapponendosi ai percorsi artistici dei nostri ospiti. Oggi è la volta di Barbara De Dominicis, un'artista poliedrica capace di passare con estrema naturalezza attraverso generi ed ambienti completamente diversi seguendo il suo istinto e il suo personalissimo gusto, dai territori di ricerca sui paesaggi sonori fino ad una sorta di pop sofisticato e felicemente inconsueto. Ideatrice e curatrice di eventi e progetti multimediali, collaboratrice di artisti sonori e visivi come Mark Walters, Marco Messina, Elio Martusciello e Roland Quelven, cantante dai trascorsi anche mainstream, Barbara è un'ospite ideale che si trova perfettamente a suo agio nel guazzabuglio stilistico di Babilonia. Anche per questo abbiamo deciso di tornare ad ospitarla, a distanza di anni, per parlare del suo recente quanto affascinante album, “Body maps”, ispirato al lavoro del filosofo francese Jean-Luc Nancy “Corpus”.
10/3/202344 minutes, 56 seconds
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Inaudito Remixx 05

L’avventura della nostra arca radiofonica nel mare magnum della musica d’ogni luogo e d’ogni tempo ci riserva ogni settimana una quantità imprevedibile di sorprese, e non di rado ci porta “fuori tempo massimo” al punto da costringerci a tagliare una o più rubriche, per rispettare i tempi di emissione. Si tratta quindi di materiale sovrabbondante, certo, ma non per questo meno prezioso di quello che poi va effettivamente in onda. Ecco perché ci sembra doveroso recuperarlo, di tanto in tanto, riunendolo in puntate particolarissime perché svincolate dall’abituale scansione di rubriche e chiacchierate con gli ospiti. Itinerari ancor più sorprendenti, se possibile, che accumulano in modo sfrenato i balzi temporali e di genere che caratterizzano da sempre le scalette di Babilonia. Non solo, ma gli ospiti e quindi le voci si moltiplicano, e in questo caso sono quelle del chitarrista Francesco Diodati e del cantautore e compositore napoletano Claudio Domestico, in arte Gnut.
9/26/202345 minutes, 56 seconds
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Raphael Gualazzi

9/19/20230
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Inaudito Remixx 04

9/12/202346 minutes, 8 seconds
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Inaudito Remixx 04

L’avventura della nostra arca radiofonica nel mare magnum della musica d’ogni luogo e d’ogni tempo ci riserva ogni settimana una quantità imprevedibile di sorprese, e non di rado ci porta “fuori tempo massimo” al punto da costringerci a tagliare una o più rubriche, per rispettare i tempi di emissione. Si tratta quindi di materiale sovrabbondante, certo, ma non per questo meno prezioso di quello che poi va effettivamente in onda. Ecco perché ci sembra doveroso recuperarlo, di tanto in tanto, riunendolo in puntate particolarissime perché svincolate dall’abituale scansione di rubriche e chiacchierate con gli ospiti. Itinerari ancor più sorprendenti, se possibile, che accumulano in modo sfrenato i balzi temporali e di genere che caratterizzano da sempre le scalette di Babilonia. Non solo, ma gli ospiti e quindi le voci si moltiplicano, e in questo caso sono quelle della cantante e trombettista Chiara Orlando e del batterista Giovanni Lo Cascio.
9/12/202345 minutes, 50 seconds
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Claudio Orfei

9/5/202345 minutes, 50 seconds
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Claudio Orfei

9/5/20230
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Chiara Orlando

6/13/202347 minutes, 57 seconds
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Inaudito Remixx 03

L’avventura della nostra arca radiofonica nel mare magnum della musica d’ogni luogo e d’ogni tempo ci riserva ogni settimana una quantità imprevedibile di sorprese, e non di rado ci porta “fuori tempo massimo” al punto da costringerci a tagliare una o più rubriche, per rispettare i tempi di emissione. Si tratta quindi di materiale sovrabbondante, certo, ma non per questo meno prezioso di quello che poi va effettivamente in onda. Ecco perché ci sembra doveroso recuperarlo, di tanto in tanto, riunendolo in puntate particolarissime perché svincolate dall’abituale scansione di rubriche e chiacchierate con gli ospiti. Itinerari ancor più sorprendenti, se possibile, che accumulano in modo sfrenato i balzi temporali e di genere che caratterizzano da sempre le scalette di Babilonia. Non solo, ma gli ospiti e quindi le voci si moltiplicano, e in questo caso sono quelle del trombettista Jacopo Fagioli, della cantautrice brasiliana Tati Valle e del flautista e bandoneonista Carlo Maver.
6/6/202345 minutes, 37 seconds
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Dudu Kouate

8/15/20210
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Agnese Valle

6/13/20210
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Domenico Sanna

6/6/20210
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Inaudito Remix 29

5/30/20210
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Eleonora Betti

5/16/20210
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Andrea Piccioni

5/9/20210
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Inaudito Remix 28

5/2/20210
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Fabia Salvucci

4/18/20210
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Bernardino Penazzi

4/11/20210
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Inaudito Remix 27

4/4/20210
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Marcello Allulli

3/14/20210
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Inaudito Remix 26

3/7/20210
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Viviana Strambelli (Lamine)

2/28/20210
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Peppe D’Argenzio

2/21/20210
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Silvia Manco

2/14/20210
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Inaudito Remix 25

2/7/20210
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Flavio Tanzi

1/31/20210
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Gabriele Coen

1/17/20210
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Inaudito Remix 25

12/20/20200
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Inaudito Remix 24

12/13/20200
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Lucilla Galeazzi

12/6/20200
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Luca Aquino

11/29/20200